India - Page 4

Ecco chi è Sat Hari, la designer di gioielli che ha fatto innamorare Brad Pitt




Il fascino della filosofia indiana e della medicina alternativa nei gioielli di Amrit, brand fondato da Sat Hari. Ecco chi è la donna che ha affascinato Brad Pitt ♦︎

Partire per l’India e non tornare più. O, meglio, tornare ma restare legato al fascino del grande Paese asiatico, dove per anni ha studiato la simbologia delle pietre preziose. La bionda designer americana Sat Hari Khalsa, 50 anni, dopo un lungo periodo di formazione giovanile in India, iniziato quando aveva 18 anni (“una profonda benedizione”, lo definisce lei), è tornata negli States e ha fondato Amrit, nome che in antico sanscrito indica l’acqua della vita eterna, il nettare del divino. Non prima, però, di aver girato il mondo assieme a una rock band in qualità di guaritrice olistica.

Sat Hari Khalsa
Sat Hari Khalsa

Brad Pitt
Brad Pitt

Ma l’ultima avventura è quella destinata a essere di più sotto i riflettori: la relazione con Brad Pitt. Secondo il settimanale Daily Mail, l’attore e la designer si sarebbero conosciuti nel 2018, durante un evento organizzato da Anthony Keidis, frontman dei Red Hot Chili Pepper, al quale Sat Hari Khalsa avrebbe fatto da guida spirituale. Insomma, non stupisce che Amrit abbia come obiettivo quello di proporre gioielli legati a una mistica filosofia di vita. In India, Sat Hari (che è il nome indiano che ha adottato) si è innamorata di gemme, gioielli e antichi simboli e ora crea le proprie collezioni con questi riferimenti. Non pensiate, però, che siano gioielli in stile indiano. Amrit propone gioielli che, a parte qualche figura di elefante che spunta qua e là, sono assolutamente di gusto occidentale, con uso massiccio di oro e pietre preziose, a cominciare dai diamanti. Margherita Donato




Anello in oro e rubini
Anello in oro e rubini
Anello Dome con rubini
Anello Dome con rubini
Orecchini con diamanti, granati e zaffiri
Orecchini con diamanti, granati e zaffiri
Orecchini con diamanti rosa grezzi. Prezzo: 19800 dollari
Orecchini con diamanti rosa grezzi. Prezzo: 19800 dollari
Anello con il fiore del loto in oro rosa e diamanti
Anello con il fiore del loto in oro rosa e diamanti
Orecchini con zaffiri mezzaluna
Orecchini con zaffiri a mezzaluna







Con Sutra moderno all’antica




I gioielli con diamanti rose-cut di Sutra: innovazione più tradizione ♦︎

Il tempo corre, ma a volte occorre avvolgerlo e farlo correre all’indietro, come fosse un gomitolo da arrotolare per compattarlo in un’unica massa. Avviene così anche quando si crea qualcosa di artistico o semplicemente di artigianale: si arriva a un punto in cui la spinta a trovare qualcosa di nuovo finisce per scoprire quella che è la tradizione. E questo avviene a maggior ragione per un marchio che è figlio della tradizione, quella indiana, che nella gioielleria ha alle spalle centinaia di anni.

bracciale rose cut collection
Bracciale della Rose cut collection

Sutra Jewels, infatti, è una Maison nata dalla collaborazione di marito e moglie: Arpita e Divyanshu Navlakha, che hanno fondato il marchio nel 2008. Si sono conosciuti mentre studiavano al Gemological Institute of America e tutti e due provengono da famiglie già attive nel mondo della gioielleria. Insomma, tanta tradizione alle spalle. I loro gioielli, però, non sono legati allo stile indiano classico. Sono più moderni, più occidentali. Tante pietre colorate, tanto lavoro per raccontare il gioiello attraverso l’accostamento delle gemme. Ogni tanto, però, la tradizione bussa alla porta. È il caso, per esempio, dei gioielli proposti in primavera, che utilizzano il taglio rose-cut per i diamanti, proprio come nei gioielli antichi. Insomma, innovare va bene, ma le radici sono profonde. Lavinia Andorno




collana rose cut
Collana di diamanti della Rose cut collection
The Butterfly Collection anello
Anello della Butterly collection, con diamanti bianchi e smeraldi
orecchini The Butterfly Collection
Orecchini della Butterfly collection, con diamanti bianchi e neri
orecchini rose cut collection
Orecchini della Rose cut collection, oro nero e diamanti
orecchini agata and diamond collection
Orecchini della Agata and diamond collection







Successo di Christie’s per l’asta dei maharaja





I gioielli dei maharaja della collezione Al Thani venduti da Christie’s in un’asta da 109 milioni di dollari ♦︎

Sembra che l’era dei maharaja conservi un grande fascino. E, in particolare, abbiano affascinato i gioielli opulenti che hanno fatto parte della celebrata collezione Al Thani, emiro del Qatar. Anzi, a giudicare dall’esito dell’asta Maharajas & Mughal Magnificence organizzata da Christie’s a New York, questi gioielli battono proprio tutti. Merito anche del tour organizzato da Christie’s a Londra, Shanghai, Ginevra e Hong Kong, oltre alla mostra di New York, che ha accolto 50.000 visitatori.

Devant-de-corsage epoca Belle Époque, Cartier, 1912. Venduto per 10,6 milioni
Devant-de-corsage epoca Belle Époque, Cartier, 1912. Venduto per 10,6 milioni

L’asta che comprendeva i gioielli dei nobili indiani si è conclusa dopo una maratona di 12 ore. Risultato: vendite per 109,3 milioni di dollari (pari a 97,5 milioni di euro), con il 93% dei pezzi venduto. Non stupisce che l’asta abbia stabilito il totale più alto per qualsiasi vendita di oggetti d’arte indiana e Mughal, e il secondo totale d’asta più alto per una collezione privata di gioielli.

La vendita è stata presentata in partnership tra il dipartimento di gioielleria di Christie e il dipartimento di World Art, insieme alla società di consulenza artistica indipendente The Fine Art Group.

Collana antica di spinello imperiale, perle e smeraldi
Collana antica di spinello imperiale, perle e smeraldi

Vale la pena di entrare nei dettagli: nel corso della vendita sono stati toccati tre record d’asta mondiali per opere d’arte indiane e 29 lotti sono stati battuti per oltre 1 milione di dollari. Il lotto più in alto è stato tocca da un gioiello devant-de-corsage (cioè che si indossa sul petto), epoca Belle Époque di Cartier, Parigi, 1912, venduto per 10,6 milioni a un collezionista privato. Tra gli altri lotti che hanno toccato prezzi top, inoltre, da segnalare il diamante The Mirror of Paradise, 52,58 carati, D Color, IF, che ha raggiunto 6,5 milioni, mentre un pugnale con manico di giada intagliata, Lo Shah Jahan Dagger, è stato venduto per 3,4 milioni, record per un oggetto di giada indiano e record per un pezzo Shah Jahan.

