Perle

Le perle rare di Assael

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Le perle rare e i gioielli straordinari di Assael, Maison con base a New York ♦

Le storie dei grandi gioiellieri sono spesso intrecciate alle storie di grandi commerci di gemme. E le storie di grandi commerci di gemme sono spesso intrecciate a quelle di grandi viaggi. Compiuti per necessità o per spirito di avventura, per business o per semplice curiosità: spesso questi cambiamenti radicali sono stati l’inizio di sage familiari legate alla gioielleria.

tormalina bicolore con taglio a cuscino di quasi 28 carati. Parure di perle baby Akoya in oro rosa 18 carati
Tormalina bicolore taglio a cuscino di 28 carati con perle baby Akoya, oro rosa 18 carati

È questo il caso di James Assael, commerciante di diamanti che lavorava a Milano, in Italia, nei primi anni del secolo scorso. Prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, James Assael (erano tempi difficili) è arrivato in America, via Cuba. Il figlio di James, Salvador, dopo essersi distinto nell’esercito degli Stati Uniti durante la guerra in Europa, ha continuato poi a lavorare con il padre, ma allargando il commercio, e poi la realizzazione di spettacolari gioielli, anche alle perle. Anzi, alle migliori perle.

Anello con perla dei Mari del Sud di 14 millimetri e acquamarina di 10 carati
Anello con perla dei Mari del Sud di 14 millimetri e acquamarina di 10 carati

Ed è diventato il re delle perle. La storia dell’azienda racconta che Salvador è stato sedotto dalla bellezza del più grande perla di tutti, il Pinctada Maxima, dalla perla del mare del sud, dalla più piccola d’oro indonesiana, dalle rare perle birmane, dalla perla nera di Tahiti. La selezione delle perle di Assael è severissima.  Solo il 5% delle perle è considerata perfettamente tonda. La tradizione di famiglia continua oggi con Christina Lang Assael e con la immutabile, severa, selezione di perle e di gemme. Come testimoniano gli straordinari pezzi firmati Assael, sia nella linea di alta gioielleria, che in quella delle collezioni non concepite come pezzi unici. Guardare per credere.

Orecchini con aggregato di feldspato, quarzo, rame del Michigan e corallo della Sardegna
Orecchini con aggregato di feldspato, quarzo, rame del Michigan e corallo della Sardegna
Anello con rara perla di ostrica spinosa Spondylus viola  e striscia blu assieme a spinelli ovali viola su platino
Anello con rara perla di ostrica spinosa Spondylus viola e striscia blu assieme a spinelli ovali viola su platino
Orecchini con corallo della Sardegna e lapislazzuli
Orecchini con corallo della Sardegna e lapislazzuli
Anello con perla dorata dei Mari del Sud, tormalina bicolore e zaffiro rosa
Anello con perla dorata dei Mari del Sud, tormalina bicolore e zaffiro rosa
Collana con corallo sardo e turchese
Collana con corallo sardo e turchese

Anello con corallo Skin Angel e acquamarina
Anello con corallo Skin Angel e acquamarina







Le perle sandwich di Little H

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Perle che nascondono rubini o smeraldi: i gioielli di Little H sono davvero diversi dagli altri ♦︎

Il culto delle perle è nato in Giappone, ma non tutti i giapponesi considerano le perle come simbolo intoccabile della perfezione della natura. Le perle possono essere utilizzate, lavorate, aperte, scavate, modificate: ed è quello che fa Hisano Shepherd. Nata in Giappone, ma cresciuta tra Tokyo e Los Angeles, dove risiede oggi, la designer ha iniziato a progettare gioielli da ragazza. «Mia nonna mi portava al teatro Takarazuka, un gruppo teatrale tutto al femminile e si vestiva con i suoi gioielli più preziosi. In particolare, ricordo il suo anello di fidanzamento di smeraldi e gli anelli da cocktail con opali», racconta Hisano Shepherd.

Orecchini con perle barocche in cui sono incastonati semi di perle
Orecchini con perle barocche in cui sono incastonati semi di perle

Il suo contatto con la gioielleria è iniziata con lo studio delle tecniche di oreficeria durante la scuola superiore e poi con specializzazioni tra Los Angeles e New York. Ha iniziato poi a fare pratica in un laboratorio di riparazione e lucidatura di un produttore di fashion jewelry, fino a quando non ha messo a fuoco il suo percorso creativo e ha fondato la sua Maison, Little H. Oggi lavora soprattutto con le perle, rotonde o barocche. Ma in un modo assolutamente originale: lo sferico frutto delle ostriche è lavorato fino a ospitare rubini, zaffiri e smeraldi. Sono perle di mare o di acqua dolce, perfettamente rotonde o con il volume irregolare, bianche oppure colorate. E magari spezzate a metà. Una collezione, per esempio, si chiama Pearl Geode, per la quale ha depositato anche una richiesta di brevetto.

Anello con perla barocca e zaffiro rosa
Anello con perla barocca e zaffiro rosa
Anello con perla Edison lavanda e tormaline
Anello con perla Edison lavanda e tormaline
Ciondolo con perla e ametista
Ciondolo con perla e ametista
Hisano Shepherd
Hisano Shepherd
Orecchini pendenti con tormaline a spirale e geode di agata
Orecchini pendenti con tormaline a spirale e geode di agata

Orecchini con perle e rubini
Orecchini con perle e rubini







Come pulire cammei, perle, smeraldi, opali, cristalli

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Come si fa a pulire un gioiello fragile, che si può rovinare facilmente? Ecco le regole da seguire per pulire un gioiello senza rovinarlo ♦

Forse nel cassetto avete dei gioielli fragili, delicati. È molto facile: la maggior parte dei gioielli non sono realizzati con pietre durissime, come diamanti o rubini, che sono pietre più resistenti (anche se nonostante questo possono rovinarsi lo stesso). Ci sono anche i materiali che si rovinano o si graffiano molto facilmente, per esempio cammei, perle, smeraldi, opali, cristalli. E sono fragili anche i materiali che sono incollati, come le pietre che compongono un pavé.

Pulizia di una collana di perle
Pulizia di una collana di perle

Attenzione, quindi: questo tipo di gioielli va trattato con molta, molta attenzione. Specialmente quando è necessario pulirli, operazione che va ripetuta con regolarità. A proposito: meglio ancora di pulire i gioielli è evitare che si sporchino. Non indossateli se dovete occuparvi di giardinaggio, lavare i piatti, oppure se state per cospargervi con una crema, o qualsiasi altra azione che abbia a che fare con sporcizia e prodotti chimici. Per fortuna non è difficile pulire un gioiello delicato, a patto di seguire questi consigli.

