La collezione Assoluto di Pianegonda è stata la novità firmata dalla direttrice creativa del brand Betony Vernon, che ha scelto come volto la modella Anna Cleveland. La collezione, come suggerisce il nome, si ispira a concetti siderali che volano oltre l’infinito, ma nella pratica si compone di gioielli in argento dalle linee morbide e minimal, con i volumi che idealmente raffigurano particelle elementari e corpi celesti. Un design che è stato sviluppato in molti aspetti: dai primi gioielli in solo argento, a quelli aggiunti in un secondo tempo con l’aggiunta di elementi in pelle, con una eco dello stile punk.
Infine, ecco una serie di anelli che all’argento uniscono una serie di piccole sfere colorate. Questi elementi sferici sono di agata declinata nei diversi colori che può assumere la gemma, cioè rosso, nero, bianco, azzurro e verde, con l’aggiunta di una variante viola, che in questo caso è però ametista. Alle sfere di pietra si contrappone, simmetricamente, una identica sfera di argento. Prezzo: 120 euro.
Pianegonda ha ancora il volto di Anna Cleveland
Anna Cleveland ritorna a indossare i gioielli di Pianegonda. La modella americana è il volto della nuova campagna pubblicitaria 2024 del marchio italiano specializzato in gioielli design in argento. Anna Cleveland era già stata scelta per il debutto delle nuove scultoree collezioni del brand che fa parte del gruppo Bros Manifatture firmate dalla direttrice artistica Betony Vernon. La modella è stata chiamata ora a posare con le creazioni della collezione Assoluto realizzate in argento, pelle, pietre, e quelle Assoluto Gold in oro 18 carati e gemme, ispirate all’energia cosmica e all’essenza dell’universo.
I gioielli, oltre a essere pezzi di design, rappresentano simboli come l’infinito, la vita, l’amore e la fortuna. Le immagini della nuova campagna di comunicazione utilizzano gli scatti del fotografo francese Guillaume Thomas, con Anna Cleveland ritratta in pose più o meno audaci, tra raffinatezza e sensualità.
Pianegonda Assoluto, ma in pelle
Assoluto è stato il nome della prima collezione di Pianegonda firmata dalla nuova direttrice creativa Betony Vernon. Ma l’assoluto è sempre relativo a qualcosa. Nella seconda collezione del brand alto di gamma del gruppo Bros Manifatture, l’argento entra in relazione con la pelle. I gioielli Assoluto, ma in pelle, riescono a coniugare il design sempre molto raffinato di Pianegonda con una più semplice indossabilità, e anche per temperare il prezzo, rendendolo disponibile per un pubblico più vasto. Un bracciale della linea Assoluto pelle è venduto a 360-390 euro.
I bracciali della collezione sono caratterizzati, come gli altri del marchio italiano, da forme geometriche attentamente studiate, con curve fluide. La qualità della pelle appare curata ed è proposta in diversi colori: nero, blu, prugna, cuoio naturale, verde. I bracciali sono disponibili a un solo giro oppure a due giri. I primi, quelli a un giro, si distinguono anche per una fascia in argento all’interno della banda di cuoio.
La rinascita di Franco P.
Nascita, morte, rinascita. Seconda vita. E forse anche una terza e una quarta. Franco Pianegonda è un nome della gioielleria italiana che ricorda il titolo di un vecchio film: Solo chi cade può risorgere. Da fenomeno degli anni Novanta, con un marchio che è diventato noto non solo al pubblico italiano, Pianegonda si è scontrato con la crisi economica del 2008, che è rimbalzata su una gestione aziendale non proprio impeccabile. Il flop ha portato a un lungo strascico legale, assieme alla vendita del marchio, acquistato dal gruppo Bros Manifatture. Il designer e imprenditore, però, ha scelto la via del rilancio.
Non potendo più utilizzare il brand che porta il suo nome, ha così riaperto una boutique a Vicenza, la città dove ha fatto crescere la sua attività, assieme a quattro nuove linee di gioielleria sotto l’ombrello Franco P. & Sons. La linea Png 68 è rivolta alle donne più giovani, con gioielli easy to wear. Il numero, 68, si riferisce al mitico anno della rivoluzione giovanile. La linea Franco Piane punta a un pubblico più consapevole e con maggiori disponibilità di spesa. In questo caso i gioielli utilizzano anche oro e gemme. La linea Je t’aime now occupa invece lo spazio dei gioielli celebrativi, per anniversari o momenti importanti. Infine, Character è una linea di gioielli dedicata all’uomo.
