diamante

Quanto vale la tua pietra?

Quanto vale la pietra del vostro gioiello?

Alzi la mano chi non ha almeno un gioiello con gemme colorate e si è mai chiesto quanto vale davvero quella pietra. Ametista o rubino, smeraldo o citrino, zaffiro o pietra luna: non esistono solo i diamanti. Ma quanto valgono le pietre colorate? Quanto vale un rubino? Oppure uno smeraldo? O, ancora, l’acquamarina? Se volete sapere quanto vale la gemma che avete incastonata sull’anello, oppure in una collana, orecchini o bracciale, leggete qui. Cerchiamo di spiegare in modo semplice quali sono le caratteristiche che determinano il valore di una pietra colorata.

Filippo G&G, pietra ametista
Filippo G&G, gemme di diverso tipo

Naturalmente, c’è subito un aspetto abbastanza ovvio: in linea generale il valore è determinato da quanto è rara una gemma. Un rubino, sempre in linea di massima, ha un valore superiore di un semplice quarzo citrino. Ma questa è solo una considerazione di partenza. Infatti, non è detto che nella realtà sia proprio così. Vediamo, invece, quali sono i criteri che guidano la valutazione di una pietra preziosa o semi preziosa.

Anelli con pietra di colore di Bulgari
Anelli con gemme di Bulgari

Il punto di partenza è che il valore di una pietra colorata dipende da diversi fattori, non da uno solo. Quindi, il prezzo stimato non dipende solo il peso e il volume di una pietra. Quindi, come abbiamo detto, non è nemmeno il tipo di pietra a determinarne il valore assoluto. Se avete un anello con uno zaffiro, è probabile che abbia un valore superiore a quello di una pietra di luna. Probabile, ma non certo. Per esempio, i diamanti sono utilizzati anche nell’industria, dato che sono il materiale più duro che esiste. E, ovviamente, i diamanti utilizzati per tagliare le piastrelle di ceramica non sono della stessa qualità di quelli che trovate in gioielleria. Questo per far capire che lo stesso tipo di minerale può avere qualità molto diverse.

Orecchini in oro, diamanti, pietra di colore
Orecchini in oro, diamanti, gemme colorate

Le 4C

Come per i diamanti, anche le pietre preziose e semi preziose colorate sono valutate per le classiche 4C: colore, chiarezza, taglio (in inglese cut) e peso in carati (che determina anche le dimensioni). Ma tra queste 4C la prima è la più importante: il colore. È ovvio, parliamo di pietre colorate.

Pietra per Liaison de Couleurs
Paul Wild, gemme per Liaison de Couleurs

Il colore

Per le pietre colorate preziose (smeraldo, rubino e zaffiro) o semi preziose (tutte le altre) il colore è valutato con tre diversi criteri: la tonalità (nome del colore), il tono (oscurità e luminosità) e la saturazione (vividezza). La relazione tra tonalità, tono e saturazione è l’aspetto più importante per valutare una pietra colorata. Per questo gli smeraldi (o i rubini, gli zaffiri eccetera) non sono tutti uguali. In generale, quando una gemma ha un colore più saturo sarà anche più scura. Per ottenere un colore più saturo spesso le pietre sono sottoposte a particolari procedimenti: per esempio, sono sottoposte a un intenso calore, alle radiazioni, oppure trattate con sostanze chimiche (non dannose). Le pietre naturali, non trattate, hanno un valore maggiore, ovviamente a parità di aspetto e peso.

Ma se volete osservare qual è il colore esatto della vostra pietra, fate attenzione alla fonte di luce: una lampadina che illumina con tonalità gialla, per esempio, può far apparire la vostra pietra di una tonalità diversa da quella naturale.

The duPont Emerald, anello con pietra smeraldo colombiano di 9,11 carati
The duPont Emerald, anello con smeraldo colombiano di 9,11 carati

Chiarezza

Di solito le pietre, alcune in particolare come lo smeraldo, non sono limpide come un cristallo di vetro. La chiarezza misura il grado di trasparenza interna o in superficie. All’interno delle pietre possono trovarsi delle inclusioni, cioè piccole imperfezioni, tracce di altri minerali che possono determinarne il valore. Di solito, meno inclusioni ci sono e più la gemma ha valore. Ma, attenzione: se vi propongono uno smeraldo assolutamente limpido guardatelo con sospetto. Potrebbe essere sintetico. Al contrario, le ametiste sono generalmente prive di inclusioni. Altre pietre, invece, sono apprezzate proprio per le inclusioni: per esempio, l’occhio di gatto. Oppure lo zaffiro stellato, che ha quel particolare riflesso proprio perché ha una inclusione piuttosto rara.

Pietra zaffiri e rubino
Zaffiri blu, rosa e giallo, con rubino

I carati (cioè il peso)

Le dimensioni contano. Certo, il colore è importante, ma se poi la gemma è minuscola… Il peso delle pietre di colore è indicato in carati. Già, ma a che cosa equivale? Presto detto: un carato è circa un quinto di un grammo. Una gemma con maggiori carati costerà generalmente più di un’altra più piccola, se la qualità è equivalente. Ma la proporzione è molto diversa: le ametiste si trovano anche in dimensioni rilevanti, anche oltre 100 carati e, quindi, la differenza tra diverse dimensioni e peso è relativa. I rubini grandi, invece, sono molto rari: in proporzione il loro valore rispetto al peso crescerà di più rispetto a quello dell’ametista.

Anello in oro bianco con pietra acquamarina taglio ovale e diamanti
Paolo Costagli, anello in oro bianco con acquamarina taglio ovale e diamanti

Il taglio

Non è facile, per chi non è un gemmologo, giudicare se il taglio di una pietra è corretto. Ma dovete sapere che nella valutazione di una gemma conta anche come è stata tagliata. La luce, infatti, sarà riflessa meglio e renderà più brillante una pietra tagliata bene. Proporzioni, simmetria e la lucidatura sono gli aspetti principali. Sul prezzo di una gemma, invece, influisce meno la sua forma, se si tratta di uno dei classici tagli utilizzati, come brillante, smeraldo, navette, eccetera. Un buon taglio può esaltare le sfumature di una gemma colorata. Un taglio non perfetto può, al contrario, deprimere la sua bellezza. E non pensate che il taglio sia una semplice operazione compiuta in automatico: ogni pietra è diversa dall’altra e un taglio che va bene per una può non essere adatto a una simile, ma non uguale.

pietra preziosa rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston.
Anello con rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston

Il paese di origine

Ultimo aspetto da considerare: il passaporto della pietra conta. Ci sono miniere che hanno una migliore fama e qualità media di altre. E, quindi, nella valutazione delle pietre conta anche sapere qual è l’origine. I rubini birmani sono più pregiati. Gli smeraldi della Colombia sono i più richiesti, seguiti da quelli dello Zambia. Gli zaffiri blu del Kashmir, ormai introvabili, sono i più ambiti.

Diamanti rossi, i più rari

Bracciale con pietra ametista, rubini birmani e diamanti su argento e oro
Bracciale con ametista, rubini birmani e diamanti su argento e oro
Pietra citrino con taglio StarBrite da 29,96 carati di John Dyer & Co
Citrino con taglio StarBrite da 29,96 carati di John Dyer & Co
Anello della collezione Aristocrat, in oro bianco e diamanti, pietra alessandrite taglio brillante
Anello della collezione Aristocrat, in oro bianco e diamanti, alessandrite taglio brillante
Orecchini in oro bianco, topazio e diamanti
Tamara Comolli, orecchini in oro bianco, pietra topazio e diamanti
Anello con pietra zaffiro star di Ceylon su ceramica orange e grigia
Anello con zaffiro star di Ceylon su ceramica orange e grigia
Anello con pietra preziosa zaffiro del Kashmir e diamanti
Anello con zaffiro del Kashmir e diamanti

Come scegliere gli orecchini di diamanti

Un classico di sempre: gli orecchini con diamanti a solitario, chiamati anche orecchini di diamanti punto luce.

Semplici ed eleganti, sono un gioiello che dovrebbe essere sempre presente nel proprio jewelbox. Ecco come scegliere gli orecchini di diamanti. Gli orecchini di diamanti punto luce sono il sogno di ogni donna: come scintille illuminano qualsiasi viso. Non a caso si chiamano punti luce. Una moda iniziata con regine e dame di corte nel 1500, che continua sui Red Carpet dei giorni nostri con Angelina Jolie, Natalie Portman, Scarlett Johansson ed Eva Longoria. Ma, oltre a imbellire, gli orecchini di diamanti a solitario hanno un altro pregio: si possono portare anche di giorno senza sentirsi a disagio, perché sebbene non passino inosservati riescono a essere discreti. A patto di avere scelto il modello giusto. Ecco alcuni consigli per l’acquisto, tra cui una verifica delle 4 C adeguata al gioiello.

Orecchini di diamante solitario, in oro bianco con chiusura a vite
Orecchini di diamante solitario, in oro bianco con chiusura a vite

Indossabilità

La montatura, e quindi il diamante, devono aderire perfettamente al lobo e non pendere, nemmeno leggermente, dall’orecchio, altrimenti la pietra guarda verso il basso e non cattura la luce. È un rischio che si corre con gemme oltre i due carati se gli orecchini non sono ben progettati. Certo, dipende anche dalla misura dell’orecchio, ma è fondamentale che il diamante sia incastonato in modo tale da avere il centro di gravità verso il lobo, perché l’insieme sia equilibrato.