Mossa 1: immergere il gioiello in una tazza d'acqua
Mossa 1: immergere il gioiello in una tazza d’acqua
Mossa 2: aggiungere una goccia di sapone liquido neutro. Eventualmente utilizzare uno spazzolino morbido
Basta una goccia di sapone liquido neutro. Eventualmente utilizzare uno spazzolino morbido

Materiali da utilizzare

  • Acqua tiepida
  • Sapone neutro liquido (da evitare gli antibatterici e saponi aggressivi)
  • Panno morbido: va benissimo una vecchia maglietta di cotone, oppure microfibra
  • Uno spazzolino da denti morbido meglio se con setole naturali

Come fare

Mescolate acqua tiepida (né calda né fredda) con una goccia di sapone neutro in un bicchiere o in un piatto concavo. Quando la miscela fa un po’ di bolle e si è diluita bene, immergete i gioielli e lasciate riposare per due minuti. Se nelle fessure (per esempio, tra una pietra e il metallo) si è depositata polvere, utilizzate molto delicatamente lo spazzolino a setole morbide. Concentratevi soprattutto sul lato inferiore. Assicuratevi di risciacquare bene la soluzione, sempre con acqua tiepida: i residui di sapone possono danneggiare le pietre. A operazione terminata, asciugate delicatamente con un panno morbido.

Anello con smeraldi a bolle
Anello con smeraldi a bolle

Cammei o smeraldi

Possiamo aggiungere un consiglio a parte per la pulizia di i cammei o smeraldi. Oltre a seguire le indicazioni che avete letto prima, in questo caso potete utilizzare l’olio che si impiega per il corpo dei neonati. Gli smeraldi, per esempio possono rovinarsi a causa di micro fessure, quasi invisibili, ma che tendono ad allargarsi: una goccia di olio può evitare che rovinino ulteriormente.

Prudenza

Attenzione: queste indicazioni sono generiche. Ovviamente, se avete in casa un gioiello molto antico o particolarmente delicato chiedete un consiglio al vostro gioielliere di fiducia prima di operare interventi che potrebbero rovinarlo.

Collana con perle, diamanti e oro
Collana con perle, diamanti e oro
Bracciale in oro con perle di Thaiti
Bracciale in oro con perle di Thaiti
Orecchini con perle South Sea e diamanti
Orecchini con perle South Sea e diamanti
Collana di perle coltivate a quattro fili venduta per 40.0000 euro
Collana di perle coltivate a quattro fili venduta per 40.0000 euro
Bracciale Tudor Rose, in oro bianco, diamanti e perle
Bracciale Tudor Rose, in oro bianco, diamanti e perle







24 cose che non sapete sulla collana di perle

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Volete comprare una collana di perle? Oppure avete nel cassetto orecchini con perle, oppure un anello con una bellissima perla? Come i diamanti, le perle sono uno dei classici della gioielleria. Adornavano i gioielli degli antichi, uomini e donne. E fino a un secolo fa le uniche disponibili erano quelle naturali, mentre oggi sono più comuni quelle coltivate. Ma pensate di conoscere tutto sulle perle? Ecco 24 aspetti delle perle che probabilmente non sapete ancora.

Se volete conoscere di più sulle perle leggete: Tutto sulle perle. 

1 Un filo graduato di perle il più delle volte ha almeno 3 millimetri di differenza tra quelle dalle estremità al centro della collana.

2 Le perle di acqua dolce e salata sembrano abbastanza simili a un occhio non esperto, ma in realtà sono classificate come famiglie biologiche diverse. Quelle di acqua dolce fanno parte della famiglia delle Unionidae. Le perle di acqua salata, invece, crescono all’interno delle ostriche della famiglia dei Pteriidae, che vivono negli oceani.

Collana di perle e diamanti di Yoko London
Collana di perle e diamanti di Yoko London

3 Le perle sono una risposta a un intruso: si formano, infatti, all’interno del guscio come meccanismo di difesa contro qualcosa di irritante che si insinua all’interno dell’ostrica. Il mollusco crea la perla proprio per sigillare l’irritazione.

Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London
Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London

4 La lucentezza delle perle dipende dal riflesso, dalla rifrazione e dalla diffrazione della luce dagli strati traslucidi: più sottili e numerosi sono gli strati nella perla, più fine è la lucentezza.

5 L’iridescenza delle perle è causata dalla sovrapposizione di strati successivi, che spezza la luce che cade sulla superficie.

5 Le perle (in particolare quelle d’acqua dolce coltivate) possono essere tinte di giallo, verde, blu, marrone, rosa, viola o nero.

6 Poiché le perle sono costituite principalmente da carbonato di calcio, possono essere sciolte nell’aceto o nel succo di limone: non fatele cadere nell’insalata!

Orecchini di Yoko London, perle e diamanti
Orecchini di Yoko London, perle e diamanti

7 Le perle d’acqua dolce si formano in laghi, fiumi, stagni e altri bacini d’acqua dolce che si trovano nei climi più caldi. Ma si trovano anche in zone più fredde e più temperate come la Scozia (dove sono protette dalla legge).

8 La maggior parte delle perle coltivate d’acqua dolce vendute oggi non provengono dal Giappone, ma dalla Cina.

9 Giappone mantiene tuttavia il suo status di centro di trasformazione delle perle e importa la maggior parte della produzione cinese di perle Akoya. Queste perle sono quindi lavorate (spesso semplicemente ordinate), rietichettate come prodotto del Giappone ed esportate.

Collana di perle e diamanti di Yoko London
Collana di perle e diamanti di Yoko London

10 La convinzione comunemente diffusa che un granello di sabbia agisca come irritante per stimolare la crescita di una perla naturale in realtà è un caso molto raro.

11 Come si distingue una perla naturale da una coltivata? Un esame a raggi X è il sistema più sicuro: le perle coltivate nucleate sono spesso preformate, poiché tendono a seguire la forma del nucleo che è stato impiantato. Quelle naturali no.

12 La perla coltivata può essere raccolta in un periodo che va da 12 a 18 mesi per le Akoya, 2-4 anni per Tahiti e Mare del Sud e 2-7 anni per acqua dolce.

Bracciale di perle dorate e diamanti di Yoko London
Bracciale di perle dorate e diamanti di Yoko London

13 Un metodo semplice per riconoscere le vere perle dalle imitazioni è quello di strofinare due sfere una contro l’altra. Le perle false sono completamente lisce, mentre quelle naturali o coltivate sono composte da piastrine di madreperla, che le rendono leggermente ruvide.

14 Esistono pochissimi collane con fili di perle naturali e sono spesso vendute per centinaia di migliaia di dollari.

15 Le perle naturali sono rarissime: uno dei luoghi in cui ancora se ne trovano è nei mari al largo del Bahrain e dell’Australia.

Il differente nucleo delle perle coltivate e naturali. Immagine da Wikipedia
Il differente nucleo delle perle coltivate e naturali. Immagine da Wikipedia

16 Le perle nere (chiamate perle di Tahiti) sono molto raramente davvero nere: di solito hanno sfumature di verde, viola, melanzana, blu, grigio, argento o pavone (un mix di diverse tonalità, come una piuma di pavone).

17 Le perle dei Mari del Sud sono le più grandi e rare delle perle coltivate, cosa che le rende le più preziose.

18 Le perle definite come Margarita sono estremamente difficili da trovare oggi e sono conosciute per il loro unico colore giallastro. La collana Margarita più famosa è quella che l’allora presidente venezuelano Romulo Betancourt ha regalato a Jacqueline Kennedy quando lei e suo marito, il presidente John F. Kennedy, erano in visita ufficiale in Venezuela.

