Scommessa vinta o scommessa persa? Voice Vicenzaoro (sabato 12 a lunedì 14 settembre) è, in pratica, l’unico grande evento legato alla gioielleria (tutto da verificare l’Istanbul Jewelry Show di ottobre) che non sia slittato o trasformato con cosmesi digitale a causa del covid. Voice Vicenzaoro, però, non vuole essere un’edizione zoppa delle fiere dedicate alla gioielleria. Ieg, la società che organizza Vicenzaoro, ha infatti studiato un forma un po’ diverso. Ma quanto diverso?
Con tanti talk show e seminari, ovviamente anche online, e con espositori che si sono adattati a spazi espositivi più sobri. Gli eventi previsti sono organizzati su più aree del quartiere fieristico vicentino e un’innovativa integrazione con i più sofisticati sistemi di regia televisiva e strumentazioni digitali consentirà la diretta online di tutti i talk e seminari, visibili anche in streaming su YouTube, Instagram, FB per permetterne il seguito in ogni parte del mondo.
Voice è soprattutto un summit, ha precisato International Exhposition Group, che ha alle spalle l’appoggio del ministero degli Affari Esteri, Ice (ente per l’export), Confindustria Federorafi, Confartigianato, Cna, Apindustria, Confcommercio, Assocoral e, a livello internazionale, Cibjo, la Confederazione mondiale della gioielleria.
In campo ci sono 350 aziende e, benché manchi all’appello qualche grande nome della gioielleria presente alle edizioni «normali», sembra già un successo. Senza contare che all’esterno, a Vicenza, è stato confermato Vioff che comprende una serie di eventi collaterali. Insomma, tanto lusso per esorcizzare il covid.