Dior, un nome che è sinonimo di haute couture. E durante la settimana parigina dedicata all’alta moda la Maison ha presentato la sua nuova collezione, curata come sempre dalla direttrice artistica per la gioielleria, Victoire de Castellane. La collezione si chiama questa volta Dearest Dior, conta 77 pezzi unici, e segue l’idea di valorizzare il suo rinomato virtuosismo, come nelle precedenti Dear Dior e Dior Dior Dior presentate in due occasioni nei passati dieci anni. Dearest Dior vuole comunicare, insomma, che il brand fiore all’occhiello del gruppo Lvmh raggiunge il top dell’alta gioielleria.
C’è però, come altre volte, un link con l’originaria attività di Dior, l’abbigliamento. I gioielli, infatti, sono realizzati con un pensiero alla tecnica del pizzo, che conferisce leggerezza, ma anche estrema laboriosità nella composizione, con un pensiero alle creazioni del fondatore, Christian Dior. L’oro è spesso intrecciato in una specie di filigrana, ma anche le gemme sono incastonate in un puzzle che compone le superfici, oppure figure come i fiori. I gioielli sono impreziositi, inoltre, da gemme come diamanti, rubini, tormaline, zaffiri di diversi colori, perle, che spesso appaiono come sospese senza che si scorga il setting.