Voice

Voice ce l’ha fatta, resta un dubbio




È facile immaginare il presidente di Ieg (la società che organizza Vicenzaoro), Lorenzo Cagnoni, la primavera scorsa in versione Amleto, mentre recita il famoso monologo: essere o non essere? Questo è il problema. Cioè: essere Vicenzaoro, e riproporre uno degli appuntamenti più importanti al mondo per la gioielleria, oppure non esserlo e annullare l’appuntamento, come hanno fatto le altre fiere di settore? Con un certo coraggio la società ha scelto di essere una terza via: Voice.

Esterno a Voice
Esterno a Voice

Definito un summit della gioielleria, Voice si è dimostrato essere prima di tutto un tentativo di ripartenza del settore, richiesto prima di tutto dalle aziende italiane. Essere riusciti a mettere in piedi Voice, nonostante l’emergenza sanitaria sia ancora una palla al piede per il business, è già un successo. Certo, hanno sottolineato gli organizzatori, non bisognava aspettarsi che fosse la solita Vicenzaoro con la sola differenza delle mascherine da indossare. E mentre molti grandi marchi hanno scelto di essere presenti, altri, in particolare quelli che vendono molto all’estero, hanno disertato l’appuntamento. Era prevedibile.

Voice, interno
Voice, interno

Ma, in ogni caso, il bilancio ufficiale indica 370 aziende presenti, un centinaio di speaker negli oltre oltre 600 incontri di business matching organizzati da Ieg (un terzo online), con un denso palinsesto di appuntamenti, seminari, conferenze e talk show. Nelle virtual buyers room, create per sopperire alla ridotta presenza di buyer stranieri, si sono realizzati oltre 200 scambi commerciali. I contenuti generati nei padiglioni hanno avuto oltre 3 milioni e mezzo di visualizzazioni sui canali digital. Voice, infatti, ha miscelato la presenza fisica in fiera con i canali online. Un allestimento sobrio, ma non spartano, ha mantenuto l’equilibrio con l’atmosfera di sfida allo stop causato dal coronavirus.

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg

Insomma, è andata. Ma l’amletico dilemma si riproporrà a breve, visto che il prossimo appuntamento si chiama, per ora, Vicenzaoro January. Essere, o non essere? È proponibile una fiera come quella degli scorsi anni se la pandemia non sarà cessata del tutto o, perlomeno, ridotta anche sotto il profilo psicologico? Oppure Ieg sarà indotta a riproporre il format di Voice? D’altra parte, quello che si è tenuto a Vicenza è l’unico evento dedicato ai gioielli da febbraio in poi nel mondo. Era un rischio, ma si può dire che la partita è stata vinta. Con un po’ di fiatone, però.

Una virtual buyer room
Una virtual buyer room

Vetrina di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com
Vetrina di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com

Espositore di gioielli Antonini
Espositore di gioielli Antonini

Voice
Voice







A Voice la politica della gioielleria italiana




“Caro ministro, è il caso di darsi da fare. Anzi, se il governo non sa da che parte cominciare, qualche idea la suggeriamo noi”. Si può sintetizzare così l’appello lanciato dalle categorie professionale e imprenditoriali del mondo del gioiello durante Voice – Vicenzaoro International Community Event, l’evento di Italian Exhibition Group inaugurato alla Fiera a Vicenza (370 le aziende presenti). Le richieste sono indirizzate (nel previsto collegamento digitale) a Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed esponente del movimento 5Stelle da parte di Cna Orafi Nazionale, Confartigianato Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera, Confindustria Federorafi, Federpreziosi Confcommercio, Assocoral.

Libero scambio

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio

La premessa: nel settore orafo, spiegano le associazioni, i dazi e le barriere non tariffarie impediscono la commercializzazione diretta dei manufatti italiani verso aree che rappresentano oltre il 60% del consumo mondiale. Fermo restando, quindi, la necessità di rilanciare con forza le iniziative a livello Ue per politiche commerciali volte alla liberalizzazione regolamentata del commercio mondiale attraverso gli accordi di libero scambio il settore ritiene importante che, nell’ambito del Patto per l’Export, siano evidenziate alcune specificità. Ecco le iniziative necessarie per i gioiellieri.

