Elisabetta Cipriani

Le delicate astrazioni di Ute Decker

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Se avete intenzione di cambiare vita, magari per diventare designer di gioielli, sappiate che non è mai troppo tardi. Ute Decker, tedesca, ha iniziato a 40, dopo aver studiato alla Sorbona economia politica, aver lavorato come linguista e come giornalista all’Onu e alla Cnn. Da una ventina d’anni, però, vive e lavora a Londra, dove crea pezzi unici in oro o argento rigorosamente riciclato. Definirla semplice designer di gioielli, però, è troppo poco. È, in realtà, un’artista che crea sculture indossabili, come quelle esposte a partire da 2014 alla Elisabetta Cipriani Gallery, nella capitale britannica.

Anello Rose in oro 18 carati fairtrade
Anello Rose in oro 18 carati fairtrade

Dietro i gioielli, realizzati con morbide e raffinate geometrie, c’è però un lavoro artigianale. Il processo creativo di Ute Decker nasce, infatti, con l’utilizzo di un semplice filo di ferro da giardino, arrotolato e svolto secondo le idee creative che conducono poi a realizzare i prototipi, modelli in scala e, alla fine, il gioiello. L’ispirazione per disegnare i gioielli nasce dal fascino della dinamica delle forme, ma anche dall’interesse per culture contrapposte, come lo Zen e l’arte tribale. I suoi gioielli scultorei si trovano in importanti collezioni private e pubbliche, tra cui il Victoria & Albert Museum.

Curl Thin, orecchini scultorei in oro
Curl Thin, orecchini scultorei in oro
Wild Waves, bracciale scultoreo in argento
Wild Waves, bracciale scultoreo in argento
Two Unicorns, anello in oro
Two Unicorns, anello in oro
Anello scultore in oro
Anello scultore in oro
Spilla Rolling Waves in oro, pezzo unico
Spilla Rolling Waves in oro, pezzo unico

Colla scultorea in argento
Colla scultorea in argento







Natura e gioielli d’arte a Londra




Il Cop26 si è tenuto a Glasgow, Scozia. A Londra, invece, la galleria di Elisabetta Cipriani ha organizzato un altro summit, ma in questo caso è la gioielleria che risponde alle domande sull’ambiente. Fino al 27 novembre, infatti, la galleria ospita la mostra Force of Nature curata da Melanie Grant, che riunisce il lavoro di 17 gioiellieri e designer che giocano con il rapporto tra materiali preziosi e ambiente. Sono tutti gioielli speciali, che rappresentano un ponte tra gioielleria e arte. Per esempio, Wallace Chan, Jaqueline Rabun, James de Givenchy, Satta Maturi, Ute Decker, Fabio Salini, Liv Luttrell, Grima, Bibi Van Der Velde e Melanie Eddy.

Wallace Chan, Spring of Life, anello con diamanti gialli, tsavorite, pearle, occhio di gatto, su titanio
Wallace Chan, Spring of Life, anello con diamanti gialli, tsavorite, pearle, occhio di gatto, su titanio

Anche se il tema è il rapporto dell’arte con la gioielleria e la natura, non tutti i gioielli esposti presentano forme riconducibili immediatamente a quelle naturali. In alcuni casi il rapporto è più concettuale che naturalistico. Conta molto, infatti, quello che il designer o l’artista ha voluto interpretare con il suo gioiello. Ci sono, inoltre pezzi speciali come quelli di Wallace Chan, tra cui Spring of Life, un anello del 2019 con diamanti gialli, tsavorite, pearle, occhio di gatto, su titanio: a volte l’arte supera la natura.