 Shah Jahan Dagger
Shah Jahan Dagger

Siamo onorati di essere stati incaricati di questa magnifica e diversificata selezione di gioielli, oggetti d’arte e oggetti della più grande Collezione Al Thani. I risultati positivi, dopo 12 ore di offerte senza interruzioni, davanti a una sala affollata e con offerenti telefonici e online di tutto il mondo, riflettono l’eccezionale qualità di questa collezione speciale e la posizionano tra le collezioni private più famose di sempre presenti all’asta.

Guillaume Cerutti, amministratore delegato di Christie’s

Collana Nizam of -Hyderabad, dettaglio
Collana Nizam of Hyderabad, dettaglio. Venduta per 1,9 milioni

Torniamo ai gioielli: una collana antica di spinello imperiale, perle e smeraldi è stata battuta a 3 milioni, la collana Golconda Diamond Rivière, dalla collezione dei Nizams di Hyderabad, che è stata venduta per 2,4 milioni. E una collana di smeraldi Imperial Moghul Necklace e orecchini, sono stati venduti per 1,9 milioni.

Collana Golconda Diamond Rivière
Collana Golconda Diamond Rivière

Ma l’asta non è stata solo occupata dai gioielli dei maharaja. Sono stati venduti, per esempio, tutti i pezzi contemporanei di Jar e Bhagat, superando ampiamente le stime. Federico Graglia

L'asta Maharajas & Mughal Magnificence organizzata da Christie’s a New York
L’asta Maharajas & Mughal Magnificence organizzata da Christie’s a New York
Il diamante The Mirror of Paradise, 52,58 carati, D Color, IF, venduto per 6,5 milioni
Il diamante The Mirror of Paradise, 52,58 carati, D Color, IF, venduto per 6,5 milioni
Smeraldo scolpito con due montanti intercambiabili e diamanti di Cartier
Smeraldo scolpito con due montanti intercambiabili e diamanti di Cartier
Aigrette di diamanti e smalti di Mellerio dit Mellerio, venduto per 650.000 dollari
Aigrette di diamanti e smalti di Mellerio dit Mellerio, venduto per 650.000 dollari
Fibbia per cintura di di Cartier con smeraldo, zaffiri e diamanti, Venduta per 1,5 milioni
Fibbia per cintura di di Cartier con smeraldo, zaffiri e diamanti, Venduta per 1,5 milioni
Ornamento per turbante venduto per 1,8 milioni
Ornamento per turbante venduto per 1,8 milioni






La marcia di Diacolor





Grandi pietre, grandi gioielli, grandi ambizioni: la storia e lo stile di Diacolor ♦︎

Ci sono bambini che si divertono con i giocattoli (quasi tutti). Altri (solo uno), che preferiva osservare gli effetti prismatici dei rubini. Questo raro esempio di gemmologo per vocazione è Rishabh Tongya, indiano di Dehli, nato in una famiglia di commercianti di pietre preziose. E che, diventato grande, ha fondato un’azienda che ricorda la sua passione per le gemme della sua infanzia: Diacolor.

Orecchini in oro bianco con perle e tormalina rosa
Orecchini in oro bianco con perle e tormalina rosa

Anche la storia della Maison della capitale indiana ha seguito un percorso di crescita, come quello di un bambino. Partita con un team di cinque membri, Diacolor è diventata una casa di produzione di gioielli di fama internazionale, collaborando con marchi iconici globali. Tradotto: l’azienda realizza pezzi di alta gioielleria per famosi marchi europei e americani. Gioielli realizzati a Dehli, ma non lo saprete mai.

Collana di diamanti tear drop
Collana di diamanti tear drop

Appresa la tecnica compositiva utilizzata dai grandi marchi, Diacolor ha pensato di produrre gioielli anche con la propria etichetta. Grandi gioielli, con diamanti, zaffiri e oro di prima qualità e, spesso, di grandi dimensioni. Ha lanciato la prima boutique monomarca in Medio Oriente, ma ha esordito anche a GemGéneve, primo passo (forse) per una presenza maggiore in Europa. Lavinia Andorno





Orecchini di diamanti gialli e bianchi
Orecchini di diamanti gialli e bianchi

Bracciali con diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini
Bracciali con diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini
Collana con diamanti e zaffiri rosa
Collana con diamanti e zaffiri rosa

Anello con diamanti gialli e bianchi incastonati in oro a doppio tono
Anello con diamanti gialli e bianchi incastonati in oro a doppio tono







I gioielli dei Moghul all’asta con Christie’s




Quasi 400 rari gioielli della dinastia Moghul all’asta con Christie’s a New York ♦︎

I Moghul, ricordiamo per chi non conosce la storia dell’India, sono stati  i membri di una dinastia imperiale che ha regnato durante la dominazione islamica del grande Paese asiatico. L’impero Moghul durò dal 1526 al 1857. Il suo fondatore fu Babur il Conquistatore: era un discendente del grande generale turco-mongolo Tamerlano e prima di arrivare in India governava una città dell’odierno Uzbekistan.

Dei Moghul sono rimasti gli antichi palazzi, edifici come il celebre Taj Mahal, ma anche tanti gioielli, molto ricercati dai collezionisti. Il 19 giugno a New York una selezione di questi gioielli sarà messa in vendita in un’asta eccezionale di Christie’s: Maharajas and Mughal Magnificence. Gioielli che hanno fatto la storia, pezzi unici che risalgono a quasi 500 anni fa, al tempo della prima parte della dinastia Moghul. La collezione comprende quasi 400 oggetti realizzati in oro, diamanti, zaffiri, smeraldi, rubini. Oltre ai classici gioielli, come collane e anelli, sono in catalogo anche e pugnali, molti dei quali sono stati indossati o usati dalle famiglie reali e nobili di India.

Aigrette (gioiello per turbante) di diamanti e smalti di Mellerio
Aigrette (gioiello per turbante) di diamanti e smalti di Mellerio

Tesori reali indiani

Tra i tanti tesori reali indiani della collezione c’è un jigha (ornamento del turbante) incrostato di diamanti su oro bianco, creato tra la metà e la fine dell’Ottocento. La collezione comprende anche diamanti eccezionali, tra cui il Mirror of Paradise Diamond e l’Arcot II Diamond, entrambi originati dalla miniera di Golconda, la più antica miniera di diamanti conosciuta dall’uomo. L’Arcot Diamond è una pietra a taglio brillante, a forma di pera, del peso di 17,21 carati. È uno delle due gocce di diamanti simili inviate alla regina Charlotte (1744-1818), la moglie di re Giorgio III, dal Nawab di Arcot. I diamanti furono successivamente acquistati all’asta dal Marchese di Westminster e poi montati nella Tiara di Westminster, che fu indossata all’incoronazione della Regina Elisabetta II.

Altro pezzo notevole: la collana Nizam of Hyderabad (dalla metà alla fine del XIX secolo), è realizzata in oro con sette grandi diamanti triangolari, ciascuno incorniciato da un pannello traforato di foglie di diamante con una lavorazione Kindan, un tipo tradizionale di gioiello fatto con pietre preziose indiane, che comprende varie gemme e una foglia d’oro posizionata tra le pietre e il suo supporto.

