I diamanti Polki di Sally Agarwal hanno radici nell’impero Moghul assieme a design minimalista ♦
Un tempo i diamanti in India erano considerati pietre preziose da associare a elementi divini. E non erano tagliati in tante facce come avviene ora in Occidente: i diamanti Polki, quasi grezzi, si sono diffusi durante l’impero Moghul durato dal 1526 al 1707 su buona parte dell’India. Ma la tradizione e la loro bellezza vive ancora per merito della designer londinese di Sally Agarwal. Dopo aver studiato design del gioiello nel grande Paese asiatico, Sally Agarwal ha aperto uno atelier a Londra e ha fatto rivivere le forme utilizzate per le cerimonie tradizionali nelle corti reali. Diciamo subito che il risultato è eccezionale e ha un suo prezzo: un paio di orecchini pendenti in oro rosa costano circa 4.800 dollari, una collana arriva a 29.000 dollari e un bracciale a tre fili a 20.000.

D’altra parte, nota Sally, i diamanti oltre a essere abbinati alle divinità Hindu sono stati anche associati alla propria fortuna, tanto che la proprietà di queste pietre era legato alla appartenenza a una casta: quelli grigi o neri erano per le classi inferiori, mentre un maharaja poteva possedere diamanti di ogni colore. E di queste cose Sally Agarwal se ne intende, visto che i suoi parenti in India sono del commercianti di diamanti. Quelli Polki sono di solito piuttosto grandi e presentano lievi imperfezioni naturali, che indica la qualità e migliora anche il loro carattere. «Per aumentare le caratteristiche uniche di un Polki, come il loro bagliore bianco accattivante che, per me, evoca chiaro di luna, ho concepito un minimalista, montature in oro giallo 18 carati per i miei gioielli», è la descrizione che fa la designer del suo lavoro. Giulia Netrese








