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In vendita 200 gioielli con Faraone Casa d’Aste




Faraone organizza a Milano due sessioni vendite dedicate a gioielli e ad altri oggetti di lusso, come borse e oggetti per la casa. Il lusso, in effetti, è interpretato anche come bene rifugio in tempi difficili, come quelli che stiamo attraversando. E i gioielli fanno parte a tutti gli effetti di questa categoria, ancora di più se si tratta di gemme. Faraone Casa d’Aste si prepara quindi a battere il 25 maggio in due distinte sessioni 200 gioielli al mattino, mentre i 150 luxury good tra borse, bicchieri e porcellane sono riservati alla tornata pomeridiana con la ormai collaudata formula live-streaming, con rilanci da parte del pubblico collegato via telefono, con la dedicata app MyFaraone e le offerte scritte.

Bracciale art déco in platino con diamanti
Bracciale art déco in platino con diamanti, dettaglio

Tra i 200 lotti di gioielli spiccano un bracciale Art Decò in platino con diamanti per una caratura totale di circa 55 ctarati, un collier di prima metà Ottocento con acquamarina da 195 carati e due diamanti rispettivamente da 7,46 e 5,38 carati, oltre a un doppio filo di perle naturali. Un anello in oro bianco con rubino (no heat) rettangolare del Mozambico di 5,21 carati circa, con contorno di diamanti navette fancy yellow di 3,22 carati circa, un rubino Burma (no heat) di 4,51 carati e uno zaffiro Ceylon sciolto (no heat) da 9,18 carati insieme ad altri pezzi di prestigio firmati Cartier, Pomellato e Bulgari chiuderanno la sessione dedicata ai gioielli.

Solitario anni Trenta-Quaranta in platino con diamante old cut del peso di 7,46 carati
Solitario anni Trenta-Quaranta in platino con diamante old cut del peso di 7,46 carati
Zaffiro Ceylon (no heat) da 9,18 carati
Zaffiro Ceylon (no heat) da 9,18 carati
Collana con due fili di perle
Collana con due fili di perle
Collier di prima metà Ottocento con acquamarina da 195 carati e due diamanti rispettivamente da 7,46 e 5,38 carati
Collier di prima metà Ottocento con acquamarina da 195 carati e due diamanti rispettivamente da 7,46 e 5,38 carati

Anello in oro bianco con rubino (no heat) rettangolare del Mozambico di 5,21 carati circa, con contorno di diamanti navette fancy yellow di 3,22 carati circa
Anello in oro bianco con rubino (no heat) rettangolare del Mozambico di 5,21 carati circa, con contorno di diamanti navette fancy yellow di 3,22 carati circa







Il fascino dei rubini birmani all’asta Bolaffi




Asta Bolaffi di gioielli il 13 e 14 aprile a Milano: il primo giorno si svolgerà dal vivo, mentre il secondo proseguirà online. Il catalogo è piuttosto vasto: comprende oltre 500 lotti selezionati da committenze private, con gioielli firmati da Maison internazionali. Tra i gioielli spiccano una collezione firmata Buccellati oltre a numerosi diamanti di varie carature e monili antichi. Tra i top lot è un anello in platino e diamanti con rubino birmano antico di 4,34 carati accompagnato da certificato Ssef che assicura l’origine birmana e l’assenza di riscaldamento (la base d’asta è di 23.000 euro). Inoltre, il catalogo comprende una piccola collezione di tabacchiere francesi del Settecento.

Anello in platino e diamanti con rubino birmano antico di 4,34
Anello in platino e diamanti con rubino birmano antico di 4,34 carati

L’asta è preceduta dall’esposizione al pubblico sabato 9 aprile nella sede Bolaffi (via Manzoni 7, Milano, orario 10-18, domenica inclusa). L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino a martedì 12 aprile, mentre la vendita all’incanto inizierà mercoledì 13 aprile in sala, presso l’Hotel Mandarin Oriental (via Andegari 9), e proseguirà giovedì 14 aprile solo internet live sul sito di Aste Bolaffi.

Anello con rubino e diamanti indossato
Anello con rubino e diamanti indossato

Pendente in diamanti e rubini parte di un girocollo firmato Romolo Grassi
Pendente in diamanti e rubini parte di un girocollo firmato Romolo Grassi

Anello in oro, zaffiro blu e diamanti di Buccellati
Anello in oro, zaffiro blu e diamanti di Buccellati

Anello in oro e diamanti di Buccellati
Anello in oro e diamanti di Buccellati







The Rock, il diamante record all’asta da Christie’s




Quello denominato come The Rock si annuncia come uno dei diamanti più preziosi messi all’asta. Christie’s lo metterà in vendita a Ginevra l’11 maggio. Chi è interessato cominci a mettere un po’ di soldi da parte: The Rock è stimato tra 20 e 30 milioni di dollari. Un’oscillazione non di poco, in ogni caso. SI tratta di un diamante a forma di pera da 228,31 carati che sarà la star all’asta di Magnificent Jewels, nell’ambito della Christie’s Luxury Week. È una gemma eccezionalmente rara, estratta e lucidata in Sud Africa, oltre due decenni fa ed è il più grande diamante bianco mai apparso in vendita all’asta.

The Rock, diamante a forma di pera da 228,31 carati
The Rock, diamante a forma di pera da 228,31 carati

The Rock si unirà al meglio delle pietre preziose leggendarie che sono passate attraverso le sale di vendita globali di Christie’s dal 1766. Il mercato dei diamanti è particolarmente vivace e siamo fiduciosi che questa gemma sensazionale catturerà l’attenzione di collezionisti di tutto il mondo in questa stagione primaverile.
Rahul Kadakia, International Head of Jewellery di Christie

Rahul Kadakia con The Rock
Rahul Kadakia con The Rock

Classificato dal Gemmological Institute of America come colore G, purezza VS1, The Rock è anche accompagnato da una lettera del Gia in cui si afferma che è il più grande diamante a forma di pera di colore DZ esistente mai classificato dal laboratorio. Il precedente record d’asta per il diamante bianco più grande era una gemma da 163,41 carati, venduta da Christie’s a Ginevra nel novembre 2017 per 33,7 milioni di dollari.

The Rock sarà presentato al Christie’s Dubai dal 26 al 29 marzo, prima di un tour a Taipei e Rockefeller Plaza a New York dal 29 aprile al 1 maggio. Infine, sarà esposto al pubblico durante la Christie’s Luxury Week al Four Seasons Hotel des Bergues di Ginevra dal 6 all’11 maggio.