Orecchini punto luce indossati
Orecchini punto luce indossati

Chiusura

I perni a farfalla, perfetti per gli orecchini più piccoli, hanno una controindicazione: con l’uso è probabile che si allentino, con il rischio di perdere l’amato gioiello. Più sicuro è il perno a vite, ma anche più scomodo da mettere e togliere. C’è un terzo tipo di perno, bombato e circolare con una cavità speciale, che blocca il fermaglio finché non viene premuto ai lati ed è quindi il più affidabile.

Damiani, orecchino taglio rotondo con chiusura bombata
Damiani, orecchino taglio rotondo con chiusura bombata

Certificazione

Meglio optare per pietre certificate se si tratta di diamanti. In fondo si acquista sostanzialmente la gemma, la lavorazione della montatura è minima.

Le 4 C

Carato È importante perché determina la dimensione e l’aspetto del punto luce. Ma attenzione alle differenze delle varie dimensioni a occhio nudo: un diamante da 2 carati non sembra essere due volte più grande di un diamante di un carato. Non solo, una pietra da 0,50 carati può sembrare più grande se circondata da un bordo di piccolissimi diamanti che in più conferisce maggiore lucentezza all’insieme.

Orecchini di diamanti solitario, taglio a cuore
Orecchini di diamanti solitario, taglio a cuore

Taglio Dipende dal gusto e dal budget, il taglio tondo, o brillante, è il più diffuso perché con le sue 57-58 sfaccettature riflette maggiormente la luce in, che sembra irradiarsi dal centro verso il bordo esterno e rende la pietra più brillante. A seguire, come popolarità per questo tipo di gioiello, i tagli princess e cuore. Comportano però più materiale di scarto per ottenere la stessa brillantezza del taglio tondo e, quindi, costano di più perché a parità di prodotto finito si utilizzano pietre di maggiori dimensioni.

Orecchini a bottone Celine, con diamanti
Orecchini a bottone Celine, con diamanti

Colore e chiarezza I diamanti senza inclusioni o macchie sono rari e costosi. Nel caso dei punti luce, è preferibile privilegiare il taglio e poi il colore e quindi la chiarezza. Meglio optare per pietre più bianche, quindi più lucenti, anche se con qualche difetto interno per avere il massimo valore relativo.

Pulizia

I diamanti sono una calamita per la polvere, specialmente gli orecchini così vicini a viso e capelli, quindi più facilmente a contatto con creme e gel. Proprio per questo devono essere puliti almeno una volta alla settimana. Basta un po’ di acqua tiepida, detersivo liquido delicato e uno spazzolino morbido per farli nuovamente brillare.

Poche gocce di sapone liquido sono sufficienti
Poche gocce di sapone liquido sono sufficienti
Collezione Illusion, orecchini in oro nero 18 carati e diamanti
As29, collezione Illusion, orecchini in oro nero 18 carati e diamanti
Orecchini con diamanti ognuno del peso di 20,27 carati
Orecchini con diamanti ognuno del peso di 20,27 carati
Orecchini con diamanti sviluppati in laboratorio Lightbox
Orecchini con diamanti sintetici sviluppati in laboratorio Lightbox
Orecchini in oro bianco e diamanti della linea Eden
Recarlo, orecchini in oro bianco e diamanti della linea Eden
Orecchini con diamanti a taglio esagonale
Doryn Wallach, orecchini con diamanti a taglio esagonale

Storia della gioielleria in 10 tappe

Le 10 tappe fondamentali nella storia della gioielleria che è necessario conoscere. La prima è… ♦︎
Tempo fa il Financial Times ha pubblicato un articolo che individuava le 10 tappe fondamentali della gioielleria nel corso degli ultimi duecento anni o poco più. L’articolo parte dalla innovazione nel taglio dei diamanti, con l’introduzione della foggia a brillante, fino alla stampa in 3D. È interessante ripercorrere l’analisi per dare una bella ripassata alla storia del gioiello.

1 Taglio brillante

I diamanti con il taglio rotondo, o brillante, sono stati introdotti alla fine del 17esimo secolo, dopo che nel Settecento, nei gioielli barocchi, l’aspetto brillantezza delle pietre era diventato preponderante. Il taglio brillante si è sviluppato nei laboratori di Parigi, Amsterdam e Anversa, che hanno prodotto il precursore del taglio contemporaneo, che oggi è quello scelto per il 75 per cento dei diamanti.

Il diamante da 102 carati taglio brillante
Diamante da 102 carati taglio brillante

2 Galvanotecnica

Come si fa a far diventare oro quello che non lo è? Niente pietra filosofale: dal 1840 oro e argento sono applicati con un procedimento elettrolitico, che è diventato un pilastro della produzione di gioielli a prezzi accessibili. È merito del chirurgo di Birmingham John Wright, che ha sviluppato bagni galvanici con cianuro di potassio Wright ed i suoi soci George e Henry Elkington brevettato il processo di elettrodeposizione, che consente di applicare una sottile pellicola di oro o argento su un normale gioiello di altro materiale, come l’acciaio.

Bracciale in galvanica oro rosa di Swarovski
Bracciale in galvanica oro rosa di Swarovski

3 Tiffany setting

Nel 1886 Tiffany ha inventato l’anello più popolare tra le donne: eleva il diamante sopra il cerchio dell’anello tramite quattro o sei griffe, invece di essere incassato nel metallo. In questo modo il diamante si vede molto di più. Da allora l’anello con solitaire rimane da solo per pochissimo: tutti lo vogliono. Prima di Tiffany le incastonature dell’anello di diamanti erano molto più basse sul dito: le pietre erano solitamente fissate in una banda di oro o tenute con rebbi più corti, quindi le pietre avevano un profilo basso. La montatura Tiffany a valorizzato il diamante.

Anello solitario in platino e diamante con il Tiffany Setting
Anello solitario in platino e diamante con il Tiffany Setting

4 Platino

Alla fine dell’Ottocento si diffonde l’utilizzo del platino, un metallo più difficile da lavorare, ma molto più resistente dell’oro. Grazie alle nuove tecniche di trattare il platino Cartier può realizzare un gioiello raffinato come la tiara con disegno a ghirlanda. Il platino ha una notevole resistenza alla corrosione, e non si deforma anche ad alte temperature: è considerato un metallo nobile che assicura una lunga vita al gioiello.

Orecchini in platino e diamanti
Orecchini in platino e diamanti

5 Perle coltivate

Fino ai primi anni del Novecento le perle erano rarissime, perché si trovavano solo quelle prodotte naturalmente dalle ostriche. Dalla varietà Akoya, Kokichi Mikimoto è invece riuscito a ottenere perle indotte dall’uomo. Ma è merito anche di sua moglie. L’11 luglio 1893, la moglie di Mikimoto esaminò un cesto di ostriche appena pescate e vide la prima perla coltivata semisferica bella quanto di una perla naturale. Tre anni dopo, nel 1896, Mikimoto ottenne il suo primo brevetto per le perle coltivate.

Bracciale con tre fili di perle coltivate
Bracciale con tre fili di perle coltivate

6 Orecchini a clip

Negli anni Trenta si sono diffusi gli orecchini trattenuti da una piccola molla, come reazione all’uso del foro nell’orecchio, considerato un’usanza barbara (pare che non sia più così, ora). Gli orecchini a clip possono essere indossate da tutte, mentre quelli con foro sono riservati a chi ha le orecchie forate. Negli anni Settanta, però, è tornato di moda il buco ai lobi, e non solo.

Verdura, orecchini clip con la forma di grappolo d'uva, con oro, perle, platino e diamanti
Verdura, orecchini clip con la forma di grappolo d’uva, con oro, perle, platino e diamanti

7 Serti Mystérieux

È un’innovazione di Van Cleef & Arpels la tecnica di utilizzare pietre poste sul gioiello senza mostrare griffe o altri congegni per immobilizzare i singoli elementi. Sottilissime e invisibili rotaie conducono la pietra nella posizione desiderata. Inutile aggiungere che non è un’operazione semplice, anche se poi è stata imitata da molte altre Maison.

Clip Panache MystОrieux. Serti MystОrieux Vitrail zaffiri colorati, diamanti
Van Cleef & Arpels, clip Panache MystОrieux. Serti MystОrieux Vitrail zaffiri colorati, diamanti

8 Titanio

Nei primi anni Sessanta entra in scena il titanio. Anche in questo caso è la tecnologia che ha permesso ai gioiellieri più innovativi, come Jar, di utilizzare questo metallo leggero e resistente, che permette di realizzare gioielli con ardite fogge, impossibili con leghe più tradizionali come quelle con oro e argento.

Bracciale Calla in titanio e diamanti
Bracciale Calla di Vhernier in titanio e diamanti

9 Progettazione 3D

Per chi non lo sapesse, nonostante i filmati dei maggiori brand continuino a mostrare artisti con pennino e colori mentre disegnano le proprie collezioni, la stragrande maggioranza dei gioielli è disegnata al computer. Questo avviene grazie all’introduzione, negli anni Ottanta, della progettazione in 3D, con un software chiamato Cad. È un sistema meno poetico delle matite colorate, ma molto più efficiente.

