Con 280 brand espositori tra aziende di gioielleria, produttori ed esportatori su 8000 metri quadrati, il Sije 2023 è stata la più grande edizione dello show dedicato alla gioielleria. Il Sije si rivolge a buyer e consumatori principalmente da Singapore e dall’Indonesia, Paese partner, oltre che dal resto del Sud Asia, con un format B2B/B2C. E quella conclusa il 16 luglio è stata anche la prima edizione organizzata da Ieg (Italian Exhibition Group). E per il 2024 è previsto il rilancio del Singapore Jewellery Design Award 2024, che in passato ha visto 93 candidati da 16 Paesi. Il tema del concorso sarà Sustainable Luxury.
Nei prossimi anni Sije rappresenterà una porta d’accesso ai mercati dell’Asia sempre più efficace per le aziende della filiera orafo-gioielliera. I tassi di crescita della regione sono un’opportunità anche per le aziende del Made in Italy e potremo inoltre attrarre espositori internazionali alle nostre fiere in Italia e nel mondo, dall’Europa, con Vicenzaoro e Oroarezzo, al Medio Oriente, con JGT in Dubai e ora anche all’Asia con Sije a Singapore.
Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di Ieg
Una conferma il ruolo strategico di Singapore per il gioiello nel mercato Asean (sigla di Association of Southeast Asian Nations, che conta dieci membri), secondo Corrado Perboni, Ceo di Ieg. Singapore l’offerta è stata centrata prevalentemente sull’alta gioielleria da 28 Paesi. Oltre a Singapore (oltre 60 aziende), altri espositori sono arrivati da Hong Kong e Tailandia. A seguire Giappone, Indonesia, Malesia, Sri Lanka e, in misura minore, anche Nepal, Polonia, Spagna, Svizzera, Turchia, Uae, Usa. Nove gli espositori dall’Italia tra i quali Zydo, alla sua quindicesima partecipazione.
Opportunità dall’Asia
Singapore, perno economico dell’area Asean che conta un bacino di 600 milioni di persone, rappresenta una grande opportunità di sviluppo per l’oreficeria, gioielleria e orologeria, con previsioni di crescita del tasso annuo composto (Cagr) per i beni di lusso del 4,64% nel quinquennio 2022-2027, sostenuto dall’ingresso di nuovi marchi di gioielleria e dall’aumento delle vendite di orologi, accompagnati da una rapida urbanizzazione e maggiore disponibilità di reddito.
Secondo i dati di Confindustria Federorafi nel 2022 l’Italia ha esportato beni verso l’area per 264,44 milioni di euro, pari al 2,7% del totale export settoriale in valore, con incrementi del +46,5% sul 2021 e del +89,4% sul 2019 pre-covid. Considerandoli assieme, questi mercati occupavano il nono posto nella graduatoria delle destinazioni. Malesia, Singapore e Tailandia i tre mercati principali dell’area. Trend decisamente positivo anche nel primo trimestre 2023, chiusosi con 81 milioni di euro esportati, +38,3% su gennaio-marzo 2022 e una quota del 3,2% sul totale export settoriale del periodo analizzato.