L’antico mito di Meandro nella collezione di gioielli del designer greco Anastazio ♦︎
La Grecia, oltre a essere un’apprezzata meta turistica, è il Paese in cui è nata la cultura occidentale. Non c’è bisogno di scomodare la filosofia di Platone & c., l’architettura di Fidia, la letteratura di Omero, il teatro di Eschilo, la mitologia dell’Olimpo (l’elenco potrebbe proseguire) per sapere che quel piccolo Paese affacciato sul Mediterraneo è una specie di ombelico della storia dell’umanità. Premessa necessaria per spiegare come, ancora oggi, la Grecia antica suscita interesse ed emozioni forti. Ed ecco perché anche i designer moderni non sfuggono al desiderio di cercare le proprie radici.
Anastazio Kotsopoulos, fondatore e direttore creativo dell’omonimo marchio di gioielleria di Atene, Anastazio, ha dedicato la sua nuova collezione al mito di Meandro. Se siete digiuni di mitologia greca, dovete sapere che Meandro, figlio di Oceano e Teti, in occasione del conflitto con la città di Possene, fece voto alla dea Cibele di sacrificare la prima persona che avesse visto al suo ritorno in patria se, in cambio, gli avesse concesso la vittoria. Ma Meandro fu sfortunato (o punito per la sua richiesta). Incontrò, infatti, la madre, la sorella e il figlio Archelao. Li uccise tutti e tre, come promesso a Cibele, anche se poi si pentì del suo gesto e tormentato dal rimorso si uccise gettandosi nel fiume Anabenone.
Ripensando al mito, rivisitato attraverso un design moderno, Anastazio ha ora creato una piccola collezione composta da otto pezzi. Sette pezzi sono in argento e oro 18 carati, mentre un solo pezzo è totalmente in oro. I gioielli sono arricchiti da zaffiri arancioni e rosa, ametista e quarzo rutilato. Ma se li indossate non fate richieste sbagliate agli dei.