Progettazione in 3D dei gioielli
Progettazione in 3D dei gioielli

10 Stampa 3D

Da qualche anno la frontiera è la stampa in 3D. La maggior parte inizialmente è stata realizzata in plastica, ma ora è possibile utilizzare anche il metallo. Dopo aver progettato il gioiello, si passa subito alla realizzazione tramite speciali stampanti che, invece di sfornare la foto delle vacanze, costruiscono per sottrazione (cioè limando il materiale in eccesso), oppure per aggregazione (aggiungendo polvere d’oro o d’argento, impastata) anelli, collane o bracciali.

Gioielli di platino realizzati con la stampante 3D
Gioielli di platino realizzati con la stampante 3D

 

 

È indiano il più grande diamante artificiale

La tecnologia applicata all’industria dei diamanti ha prodotto la più grande gemma creata artificialmente. Lo ha annunciato il Gemological Institute of America, che ha catalogato un diamante coltivato in laboratorio di peso record. La gemma è stata prodotta con un processo di deposizione chimica da vapore (Cvd) da Ethereal Green Diamond, azienda con sede a Mumbai, in India. Il diamante artificiale presentato al laboratorio del Gia di Hong Kong pesa 34,59 carati e ha un taglio smeraldo. È il più grande diamante coltivato in laboratorio che il Gia abbia mai esaminato, secondo Wuyi Wang, vicepresidente della ricerca e sviluppo del GIA. Accanto all’interesse per le dimensioni fuori del comune della pietra, però, va considerata anche la qualità.

Un impianto di produzione di diamanti sintetici
Un impianto di produzione di diamanti sintetici

Il diamante è stato classificato di colore G (la classe migliore è la D) e purezza VS2. Nella gemma si trovano piccole inclusioni di grafite nera all’interno e altre che testimoniano gli strati di crescita del diamante. Questo tipo di diamanti, infatti, è creato con un accumulo di speciale vapore dentro speciali macchine. L’esame della fluorescenza ha svelato le striature di crescita tipicamente osservate nei diamanti creati con la tecnica Cvd. Non solo: c’è anche una grana debolmente oleosa o ondulata nella sfaccettatura della superficie, una caratteristica che ricorre nei diamanti di questo tipo. Finora il record dei diamanti lab grown era detenuto da quello taglio princess di 16,41 carati creato da Shanghai Zhengshi Technology ed esaminato nel laboratorio di Carlsbad del Gia nel 2022.

La nuova miniera: l'impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali
Impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali Lightbox (De Beers)

Attenti alla simmetria dei diamanti

Attenti alla simmetria: il taglio di un diamante può esaltare oppure rendere un anello meno brillante. Ecco come scoprirlo ♦

Mentre state per investire buona parte dei vostri risparmi in un anello con brillante, pensate bene a come scegliere il gioiello. Certo, un diamante è per sempre: proprio per questo vale la pena di compiere una scelta accurata. Sapete già che cosa sono le quattro C. Avete già letto la nostra guida Come scegliere il diamante dell’anello e Come scegliere un diamante. Ma c’è ancora una cosa da sapere: dovete fare attenzione alla simmetria. Ebbene sì: un diamante può anche essere «un po’ storto». In questo caso brillerà di meno e avrà meno valore in futuro.

Il diamante ovale da 88 carati messo all'asta
Diamante ovale da 88 carati messo all’asta da Sotheby’s

Che cosa significa simmetria?

La simmetria si riferisce alla precisione, alla forma e alla disposizione delle faccette del diamante. Il taglio brillante, per esempio, ne ha 58 (o 57 se non ha quella sulla punta inferiore) che devono essere perfettamente simmetriche: non è semplice. Diciamo subito che individuare la simmetria non è facile: il Gemmological Institute of America (Gia) ci ha messo 15 anni e ha studiato 38 milioni di diamanti prima di decidere come giudicare la simmetria di un diamante, in particolare quello rotondo, taglio brillante. Alla fine di tanta fatica ha stabilito i parametri e la classificazione. La simmetria può essere Eccellente, Molto buona, Buona, Sufficiente e Povera.

A sinistra, un diamante con una simmetria classificata come Ottima. A destra, una pietra classificata con simmetria Povera
A sinistra, un diamante con una simmetria classificata come Ottima. A destra, una pietra classificata con simmetria Povera

Perché è importante?

Pensateci un momento: un diamante deve essere il più trasparente possibile per lasciar filtrare la luce al suo interno. Poi, deve riflettere la luce attraverso le sue sfaccettature. Se queste non sono perfettamente simmetriche, anche lo scintillio della luce non sarà perfetto. Di più: il diamanti potrebbe scintillare pochissimo perché la pietra non riesce a far uscire la luce dal suo interno. I difetti di questo tipo, causati dalla mancanza di simmetria, sono chiamati deviazioni. Avviene spesso? Per fortuna no. Un tempo chi tagliava le pietre eseguiva tutto a mano, in ambienti male illuminati. Adesso la tecnologia aiuta a non sbagliare, o quasi.

Anello con diamante ovale di 51,60 carati
Anello con diamante ovale di 51,60 carati

Ecco i gradi di simmetria del diamante

Eccellente. Diamanti con una simmetria eccellente. Non presentano deviazioni e non hanno sfaccettature errate o mancanti.

Molto buono. Diamanti con simmetria che presenta un paio di deviazioni non importanti, per esempio un minimo disallineamento o una sfaccettatura non perfetta.

Buono. Diamanti con buona simmetria, ma anche alcune deviazioni che possono influenzare la brillantezza. Per esempio, a causa dell’angolo del padiglione o per una sfaccettatura mancante.

Discreta. Diamanti che presentano diverse deviazioni e, di conseguenza, una brillantezza ridotta. Le deviazioni compromettono una perfetta riflessione della luce.

Scarso. Scarsa simmetria e diverse deviazioni evidenti possono rendere il diamante quasi opaco. Le cause possono essere diverse, come una superficie non perfettamente centrata, sfaccettature mancanti o non identiche.

Williamson Pink Star, diamante rosa di 11 carati
Williamson Pink Star, diamante rosa di 11 carati

Che cosa bisogna guardare?

Le immagini che vedete sono eloquenti: le differenze nel taglio possono essere minime, o saltare subito all’occhio. La cosa migliore da fare è confrontare diversi diamanti con lo stesso taglio e sotto la stessa luce: scegliete quello che vi sembra brilli meglio, che vi piace di più: molto probabilmente non troverete un diamante poco simmetrico.  

A sinistra, un diamante con simmetria giudicata Eccellente. A destra, simmetria buona. La differenza è poco visibile
A sinistra, un diamante con simmetria giudicata Eccellente. A destra, simmetria buona. La differenza è poco visibile

All’altare con ititoli




Anelli nuziali, anelli di fidanzamento, anelli in oro bianco e diamanti: sono la specialità di ititoli ♦

È l’era delle specializzazioni, anche per i gioielli: seguendo questo ragionamento ititoli ha deciso di impegnarsi in un’unica forma di gioiello, il solitario. Cioè in anelli con diamante che, per convenzione, sono donati nella maggior parte dei casi per un fidanzamento o per occasioni speciali. Oro (o platino) e diamante: una formula semplice che, però, è anche stata utilizzata ampiamente. Insomma, per farsi vedere occorre essere bravi.

Anello in oro bianco e pavé di diamanti
Anello in oro bianco e pavé di diamanti

L’idea risale al 1990, quando a Valenza, area del Piemonte dove fioriscono decine di aziende di gioielleria, Aldo e Giovanni Ramerini hanno fondato la Maison: ititoli, però, è solo il nome dell’iniziativa, mentre la loro esperienza nel mondo della gioielleria è molto più lunga. La specializzazione negli anelli di fidanzamento e matrimonio ha consentito anche di aggiungere aspetti innovativi, come Diamond Xl, un tipo di set che secondo l’azienda rende il 70% in più di luce grazie a uno speciale design. Diamante dopo diamante, alle collezioni si sono poi aggiunti pendenti e orecchini, ma tutti con il classico diamante al centro.

Bracciale di diamanti della collezione XL
Bracciale di diamanti della collezione XL
Anello solitario in oro bianco e diamante
Anello solitario in oro bianco e diamante
Anello in oro bianco e diamante
Anello in oro bianco e diamante
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Pendente della collezione XL
Pendente della collezione XL







Korloff dal nero al rosa




La collezione Luna del brand parigino Korloff: oro, diamanti e tante geometrie arrotondate ♦

Detenere un record è un buon punto di partenza, anche per i gioielli: il brand parigino Korloff può vantarsi di un primato non da poco, quello del più grande diamante nero del mondo, del peso di 88 carati, tagliato con 57 spigoli perfetti. È assicurato per 37 milioni di dollari. Il Korloff Nero è l’anima e simbolo della società e viene esibito in giro per il mondo da qualche decennio.

Il diamante nero di 88 carati Karloff
Il diamante nero di 88 carati Karloff

Ma, naturalmente, la Maison propone anche un sacco di altri gioielli.

