Bangkog

I pezzi unici di Lotus Arts de Vivre

I gioielli ispirati all’esuberante natura tailandese di Lotus Arts de Vivre.

La famiglia Bueren, di origine tedesca, si è trasferita a Bangkog nel 1962 fa e ha fondato Lotus Arts de Vivre. L’iniziativa di Helen von Bueren è stata poi proseguita dai figli Sri e Nicki. A differenza di quanto si potrebbe immaginare, l’obiettivo della Maison, non è stato quello di utilizzare l’abilità artigianale degli orafi tailandesi per creare gioielli di stile europeo a un costo minore. I gioielli di Lotus Arts de Vivre sono, invece, creazioni artistiche che preservano la cultura dell’antico Siam, la tradizione asiatica e si ispirano alle bellezze della natura.

Lotus Arts de Vivre, Wing earrings con ali di scarabeo, diamanti, tormalina
Lotus Arts de Vivre, Wing earrings con ali di scarabeo, diamanti, tormalina

Nata per hobby, la Maison di Helen von Bueren è cresciuta fino a diventare una storia di successo. Senza bisogno di fare pubblicità, Lotus Arts de Vivre ha raggiunto il successo principalmente attraverso il passaparola. Il brand si impegna anche a produrre le sue creazioni con il maggior numero possibile di materiali naturali, con l’obiettivo di trasferire sui gioielli la bellezza della natura. Per esempio, accanto a metalli e pietre preziose, qualche volta i gioielli utilizzano semi, artigli, noci, conchiglie di cocco, pelle di razza, uova di struzzo ed emu, ali di scarabeo, legni di ebano e verde acqua, conchiglie, bambù e rattan.

Collana con colletto del periodo Meiji dell'inizio del XX secolo presenta un design intricato ornato con quattro forcine per capelli laccate giapponesi, diamanti baguette e tsavoriti verdi, incastonati su piastre di argento sterling rodiato nero
Collana con colletto del periodo Meiji dell’inizio del XX secolo presenta un design intricato ornato con quattro forcine per capelli laccate giapponesi, diamanti baguette e tsavoriti verdi, incastonati su piastre di argento sterling rodiato nero

Lotus Arts de Vivre è anche orgogliosa di aver resistito alla tentazione di entrare nella produzione di massa: rimane, invece, un produttore di gioielli prevalentemente one-of-a-kind. Ma, oltre ai gioielli, ha esteso la produzione anche a decorazioni per la casa, posate, accessori da viaggio, occhiali da sole, mobili nuovi e antichi, scarpe, cinture, tappeti prodotti in Kashmir.

Orecchini con diamanti, tormalina rosa, scarabeo
Orecchini con diamanti, tormalina rosa, scarabeo
Orecchini con perle barocche, diamanti, rubini
Orecchini con perle barocche, diamanti, rubini
Orecchini con smeraldi e diamanti en tremblant
Orecchini con smeraldi e diamanti en tremblant
Orecchini con torace di scarabeo, oro, diamanti, argento
Orecchini con torace di scarabeo, oro, diamanti, argento
Orecchini di conchiglia intagliati in oro rosa 9 carati
Orecchini di conchiglia intagliati in oro rosa 9 carati

La asimmetria amorevole di Kavant & Sharart

Amore a prima vista, gioielli per sempre. La storia romantica di Kavant & Sharart è firmata da due designer con sede a Bangkok: Nuttapon Yongkiettakul, detto Kenny, e Shar-Linn Liew. I due si sono incontrati nel 2004 all’Università del Wisconsin-Madison. Cresciuto in una famiglia di gioielleri Nuttapon Yongkiettakul ha il design nel sangue. Dopo la laurea all’università, la coppia si è trasferita in California: Kenny ha frequentato i corsi del Gia, mentre Shar-Linn ha perfezionato gli studi nel settore finanziario. Fino a quando è stata contagiata dalla passione per la gioielleria. Una volta sposati, Kenny e Shar sono tornati a Bangkog e il loro lavoro ha richiamato l’attenzione degli appassionati di gioielli.