La collana Nizam of Hyderabad
La collana Nizam of Hyderabad

Gioielli Cartier

Di tutte le grandi case di gioielleria, Cartier ha avuto la collaborazione più lunga e più produttiva con l’India, che deriva dalla passione di Jacques Cartier per il Paese. Il gioielliere faceva frequenti visite in India, incontrandosi regolarmente con le famiglie reali con le quali stabiliva strette relazioni. Molti dei gioielli più belli di Cartier di questo periodo sono stati ispirati dall’architettura indiana, dalle gemme e dai gioielli. Uno di questi esempi è una splendida spilla da cintura in platino del 1922 con diamanti, smeraldi e zaffiri. Questo  pezzo faceva parte della collezione di Sybil Sassoon, Marchesa di Cholmondeley e figlia di Sir Edward Sassoon e della baronessa Aline de Rothschild. È stato indossato sia per l’incoronazione di re Giorgio VI nel 1937 sia per l’incoronazione della regina Elisabetta II nel 1953. Federico Graglia




Ornamento per turbante per maharaja con diamanti
Ornamento per turbante per maharaja con diamanti
Collana di Cartier con perle naturali
Collana di Cartier con perle naturali
Spilla Devant de Corsage di Cartier, 1912. Comprende un diamante a taglio pera da 34,08 carati, e un diamante ovale da 23,55 carati
Spilla Devant de Corsage di Cartier, 1912. Comprende un diamante a taglio pera da 34,08 carati, e un diamante ovale da 23,55 carati
The Arcot II Diamond
The Arcot II Diamond
Spilla con diamanti
Spilla by Jar in titanio, con diamante taglio pera, zaffiri ovali, cacholong bianco a forma di zanna, oro annerito e platino
Fibbia per cintura di Cartier con smeraldo, diamanti, zaffiri
Fibbia per cintura di Cartier con smeraldo, diamanti, zaffiri







Farah Khan, lusso senza frontiere

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Un libro celebra il lavoro di una delle maggiori designer indiane di gioielli: Farah Khan ♦︎

Paola De Luca ha curato A Bejeweled Life, un libro edito da Rizzoli che celebra Farah Khan, designer della omonima Maison con sede a Mumbai. Fondata 15 anni fa, Farah Khan Fine Jewelry è diventata una delle grandi firme nel mondo della gioielleria indiana, e non solo. E lo si capisce sfogliando le 300 pagine del libro, che racconta la storia dell’evoluzione di una delle migliori designer indiane di alta gioielleria.

Farah Khan è la maggiore dei quattro figli dell’attore-regista-produttore Sanjay Khan e della moglie, la interior designer Zarine Khan. Farah ha concluso un corso di gemmologia al Gemological Institute of America a Santa Monica, California, nel 1992 e nel 2004 ha lanciato il proprio marchio di gioielli.

Farah Khan, orecchini con perle e diamanti
Farah Khan, orecchini con perle e diamanti

Come altri designer indiani, il suo lavoro oscilla tra la tradizione della gioielleria indiana, ricca, opulenta, con tante pietre colorate, e un lavoro più semplice dedicato al pubblico occidentale. In tutti e due i casi, però, il risultato è piacevole. La sua capacità di adattarsi a due diversi gusti è simboleggiata dagli orecchini di smeraldi creati per la principessa Diya Kumari, figlia dell’ultimo Maharaja di Jaipur, e dal disegno dalla alla corona tempestata di cristalli Swarovski indossata da Beyoncé sulla copertina di un suo album. Ma il suo eclettismo si spinge ancora più in là: per esempio, ha disegnato anche bruciatori di incenso in ottone preziosi come gioielli. Alessia Mongrando





Il libro «A Bejeweled Life»
Il libro «A Bejeweled Life»

Anello in oro con ametista cabochon
Anello in oro con ametista cabochon

Anelo in oro, diamanti e rubini
Anelo in oro, diamanti e rubini
Anello in oro con smeraldi taglio cuscino e diamanti
Anello in oro con smeraldi taglio cuscino e diamanti
Anello con rubini e libellula in oro e smeraldi
Anello con rubini e libellula in oro e smeraldi
Collana con rubini e smeraldo centrale
Collana con rubini e smeraldo centrale
Collana di smeraldi dello Zambia con pendente a forma di fiore
Collana di smeraldi dello Zambia con pendente a forma di fiore

Orecchini in oro bianco, diamanti, ametiste
Orecchini in oro bianco, diamanti, ametiste







Il tesoro dei Nizam





Lo storico tesoro dei Nizam, famiglia reale del centro dell’India, torna visibile dopo 12 anni in una eccezionale mostra ♦︎

Appassionati di gioielli, se avete la possibilità acquistate un biglietto aereo per New Delhi, India. Fino al 5 maggio avrete la possibilità di ammirare uno dei diamanti più grandi del mondo, il diamante Jacob del peso di 184,75 carati, il settimo più grande del mondo, e altri 173 preziosi gioielli dei Nizams di Hyderabad, esposti al Museo Nazionale. La mostra si intitola Jewels of India: The Nizam’s Jewellery Collection. È un evento eccezionale, perché sono 12 anni che nessuno può vedere da vicino questa collezione di gioielli storici. Ed è una storia tutta da raccontare.

Il tesoro Nizam è un esempio eccezionale della gioielleria del Deccan, ma è stato rinchiuso nei sotterranei della Reserve Bank of India nel 1995, dopo una lunga battaglia legale per il suo possesso tra il governo e la precedente famiglia reale.

Jacob Diamond, di 184,75 carati
Jacob Diamond, di 184,75 carati

Un contenzioso che continua ancora tra Esra, la vedova erede della famiglia reale, e il governo, che ritiene invece il tesoro un patrimonio nazionale inestimabile, che non dovrebbe essere messo all’asta. I gioielli, in effetti, hanno un valore storico. Tutto nasce nel 1948, dopo l’adesione dello stato di Hyderabad all’India nel 1948, in seguito all’indipendenza dalla Gran Bretagna. Dopo l’annessione del regno da parte dell’Unione dell’India, Nizam e i suoi eredi furono banditi dal governo indiano. Gli eredi furono costretti a vendere i gioielli a un prezzo molto ridotto e affidati ad alcuni trust. Ma dopo la morte di Azam Jah, nel 1970, i trust decisero di vendere i gioielli. E da quel momento è iniziata la battaglia legale con il governo.

Ora, però, la mostra organizzata al Museo Nazionale permette di osservare da vicino i gioielli.

