Un piccolo marchio italiano di gioielleria che si ispira a un accessorio femminile: la giarrettiera. Che si trasforma in bracciali e anelli elastici ♦︎
Un brand nato come omaggio a un capo di abbigliamento femminile e, un tempo, anche maschile: la giarrettiera o, al francese, la Jarretiere. L’idea è venuta nel 1999 a due imprenditori bresciani, Liliana Avallone, che nel 2003 ha persino fondato l’Ordre des femme de la Jarretiere, con l’obiettivo di valorizzare l’immagine femminile, e il marito Enzo Avallone. In realtà, però, non ci sono gioielli destinati a sorreggere le calze, ma bracciali e anelli realizzati in oro e con all’interno un sistema elastico capace di adattare il gioiello al corpo di chi li indossa. Ma il curioso nome del brand non è l’unico segno di distinzione: uno speciale trattamento chimico dei materiali plasma l’oro 18 carati e ricopre un’anima interna elastica in acciaio su moduli a molla d’oro.
In questo modo l’oro può anche assumere colori diversi dal classico giallo e rosa, come blu e nero, oltre a mantenere l’elasticità. Un’altra linea di gioielli, invece, utilizza la ceramica, sempre con un trattamento che rende elastico il pezzo da indossare. Buona parte dei gioielli Jarretiere sono destinati ai mercati esteri (si trovano in vendita online), ma anche in Italia. A proposito, il brand riporta il motto dell’Ordine della Giarrettiera: Honi soit qui mal y pense, cioè maledetto sia chi pensa male. Siete avvertiti.