Ingresso a Voice
Ingresso a Voice
  • La ratifica dell’adesione dell’Italia alla cosiddetta Convenzione di Vienna sui metalli preziosi per facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi garantendo, nel contempo, un’adeguata tutela del consumatore. Il ritardo nell’iter parlamentare di approvazione non consente alle nostre aziende di utilizzare le agevolazioni previste all’interno di paesi che rappresentano il 30% del nostro export.
  • Il potenziamento delle capacità di intervento preventivo ed ex-post da parte degli help desk anticontraffazione su alcuni mercati strategici (Usa, Turchia, Cina, EAU, Russia…) e l’attivazione di help desk per un primo affiancamento delle imprese nei contenziosi con gli operatori esteri.
  • Il potenziamento degli accordi con la Gdo (in Usa e Giappone, ma non solo) che hanno rappresentato, nella fase pre-Covid un fattore di successo nelle politiche di incremental business settoriali.
  • L’attivazione attraverso accordi con i singoli Paesi, di fast-line o fast-track per permettere, nel rispetto di determinati protocolli sanitari bilaterali, la riduzione delle restrizioni previste per l’ingresso in determinati paesi. Questo per promuovere l’arrivo di operatori stranieri in Italia e agevolare, anche attraverso le nostre sedi diplomatiche, la presenza di operatori italiani nei paesi strategici per il nostro export
  • Potenziamento delle azioni a supporto delle manifestazioni fieristiche di settore nonché, sempre nell’ambito B2B, l’agevolazione all’accesso delle piccole e medie imprese al programma Maeci/Ice Fiera Smart 365 così come la promozione e il supporto per le aziende meno smart nella fruizione degli accordi avviati con le principali piattaforme di e-commerce internazionali.
  • La necessità di accompagnare la comunicazione trasversale del brand Italia in fase di impostazione da parte del Maeci, con una campagna a livello settoriale per incidere in modo più chirurgico sul trade internazionale.
Vetrina di Coin a Voice. Copyright: gioiellis.com
Vetrina di Coin a Voice. Copyright: gioiellis.com

Sostenibilità e origine delle materie prime

Il settore dei preziosi è tra i settori più all’avanguardia in materia di economia circolare e nel recupero e nel riutilizzo degli oggetti e dei metalli/materiali usati. Non solo: da oltre 20 anni nel settore sono state adottate politiche per la tracciabilità dell’origine no-conflict dei diamanti con la certificazione dell’origine dei diamanti (il Kimberley Process) e con l’adozione di disciplinari internazionali anche per l’origine dei metalli preziosi.

Dal gennaio 2021, inoltre, entrerà in vigore il Regolamento europeo per la due diligence con l’obiettivo di garantire l’origine conflict free dell’oro. Riguardo a questo i gioiellieri ritengono importante sottolineare alcune richieste.

  • L’Italia si adoperi per estendere misure di tracciabilità anche nelle altre aree mondiali concorrenziali (Cina e India) e armonizzare a livello europeo le parti disciplinate dai singoli Stati membri (sanzioni, soglie, controlli…).
  • Si sostenga con forza la candidatura dell’Italia come Paese di riferimento a livello Ue per l’emissione delle certificazioni Kimberley Process per proporre una regolamentazione europea sulla corretta distinzione tra diamanti naturali e artificiali.
  • Eliminare i blocchi doganali in ingresso in Cina dei prodotti in Corallo Rosso del Mediterraneo (Corallium Rubrum), vero Made in Italy, e che non sono assoggettati a vincoli Cites.
Interno di Voice. Copyright: gioiellis.com
Interno di Voice. Copyright: gioiellis.com

Semplificazione fiscale

Il mondo orafo gioielliero è oggetto di particolari e doverose attenzioni in termini di controlli e procedure fiscali create a tutela di operatori e consumatori. Talvolta tuttavia queste rischiano di appesantire e ostacolare produzione e diffusione dei beni a causa di norme che si sovrappongono che penalizzano la competizione delle nostre aziende. Le aziende orafe ritengono importante la semplificazione.