Pendente con diamante Golconda e perla
Pendente con diamante Golconda e perla

I gioielli Nizam sono incastonati con i favolosi diamanti Golconda, miniera ormai esaurita, smeraldi della Colombia, rubini e spinelli, perle della Birmania e di Bassora. Sono gioielli ricchi e seguono l’estetica e il design tradizionale indiano, che piaceva al settimo Nizam Mir Osman Ali Khan, che ha creato i Jewellery Trusts, che hanno permesso al governo indiano di acquisire i gioielli per la nazione. La collezione comprende sarceche (ornamenti per il turbante), collane, cinture e fibbie, bracciali e braccialetti, orecchini, anelli per le dita dei piedi, per le mani, orologi da taschino e catene per orologi, bottoni e gemelli.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 5 maggio 2019. Federico Graglia





Collana con smeraldi e diamanti
Collana con smeraldi e diamanti

Collana con perle, rubini e smeraldi
Collana con perle, rubini e smeraldi
Nawab Mir Osman Ali Khan
Nawab Mir Osman Ali Khan

Pendente del tesoro Nizam in oro, rubini e smeraldi
Pendente del tesoro Nizam in oro, rubini e smeraldi







I diamanti Polki di Sally Agarwal

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I diamanti Polki di Sally Agarwal hanno radici nell’impero Moghul assieme a design minimalista ♦

Un tempo i diamanti in India erano considerati pietre preziose da associare a elementi divini. E non erano tagliati in tante facce come avviene ora in Occidente: i diamanti Polki, quasi grezzi, si sono diffusi durante l’impero Moghul durato dal 1526 al 1707 su buona parte dell’India. Ma la tradizione e la loro bellezza vive ancora per merito della designer londinese di Sally Agarwal. Dopo aver studiato design del gioiello nel grande Paese asiatico, Sally Agarwal ha aperto uno atelier a Londra e ha fatto rivivere le forme utilizzate per le cerimonie tradizionali nelle corti reali. Diciamo subito che il risultato è eccezionale e ha un suo prezzo: un paio di orecchini pendenti in oro rosa costano circa 4.800 dollari, una collana arriva a 29.000 dollari e un bracciale a tre fili a 20.000.

Collana composta da cinque fili di diamanti Polki. Ogni filo è  composto da 57 diamanti incastonati in oro 18 carati
Collana composta da cinque fili di diamanti Polki. Ogni filo è composto da 57 diamanti incastonati in oro 18 carati

D’altra parte, nota Sally, i diamanti oltre a essere abbinati alle divinità Hindu sono stati anche associati alla propria fortuna, tanto che la proprietà di queste pietre era legato alla appartenenza a una casta: quelli grigi o neri erano per le classi inferiori, mentre un maharaja poteva possedere diamanti di ogni colore. E di queste cose Sally Agarwal se ne intende, visto che i suoi parenti in India sono del commercianti di diamanti. Quelli Polki sono di solito piuttosto grandi e presentano lievi imperfezioni naturali, che indica la qualità e migliora anche il loro carattere. «Per aumentare le caratteristiche uniche di un Polki, come il loro bagliore bianco accattivante che, per me, evoca chiaro di luna, ho concepito un minimalista, montature in oro giallo 18 carati per i miei gioielli», è la descrizione che fa la designer del suo lavoro. Giulia Netrese




Orecchini Aisha in oro, diamanti Polki e rubini
Orecchini Aisha in oro, diamanti Polki e rubini
Orecchini a clip in oro e diamanti Polki, che si ispirano al cielo notturno indiano
Orecchini a clip in oro e diamanti Polki, che si ispirano al cielo notturno indiano
Anello in oro giallo, diamanti Polki, smalto rosso
Anello in oro giallo, diamanti Polki, smalto rosso
Bracciale a tre file di diamanti
Bracciale a tre file di diamanti
Sally Agarwal, orecchini pendenti con diamanti e smeraldi
Sally Agarwal, orecchini pendenti con diamanti e smeraldi
Orecchini in oro giallo e diamanti. Prezzo: 2950 sterline
Orecchini in oro giallo e diamanti. Prezzo: 2950 sterline
Collana girocollo a due file di 70 diamanti Polki. Prezzo: 34.500 sterline
Collana girocollo a due file di 70 diamanti Polki. Prezzo: 34.500 sterline
Anello con diamanti. Prezzo: 3000 sterline
Anello con diamanti. Prezzo: 3000 sterline

Collana Majestic con cinque fili di diamanti Polki
Collana Majestic con cinque fili di diamanti Polki







Gurmit, Cenerentola di successo

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Dalle passerelle di Yves Saint Laurent ai premi per il design di gioielli: storia di Gurmit Kaur Campbell, Cenerentola di successo.

Da bambina povera, settima figlia su nove di una famiglia Sikh del Punjab a modella di successo. E poi designer di gioielli con ancora maggiori onori: per esempio, il suo anello in oro giallo 18 carati con una perla coltivata dei Mari del Sud e diamanti ha vinto il Gem Diva Award della American Gem Trade Association.

Anello Oaf Leeaf, in oro e tsavoriti
Anello Oaf Leeaf, in oro e tsavoriti

E dire che Gurmit Kaur Campbell stava per essere sposata, a 19 anni, in un matrimonio combinato, come si usa in India. Così, per sfuggire al destino della tradizione è scappata a Singapore con in tasca 15 dollari. Era il 1987. Poi, con l’aiuto dell’artista belga Olivier Marie Strebelle (che ha sposato) è arrivata a Bruxelles, dove ha imparato i primi rudimenti di oreficeria. Ma è talmente bella da essere reclutata come modella, a Parigi e New York, da Yves Saint Laurent e Azzedine Alaia. Lasciate le passerelle e i set fotografici, eccola di nuovo a esercitarsi nella gioielleria. Non è un hobby: i pezzi di Gurmit sono pieni di invenzioni, di pietre preziose utilizzate in modo creativo, di forme elaborate. Onde, cerchi e curve si rivelano uno stile sensuale, forse influenzato dalle origini orientali. Gurmit ora vive a Londra, risposata con Robert Campbell, fondatore del sito High50. Margherita Donato




Anello in oro bianco, diamanti, perla barocca
Anello in oro bianco, diamanti, perla barocca
Anello in oro rosa con zaffiri
Anello in oro rosa con zaffiri
L'anello premiato Gem Diva Award: oro giallo 18 carati con una perla coltivata dei Mari del Sud e diamanti
L’anello premiato Gem Diva Award: oro giallo 18 carati con una perla coltivata dei Mari del Sud e diamanti
Anello in oro rosa
Anello in oro rosa
Orecchini Begonia con perle South Sea
Orecchini Begonia con perle South Sea
Anello Dogrose
Anello Dogrose
Orecchini in oro verde
Orecchini in oro verde
Collier in oro
Collier in oro
Gurmit durante una sfilata per Chanel, stagione 1991-92
Gurmit durante una sfilata per Chanel, stagione 1991-92
Anello doppio con topazio
Anello doppio con topazio
Collier in oro
Collier in oro
Collana Blue Showers con acquamarine
Collana Blue Showers con acquamarine
Bracciale in oro
Bracciale in oro
Anello a forma di foglie di quercia
Anello a forma di foglie di quercia
Anello Wonderlust
Anello Wonderlust







Nirav Modi all’asta





Dopo il fallimento vanno all’asta a New York i gioielli di Nirav Modi ♦︎

Una buona notizia per chi può investire qualche migliaio di dollari o euro per un gioiello di alta qualità. È in arrivo un’asta dei gioielli racchiusi nei forzieri delle ex società di Nirav Modi, il gioielliere indiano che è accusato di aver frodato qualcosa come un paio di miliardi di dollari. La prima asta dal vivo è prevista per il 26 settembre a New York. Altre due aste di gioielli e diamanti sono previste per la prossima settimana, il 3 e il 4 ottobre, sempre a New York.

