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Demetra dea del gioiello




I gioielli di Demetra, realizzati in Italia e venduti a Monte Carlo, all’insegna della tradizione.

Demetra, secondo la mitologia greca, era la sorella di Zeus, dea del grano e dell’agricoltura, protettrice del matrimonio e delle leggi sacre. Oggi, invece, è una società con sede a Valenza (Piemonte) e Monte Carlo (Principato di Monaco). Invece che di grano e trebbiatura si raccoglie perle, diamanti e pietre preziose, in particolare acquamarina. Nel riservato palcoscenico di Monte Carlo, però, Demetra vende gioielli che sono realizzati nella culla della tradizione orafa italiana. Demetra tiene a sottolineare che i «diamanti naturali che illuminano i gioielli non provengono da fonti illecite e senza sfruttamento di donne e minori come certificano i nostri fornitori». L’azienda è stata costituita da Alberto Pertosa nel Principato di Monaco a giugno 2016.

I gioielli della dea Demetra, in ogni caso, hanno uno stile che più classico non si può. Perle ad adornare anelli, orecchini o pendenti, rubini che colorano il centro di un anello circondato da piccoli diamanti, montati spesso su platino oppure oro: tutto nella tradizione orafa tradizionale e, nonostante Montecarlo si un osasi del lusso, con prezzi molto concorrenziali rispetto a quelli proposti mediamente in gioielleria.  Lavinia Andorno

Orecchini con perle di Thaiti. Prezzo: 699 euro
Orecchini con perle di Thaiti. Prezzo: 699 euro
Anello con perla golden Indonesia. Prezzo: 399 euro
Anello con perla golden Indonesia. Prezzo: 399 euro
Anello con perla australiana. Prezzo: 598 euro
Anello con perla australiana. Prezzo: 598 euro
Collana Trilogy con rubini e diamante. Prezzo: 189 euro
Collana Trilogy con rubini e diamante. Prezzo: 189 euro
Collana con rubino ovale e diamanti. Prezzo: 650 euro
Collana con rubino ovale e diamanti. Prezzo: 650 euro
Collana con zaffiri e diamante. Prezzo: 299 euro
Collana con zaffiri e diamante. Prezzo: 299 euro
Anello a fiore con rubini e diamanti. Prezzo: 399 euro
Anello a fiore con rubini e diamanti. Prezzo: 399 euro

Anello con rubino e diamanti. Prezzo: 750 euro
Anello con rubino e diamanti. Prezzo: 750 euro







Costantino Rota in incognito

I gioielli giramondo prodotti a Valenza dalla Costantino Rota.

Non aspettatevi di trovare in giro gioielli con il marchio Costantino Rota. Eppure questa azienda, che produce pezzi di ottimo livello, compierà tra poco un secolo di vita. È stata fondata, infatti, nel 1921 dall’orafo Costantino Rota a Valenza. Pare che oltre a essere un valente artigiano, Costantino Rota possedesse anche un buon fiuto da imprenditore e, cosa che non guasta, fosse anche simpatico. La sua attività è durata fino al 1955, quando ha passato il timone al figlio Dario, che ha continuato l’attività del padre con la stessa attenzione per la qualità. D’altra parte, a Valenza non è difficile reclutare artigiani con capacità quasi sovrumane: per questo molte Maison di altri Paesi si rivolgono alle imprese di Valenza per realizzare le proprie collezioni, che saranno poi vendute con il loro marchio. Ed è più o meno quello che accade per la Costantino Rota, rilevata da Cremonini & Malfatti, che vende i suoi gioielli principalmente all’estero, in Europa e in Giappone. L’azienda trasformata da bottega artigianale in una manifattura, non ha voluto rinunciare alle proprie prerogative iniziali. Così è probabile che vi passino sotto gli occhi gioielli prodotti dalla Costantino Rota, ma non lo saprete mai. Giulia Netrese

Ciondoli a forma di porcospino, oro e diamanti
Ciondoli a forma di porcospino, oro e diamanti
Ciondoli a forma di civetta, oro e diamanti
Ciondoli a forma di civetta, oro e diamanti
Costantino Rota, gioielli a forma di animali, oro e diamanti
Costantino Rota, gioielli a forma di animali, oro e diamanti
Costantino Rota, gioielli a forma di civetta, oro e diamanti
Costantino Rota, gioielli a forma di civetta, oro e diamanti
Oro rosa, diamanti e smeraldi
Oro rosa, diamanti e smeraldi
Orecchini con gemme colorate
Orecchini con gemme colorate
Ciondoli in oro rosa e diamanti
Collana con gemme colorate
Ciondoli in oro rosa e diamanti
Ciondoli in oro rosa e diamanti
Anelli in oro rosa e diamanti a forma di animali
Anelli in oro rosa e diamanti a forma di animali
Anelli in oro, con zaffiri e rubini
Anelli in oro, con zaffiri e rubini