In ogni caso, tutto è iniziato nel 1978, quando Daniel Paillasseur ha concepito il marchio Korloff Parigi, ispirato in parte dal viaggio della famiglia Korloff Sapojnikov dalla Russia alla Francia. Nell’Ottocento questa pietra preziosa apparteneva da diverse generazioni alla famiglia russa di Karloff-Sapozhnikov. E secondo una leggenda, il Karloff Noir porta fortuna e prosperità a chi la tocca. A parte il diamante nero che gli ha dato fama, il brand parigino produce gioielli di alta gamma, oltre a orologi e altri prodotti di lusso, come i profumi. Korloff dispone di 50 boutique in tutto il mondo. 

Anello Korlove in oro rosa  e diamanti neri
Anello Korlove in oro rosa e diamanti neri
Anello in oro bianco e diamanti della collezione Eclat, ispirata alla piramide dl Louve
Anello in oro bianco e diamanti della collezione Eclat, ispirata alla piramide dl Louve
Orecchini della collezione Eclat in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Eclat in oro rosa e diamanti

orecchini soleil
Orecchini Soleil in oro giallo e diamanti

Collezione di alta gioielleria Divine Nature, anello con diamanti
Collezione di alta gioielleria Divine Nature, anello con diamanti

Orecchini in oro rosa con 192 diamanti, per 2,50 carati
Orecchini in oro rosa con 192 diamanti, per 2,50 carati







Dieci consigli utili prima di acquistare un gioiello





Come scegliere un gioiello da regalare o acquistare per voi? Ecco dieci consigli utili per chi cerca un anello con diamanti o pietre preziose ♦︎

Quando si acquista un diamante, o rubini, smeraldi, zaffiri, il parere di un esperto è fondamentale. Ma, in ogni caso, è meglio saperne di più sulle caratteristiche delle pietre. Se le famose 4 C dei diamanti carati (carat), colore (colour), chiarezza (clarity) e taglio (cut), sono ormai note a tutti (e se non le conoscete potete trovare la spiegazione nella nostra sezione Da sapere), ecco alcune cosa da conoscere prima di entrare in gioielleria.

Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano
Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano

Non sono consigli qualsiasi: sono quelli elaborati del Gemological Institute of America (Gia), ossia del centro di ricerca e di apprendimento di mineralogia degli Stati Uniti, il più famoso al mondo, che ha anche contribuito a creare lo standard di valutazione dei diamanti. La sua certificazione è una garanzia nelle valutazioni e nelle transazioni. Quindi, è meglio seguire i suoi consigli.

La cassaforte per gioielli Baron
La cassaforte per gioielli Baron

1 Pensate anche a dove riporli. Acquistare un gioiello è facile, se si hanno i soldi necessari. Ma un aspetto non banale e spesso sottovalutato riguarda casa vostra. Avete un luogo, possibilmente sicuro dove custodire i gioielli? Se il vostro investimento in gioielli è elevato, meglio riflettere prima su dove e come riporre i gioielli. Oltre alla sicurezza, un altro aspetto importante riguarda l’integrità dei gioielli. I vostri preziosi anelli, collane e bracciali, infatti, si possono rovinare se sono messi a contatto tra di loro: meglio tenerli sempre nella scatola con cui sono stati venduti dal gioielliere. Per esempio, oltre ai diamanti, anche gli zaffiri sono pietre molto dure e possono graffiare altre pietre con cui vengono a contatto. Insomma, i gioielli è meglio tenerli separati.

Lo zaffiro birmano Royal Blue non riscaldato di 118,88 carati e l'anello con rubino birmano di 6,41 carati
Lo zaffiro birmano Royal Blue non riscaldato di 118,88 carati e l’anello con rubino birmano di 6,41 carati

2 Il verde è di moda. Il colore verde ha un vantaggio, oltre a essere il simbolo della natura e dell’ambiente: gli smeraldi, che hanno questo colore sono più grandi a parità di peso. Quindi, se volete fare una bella impressione, a parità di prezzo scegliete gli smeraldi. Poiché questo minerale ha una densità bassa, infatti, uno smeraldo di 1 carato sarà più grande di un diamante con lo stesso peso. Insomma, a parità di peso lo smeraldo è più voluminoso.

Anello con smeraldo ottagonale di 8,32 carati
Anello con smeraldo ottagonale di 8,32 carati

3 La misura conta.  Non c’è niente di peggio, se volete regalare un anello, che acquistarne uno della misura sbagliata. La gioia di ricevere un regalo prezioso si tramuta in delusione per non poter indossare il gioiello. Certo, un anello si può allargare o stringere (ma non sempre), ma l’effetto sorpresa è rovinato. Quindi, attenzione alla misura dell’anello: è molto importante che si possa indossare con facilità, senza dare fastidio. L’anello deve scivolare senza troppa fatica in fondo al dito, ma non deve essere troppo largo. Non deve girarsi né sfilarsi dalla sua posizione. Come conoscere esattamente la misura giusta dell’anello? Ne abbiamo scritto qui.

Giovanni Ferraris, anelli Vanity
Giovanni Ferraris, anelli Vanity con perle

4 Decidete un budget. Prima di acquistare un anello è bene avere chiaro il prezzo massimo che si vuole spendere. È un aspetto importante, perché una volta entrati in gioielleria è meglio non avere indecisione o, peggio, pentirsi subito dopo dell’acquisto appena compiuto. Quando entrate in gioielleria, quindi, è meglio spiegare subito quanto si è disposti a spendere: questo aiuterà il gioielliere a trovare il gioiello giusto per il vostro budget.

Madalina Ghenea con una collier della colelzione Vulcania, alta gioielleria Damiani
Madalina Ghenea con una collier della collezione Vulcania, alta gioielleria Damiani

5 Il colore viola. Vi piacciono i colori forti? Un anello con un rubino piuttosto grande costa parecchio. Certo, in alternativa potete scegliere un gioiello con lo spinello, che spesso ha un prezzo minore, ma si tratta sempre di un costo elevato. Un’alternativa è l’ametista, che è viola, ma è sempre una tonalità piuttosto calda. E costa meno. Però non tutte le ametiste sono uguali: la sfumatura di ametista più apprezzata è quella che tende al rosso porpora, oppure di un viola intenso, senza sfumature marroni o bronzo. Il colore dell’ametista deve essere uniforme, visibile a occhio nudo quando si guarda la pietra dall’alto. Altrimenti l’ametista potrebbe apparire troppo scura in condizioni di luce fioca.

Anelli a incastro in oro bianco e diamanti (1 carato)
Anelli a incastro in oro bianco e diamanti (1 carato)

6 Diamanti con lo sconto. I diamanti costano molto, specialmente se il loro peso supera 1 carato. Se avete tanti soldi da spendere, e non pensate all’anello come un gioiello da rivendere, potete optare per un diamante da 0,99 carati o con un peso simile: l’aspetto sarà praticamente identico a quello di una pietra da 1 carato, ma il costo sarà di molto inferiore. Insomma, un diamante con lo sconto, perché la soglia psicologica di 1 carato fa alzare parecchio il prezzo. Un’alternativa è scegliere un anello di tipo Halo, cioè con tanti diamanti più piccoli montati attorno a una pietra centrale: questa corona di piccole pietre serva ad aumentare la brillantezza di quello centrale e contribuisce a contenere il prezzo.

Un esempio di certificato, quello dell'IGI, Istituto Gemmologico Italiano
Un esempio di certificato, quello dell’IGI, Istituto Gemmologico Italiano

7 Chiedete il certificato. Se acquistate un gioiello con diamanti non dimenticate di chiedere il certificato di autenticità delle pietre. Purtroppo chi non è esperto e non si rivolge a un bravo gioielliere rischia di cadere in qualche trappola. Per esempio, sull’anello al posto di un diamante può essere montato un diamante creato in laboratorio, del tutto simile a quello naturale, ma che costa meno. Le pietre sintetiche sono molte e difficilmente distinguibili per chi non è esperto. Un gioiello con una pietra non naturale non dovrebbe essere venduto in modo non trasparente. E questo di solito non accade se il rivenditore è molto noto: una pietra falsa rovinerebbe la sua reputazione. In ogni caso, un certificato di garanzia vi indicherà le caratteristiche del diamante, cioè peso e qualità.

Analisi di un diamante
Analisi di un diamante

8 Guardate dentro le gemme. I diamanti non sono le uniche pietre imitate dalle gemme create in laboratorio. Ma come distinguerle da quelle naturali? Un modo abbastanza semplice è quello di guardarle da molto vicino, attraverso una lente di ingrandimento, magari quelle che si avvicinano all’occhio utilizzate dai gioiellieri (si acquistano online a un prezzo modesto). Le pietre naturali, quasi sempre, mostrano delle inclusioni al loro interno. Sono piccole imperfezioni che, però, sono anche una garanzia della loro provenienza. Per esempio, la tormalina rosa o rossa ha spesso più inclusioni visibili a occhio nudo. Un vero smeraldo ha sempre piccole fessure o inclusioni. Insomma, una pietra non perfetta è anche sicuramente stata estratta dalla terra.

Bracciale con rubini burmesi e diamanti
Bracciale con rubini burmesi e diamanti

9 Chiedete il passaporto. Se acquistate un gioiello con una pietra preziosa informatevi della provenienza: anche il luogo dove è stata estratta la gemma influisce sul prezzo. Per esempio, un rubino estratto in Birmania è più prezioso dello stesso tipo di pietra, ma che proviene da Ceylon. Oppure, uno smeraldo della Colombia è più costoso di uno estratto in Mozambico. Naturalmente, la valutazione dipende anche dal peso e dalla qualità della gemma. In ogni caso, la provenienza ha una certa importanza nella valutazione, proprio come avviene per i prodotti che si acquistano tutti i giorni: a parità di qualità, una marca può avere un prezzo maggiore di un’altra. Magie del marketing.