Collana con perle di Tahiti e diamanti
Collana con perle di Tahiti e diamanti di Yoko London

19 Di solito si attribuisce a Mikimoto l’invenzione del processo per coltivare le perle. In realtà, il modo per ottenere perle coltivate è stato sviluppato dal biologo britannico William Saville-Kentin Australia e portato in Giappone da Tokichi Nishikawa e Tatsuhei Mise. Nishikawa ottenne il brevetto nel 1916 e sposò la figlia di Mikimoto. Il quale è stato così in grado di utilizzare la tecnologia di Nishikawa.

20 Per molti commercianti e grossisti di perle coltivate, la misura di peso preferita utilizzata per perle sfuse e fili di perle è la momme, misura tradizionalmente usata in Giappone, che equivale a 3,75 grammi.

21 La lucentezza è il principale fattore di differenziazione della qualità delle perle secondo i gioiellieri.

Anello con perla dorata South Sea e diamanti
Yoko London, anello con perla dorata South Sea e diamanti

22 Ma a parità di fattori è la dimensione a determinare il valore: più grande è la perla, più preziosa è.

23 Le perle sono disponibili in otto forme base: rotonda, semicircolare, bottone, goccia, pera, ovale, barocca, cerchiata e doppio boulder.

24 Le collane di perle sono classificate in diversi tipi, secondo la misura: a colletto (25-33 centimetri) spesso con più fili di perle, girocollo (35-41 centimetri), principessa (43-48 centimetri) e matinée (50-60 centimetri). Infine, più rare sono la misura opera (70 a 90 centimetri) e sautoir o pearl rope (circa 115 centimetri).

La collana di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati
Collana girocollo di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati






 

Tutto sulle perle

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Tutto sulle perle: una veloce guida con quello che c’è da sapere su uno degli elementi più amati nella gioielleria. Che sono considerate anche una delle pietre (anche se non lo sono) del mese di giugno ♦ 

Le perle: questa strana e preziosa forma va di moda tutto l’anno, tutti gli anni. Infatti, le perle piacciono da secoli: fin dall’antichità sono state utilizzate per i gioielli, anche per gli uomini. Regine e principesse, giovani ragazze e anziane nonne: tutte hanno indossato e indosseranno le perle, magari in maniera diversa. Ma non sono utilizzate solo per collane, anelli e orecchini: queste sfere translucide sono infatti costituite da una materia che serve per produrre anche qualche crema di bellezza.

Ellence, collana Sakura
Ellence, collana Sakura

Abbiamo preparato una guida per svelare tutti i segreti di questo misterioso prodotto delle ostriche. Se volete levarvi ogni dubbio sulle perle, e magari valutare la collana che avete nel cassetto, continuate a leggere questa guida.

La perla è una sfera, ma non è sempre perfetta. È costituita da carbonato di calcio in forma cristallina (aragonite). Questa sostanza si forma come deposito in strati concentrici ed è prodotta da molluschi (di solito le ostriche). Il termine perla deriva dal latino pernula, con cui si indicava la conchiglia che la contiene, e la cui forma di ovale allungato ricordava agli antichi romani, curiosamente, la coscia del maiale.

Una perla si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzi di conchiglie, si ferma nella cavità palleale della conchiglia. Per proteggersi, il mollusco la ricopre com strati successivi di madreperla. In questo modo si depositano vari strati di calcio che, in combinazione con altri minerali, creano le perle.
La nacre, o madreperla, è la sostanza naturale che il mollusco secerne per proteggersi da irritanti quali ad esempio frammenti di conchiglie, parassiti o corpi estranei innestati.

Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com
Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com

La forma

Contrariamente a quanto si pensa, una perla rotonda è rara (e, quindi, vale di più). Di solito, invece, le perle coltivate non hanno forme simmetriche. Anche se possono avere molto lustro, costano meno delle perle rotonde. Le perle che non sono tonde si possono creare con sistemi speciali: per ottenerle viene inserito un frammento di plastica con la forma scelta, che l’ostrica coprirà con la madreperla. Il risultato è che, dopo anni di attesa, la perla che nasce ha la forma ingrandita del frammento iniziale.

Diverse forme di perle
Diverse forme di perle

Non ci sono solo le perle bianche, le più comuni. Quelle più rare sono rosa, crema, viola scuro, grigie e nere. Ma oggi con le tecniche di coltivazione si ottengono anche perle con tonalità verde, azzurra, o arancione. Sono usate anche nella bigiotteria. Le perle nere, in realtà di colore scuro, sono le più rare. Possono essere Akoya (sono perle coltivate che vengono prodotte dalla Pinctada Fucata Martensii, meglio nota come Ostrica Akoya), di fiume, oppure di Tahiti, le più pregiate. Sono rare anche perché le ostriche che creano le perle nere sono molto più delicate.

Ci perle di acqua dolce e di acqua salata. le prime sono coltivate nei laghi e nei fiumi, le seconde nell’oceano e spesso nelle lagune. Le più preziose sono le South Sea. Ma sono molto diffuse: se ne trovano nel Golfo Persico e Mar Rosso, nell’Oceano Indiano, lungo la Costa del Sud dell’India, Sri Lanka.

Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro
Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro

Come valutare le perle

La qualità si misura con con il lustro, cioè con la quantità e qualità della luce riflessa dalla superficie della perla. Ovviamente, più il lustro è elevato, migliore è la qualità. Come fare? Provate: dovete riuscire a vedere il vostro riflesso chiaramente sulla superficie della perla. Se, invece, non vedete nulla, significa che la perla è  troppo bianca e opaca, probabilmente di qualità media o bassa.

Collana di perle by Coscia, indossata
Collana di perle by Coscia, indossata

I sistemi di valutazione

La classificazione delle perle è complicata: infatti, sono in uso due diversi sistemi. Quello AAA-A e quello A-D (chiamato anche Sistema di Tahiti). Questo può generare confusione in chi acquista un gioiello con perle. Il sistema di classificazione AAA valuta le perle con una scala che va da A (voto più basso) a AAA (voto più alto). DI solito questa classificazione è utilizzata per le perle di acqua dolce e le Akoya, ma può essere indicata anche per le australiane e di Tahiti.

AAA Massima qualità, senza difetti. La superficie della perla ha un lustro molto alto, e almeno il 95% della superficie non ha difetti.

AA+ Alta qualità, lustro, 85% della superficie senza difetto.

AA La superficie ha un lustro alto, il 75% della superficie non ha difetto.

A+ Lustro non molto elevato, superficie con qualche difetto, ma sotto il 25%.

A Lustro basso, più del 25% della superficie con difetti.

Classificazione A-D (o sistema Tahiti)

Considera le perle in una scala che va da A (voto più alto) a D (voto più basso). È utilizzato in particolare nella Polinesia Francese.

A Alto lustro e minime imperfezioni, sotto il 10% della superficie.

B Alto o medio lustro, imperfezioni al massimo sul 30%.

C Medio lustro, imperfezioni fino al 60%.

D Imperfezioni sul 60% della superficie.

La dimensione delle perle
La dimensione delle perle

La dimensione

Le dimensioni contano, in questo caso: le perle più ricercate sono quelle grandi. In casi rarissimi il diametro arriva a 2 centimetri (sono quelle australiane). Di solito, però sono più piccole: da un diametro persino sotto 1 millimetro a una dimensione in media tra i 6,5 e i 7 millimetri.