Digo cambia nome, non stile

Dopo 30 anni ha deciso di modificare il brand aggiungendo il proprio nome: Digo, storica azienda di Valenza, ora si chiama Valentina Callegher-Digo. La fondatrice, designer e presidente del marchio di gioielleria, insomma, ha optato per una identificazione completa nell’azienda, anche se ha precisato che la scelta non cambia i rapporti con i clienti né, tantomeno, nello stile dei prodotti proposti. Che continueranno a puntare sulla abilità orafa, al gusto per la qualità e alla elaborazione delle fantasie dei gioielli. Oro, pietre preziose, perle e ricerca nelle forme sono le linee guida di questo brand che si identifica nella storica tipica dei prodotti Made in Italy, con la ricerca per le collezioni di una «personale vestibilità quasi sartoriale». Un risultato raggiunto con «produzione artigianale abbinata all’impiego di nuove tecnologie» che consente di ottimizzare alcune fasi del processo produttivo «permettendoci di realizzare gioielli dall’alto standard qualitativo». Insomma, una via che sta in mezzo tra industria e artigianato, come dimostrano le nuove proposte. Valentina Callegher – Digo parteciperà a Baselworld 2016. Lavinia Andorno

Anelli Deko, con diamanti bianchi e colorati
Valentina Callegher – Digo. Anelli Deko, con diamanti bianchi e colorati
Valentina Callegher - Digo, anelli della collezione Allegro, con diamanti, smeraldi e zaffiri
Valentina Callegher – Digo, anelli della collezione Allegro, con diamanti, smeraldi e zaffiri
Anelli della collezione Allegro, con diamanti, smeraldi e zaffiri
Anelli della collezione Allegro, con diamanti, smeraldi e zaffiri
Anello della collezione Allegro, con diamanti e zaffiri
Anello della collezione Allegro, con diamanti e zaffiri
Anello della collezione Opera
Anello della collezione Opera
Collezione Opera, anelli con opali
Collezione Opera, anelli con opali
Collezione Opera, anelli con diamanti, smeraldo e zaffiro
Collezione Opera, anelli con diamanti, smeraldo e zaffiro
Collezione Via del Sale, anello con frange di diamanti
Collezione Via del Sale, anello con frangia di diamanti
Collezione Via del Sale, orecchini con frange di diamanti
Collezione Via del Sale, orecchini con frange di diamanti
Collezione Via del Sale, bracciali
Collezione Via del Sale, bracciali
Collezione Bouquet, con diamanti e smeraldi
Collezione Bouquet, con diamanti e smeraldi
Collezione Bouquet, anellio
Collezione Bouquet, anellio
Anelli Deko, presenti a Baselworld 2016
Anelli Deko, presenti a Baselworld 2016

 

Oro e diamanti, la formula C&C

C&C, azienda del distretto di Valenza fondata da Antonello Cocuzza nel 2005 compie dieci anni. Il brand si ripresenta a VicenzaOro di settembre con la voglia di confermare il lavoro svolto finora. Diamo un’occhiata a una collezione di punta dell’azienda: Florence. La linea si ispira alla forma del giglio, fiore che è il simbolo di Firenze. Ciondoli, orecchini e bracciali riportano stilizzato il disegno del giglio. Per disegnare i petali, per esempio, sono utilizzate lastre d’oro rosa e bianco, accompagnate da brillanti. D’altra parte, l’oro è utilizzato anche nelle altre collezioni, come Archetype (dalle parole di greco antico che significano immagine e modello), oppure Garden. L’idea, infatti, è quella di seguire una precisa idea: tutti i gioielli proposti sono in oro 18 carati e brillanti, un connubio classico che conferma C&C nell’area della gioielleria tra design e tradizione. G.N.