Anelli con pavé di diamanti bianchi, brown e neri
Anelli con pavé di diamanti bianchi, brown e neri

10 Diversamente diamanti. Come abbiamo detto al punto 7, se volete acquistare un anello con diamanti, la richiesta di un certificato che attesti la provenienza della pietra è necessario. Ma, oltre all’autenticità, il certificato gemmologico garantisce anche della qualità del diamante. Insomma, si tratta di capire la classificazione secondo le quattro C. Per esempio, non sempre i diamanti incolori sono perfettamente trasparenti. Ci sono diamanti bianchi che possono avere una trasparenza lattiginosa. Oppure inclusioni. O, più spesso, avere un colore che tende vagamente al giallo. Questi diamanti possono essere utilizzati per gioielli bellissimi. Ma anche il loro prezzo deve essere diverso.

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi







Il super diamante rosa rubato in Qatar da un sensitivo




Lo abbiamo scritto tante volte: diffidate da chi dice che le pietre hanno speciali poteri, effetti magici, influssi salutari. Potreste trovarvi di fronte non solo a un imbroglione, ma anche a un ladro. Lo dimostra la incredibile storia del diamante rosa rubato, Presentato a novembre da Christie’s come un Fancy Vivid Pink Diamond incastonato su un anello, con un’impressionante purezza VVS1, un peso di 13,15 carati e una stima fino a 35 milioni di dollari, doveva essere messo all’asta il 6 dicembre a New York. Invece, è scomparso dai radar. La grande casa d’aste non ha ritenuto di spiegare il perché. Ma circola una ricostruzione che sembra incredibile.

Fancy Vivid Pink Diamond di 13,15 carati
Il Fancy Vivid Pink Diamond di 13,15 carati

Secondo alcuni documenti depositati in tribunale e scoperti per la prima volta dall’organizzazione Court Watch, specializzata nell’analisi degli atti giudiziari, il diamante sarebbe stato rubato a Doha, in Qatar. Il diamante sarebbe stato acquistato da uno sceicco, ricco, ma un po’ ingenuo. Infatti, ha prestato il diamante a un uomo che si è presentato come John Lee, e che si era accreditato come sensitivo online. Un dipendente dello sceicco ha quindi inviato a mr. Lee alcuni gioielli, tra cui il diamante rosa, per “ripulirli dagli spiriti maligni”. Ma la vera magia è stata far sparire i gioielli. Non ridete, please.

Doha, capitale del Qatar
Doha, capitale del Qatar
Un momento dell'asta di Christie's
Asta da Christie’s

Il diamante rosa rubato in Qatar
Il diamante rosa rubato in Qatar







Il diamante blu illumina Christie’s




Quasi 60 milioni di dollari in gioielli. È quanto ha totalizzato l’asta di Magnificent Jewels di Christie’s a New York. Per la precisione, il venduto totale è di 58,8 milioni di dollari, con il 93% venduto per lotto e il 105% aggiudicato al di sopra della stima minima. Il top lot è stato un diamante blu fantasia di 31,62 carati, il più grande mai apparso in asta, venduto per 11,8 milioni di dollari. I diamanti come investimento, insomma, sono sempre interessanti. Tra gli altri pezzi che hanno ottenuto una valutazione a sei zeri ci sono una collana con ciondolo di diamanti di 86,64 carati, venduta per 5,7 milioni, e una spilla cin un grande diamante fancy yellow da 107,46 carati di Graff venduta per 2,6 milioni, mentre un importante anello di diamanti di 51,60 carati è stato acquistato per 2,5 milioni dal principe dei dealer William Goldberg.

Diamante taglio smeraldo Fancy Vivid Yellow, Internally Flawless di 13,75 carati di de Beers
Diamante taglio smeraldo Fancy Vivid Yellow, Internally Flawless di 13,75 carati di de Beers

Altri risultati sottolineati da Christie’s: un pendente Art Déco con zaffiro e diamanti è stato venduto per 1,4 milioni, quasi dieci volte la sua stima più bassa, un paio di orecchini con diamanti colorati a forma di cuore sono stati battuti per 1,4 milioni, oltre cinque volte la loro stima più bassa. Venduti con successo anche una spilla Bouquet di Van Cleef & Arpels, appartenuta a Evita Perón, venduta per 195.300 dollari, e una spilla Flower Brooch della stessa Maison parigina di rubini e smeraldi, che ha realizzato 1,2 milioni.

Anello con diamante ovale di 51,60 carati
Anello con diamante ovale di 51,60 carati
Collana di diamanti con un eccezionale diamante taglio pera di colore D da 86,64 carati
Collana di diamanti con un eccezionale diamante taglio pera di colore D da 86,64 carati

Spilla Bouquet con zaffiro retrò, zaffiro colorato e rubino appartenuta a Evita Peron
Spilla Bouquet di Van Cleef & Arpels con zaffiro retrò, zaffiro colorato e rubino appartenuta a Evita Peron

Ciondolo con diamante blu di 31,62 carati
Ciondolo con diamante blu di 31,62 carati







Faraone Casa d’Aste: diamanti e un bracciale di Cartier al top




Un singolo diamante non montato su anello è stato il top lot della vendita organizzata da Faraone Casa d’Aste a Milano. I gioielli, assieme a orologi e luxury good hanno totalizzato un totale per 1,2 milioni di euro, per circa il 105% del valore delle stime. Un bilancio positivo, quindi, che sommato a quello dell’asta che si è tenuta a maggio, segna +35% rispetto al risultato delle due aste in presenza del 2021. Protagonista è stato un diamante di 3,41 carati, stimato 30.000 euro e aggiudicato per 50.000. Spicca anche una una coppia di spille con zaffiri e diamanti vendute a 13.000 euro, ma con una stima di 5.000. Un anello solitario in oro bianco, con diamante rotondo taglio a brillante di 3,12 carati è stato battuto per 26.000 contro i 18.000 della stima, e una spilla in oro rosa 9 carati, ma con smeraldo ottagonale di 12,20 carati, è arrivata a 12.000 euro contro i 1.500 di partenza.

Diamante taglio brillante di 3,41 carati
Diamante taglio brillante di 3,41 carati

Venduti bene anche un anello in platino con smeraldo colombiano minor oil del peso di 3,60 carati, contornato da diamanti (24.000), e un girocollo a doppio filo di perle naturali d’acqua salata (27.000), un bracciale rigido in oro giallo e bianco e diamanti (20.000) e un anello in platino firmato Sabbadini con diamante a cuscino di 8,45 carati, è aggiudicato per un valore di 78.000 contro i 50.000,00 della stima. Infine, un Open Bangle Chimere di Cartier in oro giallo partito da 8.000 euro è arrivato a 77.000.

Coppia di spille in platino e oro bianco 18 carati con diamanti navette, baguette e tapered per circa 6,80 carati. Al centro zaffiri carrè invisible set per  circa 5,20
Coppia di spille in platino e oro bianco 18 carati con diamanti navette, baguette e tapered per circa 6,80 carati. Al centro zaffiri carrè invisible set per circa 5,20
Open Bangle Chimere di Cartier in oro giallo
Open Bangle Chimere di Cartier in oro giallo
Spilla in oro rosa 9 carati con smeraldo ottagonale di 12,20 carati
Spilla in oro rosa 9 carati con smeraldo ottagonale di 12,20 carati
Anello in platino con smeraldo colombiano minor oil di 3,60 carati
Anello in platino con smeraldo colombiano minor oil di 3,60 carati
Anello con diamanti di 3,12 carati
Anello con diamanti di 3,12 carati

Bracciale rigido in oro giallo e bianco e diamanti
Bracciale rigido in oro giallo e bianco e diamanti







Quanto sono dure le pietre dei gioielli?




Quanto sono resistenti le pietre dei vostri gioielli? Si possono rovinare facilmente? 

La durezza delle gemme è misurata dalla scala di Mohs. Il nome deriva dallo scienziato tedesco Friedrich Mohs, che la ideò nel 1812. La scala di Mohs assegna un voto da uno a dieci al grado di durezza delle pietre. In questo modo si può sapere quelle che sono più delicate, per esempio, che si graffiano o si rompono più spesso. È un aspetto che è meglio conoscere per non avere brutte sorprese: sapere quanto sono dure le pietre dei vostri gioielli è utile anche per la pulizia. Per esempio, un opale non è resistente quanto un rubino e va trattato con maggiore delicatezza.

Gemme di Filippo G&G
Gemme di Filippo G&G

Insomma, generalmente quando qualcuno compra un gioiello non vi domanda se sarà abbastanza duro da sopportare urti occasionali. Eppure è una domanda che è meglio porvi, specialmente se la pietra è montata su un anello, un gioiello che più facilmente è soggetto al contatto con altri materiali. Ma il discorso vale anche per gli orecchini o la collana se questi gioielli hanno delle pietre.

