Ci sono persone che segnano la storia della gioielleria. Una di queste è Victoire de Castellane, direttrice creativa di Dior. Ora un grande libro edito da Rizzoli Usa (Dior Joaillerie: The A to Z of Victoire de Castellane, 349 pagine, scritto assieme a Olivier Gabet, direttore del Musée des Arts Décoratifs di Parigi), ripercorre le tappe di questa campionessa dell’alta gioielleria, da 20 anni al vertice della Maison parigina.
Il libro non è strutturato in capitoli, ma segue un ordine alfabetico, come un vero dizionario, in 158 voci. E, naturalmente, il volume è illustrato con grandi fotografie delle sue celebri collezioni, come Cher Dior, Secret Garden Versailles, Rose des Vents, per citarne qualcuna. Ma le voci del dizionario comprendono anche tratti distintivi dello stile compositivo di Victoire de Castellane, come l’asimmetria, oppure l’utilizzo della lacca, che la direttrice creativa di Dior considera come il quarto colore dell’oro. Per finire con una voce del dizionario inattesa: zigzag. È il percorso della libertà creativa che ha guidato, e guiderà, il lavoro di Victoire.