Anello Origami in oro, diamanti e tsavorite
Anello Origami in oro, diamanti e tsavorite

Lo stile di Kavant & Sharart non ha nulla di orientale. È, piuttosto, ispirato a geometrie originali, moderne, con una spruzzata di art déco. La coppia ha anche vinto il premio di debutto al Couture Show 2016. Oro, pietre preziose, ma soprattutto una predilezione per le curve che si arrestano improvvisamente in angoli acuti, con volumi che a volte sono volutamente asimmetrici: i gioielli della Maison sono venduti anche da grandi store del lusso come Harrods, perché assieme all’amore ha trionfato il business.

Orecchini con perle South Sea, zaffiri rosa e smalto
Orecchini con perle South Sea, zaffiri rosa e smalto
Pendente con zaffiri viola e blu
Pendente con zaffiri viola e blu
Pendente con zaffiri viola e blu
Anello in oro rosa con diamanti e smalto
Orecchini Le Phoneix con diamanti bianchi e neri
Orecchini Le Phoneix con diamanti bianchi e neri
Anello Origami in oro bianco diamanti e zaffiri
Anello Origami in oro bianco diamanti e zaffiri
Orecchini Origami in oro e diamanti
Orecchini Origami in oro e diamanti
Bracciale Talay Wave Twist in oro bianco e diamanti
Bracciale Talay Wave Twist in oro bianco e diamanti

Le sfumature di Toji Jewelry

Fondata nel 2018 Bangkok, Tailandia, e gestita da Jamshed Gulmamadov, Toji Jewelry si è ritagliata uno spazio tra le imprese-bonsai di alta gioielleria. Propone, cioè, gioielli di alta gamma, pezzi unici, con grandi pietre, a un pubblico selezionato. Il Paese asiatico è da anni uno dei centri mondiali della gioielleria e, in particolare, per l’utilizzo di gemme preziose. Ed è quello che fa l’enigmatica Toji Jewelry. La fonte di ispirazione dichiarata è, come sempre, il mondo della natura. Ma, in realtà, è l’alta gioielleria stessa a essere il filo conduttore. Con in più la scelta di puntare su pietre con una particolare qualità, che fa supporre anche un link diretto con produttori e distributori che operano nel Paese asiatico.

Anello con spineallo e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con spinello e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Come nel caso dell’anello con spinello color lavanda, una sfumatura piuttosto inusuale. Uno spazio particolare è riservato ai rubini estratti nella vicina Burma. Del team fanno parte tagliatori e lucidatori esperti, che contribuiscono a fornire ai designer le pietre necessarie. Il resto lo fa la composizione dei gioielli.

Anello in oro bianco, diamanti e rubino burmese non riscaldato di 4,36 carati
Anello in oro bianco, diamanti e rubino burmese non riscaldato di 4,36 carati
Collezione Giardino magico, anello con diamanti e spinello
Collezione Giardino magico, anello con diamanti e spinello
Orecchini con diamanti, rubini e zaffiri rosa
Orecchini con diamanti, rubini e zaffiri rosa

 

Orecchini con diamanti, zaffiri rosa e tormalina
Orecchini con diamanti, zaffiri rosa e tormalina
Anello in oro con zaffiro giallo
Anello in oro con zaffiro giallo
Orecchini con diamanti, rubellite e zaffiri rosa
Orecchini con diamanti, rubellite e zaffiri rosa

I raffinati gioielli invisibili di Estee

Orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Anello Butterfly con diamanti e rubini realizzato in invisible setting
Anello Butterfly con diamanti e rubini realizzato in invisible setting
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Anello in oro con corallo rosa intagliato
Anello in oro con corallo rosa intagliato

Orecchini in oro giallo, con zaffiri blu, rosa e verdi, diamanti
Orecchini in oro giallo, con zaffiri blu, rosa e verdi, diamanti








Da qualche decennio buona parte dei gioielli è materialmente creata in Tailandia, a Bangkog. Grandi aziende di manifattura orafa lavorano per famose Maison, che disegnano le loro collezioni e poi appongono il loro marchio sui gioielli. Una di queste aziende è Jewel Tech, nata nel 1984 con il nome di SP Color Stones, che ha cambiato nome nel 1991. Ma, oltre a produrre gioielli in conto terzi, l’azienda commercializza gioielli anche con il proprio marchio Estee, presente spesso ai grandi appuntamenti dedicati alla gioielleria.

