I gioielli di Daou Jewellery, design a Londra con una lunga storia alle spalle ♦︎
Chi ha detto che a Londra c’è sempre cielo grigio? Daou Jewellery può smentire questo luogo comune, in particolare per le collezioni proposte da Dalia Daou, designer, terza generazione di una famiglia originaria del Libano, quando il Paese era la Svizzera del Medio Oriente, e trasferita nella capitale britannica negli anni Settanta. Anche perché il nome Daou in arabo suona come la parola luce.
I gioielli firmati Daou sono stati indossati dalla regina Elisabetta, da Brigitte Bardot e Grace Kelly.
Perfino il papa Paolo VI ha ricevuto in dono dall’allora presidente libanese Charles Helou una collana (con croce) firmata dal gioielliere. Una storia iniziata negli anni Trenta, ma interrotta quando Ag Daou, figlio del fondatore George, diventa direttore creativo di Chaumet a Bond Street, Londra. Una parentesi che dura fino al 2012, quando la nipote del fondatore, Dalia Daou, riprende l’attività di famiglia dopo gli studi alla London’s Hatton Garden, Holts Academy of Jewellery e alla Central Saint Martins. Naturalmente, lo stile è adeguato ai tempi. Ma delle origini libanesi sono rimasti i colori, il fascino delle pietre preziose, l’estro nella composizione, come nella collezione Sunset and Sunrise. Ma c’è un altro aspetto interessante: ora i gioielli sono in gran parte realizzati in Italia…