Abbiamo già raccontato la storia, che per la verità sembra incredibile (chissà se Hollywood la trasformerà in film) di Nirav Modi, che al momento è riuscito a sfuggire ai giudici indiani che lo vogliono mettere sotto chiave.

Centinaia di gioielli preziosi ora saranno messo all’asta.

Uno degli anelli all'asta
Uno degli anelli all’asta

Il trustee che gestisce ora le società una volta di proprietà di Nirav Modi, quindi, metterà all’asta scorte e proprietà intellettuale di due società: Firestar Diamond e Fantasy, ormai fallite. Un’altra società, Unique Designs, ha già acquistato gioielli con diamanti e pietre sciolte, mentre quello che viene venduto all’asta a fine mese è ciò che rimane nel caveau di Firestar e Fantasy.

Si tratta di gioielli stimati per 15 milioni, tra anelli di fidanzamento e da sposa in oro 14 carati; diamanti incastonate in oro 10 carati, 14 carati e 18 carati, ma anche gioielleria di moda e diamanti sciolti per oltre 1 milione di dollari. Ci sono anche diamanti con tagli brevettati, tra cui Patriot Star e The Opulent Diamond. Per info: FirestarAuction.com. Federico Graglia





nirav modi
Nirav Modi

Collana Sari
Collana Sari
Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Orecchini della collezione Sakura
Orecchini della collezione Sakura

Anello Lotus di Nirav Modi
Anello Lotus di Nirav Modi







DiaColor e i colori del titanio

Una collezione in titanio con tante sfumature arriva dall’India: la propone DiaColor ♦︎

Chi pensa ancora all’India come il Paese in cui ci si sposta a dorso di elefante deve cambiare idea. L’India non solo è una potenza economica mondiale, ma sta rapidamente mutando anche la sua cultura e, quindi, i suoi canoni estetici. Lo testimonia questa collezione intitolata The Many Shades of Titanium. A proporla è una Maison di New Delhi, DiaColor.

Bracciale in titanio e diamanti
Bracciale in titanio e diamanti

A fondare DiaColor è stato un gioielliere di terza generazione, Rishabh Tongya.

Anche se la maggior parte della produzione di DiaColor è piuttosto tradizionale, con grandi motivi floreali, tanto oro finemente cesellato, e con molte pietre di colore, la collezione The Many Shades of Titanium è innovativa nel panorama della gioielleria indiana. Intanto, non utilizza come base il metallo adorato dagli indiani, l’oro. Forse anche perché la politica del governo indiano scoraggia da tempo l’importazione del metallo giallo. Ma in ogni caso utilizzare il titanio non è semplice per nessuno. E la collezione di DiaColor presenta bracciali, orecchini, anelli realizzati a mano, con molti colori (è proprio una caratteristica del titanio poter essere colorato) e con diamanti di prima scelta.

Nei toni del rosa, del blu profondo, dell’oro profondo e delle acquamarina, la collezione si distingue nel panorama della gioielleria del grande Paese asiatico, ma può essere interessante anche per il mercato occidentale. Vale la pena di dare uno sguardo. Alessia Mongrando

Anello con fiore arcobaleno con diamanti gialli e bianchi
Anello con fiore arcobaleno con diamanti gialli e bianchi
Orecchini in titanio colorato e diamanti
Orecchini in titanio colorato e diamanti
Anello Fiore in titanio colorato, occhi di gatto, diamanti gialli e bianchi
Anello Fiore in titanio colorato, occhi di gatto, diamanti gialli e bianchi
earrings carry diamonds over bronze coloured titanium
Orecchini a sfere con titanio color bronzo e diamanti
Bracciale con titanio color bronzo e diamanti
Bracciale con titanio color bronzo e diamanti
Orecchini con titanio color bronzo e diamanti
Orecchini con titanio color bronzo e diamanti

 

L’anello record con 6690 diamanti

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Ecco l’anello con più diamanti incastonati: sono 6690 ed è entrato nel Guinness dei primati ♦︎

I gioielli non sono solo oggetti creati per il piacere di essere indossati. Sono fatti anche per stupire. Anzi, per conquistare il Guinness dei primati. Ci sono riusciti due gioiellieri indiani, Vishal Agarwal e Khushbu Agarwal, che hanno conquistato il Guinness World Record per il maggior numero di diamanti incastonati in un anello. Il loro record è di 6.690 diamanti incastonati in un grande anello con la forma del fiore più amato dagli indiani, il loto.

Le pietre sono incastonate su un anello in oro rosa 18 carati con 48 petali. Il gioiello ha un valore stimato di oltre 4,1 milioni di dollari e pesa poco più di 58 grammi.

I gioiellieri indiani hanno battuto il precedente primato, che era detenuto dal 2015 da Savio Jewellery conun anello Peacock con 3827 diamanti.

Vishal Agarwal ha creato il design dell’anello e Khushbu Agarwal, proprietario di Hanumant Diamonds, ha prodotto il pezzo. Ci sono voluti sei mesi per progettare e creare.

Non è immediatamente chiaro perché, secondo il Guinness World Records, l’anello è stato ispirato dal desiderio di sensibilizzare sull’importanza della conservazione dell’acqua. D’accordo che il loto cresce in paludi, laghi e stagni, ma l’anello sembra più ispirato dal desiderio di entrare nel libro dei record. Ci è riuscito. Giulia Netrese





L'anello record con 6690 diamanti
L’anello record con 6690 diamanti

This sparkling ring features 6,690 cut diamonds set on 36 petals of a golden flower by Indian craftsmen Vishal Agarwal and Khushbu Agarwal 💍✨ "We crafted 'The Lotus Ring' to depict the beauty growing in water. Another motivation of choosing lotus as our theme is that the lotus is the national flower of India." 💎 "The ring is created in 18 karat pink [rose] gold, weighing a total of 58.176 gms, and studded with 6690 round brilliant cut diamonds of E 8: F Color, WS clarity, weighing 16.42 carat." ______________________________________________________ #ring #jewelry #jewelrydesigner #jewelrymaking #diamonds #diamondring #gold #goldring #lotus #flower #guinnessworldrecords #officiallyamazing #officiallyamazing #bling #rosegold

Un post condiviso da Guinness World Records (@guinnessworldrecords) in data:








La grande truffa di Nirav Modi





Nirav Modi fuggito a Londra chiede asilo in Gran Bretagna. La più grande truffa (2,2 miliardi di dollari) legata al mondo della gioielleria ♦︎

Quando arriva l’estate si leggono di più i libri con storie thriller. Ma, a volte, non occorre acquistare un libro, basta leggere le notizie di cronaca. Che, in questo caso, riguardano il mondo dei gioielli. E non parliamo del solito furto compiuto ai danni di una gioielleria o in una casa. Questo bottino è ben più alto: 1,77 miliardi di dollari, forse 2,2. Altro che Ocean Eleven o simili. E l’aspetto più sconvolgente è che il presunto colpevole non è un rapinatore qualsiasi, ma una delle star dell’alta gioielleria: Nirav Modi.