Orecchini in oro bianco, diamanti e rubini realizzati con la tecnica invisible setting
Orecchini in oro bianco, diamanti e rubini realizzati con la tecnica invisible setting

Una delle specialità della Maison è la lavorazione di gioielli con pietre colorate, con un tipo di setting invisibile, come quello inventato decenni fa da Van Cleef & Arpels. La nascita di Jewel Tech non a caso è legata alla lavorazione e vendita di rubini birmani, zaffiri di Ceylon e altre preziose pietre colorate. Ma Estee propone anche gioielli con perle, come testimonia l’anello moi et toi visto a Vicenzaoro. Jewel Tech impiega internamente più di 200 artigiani e continua a produrre collezioni esclusive per noti marchi di gioielli.

Orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Anello Butterfly con diamanti e rubini realizzato in invisible setting
Anello Butterfly con diamanti e rubini realizzato in invisible setting
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Anello in oro con corallo rosa intagliato
Anello in oro con corallo rosa intagliato

Orecchini in oro giallo, con zaffiri blu, rosa e verdi, diamanti
Orecchini in oro giallo, con zaffiri blu, rosa e verdi, diamanti







Il buddismo tra arte e gioielleria di AWKN1




Buddismo e antiche tecniche di incisione, arte e Tailandia, simbolismo e gioielleria. Sono gli ingredienti di AWKN1, brand francese che deriva dalle parole Awakened One, uno risvegliato. Dietro questo ambizioso programma c’è la fondatrice e designer di AWKN1, Anne-Marie Le Flanchec che, come sottolinea, ha un interesse focalizzato verso l’arte e la spiritualità. Cresciuta a Parigi ha seguito le sue passioni per la storia dell’arte, dell’interior design e dei gioielli. Prima di fondare il suo marchio, ha lavorato nel settore della gioielleria per 25 anni, prima di stabilirsi definitivamente in Tailandia, a Bangkog, che è uno dei grandi centri della manifattura orafa nel mondo, anche se passa parte del suo tempo a Parigi e Los Angeles.

Pendente Pure Love Remedy in oro e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Pendente Pure Love Remedy in oro e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Ma è in Tailandia che la designer lavora, anche grazie alla abilità degli artigiani locali, che hanno fatto rivivere raffinate tecniche come la guilloché, in cui un intricato motivo geometrico è inciso meccanicamente, utilizzato assieme al flinking, per rendere un farfallìo sulla superficie incisa. Una tecnica che è stata molto utilizzata nel passato anche da Peter Karl Fabergé. Accanto a pendenti e metallo inciso, con l’aggiunta di piccoli pavé di diamanti, AWKN1 utilizza anche l’arma dell’ironia, come nel caso del pendente in oro a forma di tubetto. Simboli spirituali, insomma, vanno a braccetto con una rappresentazione pop del consumismo.

Bracciale in oro e diamanti Awaken
Bracciale in oro e diamanti Awaken
Anelli Heart of the world in oro rosa e diamanti
Anelli Heart of the world in oro rosa e diamanti
Pendente Love Frequency in oro giallo e diamante
Pendente Love Frequency in oro giallo e diamante
Collana e pendente Magic Mushroom in oro giallo e pavé di diamanti
Collana e pendente Magic Mushroom in oro giallo e pavé di diamanti

Pendente Phurba ispirato ai simboli buddisti in oro giallo e diamanti
Phurba pendant inspired by Buddhist symbols in yellow gold and diamonds

Anello Love Frequency in oro rosa e diamanti
Anello Love Frequency in oro rosa e diamanti







Le radici di Lucy G.




Matera è una delle più belle città italiane. Ma per secoli è stata anche una delle più povere e dimenticate del Sud. Acqua passata. Matera ospita da oltre un secolo (dal 1899) anche la gioielleria della famiglia Loglisci. E oggi Giuliana Loglisci, giovane discendente del fondatore di quella gioielleria, porta in giro per il mondo la sua creatività. La giovane designer ha fondato addirittura due brand: Lucy G e Pop Colors by Lucy G. Il primo è un marchio di gioielleria accessibile, ma di qualità, il secondo punta tutto su gemme colorate. Sono gioielli moderni, vivaci, veloci.