  • Estendere il regime di Reverse Charge alla filiera di produzione e commercializzazione del gioiello. Introdurre un nuovo testo di legge di cui all’art.17 co.5 DPR 633/72 al fine di introdurre il regime di inversione contabile a tutti i passaggi commerciali all’interno della filiera industriale, risolvendo così molti problemi interpretativi e ponendo ostacoli alle frodi fiscali.
  • Emendare le modalità di applicazione dell’art. 128, U.C. DEL T.U.L.P.S. Il fermo amministrativo o cautelare nelle operazioni tra operatori del settore rappresenta un ostacolo alla circolazione dei beni senza che ciò apporti benefici in termini di tracciabilità. Nello scambio BtoB, l’operatore eredita una operazione di per sé già pienamente tracciata che gode di una ampia documentazione contabile fiscale (documento di trasporto/fattura) in taluni casi, le operazioni di cessione e relativa compravendita tra operatori potrebbero essere oggetto di altre transazioni commerciali tra altri soggetti facenti parte della filiera orafa, sommando, di fatto più volte, il fermo amministrativo o cautelare.

Formazione

Nel settore orafo italiano si assisterà nei prossimi anni all’uscita dal mondo del lavoro di alcune migliaia di professionisti tecnici per raggiunti limiti di età. A oggi il ricambio generazionale di queste competenze non è garantito con il rischio di depauperare un patrimonio di conoscenze unico.

  • Rilanciare i percorsi formativi professionalizzanti attraverso opportune campagne di informazione e sensibilizzazione (studenti, genitori, docenti).
  • Rafforzare e finanziare la presenza di progetti di istruzione superiore con particolare riguardo alle produzioni di qualità nei licei artistici, negli istituti tecnici e professionali.
  • Incentivare in modo opportuno la staffetta generazionale per la migliore gestione del trasferimento delle conoscenze in azienda.







Al via Voice Vicenzaoro




Scommessa vinta o scommessa persa? Voice Vicenzaoro (sabato 12 a lunedì 14 settembre) è, in pratica, l’unico grande evento legato alla gioielleria (tutto da verificare l’Istanbul Jewelry Show di ottobre) che non sia slittato o trasformato con cosmesi digitale a causa del covid. Voice Vicenzaoro, però, non vuole essere un’edizione zoppa delle fiere dedicate alla gioielleria. Ieg, la società che organizza Vicenzaoro, ha infatti studiato un forma un po’ diverso. Ma quanto diverso?

Voice september

Con tanti talk show e seminari, ovviamente anche online, e con espositori che si sono adattati a spazi espositivi più sobri. Gli eventi previsti sono organizzati  su più aree del quartiere fieristico vicentino e un’innovativa integrazione con i più sofisticati sistemi di regia televisiva e strumentazioni digitali consentirà la diretta online di tutti i talk e seminari, visibili anche in streaming su YouTube, Instagram, FB per permetterne il seguito in ogni parte del mondo.

Voice Talk
Voice Talk

Voice è soprattutto un summit, ha precisato International Exhposition Group, che ha alle spalle l’appoggio del ministero degli Affari Esteri, Ice (ente per l’export), Confindustria Federorafi, Confartigianato, Cna, Apindustria, Confcommercio, Assocoral e, a livello internazionale, Cibjo, la Confederazione mondiale della gioielleria.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

In campo ci sono 350 aziende e, benché manchi all’appello qualche grande nome della gioielleria presente alle edizioni «normali», sembra già un successo. Senza contare che all’esterno, a Vicenza, è stato confermato Vioff  che comprende una serie di eventi collaterali. Insomma, tanto lusso per esorcizzare il covid.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com







La gioielleria 2021? Sarà fluida




Come sarà la gioielleria dei prossimi due anni? Come sempre Vicenzaoro, che quest’anno è sostituita dal format Voice, tenta di rispondere Trendvision Jewellery + Forecasting, il primo Osservatorio indipendente di Italian Exhibition Group specializzato nelle previsioni per il settore. Quest’anno l’appuntamento è organizzato nell’ambito dei Tv Talk con il titolo Predictions 2021-22. Emerging Phenomena, Panorama and Forecast 2022. L’appuntamento è in programma lunedì 14 settembre alle 14.30 nello spazio di Voice, in Fiera Vicenza, e sarà trasmesso anche in streaming sul sito e sui profili YouTube e Facebook della manifestazione.