Miliardario indiano con la passione per i diamanti, che conosce bene perché ha vissuto molti anni ad Anversa, per seguire il commercio di pietre della famiglia, ha creato una delle più esclusive Maison di alta gioielleria. Ma a inizio 2018 è stato il protagonista di un clamoroso caso di frode. Ora reclama asilo politico nel Regno Unito, per sfuggire al processo in India. Nirav Modi, in effetti, è scomparso già a febbraio dopo che sono emerse le accuse, che lui ha definito una «persecuzione politica».

nirav modi
Nirav Modi

Il grande inganno

L’accusa, però, è pesante. La seconda più grande banca di Stato dell’India, la Punjab National Bank (Pnb), ha affermato che due società di gioielleria guidate da Nirav Modi e da suo zio Mehul Choksi con il Gruppo Gitanjali, avevano truffato la banca per circa $ 2,2 miliardi. Dopo questo allarme, sono emerse frodi verso altri istituti di credito come State Bank of India, Union Bank, Axis Bank e Allahabad Bank, tutte esposte verso il ricco e sempre sorridente (adesso si capisce perché) Nirav Modi. Le accuse hanno provocato un’inchiesta che ha portato alla chiusura delle boutique in India, a partire dallo store di Mumbai, conti bancari e auto di lusso. Come se non bastasse, pare che Nirav Modi abbia giocato sporco anche con i bilanci della sua azienda. Una perizia sulle pietre preziose in magazzino, per esempio, ha stabilito che il loro valore è solo il 27% di quanto dichiarato in bilancio. Insomma, Nirav Modi avrebbe gonfiato i conti del suo prezioso impero di oltre il 70%.

Il meccanismo della frode

Ma come diavolo hanno fatto Nirav Modi e lo zio a impossessarsi di oltre 2 miliardi di dollari? La truffa, da quanto è emerso, sembra quasi incredibile. In sostanza, tre società legate a Modi e Gitanjali hanno chiesto fondi per pagare, all’estero, acquisti di pietre preziose. Acquisti finti, però. Alcuni funzionari delle banche si sono lasciati abbindolare dal ricco gioielliere senza seguire il giusto processo di verifica. I prestiti, insomma, erano concessi senza verificare se fossero coperti da una polizza assicurativa per coprire una eventuale inadempienza. La truffa è andata avanti dal 2011 a gennaio 2018, fino a quando un funzionario più solerte non si è accontentato della parola di Nirav e soci. E una verifica più approfondita ha fatto emergere la truffa. Anche se bisogna ammettere che la strategia era brillante. Come i diamanti. Federico Graglia





Orecchini della collezione Sakura
Orecchini della collezione Sakura

Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Anello Lotus di Nirav Modi
Anello Lotus di Nirav Modi
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi

Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi
Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi







Lezione di yoga con Thomas Sabo



Thomas Sabo, la collezione Mini Chakra per un inverno dal sapore indiano ♦︎

Un Natale esotico? Non occorre prenotare una crociera e neppure andare al cinema: Thomas Sabo, marchio tedesco di gioielleria accessibile, ha sempre avuto anche una predilezione per i temi vagamente etnici, dalle collezioni che ricordano i bijoux tradizionali degli indiani d’America, a quelli degli indiani d’India. La collezione Mini Chakra, per esempio, va proprio in questa direzione. Secondo la religione induista e per lo yoga, i chakra sono i punti all’interno del corpo umano in cui risiedono i principali centri energetici. Dedicata a questo concetto è la serie di collane con i simboli geometrici simili a piccoli mandala e bracciali di Thomas Sabo. Che, poi, abbiano una reale influenza sull’equilibrio psicofisico di chi li indossa è da vedere. Ma, probabilmente, la scelta di un bijoux di questo tipo prescinde da questo tipo di considerazioni. Prezzi: i bracciali con perline costano da 69 a 98 euro. Le collane Mini Chakras da 98 a 149 euro. Giulia Netrese

Leggi anche: Thomas Sabo sale sul Dragone




Bracciali della collezione Mini Chakra di Thomas Sabo
Bracciali della collezione Mini Chakra di Thomas Sabo
Bracciale in argento placcato Mini Chakra
Bracciale in argento placcato Mini Chakra
Bracciale in argento placcato oro rosa Mini Chakra
Bracciale in argento placcato oro rosa Mini Chakra
Bracciale in argento con pietre dure, malachite e occhio di tigre
Bracciale in argento con pietre dure, malachite e occhio di tigre
Bracciale in argento con pietre dure, calcedonio e onice
Bracciale in argento con pietre dure, calcedonio e onice

Collane della collezione Mini Chakra
Collane della collezione Mini Chakra







Tamara Comolli formato paisley



Tamara Comolli dedica una collezione all’India con il segno grafico più amato ♦︎

Ci sono donne che si «dimenticano» di comunicare la propria età. Ma ci sono anche donne che festeggiano gli anniversari, come Tamara Comolli. Nel 2017 ha festeggiato il compleanno numero 25 alla guida creativa della Maison che porta il suo nome.

Tamara Comolli ha un nome italiano, ma una visione internazionale. È tedesca di nascita, si è laureata alla Business School di Monaco di Baviera, ha fondato il suo brand nel 1992. In Germania si trova la sede e base operativa dell’azienda, ma i gioielli sono prodotti a Milano, in esclusiva per lei. L’inizio della carriera nel mondo della gioielleria, invece, è avvenuto negli Stati Uniti.

Con il suo sguardo che ignora le frontiere, non stupisce che per l’inverno 2017-2018 Tamara Comolli abbia presentato una linea di gioielli dedicata a un Paese come l’India. La collezione, che si chiama appunto India, è basata interamente sul classico disegno paisley, che ha origine dalla raffigurazione del boteh o buta, un motivo vegetale a forma di goccia, di origine persiana e molto diffuso in tutta la regione indiana. Tra l’altro, se si pone con la punta verso il basso, il paisely ha la stessa forma geografica dell’India. La collezione di Tamara Comolli usa anche materiali ecosostenibili: accanto all’oro, alcuni gioielli sono realizzati in ebano o in snakewood (Brosimum guianense), un legno con un aspetto che ricorda la pelle del rettile. Ma i gioielli sono composti anche da calcedonio, madreperla, quarzo e da qualche inserto di pietre preziose. Prezzo. dai 500 ai 4000 euro. Giulia Netrese




Collezione India, bracciale in oro e ebano. Prezzo: 1290 euro
Collezione India, bracciale in oro e ebano. Prezzo: 1290 euro
Collezione India, orecchini in oro e snakewood. Prezzo: 1490 euro
Collezione India, orecchini in oro e snakewood. Prezzo: 1490 euro
Collezione India, collana in oro e quarzo fumé. Prezzo: 490 euro
Collezione India, collana in oro e quarzo fumé. Prezzo: 490 euro
Collezione India, collana in oro e onice rosso. Prezzo: 990 euro
Collezione India, collana in oro e onice rosso. Prezzo: 990 euro
Collezione India, collana in oro e madreperla. Prezzo: 1090 euro
Collezione India, collana in oro e madreperla. Prezzo: 1090 euro
Collezione India, collana in oro e calcedonio. Prezzo: 990 euro
Collezione India, collana in oro e calcedonio. Prezzo: 990 euro
Collezione India, collana-bracciale in oro e snakewood. Prezzo: 1290 euro
Collezione India, collana-bracciale in oro e snakewood. Prezzo: 1290 euro

