L’arte e il gioiello, nella patria dell’oreficeria. Ovvero, una mostra dedicata agli artisti che si sono cimentati e si cimentano ancora a tradurre la loro creatività in collane, anelli, bracciali. Pezzi unici che, con Damiani, nume tutelare della gioielleria, sono in mostra nella cittadina piemontese che è la valley della oreficeria: Valenza e l’arte del gioiello è stata presentata a Milano dalla padrona di casa, Silvia Damiani, dalla madrina Dalila Di Lazzaro, dal sindaco della cittadina, Sergio Cassano e dal curatore della mostra, Vittorio Sgarbi, nel suo ruolo di esperto d’arte alternato a quello di artista della polemica. La mostra, ospitata nella villa Scalcabarozzi, al primo piano ospiterà la storia della Maison Damiani, con una selezione di prestigiosi oggetti e rare immagini già raccolti in occasione della mostra Damiani 90 years of excellence and passion. Si potranno ammirare pezzi speciali che hanno caratterizzato la storia di Damiani e alcune opere orafe pluripremiate oltre ai gioielli che hanno ricevuto il Diamonds International Award, considerato l’Oscar della Gioielleria. Damiani è l’unico gioielliere al mondo ad avere ricevuto ben 18 Diamonds International Awards. Il resto, circa 40 opere, è frutto della selezione di Sgarbi, un mix di autori star, come De Chirico, Mitoraj, Pomodoro, César, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Valerio Adami, Sonia Delaunay, e di artisti meno noti al grande pubblico, ma altrettanto interessanti, come la greca Lisa Sotilis, Federico Bonaldi, Gino De Dominicis, Gaetano Pesce, Wilfred Lam, Giuseppe Bergomi, Livio Scarpella, Franco Cannilla, Nino Franchina, Pietro Consagra e Carlo Lorenzetti, Giuseppe Uncini, Luigi Ontani. Quelli che interessano di più il critico, in ogni caso, sembrano essere quelli che hanno utilizzato la propria capacità artistica per creare nuovi gioielli, piuttosto che trasporre la propria opera in versione ridotta e preziosa. Non piccole sculture della propria arte, insomma, ma il confronto con una nuova forma espressiva. Appartengono a questa categoria Alberto Giorgi, Paola Crema, Cristiana Perali, Mauro Vanzi e Claudio Mariani. «Questi ultimi due, in particolare, raggiungono notevoli risultati in un rigore formale che sembra trovare nell’arte orafa un terreno ideale per la loro creatività, allusiva a fonti dell’arte astratta, senza esserne debitori», precisa Sgarbi. Federico Graglia
Valenza e l’arte del gioiello
12 giugno- 2 agosto 2015
villa Scalcabarozzi, in via Mazzini 42, Valenza
giovedì e venerdì 15.00-19.00
sabato e domenica 11.00-19.00
Anello Gomitolo, di Damiani