Collana di perle per uomo di Mikimoto
Collana di perle per uomo di Mikimoto

Si può già anticipare, in sintesi, il risultato dell’analisi: i trend dei prossimi anni sono blending culturale, spiritualità e gender fluid. Il gioiello della ripartenza post covid si ispirerà all’artigianalità delle tecniche tradizionali di India, Europa e Sud America rivisitate dai giovani designer emergenti. Avrà anche l’ambizione di instillare una nuova spiritualità in chi lo indossa, un’esperienza della trascendenza che si manifesta attraverso talismani e amuleti, espressione di un approccio olistico alla vita. Insomma, macché tecnologia, si guarda al Medioevo. Allo stesso tempo, i gioielli saranno unisex: superanno le divisioni di genere, proponendosi al singolo individuo e allineandosi al suo intendere la vita, rifiutando ogni caratterizzazione forzosa e opprimente. Donne che indosseranno le pesanti catene scelte finora dagli uomini? O maschi che si diletteranno con delicati gioielli in oro rosa? In uno scenario necessariamente impattato dalla pandemia globale, rivela Trendvision, le rivoluzioni innescate dal #MeToo e dal movimento per la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici spingono verso l’etica e la sostenibilità, valori condivisi da Millennial e Gen Z.

Il rapper A$AP Ferg all’evento di presentazione della collezione Tiffany Men’s
Il rapper A$AP Ferg all’evento di presentazione della collezione Tiffany Men’s

Trend prossimo venturo anche l’uso tecniche innovative, giochi di contrasti tra smalti, pietre naturali colorate, vetri e ceramiche. Una realtà che è contaminazione continua, fusione, sinergia e dialogo, in cui vige la consapevolezza che la ripresa dovrà valorizzare tutte le parti dell’insieme, attraverso una fusione virtuosa e rispettosa.

voice

Insomma, tutti argomenti al centro dell’incontro programmato sul palcoscenico interattivo allestito nel cuore della Hall 7, The Stage of Voice, con Paola De Luca, Founder e Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, e David Brough, Founder ed Editor in Chief di Jewellery Outlook, presentatori dell’evento e moderatori nei momenti di talk-show. A seguire, la presentazione del The Jewellery Trendbook 2022+.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com







Sono 350 gli espositori a Voice Vicenzaoro




Chi avrebbe scommesso su una partecipazione così ampia a Voice Vicenzaoro, il format che sostituisce il classico appuntamento fieristico di settembre dedicato alla gioielleria? Eppure, alla fine sono più di 350 gli espositori presenti all’evento (12 al 14 settembre) organizzato da Italian Exhibition Group a Vicenza.

Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Le prime ad aderire alla nuova formula, nel format suggerito dal freno imposto dall’emergenza sanitaria, sono stati Damiani, Crivelli, Leo Pizzo, Mirco Visconti, Fope, Roberto Coin, Pesavento, Karizia, Chrysos, Ronco, Chiampesan, Riccardo Orsato, Alessi Domenico, Silvex, Daveri Vicenza, Unoaerre, Giordini, Richline, Fratelli Chini, Quadrifoglio, Amen, Annamaria Cammilli, Rosato, Pianegonda, Brosway, Rue des Milles, Aucella, Bruno Mazza, Coscia, De Simone, Idea Coral, Mattia Mazza, Enzo Liverino.   

Rendering di un'area destinata ai talk show a Voice Vicenzaoro
Rendering di un’area destinata ai talk show a Voice Vicenzaoro

Poi, si sono aggiunti altri brand di rilievo, come la maison di San Pietroburgo Fabergé, Mattioli, Vendorafa, Antonini, Bronzallure, Better Silver, Songa, Ronco, Italgold, il Gruppo Richline, Giordini, F.lli Chini, Golden Clef, Chiampesan, Pianegonda, Amen, Cameo Italiano. Con una nicchia di orologeria, con Victorinox, Meccaniche Veneziane e la tedesca Junghans.