I 5 diamanti top venduti da Christie’s

1. UNA SENSAZIONALE COLLANA DI DIAMANTI E SMERALDO, DI DE GRISOGONO,
Un diamante a taglio rettangolare, del peso di circa 163,41 carati
Geneva Magnificent Jewels | 14 novembre 2017
Prezzo realizzato: US$ 33.701.000
Prezzo per carato: US$ 206.236
Record d’asta per un diamante incolore

Collana di diamanti e smeraldi, de Grisogono
Collana di diamanti e smeraldi, de Grisogono

2. WINSTON LEGACY
Un diamante a forma di pera del peso di circa 101,73 carati
Geneva Magnificent Jewels | 15 maggio 2013
Prezzo realizzato: US$ 26.737.914
Prezzo per carato: US$ 262.832
Diamante Wiston Legacy
Diamante Wiston Legacy

3. ARCIDUCA JOSEPH DIAMOND
Un diamante a forma di cuscino del peso di circa 76,02 carati
Ginevra magnifici gioielli | 13 novembre 2012
Prezzo realizzato: US$ 21.474.525
Prezzo per carato: US$ 282.485
Il diamante  Arciduca Joseph
Il diamante Arciduca Joseph

4. LA LÉGENDE, COLLANA SAUTOIR CON DIAMANTI E PERLE COLTIVATE, DI BOEHMER ET BASSENGE
Un diamante a forma di cuore, del peso di circa 92,15 carati
Geneva Magnificent Jewels | 17 maggio 2017
Prezzo realizzato: US$ 14.989.013
Prezzo per carato: US$ 162.659
Sautoir di perle con diamante di Boehmer er Bassenge
Sautoir di perle con diamante di Boehmer er Bassenge

5.  UN MAGNIFICO DIAMANTE
Un diamante a forma di pera del peso di circa 75,97 carati
Geneva Magnificent Jewels | 14 maggio 2014
Prezzo realizzato: US$ 14.474.732
Prezzo per carato: US$ 190.532

Diamante a forma di pera di 75,97 carati
Diamante a forma di pera di 75,97 carati







La Dolce Vita online con Christie’s Milano




La Dolce Vita: nel tempo il titolo di un film di Federico Fellini è diventato il simbolo di un’epoca, il dopoguerra italiano, in cui il boom economico si accompagnava a uno stile di vita rilassato, perlomeno a Roma. Non è più così, ma l’idea che l’Italia sia un luogo di morbidi piaceri è rimasta impressa. In ogni caso la Dolce Vita è stato anche un periodo in cui il design italiano si è fatto strada nel mondo. E a questo ricordo è legata l’asta online organizzata da Christie’s Milano, con offerte dal 1 al 10 marzo. In vendita sono gioielli italiani e orologeria internazionale. L’asta online, che si chiama proprio La Dolce Vita, presenta pezzi di iconici marchi, come Chantecler, gioielli delle glamour Maison Montenapoleone Sabbadini e Vhernier, e una selezione di pietre preziose come smeraldi, diamanti e zaffiri colombiani e brasiliani.

Anelli di diamanti bianchi e neri di Chantecler
Anelli di diamanti bianchi e neri di Chantecler

L’asta include anche una selezione curata di orologi di celebri produttori tra cui Patek Philippe, Rolex e Piaget. I pezzi salienti dell’asta saranno in mostra da Christie’s Milano, nello storico Palazzo Clerici in stile neoclassico, con visione solo su appuntamento dal 1 al 9 marzo 2022. Tra i pezzi da segnare sul taccuino, ops, sullo smartphone, c’è un anello Belle Époque con diamanti e rubini di Musy (stima: 2.500-3.500 euro), insieme a modelli di Chantecler (gioielliere di Capri) tra cui due straordinari anelli di diamanti (stima: 6.000-8.000 ciascuno) e un paio di orecchini con zaffiri colorati e diamanti, sempre di Chantecler (stima: € 10.000 – 15.000).

Anello Belle Époque con diamanti e rubini di Musy
Anello Belle Époque con diamanti e rubini di Musy

Altri gioielli interessanti: un paio di orecchini Eclisse in oro, giaietto e diamanti di Vhernier (1.500 – 2.500) esemplificano il design contemporaneo e l’innovazione delle iconiche gioiellerie italiane, un’imponente suite in oro di Federico Buccellati (4.000 – 6.000). Per la selezione degli orologi un Patek Philippe ref. 460, del 1929 circa (30.000 – 50.000), guiderà l’asta, insieme a un Patek Philippe Nautilus con diamanti (6.000 – 10.000) e Rolex GMT Master ref. 16710 (7.000 – 10.000).

A sinistra, Patek Philippe in rose gold and silver dial, circa 1929. A destra, Patek Philippe Nautilus with diamonds, stainless steel and yellow gold
A sinistra, Patek Philippe in rose gold and silver dial, circa 1929. A destra, Patek Philippe Nautilus with diamonds, stainless steel and yellow gold

Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel film «La Dolce vita»
Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel film «La Dolce vita»







Diamanti protagonisti della prima asta online del 2022




Il 2022 si apre con un successo per il mondo delle aste di gioielli. La prima asta di gioielli organizzata a New York da Christie del 2022, una vendita online durata ben 17 giorni (24 gennaio-9 febbraio) ha raggiunto un totale di 5,2 milioni di dollari con il 131% di lotti battuti sopra la stima più bassa e il 96% di venduto. La vendita ha ricevuto una partecipazione record con il maggior numero di offerenti per qualsiasi vendita online di gioielli a New York. La partecipazione ha registrato offerenti provenienti da 28 Paesi.

Anello con diamante di 11,46 carati
Anello con diamante di 11,46 carati

Sono stati raggiunti prezzi elevati per i diamanti, incluso il lotto più alto della vendita, un anello di diamanti di 11,46 carati, che è stato offerto senza riserva e ha raggiunto  300.000 dollari. Ulteriori risultati degni di nota includono un anello con diamante taglio smeraldo di 10,31 carati, venduto per  237.500 dollari, orecchini quadrati con diamanti taglio smeraldo da 5,02 e 5,02 carati (212.500) e un anello di diamanti taglio brillante rotondo di 5,21 carati, offerto anche senza riserva, che ha raggiunto i 150.000 dollari.

Anello con diamante taglio smeraldo di 10,31 carati
Anello con diamante taglio smeraldo di 10,31 carati
Orecchini quadrati con diamanti taglio smeraldo da 5,02 e 5,02 carati
Orecchini quadrati con diamanti taglio smeraldo da 5,02 e 5,02 carati
Anello con diamante fancy yellow di 5,25 carati di Oscar Heyman
Anello con diamante fancy yellow di 5,25 carati di Oscar Heyman

Anello con zaffiro rettangolare modificato con taglio a gradino, diamanti affusolati taglio baguette, platino, circa 1955, firmato Yard
Anello con zaffiro rettangolare modificato con taglio a gradino, diamanti affusolati taglio baguette, platino, circa 1955, firmato Yard







Christie’s inaugura il 2022 con la prima asta




Archiviate le grandi aste pre natalizie, i gioielli tornano a essere messi all’incanto. Christie’s ha programmato Jewels Online (24 gennaio-9 febbraio), la prima asta di gioielli del 2022 per la grande casa di vendite. La vendita presenta gioielli che vanno da pezzi antichi a contemporanei, diamanti bianchi e pietre colorate, oltre a oggetti ingioiellati e orologi. Sono oltre 250 lotti, tra cui pezzi di design di Maison come Angela Cummings , Buccellati , Bulgari , Cartier , Graff , Harry Winston , JAR , Marina B, Oscar Heyman & Brothers , Raymond Yard , René Boivin , Jean Schlumberger , Tiffany & Co. , Van Cleef & Arpels e Verdura.

Paul Kutchinsky, spilla in oro con corallo, diamanti, smeraldo
Paul Kutchinsky, spilla in oro con corallo, diamanti, smeraldo

La vendita copre tutte le fasce di prezzo e con molti lotti offerti senza riserva (l’idea è di proporre gioielli per i regali prima di San Valentino). Il top è un anello di diamanti di 11,46 carati, offerto senza riserva (200.000-300.000 dollari la stima). Anche un anello di diamanti di 5,05 carati (100.000-150.000) è offerto senza riserva.

