Mangiarotti, collana con ametista. Copyright: gioiellis.com
Mangiarotti, collana con ametista. Copyright: gioiellis.com

Tutto sull’ametista

La pietra di febbraio è l’ametista. Ma piace anche negli altri 11 mesi dell’anno. Scoprite le qualità dell’ametista in questo articolo ♦
Da sempre ritenuta una sorta di talismano, Sumeri e Babilonesi ed Egiziani indossavano amuleti di ametista per protezione, mentre per gli antichi cinesi era un materiale con cui conservare spezie, balsami e unguenti di guarigione. In natura questa varietà di quarzo si trova all’interno di masse pietrose e cave, geodi, che contengono raggruppamenti di cristalli. Uno dei più famosi è quello scoperto in Brasile nella zona di Rio Grande Sol, 30 metri di lunghezza e 15 metri di larghezza completamente rivestiti da cristalli di ametista, talmente grande da dover essere scavato a terra. L’ametista è anche la pietra del mese di febbraio.

Orecchini con ametista e diamanti
Orecchini con ametista e diamanti by Michele della Valle

Colore La gamma è davvero notevole, va dal rosa pastello al viola intenso con tante tinte intermedie, come l’esemplare lavanda o lilla, battezzato Rose de France, o la tonalità più scura quasi bluastra dalle sfumature rosse o rosa tipica delle pietre provenienti dalla Russia, le cui miniere sono ormai esaurite. Poi ci sono le ametiste dell’Uruguay e dell’Arizona con un violaceo-blu profondo, quelle dello Zambia porpora chiaro. Tutte devono il loro colore a impurità ferrose. Alcune sono bicolori, dorate e violacee, prendono il nome di ametrina, e sono composte da quarzo citrino e ametista. Altre ancora, sono verdi e sono battezzate prisiolite.

Anello con ametista e diamante al centro
Aaron Basha, anello con ametista e diamante al centro

Provenienza. Sono molte le fonti minerarie, praticamente si estrae in quasi tutto il mondo, ma i produttori più importanti sono Brasile, Uruguay, Madagascar e Zambia. Pietre di buona qualità si trovano anche negli Stati Uniti, in Corea del Sud e Austria.

Anello Sissi con agata intagliata e ametista
Anello Sissi di Sanalitro con agata intagliata e ametista

Valutazione. Fino al 18 ° secolo era considerata una gemma preziosa tanto quanto un diamante, uno zaffiro, uno smeraldo o un rubino. Gli esemplari più pregiati provenivano dai Monti Urali della Russia, ma la scoperta di grandi giacimenti in Brasile e in altri Paesi ha fatto diminuire drasticamente il prezzo. Attualmente il criterio principale di valutazione è il colore: quanto più è intenso e uniforme maggiore è la qualità. Attenzione alle sfumature, non devono essere né marroni né tantomeno grigie.

Anello in oro bianco, diamanti, ametista e agata di Voga Gioielli
Anello in oro bianco, diamanti, ametista e agata di Voga Gioielli

Purezza. È una gemma di tipo II, quindi può presentare leggere inclusioni visibili a occhio nudo. Ma se il colore scuro le nasconde, diventa più difficile che siano celate nelle varietà rosa, lavanda o verde. La gemma di ametista trova spesso in grandi dimensioni, può arrivare anche a 20 carati, ed è quasi sempre naturale perché il trattamento termico e quindi il costo su una pietra così conveniente non ha senso.

Anello in oro rosa, rubellite e diamanti
Anello in oro rosa, rubellite e diamanti
Collana vinage in oro e argento con ametista
Collana vinage in oro e argento con ametista
Anello con ametista di 81 carati, 2014
Anello con ametista di 81 carati, 2014
Anello Aurora in oro, ametista, rodolite di Shaun Leane
Anello Aurora in oro, ametista, rodolite di Shaun Leane

 

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