Diamante taglio cuscino di Jack Reiss. Il diamante è l'elemento più duro in natura
Diamante taglio cuscino di Jack Reiss. Il diamante è l’elemento più duro in natura

Anche se si tende a credere che una pietra sia incredibilmente più solida di un qualsiasi oggetto comune della vita quotidiana, non è così. Le gemme del vostro gioiello potrebbero essere pietre fragili, a rischio di essere graffiate o, addirittura, di finire frantumate in qualche sfortunata circostanza. Persino il diamante non è, in assoluto, al riparo da ogni pericolo. Per fortuna Mohs si è preso la briga, quasi due secoli fa, di misurare la durezza dei diversi minerali, pietre preziose comprese. È possibile, quindi, conoscere il grado di durezza delle pietre con una certa sicurezza.

PietraDurezza
Diamante10
Rubino9
Zaffiro9
Alessandrite8.5
Crisoberillo8.5
Topazio8
Spinello8
Smeraldo7,5-8
Andalusite7.5
Hambergite7.5
Acquamarina7,5-8
Goshenite7,5-8
Berillo7,5-8
Morganite7,5-8
Granato demantoide7-7,5
Ametista7
Tormalina7-7,5
Quarzo7
Kunzite7
Citrino7
Danburite7-7,5
Iolite7-7,5
Rubellite7-7,5
Tanzanite6,5-7
Peridoto6,5-7
Granato6,5 - 7,5
Diaspro6,5-7
Axinite6,5-7
Crisoprasio6,5-7
Corallo fossile6,5-7
Agata6,5-7
Spessartite6,5 - 7,5
Occhio di tigre6,5-7
Zircone6,5 - 7,5
Diasporo6,5-7
Eliotropio6,5-7
Tsavorite6,5 - 7,5
Onice6,5-7
Corniola6,5-7
Calcedonio6,5-7
Rhodolite6,5 - 7,5
Sillimanite6,5 - 7,5
Labradorite6 - 6.5
Pietra Luna6 - 6.5
Giadeite, giada nefrite6 - 6.5
Amazzonite6 - 6.5
Opale5.5 - 6.5
Ematite5.5 - 6.5
Lapislazzuli05-giu
Turchese05-giu
Ossidiana5-5,5
Malachite3,5-4
Corallo03-apr
Perla2,5-4,5
ChrysocollaDi 2 - 4
Ambra2-2,5

Inizialmente la scala di Mohs si è basata su dieci minerali facilmente disponibili. Successivamente questa graduatoria è stata completata ed è ora un indicatore importante per chi acquista una pietra. Attenzione, però: è una scala speciale. Per esempio, un corindone (come il rubino) è due volte più duro di un topazio, ma il diamante è quasi quattro volte più duro di un corindone. Quella che vedete in questa pagina è una tabella che riassume la durezza delle principali pietre. In testa c’è il diamante. Subito dopo ci sono rubini e zaffiri. Poi…  

Acquamarina e tormalina rosa di Nomads
Acquamarina e tormalina rosa di Nomads
Set di spinelli di diverse sfumature di Paul Wild
Set con spinelli di diverse sfumature di Paul Wild






Diamanti blu e i gioielli di Evita da Christie’s




Non c’è soltanto il diamante rosa da 13,15-carati e stimato fino a 35 milioni di dollari all’asta di Magnificent Jewels di Christie’s al Rockefeller Center il 6 dicembre. Assieme all’anello con con il diamante la casa d’aste proporrà gioielli firmati da Bulgari, Cartier, Tiffany & Co., Van Cleef & Arpels e altre Maison. Oltre al citato diamante rosa, inoltre, sarà messo in vendita il più grande diamante fancy blu mai apparso in asta, da 31,62 carati, incastonato in un ciondolo circondato con diamanti. Il diamante è stimato tra 10 e 15 milioni di dollari. Altro gioiello top è la collana di diamanti con un eccezionale diamante taglio pera di colore D da 86,64 carati (stima 5-7 milioni) come ciondolo. Spicca anche la spilla di diamanti Palm-Tree montata da Cartier del 1948 (stima 500.000-700.000). La spilla faceva parte della collezione di Margaret Thompson Biddle e presenta un diamante circolare taglio brillante di 13,30 carati.

Ciondolo con diamante blu di 31,62 carati
Ciondolo con diamante blu di 31,62 carati

Tra i magnificent jewels ci sono anche un anello con diamante colorato ovale a taglio brillante blu intenso fantasia di 2,21 carati (1.200.000-1.800.000), un bracciale rigido Diamond Torque, incastonato con un diamante a forma di cuore internamente impeccabile di colore D di 50,05 carati (3.700.000-4.500.000), e The De Beers Yellow, un eccezionale diamante taglio smeraldo Fancy Vivid Yellow, Internally Flawless di 13,75 carati (1.100.000–1.800.000).

Collana di diamanti con un eccezionale diamante taglio pera di colore D da 86,64 carati
Collana di diamanti con un eccezionale diamante taglio pera di colore D da 86,64 carati

Accanto a questi pezzi da sei zeri, l’asta comprende una selezione di gioielli iconici di Van Cleef e Arpels. Un lotto eccezionale è la spilla Bouquet con zaffiro retrò, zaffiro colorato e rubinoche ha fatto parte della collezione della first lady argentina Evita Perón (60.000-80.000). L’uso dei materiali e la scala complessiva della spilla è un omaggio al periodo retrò. Da quando è stato acquistato all’asta della collezione personale di Evita nel 1957, è rimasto in mani private e non è mai stato indossato. Ulteriori punti salienti di Van Cleef & Arpels includono la suite di gioielli Hawaii con rubini, zaffiri e diamanti (100.000-150.000) e due esempi dell’iconica tecnica di incastonatura della casa, la spilla a fiore Mystery-Set con rubini e smeraldi (400.000-600.000) e orecchini a fiore Mystery-Set con rubini e diamanti (120.000-180.000). Infine, da segnalare il braccialetto Panthère de Cartier con acquamarina, diamanti e gemme multiple, incastonato con un’acquamarina cabochon da 71,45 carati (200.000-400.000).
La vendita sarà in mostra a New York dal 2 al 5 dicembre.

Bracciale Panthère di Cartier con con acquamarina cabochon da 71,45 carati
Bracciale Panthère di Cartier con con acquamarina cabochon da 71,45 carati
Spilla di diamanti Palm-Tree montata da Cartier del 1948
Spilla di diamanti Palm-Tree montata da Cartier del 1948
Diamante taglio smeraldo Fancy Vivid Yellow, Internally Flawless di 13,75 carati di de Beers
Diamante taglio smeraldo Fancy Vivid Yellow, Internally Flawless di 13,75 carati di de Beers

Bracciale rigido Diamond Torque, incastonato con un diamante a forma di cuore internamente impeccabile di colore D di 50,05 carati
Bracciale rigido Diamond Torque, incastonato con un diamante a forma di cuore internamente impeccabile di colore D di 50,05 carati

Spilla Bouquet con zaffiro retrò, zaffiro colorato e rubino appartenuta a Evita Peron
Spilla Bouquet di Van Cleef & Arpels con zaffiro retrò, zaffiro colorato e rubino appartenuta a Evita Peron







Da Christie’s in arrivo un nuovo rosa record





Il 2022 è l’anno del rosa. Christie’s, infatti, propone in asta un nuovo diamante rosa che, secondo le stime, potrebbe essere venduto fino a 35 milioni di dollari, con una stima minima di 25 milioni. Il diamante è considerato uno dei migliori diamanti taglio smeraldo rosa vivido fantasia mai offerto all’asta e farà parte della vendita di Magnificent Jewels il 6 dicembre, al Rockefeller Center di New York, durante la Luxury Week.

Fancy Vivid Pink Diamond di 13,15 carati
Fancy Vivid Pink Diamond di 13,15 carati

Il diamante Fancy Vivid Pink Diamond è incastonato su un anello e ha un’impressionante purezza VVS1, con un peso di 13,15 carati. Un diamante rosa di questa dimensione e qualità è raro. Nella gamma fancy vivid pink, raramente si incontra un diamante di oltre 6 carati e meno del 10% dei diamanti rosa pesa più di un quinto di carato. Il Fancy Vivid Pink Diamond è considerato quindi uno dei diamanti colorati più importanti apparsi sul mercato. Il Winston Pink Legacy (18,936 carati) ha superato i 50 milioni nel 2018 e ha stabilito un prezzo record mondiale per carato per un diamante rosa venduto all’asta.
Rahul-Kadakia durante un'asta di Christie's
Rahul-Kadakia durante un’asta di Christie’s

Dopo il successo di The Fortune Pink, che ha raggiunto quasi 30 milioni di dollari a Ginevra, siamo orgogliosi di essere stati contattati da un collezionista privato per offrire questo incredibile diamante all’asta a dicembre. Questa stagione ha visto risultati eccezionali per i diamanti dai colori fantasia e questo particolare rosa vivido fantasia è di altissimo livello. Con una saturazione impressionante, sfaccettature a gradini e un grado di purezza potenzialmente impeccabile internamente, questo rosa vivido fantasia da 13,15 carati è magnificamente raro.
Rahul Kadakia, International Head of Christie’s Jewellery

Il Fancy Vivid Pink Diamond sarà esposto a New York dal 14 novembre al 15 novembre, a Hong Kong dal 25 novembre al 28 novembre e presentato a New York dal 2 dicembre al 5 dicembre.

