«Homi? Una scommessa vinta», secondo il presidente di Fiera Milano, Michele Perini, che si affida ai numeri: 80 mila buyer hanno visitato la terza edizione del ex Macef appena conclusa a Milano, 2 mila in più rispetto allo scorso settembre. Come sempre, girando tra gli stand del padiglione dedicato al mondo dei bijoux le impressioni sono diverse: c’è che lamenta una minore affluenza, chi è contento per la presenza degli stranieri (si calcola il 15%) e chi invece è entusiasta di pubblico e ordini.
![Speciale: le novità viste a Homi 1 Homi, interno sezione Sperimenta](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2015/01/stand.jpg)
![Speciale: le novità viste a Homi 2 Nina tra le nuvole, nuova linea con lische di pesce](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2015/01/nina.jpg)
Bijoux e conferme
Per esempio, Elena Rosso, graphic designer di professione e anima del brand torinese Nina tra le nuvole, che in soli due anni si è affermato in settore super affollato, con galvaniche, resine e pvc per pezzi retrò come i cammei, riproposti anche per la prossima stagione, rock come i nuovi orecchini con pietre e scritte dal carattere rotondo anni Settanta. E, ancora, un’inedita linea con la lisca di pesce come tema e sottili bangle a 22 euro ciascuno da cui pendono chiavi, cuori, teschi, stelle e la mano di Fatima, simbolo più che mai di moda. Una conferma anche per Rue des Mille, marchio italianissimo guidato da Antonella, e i suoi tre figli, che continua una sogno iniziato con il marito Roberto: una collezione in argento 925 placcata in oro rosa, fatta di catenine e bracciali con ciondoli di varie dimensioni e forme. A carrozze, ranocchi con la corona, portafortuna e lettere si aggiungono due nuovi temi per festeggiare due eventi di questa famiglia così unita, il tradizionale cappello di laurea e una cicogna. Altra novità è il bracciale due in uno Io&te, con cuore esterno in placcatura rosata e uno interno in argento da staccare regalare a chi si vuol bene. Un’idea molto carina che ne anticipa un’altra pronta per VicenzaOro: sottili bracciali con figurine in smalto e scritte come Amore e Pace.
![Speciale: le novità viste a Homi 3 Rue des Mille, bracciale Io&Te con un cuore esterno rosa e uno interno bianco](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2015/01/ruedesmilleiote.jpg)
Materiali diversi
La voglia di mettersi in gioco si vede anche nell’uso di materiali tradizionali per il bijoux come il vetro, reinterpretati con ironia o accostamenti inusuali. Niccolò Tagliapietra, nel classico negozio di Murrine a Venezia, inserisce biglie irregolari di vetro soffiato dai colori un po’ terrosi o molto accesi in fili d’acciaio battezzati Bantu, per dare freschezza a una tradizione antica. Barbara Proverbio, piemontese di ritorno con solidi studi in architettura sul Canal Grande, invece, al vetro di Murano che lavora a lume (una fiamma calda all’interno della quale vengono sciolte delle bacchette di vetro per essere modellate), abbina fibre vegetali e sintetiche. Collane con stoffe a righe e palle trasparenti, oppure perle caratterizzate da una decorazione ottenuta per sottrazione. Acquarelli, disegni digitali, collage e tessuti vintage sono lo sfondo dei monili che Nadia Vieira, designer spagnola e neofita di Homi alla sezione Sperimenta, copre con cupole di vetro saldate in una lega di zinco e rame. In questo spazio dedicato appunto ai designer emergenti espone la foggiana Annamaria Cardillo, che torna sulla collezione MA_SAI con fili di Pvc assemblati da strisce di pelle, lunghe collane con inserti di legno, calamite e boule vetro. Eleonora Ghilardi, lodigiana, rappresenta una tradizione artigianale della sua terra, la ceramica. Scultrice e designer, per la sua ultima collezione si è ispirata alle isole delle Hawaii. Inutile dire che anche le forme sono frutto di una ricerca concettuale.
![Speciale: le novità viste a Homi 4 Niccolò Tagliapietra, bracciali Bantu in acciaio e vetro](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2015/01/pietra.jpg)
![Speciale: le novità viste a Homi 5 Barbara Proverbio, collana con boule di vetro](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2015/01/pro.jpg)
![Speciale: le novità viste a Homi 6 Nadia Vieira, monili in vetro, metallo e disegni](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2015/01/nadia.jpg)
![Speciale: le novità viste a Homi 7 Eleonora Ghilardi, gioielli dalle Hawaii in ceramica](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2015/01/Ghilardi.jpg)
Scongiuri preziosi
Anche Amlé, marchio di Santa Maria Capua Vetere, conosciutissimo per l’uso corno nei gioielli, le collane a cerchi incatenati di Hermès erano ancora nella mente dell’ufficio stile, punta su territorio e tradizione. Ma lo fa attraverso una sapiente ricerca per dare alla collezione un tocco contemporaneo: ex voto, ottenuti dagli stampi borbonici originali, formano maxi collane, orecchini e anelli, invece i mini tamburelli in pelle di capra e dipinti a mano in loco sono degli orecchini, e i piccoli frutti del presepe napoletano decorano le ruote dei carretti-pendenti. Ovviamente, non potevano mancare la Regina e o’ Sarracino. L’idea, nuova e anche piuttosto astuta, di regalare come investimento un diamante a un neonato è venuta all’International Trading Company, azienda specializzata nel trading di diamanti. Il costo della confezione, battezzata Namuri e presentata nella nuova sezione Prezioso, dipende della pietra: per esempio per 0,3 carati la spesa è di 98 euro, mentre per 0,22 carati si arriva ai mille euro. Monica Battistoni