Attenzione ai difetti nascosti: state attenti alle vostre perle, spesso quelle montate su bracciali o anelli nascondono un difetto nella parte inferiore. Per questo hanno (o dovrebbero avere) un prezzo inferiore.

Leggi anche: Come pulire le perle

Orecchini con fiori in legno di sawo intagliato e perle barocche indossati
Orecchini con fiori in legno di sawo intagliato e perle barocche indossati by Alexandra Mor

Collana di perle per uomo di Mikimoto
Collana di perle per uomo di Mikimoto

Bracciale da mano Asteroid in oro giallo 18kt con perle 1
Bracciale in oro e perle di Tasaki

La regina Elisabetta indossa una collana con tre fili di perle e una spilla con diamanti e turchese
La regina Elisabetta indossa una collana con tre fili di perle e una spilla con diamanti e turchese







Le nuove perle di Mayumi

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Fasoli gioielli, azienda di Verona, è famosa per il suo brand interamente dedicato alle perle: Mayumi. La Maison rinnova continuamente le sue collezioni basate sul frutto perlaceo delle ostriche, e spesso montate su gioielli anche in versione rosa, malva o nera.Le perle d’acqua dolce sono montate su oro oppure argento rodiato 925, aspetto che contribuisce a mantenere prezzi accessibili. L’esperienza di Mayumi inizia nel 1985 in una delle maggiori pearls farm in Giappone: il fondatore Alberto Fasoli, ha appreso qui tutti i segreti del mestiere e scoperto il ristretto mercato delle perle. Nel 1991 l’imprenditore ha trasformato quindi la sua azienda da semplice importatrice a produttrice di gioielli con perle.

Anello in oro rosa, diamanti e perla di Tahiti
Anello in oro rosa, diamanti e perla di Tahiti

Il nome del brand veneto è composto da Ma, che in giapponese significa arco, e Yumi che vuol dire forza. L’idea di fondo di Mayumi, insomma, è quella di un omaggio alla natura che, nei fondali delle acque di paesi lontani dà vita alle perle, simbolo di perfezione e purezza. Le pallide sfere sono poi utilizzate per realizzare gioielli con uno stile moderno, ma classico.

Ciondolo in oro rosa, diamanti e perla di Tahiti
Ciondolo in oro rosa, diamanti e perla di Tahiti
Anello in argento placcato con perla di Tahiti e cubic zirconia
Anello in argento placcato con perla di Tahiti e cubic zirconia
Orecchini in argento placcato con perle di Tahiti e cubic zirconia
Orecchini in argento placcato con perle di Tahiti e cubic zirconia
Orecchini in oro bianco con perle Akoya
Orecchini in oro bianco con perle Akoya
Anello in oro bianco con perle Akoya
Anello in oro bianco con perle Akoya
Collana in argento placcato con perle e cubic zirconia blu
Collana in argento placcato con perle e cubic zirconia blu

Anello in argento con perla tahitiana
Anello in argento con perla tahitiana







Le perle scultura di Yvel

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Yvel crea gioielli in cui la perla è sempre al centro: ma la varietà è straordinaria. Nel 2017 ha vinto un Couture Design Awards nella categoria Best in Pearls per un notevole anello con perla barocca ♦

Yvel è stata fondata nel 1986 da Orna e Isaac Levy. Notate il nome: Yvel è Levy al contrario. Ma in realtà non c’è nulla di strano: Orna e Isaac continuano semplicemente una tradizione di famiglia secolare. E dire che la loro attività è stata una scommessa: la coppia aveva deciso di investire gli ultimi soldi rimasti, 2.000 dollari, in perle. È stata la loro fortuna: si sono specializzati nei gioielli a base di perle. «Un consiglio: scegliete il colore. Al di là della classica tonalità di bianco, le perle sono disponibili in una paletta di colori deliziosi dal misterioso grigio scuro al verde d’oro fino allo scintillante champagne. Vi è certamente una tonalità per soddisfare perfettamente ogni tono della pelle, l’umore e lo stile», dice Isaac. Le perle, assieme a oro e pietre preziose sono lavorate e proposte in una straordinaria varietà di forme e sfumature. Se la forma sferica è perfetta, Yvel riesce a lavorarci attorno con una esuberante fantasia.

Collana in oro 18 carati con diamanti colorati e perle barocche multicolori
Collana in oro 18 carati con diamanti colorati e perle barocche multicolori

Il loro design ha trovato schiere di ammiratori. Così, anche se la Maison ha base a Tel Aviv, i gioielli di Yvel si possono trovare in più di 600 negozi di lusso nei cinque continenti, oltre che nelle boutique in Israele e negli Usa, a Miami. Due esempi: la collezione Biwa, che prende il nome dal lago in Giappone noto per le sue incredibilmente brillanti perle fino al 1985, quando la coltivazione è cessata a causa dell’inquinamento. Oppure la Satin Sea collection, con grandi perle barocche che diventano piccole sculture.

 

Collana in oro giallo 18 carati con perle dei Mari del Sud e diamanti
Collana in oro giallo 18 carati con perle dei Mari del Sud e diamanti
Collana di perle barocche
Collana di perle barocche
Collana di diamanti e tsavoriti della collezione Peacock
Collana di diamanti e tsavoriti della collezione Peacock
Bracciale in oro rosa con diamanti rosa e bianchi
Bracciale in oro rosa con diamanti rosa e bianchi
Bracciale in oro con perla barocca violacea
Bracciale in oro con perla barocca violacea
Orecchini in oro bianco con diamanti bianchi e neri
Orecchini in oro bianco con diamanti bianchi e neri
Yvel, anello con perla barocca
Yvel, anello con perla barocca, vincitore al Couture Design Awards 2017

 Satin Sea collection: bracciale con perle barocche Keshi e oro rosa
Satin Sea collection: bracciale con perle barocche Keshi e oro rosa







Come stabilire l’età delle vostre perle

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L’importanza dell’età per stabilire il loro vero valore delle perle. E anche se si tratta di falsi ♦

Volete sapere quanti anni ha una collana di perle? Forse è un’informazione interessante se volete acquistare oppure vendere il gioiello di particolare valore. Anche perché alcune perle coltivate, e trattate artificialmente, con il tempo perdono lucentezza e, quindi il loro valore non solo estetico, ma anche commerciale. Il valore delle perle, infatti, è determinato da una combinazione di lucentezza, colore, dimensioni, mancanza di difetti superficiali e simmetria. A parità di tutti i fattori, tuttavia, più la perla è grande più è preziosa. Le perle grandi e perfettamente rotonde sono rare e molto apprezzate, mentre le perle a forma di lacrima sono spesso utilizzate nei ciondoli.

Le perle sono tra i materiali più delicati
Le perle sono tra i materiali più delicati

Rimane il problema dell’età. In media le perle sono raccolte dopo un anno per quelle Akoya, coltivate in Giappone e Cina, mentre ci vogliono dai due ai quattro anni per quelle scure di Tahiti e per quelle bianche o dorate dei Mari del Sud. Sono necessari dai due ai sette anni per ottenere quelle di acqua dolce.