DIAMANTI ROSA TOP VIVID OFFERTI DA CHRISTIE’S

The Winston Pink Legacy
The Winston Pink Legacy

The Winston Pink Legacy
Diamante a taglio rettangolare con angoli tagliati rosa vivido fantasia di 18,96 carati
US$ 50.375.000 / Prezzo per carato: US$ 2.650.000
The Pink Promise, diamante ovale fancy vivid pink diamond di 14.93 carati. Venduto per 32,163 milioni di dollari a Hong Kong
The Pink Promise, diamante ovale fancy vivid pink diamond di 14.93 carati. Venduto per 32,163 milioni di dollari a Hong Kong

The Pink Promise
Diamante fancy rosa vivo di forma ovale di 14,93 carati
US$ 32.163.932 / Prezzo per carato: US$ 2.150.000
Fortune Pink, diamante rosa vivido fantasia da 18,18 carat
Fortune Pink, diamante rosa vivido fantasia da 18,18 carat

The Fortune Pink
Fantasia rosa vivo a forma di pera di 18,18 carati
US$ 28.816.336 / Prezzo per carato: US$ 1.585.056

Fancy Vivid Pink Diamond di 13,15 carati
Fancy Vivid Pink Diamond di 13,15 carati







Christie’s vende The Fortune Pink per 28 milioni




Il colore rosa piace, ma non ha raggiunto un record. Tutto come nelle previsioni all’asta di Christie’s Magnificent Jewels di Ginevra. Il pezzo più atteso, The Fortune Pink, diamante rosa vivido fantasia a forma di pera di 18,18 carati, è stato venduto a 28.438.500 franchi svizzeri. È il più grande diamante rosa mai venduto all’asta, ma non ha raggiunto il prezzo più alto della stima, che arrivava a 35 milioni. La vendita rimane comunque un successo. In totale Christie’s ha battuto lotti per 56,6 milioni di franchi. Altro pezzo clou è stato un diamante non montato da 101,27 carati, venduto per 2,9 milioni di franchi.

Fortune Pink, diamante rosa vivido fantasia da 18,18 carat
Fortune Pink, diamante rosa vivido fantasia da 18,18 carat

Le vendite di Ginevra Luxury hanno offerto 572 lotti, con collezionisti di 50 paesi attivi durante le vendite dal vivo. La seconda metà di questa settimana memorabile continuerà al Rockefeller Plaza di New York, dove mercoledì e giovedì saranno offerti 150 capolavori della Collezione Paul G Allen, che dovrebbero realizzare 1 miliardo di dollari (880 milioni di sterline), tutti i proventi della tenuta dalla vendita sarà dedicato alla filantropia, secondo i desideri di mister Allen.
Rahul Kadakia, responsabile internazionale di Christie’s Jewellery

Rahul-Kadakia durante un'asta di Christie's
Rahul-Kadakia durante un’asta di Christie’s

Altri risultati dell’asta di Ginevra: un anello di diamanti Graff del peso di 41,36 carati è stato venduto per 3,6 milioni, una la collana di diamanti rivière della collezione di Lord e Lady Weinstock ha trovato un acquirente per 869.400 franchi. Da notare, secondo Christie’s, che il 50% dei collezionisti attivi alle quattro aste dal vivo aste erano nuovi, in buona parte millennial. In totale delle aste è stato di 113.482.763 di franchi, con un tasso di vendita combinato del 98%.

Anello con diamante di 41,36 carati di Graff
Anello con diamante di 41,36 carati di Graff

Collana rivière di diamanti
Collana rivière di diamanti

The Fortune Pink montato su anello
The Fortune Pink montato su anello







I solitari personalizzati di Recarlo




Anelli di alta gamma, in oro bianco e diamanti, ma personalizzati. Recarlo, azienda di Valenza specializzata in gioielli per ricorrenze, matrimoni, fidanzamento (ma non solo), ha deciso di offrire ai clienti anche un servizio di personalizzazione dei solitari. Il servizio si chiama Atelier del Solitario. Oltre al diamante di taglio rotondo sarà possibile scegliere anche altre forme per la gemma, come goccia, marquise, cuscino e smeraldo. La pietra scelta è poi incastonata su una montatura in oro bianco impreziosita da diamanti taglio taper (cioè baguette con forma trapezoidale, più stretta su un lato breve) sul gambo. Inoltre, gli anelli personalizzati riportano l’incisione della caratura nel gambo e sono provvisti di una certificazione gemmologica internazionale.

Anelli in oro bianco e diamanti di Recarlo
Anelli in oro bianco e diamanti di Recarlo

L’azienda guidata da Paolo Re, sta anche programmando l’apertura di negozi monomarca, da affiancare in futuro al canale dei multimarca. Recarlo aprirà altri shop in shop all’interno di alcuni negozi multimarca: al momento sono dieci in Italia a cui stanno per aggiungersi uno in Piemonte, uno in Lombardia e uno in Umbria, oltre a uno già presente in Spagna.

Anelli di Recarlo indossati
Anelli di Recarlo indossati

Anello in oro bianco con diamante taglio pera
Anello in oro bianco con diamante taglio pera

Anello della linea Anniversary indossato
Anello della linea Anniversary indossato







Un diamante rosa guida i Magnificent Jewels di Christie’s




Le aste di gioielli e gemme più preziose sono organizzate, non a caso, prima delle festività invernali. Come l’asta di Magnificent Jewels di Christie’s Geneva per l’8 novembre al Four Seasons Hotel des Bergues. Tra i tanti i gioielli e pietre preziose in vendita spicca il Fortune Pink, diamante rosa vivido fantasia da 18,18 carati (stima 25-35 milioni di franchi svizzeri). Si tratta del più grande diamante rosa vivo a forma di pera in vendita tramite un’asta. il numero dei carati, 18,18, è tra l’altro considerato di buon auspicio in Cina, dove la gemme potrebbe trovare un acquirente. Tra le gemme in vendita ci sono anche un impressionante diamante di 101,27 carati (2.500.000-3.500.000), insieme a un eccezionale anello con diamante taglio smeraldo colore Graff D di 41,36 carati (3.000.000-5.000.000).

Il diamante The Fortune Pink, 18,18 carati
Il diamante The Fortune Pink, 18,18 carati

Ma l’asta di Magnificent Jewels ha in catalogo anche un sacco di altri pezzi preziosi. Come la collana rivière con un diamante a forma di pera di 10,33 carati (stimata 550.000-750.000 franchi svizzeri), che fa parte della Collezione di Lord e Lady Weinstock. La collana ha un totale di circa 100 carati ed è un tipico esempio dello stile rivière, cioè con pietre con dimensione a scalare. Non mancano i gioielli con sangue blu. Come quelli di provenienza delle famiglie borboniche Parma e Thurn und Taxis, che includono un bracciale Chimera Art Déco con perle naturali, rubini e diamanti (100.000-180.000) e un’eccezionale collana di perle di Bulgari (300.000-500.000).
Anello con diamante di 41,36 carati  di Graff
Anello con diamante di 41,36 carati di Graff

Un pezzo non comune è la fascia di diamanti datata circa 1920 (70.000-100.000). Si tratta du una fusione tra una tiara e una fascia. La semplicità della fascia era un abbinamento perfetto per lo stile moderno del periodo Art Déco e ideale anche per le nuove acconciature dell’epoca. La fascia però è indossabile anche oggi, per esempio come fosse un bracciale.
In asta anche preziosi orologi-bracciale, come quelli della linea Serpenti degli anni Sessanta di Bulgari. Tra i lotti in vendita anche un paio di orecchini Art Déco di Henri Picq, con diamanti da 15,39 e 14,85 carati (1.500.000-2.500.000) e un magnifico anello con zaffiro Kashmir di 14,84 carati di Cartier (1.000.000-1.450.000).

Bracciale-orologio Serpenti di Bulgari, in oro, diamanti, smeraldi
Bracciale-orologio Serpenti di Bulgari, in oro, diamanti, smeraldi
Collana rivière di diamanti
Collana rivière di diamanti
Bracciali art déco a fascia di diamanti
Bracciali art déco a fascia di diamanti

Bracciale con zaffiro ovale regalato dal duca Roberto di Parma alla moglie Maria Antonia di Braganza
Bracciale con zaffiro ovale regalato dal duca Roberto di Parma alla moglie Maria Antonia di Braganza







Come scegliere un gioiello vintage




Acquistare un anello, ma anche una collana o un paio di orecchini creati tanti anni fa, può essere un affare, e allo stesso tempo una ricerca piacevole. Ci sono tante aste che vendono gioielli, spesso a un prezzo conveniente. Ma come scegliere un anello vintage? Ecco le sei regole da seguire ♦

Gioielli d'epoca a GenGèneve
Gioielli d’epoca a GenGèneve

C’è un sacco di gente che ama i gioielli d’epoca, magari da regalare come anello di fidanzamento. Hanno più fascino, una storia alle spalle e, qualche volta, anche un buon prezzo. Ma c’è un problema: bisogna saperli scegliere. E non è facile. Ecco cinque domande utili per chi vuole andare a caccia di gioielli vintage. Se saprete rispondere a queste domande, avrete delle informazioni importanti per la vostra scelta.