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro

Tutti gli espositori possono valorizzare le proprie creazioni grazie al catalogo online consultabile sul sito web e sulla App della manifestazione, potenziata e rinnovata per l’occasione. Durante l’evento saranno disponibili anche le Inspiration boards, foto e post realizzati dalle cool-hunters di Vicenzaoro in cerca delle ispirazioni tra le vetrine degli espositori.

VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis,com
VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis,com







Cancellata anche GemGèneve




Un’altra fiera della gioielleria cade sul campo della battaglia al covid. È GemGèneve, l’evento che negli anni scorsi si è svolto in maggio e che per il 2020 era programmato dal 1 al 4 novembre, ovviamente a Ginevra. Ne ha dato notizia, a sorpresa, su Forbes Anthony DeMarco, un giornalista specializzato nel settore della gioielleria.

Il PalaExpo che ospita GenGenève
Il PalaExpo che ospita GenGenève

Quella programmata a novembre sarebbe stata la terza edizione di GemGèneve, che aveva registrato già un buon numero di adesioni. Ma a spingere gli organizzatori Ronny Totah e Thomas Faerber a cancellare la data è stata la situazione di incertezza causata dall’epidemia: restrizioni di viaggio e precauzioni di tipo sanitario non sono certo propedeutici a una buona riuscita di una fiera. A differenza di quanto è avvenuto per Baselworld, però, gli organizzatori hanno fatto sapere che tutti i 145 espositori attesi saranno rimborsati (le aziende che partecipano a una fiera versano in anticipo il costo dello spazio espositivo). Una decisione che causa perdite consistenti agli organizzatori ma che, di sicuro, lascia una buona impressione alle aziende che dovevano partecipare a GemGèneve. L’unico evento in programma legato alla gioielleria, quindi, rimane Voice VicenzaOro (12-14 settembre).

Thomas Faerber
Thomas Faerber
Ronny Totah
Ronny Totah

Lo spazio riservato alla Head. Foto: G.Maillot
Lo spazio riservato alla Head. Foto: G.Maillot







Il programma di Voice-Vicenzaoro




A piccoli passi, ma a Voice alta. Le tappe di avvicinamento previste da Ieg a Voice, l’evento alternativo (12 al 14 settembre 2020) a Vicenzaoro prevedono il palinsesto degli incontri previsti: non a caso Voice è l’acronimo di Vicenzaoro International Community Event, format innovativo che Italian Exhibition Group organizza con il coinvolgimento di 300 aziende presenti ed eventi formativi. Ecco, dunque, i principali appuntamenti negli spazi della Fiera di Vicenza.

voice

Sabato 12 settembre. Intervista a Jerome Favier, Ceo di Damiani, top manager francese a capo del brand italiano. Il talk How we see the Future, invece, presenterà il punto di vista delle nuove generazioni di imprenditori tra contaminazioni del mondo fashion, innovazione digitale, ispirazioni da nuovi strumenti. Al pomeriggio di sabato focus sulla sostenibilità, area di sviluppo delicata per il mercato che richiede alle aziende attenzione e innovazione sempre maggiori, con due seminari Cibjo dedicati alle ricadute post covid su Csr e sostenibilità e all’iniziativa imprenditoriale di cinque artiste e designer africane.

Voice Talk
Voice Talk

Domenica 13 settembre. Innovazione e tecnologia sono i temi di talk e incontri di approfondimento organizzati in collaborazione con il Club degli Orafi Italia. Tra i contenuti, in esclusiva a Vicenza, De Beers presenta l’Insight sul settore dei diamanti. Si rinnova anche la collaborazione tra Assocoral e Cibjo, questa volta con un obiettivo centrale: la classificazione della gamma di colori del corallo Mediterraneo.

Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Lunedì 14 settembre. Le tendenze e il design con il VO+ Talk intitolato Filling the gap: what’s missing between Brand and Retail, oltre al classico appuntamento con Trendvision Talk sui fenomeni culturali e le direzioni di stile di Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente sul gioiello di Ieg che presenta anche il 19esimo The Jewellery Trendbook 2022+, in versione digitale, con le anticipazioni sui trend d’acquisto dei prossimi mesi. Sempre lunedì è dedicato agli orologi il talk L’anticontraffazione online, strumenti e strategie organizzato da Assorologi con la presenza di importanti protagonisti del settore. Interviene il Presidente Mario Peserico e la moderazione è affidata a Dody Giussani, Editor in Chief de L’Orologio.

Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg
Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg







Ecco come sarà Voice-Vicenzaoro




The Voice era uno dei soprannomi di Frank Sinatra. Ora, però, in Italia the Voice è Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg. Cioè la donna su cui ricade l’onere e l’onore di far conoscere Voice (Vicenza, 12-14 settembre), l’evento cugino di Vicenzaoro September, la fiera che è stata cancellata a causa della nota emergenza sanitaria mondiale. Benché Italian Exhibition Group, la società che organizza Vicenzaoro, ci abbia provato fino all’ultimo, quest’anno era impossibile riproporre la classica fiera dedicata al gioiello, che pesa per circa il 13% sul fatturato di Ieg (società che è quotata in Borsa). Ecco, quindi, l’idea di un format diverso, ma non per questo meno interessante. «Anzi, in futuro potrebbe anche camminare con le proprie gambe», anticipa a gioiellis.com la manager.

Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg
Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg

Com’è nata l’idea di Voice.

«Abbiamo raccolto le richieste di imprese e associazioni di settore, ma anche di molti buyer, soprattutto tedeschi. Durante il lockdown, quando solo l’Italia si era fermata, dall’estero la percezione era che fosse finito tutto, che le imprese fossero scomparse. Invece no, le imprese italiane sono vive e attive. Ma non era possibile riproporre Vicenzaoro con mezzo mondo bloccato a causa del virus. Troppi punti interrogativi».

voice

Il format.

«L’idea è Voice, acronimo di Vicenzaoro International Community Event, ma è anche un nome evocativo: diamo voce al settore della gioielleria. Un summit. Cancellate le fiere di Basilea e Hong Kong, Voice per le imprese è la prima occasione dell’anno, dopo VicenzaOro January. Tre giorni densi di occasioni di incontri, anche di momenti di formazione in collaborazione con istituti universitari, di dibattiti, seguiti in streaming sui social. Ma anche di business. Con l’aiuto dell’Ice ci saranno anche i buyer, in particolare siamo concentrati su quelli dell’area Schengen».

L’allestimento.

«Impossibile ricreare lo stesso ambiente di Vicenzaoro. Le aziende partecipanti avranno a disposizione booth di 15 metri quadri, che possono raddoppiare e che, naturalmente, sono personalizzabili. Cercheremo anche di ricreare un color code che si colleghi alla suddivisione per aree omogenee di attività, come avviene per Vicenzaoro. E tanto spazio a disposizione per rispettare le misure di sicurezza sanitaria».

Espositori e business.

«Sono 300 gli espositori che hanno già confermato la loro presenza, ma il numero potrebbe salire ancora, forse fino a 400. Per loro c’è il progetto Buyer Virtual Room. Come funziona? Si tratta di una piattaforma (I-Mop Ieg Meeting Omnichannel Platform) che è già stata sperimentata nella fiera dedicata al turismo di Rimini, e già utilizzata per GoldItaly ad Arezzo. Per i virtual meeting saranno allestite alcune salette».

Voice Talk
Voice Talk

Chi c’è, chi non c’è

«Per aiutare gli espositori stiamo collaborando con Alo, azienda che realizza video in 3D: nelle salette dedicate ai collegamenti a distanza con i buyer esteri si avrà la possibilità di proiettare video dei gioielli con una resa decisamente migliore. Questo può essere utile ai brand che vendono molto all’estero e che non hanno ancora deciso se partecipare a Voice.

Il futuro.

«Il format di Voice potrebbe affiancare Vicenzaoro nel futuro. Ma non sostituirlo. Per esempio, Voice potrebbe diventare un evento che cammina con le proprie gambe, un format ibrido, più compatto e versatile, che si potrebbe anche esportare nel mondo, da Shanghai a Panama. Vedremo».