Pianegonda a Palermo
Pianegonda, marchio di gioielli in argento di design, che fa parte del gruppo Bros Manifatture, ha aperto un corner all’interno dello store La Rinascente di Palermo, nella gioielleria Cordaro. Situato nel cuore del quartiere storico de La Loggia, al 289 di Via Roma, questo nuovo spazio rappresenta un’opportunità per gli amanti del brand.
Nel nuovo corner si potranno acquistare le collezioni best seller del brand, tra cui Assoluto, Tecum e Conversus. Con questa apertura Pianegonda consolida la sua strategia di sviluppo retail, puntando all’espansione su importanti location nazionali ed internazionali nei prossimi mesi, un passo importante nella crescita del marchio e nell’obiettivo di portare la bellezza dei gioielli di design a un pubblico sempre più vasto.
Pelle e pietre per l’Assoluto di Pianegonda
Un assoluto successo: Pianegonda accresce e moltiplica la collezione Assoluto, la prima firmata dalla direttrice creativa Betony Vernon. La collezione, in argento come il resto della produzione della Maison, che fa parte del gruppo Bros Manifatture, si amplia con nuovi gioielli. Il filo conduttore rimane, ovviamente, quello alla base della collezione, presentata qualche mese fa: il nome Assoluto porta a riflessioni filosofiche, ma anche alla fisica delle particelle e all’astronomia.
Insomma, atomi o pianeti dello spazio: ispirazioni che sono presenti anche nei nuovi pezzi della collezione, che ora dovrebbe comprendere 46 differenti pezzi. Le linee precise dell’argento, ammorbidite da superfici curve, sono intervallate da sfere. Ma Pianegonda aggiunge un’altra novità: elementi in pelle di diversi colori, che in alcuni casi offrono con un pizzico di estetica post-punk. Di più, nei gioielli Pianegonda fanno ingresso pietre dure come il calcedonio e l’opale, sempre montati su argento.
L’argento rinato di Maria e Luisa
Il nome non ha nulla di speciale: Maria e Luisa. Il cognome, però, è noto agli appassionati di gioielleria: Pianegonda. Il marchio Pianegonda, però, a causa di travagliate vicende societarie, non può più essere utilizzato da Maria Luisa Pianegonda e neppure dal fratello Franco, fondatore della Maison specializzata in gioielli d’argento. Il marchio Pianegonda è ormai di proprietà del gruppo Bros Manifatture. Ma la creatività dei due fratelli, che sono andati ognuno per una strada diversa, non è stata ceduta. Dopo 16 anni come marketing manager nella originaria Pianegonda, e dopo una pausa contrassegnata da viaggi, Maria Luisa si è rimessa in pista con un nuovo brand, con un nome che curiosamente sdoppia il suo: Maria e Luisa.
Anche per Maria e Luisa il materiale base è l’argento. Ma è un argento super lavorato, che mette in primo piano un’artigianalità di altri tempi. I gioielli sono lavorati a bulino, con volute, ricci, pieghe, intarsi e con l’aggiunta in qualche caso di grandi pietre semi preziose, come citrino, ametista, quarzi fumé, rosa, cognac, e prasiolite, onice, topazi. Qualche gioiello, inoltre, ha piccoli inserti in oro a 9 carati. La boutique di Maria e Luisa si trova a Milano. Vicenza è ormai lontana.
Pianegonda Conversus in argento e oro
Nuovo esame di latino con Pianegonda. Il marchio del gruppo Bros Manifatture ha da tempo scelto di adoperare parole in lingua latina, o che assomigliano molto, per le collezioni della Maison specializzata in gioielli in argento. Una scelta che non è cambiata con l’arrivo della direttrice artistica Betony Vernon e che si conferma con la nuova collezione Conversus. Difficile, però, convertire la parola in un’altra lingua, perché in latino il nome conversus può essere associato a significati diversi, come spazzato, voltato, ma anche pulito. E forse è questa la chiave giusta: le linee dei gioielli sono davvero pulite, semplici, essenziali. Superfici arrotondate, intrecci morbidi e angoli smussati sono le caratteristiche dei gioielli della collezione.
Un’altra specificità del design consiste nell’utilizzo dell’argento in due versioni: lucido, come nella maggior parte dei pezzi, ma anche satinato nel caso dell’anello. A questo si aggiunge l’introduzione di gioielli interamente in oro 9 carati, oppure misti in argento con in più un elemento in metallo giallo, come nel caso della collana o degli orecchini.