Orecchini in oro bianco e perle
Autore, orecchini in oro bianco e perle

Se avete necessità di conoscere con più precisione l’età delle vostre perle dovete rivolgervi a un laboratorio specializzato. Ma non sono molti:  il SSEF, l’Istituto Gemmologico Svizzero, può vantare di essere il primo laboratorio gemmologico al mondo capace di introdurre, come servizio aggiuntivo per i clienti, la datazione delle perle.

Il metodo utilizzato è quello che si adotta in ambito scientifico per la datazione di reperti archeologici, con il metodo del carbonio 14 (14C). Infatti, le perle sono costituite da carbonato di calcio: per questo a contatto con l’aceto o con materiali acidi si sciolgono (fate attenzione).

10mm South Sea pearls, 10.10cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
Yoko London, 10mm South Sea pearls, 10.10cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application

Il sistema è interessante soprattutto nel caso sia necessario determinare la provenienza storica di gioielli antichi, di particolare pregio. Non solo: il sistema di analisi può anche essere utilizzato per identificare frodi, per esempio, quando perle più giovani sono montate su gioielli antichi, o sono stati trattati in modo da sembrare più vecchie. Un’opportunità che può diventare fondamentale, per esempio, per alcuni pezzi che sono messi all’asta. Il metodo ha già avuto successo in alcuni casi simbolici. Per esempio, per datare le perle naturali recuperate da una nave naufragata in Indonesia e che risalgono al 1200. Federico Graglia

Le perle Cowdray, vendute per 7,5 milioni di dollari
Le perle Cowdray, vendute per 7,5 milioni di dollari
Orecchini a clip di René Bonvin
Orecchini a clip di René Bonvin
Collana di perle naturali e diamanti
Collana di perle naturali e diamanti
Collana di perle coltivate a quattro fili venduta per 40.0000 euro
Collana di perle coltivate a quattro fili venduta per 40.0000 euro

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Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello






 

Perle per l’eternità con tinyOm

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I gioielli di tinyOm: oro 18 carati e perle del Bahrein ♦︎

La fondatrice di tinyOm, Virginie Dreyer, ex avvocato a Parigi, definisce la sua attività come “jewellery for the Soul”. Insomma, gioielli per lo spirito, più che per la vanità. Come, del resto, indica il nome stesso della piccola Maison, che incorpora il suffisso om, mantra tibetano che si ispira alla creazione dell’universo. Virginie si è trasferita in Medio Oriente per motivi familiari, ha studiato grafica e design e, attratta dall’oreficeria e dall’artigianato del Bahrein, suo paese adottivo, ha cominciato a creare gioielli. È appassionata di yoga, che pratica e insegna, oltre a ispirare i suoi gioielli .

Orecchini della collezione Seeding
Orecchini della collezione Seeding

I piccoli fili in oro 18 carati che compongono i gioielli sono abbinati a piccole perle del Bahrein, che per Tiny Om “sono le più rare ed eccezionali per la loro natura unica: nascono là dove le sorgenti di acqua fresca irrompono nell’acqua salata del mare, acquisendo grazie a questo insolito contrasto una lucentezza straordinaria”. Rare, insomma, ma non eccessivamente, dato che i gioielli di tinyOm hanno prezzi che non superano i 700 dollari. Margherita Donato

Anello con cerchi di fili d'oro e 4 perle naturali
Anello con cerchi di fili d’oro e 4 perle naturali
Anello Twist in oro e perle naturali
Anello Twist in oro e perle naturali
Collana Bloom con ciondolo in oro e perle naturali
Collana Bloom con ciondolo in oro e perle naturali
Collana Twist con ciondolo in oro e perle naturali
Collana Twist con ciondolo in oro e perle naturali
Orecchini Dew in oro rosa e perle naturali
Orecchini Dew in oro rosa e perle naturali

Orecchini Ivy in oro e perle naturali
Orecchini Ivy in oro e perle naturali







Coscia, un secolo di perle sotto il Vesuvio

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La tradizione secolare di perle di Coscia, gioiellieria nata proprio 100 anni fa a Torre del Greco ♦

La storia è piuttosto avventurosa: risale al 1919, quando Vincenzo Coscia, partito da Torre del Greco, approdò su una piccola isola del Mozambico, dove le spiagge erano disseminate di conchiglie corniola, le migliori per produrre cammei. Coscia, gioielleria che oggi sfoggia uno showroom al Centro orafo di Tarì (Caserta) è nata sotto il segno del viaggio. Dalla ricerca di pietre e materiali preziosi in lidi lontani, fino ai mercati di New York, Cape Town, Sidney.

Orecchini in oro rosa, diamanti e perle rosa
Orecchini in oro rosa, diamanti e perle rosa

Negli anni Cinquanta l’attività è stata proseguita dal figlio, Vittorio, che allarga l’orizzonte e si specializza nella lavorazione delle perle coltivate, australiane e giapponesi. Attività proseguita e ampliata negli ultimi vent’anni da Giancarlo Coscia, che ha modernizzato l’azienda per renderla adatta ad affrontare le nuove sfide commerciali, con linee ad hoc, come Lelune (collane di perle classiche), oppure Coscia 925 (stile più giovane, con bracciali e ciondoli). L’azienda, ormai conosciuta anche all’estero, mantiene però le radici a Torre del Greco, cittadina alle falde del Vesuvio, conosciuta in tutto il mondo per la produzione di cammei e la lavorazione di coralli. Ma sono soprattutto le perle il fulcro della produzione di Coscia. Ecco alcuni dei gioielli più significativi delle collezioni del brand campano. Giulia Netrese

Anello in oro rosa, con diamanti e perla rosa
Anello in oro rosa, con diamanti e perla rosa

collana con perle e pietre dure
collana con perle e pietre dure

Girocollo in oro rosa con perla, madreperla e diamanti
Girocollo in oro rosa con perla, madreperla e diamanti

Girocollo Oceania in oro con pendente, perla, diamanti
Girocollo Oceania in oro con pendente, perla, diamanti
Orecchini in oro bianco, perle e diamanti
Orecchini in oro bianco, perle e diamanti

Bracciale con perle e diamanti
Bracciale con perle e diamanti







I gioielli di Yoko London e le perle colorate

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Le perle possono essere colorate, oltre che bianche, proprio come in questi pezzi di alta gioielleria che Yoko London ha deciso di presentare a Doha. Sono gioielli particolarmente preziosi perché Yoko London assicura che sono perle di Tahiti non trattate con coloranti o altri artifici. E questo, oltre a rendere più preziose le perle, garantisce anche che nel tempo il loro colore non sbiadisca. Inoltre, questi pezzi sono accompagnati da diamanti altrettanto preziosi.

Parure di Yoko London con perle colorate e diamanti
Parure di Yoko London con perle colorate e diamanti

Ma volete sapere perché le perle sono colorate? Le perle con colori come viola, nero, rosa, verde, champagne, cioccolato, blu e lavanda sono particolarmente affascinanti, oltre che più costose di quelle bianche, che sono le più comuni. I colori dipendono quasi sempre dalla tonalità della parte esterna della conchiglia. Quelle più famose sono le perle scure di Tahiti, che provengono dall’ostrica margaritifera di Pinctada, che infatti ha tinte grigie e argentate ai bordi esterni del suo guscio. Un’altra varietà di mollusco molto ricercata è l’ostrica dalle labbra d’argento (Pinctada maxima), nota per dare luce alla varietà di perle dei Mari del Sud.

