Louis Vuitton presenta la nuova collezione di alta gioielleria, Régalia, che segna il debutto di Francesca Amfitheatrof ♦︎
Aveva sorpreso molti l’uscita di Francesca Amfitheatrof da Tiffany e il successivo approdo a Louis Vuitton, in aprile. E, sempre molti, erano curiosi di osservare le prime mosse della nuova direttrice creativa per la gioielleria. Eccoli accontentati, anche se la nuova collezione di alta gioielleria, Conquêtes – Régalia, è probabile sia frutto almeno in parte del lavoro precedente, visto che gioielli di quel tipo sono realizzati in lunghe settimane di lavoro, preceduti da una altrettanto lunga selezione delle pietre.
Régalia è, dunque, un nuovo capitolo della collezione Conquêtes, ed è ispirata ai segni di re e imperatori, vale a dire all’araldica (i codici degli stemmi) e faleristica (lo studio delle onorificenze, ordini e decorazioni). Detto così sembra qualcosa di un po’ polveroso. Ma è solo un’ispirazione. In realtà si tratta della classica collezione di alta gioielleria tipica di Vuitton, dove per stemma si intende quello della Maison, la lettera V che si ripete sotto forma di oro coperto di diamanti e diventa il design attorno a cui ruota il gioiello, oppure i quattro lobi del fiore del logo Vuitton, sempre accennati, senza che il brand possa sopraffare l’equilibrio del gioiello.
La collezione è piuttosto vasta: Régalia si compone di sette parure e circa 60 pezzi. Diamanti a pioggia, ovviamente, ma anche una accurata ricerca delle pietre di colore, attorno a cui sono composti i diversi pezzi. Grandi smeraldi, ma anche rossi spinelli, tormaline verde menta, grandi zaffiri gialli, tsavorite. Sono le stesse pietre a essere un emblema, di lusso e ricchezza. Giulia Netrese