Orecchini con diamanti
Orecchini con diamanti

All’interno della vendita sono presenti in particolare selezioni di importanti collezioni tra cui la Blair Family Collection, la Collection of Mr. and Mrs. Frederick Edward Guest II, la Collection of Mimi Adler, Property from the Estate of Jacqueline Leeds e Jeweled Object D’art da la Collezione della Contessa Orietta Ascoli che propone un assemblaggio di oggetti gioiello tra cui orologi, boccette di profumo, accessori da scrivania e borse da sera.

Anello di diamanti di 11,46 carati
Anello di diamanti di 11,46 carati
Orecchini Cartier art déco, con acquamatina e diamanti
Orecchini Cartier art déco, con acquamatina e diamanti
Collana di Oscar Heyman con zaffiri, smeraldi e diamanti
Collana di Oscar Heyman con zaffiri, smeraldi e diamanti
Orologio da tavolo art déco di Cartier, smalto, nefrite, diamanti
Orologio da tavolo art déco di Cartier, smalto, nefrite, diamanti
Bracciale di Tiffany firmato Jean Schlumberger in smalto e oro a losanghe
Bracciale di Tiffany firmato Jean Schlumberger in smalto e oro a losanghe
Collana con pendente di  Van Cleef & Arpels in onice, diamanti, oro
Collana con pendente di Van Cleef & Arpels in onice, diamanti, oro

Anello di Oscar Heyman con diamanti bianchi e giallo
Anello di Oscar Heyman con diamanti bianchi e giallo







In vendita il diamante gigante nero venuto dalla spazio




Un diamante nero gigante. Rarissimo. Un sorprendente figlio della natura. Ma anche un enigma. E proprio questo nome, The Enigma, è stato attribuito a una enorme gemma del peso di 555,55 carati e, coincidenza ancora più incredibile, con esattamente 55 sfaccettature. The Enigma è una sorpresa riservata da Sotheby’s alla sua sede di Dubai, dove sarà messo in vendita con un’asta aperta alle offerte online dal 3 al 9 febbraio. Il diamante è appartenuto per oltre due decenni da un proprietario che, ora, ha deciso di cederlo. Anche in cambio di un pagamento in criptovaluta.

La sua vendita rappresenta un’opportunità irripetibile per acquisire una delle più rare meraviglie cosmiche, vecchie di miliardi di anni, conosciute dall’umanità.
Nikita Binani, Sotheby’s Jewellery Specialist e Head of Sale, Londra

The Enigma, diamante nero di di 555,55 carati
The Enigma, diamante nero di di 555,55 carati

Il diamante ha anche un’altra attrattiva: non è stato scovato in una miniera, ma arriva dallo spazio. Si pensa che sia stato creato da un impatto meteorico o che sia emerso da un asteroide contenente un diamante che si è scontrato con la Terra. È il più grande diamante Fancy Black Natural Color al mondo, segnalato da Gubelin e dal Gia nel 2004, ed è stato elencato come il diamante tagliato più grande del mondo nel Guinness dei primati del 2006.

The Enigma
The Enigma

Siamo onorati che Dubai sia stata scelta come prima tappa per questa eccezionale rarità e siamo entusiasti di svolgere un ruolo nel suo viaggio, iniziato così tanti milioni di anni fa. Questa è la prima volta che introduciamo la nostra offerta di criptovaluta negli Emirati Arabi Uniti, una mossa che è in linea con l’impegno del governo nell’esplorazione di nuovi progressi digitali, tecnologici e scientifici. Svelare questa pietra unica nel suo genere, sia nella nostra galleria Difc che all’impareggiabile Dubai Diamond Exchange, è una chiara continuazione della nostra dedizione a mostrare il meglio del meglio negli Emirati Arabi Uniti.
Katia Nounou Boueiz, capo di Sotheby’s Emirati Arabi Uniti

Il design del diamante è intriso di significato, la sua forma è ispirata al simbolo mediorientale a forma del palmo di una mano, l’Hamsa, un segno di protezione, potere e forza. L’Hamsa è anche associato al numero cinque, che è intriso di significato simbolico, che è anche il numero che contraddistingue la gemma. La criptovaluta sarà accettata da Sotheby’s, e non è la prima volta: l’anno scorso il diamante Key 10138 è stato acquistato con criptovaluta a un prezzo record. Questo diamante sarà offerto senza riserva, il che significa che l’offerta vincente è quella più alta, indipendentemente dal suo importo o dal valore intrinseco del diamante stesso. Prima dell’asta, il diamante sarà esposto a Dubai, Los Angeles e Londra.

Girocollo in oro bianco, con pavé di 181 diamanti neri naturali
Girocollo in oro bianco, con pavé di 181 diamanti neri naturali

Il segreto dei diamanti neri

I diamanti neri naturali, carbonati, risalgono a circa 2,6-3,8 miliardi di anni fa e sono un evento naturale estremamente raro. Queste gemme contenente tracce di azoto e idrogeno abbondanti nello spazio interstellare, così come l’osbornite, un minerale presente unicamente nelle meteore. Si trovano solo in Brasile e nella Repubblica Centrale dell’Africa, che milioni di anni fa facevano parte del supercontinente, Rodinia: un’area che si ritiene sia stata colpita da meteoriti. La presenza esclusiva di carbonadi in queste località aggiunge ulteriore peso a la teoria che queste pietre siano davvero tesori provenienti dallo spazio interstellare. I diamanti neri sono uno dei materiali più duri e quasi impossibili da tagliare e lucidare. Sono stati tipicamente riservati anche agli usi industriali.







Lalique story in vendita da Sotheby’s




Appuntamento di rigore per chi ama la gioielleria che ha fatto storia. Sotheby’s Parigi (asta il 17 dicembre) offre una rara collezione di qualità museale di pezzi di René Lalique, tutti presentati all’asta per la prima volta. Si tratta di una raccolta curata da Claude H. Sorbac, un collezionista scomparso pochi mesi fa. I gioielli di Lalique sono la fotografia di una carriera dell’ingegnoso designer, che è stato una figura chiave dell’Art Nouveau. In vendita si trovano 39 pezzi, tra cui diverse opere acquistate dagli eredi di Lalique.

René Lalique, collier in vetro, smalto e diamanti, Grenouilles
René Lalique, collier Grenouilles in vetro, smalto e diamanti

Claude Henri Sorbac faceva parte di una famiglia di amanti dell’arte ed è cresciuto circondato da una collezione di dipinti e oggetti preziosi, tra cui grandi opere di artisti del calibro di Renoir, Sisley, Degas e Tiepolo. Fu costretto a lasciare la casa durante la Seconda guerra mondiale, e all’età di 22 anni si arruolò nel reggimento marocchino Spahi e partecipò alla liberazione di Parigi. Poi, è diventato imprenditore e, con la maggiore disponibilità finanziaria, collezionista di antiquariato, comprese le opere di Lalique, a cui dedicò diversi decenni, viaggiando per mercatini e aste allo stesso modo per cercare il meglio del meglio.

Pendente di collier Art Nouveau in oro e smalto, con viso di donna e glicine
Pendente di collier Art Nouveau in oro e smalto, con viso di donna e glicine

Artista-designer d’avanguardia, René Lalique ha lavorato in ogni campo, dalla gioielleria, l’oreficeria e l’illustrazione alla scultura e alla vetreria. La collezione proposta da Sotheby’s mette in evidenza il suo uso pionieristico di materiali innovativi come vetro, alluminio, bronzo e rame, mescolati con altri materiali nobili come diamanti, gemme preziose e oro.

