Anello raffigurante la principessa Iparhan
Anello raffigurante la principessa Iparhan

La Concubina Profumata di Lydia Courteille

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Se Lydia Courteille non esistesse bisognerebbe inventarla. Quale altra artista del gioiello ogni anno fa un viaggio e traduce quello che ha visto e imparato in una collezione che è composta da piccole, fantasiose e preziose sculture? Dopo Paesi come il Guatemala, il Messico o il Sahara, questa volta Lydia Courteille è andata in Cina. Anzi, ha intrapreso un viaggio nel tempo del grande Paese asiatico, nella sua cultura, storia, tradizioni. Il risultato è la collezione di alta gioielleria Concubine Parfumée. Il bello è che l’artista-gioielliera parigina accompagna il suo lavoro con una guida che traccia il percorso creativo in parallelo con quello storico-antropologico.

Collier ispirato ai guerrieri di terracotta, dettaglio. Oro, diaspro, tanzanite, zaffiri, diamanti brown e bianchi
Collier ispirato ai guerrieri di terracotta, dettaglio. Oro, diaspro, tanzanite, zaffiri, diamanti brown e bianchi

Questa volta il punto di partenza è la Via della Seta e il contributo della storia cinese all’arte e all’architettura, alla riflessione religiosa e filosofica. Nel II secolo aC, l’imperatore Han mandò il suo inviato, Zhang Qian, a stringere alleanze con altre tribù, per stabilire sicure rotte commerciali. Le carovane di cammelli partivano da Chang’an, la capitale e terminavano nell’impero dei Parti (odierna Persia) e da lì la seta era trasportata nel Golfo Persico e nel Mar Mediterraneo, fino ad arrivare a Roma. La Cina importava invece vetro, gioielli, cotone.

Anello raffigurante la principessa Iparhan
Anello raffigurante la principessa Iparhan

La leggenda cinese racconta che l’imperatore Qianlong (1735-1796) della dinastia Qing, prese come consorte una ragazza uigura musulmana di nome Iparhan (che significa donna muschiata ed è un complimento). Ancora più notevole della sua bellezza era il profumo che il suo corpo produceva naturalmente. Affascinato, l’imperatore la cercò come consorte imperiale per il suo harem. Fu data in dono all’imperatore e accuratamente scortata fino al palazzo imperiale di Pechino, lavandosi ogni giorno lungo la strada nel latte di cammello per preservarne il misterioso profumo. Al suo arrivo al palazzo imperiale, la fragrante concubina ricevette un giardino e una lussuosa stanza come segno della devozione dell’imperatore Qianlong.

Anello Concubine Parfumée in oro, diamanti, zaffiri, apatite, acquamarina, cavansite, smalto
Anello Concubine Parfumée in oro, diamanti, zaffiri, apatite, acquamarina, cavansite, smalto

Con nostalgia di casa e sconvolta, rimase sconsolata mentre l’imperatore faceva sforzi sempre maggiori per ricreare il suo villaggio lontano, costruendole una moschea, un’oasi in miniatura e un bazar fuori dalle sue finestre nel tentativo di portarle felicità. Alla fine cedette e si innamorò di lui quando inviò messaggeri a Kashgar per tornare con un albero di giuggiole che portava frutti d’oro e la Fragrante Concubina divenne la consorte dell’imperatore. Simbolo di unità nazionale e riconciliazione, il suo corpo è stato riportato nella sua casa di Kashgar, dove ora è sepolta, con una processione di 120 portatori in un viaggio che è durato più di tre anni. Una storia che, nota Lydia Courteille, è ancora rilevante nelle terre di confine desertiche della Cina, dove tra gli uiguri è ancora vivo un sentimento di indipendenza.