Le tonalità di perle utilizzate da Yoko London
Le tonalità di perle utilizzate da Yoko London

Tra le perle colorate, le più rare sono quelle rosa, anche perché difficilmente si trovano tra quelle coltivate. Per questo la maggior parte delle perle rosa che potete trovare sono in realtà perle d’acqua dolce colorate. Anche le perle dorate dei Mari del Sud si trovano solo in alcune parti del mondo. Altra rarità sono le perle Akoya blu naturali. E dire che molti anni fa le perle colorate erano considerate difettose, anche a causa de fatto che hanno spesso una forma irregolare.

Bracciale con perle colorate e diamanti di Yoko London
Bracciale con perle colorate e diamanti di Yoko London

In giro si trovano, purtroppo, anche perle colorate non naturali. Tingere la perla, infatti, può rivelarsi un sotterfugio di commercianti poco trasparenti. Quindi, se trovate un gioiello con perle nere che non sono di Tahiti potete sospettare che sia stata tinta artificialmente.

Collana con perle colorate e diamanti
Collana con perle colorate e diamanti

Collana con tre fili di perle colorate
Collana con tre fili di perle colorate







Perle barocche per Morellato

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La collezione Oriente di Morellato, perle barocche a prezzi super accessibili ♦︎

Quando il mondo era grande  per gli occidentali l’Oriente era misterioso. Ora che il mondo è diventato piccolo, il mistero è risolto, ma il fascino è rimasto. Per il mondo dei gioielli, per esempio, Oriente significa prima di tutto perle. Le sfere bianche generate dalle ostriche sono da secoli un ornamento prediletto e, un tempo, raro. Oggi, invece, le perle sono coltivate e alla portata di tutti, come quelle della collezione Oriente proposta da Morellato.

Anello della collezione Oriente
Anello della collezione Oriente

I gioielli di questa linea utilizzano perle barocche, cioè con una forma più irregolare rispetto a quelle perfettamente tonde. I bracciali della collezione hanno, inoltre, una variante con catena in metallo giallo in stile déco e perla centrale da accostare alle proposte con maglia e ciondolo perla over big. Sono gioielli molto semplici e a prezzi irresistibili: la collana con perla barocca costa 79 euro, il bracciale 69 euro, gli orecchini 59 euro. Lavinia Andorno





Collana con metallo dorato e perla barocca
Collana con metallo dorato e perla barocca

Morellato, orecchini con metallo dorato e perle barocche
Morellato, orecchini con metallo dorato e perle barocche
Bracciale con metallo dorato e perla barocca
Bracciale con metallo dorato e perla barocca
Morellato, bracciale con metallo dorato e perla barocca
Morellato, bracciale con metallo dorato e perla barocca
Collana in metallo e perla barocca della collezione Oriente
Collana in metallo e perla barocca della collezione Oriente
Morellato, collana in metallo e perla barocca della collezione Oriente
Morellato, collana in metallo e perla barocca della collezione Oriente
Orecchini in metallo e perla barocca della collezione Oriente
Orecchini in metallo e perla barocca della collezione Oriente
Bracciale in metallo e perla barocca della collezione Oriente
Bracciale in metallo e perla barocca della collezione Oriente

Bracciale in metallo e perla barocca
Bracciale in metallo e perla barocca







Gellner, nuovo Rendezvous a Baselworld

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Tra le novità di Baselworld si annunciano le collezioni Rendezvous Petite e Stars in Heaven della tedesca Gellner ♦

Tra le novità annunciate con Baselworld 2019 ci sono quelle di Gellner, azienda di Wiernsheim (Germania), che abbina un elemento classico come le perle con un design innovativo, quello del designer Michael Weggenmann, direttore creativo dell’azienda. Dalla partnership tra i due nasce la linea Rendezvous Petite, che segue il debutto del lavoro di Weggenmann con la collezione Rendezvous del 2017.

Pendente in argento, diamanti e perla di Tahiti della collezione Rendezvous
Pendente in argento, diamanti e perla di Tahiti della collezione Rendezvous

La collezione è caratterizzata da catene in argento voluminose ma leggere, che terminano con pendenti colorati da diamanti fancy e perle premium. Di sicuro il design porta con sé delle novità. Anche perché Gellner ha alle spalle una storia in cui le perle sono utilizzate in modo più classico. Ma oggi a condurre l’azienda è Jörg Gellner, che ha preso il timone della Maison fondata dai suoi genitori, Heinz e Tove Gellner nel 1967, appassionati di perle.

Altra novità è la collezione Stars in Heaven, che ha vinto il premio Inhorgenta 2019.

Anello della collezione Stars of Heaven in acciaio nero e perla rosa
Anello della collezione Stars of Heaven in acciaio nero e perla rosa

Come spesso avviene in Germania, anche un’azienda è organizzata secondo una filosofia razionale, che punta a ottimizzare il lavoro. Così Gellner, oltre che produrre collezioni in proprio lavora anche per conto terzi. D’altra parte, spiegano in azienda «l’uso razionale delle risorse aiuta a proteggere l’ecosistema degli oceani e quindi l’habitat delle perle coltivate». Giulia Netrese




Collezione Stars of Heaven, anello in acciaio nero e diamanti ionizzati
Collezione Stars of Heaven, anello in acciaio nero e diamanti ionizzati
Anello con perla di Tahiti
Anello con perla di Tahiti
Orecchini della collezione Rendezvous
Orecchini della collezione Rendezvous
Collezione Rendezvous di Gellner
Collezione Rendezvous di Gellner







La Vanity di Giovanni Ferraris

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La collezione Vanity di Giovanni Ferraris, oro, diamanti e perle per un piacevole lusso ♦︎

Forse non tutti sanno che una perla, proprio come un diamante, è per sempre. I gioielli con le perle, a patto di trattarle con un po’ di attenzione, passano da madre in figlia e diventano parte del patrimonio familiare. A maggior ragione se le perle sono associate a un gioiello di valore, non solo venale, ma anche estetico. Ed è quello che si propone Giovanni Ferraris, una delle migliori Maison di Valenza, con la sua collezione Vanity. Che dal nome potrebbe essere  ispirata a un vezzo femminile e, invece, è anche molta sostanza. A partire dalle perle, appunto.

Quelle utilizzate dalla collezione Vanity sono bianchissime o colorate, in collane lunghe, anelli e orecchini, accompagnate da diamanti dalle varie sfumature di colore.

Giovanni Ferraris, orecchini della collezione Vanity
Giovanni Ferraris, orecchini della collezione Vanity

Quelle al termine di una cascata luminosa di brillanti, come nei lunghi orecchini a stiletto, si poggiano su un ricciolo di diamanti. Ma in altri casi le perle sono in cima ad anelli in oro rosa o bianco, sostenuti da un castone con pavé di diamanti. Vanità, insomma, ma anche tanto lusso da sfoggiare ora e da utilizzare anche in futuro.