Anello in oro bianco 9 carati con diamanti e rubini
Anello in oro bianco 9 carati con diamanti e rubini

Lo stile è molto lontano dalle atmosfere antiche della sua terra natale. Anche perché la designer ha una storia a 18 carati: si è trasferita a Londra per due anni, dove ha studiato al Gemological Institute of America (Gia). Nel 2014 si è poi trasferita a Bangkok, per completare la sua formazione gemmologica. Una capacità che si è tradotta in un lavoro come gemmologa in un’azienda. Prima di tornare in Italia ha deciso di aprire il suo brand Lucy G. Jewelry con base in Tailandia. Trasferita a Milano, Giuliana Loglisci ha bruciato le tappe: oggi conta 14 rivenditori autorizzati in Italia e in Europa. Le collezioni sono colorate, con gemme naturali, diamanti e smalti montati su oro 9 e 18 carati. Pop Colors by Lucy G è, invece, un’altra storia e ne parleremo in un altro articolo.

Anello in oro giallo 18 carati con tormalina paraiba, smeraldi e diamanti
Anello in oro giallo 18 carati con tormalina paraiba, smeraldi e diamanti
Orecchini in oro rosa con diamanti, zaffiri e smalto
Orecchini in oro rosa con diamanti, zaffiri e smalto
Orecchini in oro bianco 9 carati, diamanti e rubini
Orecchini in oro bianco 9 carati, diamanti e rubini
Giuliana Loglisci
Giuliana Loglisci

Anello in oro rosa 9 carati con zaffiri e smalto
Anello in oro rosa 9 carati con zaffiri e smalto







L’allegra fantasia di Zorab

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Anelli ispirati ad animali, pietre preziose, gioielli ricchi di colori: sono le creazioni di alta gioielleria di Zorab, un marchio con sede a Bangkok e vendite in tutto il mondo ♦

Sono tante le Maison dai nomi altisonanti che affidano segretamente buona parte della loro produzione di gioielli agli artigiani di Bangkog. Si sa, ma non si dice. Non sorprende, quindi, che Zorab, azienda con sede nella capitale della Tailandia, riesca a produrre gioielli che non hanno nulla da invidiare a quelli di grandi firme del mondo della gioielleria. A fondare questo marchio, visto di recente anche allo show di Las Vegas, sono stati Zohrab & Arsina Istanboulian, quasi 40 anni fa. Oggi a mandare avanti il brand sono i loro figli Henri, Liza e Hooman.

Anello a forma di toro in oro e gemme
Anello a forma di toro in oro e gemme

Obiettivo dichiarato di questi virtuosi dei gioielli, in cui c’è un forte utilizzo di pietre preziose, è proporre un gioiello «non noioso». Un’alta gioielleria, ma non convenzionale, che renda allegra chi la indossa, insomma. Sono pezzi unici che si ispirano spesso, in teoria, alla natura. In pratica, si ispirano alla capacità di creare gioielli con una forte impronta cromatica e una minuziosa arte dell’incasso. Forse questi gioielli si potrebbero definire opulenti, dato che non c’è freno alla possibilità di combinazione tra metallo e pietre. Per intenderci: la Maison impiega 150 artigiani per realizzare le sue collezioni, interamente prodotte in-house. Zorab non deluderà chi è in cerca di un paio di orecchini o di un anello dai toni accesi e luminosi.

BRacciale in oro e palladio, con diamanti bianchi e gialli, zaffiri verdi e arancio, gemme colorate
BRacciale in oro e palladio, con diamanti bianchi e gialli, zaffiri verdi e arancio, gemme colorate
Orecchini in oro e platino, con spinelli viola e diamanti gialli
Orecchini in oro e platino, con spinelli viola e diamanti gialli
Anello con rubellite e zaffiri
Anello con rubellite e zaffiri
Anello con topazio e zaffiri blu
Anello con topazio e zaffiri blu
Anello in oro con ametista di oltre 20 carati e diamanti
Anello in oro con ametista di oltre 20 carati e diamanti

Anello Serpente con tormaline rosa e diamanti
Anello Serpente con tormaline rosa e diamanti







L’alta gioielleria fiorisce con La Fleur

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I pezzi di alta gioielleria firmati da La Fleur Jewels. Made in Bangkog, difficile indovinarlo, però ♦︎

Dire che La Fleur Jewels non esiste è probabilmente sbagliato. Ma provate a cercare traccia dell’azienda su Internet: perderete tempo. Dietro La Fleur Jewels, con sede a Bangkog, c’è uno dei tanti produttori di gioielli per conto terzi, per le tante grandi Maison europee e americane che progettano in patria e poi fanno realizzare in Tailandia le parti più complesse, più delicate, più microscopiche dei gioielli che sono poi assemblati a casa e, così, acquistano il diritto di essere classificati come Made in… Dopo questa premessa, basta osservare i lavori con la tecnica di mystery setting, cioè con l’incastonatura senza griffe di piccole pietre una accanto all’altra, per capire che il marchio La Fleur è ben rodato in questo tipo di lavorazione.

