Pandora ha chiamato Phoenix la sua strategia industriale. Ma, più che al mitico animale che risorge dalle sue ceneri, dovrebbe chiamarla Mida, come il re frigio che trasformava in oro tutto quello che toccava. Lo testimoniano i dati di bilancio del gruppo danese: nel terzo trimestre 2024 la crescita organica di Pandora è stata dell’11%, composta da una crescita Like-for-like (vendite che tengono conto delle attività nuove o cedute) del 7%, un’espansione della rete del 5% e -1% dovuto al phasing del sell-in, cioè dell’approvvigionamento al rivenditore.
La crescita nei principali mercati europei è stata del 4%, mentre gli Stati Uniti hanno mantenuto +6% e il resto dei mercati Pandora ha continuato a crescere a doppia cifra con un incremento del 14%. Il margine lordo nel terzo trimestre ha raggiunto l’80,1%, +11% rispetto al terzo trimestre 2023, sostenuto dal modello di business verticalmente integrato di Pandora, dall’aumento dei prezzi e dall’efficienza dei costi.
Il margine Ebit del Q3 si è mantenuto stabile al 16,1%, con una riduzione di 40 punti base rispetto al terzo trimestre 2023, riflettendo l’aumento di fattori avversi, tra cui i prezzi delle materie prime e i tassi di cambio.
L’indebitamento netto rimane basso, con un rapporto Net debt-to-Ebitda di 1,5x. La combinazione di una solida crescita dei ricavi e di una costante elevata redditività ha contribuito a una crescita dell’utile per azione (EPS) del 17% anno su anno nel terzo trimestre 2024.
La strategia Phoenix si basa su quattro punti: Brand, Design, Mercati e Personalizzazione. Gli investimenti stanno portando riscontri molto positivi. Il segmento Core ha registrato una crescita del 2%, mentre il segmento Fuel with more ha raggiunto +21%, in linea con la visione Full jewellery brand di Pandora. La collezione Pandora Essence ha completato il suo primo trimestre completo di vita dopo il lancio globale a metà del secondo trimestre 2024 e ha generato ricavi per 169 milioni di marchi danesi. I servizi di personalizzazione dei gioielli vanno a gonfie vele: l’incisione di anelli, bracciali o ciondolo, ha avuto una crescita superiore al +100% nel trimestre, con circa 1.250 macchine per incisioni installate a livello globale.
Siamo molto soddisfatti degli ottimi risultati di questo trimestre, soprattutto considerando l’attuale contesto macroeconomico. Stiamo trasformando la percezione di Pandora in un brand di gioielleria a 360 gradi e stiamo intraprendendo un nuovo capitolo della nostra crescita attraendo un numero sempre crescente di consumatori. Passo dopo passo stiamo cogliendo le numerose opportunità che non erano ancora state sfruttate e continueremo a investire nelle nostre iniziative strategiche finalizzate alla crescita.
Alexander Lacik, Presidente e Ceo di Pandora
L’aumento dei prezzi delle materie prime, però, comporta una pressione di 3,6% sull’obiettivo di margine Ebit per il 2026, fissato al 26-27%. Pandora conferma l’implementazione di misure di mitigazione per coprire almeno 1,4% di questo impatto e sta attivamente perseguendo ulteriori azioni di compensazione. La previsione di crescita organica è stata alzata all’11-12% (la fascia superiore della previsione precedente, che era compresa tra il 9% e il 12%). La previsione della marginalità Ebit rimane invariata attorno al 25%. L’andamento trading di ottobre ha registrato una crescita al di sotto della doppia cifra, in linea con le tendenze di fondo osservate dall’inizio dell’anno.
