Milano, capitale della moda italiana, è anche la città in cui lavora e vive Bea Bongiasca. Sarebbe lecito supporre, quindi, che la giovane designer di gioielli (26 anni) sia ispirata dalle atmosfere di via Monte Napoleone, dalle passerelle delle fashion week, dalla tradizione orafa che non è scomparsa dalle vie della città. Macché. Il suo lavoro, ha spiegato, si ispira piuttosto ai suoi viaggi, con particolare attenzione per Asia, Giappone, Cina e Corea. Si definisce Kawaii, termine giapponese che significa carina, adorabile. Il mondo, d’altra parte, è cambiato. E se anche Bea Bongiasca ha partecipato alla fashion week autunnale, questo non vuol dire che il suo stile sia per forza ancorata alle antiche tradizioni dello stile milanese, ammesso che ne esista davvero uno. D’altra parte, i suoi gioielli li fabbrica lontano da Milano, a Pesaro. Non ha perso tempo: si è laureata con lode in Design del Gioiello BA presso la Central Saint Martins di Londra, e lo stesso anno ha dato vita al suo marchio. La Galleria Antonella Villanova ha esposto il suo lavoro nella edizione 2015 di MiArt e Design di Basilea, nel giugno 2015. I suoi gioielli sono venduti solo in pochi e fighissimi canali di distribuzione, come Luisaviaroma o Corso Como 10, a Milano. Matilde de Bounvilles
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