Anello con zaffiro giallo
Anello con zaffiro giallo

E, imparato lo stile, l’azienda ha deciso di produrre pregevoli gioielli con questo marchio che profuma di lingua francese. Sono pezzi di alta gioielleria: se invece del marchio La Fleur avessero quello di qualche altra big della gioielleria nessuno avrebbe nulla da ridire. E, tecnica a parte, anche il disegno di spille, pendenti e anelli ricorda quello di altri gioielli con altri marchi. Ma chi bada alla sostanza, e qui ce n’è parecchia, forse non farà caso a tutto questo.

Collana in oro bianco con zaffiri blu
Collana in oro bianco con zaffiri blu
Anello a due dita in oro bianco, setting di rubini, diamanti
Anello a due dita in oro bianco, setting di rubini, diamanti
Orecchini in oro 18 carati, con zaffiri e diamanti
Orecchini in oro 18 carati, con zaffiri e diamanti
Orecchini a sfera in oro bianco, zaffiri, diamanti
Orecchini a sfera in oro bianco, zaffiri, diamanti
Orecchini a orchidea in oro giallo, zaffiri, diamanti
Orecchini a orchidea in oro giallo, zaffiri, diamanti

Spilla ballerina con diamanti e rubini. Per realizzarla sono necessari due mesi di lavoro
Spilla ballerina con diamanti e rubini. Per realizzarla sono necessari due mesi di lavoro







Allarme truffa per i diamanti di laboratorio

I diamanti realizzati in laboratorio, saranno anche green, come sostengono quelli che li vendono, ma di sicuro rappresentano una minaccia per i gioiellieri onesti e, non da ultimo, per gli acquirenti. Da tempo è suonato l’allarme tra i gemmologi: i produttori di diamanti sintetici sono sempre più abili nel riprodurre l’aspetto delle gemme naturali estratte dalla terra e c’è chi li vende come gemme naturali. L’ultimo esempio arriva da Bangkog: un laboratorio di gemme della capitale tailandese, infatti, ha scoperto un altro diamante prodotto in laboratorio presentato come pietra naturale. E si tratta di una gemma che sarebbe stata venduta a carissimo prezzo.

L'analisi sul diamante sintetico dell'International Gemological Institute per una gemma da 6,18 carati
L’analisi sul diamante sintetico dell’International Gemological Institute per una gemma da 6,18 carati

Si tratta, infatti, di un diamante con taglio brillante da 6,18 carati descritto come naturale, che l’International Gemological Institute ha analizzato e classificato dopo una richiesta di verifica, presumibilmente da chi lo ha acquistato come gemma vera o chi si accingeva a farlo. Il diamante si è rivelato perfetto: colore D, purezza impeccabile e triplo taglio eccellente. Con un piccolo difetto: è stato creato in laboratorio. L’aspetto più inquietante è, però, la lavorazione studiata apposta per far scambiare la pietra sintetica con una naturale. Ma i diamanti non hanno una invisibile sigla incisa con il laser che permette di identificarne l’origine? Sì, ma il problema è che il diamante in questione aveva un numero contraffatto. Insomma, i diamanti cresciuti in laboratorio non sono un problema se venduti come tali, ma rischiano di essere utilizzati anche per ingannare i semplici acquirenti.

Anello in oro bianco e diamante di laboratorio
Anello in oro bianco e diamante di laboratorio

Analisi di un diamante
Analisi di un diamante

Francis Chiu, messaggio tailandese

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I gioielli preziosi di Francis Chiu, firma del design classico tailandese ♦︎

Non è un segreto che buona parte della gioielleria e dell’alta gioielleria di grandi Maison europee sia realizzata nei laboratori e nelle fabbriche tailandesi. L’abilità manuale degli artigiani del Paese asiatico, unita a un costo del lavoro più basso, ha spinto parecchie marche ad affidarsi agli operosi tailandesi. Ma, a parte produrre gioielli per conto terzi, che cosa sono capaci di fare? Vale la pena, come esempio della capacità di realizzare gioielli di grande valore, di guardare il lavoro di Francis Chiu.