Pettine Cattleya in avorio, smalto e diamanti
Pettine Cattleya in avorio, smalto e diamanti
Girocollo Chantecler in smalto, vetro e citrino
Girocollo Chantecler in smalto, vetro e citrino

Collier Libellule in vetro, smalto e diamanti
Collier Libellule in vetro, smalto e diamanti







I gioielli di Joséphine raddoppiano la stima




Nell’anno dell’anniversario della morte di Napoleone, due diademi che, per tradizione, si pensa siano appartenuti a Joséphine de Beauharnais (1763-1814), moglie dell’imperatore francese, sono stati venduti da a Londra da Sotheby’s per 576.600 sterline (circa 671.00 euro o 759.000 dollari). Una cifra che ha quasi raddoppiato la stima massima di 300.000 sterline. Segno che i gioielli storici conservano un fascino che va al di là del loro valore materiale.

Giuseppina di Beauharnais ritratta da Andrea Appiani
Joséphine de Beauharnais ritratta da Andrea Appiani

I diademi sono considerati esempi del più raffinato artigianato francese dell’inizio del XIX secolo. Sono stati realizzati a Parigi intorno al 1808 con design neoclassico. Dopo la Rivoluzione francese, infatti, Napoleone aveva cercato di legittimare il suo nuovo governo facendo risorgere riferimenti storici e culturali all’antica Roma. Joséphine capì il valore della sua immagine pubblica, e usò vestiti e gioielli per evocare gli ideali del mondo antico e collegandola con l’attuale Impero per aumentare il prestigio del regime del marito.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I due diademi fanno parte di una parure (progettati per essere indossati anche insieme). Sono realizzati in oro e smalto champlevé blu decorato con venticinque intagli di corniola, prevalentemente teste classiche maschili e femminili. Sono stati offerti insieme a un paio di orecchini pendenti, ciascuno con un solo intaglio e similmente decorati, e un pettine per capelli e un ornamento per cintura, con al centro con un cammeo in corniola di Bacco. I gioielli sono stati custoditi a Londra per 150 anni.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)







Diamanti e grandi Maison per i Magnificent Jewels di Christie’s




Magnificent Jewels: un’asta di Christie’s New York dedicata agli appassionati di gioielli di alta gammal’8 dicembre, ma anche una vendita dal 23 novembre al 7 dicembre. L’asta offre oltre 200 lotti, valorizzati da collezioni private, diamanti e gemme colorate, e un impressionante numero di gioielli firmati Bvlgari, Cartier, Graff, Harry Winston, JAR, Jean Schlumberger, Suzanne Belperron, Tiffany & Co. e Van Cleef & Arpels.

Diamante fancy giallo vivido di 70,19 carati, chiarezza VS2
Diamante fancy giallo vivido di 70,19 carati, chiarezza VS2

Cominciamo dall’asta di Magnificent Jewels. I pezzi più quotati sono tre diamanti colorati, tra cui un raro anello di diamanti rosa arancio vivido fantasia di 5,38 carati, purezza VS2 (La stima è di 2.200.000-3.200.000 dollari). Un altro diamante diamante giallo vivido fantasia di 70,19 carati, chiarezza VS2 è montato su un ciondolo (2.000.000-3.000.000 di dollari), mentre un anello con diamante grigio scuro-blu fantasia di 8,74 carati Internally Flawless è valutato 1.200.000 – 1.500.000 dollari.

Anello con diamante grigio scuro-blu fantasia di 8,74 carati Internally Flawless
Anello con diamante grigio scuro-blu fantasia di 8,74 carati Internally Flawless

Una notevole collezione inclusa nella vendita è intitolata A Superlative Eye: Property from a Distinguished Chicago Collection. Comprende gioielli di Cartier, Graff, Jean Schlumberger, Chanel, Carvin French e Marcus & Co. La collezione è evidenziata da una forte selezione di gioielli Art Déco Cartier, come una spilla con smeraldo, zaffiro e diamanti (200.000-300.000) un tempo appartenuta alla signora Cole Porter, insieme a pietre colorate tra cui un rubino Graff e un anello di diamanti ($ 1.000.000-1.500.000), un anello con zaffiro del Kashmir di Carvin French.

Spilla di Cartier Art Déco, con smeraldo, zaffiro e diamanti, appartenuta alla signora Cole Porter
Spilla di Cartier Art Déco, con smeraldo, zaffiro e diamanti, appartenuta alla signora Cole Porter

Un altro punto forte della vendita sono otto lotti di gioielli Van Cleef & Arpels Mystery-Set, tra cui un braccialetto di rubini e diamanti (300.000-500.000) e un paio di orecchini pendenti con rubini e diamanti (300.000-500.000). La tecnica Serti Mystérieux rappresenta una eccellenza di Van Cleef & Arpels che unisce design e innovazione (è calcolata una media di 1.200 ore per completare un gioiello Mystery-Set).

Van Cleef & Arpels Mystery-Set, braccialetto di rubini e diamanti
Van Cleef & Arpels Mystery-Set, braccialetto di rubini e diamanti

Ulteriori collezioni private all’interno della vendita includono un braccialetto di diamanti Art Déco di Van Cleef & Arpels (1.000.000-1.500.000) precedentemente presentato nella mostra The Jazz Age: American Style negli anni ’20 al Cleveland Museum of Art in Ohio e Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museo di New York. In vendita anche uno storico rosario della fine del XVII secolo con smeraldi, diamanti e smalto (400.000-600.000).

 braccialetto di diamanti Art Déco di Van Cleef & Arpels
Braccialetto di diamanti Art Déco di Van Cleef & Arpels
Perla Rockefeller, perla naturale marrone con diamanti su platino. Ciondolo firmato Gillot Co.
Perla Rockefeller, perla naturale marrone con diamanti su platino. Ciondolo firmato Gillot Co.

Storico rosario della fine del XVII secolo con smeraldi, diamanti e smalto
Storico rosario della fine del XVII secolo con smeraldi, diamanti e smalto







Michele della Valle & friends con Christie’s online




In vista del Natale, dal 23 novembre al 7 dicembre Christie’s propone un’asta online intitolata Jewels Online & Colorful Whimsy: Jewels by Michele della Valle. La vendita comprende gioielli di alta gamma, con pezzi d’epoca, manche contemporanei, oltre che diamanti bianchi e pietre preziose. I gioielli in vendita hanno prestigiose firme come Buccellati, Bulgari, Cartier, David Webb, Graff, Harry Winston, JAR, Tiffany & Co. e Van Cleef & Arpels: in tutto oltre 400 lotti, che coprono tutte le fasce di prezzo e con diversi lotti offerti senza riserva.

