L’asta di Christie’s del 28 maggio rappresenta ciò che dovrebbe avrebbe dovuto contenere il portagioie di una donna chic della Parigi aristocratica nella Bella Èpoque: almeno due collane di perle, due anelli con diamanti, rubini e zaffiri, un sutoir di piccoli diamanti montati su platino, orecchini di perle e diamanti, tre spille e un braccialetto, sempre di diamanti e gemme colorate. Tutti, ovviamente, firmati dai più grandi gioiellieri della capitale, come Boivin, Cartier e Chaumet. Che avevano clienti davvero speciali: la provenienza di alcuni lotti, pezzi antichi, ma ancora modernissimi, è principesca. Per esempio, il fermaglio di una collana di perle è un regalo dell’ultima sovrana di Francia, l’imperatrice Eugenia, il soutoir apparteneva a sua altezza reale, la principessa Cécile Murat. Mentre l’anello di Chaumet, con un rarissimo zaffiro del Cachemire, era della duchessa di Luynes, un casato citato nei libri di storia e persino nei romanzi di Alexandre Dumas. Accanto a questa collezione, tanti altri gioielli firmati Boucheron, Bulgari, Buccellati, Graff, Mauboussin, Tiffany e Van Cleef & Arpels. Certo, più recenti, ma non per questo meno eleganti. Che rappresentano il gusto e la personalità delle donne che li hanno scelti.
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