Ci sono gli spiriti gregari, gli spiriti critici, gli spiriti del tempo. Poi, ci sono gli spiriti liberi. Ingabbiarli in una definizione è impossibile. Sono composti con la stessa materia multiforme presente nell’universo. Betony Vernon, design director di Pianegonda, fa parte di questa ristretta schiera di persone che sono tante cose in una. Un aspetto, però, è chiaro: non è una donna che si accontenta. Le piace innovare, scoprire, creare. Con una capacità di andare oltre ai confini stabiliti dalle vecchie regole. «Ma non è sempre facile, a volte mi sento come una candela al vento», racconta a gioiellis.com. La designer si è stabilita in Italia, in Umbria, a un paio di ore dalla sede di Bros Manifatture nelle Marche.
Se ha uno spirito libero, è anche perché Betony è cresciuta in una famiglia non troppo tradizionale, in Virginia (Usa): il padre pilota di elicotteri aveva anche una spiccata attitudine alla creatività artigianale e tecnica. La madre, inglese, è stata una storica dell’arte che negli anni Sessanta ha saputo lottare per i diritti civili, quando non era molto facile farlo. Insomma, un imprinting che Betony ha coltivato nel tempo e che ha aperto le porte a una sfida alla sua comfort zone. Modella, artista, designer, scrittrice, scultrice, studiosa di antropologia sessuale: le molte vite in una di Betony Vernon seguono un percorso irregolare.
Laureata in storia dell’arte e oreficeria in Virginia, la designer si è trasferita a Firenze, per specializzarsi nella lavorazione del metallo al Fuji Studio Art Workshop. «Una bellissima città, ma avevo bisogno di andare oltre e mi sono trasferita a Milano per un master nella prestigiosa Domus Academy», racconta Betony. «Guru dell’architettura e del design come Ettore Sottsass, Alessandro Mendini o Andrea Brandi sono stati i miei maestri, i numi tutelari».
La scelta di puntare sul design ha avuto come conseguenza il suo primo studio, Atelier B.V., a cui è seguito il lavoro per la fiorentina Pampaloni e, come interior designer, per Fornasetti. «E per Gianfranco Ferré ho disegnato una collezione di 30 pezzi in oro e diamanti, sul tema della spilla da balia: è stata tra le prime Maison della moda che hanno varcato la frontiera con la gioielleria». Ma ha lavorato anche con Missoni, Jean-Paul Gaultier e Swarovski per gioielli indossati da Lady Gaga. È a Milano che la designer ha scoperto per la prima vola Pianegonda: «Gioielli nuovi, diversi, con un design innovativo. E in argento, un metallo che amo molto. Ho anche pensato che mi sarebbe piaciuto lavorare se ci fosse stata l’occasione. E gli incroci del destino hanno voluto così».
Dopo una lunga parentesi parigina e la creazione di video, libri, fotografie, programmi televisivi come The Boudoir per Mtv, sculture e gioielli, e dopo aver affrontato senza tabù il tema della sensualità come ricerca del benessere, Betony Vernon ha ricevuto una telefonata di Beatrice Beleggia, Ceo di Bros Usa, branch americana del gruppo Bros Manifatture, a cui fa capo il marchio Pianegonda. «Ho accettato con entusiasmo. L’idea è di dare una nuova identità a un marchio storico. Ho cominciato con il colore: blu, come quello del cielo che vedo dalla mia casa in Umbria», racconta la designer. E Betony Vernon sembra la persona adatta, proprio per la sua capacità interdisciplinare di creare in ambiti diversi, che un tempo si sarebbe definita rinascimentale. Pianegonda, lasciati per strada i nomi in latino delle collezioni, forse non sufficientemente percepibili al largo pubblico, su iniziativa di Betony ha rinnovato la boutique nel quadrilatero della moda, a Milano, ma anche il packaging.
Assoluto, invece, è il nome della prima collezione di Pianegonda firmata Betony Vernon. Motivo centrale: la sfera, una delle forme primordiali e una icona del design della creatrice americana. «La sfera è il centro della vita, del cosmo, raffigura l’atomo, particella che compone ogni cosa. È allo stesso tempo qualcosa di concreto e allo stesso tempo un simbolo», spiega Betony, che per la collezione ha scelto una modella non convenzionale come Anna Cleveland.