Michele della Vallem pupazzo di neve  in cristallo di rocca smerigliato, zaffiri gialli tondi, smeraldi e rubini, smalto nero, zaffiro arancione cabochon tondo, diamanti tondi, oro bianco, giallo e annerito 18 carati
Michele della Vallem pupazzo di neve in cristallo di rocca smerigliato, zaffiri gialli tondi, smeraldi e rubini, smalto nero, zaffiro arancione cabochon tondo, diamanti tondi, oro bianco, giallo e annerito 18 carati

Ma il dessert di questo menu stellato è rappresentato da 64 fantasiosi gioielli di Michele della Valle, tutti offerti senza riserve. Designer, artista, gioielliere: Michele della Valle è uno dei più grandi creativi in attività, che unisce l’abilità progettuale all’ironia, alla piacevolezza e alla ricchezza di idee e materiali. Spesso con risultati sorprendenti. Per esempio, la spilla a forma di pupazzo di neve con gemme e diamanti: alta gioielleria più in pizzico di allegria-

Collana con diamanti, zaffiri di diversi colori e granati
Collana con diamanti, zaffiri di diversi colori e granati
Orecchini con diamanti e zaffiri gialli
Orecchini con diamanti e zaffiri gialli

Orecchini con zaffiri rotondi arancioni e gialli, tsavorite, diamanti, oro bianco e giallo
Orecchini con zaffiri rotondi arancioni e gialli, tsavorite, diamanti, oro bianco e giallo







Asta di gioielli per San Patrignano




San Patrignano, Comunità di recupero per le tossicodipendenze con sede a Rimini (Italia), ogni anno organizza un’asta (ora online fino al 22 novembre), attraverso la piattaforma di CharityStars (www.charitystars.com/astasanpatrignano). Quest’anno tra i lotti all’asta, molti dei quali donati dalle grandi aziende che che hanno confermato il proprio sostegno a San Patrignano, alcuni appartengono alla categoria Orologi & Gioielli. In particolare, saranno in vendita una coppia orologi Rolex Oyster Perpetual, modello uomo con cassa di 41 mm di diametro, e modello da donna con cassa di 31 mm di diametro, con lunetta bombata e impermeabili fino a 100 m (stima 10.500), un paio di orecchini Chantecler Capri Cherie, in oro rosa, diamanti e perle Akoya (8.100).

Orecchini di Vhernier
Orecchini di Vhernier

In asta anche un anello di Pomellato in oro rosa, quarzo fumé e diamanti (10.000), orecchini  Eclisse Midi di Vhernier in oro bianco e diamanti brown, eyeliner pavé (15.250), una coppia di bracciali Arpeggiodi Lucia Odescalchi, della collezione Piano Lesson, in argento, perle di cristallo bianco, alluminio, perline di ematite (960).

Orecchini Capri di Chantecler
Orecchini Capri di Chantecler
Bracciale indossato di Lucia Odescalchi
Bracciale indossato di Lucia Odescalchi

Anello di Pomellato in oro rosa, quarzo fumé e diamanti
Anello di Pomellato in oro rosa, quarzo fumé e diamanti







La storia avventurosa dei gioielli degli zar venduti da Sotheby’s




I gioielli degli zar hanno ancora fascino. Così all’asta di Magnificent Jewels and Noble Jewels di Sotheby’s a Ginevra, una spilla con zaffiri e diamanti e orecchini a clip abbinati, contrabbandati fuori dalla Russia al tempo della rivoluzione del 1917,  sono stati venduti per  850.000 dollari, contro una stima massima di 500.000. Sono gioielli che appartenevano alla famiglia Romanoff. Per la precisione, sono appartenuti alla zia dell’imperatore Nicola II, la granduchessa Maria Pavlovna (1854-1920), che affidò al suo amico, l’antiquario e aristocratico britannico Albert Henry Stopford (1860-1939) l’espatrio dei gioielli a Londra.

I gioielli messi all'asta da Sotheby's
I gioielli messi all’asta da Sotheby’s

Spesso indicata come «regina di San Pietroburgo», la Granduchessa era a detta di tutti una figura scintillante che ha combattuto per mantenere il suo status durante la rivoluzione. Albert Stopford, che all’epoca aveva cinquantacinque anni e quindi non era idoneo al servizio militare, era parte integrante della scena sociale di San Pietroburgo ed era intimo della nobildonna. La storia dei gioielli è abbastanza avventurosa. Vestito con abiti da operaio, Stopford andò a prelevare in gran segreto i gioielli a casa della Granduchessa, il Vladimir Palace, un edificio sulla Neva con 360 stanze, non ancora saccheggiato dai rivoltosi. Entrato da una porta laterale e scortato dal figlio maggiore di Maria Pavlovna, Boris, e da un fidato servitore, Stopford smontò i gioielli, piegandoli in vecchi giornali per proteggerli, e si mise in viaggio in treno. In tre notti raggiunse la città termale di Kislovodsk, in il Caucaso, dove Maria Pavlovna si era ritirata nella sua villa estiva. Poi partì per Londra il 26 settembre 1917, portando 244 gioielli di Maria Pavlovna in una borsa Gladstone, tra cui la spilla di zaffiro e gli orecchini venduti all’asta da Sotheby’s.

Maria Pavlovna
Maria Pavlovna

Passarono poi altri due anni prima che la Granduchessa varcasse la frontiera russa (con riluttanza), viaggiando a Venezia, in Svizzera e infine a Parigi nel luglio 1920. La sua salute della nobildonna russa era però gravemente compromessa e solo pochi mesi dopo il suo arrivo in Francia morì. I gioielli, quindi, sono stati ereditati da sua figlia, la principessa Elena di Grecia e Danimarca (1882-1957) e poi ai discendenti. A nel 2009 sono stati acquistati in un’asta, sempre Sotheby’s, da un’altra famiglia principesca europea e ora rivenduti.

La granduchessa Maria Pavlovna
La granduchessa Maria Pavlovna
Spilla e orecchini con zaffiri e diamanti
Spilla e orecchini con zaffiri e diamanti







Maria Antonietta raddoppia con Christie’s

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Quando si dice il fascino della nobiltà. A dispetto della Rivoluzione Francese, la regina Maria Antonietta (ghigliottinata) si prende una rivincita. I suoi bracciali don diamanti (old cut, ovviamente), argento e oro giallo, commissionati nel 1776 circa, adattati nel XIX secolo, e riposti in una custodia in velluto blu, sono stati battuti all’asta di Magnificent Jewels organizzata da Christie’s a Ginevra e sono stati venduti per circa 7 milioni di euro (equivalenti a 7,5 milioni di franchi svizzeri, oppure 8,2 milioni di dollari), cifra che è quasi il doppio della stima massima che ha preceduto l’asta.

I bracciali con diamanti appartenuti a Maria Antonietta
I bracciali con diamanti appartenuti a Maria Antonietta

I gioielli furono acquistati dalla regina acquistò questi due braccialetti di diamanti per 250.000 lire, che era una somma enorme per l’epoca. Secondo il conte Mercy-Argenteau, ambasciatore dell’Austria in Francia, furono pagati in parte in pietre preziose dalla collezione della regina e in parte con i fondi che la regina ricevette dal marito, re Luigi XVI. Al tempo della Rivoluzione, i gioielli furono portati in Belgio, poi passarono a Madame Royale, figlia superstite di Maria Antonietta. Ora hanno cambiato proprietà.

Kirsten Dunst interpreta Maria Antonietta nel film di Sofia Coppola
Kirsten Dunst interpreta Maria Antonietta nel film di Sofia Coppola

L’asta di Ginevra aveva in catalogo anche altri pezzi interessanti. Un diamante taglio pera taglio di 55,50 carati è stato venduto per 4 milioni e mezzo di euro. Una spilla di oro giallo con diamanti taglio a goccia e baguette e rubino taglio cuscino, firmata Van Cleef & Arpels, è stata battuta per 3,8 milioni di euro. Un anello in platino con diamante ovale taglio brillante di 43,19 carati ha totalizzato 3,1 milioni di euro. In tutto l’sta si è chiusa con un venduto di oltre 50 milioni di euro.