Pendenti della collezione Florence
Pendenti della collezione Florence
Orecchini della collezione Florence in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Florence in oro rosa e diamanti
Orecchini
Orecchini della collezione Florence
Bracciali della collezione Florence, oro rosa e brillanti
Bracciali della collezione Florence, oro rosa e brillanti
Catena della collezione Archetype
Catena della collezione Archetype
Collezione Archetype
Collezione Archetype
C&C, collezione Archetype
C&C, collezione Archetype

Arte del gioiello a Valenza (con Damiani)

L’arte e il gioiello, nella patria dell’oreficeria. Ovvero, una mostra dedicata agli artisti che si sono cimentati e si cimentano ancora a tradurre la loro creatività in collane, anelli, bracciali. Pezzi unici che, con Damiani, nume tutelare della gioielleria, sono in mostra nella cittadina piemontese che è la valley della oreficeria: Valenza e l’arte del gioiello è stata presentata a Milano dalla padrona di casa, Silvia Damiani, dalla madrina Dalila Di Lazzaro, dal sindaco della cittadina, Sergio Cassano e dal curatore della mostra, Vittorio Sgarbi, nel suo ruolo di esperto d’arte alternato a quello di artista della polemica. La mostra, ospitata nella villa Scalcabarozzi, al primo piano ospiterà la storia della Maison Damiani, con una selezione di prestigiosi oggetti e rare immagini già raccolti in occasione della mostra Damiani 90 years of excellence and passion. Si potranno ammirare pezzi speciali che hanno caratterizzato la storia di Damiani e alcune opere orafe pluripremiate oltre ai gioielli che hanno ricevuto il Diamonds International Award, considerato l’Oscar della Gioielleria. Damiani è l’unico gioielliere al mondo ad avere ricevuto ben 18 Diamonds International Awards. Il resto, circa 40 opere, è frutto della selezione di Sgarbi, un mix di autori star, come De Chirico, Mitoraj, Pomodoro, César, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Valerio Adami, Sonia Delaunay, e di artisti meno noti al grande pubblico, ma altrettanto interessanti, come la greca Lisa Sotilis, Federico Bonaldi, Gino De Dominicis, Gaetano Pesce, Wilfred Lam, Giuseppe Bergomi, Livio Scarpella, Franco Cannilla, Nino Franchina, Pietro Consagra e Carlo Lorenzetti, Giuseppe Uncini, Luigi Ontani. Quelli che interessano di più il critico, in ogni caso, sembrano essere quelli che hanno utilizzato la propria capacità artistica per creare nuovi gioielli, piuttosto che trasporre la propria opera in versione ridotta e preziosa. Non piccole sculture della propria arte, insomma, ma il confronto con una nuova forma espressiva. Appartengono a questa categoria Alberto Giorgi, Paola Crema, Cristiana Perali, Mauro Vanzi e Claudio Mariani. «Questi ultimi due, in particolare, raggiungono notevoli risultati in un rigore formale che sembra trovare nell’arte orafa un terreno ideale per la loro creatività, allusiva a fonti dell’arte astratta, senza esserne debitori», precisa Sgarbi. Federico Graglia

Valenza e l’arte del gioiello
12 giugno- 2 agosto 2015
villa Scalcabarozzi, in via Mazzini 42, Valenza
giovedì e venerdì 15.00-19.00
sabato e domenica 11.00-19.00

Gioiello disegnato da De Chirico, esposto alla mostra «L'arte e il gioiello» a Valenza
Gioiello disegnato da De Chirico, esposto alla mostra «L’arte e il gioiello» a Valenza

Da sinistra: Dalila Di Lazzaro, Vittorio Sgarbi, Silvia Damiani, Sergio Cassano
Da sinistra: Dalila Di Lazzaro, Vittorio Sgarbi, Silvia Damiani, Sergio Cassano

Anello Gomitolo, di Damiani

Anello Gomitolo, di Damiani

Anelli della collezione Metropolitan Dream, di Damiani
Anelli della collezione Metropolitan Dream, di Damiani

Verdi senza limiti

Parola d’ordine: bracciali flessibili. Da 40 anni Verdi, brand del made in Italy, propone la stessa formula. Ma, naturalmente, non gli stessi gioielli: finora la maison di Valenza ne ha creati un migliaio. Pietre, metalli e design sono combinati ora con la fantasia di Giovanna Protti, la designer che si è presa cura della nuova produzione di Verdi. Oltre ai classici bracciali, simbolo di una tradizione che non si esaurisce, le nuove collezioni comprendono anelli e orecchini. Il tutto con un mix di colori e combinazioni che piacerà a chi ama i pezzi «ricchi». Niente minimal: su un bracciale d’oro con pavé di diamanti potete trovare anche zaffiri gialli, orange, verdi e blu. Oppure perle naturali australiane e di Tahiti assieme a oro bianco e diamanti. Insomma, perché porre limiti alla scelta?