Il lavoro per Pianegonda è appena cominciato. Argento e oro sapranno convivere sotto le stelle della designer, con forme semplici e sorprendenti. Prossima tappa: la nuova collezione prevista per l’autunno, in tempo per l’appuntamento con Vicenzaoro.
Pianegonda in viaggio nell’universo con Assoluto
La nuova collezione di Pianegonda è in assoluto la prima firmata dalla nuova direttrice creativa Betony Vernon, chiamata a rinnovare il brand che oggi fa parte del gruppo Bros Manifatture. La collezione si chiama, pertanto, Assoluto. Anche se l’ispirazione della designer americana è tutt’altro. Assoluto vola alto ed è ispirata all’origine dell’universo. Un tema che appassiona astronomi e professori di fisica ma, in fondo, è anche quello che si sono chiesti tanti filosofi negli ultimi millenni.
In ogni caso, non è necessario scrutare le galassie per osservare lo stile essenziale della collezione, che punta sulla forma della sfera. I 23 gioielli della collezione Assoluto, in brillante argento, riportano tutti una sfera a indicare quello che si ritiene all’origine del Big Bang, dell’atomo, dell’amore, fate voi. Come abbiamo già scritto qui volto della collezione Assoluto è la modella americana Anna Cleveland.
Lodevole l’idea di comunicare la tecnica di realizzazione: Assoluto è realizzata in microfusione e assemblata e ultimata interamente a mano. L’argento 925 è protetto da due micron in argento 999, ovvero argento puro. In seguito, al gioiello viene applicata un’ulteriore protezione antiossidante di nanoceramica che aumenta la resistenza agli agenti atmosferici e all’uso quotidiano, senza alterare la matericità e il colore dell’argento.
Il volto di Pianegonda è Anna Cleveland
Patricia Cleveland è stata una modella simbolo negli anni Sessanta e Settanta, una delle prime afro-americane protagonista del mondo della moda. La figlia, Anna Cleveland, è ora invece protagonista della nuova campagna pubblicitaria di Pianegonda, brand del gruppo Bros Manifatture. Una idea di comunicazione legata al lancio della nuova collezione Assoluto, disegnati dalla direttrice creativa Betony Vernon, di cui parleremo su altre pagine.
Anna Cleveland ha anche un legame speciale con l’Italia visto è cresciuta in una piccola cittadina del Lago Maggiore. Volto etereo, definito come fascino androgino (in linea con i tempi), ha indossato per Yves Saint Laurent, Bulgari, Jean Paul Gaultier, Karl Lagerfeld, Lanvin, Valentino, Maison Margiela, Ferragamo. Lo shooting per Pianegonda è stato diretto dalla stessa Betony Vernon, con scatti affidati al fotografo francese Guillaume Thomas.
Pianegonda in catene
La collezione Vinctum di Pianegonda, presentata nel 2019 è stata ora aggiornata con nuovi pezzi. Il brand di Bros Manifatture, nella sua seconda vita, ha presentato una serie di collezioni tutte accomunate da due caratteristiche: sono realizzate sempre in argento e hanno un nome che deriva dal latino. Anche Vinctum non sfugge a questa regola. Ecco la traduzione: la parola vinctum può essere tradotto come «stretto in catene», coniugazione del verbo vincio. E, in effetti, anche i nuovi gioielli 2022 della collezione utilizzano gli anelli di catene di diverso tipo.
In realtà la collezione di Pianegonda è tra le più semplici. E, anche se non rinuncia alla ricerca di un design raffinato, è comunque composta da semplici catene. Anelli collegati uno all’altro che si trasformano in un gioiello molto metropolitano. Due collane, orecchini e bracciale, anello escluso, sono composti da catene con elementi allungati, con uno stile molto scandinavo. Anche questi gioielli Pianegonda sono realizzati in argento 925 lavorato utilizzando le tecniche della gioielleria tradizionale e trattato mediante bagni galvanici che ne garantiscono l’aspetto nel tempo.
Foedus 2022 per Pianegonda
Dal dizionario di latino: Foedus, sostantivo maschile che si può tradurre con la parola capretto. Ma non solo: il latino ha diverse declinazioni. Se si considera il significato nella terza declinazione (chiediamo perdono a chi non ha studiato la lingua degli antichi romani), il significato cambia in patto, trattato, convenzione, alleanza fra i popoli, legame, vincolo, associazione, accordo tra privati, legge, norma stabilita dalla natura o dal destino. Scegliete voi quale traduzione è più adatta alla collezione Foedus di Pianegonda. Come è noto, il marchio del gruppo Bros Manifatture sceglie parole in latino per dare un nome alle sue collezioni.