Anello in oro rosa e morganite
Anello in oro rosa e morganite

La sua storia professionale è iniziata nel 1999. Quando la maggior parte delle imprese di gioielleria tailandesi si concentrava sui gioielli di massa, Francis Chiu ha scelto di creare un marchio di gioielli esclusivo in Asia, per il pubblico più esigente. Oggi i suoi gioielli sono apprezzati anche in Occidente e sono venduti anche attraverso case d’asta internazionali. Sono gioielli basati su grandi e considerevoli pietre preziose, dai rubini agli zaffiri, a cui si aggiunge la giada. Attorno a queste pietre, sempre di grande impatto, è costruito il gioiello. Lo stile è quello classico, ogni tanto con qualche concessione al gusto orientale.

Anello con giada cabochon, rubini e diamanti
Anello con giada cabochon, rubini e diamanti
Anello con rubino, diamanti e zaffiri gialli
Anello con rubino, diamanti e zaffiri gialli
Anello con rubino taglio a cuore e diamanti
Anello con rubino taglio a cuore e diamanti
Classico anello con rubino e petali in diamanti
Classico anello con rubino e petali in diamanti
Orecchini pendenti con smeraldi e rubini
Orecchini pendenti con smeraldi e rubini
Orecchini con smeraldi taglio a goccia, diamanti e perle
Orecchini con smeraldi taglio a goccia, diamanti e perle
Orecchini con giada e zaffiri
Orecchini con giada e zaffiri







Cin cin con Choon





Le collezioni made in Thailandia di Choon Jewelry: colori caldi e piacevolezza compositiva ♦

L’obiettivo non è modesto: «Vogliamo essere il miglior produttore di gioielli al mondo». È il caso di fare un brindisi alla salute di un programma così. E dire che Choon Jewelry Company è nata nel 1984 semplicemente con un impianto che produceva zirconi. Cioè pietre sintetiche che assomigliano al diamante. Ma nel 1993 l’imprenditore Chairat Choon Noppasanti ha deciso di passare alla fase 2: disegnare e produrre gioielli a Bangkog. Oggi l’azienda impiega oltre 500 addetti, che si dividono tra lavoro artigianale e produzione industriale di gioielli.

Per esempio, a novembre 2018 Choon ha lanciato la collezione Oper, che utilizza principalmente ametista. Per San Valentino 2019, invece, ha puntato sullo zaffiro rosa.

Anello con zaffiro rosa per San Valentino 2019
Anello con zaffiro rosa per San Valentino 2019

La Choon fa un po’ di tutto: gioielli in oro 8k, 9k, 10k, 14k e 18k, ma anche in platino e argento rodiato, con zirconi, ma anche pietre semi-preziose. Se Choon sia diventato il miglior produttore di gioielli al mondo può essere un argomento di discussione, ma in ogni caso la collezione di anelli e orecchini per l’autunno-inverno 2016-2017, realizzata con oro e pietre come ametiste, quarzi, citrini, zaffiri orange, ha il pregio di essere calda, con colori morbidi e forme collaudate. Chi produce gioielli sarà interessato a sapere che Choon vanta la certificazione di qualità Iso 9001. Lavinia Andorno

 

Anello della collezione Oper, con ametista
Anello della collezione Oper, con ametista
Bracciale della collezione Oper, con ametista
Bracciale della collezione Oper, con ametista
Anello con topazio della collezione Glacier
Anello con topazio della collezione Glacier
Anello con topazio blu
Anello con topazio blu
Bracciale con acquamarina e peridoto
Bracciale con acquamarina e peridoto
Bracciale con topazio blu
Bracciale con topazio blu
Bracciale multigemma
Bracciale multigemma
Braccialetto con ametista
Braccialetto con ametista
Anello con zaffiri orange
Anello con zaffiri orange
Anello con quarzo
Anello con quarzo
Anello con zaffiri ametista e zaffiri rosa
Anello con zaffiri ametista e zaffiri rosa
Orecchini con zaffiri orange
Orecchini con zaffiri orange
Orecchini con citrini
Orecchini con citrini
Orecchini con ametiste
Orecchini con ametiste
Anello con zaffiri ametiste, peridotie zaffiri rosa
Anello con zaffiri ametiste, peridotie zaffiri rosa
Anello con zaffiri ametiste
Anello con zaffiri ametiste







Leggero Mokoso

I gioielli made in Bangkog di Mokoso Atelier: tecnologia, leggerezza orientale e pietre preziose.