Spilla di Van Cleef & Arpels con rubino taglio cuscino e diamanti con taglio a goccia e baguette
Spilla di Van Cleef & Arpels con rubino taglio cuscino e diamanti con taglio a goccia e baguette
Diamante taglio pera di 55,5 carati
Diamante taglio pera di 55,5 carati

Anello con diamante ovale di oltre 43 carati
Anello con diamante ovale di oltre 43 carati







Alta gioielleria e gli anelli di Brigitte Bardot all’asta da Christie’s

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Grandi brand della gioielleria per l’asta online organizzata da Christie’s France dal 30 novembre al 14 dicembre. Tra i pezzi vintage in vendita si trovano gioielli di Boivin, Boucheron, Bulgari, Cartier, Chaumet, Jean Fouquet, Jar e Van Cleef & Arpel. In tutto si tratta di 290 lotti con stime che vanno da 1.000 a 200.000 euro. I pezzi più quotati sono quelli risalenti al XIX e inizio XX secolo, tra cui una spilla Belle Époque con corpetto Noeud di Cartier. È un pezzo unico, con lati flessibili, incastonato con un diamante a cuscino old style da 4,92 carati (stima 150.000-200.000 euro).

Spilla a forma di fiocco in diamanti di Cartier
Spilla a forma di fiocco in diamanti di Cartier

Dopo il successo della collana Jean Fouquet venduta a 980.000 lo scorso luglio, ecco altre due rare collane del Maestro dell’avanguardia parigina: una Art Déco con acquamarina, corallo e diamanti che era di proprietà del commerciante e collezionista Michel Perinet, (stima 100.000 – 150.000) e una collana geometrica, in platino impreziosito da diamanti (stima 50.000-80.000).

Jean Foquet, collana art déco con acquamarina e corallo
Jean Foquet, collana art déco con acquamarina e corallo

Tra gli altri pezzi all’asta, ci sono un bracciale di Cartier (stima 100.000-150.000 euro) del periodo Art Déco, una clip TuttiFrutti del 1929 di Mauboussin, con un grande zaffiro Ceylon da 22,37 carati assieme a smeraldi, rubini e zaffiri incisi in stile indiano. Altri pezzi notevoli: un anello di Boucheron, caratterizzato da un rubino birmano non riscaldato taglio cuscino, di circa 7,5 carati (70.000-100.000), un anello di Bulgari con uno zaffiro birmano taglio cuscino non riscaldato da 29,43 carati (50.000-80.000).

Collana in oro con elefanti di Cartier
Collana in oro con elefanti di Cartier

Un’intera sezione della vendita è dedicata ai diamanti. Tra le pietre spicca un diamante vecchio taglio da 15,09 carati (150.000-200.000 euro). Per chi ama i gioielli vintage anni Quaranta, Sessanta e Settanta, il catalogo presenta un bracciale di Boucheron e uno di Chaumet con rubino, smeraldo e zaffiro cabochon. Il tema animalier occupa una sezione della vendita e comprende una collana di elefanti di Cartier. Infine, l’asta presenta anche creazioni di sei importanti designer internazionali. Tra questi, un bracciale di Walid Akkad, un anello con zaffiri e diamanti ideato da Mad (Maison Alix Dumas)e gioielli di Marie Mas, Rosior, Luz Camino e Bare (by Dries Criel).

Bracciale in oro e smeraldi di Walid Akkad
Bracciale in oro e smeraldi di Walid Akkad

Chi ama gli oggetti legati a celebrity, troverà interessanti le tre fedi nuziali con zaffiri, rubini e diamanti, regalo di Roger Vadim a Brigitte Bardot (stima 6.000-8.000 euro). Regista, sceneggiatore, attore e romanziere Roger Vladimir Plemiannikov, nato a Parigi nel 1928, incontra Brigitte Bardot nel 1950 durante una vacanza estiva a Cap Myrtes vicino a Saint-Tropez. Brigitte aveva 15 anni e i suoi genitori le proibirono di sposarsi fino a quando l’attrice  non avesse compiuto 18 anni. Brigitte Bardot e Vadim alla fine si sono sposati il ​​19 dicembre 1952. Entrambi hanno avuto un successo immediato e rimangono una coppia mitica del cinema.

Le tre fedi nuziali regalate a Brigitte Bardot da Roger Vadim
Le tre fedi nuziali regalate a Brigitte Bardot da Roger Vadim

Un'immagine dal matrimonio tra Brigitte Bardot e Roger Vadim
Un’immagine dal matrimonio tra Brigitte Bardot e Roger Vadim







Tornano i gioielli vintage con Faraone Casa d’Aste




Torna l’asta di gioielli (e non solo) pre natalizia di Faraone, azienda milanese che da qualche anno ha allargato la sua attività alle vendite all’incanto. Quest’anno, il prossimo 30 novembre, gioielli e diamanti si accompagnano a una collezione anni Cinquanta-Sessanta di 46 borse griffate Gucci, appartenute e amate negli anni da un’unica cliente e che saranno battute all’interno della tornata di chiusura completamente dedicata ai luxury vintage oltre a una tornata di orologi e oggetti firmati Hermes e Cartier, che saranno battuti da Vittoria Bianchi, Ceo della Casa d’aste Faraone.

Orecchini fine anni Venti in oro bianco 18 carati con diamanti old cut per un peso totale di circa 10,65 carati
Orecchini fine anni Venti in oro bianco 18 carati con diamanti old cut per un peso totale di circa 10,65 carati

Per quanto riguarda i gioielli, invece, tra le novità ce ne sono tre appartenuti alla fotografa genovese Giuliana Traverso. In tutto si tratta di 95 lotti che comprendono due grandi diamanti taglio brillante del peso rispettivamente di 7,37 e 10,47 carati, oltre a un diamante rettangolare ottagonale colore D, con taglio a gradini, del peso di 3,59 carati, certificato. Nel catalogo si segnalano anche un paio di orecchini fine anni Venti in oro bianco 18 carati con diamanti old cut per un peso totale di circa 10,65 carati, un anello in oro bianco e giallo 18 carati con smeraldo colombiano ottagonale minor oil del peso di circa 6,65 carati, un collier in oro con diamanti a goccia e cuore, taglio a rosa e taglio a brillante per un totale di circa 100 ct. e una coppia di smeraldi colombiani, ottagonali, minor oil in cartina del peso totale di 2,59 carati.

Anello con smeraldo colombiano di 6,65 carati e diamanti
Anello con smeraldo colombiano di 6,65 carati e diamanti

L’asta prevede anche gioielli d’arte, una collezione firmata dallo scultore-designer Giorgio Facchini, caratterizzati da elementi geometrici. Ne fanno parte un bracciale a fascia in oro giallo 18 carati con cabochon di adularia e calcedonio intercalati a fili di microperle, un anello a fascia in oro giallo 18 carati, rubini, zaffiro e smeraldo, una spilla in oro giallo 18 carati con coralli rosso-arancio e zaffiro e un anello a fascia in oro bianco e giallo 18 carati con diamante taglio brillante del peso di circa 1,80 carati. L’asta si terrà in live streaming in tre tornate, attraverso il sito e la app dedicata MyFaraone, oppure attraverso il più tradizionale telefono o mediante offerte scritte.