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta

1 Quanti anni ha l’anello? Se non siete super esperti è difficile determinare l’età di un anello, anche perché i gioielli di maggior successo sono stati riprodotti con imitazioni non sempre perfette. In ogni caso, è importante chiedere al rivenditore (se è attendibile, cioè una casa d’aste rinomata o un gioielliere che non può permettersi di ingannare nessuno) l’età approssimativa dell’anello che si sta considerando. Se ottenete una risposta, osservate bene l’anello: lo stile deve essere coerente con l’anno di fabbricazione. Per esempio, se vi dicono che è di fine Ottocento, non può essere Art Deco, stile molto più recente. Ma come fare a scoprirlo? Semplice: prima di acquistare un anello di una determinata epoca confrontate su internet gioielli della stessa età e mettete a confronto. Sui cataloghi online delle case d’aste, per esempio, si trovano numerosi esempi di gioielli d’epoca che sono certificati.

Anello Art Deco di Boucheron con una grossa acquamarina. Venduto per 19mila euro
Anello Art Deco di Boucheron con una grossa acquamarina

2 Ha delle pietre che sono state sostituite? Ci sono anelli che hanno più di 100 anni. Non è un caso infrequente se nel frattempo una pietra si è rovinata, si è staccata o è stata sostituita. Quindi osservate da vicino, con una lente, la pietra dell’anello: se è originale è difficile che non riporti graffi o piccoli segni di usura. Anche se i diamanti sono più resistenti e più difficili a rovinarsi, è difficile che una gemma d’epoca non riporti qualche segno di usura.

Anello Art Déco in oro bianco e diamanti con rubino burmese, da Bentley & Skinner
Anello Art Déco in oro bianco e diamanti con rubino burmese, da Bentley & Skinner

3 Che taglio deve avere il diamante di un anello d’epoca? I diamanti antichi hanno un taglio diverso da quello attuale. Quindi, state attenti: se il venditori vi propone un anello del 1910 con un diamante taglio brillante (rotondo), è facile che la pietra sia stata sostituita, dato che quella forma per i diamanti è si è diffusa solo dopo il 1919. Spesso i diamanti d’epoca sono meno perfetti per quanto riguarda il colore e la trasparenza.

Anello del periodo Edoardiano con diamante da 2,5 carati taglio old-mine
Anello del periodo Edoardiano con diamante da 2,5 carati taglio old-mine

4 L’anello è assicurato? A volte i gioiellieri (specie all’estero) assicurano i pezzi più pregiati. Naturalmente, deve valerne la pena. Un contratto di assicurazione, se esiste, è un affidabile metro di valutazione del gioiello, che è stato preventivamente sottoposto a una perizia da parte di un esperto, che lo ha valutato e ne ha stabilito il prezzo.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra

5 In un futuro volete rivenderlo? Certo, non è carino da dire, ma è bene pensarci prima: un anello in un futuro potrebbe essere un oggetto da mettere in vendita. In questo caso è bene sapere se il gioielliere offre delle garanzie sulla qualità dell’anello che volete acquistare. Un anello non è un oggetto indistruttibile ed è bene assicurarsi che non presenti difetti che potrebbero deformarlo o deprezzarlo.

Anello vittoriano in oro e diamanti
Anello vittoriano in oro e diamanti

6 Quale stile ha il gioiello? È importante stabilire non solo l’età di un gioiello, ma anche se la sua forma è ancora attuale. I gioielli Art Déco, per esempio, negli ultimi anni hanno visto una crescente popolarità. I gioielli di epoca vittoriana, invece, sono stati ricercati solo dagli appassionati del genere. Diverso è il caso di un gioiello d’epoca che non ha uno stile preciso, per esempio un semplice anello con diamante. In quel caso conta di più la qualità della pietra che non lo stile.

Anello Art Deco con platino, diamanti e zaffiri
Anello Art Deco con platino, diamanti e zaffiri
Girocollo Glycines di Philippe Wolfers, Art Nouveau. Oro, tormalina intagliata, opale intagliato, rubini, granato
Girocollo Glycines di Philippe Wolfers, Art Nouveau. Oro, tormalina intagliata, opale intagliato, rubini, granato

Anello Art Nouveau con lucertola e uccello, in oro e opale
Anello Art Nouveau con lucertola e uccello, in oro e opale

Bracciale rigido Almasika Universum in oro 18 carati e tsavorite
Bracciale rigido Almasika Universum in oro 18 carati e tsavorite







Crieri fa fiorire il glicine




Il glicine fiorisce in anticipo: Crieri non aspetta la primavera per lanciare una nuova serie di gioielli. La collezione Glicine. La pianta, in lingua inglese wisteria, è stata chiamata così dal botanico Thomas Nuttall in memoria del medico e anatomista americano Caspar Wistar, ha ispirato anelli, orecchini, bracciali e collane, realizzati attorno al motivo della goccia. In effetti i petali del fiore di glicine assomigliano a gocce riunite a grappoli. Invece del colore violetto, la collezione Glicine presenta i classici colori di oro 18 carati e diamanti.

Anello Glicine con gocce in oro e tre diamanti briolette
Anello Glicine con gocce in oro e tre diamanti briolette

Accanto alla forma che ricorda quella dei grappoli del fiore di glicine, con le gocce disposte in cluster interrotti da un diamante, la collezione presenta anche un’interpretazione del classico moi et toi, dove un diamante con taglio briolette si contrappone a una goccia in oro. Anche gli orecchini seguono la stessa chiave stilistica, con gocce in oro assieme a diamanti con la stessa forma, sia nel modello a bottone, sia in quelli pendenti. I bracciali sono anch’essi formati da gocce in oro alternati da piccoli diamanti, così come la collana, composta da una sottile catena e un pendente centrale realizzato con pavé di diamanti, oppure con piccole gocce in oro allineate e inframmezzate da un diamante. Con taglio a goccia, ovviamente.

Collana con pendente in oro e diamanti
Collana con pendente in oro e diamante a goccia
Collana con pendente a pavé di diamanti
Collana con pendente a pavé di diamanti
Bracciale in oro con tre diamanti
Bracciale in oro con tre diamanti
Anello in oro 18 carati
Anello in oro 18 carati
Orecchini pendenti in oro e diamanti
Orecchini pendenti in oro e diamanti
Orecchini con pavé di diamanti
Orecchini con pavé di diamanti
Orecchini a bottone con gocce in oro e diamanti
Orecchini a bottone con gocce in oro e diamanti
Orecchini Glicine in oro e diamanti
Orecchini Glicine in oro e diamanti
Anello moi et toi in oro e diamanti
Anello moi et toi in oro e diamanti






Un canarino dorato da 303 carati




Sotheby’s ha messo il turbo. La grande casa d’aste continua a presentare pietre eccezionali. Questa volta la novità arriva da Dubai, dove Sotheby’s ha mostrato uno dei più grandi diamanti, chiamato The Golden Canary, il canarino d’oro. Si tratta di un “mostro” da 303,10 carati, ed è il più grande diamante impeccabile o internamente impeccabile mai classificato dal Gia. Insomma, una pietra eccezionale anche se il prezzo rimarrà probabilmente inferiore a quelli di diamanti rosa o blu. Le stime per The Golden Canary indicano circa 15 milioni di dollari. La pietra sarà messa all’asta da Sotheby’s New York a dicembre. Curiosamente, sarà offerto senza riserva con rilanci a partire da un solo dollaro.

The Golden Canary, diamante di 303.10 carati Fancy Deep Brownish Yellow, Courtesy: Sotheby's
The Golden Canary, diamante di 303.10 carati Fancy Deep Brownish Yellow, Courtesy: Sotheby’s

Abbiamo avuto un anno eccezionale in cui abbiamo presentato straordinari diamanti colorati alle nostre aste di gioielli globali, poiché la domanda e l’appetito per queste rarità continuano a crescere. Solo due settimane dopo la vendita da record della Williamson Pink Star per 57,7 milioni di dollari, siamo onorati di offrire il più grande diamante lucidato esistente ad apparire all’asta. Immerso nella storia, The Golden Canary è uno dei diamanti più squisiti mai scoperti, non solo per le sue dimensioni e l’intensità del colore, ma per la sua straordinaria bellezza che sicuramente affascinerà i collezionisti di tutto il mondo. Sotheby’s ha il privilegio di aiutare a scrivere il prossimo capitolo di questa gemma incomparabile e rinata.
Quig Bruning, Head of Jewelry per Sotheby’s America’s

Quig Bruning, Head of Jewelry per Sotheby's America's
Quig Bruning, Head of Jewelry per Sotheby’s America’s

The Golden Canary resta comunque una pietra eccezionale: è stata classificata come Fancy Deep Brownish-Yellow Diamond. La gemma ha anche una storia da raccontare. È stato tagliato da un gigantesco diamante grezzo di 407 carati con una forma a scudo. The Golden Canary di conseguenza è stato tagliato a forma di pera. Il diamante sarà presentato in un tour mondiale. Dopo Dubail, sarò a Taipei, Ginevra e Hong Kong.

Il diamante è staro ricavato da una pietra grezza di 407 carati
Il diamante è staro ricavato da una pietra grezza di 407 carati. Courtesy: Sotheby’s

The Golden Canary. Courtesy: Sotheby's
The Golden Canary. Courtesy: Sotheby’s







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