Sono in molti a ritenere Bangkog una delle capitali della gioielleria. Molte Maison europee e americane affidano tutta o parte della lavorazione dei propri gioielli alle abili mani degli artigiani tailandesi. Ma non lo dicono. Dato che questo andazzo dura ormai da decenni, era difficile che non nascessero brand autonomi. Come nel caso di Mokoso Atelier, dove l’atelier è in realtà un’azienda, la Mks, che dà lavoro a 450 persone. Insomma, una industria, seppure con buona parte della lavorazione eseguita a mano accanto alla progettazione con moderni computer e programmi Cad. La storia dell’azienda va avanti da una quarantina di anni, segno che i gioielli di questa azienda non vanno giudicati come prodotti di serie B. Farfalle, fiori, cristalli, si trasformano con una leggerezza inattesa in gioielli con zaffiri o diamanti, grazie anche a una tecnica di setting invisibile. La produzione procede anno dopo anni con ritmi asiatici e ora sono oltre una trentina le collezioni disponibili. Ma il brand non sottolinea questo aspetto, quanto lo sforzo poetico nella creazione dei gioielli. Da conoscere. Giulia Netrese

Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Anello in oro 18 carati con tsavoriti, zaffiri arancio e diamanti
Anello in oro 18 carati con tsavoriti, zaffiri arancio e diamanti
Ciondolo in oro bianco 18 carati, tormaline rosa, topazi azzurri, peridoti, blu, zaffiri e tsavoriti
Ciondolo in oro bianco 18 carati, tormaline rosa, topazi azzurri, peridoti, blu, zaffiri e tsavoriti
Orecchini con diamanti, zaffiri arancio e tsavoriti
Orecchini con diamanti, zaffiri arancio e tsavoriti
Orecchini Ginko
Orecchini Ginko
Pendente con acquamarine
Pendente con acquamarine
Collezione Rock
Collezione Rock

Unexpected jewels

Si chiama Unexpected creations ed è un libro dedicato a una delle più inconsuete aziende del lusso: la tailandese Lotus Arts de Vivre. L’editore, Assouline, ha deciso di pubblicare il volume dedicato alle creazioni più sorprendenti del brand di design, che oltre ai gioielli produce anche accessori e decorazioni per la casa. Le immagini raccolte e dedicate alla gioielleria, però, non lasciano dubbi: la Maison è il frutto del matrimonio tra Oriente e Occidente. A fondare Lotus Arts de Vivre sono stati Helen e Rolf van Bueren oltre 30 anni fa. Olandesi innamorati della cultura e dell’abilità artigianale asiatica, hanno iniziato a lavorare con semi, noci, gusci di cocco, pelle di struzzo e emù, ali di scarabeo, ebano e legni pregiati, conchiglie, bambù. Ancora oggi il brand va in India per il taglio delle pietre, in Indonesia per l’intaglio del legno, in Thailandia per la lavorazione dei gioielli, ma anche in Giappone e Cina per la lacca. Lo stile orientale-occidentale dell’azienda è così unico che sono spuntati collezionisti in mezzo mondo, da Palm Beach a New York, da Londra a Cannes, da Delhi a Dubai e da Pechino a Bangkok. A mandare avanti la società sono ora i figli dei fondatori, Sri e Nicki von Bueren. Con un buon risultato, come testimonia l’idea di dedicare un libro alla Maison. Alessia Mongrando

Orecchini di legno nero, perle e diamanti
Orecchini di legno nero, perle e diamanti
Anello in legno e filo d'oro
Anello in legno e filo d’oro
Illustrazione del libro dedicato a Lotus Arts de Vivre
Illustrazione del libro dedicato a Lotus Arts de Vivre
Anello in legno con tormaline e scarabeo
Anello in legno con tormaline e scarabeo
Orecchini Foglie danzanti, con diamanti e perle
Orecchini Foglie danzanti, con diamanti e perle
Orecchini con perle e rodolite
Orecchini con perle e rodolite
Orecchini Prayer, con smalto verde e oro
Orecchini Prayer, con smalto verde e oro