Collezione India, bracciale in oro e snakewood, con zaffiri. Prezzo: 4690  euro
Collezione India, bracciale in oro e snakewood, con zaffiri. Prezzo: 4690 euro







Al Thani a Venezia



A Venezia arrivano 270 gioielli indiani d’epoca della collezione Al Thani ♦︎

Gioielli in una città gioiello: a Venezia arriva la collezione Al Thani. Esposta prima a Londra e poi a Parigi, per la prima volta è in Italia. Si tratta di una raccolta di gioielli indiani antichi o d’epoca. Si parte dal 1500 fino al secolo scorso: sono 270 pezzi eccezionali che saranno visibili a Palazzo Ducale. A mettere insieme questa eccezionale collezione è stato lo sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar: si è innamorato anni fa della tradizione orafa indiana, in particolare di quella del periodo Moghul e ha raccolto questi pezzi che sono una summa della storia della alta gioielleria indiana, da Gengis Khan e Tamerlano ai maharaja nel periodo coloniale. Sono gioielli ornamentali, ma anche simbolici: servivano a contrassegnare rango, ruolo e persino stato d’animo di chi li indossava, uomo o donna. Oltre a essere accessori indispensabili per alcune occasioni, come le cerimonie.

La mostra è curata da Amin Jaffer, conservatore capo della collezione Al Thani e da Gian Carlo Calza, studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli. La mostra inizia il 9 settembre 2017 e continua sino al 7 gennaio 2018. Federico Graglia

La collezione Al Thani
Venezia, Palazzo Ducale
9 settembre 2017 – 7 gennaio 2018
Orario: 8.30-19
Biglietti
Intero 20 euro; ridotto 13 euro





Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino

Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930

Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle







Alice Cicolini in memoria di Sottsass

Alice Cicolini dedica una collezione al designer italiano Ettore Sottsass, con la collezione Memphis, nome della scuola di design fondata dall’architetto. I gioielli Memphis sono realizzati nel Regno Unito da metalli Fairtrade, su cui sono laccati i motivi geometrici di Memphis.

A dispetto del nome italianissimo, Alice Cicolini (nome completo: Alice Cicolini Strazzeri) la designer è nata a Londra ed è un perfetto esempio di british style, innamorata della tradizione e del fascino esotico dell’India. Che cosa c’è di più britannico del tè delle cinque e di un mezzaro indiano appoggiato sul divano? Oppure dei gioielli di Alice Cicolini realizzati e ispirati dalle antiche tecniche di Jaipur, dove fa realizzare le sue creazioni. La tecnica di utilizzo dello smalto sui gioielli, chiamata meenakari, è affidata a uno degli ultimi artigiani esperti del Rajastan, che lavorava per il maharaja. Questa tecnica è conosciuta in Europa come champlevé. La tradizione meenakari di smaltatura comprende anche l’incisione del metallo. In India, artigiani preferiscono lavorare su oro a 23,5 carati, perché è più morbido e l’uso degli smalti ha costruito tradizioni che sono tramandate all’interno delle famiglie come un segreto. Lo smalto è una combinazione di terra, vetro pigmentato e metallo, poi lucidato con pietra agata per creare colori straordinariamente vivaci e ricchi. È più comunemente applicato sul retro di gioielli, dove le pietre preziose come diamanti, zaffiri, rubini e smeraldi sono in prima linea. Il meenakari è anche conosciuto come il segreto, un dialogo intimo con chi lo indossa della gemma.

Gli interessi di Alice Cicolini non sono concentrati solo sulla gioielleria: è innamorata della architettura sacra antica e della Via della Seta. È anche autrice di un libro sul dandismo inglese, The New English Dandy, per l’editore Thames & Hudson. È anche ricercatrice associato al Central St Martins, dove si è laureata nel 2009 con un Master in Design del Gioiello. Infine, è stata direttore di Arte & Cultura per il British Council in India. Cosimo Muzzano

Bracciale Memphis, in oro laccato
Bracciale Memphis, in oro laccato
Anello Memphis, con oro, argento, tormalina, diamante, ametista
Anello Memphis, con oro, argento, tormalina, diamante, ametista
Anello con argento e peridoto, commercio equo e solidale
Anello con argento e peridoto, commercio equo e solidale
Memphis, anello quadrato in argento e oro Fairtrade, lacca, iolite, zaffiri rosa
Memphis, anello quadrato in argento e oro Fairtrade, lacca, iolite, zaffiri rosa
Memphis, anello con argento, oro Fairtrade, lacca, tormalina, diamante verde
Memphis, anello con argento, oro Fairtrade, lacca, tormalina, diamante verde
Anello Memphis in argento fine, smalto vetroso, ametista, oro, impostazione kundan
Anello Memphis in argento fine, smalto vetroso, ametista, oro, impostazione kundan

Altri gioielli di Alice Cicolini

Chattri Drop Ring. Oro 18ct lucido, rubino naturale, ametista verde
Chattri Drop Ring. Oro 18ct lucido, rubino naturale, ametista verde
Benares Spot Ring. Oro 22ct, smalto porcellanato laccato, peridoto Cabochon
Benares Spot Ring. Oro 22ct, smalto porcellanato laccato, peridoto Cabochon
Kimono Scimmia Diamond Ring. Oro 22ct, smalto vetroso, diamante, zaffiri rosa e verde, tormalina verde
Kimono Scimmia Diamond Ring. Oro 22ct, smalto vetroso, diamante, zaffiri rosa e verde, tormalina verde
Jodhpur Miniature Leaf Ring. Oro 22ct, smalto vetroso, ametista rosa
Jodhpur Miniature Leaf Ring. Oro 22ct, smalto vetroso, ametista rosa
Kimono orecchini a cerchio. Oro 22ct, smalto vetroso, cerchi 18ct oro, opale lucido bianco
Kimono orecchini a cerchio. Oro 22ct, smalto vetroso, cerchi 18ct oro, opale lucido bianco

 