Giovanni Ferraris, collezione Vanity
Giovanni Ferraris, collezione Vanity

giovanni ferraris anelli con perle

giovanni ferraris collana con perle

anello vanity indossato

collezione Vanity 1






La via lattea di Yoko London

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La nuova alta gioielleria a base di raffinate perle di Yoko London presentata a Ginevra ♦︎

A gennaio Yoko London ha promosso Haute Jewels Geneva, un appuntamento organizzato assieme a Crivelli, Roberto Coin e Sutra in contemporanea con il Salon International de la Haute Horlogerie Genève. È stata l’occasione per ammirare da vicino alcune delle grandi creazioni della Maison specializzata nell’utilizzo delle perle. Ma non perle qualsiasi: Yoko London utilizza solo sfere di grande qualità non trattate. “Le nostre perle hanno un colore naturale. In alcuni casi possono sembrare leggermente meno colorate di altre che si trovano sul mercato. Ma in compenso manterranno la loro qualità inalterata nel tempo. Altre perle con sfumature più marcate, invece, dopo un anno iniziano a scolorire”, spiega a gioiellis.com Mandy Namdar, business manager di Yoko London. Accanto a una linea di gioielli destinata a un pubblico più vasto, di cui parleremo in un’altra occasione, Yoko London ha presentato alcuni dei suoi eccezionali pezzi di gioielleria, con una via lattea di perle.

Come lo splendido bracciale a polsino composta da grandi perle Akoya, diamanti per 4,38 carati su oro bianco.

8 x 6.5mm Akoya pearls, 4.38cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
Yoko London, 8 x 6.5mm Akoya pearls, 4.38cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application

Le collane sono sempre state un punto di forza di Yoko. Come il collier di perle South Sea e Akoya, diamanti per 6,49 carati su oro bianco. Altre collane notevoli sono il girocollo con perle South Sea, 18,19 carati di diamanti e oro bianco, un collier con perle d’acqua dolce e Akoya, con un pendente a nappa. Un’altra collana è una raffinata variante del concetto di rivière, con una doppia fila di perle South Sea e Akoya di diverse dimensioni che formano un ipnotico doppio cerchio. Infine, da sottolineare un paio di orecchini con perle South Sea e oltre 10 carati di diamanti.





15 x 9mm South Sea pearls, 18.19cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
15 x 9mm South Sea pearls, 18.19cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application

9 x 3.5mm Akoya and Freshwater pearls, 1.76cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
9 x 3.5mm Akoya and Freshwater pearls, 1.76cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
10 x 5.5mm South Sea and Akoya pearls, 6.11cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
10 x 5.5mm South Sea and Akoya pearls, 6.11cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
10mm South Sea pearls, 10.10cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
10mm South Sea pearls, 10.10cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application

12.4 x 8mm South Sea and Akoya pearls, 6.49cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
12.4 x 8mm South Sea and Akoya pearls, 6.49cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application







Autore galattico

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Stelle, luna e galassie si trasformano in perle nella collezione di Autore ♦︎

Dall’Australia alla Luna. Non è il viaggio spaziale di una missione della Nasa in trasferta, ma la più romantica collezione firmata Autore. Il gioielliere italiano trapiantato da 40 anni nella terra dei canguri ha creato una delle più grandi Maison specializzate in perle. Sfere che sono figlie del mare, ma hanno anche il colore sfumato del satellite terrestre. E queste figlie della luna hanno ispirato la collezione Stars & Galaxies.

Le perle diventano quindi stelle, satelliti, pianeti, che gravitano intorno alla donna che le indossa.

Autore, orecchini della collezione Stars & Galaxies
Autore, orecchini della collezione Stars & Galaxies

Le perle dei Mari del Sud sono al centro di orecchini e collane, a volte circondate da cerchi in oro coperti da piccole pietre, come fossero gli anelli di saturno, oppure fissate con montature che hanno il profilo di uno spicchio di luna. O, ancora, in una montatura che ha la classica geometria a forma di stella a cinque punte. Queste lune galattiche, inoltre, proprio come gli astri hanno sfumature diverse, dal bianco latte a una tonalità dorata, fino alla cupa profondità delle perle di Tahiti. Non resta che infilarsi una tuta spaziale e prepararsi a un viaggio in questa preziosa galassia. Giulia Netrese





Bracciale in oro e perle
Bracciale in oro e perle

Pendente della collezione  Stars & Galaxies
Pendente della collezione Stars & Galaxies
Orecchini in oro bianco e perle
Orecchini in oro bianco e perle
Orecchini in oro, diamanti e perle dorate
Orecchini in oro, diamanti e perle dorate
Pendente con perla di Tahiti
Pendente con perla di Tahiti
Orecchini con perle e ametiste
Orecchini con perle e ametiste
Orecchini in oro, pietre e perle dei Mari del Sud
Orecchini in oro, pietre e perle dei Mari del Sud
Perle dorate pendenti
Perle dorate pendenti

Orecchini con perle dorate
Orecchini con perle dorate







I preziosi nastri di Mikimoto

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La nuova collezione di alta gioielleria di Mikimoto: Jeux de Rubans ♦︎

Mikimoto ha approfittato della settimana della haute couture di Parigi, in luglio, per presentare una grande collezione di alta gioielleria. È una collezione speciale, perché celebra compleanno numero 125 della nascita della Maison giapponese specializzata in perle. Il fondatore, Kokichi Mikimoto, oltre un secolo fa è riuscito a inventare il modo per coltivare le perle: grazie a lui, oggi, questo dono del mare è diventato più diffuso. Per celebrare tutto questo, Mikimoto ha quindi lanciato la Jeux de Rubans (giochi di nastri) collection.

Come potete indovinare, anche la nuova collezione gira intorno all’utilizzo delle perle: ce ne sono di tutti i tipi, anche rarissime. Come nel caso delle perle conch. Si tratta di perle rare: non sono composte di madreperla, ma sono prodotte da concrezioni calcaree. Le perle Conch non sono perle con un nucleo di madreperla. Sono, invece, prodotte dal mollusco Strombus Gigas, che vive nella Florida meridionale, vicino ai Caraibi. Questo mollusco produce queste particolari perle che hanno sfumature eccezionali, come quella utilizzata per un anello della collezione. Ma, attenzione: gli esperti consigliano di indossare una perla conch solo di sera, perché il colore di queste perle tende a sbiadire con l’andar del tempo. Giulia Netrese





Platino con smeraldi, diamanti, perle
Platino con smeraldi, diamanti, perle

Pendente con perle, diamanti e acquamarina
Pendente con perle, diamanti e acquamarina
Anello con oro rosa, diamanti, grossa perla
Anello con oro rosa, diamanti, grossa perla
Collier di Mikimoto, sei fili di perle, zaffiri rosa
Collier di Mikimoto, sei fili di perle, zaffiri rosa
Orecchini in oro intarsiato e perle con diamanti
Orecchini in oro intarsiato e perle con diamanti
Choker con perle, diamanti, tsavoriti
Choker con perle, diamanti, tsavoriti
Anello in oro bianco con perla di conchiglia rosa, diamanti e zaffiri rosa
Anello in oro bianco con perla di conchiglia rosa, diamanti e zaffiri rosa
Collana a colletto
Collana a colletto
Collana della collezione Jeux de Rubans, con grande perla pendente
Collana della collezione Jeux de Rubans, con grande perla pendente
Collana in oro bianco con perle e tanzaniti
Collana in oro bianco con perle e tanzaniti
La presentazione della collezione Jeux de Rubans a Parigi
La presentazione della collezione Jeux de Rubans a Parigi