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A Valenza il business del gioiello

A Valenza gioielli di scena dal dal 26 al 28 ottobre. E non sarà solo un evento per operatori italiani: parteciperanno anche 37 buyer esteri. Valenza Gioielli 2013 è stata voluta dall’Associazione Orafa Valenzana, e rappresenta un appuntamento che quest’anno si divide nelle due aree di Istinto Prezioso e Prestige. Gli ospiti stranieri, principalmente retailer, distributori e importatori, provengono da 27 Paesi, fra cui il Kazakistan e l’Azerbaijan, la Russia, la Spagna, Belgio e Francia, fino a Giappone e Malesia. Nei tre giorni potranno incontrare le aziende iscritte al Progetto espositrici a Valenza Istinto Prezioso, nella storica Villa Scalcabarozzi. Sono inoltre in programma b2b con le altre imprese di Piemonte Gold Excellences domenica 27. Una delegazione di alcuni operatori prenderà parte a visite aziendali organizzate a Torino per lunedì 28. Valenza Gioielli/Istinto Prezioso è il nuovo format dell’appuntamento fieristico per il trade, che si svolgerà a Villa Scalcabarozzi. Qui le aziende del distretto incontreranno i dettaglianti in previsione della stagione natalizia e per lo sviluppo di collaborazioni commerciali orientate ai mesi successivi.

Valenza Gioielli/Prestige si svolgerà in contemporanea al centro Expo Piemonte, con ingresso libero per il pubblico. Vi parteciperanno marchi rappresentativi in diversi ambiti merceologici tra cui antiquariato, calzature, auto esclusive, arte, espressioni artigianali di nicchia, enogastronomia, design. Non mancheranno dettaglianti orafi del distretto. Sarà inoltre presentata un’esposizione di immagine di gioielleria contemporanea organizzata dall’Associazione Orafa Valenzana. valenza-gioielli

 

Pendenti da corsa

Se avete un marito appassionato di corse automobilistiche, della Formula 1 e delle sfide su piste di tutto il mondo, ecco l’orafo che fa per voi: Gianfranco Quartaroli, di Valenza, che per Circuiti Gioielli (www.circuitigioielli.com) ha ideato una serie di pendenti destinati agli sportivi che seguono le gesta di Fernando Alonso o Sbastian Vettel. Ma anche le tabelle 222 del sei volte campione del mondo di motocross Tony Cairoli in tre versioni: oro, rossa e arancione. La tabella rossa, per chi non lo sapesse, è quella che è consegnata al leader del mondiale di motocross alla fine di ogni Gran Premio. La tabella oro è assegnata al vincitore del mondiale di motocross. E quella arancione è quella di tutti gli appassionati della Ktm e di Tony Cairoli. Ma, come si diceva, è il mondo dei motori di Formula 1 che appassiona Quartaroli. Che ha trasformato i circuiti automobilistici in pendenti. Per esempio quello di Abu Dhabi. La novità è il pendente dedicato al Gran premio d’Italia di Monza 2013. Il circuito di Monza è rappresentato in un pendente di argento 925 con le pepite ai lati e l’incastonatura a mano nel punto di partenza del tracciato di tre zirconi dei colori della bandiera italiana: verde, bianco e rosso. E il colore scelto per il cordino in cotone cerato è il rosso in omaggio alle insegne Ferrari. Ulderico Andorno

 

Demeglio gioca a Domino

Tra le novità di Baselworld ci sono anche le creazioni della collezione Domino del designer Roberto Demeglio, gioielliere della Manifatture Preziose Torino di Valenza. Lo scorso anno Demeglio ha ricevuto il primo premio nella sezione gioielli maschili della kermesse svizzera. Quest’anno chissà. Ma per non perdere la mano il brand si presenta, appunto, con la collezione Domino, un po’ gusto decò, un po’ optical con il bianco ed il nero che sono attraversati dall’oro bianco e rosa, accostati ai diamanti. Con due versioni: accanto al classico modello in ceramica lucida Roberto Demeglio propone quello in ceramica satinata. Matilde de Bounvilles