Collana Cluster Kimono pendant. Oro 22ct, smalto vetroso, diamanti gialli, opale lucido bianco e una perla di Tahiti Winterson. Catena in oro giallo con canna chiusura
Collana Cluster Kimono pendant. Oro 22ct, smalto vetroso, diamanti gialli, opale lucido bianco e una perla di Tahiti Winterson. Catena in oro giallo con canna chiusura
Summer Snow, orecchini a cerchio. Oro giallo, bianco pavé di diamanti, realizzato a mano, ametista verde, cristallo di rocca, quarzo rosa e nuvoloso quarzo rosa, tormalina e calcedonio briolettes
Summer Snow, orecchini a cerchio. Oro giallo, bianco pavé di diamanti, realizzato a mano, ametista verde, cristallo di rocca, quarzo rosa e nuvoloso quarzo rosa, tormalina e calcedonio briolettes
Summer Snow Hair Jewel. Oro 18ct vermeil argentato, diamanti bianchi, ametiste intagliate a mano, ametista verde, quarzo rosa, quarzo e cristallo di rocca di rosa, con morganite centrale, tormaline, topazi, zaffiri e ametiste, quarzo lemon, tormalina rosa e calcedonio briolettes
Summer Snow Hair Jewel. Oro 18ct vermeil argentato, diamanti bianchi, ametiste intagliate a mano, ametista verde, quarzo rosa, quarzo e cristallo di rocca di rosa, con morganite centrale, tormaline, topazi, zaffiri e ametiste, quarzo lemon, tormalina rosa e calcedonio briolettes

 

 

Silvia Furmanovich in India

La nuova collezione della brasiliana Silvia Furmanovich è dedicata all’India ♦︎

C’è chi si innamora dei propri figli (tutti), chi si innamora di un uomo o di una donna (quasi tutti), chi si innamora del gatto (buona parte). Altri, come Silvia Furmanovich, designer brasiliana dal nome slavo, si innamora anche dei Paesi. Si è innamorata dell’Egitto, del Giappone, dell’Italia. E, ora, si è innamorata dell’India. A tutti questi Paesi ha dedicato una collezione di gioielli. Quella del grande e popoloso subcontinente asiatico, con quel misto di spiritualità e folklore, in effetti, ha fatto innamorare in molti. E sembra perfetto per il tipo di design della creativa Silvia Furmanovich, che ama mischiare elementi, tecniche, tradizioni. Nella India collection, per esempio, forme che derivano dalla antica abilità artigiana nella decorazione, gli intagli e le decorazioni, le miniature e le icone, sono rivisti con gli occhi della designer. È quello che lei stessa descrive come «un delicato equilibrio tra tradizione e innovazione». Pezzi unici, lavorazione artigianale, materiali a volte sorprendenti: anche per spille e bracciali, collane e anelli della nuova collezione il metodo della creativa brasiliana è rispettato.

Una buona iniziativa, insomma, per celebrare i primi 20 anni di attività: Silvia Furmanovich ha aperto il suo atelier proprio nel 1997. Ma il suo viaggio attraverso il mondo continuerà ancora parecchio. Margherita Donato




Orecchini Paisley con miniature,  perle e diamanti
Orecchini Paisley con miniature, perle e diamanti
Bracciale con diamanti e smeraldi
Bracciale con diamanti e smeraldi
India collection, orecchini con giada e tormalina
India collection, orecchini con giada e tormalina
Pendente con rubellite briolette, diamanti e quarzo
Pendente con rubellite briolette, diamanti e quarzo
Orecchini con miniature
Orecchini con miniature
Bracciale con lacca, dipinto a mano
Bracciale con lacca, dipinto a mano
Orecchini Paisley con miniature e diamanti
Orecchini Paisley con miniature e diamanti

Orecchino con cristallo di rocca e perle
Orecchino con cristallo di rocca e perle






Sunjewels, gioielli da urlo




L’Urlo di Edvard Munch e la celebre lattina Campbell di Andy Warhol riprodotte con migliaia di diamanti da Sunjewels ♦

Nel mondo della gioielleria ogni tanto capita di trovare dei pezzi speciali. A volte questi gioielli straordinari sono degli autentici capolavori, piccole opere d’arte frutto della fantasia e dell’abilità di designer e orafi. Un caso a parte, però, è quello mostrato dal gruppo indiano Sunjewels a Baselworld 2017. Si tratta della riproduzione di due famosi quadri: L’Urlo del norvegese Edvard Munch, realizzato tra il 1893 e il 1910, e la lattina di Zuppa Campbell di Andy Warhol, del 1962 e icona della pop-art. Per testimoniare l’abilità tecnica nella lavorazione di oro e gemme, Sunjewels ha ricreato i due quadri con oro e piccoli diamanti. Per riprodurre il dipinto di Munch sono state utilizzate circa 14.000 pietre incastonate a mano, con un lavoro di 10-12 settimane partendo da un file Cad 3D. Il quadro di Warhol, invece, utilizza 5100 diamanti di diversi colori.

Sunjewels è un’azienda con base a Mumbai, India, che ha realizzato (al 10 aprila 2017) 2.715.475 gioielli. Lavora principalmente per conto terzi, grazie al lavoro di 1.047 dipendenti.





Al Zuppa Campbell, di Andy Warhol, riprodotta con 5100 diamanti da Sunjewels
Al Zuppa Campbell, di Andy Warhol, riprodotta con 5100 diamanti da Sunjewels

L'Urlo di Edvard Munch, con un mosaico di 14.000 diamanti
L’Urlo di Edvard Munch, con un mosaico di 14.000 diamanti
Anello con ametista e diamanti
Anello con ametista e diamanti, della collezione rose cut
Anello in oro rosa con diamanti tagliati rose-cut, come nell'epoca Moghul
Anello in oro rosa con diamanti tagliati rose-cut, come nell’epoca Moghul

Sunjewels, ciondolo con diamanti
Sunjewels, ciondolo con diamanti







Passaggio in India per Lebole

Passaggio in India per Lebole gioielli con la nuova collezione Bonheur. Immagini e prezzi ♦

Lebole, marchio toscano di gioielleria light, è in viaggio verso Ovest. La conquista del West è partita dal Giappone, con i tessuti dei kimono utilizzati per numerose collezioni. Ora la Via della seta passa per l’India, a cui è dedicata la collezione Bonheur. Questa volta collane con pendenti e orecchini hanno un’altra fisionomia. Intanto, perché la silhouette dei gioielli si riferisce a due simboli della tradizione indiana, l’elefante (in India simbolo del dio Ganesh, patrono della casa) e la melagrana (simbolo di ricchezza). E poi perché anche la lavorazione dell’argento fa parte di un set della collezione particolarmente elaborato. La cornice è di legno dorato, con inserti di stoffe indiane, a cui sono abbinate perline di agata colorata. Gli orecchini sono montati in argento galvanizzato oro. Prezzi: orecchini 110 euro, collana con pendente medio 150 euro, con pendente grande 170 euro.

Due collane con pendente Melograna della collezione Bonheur
Due collane con pendente Melograna della collezione Bonheur
Collana con pendente della collezione Bonheur
Collana con pendente della collezione Bonheur
Ciondolo con catena grande. Prezzo: 170 euro
Ciondolo con catena grande. Prezzo: 170 euro
Orecchini Lebole Gioielli
Orecchini Lebole Gioielli
Orecchini Lebole Gioielli con elefante
Orecchini Lebole Gioielli con elefante
Orecchini Lebole Gioielli, collezione Bonheur
Orecchini Lebole Gioielli, collezione Bonheur
Orecchini Lebole Gioielli con pendente a forma di melograna
Orecchini Lebole Gioielli con pendente a forma di melograna
Orecchini Lebole
Orecchini Lebole