Orecchini in oro rodiato nero, zaffiri viola, tsavoriti, zaffiri blu e gialli, giada verde, diamanti neri
Orecchini in oro rodiato nero, zaffiri viola, tsavoriti, zaffiri blu e gialli, giada, diamanti neri

La giada è uno dei materiali scelti dalla designer per questa collezione. Questa pietra per i cinesi simboleggia l’intima alleanza tra estetica e religione e la tradizione attribuisce alla gemma virtù spirituali e morali. Fin dalla preistoria, la giada è stata una sostanza minerale naturale che ha guadagnato lo status di gemma. In Cina, il taglio della giada è una tradizione che risale a circa 6000 anni. È anche un materiale difficile da lavorare perché, a differenza di altre pietre, non si spacca. Per dargli un aspetto liscio e rotondo, l’artigiano deve passare lunghe ore a lucidarlo con un abrasivo. Tenuto in grande considerazione da studiosi e aristocratici cinesi, la giada non era solo un oggetto prezioso: alcune di queste pietre venivano tradizionalmente applicate al corpo per proteggersi dagli influssi dannosi. Negli orecchini della collezione Lydia Courteille ha associato la gru, un uccello, ai fagioli, simboli di prosperità, rinascita, felicità e fertilità.

Pendente Fisherman, in oro, giada, tormalina watermelon, tsavoriti, zaffiri rosa, diamanti
Pendente Fisherman, in oro, giada, tormalina watermelon, tsavoriti, zaffiri rosa, diamanti

I membri reali della dinastia Han furono sepolti in sudari di giada, destinato a preservare i morti nell’aldilà. Si supponeva che la giada, per le sue proprietà magiche, proteggesse il corpo del defunto: un onore riservato ai membri della famiglia reale (e neanche tutti). Partendo da questa tradizione, la designer parigina ha realizzato un pendente in giada, tormalina, tsavoriti, zaffiri rosa e diamanti.

Bracciale in oro rodiato, 2 leoni in giada, 20 tormaline, 52 pietra luna, una piietra luna centrale di 11.60 grammi, 168 tsavoriti, 195 zaffiri, 26 rubini, 376 diamanti bianchi
Bracciale in oro rodiato, 2 leoni in giada, 20 tormaline, 52 pietra luna, una piietra luna centrale di 11.60 grammi, 168 tsavoriti, 195 zaffiri, 26 rubini, 376 diamanti bianchi

Un altro pezzo della collezione, si ispira invece alle 500 grotte di Mogao, che contengono la più ricca collezione al mondo di dipinti, manoscritti e statue buddiste. Le grotte contengono più di 45.000 murales e 2.000 sculture in stucco colorato. La maggior parte è collegata tra loro da balconi, passerelle e corridoi. Con l’aumento del commercio durante la dinastia Han e gli scambi culturali attraverso la Via della Seta, i leoni sono stati introdotti in Cina dagli antichi stati dell’Asia centrale dai popoli di Sogdiana e Samarcanda. Nel buddismo cinese sono spesso raffigurati una coppia di leoni stilizzati, spesso un maschio con una palla e una femmina con un cucciolo, che si pensava proteggessero l’edificio da influenze spirituali dannose. Un bracciale con due leoni di giada scolpita, assieme a tormaline, pietra luna, tsavoriti, zaffiri, rubini e diamanti, si ricollega a questa tradizione.

Collier con pendente ispirato ai guerrieri di terracotta
Collier con pendente ispirato ai guerrieri di terracotta

Un altro gioiello è dedicato al celeberrimo esercito di terracotta composto da 7.000 guerrieri a grandezza naturale e accompagnato da 600 cavalli, 100 carri e una quantità impressionante di archi, frecce, lance e spade, rimasti in perfette condizioni. Queste figure, tutte rivolte a est, avevano il compito di vegliare su Qin Shi Huangi, morto nel 210 a.C. In questo caso il gioiello abbinato è un pendente in oro, diaspro, tanzanite, zaffiri, diamanti neri e brown.

Orecchini in oro, diamanti bianchi, giada, pietra luna, tormaline
Orecchini in oro, diamanti bianchi, giada, pietra luna, tormaline
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada, di lato
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada, di lato
Anello con osso di dinosauro, granato, rubini, diamanti brown e bianchi. 'osso di dinosauro utilizzato per i gioielli è noto come gemma (o osso gemma) ed è stato descritto come uno dei fossili più rari e belli del mondo
Anello con osso di dinosauro, granato, rubini, diamanti brown e bianchi. ‘osso di dinosauro utilizzato per i gioielli è noto come gemma (o osso gemma) ed è stato descritto come uno dei fossili più rari e belli del mondo







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