Come sono fatti i gioielli con smalto? E come pulire i vostri gioielli con smalto colorato? Ecco come si fa e che cosa è lo smalto colorato: imparate le tecniche utilizzate nell’arte orafa ♦︎
Gioielli con lo smalto, gioielli colorati, gioielli che hanno una tradizione antica. I gioielli con smalto sono colorati, vivaci, e anche raffinati se sono realizzati da abili artigiani. Questa tecnica, infatti, presuppone una grande cura e tanta pazienza. Sapete come si realizzano i gioielli con gli smalti colorati? Se volete saperne di più leggete questo articolo, che vi svelerà le diverse tecniche utilizzate per realizzare un gioiello con lo smalto. Non c’è, infatti, un solo modo per ottenere dei gioielli smaltati.
Come si ottiene. Lo smalto è un rivestimento colorato che si utilizza in gioielleria da secoli. Consiste nella fusione di vetri colorati sul metallo del gioiello, naturalmente solo sulla parte da colorare. Lo smalto è frantumato con uno speciale mortaio fino a che il vetro è ridotto in polvere. A questo punto è applicato sul metallo, oro o argento, ma anche acciaio. Per ottenere l’effetto giusto il gioiello è scaldato a una temperatura che arriva fino a 900 gradi centigradi. Questo calore scioglie la polvere di vetro, che si è trasformata in smalto. Il gioiello è successivamente lasciato raffreddare lentamente.
La tecnica cloisonné. La tecnica più famosa è detta a cloisonné. In gioielli realizzati con questa tecnica hanno i contorni del motivo ornamentale composti da fili in oro, che sono poi saldati alla superficie del gioiello. Questi fili servono a delimitare gli spazi cavi (in francese cloison) che accolgono lo smalto fuso. Ogni spazio ha un colore definito e il gioiello risulta alla fine con un design geometrico.
Champlevé. La tecnica champlevé prevede una incisione della superficie da riempire con lo smalto fuso. L’incisione si ottiene scavando il metallo con un bulino. Dentro queste cavità sarà versato lo smalto colorato. In pratica, questa forma di smaltatura consiste nel depositare diversi colori in cavità precedentemente scavate nella superficie del metallo.
A cattedrale. La tecnica chiamata a cattedrale è quella definita anche «a giorno». In questo caso le zone da smaltare sono traforate, cioè non hanno un fondo. Lo smalto aderisce nelle pareti interne della cavità ottenuta con il traforo. Ma in questa tecnica non si usa il colore: lo smalto è trasparente per creare riflessi e giochi di luce. Era molto utilizzata con lo stile dell’Art Nouveau.
Come pulire i gioielli con smalto senza rovinarli?
Utilizzate uno spazzolino asciutto e con setole morbide. Utilizzate lo spazzolino per rimuovere eventuali detriti, briciole o sporco che si è attaccato al gioiello, ma senza strofinare con troppa energia. Se non basta, uno dei classici consigli della nonna, piuttosto sorprendente, è quello di utilizzare della mollica di pane. Il pane può essere efficace, in effetti, se utilizzato come un tampone che elimina lo sporco come farebbe una gomma per la matita. Naturalmente, dopo aver utilizzato il pane, eliminate le briciole con lo spazzolino, bisogna asciugare delicatamente il gioiello con un panno morbido.
Lo smalto è un materiale resistente, ma dato che si tratta di qualcosa che è applicato sul metallo, con una pulizia troppo energica c’è il rischio di procurare graffi o, peggio di intaccare la smaltatura. Per pulire lo smalto cloisonné è meglio utilizzare un panno in microfibra. Ultimo rimedio per lo sporco ostinato: utilizzare acqua distillata tiepida con qualche goccia di detersivo. Qualcuno consiglia di diluire un cucchiaio di ammoniaca in una tazza d’acqua, ma bisogna fare molta attenzione per non rovinare la superficie colorata.