Immagine di VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com
Immagine di VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com







Voice-Vicenzaoro con 300 aziende e tanti big




Vicenzaoro è stato sospesa. Viva Vicenzaoro. Che, però, a settembre si chiama Voice. Se l’emergenza sanitaria ha indotto Ieg (la società che organizza Vicenzaoro) a trasformare il format dell’evento cambiando anche il nome, le aziende del settore hanno una forte necessità di mostrare la loro produzione ai buyer, che l’appuntamento si chiami Vicenzaoro o Voice non importa. È quanto si deduce dall’annuncio che, a luglio, superano quota 300 le aziende che hanno scelto di esporre a Voice-Vicenzaoro International Community Event (12 al 14 settembre) i loro gioielli.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Circa 300 aziende significa un calo molto contenuto di circa il 15% rispetto alle presenze dello scorso anno. E tenendo conto che le maggiori fiere, non solo della gioielleria, sono slittate al prossimo anno, l’adesione a Voice è un successo, forse inaspettato. Insomma Vicenzaoro, ops, Voice ha un forte potere di attrazione. Lo testimoniano anche i nomi che hanno già prenotato il loro spazio.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Per esempio, Damiani, Crivelli, Leo Pizzo, Mirco Visconti, Fope, Roberto Coin, Pesavento, Karizia, Chrysos, Ronco, Chiampesan, Riccardo Orsato, Alessi Domenico, Silvex, Daveri Vicenza, Unoaerre, Giordini, Richline, Fratelli Chini, Quadrifoglio, Amen, Annamaria Cammilli, Rosato, Pianegonda, Brosway, Rue des Milles. E non mancheranno neppure le aziende della Campania, specialiste nella lavorazione dei coralli e dei cammei, come Aucella, Bruno Mazza, Coscia, De Simone, Idea Coral, Mattia Mazza, Enzo Liverino.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com







VicenzaOro September cancellata, al suo posto c’è Voice




VicenzaOro September è ufficialmente cancellata. Ha vinto il covid-19. Al suo posto nasce Voice, un nuovo format. La grande fiera italiana della gioielleria ha subito la stessa sorte di Couture e Baselworld, che hanno dovuto arrendersi all’emergenza sanitaria. Certo, in Italia la pandemia è quasi scomparsa, ma in altre parti del mondo imperversa e questo, secondo gli organizzatori, avrebbe compromesso lo svolgimento dell’appuntamento di settembre a Vicenza. Italian Exhibition Group, la società che organizza la manifestazione, ha quindi deciso di rimandare tutto all’appuntamento di gennaio.

Nel booth di Roberto Demeglio. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Roberto Demeglio. Copyright: gioiellis.com

Come parziale alternativa, Ieg propone il format Voice, sigla che sta per Vicenzaoro International Community Event, tra sabato 12 e lunedì 14 settembre 2020. Il nome dell’evento allude, infatti, all’idea di dare voce ai protagonisti della filiera della gioielleria. Ovviamente non è la stessa cosa di VicenzaOro, anche se Voice avrà il patrocinio di una serie di istituzioni: il ministero degli Affari Esteri, Agenzia Ice (organizzazione dello Stato per incentivare l’export), Confindustria Federorafi, Confartigianato, Cna, Apindustria, Confcommercio, Assocoral e, a livello internazionale, Cibjo, la Confederazione mondiale della gioielleria.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Voice, nelle intenzioni, sarà un’occasione di incontro per discutere dello stato dell’industry e le prossime sfide con gli opinion leader. Temi: sostenibilità, trend & design, innovazione & tecnologia con momenti istituzionali e talks tecnici.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Gli eventi si snoderanno su più aree della Fiera di Vicenza, tra sistemi di regia televisiva e  dirette online di tutti i talk e seminari, visibili anche in streaming su Youtube, Instagram, Facebook. Non manca, però, la parte dedicata al prodotto: le più coraggiose aziende della filiera, che sfidano il timore di contagio, presenteranno le novità di collezione. Per i buyer esteri che non possono essere presenti sarà attivato il progetto Buyer Virtual Room: incontri programmati dagli stessi espositori attraverso la piattaforma I-Mop Ieg Meeting Omnichannel Platform. L’evento Voice vivrà anche all’esterno della Fiera di Vicenza, nella città, con Vioff, questa volta titolato The new golden way.

Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com