In questo caso anche la forma stessa dei gioielli evoca il concetto di un legame o di un patto (matrimoniale?). Bracciali e anelli, infatti, sono composti da linee in argento che formano un nodo, simbolo concreto del vincolo d’amore contratto tra due persone. In qualche modello invece del nodo è presente una catena associata in diverse forme, anche in questo caso con un rimando al concetto espresso da Foedus. Lanciata nel 2021, ora la collezione si rinnova e aggiunge spinelli rossi o neri all’argento.
Nuovi gioielli Tecum con Pianegonda
Pianegonda aggiunge nuovi pezzi alla collezione Tecum e presenta una linea per uomo.
Nec sine te nec tecum vivere possum. Traduzione: non posso vivere con te, né senza di te. È una delle più famose e belle frasi in latino, attribuita a Ovidio, e di solito riferita al tormento degli amanti segreti. In questa frase la parola tecum (con te) è definita dalla grammatica un pronome personale e riflessivo assieme al complemento di compagnia. Questa piccola digressione sulla lingua latina serve a introdurre la collezione Tecum di Pianegonda. Il marchio, da quando è stato acquistato da Bros Manifatture nel 2015, ha presentato regolarmente collezioni con un nome nell’antica lingua latina.
Tecum è una collezione piuttosto ampia, che utilizza in molti modelli la forma di grosse catene. L’argento è il materiale base utilizzato da Pianegonda, ma in questa collezione, in versione lucida oppure opaca. Il metallo è presentato anche rodiato nero, oppure con placcatura in oro giallo, in alcuni casi utilizzati sullo stesso gioiello: una novità nel mondo del brand veneto. Tra le novità della collazione ci sono anche la collana in argento 925 e bronzo con finitura pvd blu, bronzo e oro rosa, e gli orecchini con perle naturali.
Il mondo è bello perché Imperfectum con Pianegonda
Per escogitare un elogio dell’imperfezione c’è bisogno di un artista. E Pianegonda, marchio del gruppo Bros Manifatture, si è rivolta a uno scultore per ideare la capsule collection Imperfectum. Il nome, in stile lingua latina com’è ormai uso per la Maison specializzata in gioielli d’argento, è stata affidata a Marcantonio (un nome perfetto per i rimandi alla cultura dell’antica Roma), nome d’arte di Marcantonio Raimondo Malerba, artista e designer nato in provincia di Ravenna e scultore dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti. La collezione di gioielli è stata presentata in anteprima in occasione di Milano Design Week 2022.
Per ideare Imperfectum Marcantonio si è ispirato all’antica tradizione giapponese del kintsugi, reinterpretandola in un nuovo concept di gioiello contemporaneo. La collezione è composta di sette pezzi, in cui singoli elementi di gioiello apparentemente contrastanti tra loro sono uniti da un filo d’oro. L’idea di fondo è che la bellezza risiede anche nell’imperfezione. La collezione sarà disponibile da ottobre.
Ho racchiuso nel gioiello il concetto del tempo, pezzi che appartengono alla memoria, una dinamica che racconta una storia, nel gesto di mettere insieme le diverse parti e materiali.
Marcatonio
La parola latina incipit indica solitamente le parole iniziali di un libro, di una canzone e, in un brano musicale, le note o le battute iniziali. Più in generale, in latino l’incipit è l’inizio di qualcosa, per esempio di un rapporto tra due persone. Ed è anche la parola che dà il nome a una collezione di Pianegonda, marchio italiano del gruppo Bros Manifatture. Pianegonda, nella sua nuova vita, utilizza infatti nomi derivati dalla lingua dell’antica Roma per le sue collezioni.
La collezione Incipit prevede un bracciale e diversi modelli di orecchini e anelli, realizzati in argento 925% ed elementi in oro rosa 9 carati. Il design dei singoli elementi ricorda la forma della luna piena. Secondo Pianegonda, i gioielli Incipit si prestano a essere indossati per qualsiasi occasione e con qualsiasi look. Il brand sottolinea anche che sono state impiegate tecniche innovative nella realizzazione dei gioielli, per garantire perfetta vestibilità. Come testimoniano le modelle ritratte nell’ambiente candido delle cave di marmo sui monti delle Apuane, in Toscana.