Melanie Grant, bracciale in bronzo e diamanti
Melanie Grant, bracciale in bronzo e diamanti
Bibi Van Der Velde, orecchini ant, in oro giallo e tsavoriti
Bibi Van Der Velde, orecchini ant, in oro giallo e tsavoriti
Fabio Salini, collana Cappio in fibra di carbonio, diamanti, perle di acqua dolce
Fabio Salini, collana Cappio in fibra di carbonio, diamanti, perle di acqua dolce
Francesca Grima, collana con conchiglia Ammonite fossile, diamanti e oro
Francesca Grima, collana con conchiglia Ammonite fossile, diamanti e oro
Lydia Courteille, anello in oro 18 carati, tsavorite, giada, peridoto, smeraldi
Lydia Courteille, anello in oro 18 carati, tsavorite, giada, peridoto, smeraldi

Satta Matturi, orecchini in oro 18 carati, diamanti, rodolite, onice
Satta Matturi, orecchini in oro 18 carati, diamanti, rodolite, onice







Arte e gioielleria con Elisabetta Cipriani

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Arte e gioielleria si affiancano nella galleria di Elisabetta Cipriani a Londra ♦︎

Il mondo dell’arte e dei gioielli sono legati. Non solo perché pezzi di alta gioielleria sono piccoli capolavori di creatività, ma anche perché concettualmente i protagonisti dei due mondi ogni tanto si sovrappongono. Ne è un esempio è il lavoro di Elisabetta Cipriani, che a Londra nel 2009, ha aperto una galleria in cui ha esposto gioielli creati da oltre 40 pittori e scultori. Tutti nomi di primo piano, come Ai Weiwei, Chiharu Shiota, Giulio Paolini, Ilya ed Emilia Kabakov, Carlos Cruz-Diez, Enrico Castellani, Erwin Wurm, Giorgio Vigna, Jannis Kounellis, Rebecca Horn e Pedro Cabrita Reis.

Anello in oro di Sissi
Anello in oro di Sissi

Anelli che sono sculture, sculture che si indossano, gioielli unici: Elisabetta ha convinto gli artisti e designer di gioielli a collaborare con il progetto, che prevede la realizzazione artigianale di pezzi che si possono indossare. Ma anche semplicemente ammirare, visto che molti gioielli sono esposti in musei e collezioni private in tutto il mondo, tra cui il Musée des Arts Décoratifs, Parigi; Museum of Art and Design, New York; World Jewellery Museum, Seoul; e The State Hermitage Museum, San Pietroburgo.





Bracciale in oro di Ai Weiwei
Bracciale in oro di Ai Weiwei

Anello labbra di Jannis Kounellis
Anello labbra di Jannis Kounellis
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Collana di Paolo Canevari
Collana di Paolo Canevari

Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo
Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo







I bracciali armati di Ai Weiwei

Ai Weiwei è l’artista cinese più noto. Le sue prese di posizione e la sua proposta culturale sono discusse, ma è indiscutibile la fama conquistata in Occidente. Tra le sue installazioni più celebri ci sono opere realizzate con 99 tonnellate di acciaio, oppure 8 milioni di semi di girasole. Adesso l’artista cinese, a sorpresa, presenta una collezione di gioielli. Per il debutto è stata scelta Londra, nella galleria di Elisabetta Cipriani: la città britannica è più ricettiva alle idee di Ai Weiwei rispetto a Pechino. «Ho sempre amato i gioielli, la storia, il senso del passato», ha spiegato il creativo cinese. Il risultato sono delle armature d’oro in miniatura, con bracciali di diverse lunghezze. Armature nel senso dei tondini di ferro che sostengono i pilastri di cemento degli edifici. L’idea della collezione, infatti, si riferisce a un fatto tragico: il terremoto che nel 2008 in Cina ha ucciso sotto le macerie 90mila persone. Ai Weiwei ha visitato i luoghi del disastro e ne è rimasto turbato. Tanto da raccogliere 200 tonnellate di barre di acciaio contorte. Una forma che ora ha deciso di trasformare in gioielli, in memoria di quell’avvenimento tragico. In ogni caso, «mi è piaciuto lavorare con l’oro a 24 carati, perché è molto malleabile», ha spiegato al New York Times. Federico Graglia

Ai Weiwei
Ai Weiwei
Bracciale in oro 24 carati di Ai Weiwei
Bracciale in oro 24 carati di Ai Weiwei
L'esposizione dei gioielli di Ai Weiwei
L’esposizione dei gioielli di Ai Weiwei