Anello di Giorgio Facchini con diamanti di 1,80 carati
Anello di Giorgio Facchini con diamanti di 1,80 carati
Anello di Giorgio Facchini in oro giallo, rubini, zaffiri e smeraldi
Anello di Giorgio Facchini in oro giallo, rubini, zaffiri e smeraldi
Bracciale firmato Giorgio Facchini in oro, rubini e zaffiri
Bracciale firmato Giorgio Facchini in oro, rubini e zaffiri
Collier in oro giallo rodiato e diamanti per circa 100 carati
Collier in oro giallo rodiato e diamanti per circa 100 carati
Diamante di 7,37 carati
Diamante di 7,37 carati
Diamante di 10,47 carati
Diamante di 10,47 carati

Bracciale di Giorgio Facchini in oro, micro perle, adularia e calcedonio
Bracciale di Giorgio Facchini in oro, micro perle, adularia e calcedonio







I diademi di Giuseppina Bonaparte all’asta da Sotheby’s




Il 2021 è stato il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte. La vendita da parte di Sotheby’s di due diademi che sono appartenuti a Joséphine de Beauharnais (1763-1814), almeno secondo la ricostruzione corrente, è dunque di attualità.  Joséphine, moglie di Napoleone Bonaparte (1769-1821), è stata imperatrice di Francia e ha indossato questi rarissimi diademi che, a parte il loro valore materiale, costituiscono una testimonianza storica dell’artigianato francese dell’inizio del XIX secolo.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I gioielli sono stati realizzati a Parigi intorno al 1808, nello stile neoclassico che piaceva a Napoleone, che cercava riferimenti storici e culturali nell’antica Roma. Joséphine, in perfetta sintonia, ha usato vestiti e gioielli per evocare gli ideali del mondo antico e collegandola con l’attuale Impero per aumentare il prestigio del regime del marito. Proprio come una influencer, insomma. L’imperatrice era un’appassionata di gioielli. In soli sei anni, Joséphine ha speso una somma impressionante di oltre 25 milioni di franchi in gioielli e vestiti, superando di gran lunga l’indennità che le era stata assegnata.

Set Filetto o Collare con nove cammei e 10 piccoli intagli con animali, francese o italiano, XIX secolo
Set Filetto o Collare con nove cammei e 10 piccoli intagli con animali, francese o italiano, XIX secolo

Questi maestosi gioielli incastonati con cammei e intagli evocano certamente lo stile della grande imperatrice Joséphine – il suo rango di moglie di Napoleone Bonaparte, il suo gusto impeccabile e il suo interesse per il mondo classico. L’imperatrice Joséphine era molto più di un semplice collezionista di antichità. Essendo la prima a incorporare questi cammei e intagli nel suo vestito, indossandoli fianco a fianco con perle e diamanti, ha creato una moda completamente nuova che ha travolto Parigi e il mondo, basata su forme neoclassiche. I gioielli offerti qui dimostrano il lavoro più fine e delicato dei migliori laboratori francesi e, oggi, non ci sono quasi pezzi paragonabili al mondo. Quando le mode sono cambiate, i gioielli sono stati scomposti e rimodellati, rendendo la loro sopravvivenza davvero eccezionale.
Kristian Spofforth, Head of Sotheby’s Jewels Department a Londra

Chiusura da cintura, cammeo in agata di Medusa fine del XVI secolo e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Chiusura da cintura, cammeo in agata di Medusa fine del XVI secolo e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I due diademi fanno parte di due parure. Sono incastonati con pietre preziose incise con teste classiche, molte delle quali sono forse antiche: si credeva che donassero a chi le indossava  virtù come l’eroismo, la fedeltà e l’amore. I gioielli sono parte di una collezione privata del Regno Unito, dove sono rimaste per almeno 150 anni, ed entrambe sono ancora contenute nelle loro scatole originali in pelle. Saranno offerti con stime di 200.000-300.000 e 100.000-200.000 sterline nella vendita di Sotheby’s London Treasures, prevista il 7 dicembre.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)

Le parure saranno prima esposte dal 2 al 9 novembre al Mandarin Oriental, Ginevra, insieme agli highlights delle vendite Sotheby’s di Magnificent Jewels. Una parure simile è conservata nella collezione della famiglia reale svedese, ereditata dal figlio di Joséphine, Eugène Rose de Beauharnais, duca di Leuchtenberg. Sua figlia, Joséphine di Leuchtenberg, portò numerosi gioielli alla famiglia reale svedese quando sposò il futuro re Oscar I nel 1823.

Sei cammei in pietra dura e un grande intaglio, con quattro piccoli intagli in corniola, attaccati a una collana associata più tardi, italiano, fine XVIII/inizio XIX secolo
Sei cammei in pietra dura e un grande intaglio, con quattro piccoli intagli in corniola, attaccati a una collana associata più tardi, italiano, fine XVIII/inizio XIX secolo







Sotheby’s mette all’asta occhiali da marahaja




Il fascino dei gioielli esotici e preziosi: Sotheby’s dedica un’asta al tema Arts of the Islamic World & India. La maggior parte dei pezzi riguarda oggetti, tappeti, stampe, pitture. Ma ci sono anche gioielli. E due, in particolare, attirano l’attenzione: si tratta di occhiali  provenienti da un tesoro principesco sconosciuto. L’aspetto davvero unico di questi occhiali è che sono realizzati con diamanti e smeraldi. La stima d’asta (Londra, 27 ottobre) per questi gioielli unici è di 1,5 – 2,5 milioni di sterline ciascuno. Possono essere visti dal pubblico a Hong Kong (7-11 ottobre) e Londra (22-26 ottobre).

I due occhiali Astaneh Ye Ferdaws (smeraldi) e Halqeh Ye Nur (diamanti)
I due occhiali Astaneh Ye Ferdaws (smeraldi) e Halqeh Ye Nur (diamanti)

Queste straordinarie curiosità mettono insieme una miriade di fili: dalla maestria tecnica del tagliatore e il genio dell’artigianato alla visione di un mecenate che ha scelto di realizzare due paia di occhiali del tutto diversi da qualsiasi cosa mai vista prima. Sono senza dubbio una meraviglia per gemmologi e storici, ed è una vera emozione poter portare alla luce questi tesori e offrire al mondo l’opportunità di meravigliarsi della loro brillantezza e del mistero dietro la loro creazione.
Edward Gibbs, presidente di Sotheby’s Middle East & India

La storia di questi occhiali inizia nell’India Mughal del XVII secolo, in un’epoca in cui la ricchezza imperiale, la conoscenza scientifica e lo sforzo artistico raggiunsero contemporaneamente il loro apice. Su commissione di un principe ignoto, un artista ha intagliato un diamante, del peso di oltre 200 carati, e uno smeraldo brillante, del peso di almeno 300 carati. Testimonianza dell’abilità tecnica coinvolta, non è nota l’esistenza di alcun esempio comparabile di entrambi. Nel 1890 circa, le lenti furono inserite in nuove montature, decorate con diamanti taglio rosa.

Gli occhiali con lente di smeraldo
Gli occhiali con lente di smeraldo

Il mecenate originale per il quale furono commissionati gli occhiali rimane sconosciuto, ma derivano da un ricco periodo di conquiste artistiche e architettoniche durante i regni del Grande Moghul degli imperatori Akbar (1556-1605), Jahangir (1605-1627), Shah Jahan (1627 -1658) e Aurangzeb (1658-1707).

La qualità e la purezza delle gemme è di per sé straordinaria e pietre di queste dimensioni sarebbero state senza dubbio la riserva di un imperatore. I diamanti sono impeccabili, si pensa che provengano dalle miniere di Golconda nel sud dell’India. Tagliati in coppia da un singolo diamante naturale, forse il più grande mai trovato, ora pesano insieme 25 carati. La sfaccettatura attorno al bordo mostra un’abilità estrema, organizzata per mantenere la trasparenza nelle lenti mentre rilascia la luce dai bordi. Anche gli smeraldi provengono da una unica gemma colombiana naturale e ora pesano 27 carati. La smussatura degli smeraldi è stata angolata con precisione per mantenere l’intensità del colore nella pietra.

Gli occhiali con lenti di diamanti
Gli occhiali con lenti di diamanti

Mentre le lenti ordinarie funzionano semplicemente per migliorare la vista, questi filtri erano aiuti per una funzione spirituale, con diamanti pensati per illuminare e smeraldi che si credeva possedessero poteri miracolosi per guarire e allontanare il male. Nell’opera Naturalis historia, un trattato che risale al primo secolo, Plinio il Vecchio racconta che l’imperatore romano Nerone osservava le gare di gladiatori attraverso la superficie di una preziosa pietra verde. Il tutore di Nerone, Seneca, era un esperto di rifrazione della luce, specchi e ottica, e si pensa che questi siano stati uno dei primi occhiali in assoluto. Molti secoli dopo, un inventario del tesoro di Carlo V di Francia cita dei berilli (una famiglia di pietre preziose, che comprende smeraldo e acquamarina) incorniciati come occhiali.

Collana del Deccan, con gemme. Circa Ottocento
Collana del Deccan, con gemme. Circa Ottocento

Più vicino a dove questi esempi hanno origine, in India, in seguito alla tragica morte dell’amata moglie di Shah Jahan, in onore della quale è stato faticosamente costruito il Taj Mahal, si dice che l’imperatore abbia pianto così tante lacrime che aveva bisogno di curare i suoi occhi malati con gemme di smeraldo.

Set di gioielli del Marocco, 18-19esimo secolo
Set di gioielli del Marocco, 18-19esimo secolo
Collana in argento dorato. Marocco, Ottocento
Collana in argento dorato. Marocco, Ottocento
Collana Moghul con perle e smeraldo intagliato
Collana Moghul con perle e smeraldo intagliato







Un bracciale di Wallis Simpson all’asta da Christie’s




L’asta di Magnificent Jewels il 9 novembre aggiunge un altro tassello di nobiltà al catalogo dei lotti in vendita. Oltre ai due bracciali di diamanti appartenuti alla regina Maria Antonietta di Francia, infatti, Christie’s proporrà il primo regalo in occasione dell’anniversario di nozze, ricevuto il 3 giugno 1938 dalla duchessa di Windsor. Suo marito, nel caso qualcuno non se lo ricordasse, era il duca di Windsor, ex re di Gran Bretagna, che aveva abdicato proprio per sposare Wallis Simpson.

Il bracciale in oro bianco, diamanti e rubini appartenuto alla Duchessa di Windsor
Il bracciale in oro bianco, diamanti e rubini appartenuto alla Duchessa di Windsor

La storia del gioiello è testimoniata dall’ordine ricevuto da Cartier. SI tratta di un bracciale in oro bianco con due grandi rubini incastonati. Sul bracciale è incisa la frase: “Per il nostro primo anniversario del 3 giugno”. Il bracciale è una reinterpretazione elegante e sofisticata dello stile Art Déco. Molto all’avanguardia, il gioiello è considerato uno dei modelli più insoliti della Maison (la stima per l’asta ha una forbice molto ampia: 1-2 milioni di franchi svizzeri). All’epoca del regalo la coppia era in vacanza in Costa Azzurra ad Antibes, a Villa La Croë.

La storia

Wallis Simpson indossa il bracciale di Cartier
Wallis Simpson indossa il bracciale di Cartier

Nel dicembre del 1936 Edoardo VIII abdicò al trono britannico per sposare l’americana Wallis Warfield Simpson, divorziata già due volte. La coppia si è poi sposata in Francia al Château de Candé, nel giugno 1937. Per anni i Windsor sono stati un appuntamento fisso della società internazionale e saranno sempre ricordati per il loro stile di vita chic e i bellissimi gioielli.

I duchi di Windsor
I duchi di Windsor

Il bracciale era già ricomparso all’asta per la prima volta dalla storica vendita dei Gioielli della Duchessa di Windsor, nel 1987: una vendita mitica grazie ai prezzi record, all’attenzione dei media e al rinnovato interesse che ha suscitato nei confronti di gioielli di provenienza e firmati, che hanno persistito da allora.

Anteprima

New York 27-29 settembre Christie’s Rockefeller Center

Hong Kong 7-10 ottobre Christie’s     

Pechino 19-20 ottobre Christie’s      

Shanghai 23-24 ottobre Christie’s     

Ginevra 6-8 novembre Four Seasons Hotel des Bergues

Edoardo d'Inghilterra assieme a Wallis Warfield Simpson
Edoardo d’Inghilterra assieme a Wallis Warfield Simpson, nel 1954







Gioielli per le donne afgane




Gioielli per le donne afgane. O, più precisamente, per Women for Afghan Women, organizzazione che si propone di aiutare le donne nel Paese dei Talebani. I gioielli venduti all’asta sono messi a disposizione da 25 gioiellieri britannici indipendenti. L’asta è stata organizzata e guidata da Rosie Lillis Communications, e punta a raccogliere fondi per fornire risorse urgenti, riparo e assistenza a donne e bambini, ora ancora più vulnerabili. I gioielli sono venduti a prezzi accessibili, tra 270 e 1.570 sterline, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone.

Collana di Theo Fennel in oro bianco con diamanti bianchi e neri
Collana di Theo Fennel in oro bianco con diamanti bianchi e neri

Tra i gioiellieri più noti che hanno aderito all’iniziativa ci sono Annoushka Dukas, Bear Brooksbank, Boochier, By Pariah, Christopher Thompson Royds, Gee Woods, Georgina Boyce, Humphrey Butler, Jessie Thomas, Liv Luttrell, Minka Jewels, Otiumberg, Pippa Small, Rachel Boston , Rebus, Rosa de la Cruz, Ruth Tomlinson, Shaun Leane, Solange, Sophie Keegan, Sophie Theakston, Tada & Joy, Tessa Packard, Theo Fennell e Theodora Warre. Il banditore d’arte Roseberys rinuncerà alle sue commissioni, in modo che il 100% dei proventi raccolti possa andare direttamente a Women for Afghan Women.

Pippa Small, collana in oro e agata
Pippa Small, collana in oro e agata
Shaun Lane, bracciale in argento con diamanti
Shaun Lane, bracciale in argento con diamanti
Rachel Boston, orecchini in oro e diamanti
Rachel Boston, orecchini in oro e diamanti
Ruth Tomlinson, collana in oro 14 carati con peridoto, citrino e diamanti
Ruth Tomlinson, collana in oro 14 carati con peridoto, citrino e diamanti
Liv Luttrel, orecchini in argento
Liv Luttrel, orecchini in argento

Solange Azagury-Partridge, anello in oro
Solange Azagury-Partridge, anello in oro







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