Anche se la parola Clipea, nome di una delle nuove collezioni di Pianegonda, può sembrare un’allusione al termine inglese clip (graffetta, molletta e tanto altro), si tratta invece di un nuovo contributo del brand del gruppo Bros Manifatture alla diffusione della lingua latina nel mondo. Le collezioni di Pianegonda, infatti, da anni alludono sempre al mondo dell’antica Roma, almeno nella loro denominazione. In questo caso il nome deriva da clypeus, lo scudo utilizzato dai soldati dell’Impero per conquistare buona parte dell’Europa e del Nord Africa.
I gioielli, però, non hanno nulla di militaresco. Anzi, esibiscono forme morbide e sinuose e, nella definizione che offre la Maison, sono invece la rappresentazione della forza dell’acqua che leviga la pietra. Può darsi. La collezione comprende collana, bracciale, orecchini e anelli, ovviamente in argento 925, che contraddistingue la produzione della casa, ma con galvanica rutenio e, in qualche caso, con l’aggiunta di pietre semi preziose come l’onice.
Pianegonda allarga la collezione in argento Domina: per donne che sanno prendere decisioni ♦︎
Pianegonda continua a proporre collezioni con nomi presi in prestito dal latino. Una delle novità presentate due anni fa per esempio, è stata la collezione Domina. Prima di parlare dei gioielli, come sempre in argento, è divertente fare una piccola digressione: Dominus è il termine che aveva, per i Romani, il significato di «signore, padrone». In latino è usato anche per indicare il magistrato o in genere la persona che ha l’incarico di inquisire o il potere di decidere in un procedimento. Tutto ciò, probabilmente, non ha nulla a che vedere con i gioielli della collezione Domina.
O, forse, un po’ sì: la forma dei gioielli, infatti, è molto decisa, definita, anche se non è troppo audace. Per una donna dominatrice, insomma, vanno benissimo. A due anni di distanza alla collezione si sono aggiunti anche due pezzi placcati in oro 18 carati. Si tratta di un anello (290 euro) e di un paio di orecchini (240 euro). I prezzi dei gioielli in solo argento: un anello costa 179 euro, un bracciale 487, la collana più elaborata 345 euro. Della collezione fa parte anche un clutch, sempre in argento, a 1.800 euro.
Prima di parlare della collezione Amataum di Pianegonda occorre fare una premessa: la lingua degli antichi romani, il latino, distingue le funzioni logico-grammaticali di sostantivi, aggettivi e pronomi grazie anche a cinque declinazioni: la parola, quindi, assume piccole modifiche che servono a indicare la sua collocazione. Tra le declinazioni, l’accusativo indica la persona o la cosa su cui ricade direttamente l’azione del verbo. Eccoci a spiegare che Amatum, si può tradurre semplicemente come «l’amato». La collezione di Pianegonda, però, dal brand che fa parte di Bros Manifatture è presentata in modo del tutto diverso: ispirata a ciò che la natura crea, come fibre vegetali o dune di sabbia nel deserto, con le linee ondulate scolpite dal vento.
Insomma, Amatum si riferisce forse all’amore per la natura. O che l’amore sia, invece, per l’argento unito a pietre semi preziose come ametista o quarzo lime, i materiali che compongono i gioielli del brand? In ogni caso, le line ondulate servono a comporre collane con pendenti, anelli, bracciale e orecchini nello stile che ormai contraddistingue la nuova vita di Pianegonda.
Uno degli aspetti positivi quando si parla dei gioielli di Pianegonda è la necessità di un piccolo ripasso di storia latina. Le collezioni del brand del gruppo Bros Manifatture, infatti, sono sempre indicati con un nome nella lingua dell’antica Roma. Ecco, quindi, l’anello Foedus, presentato ora anche in una versione Love Season, con un chiari riferimento a San Valentino. In ogni caso, è divertente sapere che foedus, nella Roma antica, indicava il trattato in base al quale si costituiva un accordo internazionale, e quindi l’alleanza con altri popoli. Qui, in fondo, si tratta dell’alleanza con la propria partner.
Premesso questo, l’anello Foedus è composto da fili d’argento che si intrecciano in una fusione di trame diverse. Utilizzando la tecnica della microfusione, le maglie formano nodi dall’intreccio delle varie trame. Tutti i gioielli Pianegonda, in effetti, sono realizzati in argento 925, rifiniti con tecniche orafe tradizionali e bagni galvanici che ne assicurano l’aspetto duraturo nel tempo. Nella versione Love Season l’anello è proposto anche in versione rodio nero e con l’aggiunta di cubic zirconia. Prezzo: 165 euro.