Mikimoto, collana con perle
Mikimoto, collana con perle







Un dragone di Autore

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Il dragone cinese diventa una collana in oro e perle barocche nella fantasia di Rosario Autore ♦︎

Al Couture Design Awards 2018 ha vinto un pezzetto di Italia, rappresentato da Rosario Autore. È un italiano di origine, ma vive da anni in Australia ed è specializzato in perle: le coltiva, le vende, ma le utilizza anche per realizzare gioielli di tutti i tipi, dalle classiche collane con un filo di perle, a gioielli complessi, dove le sferiche figlie del mare hanno un posto di rilievo. A essere precisi, però, bisogna aggiungere che non sempre le perle utilizzate da Autore sono perfettamente rotonde. Anzi, il gioielliere italo-australiano utilizza per i pezzi di alta gioielleria le perle barocche. Attorno alla loro forma irregolare crea il gioiello. Un modello utilizzato, per esempio, nella collezione Oceania, in cui le perle barocche si trasformano in pesci dei mari tropicali.

A Las Vegas, però, Autore ha vinto il premio Best in Pearls con una collana di perle dei Mari del Sud che è ispirata a un soggetto completamente diverso: un dragone cinese. La collana, infatti, fa parte di una linea di gioielli dedicata proprio alle icone del grande Paese asiatico, a cominciare dal dragone. Anche in questo caso sono utilizzate perle barocche, che costituiscono il corpo del mitico animale, assieme a oro bianco e diamanti. Lavinia Andorno




bracciale drago
Bracciale con la forma di drago in oro bianco, perle barocche, diamanti
La collana vincitrice al Couture di las Vegas per la categoria Best in Pearls
La collana vincitrice al Couture di las Vegas per la categoria Best in Pearls
Bracciale Clud ispirato alla Città Proibita di Pechino. Oro bianco, perle, zaffiri, diamanti
Bracciale Clud ispirato alla Città Proibita di Pechino. Oro bianco, perle, zaffiri, diamanti
Autore, orecchini con perle e diamanti
Autore, orecchini con perle e diamanti
Autore, orecchini con perle di Tahiti, ametiste e diamanti
Autore, orecchini con perle di Tahiti, ametiste e diamanti

Spilla della collezione Oceania con perle barocche, oro, citrini, zaffiri, diamanti neri
Spilla della collezione Oceania con perle barocche, oro, citrini, zaffiri, diamanti neri







La natura di Mikimoto

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La natura è regina nella collezione di alta gioielleria della giapponese Mikimoto ♦︎

Mikimoto è il nome più noto della grande gioielleria giapponese. La Maison è specializzata in perle ed è nota per la raffinata scelta, dalle Akoya a quelle dei Mari del Sud. Ma, oltre alle perle, sa proporre pezzi di anche alta gioielleria. E lo fa con una sua speciale sensibilità, tutta giapponese. Per il 2018, per esempio, la collezione di alta gioielleria si chiama Praise to Nature, ed è ovviamente ispirata al mondo naturale, floreale e marino. Le perle e i diamanti si combinano in strutture leggere e versatili, quasi fossero disegni ad acquarello di un artista del periodo Meiji. In totale, la nuova collezione comprende 12 collane, ciondoli, orecchini, bracciali e spille. Alcuni pezzi sono davvero straordinari, come la collana con un grosso zaffiro, com perle Akoya e acquamarine taglio navette che sembrano piccoli pesci che nuotano in mezzo ai flutti. Oppure la collana con cinque fili di perle a scalare e una grande tormalina Paraiba, che rappresenta la purezza dell’acqua, circondata da farfalle realizzate con pavé di diamanti. Giulia Netrese




Collana in oro bianco 18 carati, perle coltivate Akoya, tormalina, zaffiri, smeraldi, tanzanite, alessandrite, ametista, diamanti
Collana in oro bianco 18 carati, perle coltivate Akoya, tormalina, zaffiri, smeraldi, tanzanite, alessandrite, ametista, diamanti
Collana con acquamarine, perle, zaffiro e diamanti
Collana con acquamarine, perle, zaffiro e diamanti
Anello in oro giallo 18 carati, perla coltivata bianca del Mare del Sud, perla coltivata Akoya, granato, peridoto, spinello, diamante
Anello in oro giallo 18 carati, perla coltivata bianca del Mare del Sud, perla coltivata Akoya, granato, peridoto, spinello, diamante
Orecchini di perle del Mare del Sud, diamanti
Orecchini di perle del Mare del Sud, diamanti
Anello in oro bianco 18 carati, perla Akoya, zaffiro, granato, diamante, quarzo
Anello in oro bianco 18 carati, perla Akoya, zaffiro, granato, diamante, quarzo
Anello in oro bianco 18 carati, perla dei Mari del Sud, giada, zaffiro, granato, diamante, calcedonio
Anello in oro bianco 18 carati, perla dei Mari del Sud, giada, zaffiro, granato, diamante, calcedonio
Perle del mare del Sud, oro bianco, diamanti
Perle del mare del Sud, oro bianco, diamanti
Anello con perle e zaffiri rosa
Anello con perle e zaffiri rosa







Le perle della regina a Meghan

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La regina Elisabetta regala un paio di orecchini con perle a Meghan Markle ♦︎

I gioielli di Meghan Markle, sposa del principe Harry e duchessa del Sussex, continuano a incuriosire. Nella sua prima uscita ufficiale assieme alla Regina Elisabetta, per l’inaugurazione di un ponte sul fiume Mersey a Widnes, nel Cheshire, Meghan ha indossato un paio di orecchini che non è sfuggito all’attenzione degli appassionati di Buckingham Palace.

Qualcuno ha subito attribuito gli orecchini in oro, piccoli brillanti e perle, a Birks, la Maison canadese prediletta dalla moglie di Harry (ne abbiamo parlato qui). In realtà, gli orecchini testimoniano una forte simpatia della regina per Meghan, registrata anche dai sorrisi durante l’evento: si tratta, infatti, di un dono che proviene direttamente dalla collezione reale. Anzi, secondo alcuni si tratta degli stessi orecchini indossati dalla regina in occasione delle nozze tra il principe William e Kate Middleton. Insomma, non si tratta di orecchini qualsiasi, ma di un gioiello legato a occasioni importanti. Che ora, a 92 anni, la regina ha ceduto a Meghan. Rudy Serra




La regina Elisabetta e Meghan Markle
La regina Elisabetta e Meghan Markle
Meghan Markle con gli orecchini di perle regalati dalla regina
Meghan Markle con gli orecchini di perle regalati dalla regina
La regina d'Inghilterra con la duchessa del Sussex
La regina d’Inghilterra con la duchessa del Sussex
Meghan Markle con gli orecchini di perle
Meghan Markle con gli orecchini di perle
Meghan Markle
Meghan Markle
La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle al matrimonio tra William e Kate Middleton
La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle al matrimonio tra William e Kate Middleton

La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle
La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle