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Nuova apertura e ricambio generazionale per la Gioielleria Colombo

Assieme all’apertura della nuova Boutique Gioielleria Colombo nel cuore di Monza, l’azienda lombarda si rinnova nella gestione. La società di distribuzione con sede a Casatenovo (Lecco), che distribuisce marchi come Rolex, Pomellato, Leo Pizzo, Chanel, Mikimoto e molti altri, accanto a Dario Colombo vede ora anche l’attività delle figlie Caterina e Benedetta Colombo. La Gioielleria Colombo è stata fondata nel 1948 e con Dario Colombo è diventata nel tempo un punto di riferimento nel territorio. L’apertura della nuova Boutique nel cuore della città di Monza è prevista durante le settimane estive, mentre Caterina e Benedetta Colombo testimoniano il ricambio generazionale, ma seguendo il sentiero già tracciato. Caterina, classe 1996, lavora come direttrice commerciale, mentre Benedetta è la responsabile del marketing.

La location della nuova boutique a Monza
La location della nuova boutique a Monza

Come scegliere un bracciale grande





Come scegliere un bracciale largo, che copre tutto il polso, definito come cuff in inglese? Non c’è nulla come un gioiello per rendere un po’ più frizzante un vestito spento, ma non tutte possono indossarlo e, soprattutto, attenzione all’abbinamento con l’abito. Ma se vi piace, il bracciale a polsino è un’idea interessante: invece di sovrapporre sottili catenelle o bangle all’ultima moda, le trend setter indossano un alto, elegante e scolpito bracciale a polsino che avvolge polso e parte dell’avambraccio. Vediamo come e quando indossarlo.

La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi
La cantautrice Paola Turci sul red carpet di Venezia ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi

Certo, non non è necessario essere tanto audaci come Diana Vreeland, storica direttrice di Harper’s Bazar, che ne portava due uguali, uno per braccio. E, sicuramente, questi bracciali a polsino non hanno i super poteri di quello di Wonder Woman: però che ci sia un ritorno del cuff lo testimonia il lancio di Coco Crush di Chanel, le sfilate di Louis Vuitton e, soprattutto, le novità che i gioiellieri hanno presentato.

Bracciale in oro bianco e tormalina, anello in oro rosa e zaffiro rosa
Cora Sheibani, bracciale in oro bianco e tormalina, anello in oro rosa e zaffiro rosa

Quasi tutti i gioiellieri hanno in catalogo bracciali a polsino. C’è il bracciale in ebano etico con inserti di diamanti del marchio bolognese Qayten, la gabbia di Mayet, il sole di Astley Clarke, una designer inglese molto amata da Sienna Miller, le linee imponenti e nette di Nikos Koulis ammorbidite dai toni soft della madreperla, la tecnica a mosaico brevettata di Plevé inventata da Ron Rizzo che inserisce i diamanti su una superficie di cristallo, il telaio di un alveare di Gamuchian che forse non è più un’idea così originale ma le api piacciono ancora molto, la fibbia anni 70 in versione di Janis Savitt e le suggestioni antiche di Roberto Coin. Ma, insomma, come scegliere il bracciale a polsino?

Bracciale e collana in oro giallo della collezione Flapper
Maria Canale, bracciale e collana in oro giallo della collezione Flapper

Peso. La prima cosa alla quale fare attenzione è il peso. Certo, un bel bracciale a polsino è grande proprio perché si deve notare. Ma se è fatto di metallo potrebbe essere faticoso da indossare per tutta la giornata. Meglio non indossare un bracciale di metallo dalla mattina alla sera se non è super leggero. Ma, in questo caso, fate attenzione: potrebbe non essere faticoso da indossare, ma deformarsi facilmente se lo urtate.

Winnie Harlow, la modella famosa anche per la sua vitiligine, ha riscosso successo con una parure di orecchini, bracciale collana con gemme di Fabergé
Winnie Harlow, la modella famosa anche per la sua vitiligine, ha riscosso successo con una parure di orecchini, bracciale collana con gemme di Fabergé

Allergie. Molto metallo a contatto con la pelle potrebbe causare allergie per chi è sensibile a metalli che non siano anallergici, come platino o titanio. Tenetene conto prima di acquistare un bracciale a polsino. I bracciali larghi difficilmente sono realizzati in puro oro, dato che la quantità di metallo utilizzata per un gioiello di questo tipo è considerevole.

Jennifer Lopez con gioielli Harry Winston: Purple Dragon Necklace con incastonato uno zaffiro viola di 65.32 carati su una collana di diamanti con 129.48 carati, su platino. Inoltre, orecchini chandelier di diamanti, vintage del 1972, con 29.59 carati di diamanti su platino, bracciale con diamanti per 67.22 carati sempre su platino, anello con diamante di 15.99 carati
Jennifer Lopez con gioielli Harry Winston: Purple Dragon Necklace con incastonato uno zaffiro viola di 65.32 carati su una collana di diamanti con 129.48 carati, su platino. Inoltre, orecchini chandelier di diamanti, vintage del 1972, con 29.59 carati di diamanti su platino, bracciale con diamanti per 67.22 carati sempre su platino, anello con diamante di 15.99 carati

Polsi. I vostri polsi sono adatti a un bracciale così impegnativo? Guardateli: se avete polsi un po’ larghi è sconsigliabile aumentarne il volume con bracciali così grandi. In questo caso è meglio optare per bracciali sottili, come quelli con piccole catene.

Bracciale in diamanti con orologio di William Goldberg
Bracciale in diamanti con orologio di William Goldberg

Abbigliamento. Un bracciale a polsino è bello, ma impegnativo. Attenzione, quindi ad abbinare il bracciale al tipo di abito. Regola generale: se il bracciale presenta molti colori e motivi a fantasia, risulterà meglio se abbinato a un abito o a una camicia a tinta unita. E viceversa. Nessun problema, invece, se l’abito è senza maniche o a maniche corte. Controllate anche un altro particolare: il bracciale non deve avere elementi di metallo, come le chiusure, che possano impigliarsi nel tessuto con conseguenze spiacevoli.

Bracciale in oro giallo e diamanti
Garavelli, bracciale in oro giallo e diamanti

Stile. Un bracciale a polsino può essere rigido, ma anche realizzato con una morbida maglia di metallo o persino con un intreccio di pietre preziose. Naturalmente in questo ultimo caso il costo decolla come un razzo della Nasa. Quale tipo di bracciale scegliere? I bracciali rigidi sono spesso con lavorazioni meno classiche. Il bracciale di metallo a maglia, soprattutto in oro, è adatto a serate importanti, anche se di solito non è molto leggero da indossare. E i bracciali in pietre preziose? Se ne possedete uno non avete bisogno di consigli… Matilde de Bounvilles

Bracciale con opali, spinelli e diamanti
Yael Design, bracciale con opali, spinelli e diamanti
Bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice
Neil Lane, bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice
Alexandra Albini, bracciale in oro con tanzanite
Alexandra Albini, bracciale in oro con tanzanite
Braccialetto Eshira. Un bracciale di ispirazione africana che riassume il ricco patrimonio di Ena Iro. Traendo ispirazione dalla tribù Punu, realizzato in titanio e presenta zaffiri gialli e rosa misti e diamanti champagne. Il lato del bracciale è impreziosito da zaffiri blu con taglio princess
Ena Iro, braccialetto Eshira. Un bracciale di ispirazione africana che riassume il ricco patrimonio di Ena Iro. Traendo ispirazione dalla tribù Punu, realizzato in titanio e presenta zaffiri gialli e rosa misti e diamanti champagne. Il lato del bracciale è impreziosito da zaffiri blu con taglio princess
Bracciale di Sylvia Furmanovich in legno di acero giapponese scolpito, oro 18 carati e diamanti
Bracciale di Sylvia Furmanovich in legno di acero giapponese scolpito, oro 18 carati e diamanti
Bracciale con diamanti taglio marquise, pera e brillante
Arzano, bracciale con diamanti taglio marquise, pera e brillante
Bracciale in oro rosa, madreperla, diamanti
Bulgari, bracciale in oro rosa, madreperla, diamanti
Bracciale dorato e pietre Swarovski
Bracciale dorato e pietre Swarovski
Bracciale Red Velvet
Bracciale Red Velvet di Vhernier
Bracciale in oro
Walid Akkad, bracciale in oro






Quanto rende investire in gioielli d’epoca?




Secondo la casa d’aste britannica Bonhams, c’è un tesoro nei vostri cassetti: i gioielli d’epoca si sono rivalutati più di ogni altro bene ♦
Investire in gioielli, a patto di conservarli a lungo, può essere un affare. Lo sostiene la casa d’aste britannica Bonhams. Secondo un’analisi condotta tempo fa dalla società di vendite all’incanto, i gioielli d’epoca hanno guadagnato più del 80 per cento in valore negli ultimi dieci anni. Eppure, la maggior parte dei proprietari di questi gioielli non se ne rende pienamente conto. I gioielli dal periodo Art Déco (1920 e 1930), così come i pezzi che risalgono alla Belle Epoque (1890-1915), hanno aumentato il loro valore dell’88 per cento negli ultimi dieci anni. E i gioielli dal dopoguerra sono saliti del 70 per cento in valore. La casa d’aste fa anche il confronto con un altro bene d’investimento: la propria abitazione.

Bracciale in oro e diamanti circa 1925, venduto do Bonhams
Bracciale in oro e diamanti circa 1925, venduto do Bonhams

In Gran Bretagna, per esempio, i prezzi medi delle case sono aumentati del 47 per cento rispetto allo stesso periodo considerato. E in altri Paesi, come l’Italia, nello stesso periodo si è assistito addirittura a una discesa dei prezzi degli immobili, anche se ora sono in ripresa. Attenzione: l’aumento di valore dei gioielli d’epoca funziona per gioielli di qualità, non certo per i monili di marche sconosciute o fattura incerta. Maison come Cartier o Van Cleef & Arpels, per esempio, secondo Bonhams sono una garanzia di valore che si conserva nel tempo, anche se qualche volta i gioielli sono privi di etichette. Quindi, è il caso di conservare con attenzione i gioielli ricevuti in eredità, anche se vi sembrano fuori moda. Potrebbero avere un valore notevole, anche se non tutti i gioielli d’epoca sono davvero preziosi.

Bracciale in oro, diamanti, perle coltivate
Bracciale in oro, diamanti, perle coltivate

Jean Ghika, a capo del settore gioielli per gli Stati Uniti e l’Europa di Bonhams, ha fatto anche un esempio: quello di una signora anziana che pensava di avere nel cassetto un inutile pezzo di bigiotteria, ma che si è rivelato essere una rara collana di Chanel disegnata da Coco Chanel in persona.  La collana è stata valutata da Bonhams (che ha scorto una piccola incisione con il nome Chanel) ed è stata venduta per 83.188 dollari, partendo da una stima pre-vendita di 4.858-7.287 dollari. Meglio che cominciate subito a guardare nei vostri cassetti: forse c’è un tesoro.  

Bracciale con ametiste di Suzanne Belperron
Bracciale con ametiste di Suzanne Belperron

Se volete acquistare un gioiello d’epoca come investimento è necessario, però, non scegliere a caso. Un gioiello vintage o d’epoca, non è per forza qualcosa che si rivaluta nel tempo. È necessario valutare bene la qualità del gioiello, se è usurato, se ha elementi rovinati o consumati, se ha gemme di pregio. Un altro fattore che influisce molto è la provenienza, che deve essere certificata. Infine, bisogna tenere conto che un gioiello d’epoca ha più probabilità di incrementare il suo valore se è stato realizzato da una grande Maison, o se è stato progettato da famosi gioiellieri o designer.

Spilla con diamanti del 1885
Spilla con diamanti del 1885

Buona parte degli acquisti di gioielli d’epoca avviene attraverso le aste. Spesso arrivano all’incanto gioielli di grande pregio e non è raro che si possano trovare prezzi interessanti. Ma non è sempre così. Innanzitutto è facile che chi commercia in gioielli e sia esperto del mercato del vintage abbia gà messo gli occhi sui pezzi più interessanti e sia disposto a spendere di più. Inoltre dovete considerare che ai prezzi stabiliti  durante un’asta bisogna aggiungere il ricarico per la casa d’aste che ha organizzato la vendita. Vanno aggiunte le tasse, se previste dalle leggi locali, e soprattutto i diritti d’asta che variano ma possono arrivare anche al 25% del prezzo di aggiudicazione. Un aspetto di cui tenere conto prima di acquistare all’asta un gioiello d’epoca.

Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro
Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro
Collana vittoriana in turchese a forma di serpente
Collana vittoriana in turchese a forma di serpente






I gioielli dedicati al Natale




I gioielli dedicati al Natale: da indossare tutti gli anni per almeno dieci giorni ♦

Ci sono gioielli che si possono indossare solo a Natale, subito prima o subito dopo. Certo, in primavera non è vietato scegliere una collana che ha come pendente Santa Claus, ma potreste essere scambiate per un ghiro che si è appena svegliato dal letargo. Il tema natalizio, con stelle, poinsettia (la pianta comunemente chiamata Stella di Natale), fiocchi di neve o pacchetti che simboleggiano i doni, è piuttosto frequente. Ma, prima di acquistare un gioiello dedicato alla festa più celebrata in Occidente, pensateci bene: potrete indossarlo solo per una decina di giorni all’anno.

In ogni caso, sono molte le Maison, anche di alta gioielleria, che hanno dedicato qualche pezzo al Natale.

Orecchini della collezione Rose de Noël di Van Cleef & Arpels
Orecchini della collezione Rose de Noël di Van Cleef & Arpels

Per esempio, la serie Rose de Noël di Van Cleef & Arpels. O l’albero di Natale con perla di Mikimoto. Tiffany, invece, propone un ciondolo a forma di pacco dono, nel classico colore azzurro della Maison. Ma forse il più raffinato di tutti è l’anello della londinese Garrard, in oro rosa e diamanti, a forma di fiocco. Anni fa Oscar Herman ha invece dedicato una spilla in platino con diamanti a Babbo Natale, mentre Chanel ha proposto una collana a forma di stella cometa.

Spilla albero di Natale di Mikimoto, in oro e perla Akoya
Spilla albero di Natale di Mikimoto, in oro e perla Akoya
Ciondolo Tiffany (320 euro)
Ciondolo Tiffany
Collana Stella cometa di Chanel, oro bianco e diamanti
Collana Stella cometa di Chanel, oro bianco e diamanti
Anello di Garrard in oro rosa e diamanti
Anello di Garrard in oro rosa e diamanti
Charm albero di Natale di Pandora
Charm albero di Natale di Pandora
Babbo Natale, spilla in platino con 133 diamanti, 68 rubini
Oscar Heyman, Babbo Natale, spilla in platino con 133 diamanti, 68 rubini
Spilla Stella di Natale, con 24 rubini baguette, 75 rubini squadrati, 35 diamanti,
Oscar Heyman, spilla Stella di Natale, con 24 rubini baguette, 75 rubini squadrati, 35 diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti di Lydia Courteille
Orecchini in oro bianco e diamanti di Lydia Courteille






Come scegliere la collana




Una breve guida ai 12 principali stili delle collane per aiutarvi a scegliere quella giusta. Se volete imparare a riconoscere lo stile di una collana leggete qui ♦

Pensate di conoscere tutti gli stili in cui può essere realizzata una collana? Noi ne abbiamo individuati 12, i principali. Ce ne sono anche altri, ma sono piuttosto rari. Ecco, dunque, una breve guida per imparare a riconoscere gli stili delle collane. E scegliere la collana giusta per voi.

Collana Butterfly di Sicis
Collana Butterfly di Sicis

1 Sautoir È una parola francese che indica una collana molto lunga, spesso con un ciondolo in fondo a forma di nappa. La collana sautoir è diventata di moda negli anni Venti e Trenta, e spesso è associata allo stile Art Deco. Può avere un unico fili oppure due o tre. Il vantaggio di una collana Sautoir è che può essere trasformata anche in bracciale a più giri, oppure come decorazione sui capelli e persino come cintura. È, insomma, un tipo di collana molto versatile, che si adatta bene a essere utilizzata con diversi tipi di abito e in differenti situazioni. Ha un solo difetto: le dimensioni generose la rendono spesso abbastanza costosa, se è realizzata in oro.

Sautoir in turchese di Van Cleef & Arpels
Sautoir in turchese di Van Cleef & Arpels

2 Matinée Lunga circa 50-58 centimetri, è spesso indossa con abiti che hanno scollature, che sono quindi sottolineate dalla collana matinée. La collana, però, è indossata di solito al di sopra della scollatura. È un tipo di gioiello che va benissimo per diverse occasioni: si adatta facilmente ad diversi tipi di abbigliamento e si può indossare sia in occasioni informali sia in occasioni di cerimonie. Un classico della collana matinée è il filo di perle. E, come, per il sautoir, questa collana può avere anche diversi fili.

Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi di Jacob & Co, indossata

3 Principessa Non occorre avere sangue blu per indossare una collana principessa. In realtà è una collana di media lunghezza, tra i 43 e i 45 centimetri di lunghezza, che si può indossare praticamente in ogni occasione. È la tipica collana classica e si accompagna meglio, in particolare, a un abito abbastanza formale. È spesso una collana che privilegia l’utilizzo di gemme, più o meno preziose.

Collezione Dancing in the Rain Aquamarine, collana indossata
Collezione Dancing in the Rain Aquamarine, indossata

4 Girocollo-Choker Di gran moda nell’Ottocento, queste collane ultra corte sono tornate di moda negli anni Ottanta e riproposte recentemente. È sconsigliata a chi ha un collo corto o un po’ grosso. Al contrario, è capace di far risaltare chi vanta un collo da cigno. La principessa Diana indossava spesso un choker di perle, ma il girocollo può essere anche una semplice catena, oppure un filo di pietre preziose: la definizione di girocollo non indica lo spessore del gioiello, ma la sua lunghezza.

La principessa Diana con il choker di perle e tiara
La principessa Diana con il choker di perle e tiara

5 Opera È una variante di collana sautoir, lunga tra 70 e 90 Centimetri. Come suggerisce il nome, è stata introdotta per essere indossata nelle grandi serate ed è di solito realizzata con oro e pietre preziose. Non è una collana che si trova in tutti i cassetti, insomma. Indossata in un unico filo, la collana dovrebbe scendere al di sotto della linea del busto o, addirittura, fino all’ombelico.

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Opera, collana doppia in oro giallo e bianco e diamanti

6 Bavaglio Il nome non rende giustizia di queste collane che sono spesso molto decorative. Larghe sul petto, vanno indossate con attenzione, perché il loro disegno va attentamente coordinato con il resto dell’abbigliamento. Possono essere di tipo etnico, oppure con motivi astratti, con perline o cristalli. Sono collane impegnative: bisogna saperle indossare. Ce ne sono anche di molto preziose.

Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli
Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli

7 Lavaliére Collana con pendente che si collega a una catena. Il ciondolo principale può essere collegato a sua volta a frange o ad altri pendenti. È stata una collana popolare nel primo Novecento, quando imperavano lo stile Liberty, Edoardiano e Art Deco. Ma è tornata di moda, con molte varianti, specialmente nell’alta gioielleria.

Collana Lavaliére in oro e perle
Collana Lavaliére in oro e perle

8 Multi filo Come indica il nome, sono collane composte da tanti fili collegati. È un classico delle collane di perle e perline. Questo tipo di collana non è legato a una lunghezza precisa, ma indica semplicemente la possibilità di accorciare una collana lunga avvolgendola in più giri attorno al collo. Ma fate attenzione: se gli elementi che compongono la collana sono grossi (grandi anelli per le catene, gemme sintetiche, perle coltivate) è necessario non esagerare. In questi casi meglio limitarsi a due giri o mantenere un unico filo. Al contrario, le catene sottili sono indicate per essere indossate come collana multi filo.

Collana Ivy in oro e diamanti a due giri
Collana Ivy in oro e diamanti a due giri di Nanis

9 Collana con pendente Un ciondolo alla fine della collana può essere un espediente banale per arricchire una semplice catena oppure un capolavoro di alta gioielleria. Insomma, medaglioni e ciondoli di grandi dimensioni vanno scelti attentamente per non far attirare lo sguardo su qualcosa che è vale poco. Nel caso di bijoux, insomma, meglio un pendente piccolo. Un vantaggio dei pendenti è che spesso possono essere personalizzati con date, iniziali, dediche: niente di meglio per attirare uno sguardo.

Pendente con acquamarina e diamanti
Pendente con acquamarina e diamanti

10 Riviére Si chiama così una collana composta da una o due file di pietre preziose o semipreziose. Le pietre o le perle hanno una dimensione differente: più grandi nella parte anteriore della collana, più piccole in quella che abbraccia il collo. Questa disposizione, infatti, mette in evidenza le pietre di maggiore grandezza. Dato che di solito si tratta di un gioiello costoso, queste collane hanno una dimensione contenuta, spesso quella di un choker.

Collana rivière
Collana rivière

11 Collare Non è esattamente un chocker: con questa definizione si intende una collana circolare molto sottile che circonda esattamente la base del collo. Molto corta, può essere indossata anche su una maglietta o un abito estivo senza colletto. Spesso si tratta di collane molto sportive e non particolarmente preziose. Ma ci sono anche collane di questa misura in oro e pietre preziose.

Aster Double Bloom Collar, in oro giallo e diamanti
Maria Canale, Aster Double Bloom Collar, in oro giallo e diamanti

12 Rope Parola che in inglese significa corda, indica una collana con fili attorcigliati, fino a comporre un unico volume, come fosse una grossa fune. Inutile aggiungere che fanno parte della categoria le collane di poco prezzo o che adottano un design d’avanguardia. Ma, in realtà, i cordini possono anche essere utilizzati per gioielli di lusso. Per esempio, quando il laccio di stoffa o di cuoio è utilizzato assieme a un pendente con pietra preziosa.

Pendente Scavia, con diamante Fancy Yellow
Pendente Scavia, con diamante Fancy Yellow di Diamond Love Bond






Come partecipare a un’asta online




Sapete partecipare a un’asta di gioielli online? Ecco che cosa bisogna sapere per fare acquisti a un’asta online ♦

Ci sono diamanti venduti all’asta a cifre stratosferiche. Ma sono eccezioni: in realtà alle aste di gioielli ci sono anche pezzi relativamente abbordabili, ottimi gioielli, anche di grandi marche nell’ordine di qualche migliaio di euro o dollari. Certo, la maggior parte delle grandi aste si svolge a Londra, Ginevra o New York, per non parlare di Hong Kong. Ma proprio per questo molte case di vendite all’incanto ora propongono anche aste online, come fanno, per esempio Christie’s o Sotheby’s, con pezzi molto interessanti, oppure in Italia Bolaffi oppure Faraone Casa d’Aste per citarne due. Per esempio, si trovano in vendita gioielli Art Deco, pezzi moderni e vintage, ma anche di grandi Maison come David Webb, Bulgari, Chanel, Van Cleef & Arpels… E spesso i prezzi sono interessanti.

L'asta Maharajas & Mughal Magnificence organizzata da Christie’s a New York
L’asta Maharajas & Mughal Magnificence organizzata da Christie’s a New York

Ma come si fa a partecipare a un’asta? Ecco le regole

Prima di tutto, bisogna registrarsi sul sito su cui si svolge l’asta. Otterrete un nome utente e una password. Tutto semplice, basta compilare il form sul sito. Dopo aver provveduto a ottenere un account, bisogna iscriversi all’asta.

Prima di fare un’offerta dal vostro computer o tablet, leggete bene le condizioni di vendita, per non avere sorprese. Ogni offerta che si fa, infatti, ha il valore di un contratto vincolante per l’acquisto alle condizioni di vendita predeterminate.

Attenzione: non è possibile annullare l’offerta una volta che è stata presentata. È possibile, tuttavia, modificare l’offerta massima.

Rossella Novarini, direttrice de Il Ponte Casa d'Aste, durante la battitura del top dell'asta di Gioielli del 26 e 27 maggio 2022, il diamante a goccia di 16,44 carati venduto a 12 milioni di euro. Courtesy Il Ponte Casa d'Aste
Rossella Novarini, direttrice de Il Ponte Casa d’Aste, durante la battitura del top dell’asta di Gioielli del 26 e 27 maggio 2022,
il diamante a goccia di 16,44 carati venduto a 12 milioni di euro. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Sul sito dell’asta si trovano le immagini, le descrizioni e il valore stimato dei pezzi in vendita. C’è un minimo e un massimo, che però può essere superato se molti potenziali acquirenti rilanciano la propria offerta. Si può presentare una offerta iniziale oppure un’offerta massima. Se sono state presentate due offerte massime equivalenti, prevarrà la prima in ordine di tempo.

È possibile decidere in quale valuta partecipare: basta cliccare su una piccola tendina in corrispondenza del simbolo o della sigla della moneta e scegliere, di solito euro o dollari, ma se si svolge a Ginevra o Cina, anche franchi svizzeri o dollaro di Hong Kong.

Le offerte possono essere presentate in qualsiasi momento nel corso dell’asta online: non occorre quindi, seguire i tempi di un banditore .

Quando l’asta si è chiusa vi arriva una email che notifica se la vostra offerta è stata  vincente.

Prezzo: in un’asta, anche quelle online, bisogna tenere conto di tanti fattori oltre al prezzo di aggiudicazione. Per esempio, dovete sommare anche il premio al compratore (è un costo aggiuntivo percentuale sul prezzo di aggiudicazione). Inoltre, vanno aggiunte le imposte (Iva o equivalente, tassa di importazione, dazi doganali ed eventuali tasse di sdoganamento locali applicabili per il proprio Paese), le spese di spedizione, la copertura assicurativa per eventuali danni o perdita (1% del prezzo di acquisto). Il premio del compratore è di solito il 25% del prezzo di aggiudicazione di ciascun lotto fino a 100.000 dollari. Il pagamento deve essere effettuato online con carta di credito e sarà nella valuta del luogo di vendita.
Adesso siete pronti, buona asta.

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta
L'asta di Sotheby's a Hong Kong
Asta di Sotheby’s a Hong Kong

Gioielli all'asta da Sotheby's
Gioielli all’asta da Sotheby’s







Che cosa è la madreperla e come si pulisce

Gioielli con madreperla: quanto valgono e come si puliscono. Ecco una veloce guida ♦︎

Volete un gioiello con madreperla? È un’ottima scelta. Ma prima di sceglierlo è meglio che sappiate che cosa è davvero la madreperla e, soprattutto, come si pulisce. Ma che cosa è la madreperla? È un materiale composito organico-inorganico prodotto da alcuni molluschi, che la utilizzano come strato interno del guscio. È anche il materiale di cui sono composte le perle. Ed è forte, resistente e iridescente.

Anello Arcades, con diamante quadrato da 0,77 ct D VVS2 e madreperla, pavé di diamanti, in oro bianco
Boucheron, anello Arcades, con diamante quadrato da 0,77 ct D VVS2 e madreperla, pavé di diamanti, in oro bianco

Se questo materiale si chiama “madre della perla” un motivo c’è: la madreperla, infatti, è un rivestimento composto da una miscela di minerali depositati all’interno delle conchiglie di  ostriche e molluschi. Il ruolo della madreperla è rivestire i gusci per proteggerli da parassiti, sabbia o elementi estranei. Si tratta di un materiale piuttosto comune, ma è anche stato troppo utilizzato: per questo il commercio internazionale della madreperla è disciplinato da una convenzione internazionale che riguarda le specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione, l’accordo è stato firmato da più di 170 paesi.

Orecchini Aruba in oro rosa e madreperla
Orecchini Aruba di Mattioli, in oro rosa e madreperla

Perla e madreperla. Sì, le perle sono composta anche dalla stessa sostanza della madreperla, ma non solo. Una perla nasce attorno a uno strato di madreperla, che si deposita attorno a una piccola particella che penetra all’interno dell’ostrica. Nel caso di perle coltivate questa particella è introdotta dall’uomo. Nel tempo la madreperla si deposita attorno alla micro elemento e lo circonda: in questo modo si trasforma una perla. Ma questo rivestimento esterno di una perla, nonostante sia composto di madreperla, non viene definito così.

Collezione Tiffany T, anello in oro rosa e madreperla
Collezione Tiffany T, anello in oro rosa e madreperla

Come riconoscere la madreperla. La verità è che non tutti i gioielli che sono venduti come realizzati con madreperla sono davvero composti da questo materiale. La vera madreperla, infatti, è iridescente e lattiginosa. In altri casi può essere utilizzata il rivestimento interno di alcuni molluschi che, però, non possono essere definiti come madreperla, ma assomiglia di più a porcellana. Quindi, osservate bene i gioielli.

Collana con madreperla di abalone
Lotus Art de Vivre, collana con madreperla di abalone

Quanto vale la madreperla? Meno di una perla. Pensateci: tutte le ostriche e molti molluschi hanno il guscio interno rivestito di madreperla, ma non tutti hanno anche la perla.

Bracciale in oro rosa e madreperla a forma di farfalla
Salvini, bracciale in oro rosa e madreperla a forma di farfalla

Come pulire la madreperla. Bisogna fare molta attenzione: come le perle, anche il rivestimento del guscio dei molluschi è molto delicato. Non è una pietra, ma un prodotto di un organismo vivente. La madreperla non deve essere pulita con detersivi, saponi, liquidi acidi. Per una pulizia del gioiello utilizzare acqua tiepida (assolutamente non calda) e strofinate con delicatezza utilizzando uno spazzolino da denti a setole morbide, per non graffiare la superficie. Asciugate il gioiello con un panno di cotone.

Wolf, madreperla incisa
Wolf, madreperla incisa

Sostenibilità. C’è chi critica il modo con cui sono coltivate le ostriche da perle. Allo stesso modo, anche la madreperla non è ben vista da molti sostenitori della causa ambientale. Per questo motivo molte aziende hanno intrapreso un metodo di coltivazione con minore impatto sull’ambiente più ecologico.

 

Bracciale con pietra scolpita e madreperla intagliata
Stephen Dweck, bracciale con pietra scolpita e madreperla intagliata
Anello Cuckoo, set in oro giallo 18 carati, madreperla bianca e quarzo, granato, tsavorite, spessartite
Stephen Webster, anello Cuckoo, set in oro giallo 18 carati, madreperla bianca e quarzo, granato, tsavorite, spessartite
Collezjone Cinemagia, collana in oro rosa, madreperla, acquamarina, zaffiri e diamanti
Bulgari, collezione Cinemagia, collana in oro rosa, madreperla, acquamarina, zaffiri e diamanti
Piaget, orologio in oro bianco e diamanti
Piaget, Orologio Mirror of Lights. Cassa in oro bianco 18K con 24 diamanti taglio brillante (circa 1,8 carati). Quadrante bianco in madreperla. Movimento al quarzo di Manifattura Piaget. Bracciale in oro bianco 18K, con 636 diamanti taglio brillante (circa 6,48 carati), 5 diamanti taglio rosa (5,84 carati), 21 diamanti taglio ovale (circa 10,95 carati). Creazione unica
Bracciale Fleur de Nacre, in oro bianco, madreperla e diamanti
Chanel, bracciale Fleur de Nacre, in oro bianco, madreperla e diamanti
Collezione India, collana in oro e madreperla. Prezzo: 1090 euro
Tamara Comolli, collezione India, collana in oro e madreperla







Nuova vendita di diamanti e gioielli con Faraone Casa d’Aste





Torna la vendita all’incanto pre-natalizia di Faraone Casa d’Aste, a Milano. L’asta è programmata per il 30 novembre e prevede le prime due tornate dedicate a gioielli e orologi, mentre in una terza, al pomeriggio, sono in scena i Luxury Good, come borse e accessori Hermès e Chanel. In tutto saranno battuti 310 lotti. Oltre ai gioielli in catalogo sono compresi anche diamanti di tutto rispetto. Tra le grandi Maison si contano Cartier, Rolex e Patek Philippe, ma ci sono anche gioielli di boutique del lusso come Sabbadini o la stessa Faraone, che propone una spilla fine anni Sessanta in platino con diamanti navette, baguette e taglio brillante per 12,44 carati, corredata di astuccio originale, un anello con zaffiro di quasi 10 carati e un girocollo a doppio filo di perle naturali di acqua salata.

Spilla fine anni Sessanta in platino con diamanti navette, baguette e taglio brillante per 12,44 carati, firmata Faraone
Spilla fine anni Sessanta in platino con diamanti navette, baguette e taglio brillante per 12,44 carati, firmata Faraone

Il top lot potrebbe però essere costituito da diamanti oltre i 3 carati: sono proposti un taglio brillante di 3,41 carati, uno da 3,13 carati e due da 2,71 e 2,49 carati. Firmati Sabbadini sono invece un anello in platino con diamante a cuscino di 8,45 carati, con due diamanti tapered (baguette trapezoidale) ai lati, un solitario in oro bianco con diamante taglio brillante di 3,12 carati ed uno da 3,45 carati.

Anello con zaffiro di quasi 10 carati e diamanti
Anello con zaffiro di quasi 10 carati e diamanti

Tra i gioielli Cartier sono presenti un bracciale rigido aperto in oro giallo con teste di chimera rifinito con pavé di diamanti per 19,34 carati e un collier contrarié rigido in acciaio e oro con le classiche teste di pantera agli estremi. Da segnalare una serie di gioielli storici, come un bracciale a nastro anni Venti-Trenta, in platino e diamanti e un girocollo riviére di metà Ottocento con 62 diamanti taglio cuscino per una caratura totale di circa 34,55 carati.

Anello di Sabbadini in platino con diamante di 8,45 carati
Anello di Sabbadini in platino con diamante di 8,45 carati

In asta anche una spilla Belle Epoque in platino con diamanti vecchio taglio per un peso complessivo di circa 4,85 taglio e una spilla primi anni Trenta in platino, diamanti tondi huit huit per complessivi 12 carati, e un bracciale in oro giallo, definito come “raffinato esempio di oreficeria archeologica della seconda metà del 1800”.

Collier di Cartier in acciaio e oro, con teste di pantera
Collier di Cartier in acciaio e oro, con teste di pantera

Per i collezionisti di orologi, tra i 39 in asta spiccano un Rolex Daytona in acciaio Ref. 116500LN nuovo, due Patek Philippe: un Ellipse Ref. 4698 anni ’80 e un Tonneau degli anni 1910/1915.

Collier in oro bianco e diamanti per 15 carati
Collier in oro bianco e diamanti per 15 carati
Girocollo con perle naturali
Girocollo con perle naturali

Girocollo con rivière di diamanti
Girocollo con rivière di diamanti







Seaman Schepps story





Breve storia del grande designer americano Seaman Schepps, un maestro del colore ♦︎

Ci sono designer che hanno un successo clamoroso per un periodo più o meno lungo. E ci sono designer che entrano nella storia. Uno di questi è Seaman Schepps. Figlio di immigrati, è diventato famoso per i suoi gioielli in stile vintage. Dall’East Side di New York, alla fine dell’Ottocento Schepps si è trasferito in California, con un proprio un negozio a Los Angeles che vendeva anche oggetti d’antiquariato oltre ai gioielli. Nel 1931 è tornato a New York, dove finalmente ha conosciuto un buon successo con un negozio in Madison Avenue. Schepps, come molti americani di quel tempo, considerava l’Europa come il faro della creatività.

Anello di Seaman Schepps in oro e lapislazzuli
Anello di Seaman Schepps in oro e lapislazzuli

Quando ha visitato Parigi, quindi, ha studiato i gioielli di Verdura per Chanel, Suzanne Belperron, René Boivin e Jeanne Toussaint per Cartier. Questi grandi designer hanno contribuito alla crescita professionale di Schepps, che ha trovato la sua strada artistica: gioielli di grandi dimensioni, super braccialetti in stile retrò, molte pietre di colore. Non è stato un rivoluzionario della gioielleria, ma come un pittore che utilizza in modo originale i colori della tavolozza.

Collana con tormalina rosa, perle, zaffiri, diamanti
Collana con tormalina rosa, perle, zaffiri, diamanti

Le pietre erano spesso tagliate in modo irregolare, usava poco i diamanti, mentre preferiva pietre dai tono pastello come zaffiri azzurri, smeraldi, topazi gialli, citrini, quarzo rosa, giada, turchese e lapislazzuli. Insomma, ha rielaborato geometrie già utilizzate, come la croce maltese, ma con un suo stile. Il suo lavoro è continuato fino alla fine degli anni Sessanta. Poi, il brand Seaman Schepps è stato venduto a Jay Bauer e Anthony Hopenjam ed esiste ancora. Ma i gioielli originali del designer sono ancora molto ricercati. Cosimo Muzzano

Orecchini con rubini sintetici e diamanti
Orecchini con rubini sintetici e diamanti
Collana e orecchini di perle coltivate e diamanti
Collana e orecchini di perle coltivate e diamanti
Orecchini in oro 18 carati, e perle di rubino
Orecchini in oro 18 carati, e perle di rubino
Collana in quarzo avventurina, giada e rubini
Collana in quarzo avventurina, giada e rubini
Orecchini con conchiglia, oro, perle
Orecchini con conchiglia, oro, perle
Bracciale in oro, gemme e diamanti
Bracciale in oro, gemme e diamanti
Bracciale Rio, in oro 18 carati, platino, pietre colorate e diamanti
Bracciale Rio, in oro 18 carati, platino, pietre colorate e diamanti
Bracciale multigemma venduto da Christie's
Bracciale multigemma venduto da Christie’s
Spilla a forma di cornucopia con perle mobili, diamanti, smeraldo
Spilla a forma di cornucopia con perle mobili, diamanti, smeraldo
Bracciale anni Cinquanta venduto da Sotheby's
Bracciale anni Cinquanta venduto da Sotheby’s
Spilla floreale con citrini
Spilla floreale con citrini
Un giovane Seam Schepps
Un giovane Seam Schepps






Guida al taglio delle pietre preziose




Veloce guida ai tagli delle pietre, diamanti inclusi. Imparate a che cosa corrispondono i tagli baguette, marquise, brillante e… ♦

Brillante, marquise, briolette… Diamanti, smeraldi o rubini e tutte le altre gemme possono essere tagliati in molti modi differenti. E non è facile ottenere una pietra tagliata perfettamente, che ne valorizzi colore e brillantezza. Ma quante volte vi capita di legge la descrizione di un gioiello e di non sapere con esattezza il significato delle differenti forme che assume una gemma su anelli o collane? Ecco una piccola guida tra i diversi tagli delle pietre preziose.

Baguette. È un tipo di diventato popolare durante il periodo Art Deco: in sostanza, è una variante del taglio smeraldo. La baguette, cioè la bacchetta, ricorda il tipico pane francese: è lunga e rettangolare, con angoli ottagonali e 14 sfaccettature. Può creare effetti davvero sorprendenti e aggiunge un carattere forte al gioiello. Ma è anche un taglio che non è facile da utilizzare in gioielleria. Spesso il taglio baguette è utilizzato assieme a pietre con altre forme. Per esempio, un diamante tagliato baguette può accompagnare altre gemme con volumi differenti.

Taglio a baguette
Taglio a baguette
Pietra con taglio a baguette
Pietra con taglio a baguette
Galleria Leysen, orecchini in oro bianco, smeraldi colombiani e diamanti baguette
Galleria Leysen, orecchini in oro bianco, smeraldi colombiani e diamanti baguette

Brillante o rotondo. Il taglio brillante è la forma più diffusa per i diamanti, anche perché esalta la capacità di diffrazione della pietra, aumentandone la luminosità. Il taglio brillante (round, rotondo, in inglese) rappresenta fino al 75 per cento dei diamanti venduti. Questo taglio è piuttosto recente: è stato codificato solo all’inizio del secolo scorso e presenta 58 sfaccettature. La corona è l’area che sta in alto, la cintura è la circonferenza, la più larga. Questo taglio non è facile da realizzare, ma di sicuro è quello che offre la maggiore valorizzazione di un diamante rispetto al suo peso.

Taglio brilllante
Taglio brilllante
Orecchini in oro bianco, con diamante taglio brillante da 15 carati e due perle naturali di 13 millimetri
Orecchini in oro bianco, con diamante taglio brillante da 15 carati e due perle naturali di 13 millimetri
Anello della collezione Melody of Diamonds di de Grisogono. Un brillante, due diamanti a pera, 268 diamanti su oro bianco
Anello della collezione Melody of Diamonds di de Grisogono. Un brillante, due diamanti a pera, 268 diamanti su oro bianco

Briolette. Il taglio briolette è tra i più conosciuti ed è spesso utilizzato per realizzare pendenti per collane o orecchini. Questo taglio ha essenzialmente la forma di una goccia, ma sfaccettata. In realtà ci sono quattro varianti della forma a goccia: il più famoso ha le sfaccettature composte da rombi. Ma si trovano anche il taglio a goccia più accentuato, a oliva, a palla: pendenti che assumono la forma indicata dal nome.

Taglio briolette
Taglio briolette
Pendente con diamante taglio briolette
Pendente con diamante taglio briolette

Ovale. È una forma molto semplice e regolare. Per questo motivo si ritiene comunemente sia anche uno dei tagli più antichi di presentare un diamante. Invece, non è così: questo taglio per le gemme è stato sperimentato solo dal 1960. Un diamante tagliato con forma ovale ha design uniforme e simmetrico e presenta 56 sfaccettature. Come il taglio marquise è, in sostanza, una variante del taglio a brillante. Il vantaggio è che la forma allungata fa sembrare più grande la pietra rispetto al taglio perfettamente circolare.

Taglio ovale
Taglio ovale
Lenti Villasco, anello in oro bianco e diamante
Lenti Villasco, anello in oro bianco e diamante ovale
Anello con smeraldo colombiano taglio ovale e diamanti
Anello con smeraldo colombiano taglio ovale e diamanti

Cuore. Il taglio a cuore è, in sostanza, una forma a pera con una piega verso l’interno sul lato superiore. Come è facile immaginare, è utilizzato per sottolineare l’aspetto romantico, ma non è molto facile da realizzare: richiede di solito pietre piuttosto larghe e molta lavorazione. Ma c’è anche chi, come l’italiana Recarlo, utilizza spesso diamanti a forma di cuore anche di piccole dimensione e ne ha fatto un aspetto distintivo. Per le pietre più grandi, però, la forma a cuore è di solito più costosa in proporzione ai carati.

Taglio a cuore
Taglio a cuore
Orecchini con diamante taglio a cuore
Orecchini con diamante taglio a cuore
Orecchini con zaffiri tagliati a cuore e diamanti
Orecchini con zaffiri tagliati a cuore e diamanti

Asscher. Prende il nome dalla Asscher, società di Amsterdam specializzata nel commercio dei diamanti fondata nel 1854 dalla omonima famiglia (è responsabile del taglio di alcuni dei diamanti più famosi al mondo, tra cui due dei tre diamanti più grandi mai trovati). Nel 1902 Joseph Asscher progettò e brevettò il suo omonimo taglio originale Asscher. L’idea era combinare il taglio smeraldo con il taglio rotondo, in una forma caratterizzata da estrema simmetria e angoli drammaticamente-tagliati. Come il taglio smeraldo, ha necessità di pietre senza inclusioni e molto chiare.

Taglio Asscher
Taglio Asscher
Anello con grande diamante taglio Asscher firmato David Morris
Anello con grande diamante taglio Asscher firmato David Morris
Anello con diamante asscher giallo contornato da diamanti biancbi taglio a pera
Anello con diamante Asscher giallo contornato da diamanti biancbi taglio a pera

Cuscino. È facile imbattersi nel cushion-cut su gioielli antichi: è, infatti, la forma più tradizionale, un aggiornamento del cosiddetto taglio Old Mine del 18esimo secolo. Come indica il nome, è un taglio a forma di cuscino con 58 sfaccettature. Gli angoli sono arrotondati e le sfaccettature tipicamente più grandi del taglio brillante. Ma richiede pietre molto pure, di prima qualità.

Taglio cuscino
Taglio cuscino
Diamante fancy intense blue con taglio a cuscino
Diamante fancy intense blue con taglio a cuscino
Anello con diamante fancy intense yellow e diamanti incolori
Anello con diamante fancy intense yellow e diamanti incolori

Marquise. Pochi sanno perché questa forma si chiama così: secondo la leggenda questo taglio ha invece una storia piccante. Sarebbe stato inventato alla corte del re di Francia: Luigi XIV lo commissionò, pare, per abbinare la pietra a Jeanne Antoinette Poisson, marchesa di Pompadour, sua amante. Il taglio è una forma allungata che arriva a un punto a entrambe le estremità, con lati leggermente arrotondati. Come il taglio ovale, il taglio marquise esalta l’impatto visivo della pietra, che appare più grande di tagli rotondi dello stesso peso in carati.

Taglio marquise
Taglio marquise
Anello con diamante taglio marquise di 4,61 carati, colore D, chiarezza VVS
Anello con diamante taglio marquise di 4,61 carati, colore D, chiarezza VVS
Chanel, anello con diamante taglio marquise e zaffiri
Chanel, anello con diamante taglio marquise e zaffiri

Pera. Fai un mix del taglio ovale con il taglio marquise ed ecco che il risultato è la forma a pera. Come indica il nome, la forma è simile a quella del frutto ed è molto utilizzata in gioielleria, anche perché ha il vantaggio di esaltare la luce nei diamanti e di aggiungere un pizzico di asimmetria al design. Un diamante con taglio a pera ha 58 sfaccettature: la asimmetria è proprio uno degli aspetti più apprezzati da molti gioiellieri, che utilizzano la forma a pera per anelli come alternativa al classico taglio rotondo. Ma questa forma è molto utilizzata anche per i pendenti.

Taglio a pera
Taglio a pera
Orecchini con diamanti taglio pera
Orecchini con diamanti taglio pera
Anello con due diamanti, fancy vivid blue e bianco taglio pera, circa 2 carati l'uno, con diamanti baguette ai lati, montati su platino
Anello con due diamanti, fancy vivid blue e bianco taglio pera, circa 2 carati l’uno, con diamanti baguette ai lati, montati su platino

Princess. È una delle novità più recenti. Infatti, questo tipo di taglio è stato introdotto in gioielleria solo dal 1980 ed è molto popolare soprattutto in Nord America. Il taglio princess è quadrato o rettangolare, che in alcuni casi riesce a essere più più luminoso rispetto al taglio tipico tondo. Ma, naturalmente, dipende anche dalla forma di partenza della pietra. Un altro vantaggio del taglio «principessa» è che richiede minor spreco di pietra grezza rispetto agli altri tagli.

Taglio princess
Taglio princess
Anello in platino con diamanti bianchi e rosa
Anello in platino con diamante taglio princess e diamanti bianchi e rosa
ANCO02
Anello con un ciuffo di alghe in tsavoriti e diamanti black, trattiene un’acquamarina taglio princess di 52.45 carati

Radiant. Combina le virtù del taglio brillante con quelle del taglio smeraldo. La forma radiant è stata sviluppata nel 1977 e presenta tra 62 e 70 sfaccettature. Spesso è confuso con il taglio princess, ma a differenza di quest’ultimo, la forma radiant ha gli angoli tagliati, che addolcisce un po’ la forma squadrata. A parità di peso, rispetto a un diamante con taglio rotondo, la superficie del radiant è del 4% più piccola. In compenso, un diamante con taglio radiant appare più grande.

Taglio radiant
Taglio radiant
Radiant diamond (3.20 ct) and diamond (4.80 ct) ring set in white and yellow gold
Picchiotti, radiant diamond (3.20 ct) and diamond (4.80 ct) ring set in white and yellow gold

Smeraldo. La forma è rettangolare, con angoli tagliati. È uno dei tagli più antichi e anche uno dei più esigenti: con questa forma i difetti di una pietra si vedono subito. In alcune occasioni è definito anche step-cut, perché i suoi piani concentrici, larghi e piatti ricordano i gradini delle scale. Inclusioni e colorazioni difettose sono esaltate, ma allo stesso tempo le pietre migliori sono valorizzate. Ha tipicamente 50 a 58 sfaccettature.

Taglio smeraldo
Taglio smeraldo
Galleria Leysen, anello in platino e diamante taglio smeraldo da 8,32 carati
Galleria Leysen, anello in platino e diamante taglio smeraldo da 8,32 carati
Charles green, anello con acquamarina taglio smeraldo, diamanti, su platino
Charles Green, anello con acquamarina taglio smeraldo, diamanti, su platino

Trilliant. Anche questo taglio è stato sviluppato dalla Asscher. È stato lanciato a New York nel 1960. È considerato ottimo per la capacità di esaltare la luce all’interno della pietra. In sostanza è una forma triangolare, con parti curve e rette, angoli appuntiti e arrotondati. Questo taglio ha diverse varianti: i lati, per esempio, possono essere curvi oppure diritti e anche la forma della superficie è soggetta a diverse interpretazioni.

Taglio trilliant
Taglio trillion
Tanzanite a taglio triangolare con oro bianco e diamanti
Tanzanite a taglio triangolare con oro bianco e diamanti







Ci si può fidare dei gioielli in ceramica?




C’è da fidarsi a comprare un gioiello in ceramica? I gioielli in ceramica sono fragili? Ecco la risposta ♦

Tranquilli è durevole, molto resistente e incredibilmente leggera: l’uso della ceramica in gioielleria è una tendenza inarrestabile grazie alla tecnologia che permette oggi di ottenere un materiale resistente. Non temete che sia fragile: la nuova ceramica utilizzata in gioielleria è composta da una specie di nuovo acciaio che non ha niente a che fare con la fragilità dei vasi per i fiori o con le stoviglie per contenere il cibo (anche se ci sono piccoli produttori che usano ancora la ceramica tradizionale: fate attenzione). Per chi fosse dubbioso: questa ceramica è realizzata con carburo di titanio, un composto simile al carburo di tungsteno, impiegato nell’industria aerospaziale, nelle produzione di armi e di utensili. E l’aspetto più sorprendente è che si usura pochissimo: in pratica, la ceramica sembra sempre nuova.

Anelli della collezione Enlanced in oro rosa e ceramica
Anelli della collezione Enlanced in oro rosa e ceramica di Fawaz Gruosi

Non stupisce, quindi, che grandi marchi come Louis Vuitton, Chanel, Bulgari, Cartier e Gucci, de GrisogonoSolange Azagury-Partridge oppure Damiani e Demeglio lo abbiano scelto per dare alle loro creazioni, soprattutto ai gioielli icona senza tempo, una robustezza indistruttibile alleggerita dalla bellezza del design. Per esempio, nella linea B.Zero1 di Bulgari, negli anelli con il monogramma di Gucci, nelle fasce del motivo Trinity di Cartier e nel tema Clous di Louis Vuitton. Tutti pezzi intramontabili anche per la loro resistenza.

Anello in ceramica, oro rosa e zaffiri rosa
Anello in ceramica, oro rosa e zaffiri rosa by Shay

E Wallace Chan, uno dei più grandi gioiellieri-artisti, un paio di anni fa ha messo a punto una incredibile porcellana indistruttibile e cinque volte più dura dell’acciaio, un materiale che gli consente di creare gioielli, ma anche sculture, che non potrebbero essere realizzate con altri elementi. Un materiale molto diverso, insomma, dalla ceramica che si utilizzava per i gioielli in epoca vittoriana.

Wallace Chan, anello con ceramica e zaffiri
Wallace Chan, anello con ceramica e zaffiri

Aspetti positivi: i gioielli di ceramica tech non si graffiano, sono molto resistenti, si puliscono facilmente con acqua e qualche goccia di detersivo su un panno umido.

Aspetti negativi: non hanno lo stesso valore dell’oro e in caso di vendita sono meno quotati. Un anello in ceramica non può essere ridotto né allargato.

Bracciale in oro, zaffiri, inserti in ceramica bianca
Bracciale in oro, zaffiri, inserti in ceramica bianca by Picchiotti
Orecchini in ceramica
Orecchini in ceramica di Ming
Damiani_D. Icon, anello ceramica nera con pavé di diamanti
Damiani_D. Icon, anello ceramica nera con pavé di diamanti

Anello in oro, ceramica azzurra, diamanti taglio marquise
Etho Maria, anello in oro, ceramica azzurra, diamanti taglio marquise







Tutto sul peridoto




Avete un gioiello con una pietra verde oliva? Probabilmente è un peridoto. Ecco le caratteristiche del peridoto, pietra del mese di agosto, e i consigli per la scelta ♦

Il peridoto è di gran moda. Oltre a essere la pietra del mese di agosto, è amata da quei gioiellieri a cui piacciono i colori con una forte personalità, che non possono essere confusi con altri. E il colore oliva del peridoto è senza dubbio unico. Il peridoto ha una sfumatura di verde calda: sarà quindi perfetta per chi ha una pelle abbronzata, oppure semplicemente mediterranea, oppure più scura. Ma, naturalmente, il peridoto può essere accostato ad altre gemme o incastonato in un setting molto ampio: in questo caso può risaltare anche su carnagioni dalla tonalità più fredda

David Webb anello con diamante rubino e peridoto
David Webb, anello con diamante, rubino e peridoto

Che cosa è. Il peridoto, che da un punto di vista gemmologico è un crisolito, non è una pietra molto comune. Questa pietra semi preziosa trova principalmente in profondità (anche 200-300 chilometri sotto la crosta terrestre): le gemme che si usano in gioielleria sono state portate verso la superficie terrestre nel corso del tempo, spinte da da terremoti o dalle eruzioni dei vulcani.

Orecchini con peridoto
Orecchini con peridoto

Dove si trova. Una varietà di peridoto è estratta in Arizona (sono gemme piccole e di colore più chiaro), ma se ne trovano anche nella repubblica di Myanmar (Birmania), in Sri Lanka e Cina, oltre che in Pakistan e Kenya. Una curiosità: alcuni peridoti sono stati scoperti all’interno di alcuni meteoriti.

Anello con peridoto di 9,31 carati
Anello con peridoto di 9,31 carati by Sicis

Caratteristiche. A differenza di molte altre pietre preziose, il peridoto ha una sola tonalità: il verde pallido. Può assumere però diverse sfumature, dal verde oliva, al lime, giallastro o scuro. La tonalità più richiesta è il green forest, un po’ tendente al giallo e nessuna sfumatura marrone. La profondità del verde dipende dalla quantità di ferro che è contenuto nella struttura cristallina. Non è una pietra molto dura: bisogna fare attenzione, quindi, a non graffiarla. Di solito i gioiellieri cercano di disporla in modo che sia più protetta.

Collier Nudo, in oro giallo, peridoto e tanzaniti
Collier Nudo, in oro giallo, peridoto e tsavoriti by Pomellato

Guida all’acquisto. Se volete un gioiello con un peridoto di una certa dimensione, sappiate  che la qualità commerciale è divisa nelle classi A e B. Le prime sono limpide e senza toni marrone. Quelle di qualità B hanno un colore più pallido o hanno inclusioni visibili. È anche una gemma relativamente poco costosa se il peso è sotto i 4 carati. Oltre i 10 carati il peridoto diventa molto raro e costoso.

Anello cocktail Laguna. Si ispira alle acque calme di una laguna con peridoto centrale di 22 carati circondato da un castone in oro bianco inciso a modellato e circondato da alcuni 36 diamanti taglio brillante
Anello cocktail Laguna. Si ispira alle acque calme di una laguna con peridoto centrale di 22 carati circondato da un castone in oro bianco inciso a modellato e
circondato da alcuni 36 diamanti taglio brillante by Buccellati

Perché si chiama peridoto? Non è nota con precisione l’origine del nome peridoto. Di sicuro, però, la pietra era apprezzata nell’antichità. Secondo alcuni la parola deriva un’alterazione della lingua anglo-normanna pedoretés, tradotta in latino classico con pæderot. Altri indicano invece che il nome francese peridot derivi dalla parola araba faridat, che significa gioiello. La pietra, infatti, è conosciuta da millenni: era già utilizzata dagli antichi Egizi intorno al 1500 aC, che chiamavano il peridoto «gemma del sole». Queste gemme pare piacessero anche a Cleopatra, che li ostentava.Il più grande peridoto olivina è un esemplare di 310 carati (62 grammi) nello Smithsonian Museum di Washington, DC.

Anello con peridoto burmese non scaldato
Anello con peridoto burmese non scaldato by Simone Jewels






Kering e Cartier puntano sulla sostenibilità




Il gruppo francese Kering, che controlla marchi come Gucci, Boucheron, Qeelin, Pomellato, Dodo e Girard-Perregaux (oltre a quelli del settore moda) punta sulla sostenibilità, un valore sempre più apprezzato da chi acquista gioielli e orologi. Assieme a Cartier, che fa parte del gruppo svizzero Richemont, l’azienda ha dato vita a Watch & Jewellery Initiative 2030, iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere la sostenibilità di orologi e gioielli. E ora ha chiamato al vertice l’ex direttrice esecutiva del Responsible Jewellery Council, Iris Van der Veken.

Iris Van der Veken
Iris Van der Veken

La manager ricoprirà il ruolo di direttore esecutivo e segretario generale della Watch & Jewellery Initiative 2030. Il coinvolgimento di Iris Van der Veken era stato prefigurato, ma solo ora è diventato operativo. La manager ha più di 20 anni di esperienza globale tra mondo dell’industria, della gioielleria e della moda e anche parte del consiglio di Iseal e Diamonds Do Good. Watch & Jewellery Initiative ha coinvolto brand come Chanel Horlogerie Joaillerie, Montblanc, Pandora, Rosy Blue e Swarovski.

Henry Francois Pinault, patron di Kering
Henry Francois Pinault, patron di Kering

Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont
Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont







Il menu fusion di Hanut Singh





Tra l’India e gli Stati Uniti: Hanut Singh propone gioielli degni di un maharaja (infatti suo nonno era un re indiano) ♦︎

L’India è il maggior mercato mondiale dell’oro, gli Stati Uniti il più importante per la gioielleria e Hanut Singh rappresenta le due facce di questa medaglia. Il designer, nipote di un maharaja indiano, lavora a Los Angeles, dove ha portato la sua eredità culturale, ma messa al servizio dello stile a stelle e strisce. Non a caso tra le sue clienti ci sono Diane von Furstenberg, Mary-Kate Olsen, Wendi Deng Murdoch, Beyoncé, Madonna e Christian Louboutin. La passione per i gioielli di Hanut è iniziata quando era bambino. È un discendente della famiglia reale di Kapurthala, India,  famosa per i tesori leggendari e il loro gusto per il lusso.

Anello in oro con zaffiri multicolori
Anello in oro con zaffiri multicolori

Il bisnonno, il maharaja Jagatjit Singh, era un amico del presidente americano Theodore Roosevelt e dello statista francese Georges Clemenceau. E ha collezionato gioielli, da un diadema di Cartier a un aigrette di Boucheron, che fanno parte della collezione di famiglia. La lunga storia della famiglia di Hanut comprende anche la nonna, la Maharani Sita Devi di Kapurthala, la principessa Karam, conosciuta per il modo in cui ha abbinato i suoi gioielli con il suo sari, gli abiti su misura di Chanel, Lanvin ed Elsa Schiaparelli, definita su Vogue una «dea» nel 1932 e fotografata da Cecil Beaton. Insomma, non sorprende che Hanut Singh preferisca le perle d’epoca, con una leggera patina del tempo, da utilizzare con oro bianco e oro giallo, per realizzare i suoi gioielli dal gusto esotico, ma allo stesso tempo così moderni da poter essere indossati su un red carpet. E non solo, perché il designer abbina a pezzi di influenza indiana a elementi più geometrici e lineari che sono tipici del gusto occidentale. Se fosse uno chef proporrebbe un menu fusion, insomma.

Anello in oro, onice, smeraldo e diamanti
Anello in oro, onice, smeraldo e diamanti
Anello con zaffiro rosa cabochon, perle e diamanti
Anello con zaffiro rosa cabochon, perle e diamanti
Collana in oro, smalto, smeraldo
Collana in oro, smalto, smeraldo
Orecchini in ebano, opale, oro
Orecchini in ebano, opale, oro
Anello con madreperla e rubellite
Anello con madreperla e rubellite

Orecchini pendenti con acquamarina e rubini
Orecchini pendenti con acquamarina e rubini







I 10 migliori film sui gioielli




Se non potete andare in gioielleria, magari perché siete costrette a stare in casa, potete comunque guardare i film nei quali i gioielli hanno un ruolo importante. Ecco i 10 migliori film sui gioielli o nei quali pietre preziose, collane, orecchini e anelli sono importanti come gli attori che recitano. Ce ne sono vecchi e nuovi, divertenti o thrilling: tutti, però, possono piacere a chi è appassionato di gioielli e pietre preziose. Ve ne vengono in mente altri? Scrivete e li aggiungeremo alla lista!

1 Colazione da Tiffany (1961). Audrey Hepburn e il suo tubino nero davanti alle vetrine della più famosa gioielleria di New York e non solo, sono un must da rivedere. L’inizio della storia, tratta da un libro di Truman Capote, è mitico: all’alba, da un taxi che si ferma sulla Quinta Strada, a New York, scende un’elegante ragazza, Holly Golightly. Mentre guarda le vetrine di Tiffany & Co., Holly consuma una rapida colazione, prima di rientrare a casa a piedi.

Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany», davanti alle vetrine del negozio di New York

2 La pantera rosa (1963). Contrariamente a quanto molti pensano, la Pantera rosa non è il soprannome di David Niven, attore che interpreta il ladro protagonista del primo film della serie, diretto da Black Edwards (assieme a Peter Seller, Capucine e Claudia Cardinale), ma di un diamante. Rosa, appunto, che appartiene alla principessa indiana Dala, (Claudia Cardinale) che da piccola ha ricevuto in dono dal padre il più grande diamante del mondo, la Pantera Rosa, così chiamata per un difetto: guardando sul fondo della pietra si nota una minuscola macchia rosa che ricorda una pantera nell’atto di spiccare un salto. Una pietra che fa gola al ladro di gioielli, il playboy inglese sir Charles Lytton (David Niven).

Claudia Cardinale nel film La Pantera Rosa
Claudia Cardinale nel film La Pantera Rosa

3 Sex and the City II (2010). Film sequel diretto da Michael Patrick King e che non ha riscosso grandi lodi dalla critica (è un eufemismo). I gioielli che indossano Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda sono di due designer italiani, Amedeo Scognamiglio e Roberto Faraone Mennella. I due designer (nel frattempo Faraone Mennella è scomparso anni fa), hanno preparato per il film una cinquantina di grandi, visibili gioielli. Nonostante critiche non proprio positive, il film ha incassato circa 300 milioni di dollari.

Sarah Jessica Parker e Kim Cattrall in Sex and the City II
Sarah Jessica Parker e Kim Cattrall in Sex and the City II

4 Blood Diamond – Diamanti di sangue (2006). Diretto da Edward Zwick, il film ha ricevuto cinque nomination agli Oscar, tra cui quella per Leonardo DiCaprio come migliore attore e quella di Djimon Hounsou come migliore attore non protagonista. Il titolo si riferisce ai diamanti insanguinati, chiamati così perché estratti in zone di guerra e venduti per finanziare conflitti, arricchendo i signori della guerra locali e le società di diamanti di tutto il mondo. L’altra faccia della gioielleria: il film ha spinto le grandi Maison, e non solo, a certificare la provenienza etica delle pietre utilizzate. E poi c’è chi dice che la cultura non serve…

di caprio bllod
Leonardo Di Caprio nel film Blood Diamonds

5 Il sospetto (Suspicion) (1941). Un classico thriller di Alfred Hitchcock interpretato da Joan Fontaine e Cary Grant. In una scena memorabile Joan Fontaine indossa una spilla in oro diamanti e topazio rosa di Verdura. Fulco di Verdura, nobile italiano con la passione per i gioielli, ha creato la spilla nel 1939, a New York. Il gioiello è ispirato al dio romano Mercurio e a una spilla che aveva realizzato quando lavorava per Coco Chanel. Due topazi rosa a forma di pera del peso di circa 35,52 carati con ali d’oro magnificamente incise sottolineate da diamanti, suggeriscono i piedi alati di Mercurio. Peccato che il film sia in bianco e nero.

Cary Grant e Joan Fontaine con la spilla di Verdura
Cary Grant e Joan Fontaine con la spilla di Verdura

6 All’inseguimento della pietra verde (Romancing the Stone) (1984). Interpretato da Michael Douglas e Kathleen Turner. Indovinate a quale pietra allude il titolo del film, visto che il film si svolge in Colombia? È una storia di avventure nella giungla, con i buoni inseguiti e minacciati dai cattivi. Ma alla fine i due protagonisti trovano “el corazon” dietro ad una cascata, nascosto all’interno di una statuetta: è uno straordinario smeraldo.

Kathleen Turner e Michael Douglas
Kathleen Turner e Michael Douglas

7 Topkapi (1964). L’aristocratica e sensuale avventuriera Elizabeth Lipp e il prosaico e calcolatore ladro professionista Walter Harper progettano il furto del pugnale del Sultano Mehmet I dalla tesoreria del Palazzo del Topkapi, a Istanbul, dove sono custoditi meravigliosi gioielli. Ma quello che più interessa a Elizabeth (Melina Mercouri) è il Topkapi Dagger, un pugnale ricurvo tempestato con tre grandi smeraldi colombiani e decorato con tanti piccoli diamanti.

La locandina di Topkapi
La locandina di Topkapi

8 Ocean’s 8 (2018). La trama del fil vede Debbie Ocean/Sandra Bullock (la sorella di Danny Ocean, interpretato nel primo film da George Clooney) riunisce una banda di donne composta da Cate Blanchett, Mindy Kaling e Helena Bonham Carter per compiere il furto del secolo: la leggendaria collana Toussaint, che deve essere indossata dall’attrice (nel film) Daphne Kluger, personaggio interpretato da Anne Hathaway. Il colpo si svolge durante l’annuale Met Gala, quando attrici e celebrity sfilano sul red carpet con gioielli da capogiro. Insomma, è quasi una partnership, dato che Cartier ha realizzato una parure per la rapina del film.

Anne Hathaway con la collana di Cartier
Anne Hathaway con la collana di Cartier

9 Live a little, steal a lot (Murph the Surf) (1975). È un film del 1975 basato su un furto con scasso di gioielli che coinvolge il surfista Jack Roland Murphy, che aveva il soprannome di “Murph the Surf”. Con Robert Conrad e Don Stroud, è stato diretto da Marvin J. Chomsky. L’edizione del New York Times del 20 ottobre 2019 ha rivisitato la vera storia del furto da parte di Jack Murphy delle insostituibili pietre preziose da un Museo di Storia Naturale scarsamente custodito.

Live a little, steal a lot (Murph the surf)
Live a little, steal a lot (Murph the surf)

10 Gli uomini preferiscono le bionde (Gentlemen Prefer Blondes) (1953). È una commedia musicale americana del 1953 diretta da Howard Hawks e interpretato da Jane Russell e Marilyn Monroe, con Charles Coburn, Elliott Reid, Tommy Noonan, George Winslow, Taylor Holmes e Norma Varden in ruoli secondari. Le due protagoniste sono costrette a trovare lavoro come showgirl a Parigi, in una rivista. La famosa canzone Diamonds are a Girl’s Best Friend spiega perché e come le donne inseguono gli uomini con i soldi. Nel frattempo una tiara è scomparsa e Marilyn viene accusata di furto, ma…

Marilyn Monroe e Jane Russell
Marilyn Monroe e Jane Russell






 

Come abbinare la collana al vestito

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Collana lunga, corta, o mezza misura? Dipende. Ecco come scegliere il tipo e la dimensione della collana abbinata al vestito 

La misura conta, di sicuro per quanto riguarda le collane. E non è importante solo la lunghezza, ma vanno valutati anche la larghezza, il volume, lo stile del gioiello. Insomma, non è fondamentale solo scegliere una collana che piace: è essenziale anche abbinarla correttamente al vestito, perché non tutte si adattano a ogni abito.

Ana de Armas con una collana Tiffany con 19 zaffiri a forma di pera di oltre 101 carati totali e diamanti taglio principessa di oltre 6 carati totali
Ana de Armas con una collana Tiffany con 19 zaffiri a forma di pera di oltre 101 carati totali e diamanti taglio principessa di oltre 6 carati totali

Anzi, è vero il contrario: ogni gioiello ha bisogno di essere scelto in base al tipo di outfit scelto per l’occasione. E se l’abbinamento non corrisponde è meglio lasciare perdere (o correre ad acquistare la collana giusta). Per esempio, un girocollo è valorizzato se il vestito non ha una scollatura troppo alta. E una scollatura ad angolo retto o quasi si combina meglio se indossata con una collana dalla forma altrettanto geometrica. Così come un gioiello con leggere e intricate volute può conciliarsi perfettamente con pizzi e tessuti molto lavorati.

Collana in oro rosa indossata
Collana in oro rosa indossata

Vestiti formali. Dovete partecipare a un matrimonio, a una funzione religiosa, al conferimento di una medaglia d’onore? Oppure avete in agenda un colloquio di lavoro, un incontro con il capo azienda, un appuntamento con l’avvocato per una questione importante? Ovviamente per queste occasioni sceglierete di indossare qualcosa di sobrio (o, almeno, dovreste farlo). Per esempio, un tailleur, un completo giacca pantaloni, un vestito a tinta unita. In questo caso anche la collana deve essere sintonizzata sul tipo di abito: niente di vistoso, grande, ingombrante. Meglio una collana semplice, come una catena con un piccolo ciondolo o un filo di perle.

Collana di Hermès indossata
Collana di Hermès indossata

Vestiti sportivi. Nel tempo libero anche la vostra fantasia è libera. Scegliere il gioiello che più vi piace ma, naturalmente, è consigliabile non dimenticare l’equilibrio. Una collana con tante gemme colorate perde la sua vivacità su una camicia a fiori. Viceversa, una collana grande e appariscente può dare quel tocco in più se non è a diretto conflitto con qualcosa di altrettanto vistoso.

Collana e anello con diamanti e smeraldi di Jacobs & Co
Collana e anello con diamanti e smeraldi di Jacobs & Co

La prima uscita. Forse in questo caso è superfluo dare consigli: le donne sanno che il primo appuntamento, e la prima impressione, contano molto. Una scollatura, senza esagerare, può essere l’arma in più per riuscire a sedurre. E una collana è proprio quello che ci vuole per sottolineare la forma del vostro corpo. Ma deve essere della lunghezza giusta, cioè fermarsi a qualche centimetro dal bordo inferiore della scollatura. L’effetto è ipnotico.

Collana e pendente Mezzaluna in oro rosa e diamanti, indossato
Al Coro, collana e pendente Mezzaluna in oro rosa e diamanti, indossato

Al lavoro. Le collane sono un gioiello insostituibile. Ma non sempre si possono abbinare al vestito utilizzato sul luogo di lavoro. Se siete in un ufficio, per esempio, la collana può essere più facilmente abbinata all’abito che indossate. Ma se per scelta o per obbligo indossate un camice accollato, una tuta o una divisa aziendale, la collana è meglio non esibirla: difficilmente potete riuscire a combinarla in modo adeguato.

Quale collana scegliere
Quale collana scegliere

Per sintetizzare, quelle che possono essere le scelte giuste, lo schema grafico indica il tipo di collana che esalta la foggia dell’abito. Naturalmente, però, oltre alla forma dovrete considerare anche i colori di gioielli e abito: ma questo è un altro capitolo.  

Collana di Al Coro indossata
Collana di Al Coro indossata







Gripoix, il massimo dei bijoux




Si trova a Parigi la boutique di Gripoix. Può un bijou essere prezioso e raffinato come un pezzo di alta gioielleria? La risposta sta proprio nella produzione di Gripoix, che ora ha appena trasferito il suo nuovo workshop, studio, showroom e boutique in rue d’Aboukir. Fondata nel 1890, la Maison è una delle più antiche di Francia. Gli artigiani di Gripoix sono stati tra i primi a utilizzare la tecnica della smaltatura della pasta di vetro.

Spilla Pop Glamour Statement in ottone placcato oro e vetro
Spilla Pop Glamour Statement in ottone placcato oro e vetro

La produzione dell’azienda assomiglia molto a un artigianato di haute couture, tanto che hanno prodotto pezzi straordinari per marchi come Chanel, Lanvin, Paul Poiret, Valore, Givenchy, Yves Saint-Laurent. Ma, in particolare, la Maison diretta da Marie Keslassy è famosa per lo sviluppo della pearl sheening, tecnica che imita perfettamente le perle coltivate. Volete una dimostrazione di che cosa sa fare Gripoix? Guardate le raffinate immagini della collezione Winter 2015.

Orecchini Ancient China, in ottone placcato oro, perle, cristalli
Orecchini Ancient China, in ottone placcato oro, perle, cristalli
anello poured glass gold 24k plated brass Crystals
Anello in ottone placcato oro, vetro pressato
Bracciale Jaipur in ottone placcato oro, vetro pressato
Bracciale Jaipur in ottone placcato oro, vetro pressato
Anello regolabile in ottone placcato oro, vetro pressato
Anello regolabile in ottone placcato oro, vetro pressato
Orecchini Plumetis in ottone placcato oro, vetro pressato
Orecchini Plumetis in ottone placcato oro, vetro pressato

Anello in ottone placcato oro, vetro pressato
Anello in ottone placcato oro, vetro pressato







Swati Dhanak, dal deserto a New York

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Dal deserto all’arte astratta: i gioielli della designer di New York Swati Dhanak ♦︎

Da Dubai a New York, ma di origine indiana, Swati Dhanak è una designer di gioielli che non conserva un briciolo dello stile orientale. Al contrario, è una innovatrice. È capace di sorprendere con collezioni che hanno una forma diversa dal solito e, semmai, più legata a quella della pittura astratta. Utilizza in prevalenza oro e diamanti: materiali con cui ha avuto consuetudine fin da bambina.

Anello Duo Four way in oro 18 carati e diamanti baguette e pavé
Anello Duo Four way in oro 18 carati e diamanti baguette e pavé

La sua famiglia, infatti, ha una tradizione nella oreficeria e da piccola andava spesso nel laboratorio di oro di suo nonno a Dubai. Insomma, lei ha l’oro ne sangue, ma prima di dare vita al suo brand di gioielli ha lavorato per Armani e Chanel. Ha girato il mondo, ha imparato, ha scelto di interpretare un gusto occidentale nelle sue creazioni. I gioielli testimoniano geometrie, ma anche asimmetrie, con un mix tra tocco improvviso e rigore matematico. Una delle sue prime collezioni, Movement, è però ispirata alle sabbie del deserto che rivivono nella sua memoria. Swati Dhanak Jewellery, insomma, è un caso a parte, un sentiero solitario. Ed è proprio quello che la designer voleva ottenere.

Orecchini Emerald Column in oro 18 carati e diamanti fancy cut
Orecchini Emerald Column in oro 18 carati e diamanti fancy cut
Anello Rainbow Five Pin Cage in oro 18 carati, zaffiri blu, gialli e orange, rubini e tsavoriti
Anello Rainbow Five Pin Cage in oro 18 carati, zaffiri blu, gialli e orange, rubini e tsavoriti
Orecchini Floating Galaxy in oro 18 carati, diamanti fancy cut e pavé
Orecchini Floating Galaxy in oro 18 carati, diamanti fancy cut e pavé
Orecchini Floating Fan in oro 18 carati e diamanti fancy cut
Orecchini Floating Fan in oro 18 carati e diamanti fancy cut
Anello Floating Cage in oro 18 carati e diamanti fancy cut
Anello Floating Cage in oro 18 carati e diamanti fancy cut

Anello Five Pin Cage in oro 18 carati e diamanti
Anello Five Pin Cage in oro 18 carati e diamanti







Cinque miti da sfatare sui gioielli




Quanti colori ha l’oro? I diamanti sono davvero indistruttibili? Le pietre preziose sono per forza più costose di altre? Scoprite le risposte e sfatate i miti che riguardano i gioielli ♦

Anche nella gioielleria ci sono miti duri a morire. Sono opinioni che si confidano le amiche, oppure suggerimenti che una nonna considerata saggia tramanda come verità che sono il risultato di un’esperienza antica. Insomma, come in tanti altri aspetti della vita, anche per i gioielli le credenze popolari, a volte, nascondono delle cerità. Ma a volte no. Ecco cinque falsi miti che è bene smascherare.

1 Il diamante è indistruttibile?

Il diamante è uno degli elementi più duri che esistono in natura, anzi il più duro. Per questo, molte persone credono che i diamanti sono indistruttibili. Non è così. È vero che i diamanti sono al livello più alto sulla scala di Mohs, che misura la durezza dei materiali. Ma le pietre sono tutt’altro che a prova di danneggiamento. Quindi, state attenti: anche un diamante si può graffiare, per esempio se è messo a contatto con un altro diamante. Inoltre, in alcuni casi, specialmente in alcuni punti della sfaccettatura, come il bordo, tecnicamente la cintura dell’anello, un diamante si può scheggiare o incrinare.

1 diamante taglio brillante
Diamante taglio brillante

2 L’opale porta sfortuna

È un mito che si è formato nell’Ottocento. Deriva da un romanzo di Walter Scott, in cui l’eroina, Anna di Geierstein, getta il suo opale in mare dopo aver passato molte disavventure. Senza la pietra la sua vita diventa serena. L’imperatrice Eugenia di Francia, colpita dal romanzo, alimentò questa credenza che, come avviene per tutti i miti, si ingigantì passando di bocca in bocca. Tanto che l’opale fu vietato alla corte dei superstiziosi zar. Piuttosto, gli opali sono sfortunati per chi li deve lavorare: si rompono facilmente al momento del taglio.

Anello in oro bianco, diamanti, opale
Martin Katz, anello in oro bianco, diamanti, opale

3 I diamanti sono sempre più rari? 

Non è così. L’andamento del prezzo dei diamanti è regolato dalla domanda e dall’offerta. Insomma, dipende anche da quanti soldi ha in tasca la gente. Non solo: il prezzo delle pietre è condizionato anche da quante gemme sono immesse sul mercato. Le grandi imprese minerarie sono molto attente a non mettere in vendita un numero eccessivo di diamanti, fattore che ne farebbe diminuire il prezzo. È vero che nel 2019 ne sono stati estratti meno rispetto ai due anni precedenti, ma gli esperti considerano questo rallentamento solo momentaneo.

Bracciale Raindrop con diamanti taglio rotondo, baguette e a goccia
Bracciale Raindrop con diamanti taglio rotondo, baguette e a goccia

4 L’oro ha tre colori?

I gioielli sono più spesso proposti in tre varianti di oro: bianco, rosa, giallo, ma ci sono anche tonalità di oro verde o nero, brown, beige… In realtà, in natura c’è un solo tipo di oro: giallo. Le altre varianti di oro sono ottenute mischiando l’oro con altri elementi, per esempio il rame per ottenere la variante rosa. Non è una scelta solo estetica: l’oro puro, a 24 carati, è molto morbido e si deforma facilmente: per questo il metallo giallo è unito in lega con altri elementi, come argento o palladio.

Small ring yellow gold and stars diamonds, lava finish
Antonini, small ring yellow gold and stars diamonds, lava finish

5 Le pietre semi preziose valgono poco?

Non è detto. Solo quattro pietre sono considerate preziose: diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi. Ma ci sono anche pietre semi preziose che sono rarissime e molto belle, come l’alessandrite, il granato demantoide, la tanzanite, la morganite o l’acquamarina. Una pietra semi preziosa di grande qualità può avere un valore maggiore di una pietra preziosa. Ma, certamente, deve avere grandi dimensioni, un taglio impeccabile, essere perfetta da un punto di vista minerale.

Alex. Anello in oro bianco, alessandrite, tsavorite, diamanti bianchi
Alex. Anello in oro bianco, alessandrite, tsavorite, diamanti bianchi







Qual è la lunghezza giusta della collana?





Come scegliere la lunghezza di una collana? La lunghezza giusta dipende da diversi fattori, per esempio la forma del vostro corpo. Ecco quindi come scegliere la lunghezza giusta per la collana ♦

Mi starà bene? Mi starà male? Di fronte a una collana bisogna saper scegliere. Ecco una piccola guida per scegliere la lunghezza giusta della collana. Innanzitutto, guardate il disegno pubblicato in questa pagina: potete fare riferimento a queste misure per capire in anticipo le taglie e  trovare la dimensione giusta. Specialmente se l’acquisto non lo fate in negozio, ma sul web. Per le collane con catene, la dimensione ideale è di solito dai 35 ai 45 centimetri. Ma per collane con ciondoli e pendenti la misura si allunga a 76-83 centimetri. Dipende anche dall’altezza di chi indossa, ovviamente: più aumentano i centimetri della propria lunghezza e tanto più la collana sarà in proporzione. La maggior parte delle collane è invece tra i 50 e i 61 centimetri, al di sotto della clavicola e sopra la linea del torace.

Le lunghezze sono espresse in pollici e centimetri
Le lunghezze sono espresse in pollici e centimetri

Collana corta. E se la scelta cade su un girocollo? Attenzione: in questo caso è bene non scegliere un modello troppo stretto al collo. Ma il girocollo può essere fastidioso anche se è fatto con materiale poco piacevole da indossare. Per questo spesso il choker è composto da un semplice nastro di velluto. Però, allo stesso tempo, un choker troppo largo è altrettanto fastidioso: tende a cadere alla base del collo. Una soluzione può essere una catena d’oro o argento, che non deve fare da anello al collo, ma può stare alla base senza aderire troppo. Questo tipo di collana può anche essere abbinata a un ciondolo, purché sia di piccole dimensioni. Il girocollo, però, non sta bene a tutte: è necessario vantare un collo slanciato, lungo. Una collana cortissima non fa che sottolineare un collo troppo tozzo. Chi ha un collo corto e vuole indossare un choker può però optare per una sottile catena. Una funzione positiva del girocollo è, invece, quella di nascondere le rughe che si formano con l’età. A patto che il gioiello sia abbastanza alto per questo compito.

Girocollo con smeraldi e diamanti, indossato
Girocollo con smeraldi e diamanti, indossato. Courtesy Bulgari

Abbinamento. Ma questo non cambia nulla riguardo l’aspetto più controverso del girocollo: l’abbinamento con l’abito. Un choker è facile sia in contrasto con un vestito troppo sportivo o informale. Insomma, un choker di perle con i blue jeans potrebbe stridere, anche se c’è chi ha deciso di non formalizzarsi di fronte a queste tradizioni. Un choker in stile punk, però, sembra perfetto per un abbigliamento volutamente trasgressivo, con un vago accento sadomaso.

Choker in oro rosa e diamanti indossato
Choker in oro rosa e diamanti indossato

Un altro aspetto a cui fare attenzione riguardo il girocollo è la sua visibilità. Un girocollo si vede subito, attira l’attenzione e, forse, non è quello che state cercando. Se, al contrario volete sottolineare proprio la vostra capacità di indossare un choker, prendete in considerazione la possibilità di indossarne insieme più di uno. Devono, ovviamente, accordarsi in modo piacevole: per esempio, potete scegliere di indossare diversi girocollo a catena. Un altro aspetto interessante del choker è la possibilità di abbinare la collana a un pendente sul quale si ferma subito l’attenzione. Un medaglione oppure un cammeo in stile vittoriano possono dare un tocco diverso al vostro aspetto.

Scarlett Johansson con una collana girocollo firmata Bulgari
Scarlett Johansson con una collana girocollo firmata Bulgari

Collana lunga. Altrettanta attenzione va posta nella scelta di una collana lunga. In questo caso l’eventuale ciondolo deve arrivare al vostro ombelico. Naturalmente, questo presuppone un busto non troppo oversize. Se avete chili di troppo, una collana lunga potrebbe attirare l’attenzione proprio su una zona che preferite non evidenziare.

Quanto deve essere lunga una collana lunga? Dipende dalla corporatura. Le collane con lunghezza regolabile, con una chiusura scorrevole, consentono di ottenere la misura giusta. Un’alternativa a una semplice collana lunga è abbinare un girocollo a una catena più lunga. È semplice: il primo giro di collana si fa girare attorno il collo, l’altro passante verso il basso sul petto. L’idea di raddoppiare la collana, tra l’altro, si accorda bene con con dolcevita e maglie a scollo rotondo.

Jeux de Liens indossato
Chaumet, collane della collezione Jeux de Liens

Una collana lunga su uno scollo a V potrebbe vanificare l’effetto dell’abito, spostando lo sguardo dal décolleté al gioiello. Nel caso di scollatura a V è meglio una collana che si fermi prima della punta finale della stoffa.

Chi ha un seno imponente deve fare attenzione alla lunghezza della collana: rischia di indossare un gioiello che a un certo punto ondeggia nel vuoto. Un altro aspetto da considerare è la possibilità che la collana lunga si impigli in qualche oggetto o mobile quando vi chinate. Se avete in programma di riordinare casa, meglio una collana corta.

Collana e bracciale indossata da Federica Calemme
Collana sautoir e bracciale indossata da Federica Calemme by Rajola

Collana media. Molte donne scelgono invece una lunghezza intermedia con l’obiettivo di porre l’attenzione sul décolleté. A patto che ci sia qualcosa da sottolineare e che non diventino fastidiosi una raffica di sguardi nella scollatura. Ma quale tipo di collana indossare? Questi gioielli si possono dividere in due grandi categorie: quelli che sono ammessi in ufficio, o più generalmente in un luogo di lavoro, e quelli che sono preferiti per una serata con gli amici o in occasioni di svago. Una collana grande, colorata, vistosa, tintinnante, non sarà probabilmente giudicata adatta se lavorate in un ambiente bancario, mentre potrebbe rallegrare i colleghi di uno studio di architettura. Una collana a catena, minima, può andare bene anche se fate la consulente immobiliare e una collana di perle va bene sempre.

Collana in oro rosa indossata
Collana in oro rosa indossata

Collane molto grandi e colorate possono perdersi su uno sfondo di stoffa a fiori, mentre risalteranno a contatto sulla pelle. Una catenina d’oro può scomparire dalla vista se naviga su un tessuto lavorato a maglie grosse e con una texture fitta. Una catena di medie dimensioni può adattarsi facilmente agli abiti. Attenti ad abbinare correttamente i colori del metallo. L’oro giallo o rosa può avere molto sfumature differenti: meglio scegliere bracciale e collana con la stessa tonalità, piuttosto di indossare nuance diverse, che stridono agli occhi.

Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi di Jacob & Co, indossata

Un vantaggio della collana di medie dimensioni, che è anche il tipo di gioiello più indossato, è che è più facilmente abbinabile al tipo di corporatura. Naturalmente, non tutte le collane stanno bene a tutte le donne. La regola: la dimensione della collana deve essere proporzionata ad altezza e ampiezza delle spalle. Come si fa a decidere? Provate a immaginare la collana che volete indossare sul corpo di una vostra amica con corporatura molto diversa dalla vostra: se il gioiello le sta bene, allora non fa per voi.

Monica Bellucci e una collana di Cartier attira-scollatura
Monica Bellucci e una collana di Cartier attira-scollatura

Le taglie delle collane

35 centimetri: è un girocollo. Questa collana è anche chiamata choker. È considerata molto sexy.

45 centimetri: vicina al collo, ma non troppo. Può essere una semplice catena, magari con l’aggiunta di un ciondolo. Spesso è indossata su un maglione o vestito.

50 centimetri. La misura classica: perfetta da mostrare su un maglione con scollo a V o un girocollo.

Oltre 60 centimetri: è una lunghezza che può essere indossata in singola oppure doppia fila.

Oltre 70 centimetri: è chiamata anche sautoir. È una lunghezza che va molto di moda, specialmente se la collana è abbinata a un ciondolo. L’attenzione si concentrerà sulla parte bassa del vostro busto.

Oltre 80 centimetri: in fila singola o doppia, è una collana fuoriserie. È molto chic, specie se di perle o abbinata a pendenti fantasiosi.  

La collana di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati
La collana girocollo di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati
Cate Blanchett con collana di Tiffany
Cate Blanchett con collana di Tiffany
Jennifer Lawrence con collana di Chopard
Jennifer Lawrence con collana di Chopard
Keira Knightley con collana firmata Chanel
Keira Knightley con collana firmata Chanel
Anna Kendrick con collana di Bulgari
Anna Kendrick con collana di Bulgari
Jessica Chastain, collana Piaget
Jessica Chastain, collana Piaget






 

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