Vicenzaoro - Page 3

Con le start-up la tecnologia è a Vicenzaoro




Non solo nuove collezioni, pezzi unici e gemme. Vicenzaoro (9-11 settembre) è molto di più. Per esempio, è anche tecnologia con la quarta edizione di Startup & Carats. Si tratta del progetto organizzato da Agenzia Ice (ente governativo per l’export) insieme a Italian Exhibition Group (società che organizza Vicenzaoro). L’idea è quella di scovare start-up con soluzioni originali per il settore del gioiello. Startup & Carats si svolge in parallelo a Vicenzaoro September e presenta nel padiglione 6 società attive nella prototipazione e produzione di gioielli, diagnostica delle pietre preziose, analisi dei dati di visita allo stand fieristico, gestione del punto vendita in ambiente web, ingresso sul mercato, reperimento fondi.

La soluzione software di Art & Soft
La soluzione software di Art & Soft

In tutto sono presenti otto giovani imprese, selezionate nell’ambito del progetto per supportare lo sviluppo dell’industria orafa. Per esempio, Rem Jewel si occupa di immagini digitali, mentre Diatech Pro propone uno scanner per diamanti che distingue tra naturali, falsi e lab grown grazie all’Intelligenza artificiale. G-move è invece una società attiva nella business intelligence, che analizza il flusso dei visitatori di uno stand fieristico (ma salvaguardando la privacy). Gioielleria Italiana, Officina Orafa hanno al centro gli strumenti necessari al gioielliere per creare una linea a proprio marchio, mentre Retail Hub si propone come aggregatore e acceleratore per start-up con percorsi di business advisor. Servizi dedicati al settore orafo-gioiello per ottenere contributi pubblici è il goal di Fortitudo Diamonds. Infine, Art & Soft punta a implementare vendite su misura e l’esperienza di acquisto.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Il booth di Nanis a VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Nanis a VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com







Arriva Vicenzaoro con tanti appuntamenti




Mancano ormai pochi giorni all’apertura della nuova edizione di Vicenzaoro September (9-13 settembre), appuntamento strategico per i brand della gioielleria, che si preparano alla stagione più calda delle vendite. Vicenzaoro September, secondo la società organizzatrice Ieg, sembra avere le premesse per centrare il bersaglio. I brand rappresentati dalle società presenti alla fiera sono oltre mille, compresi quelli della parallela VO Vintage (9-11 settembre, dedicata ai gioielli d’epoca e orologi). Accanto ai brand e alle loro collezioni si preannunciano anche le presenze di esponenti di spicco del mondo della gioielleria, come come Guido Grassi Damiani, presidente dell’omonimo Gruppo e del Comitato Etico di Assogemme, Julien Stervinou, Head of Sustainable Innovation Lab for Watches & Jewelry di Kering, Iris Van der Veken, direttore esecutivo di Watch & Jewellery Initiative, Lynn Yeager, firma di Vogue Usa e del New York Times, sino a Marianne Fisher e Ida Faerber, che rappresentano la quarta generazione di due marchi globali del commercio di gioielli antichi e vintage. Che, tra parentesi, sono quelli che organizzano GemGèneve.

Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Nel pomeriggio di venerdì 9 settembre, Jerome Favier, amministratore delegato del Gruppo Damiani, offrirà una overview sulle sfide del mercato e sulle scelte strategiche che segneranno il futuro sviluppo della maison. E il giorno dopo Guido Grassi Damiani, nell’agenda di Vicenzaoro parteciperà al talk di Assogemme intitolato Vero è bello. L’importanza e il valore dei diamanti naturali per la gioielleria italiana, con l’introduzione del presidente dell’Associazione Paolo Cesari e del presidente di Federorafi Claudia Piaserico.

Guido Damiani
Guido Damiani, presidente del gruppo di Valenza

Il programma di arricchimento culturale organizzato da Ieg comprende anche gli interventi di Stefania Trenti, responsabile Industry Research della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, e Augusto Ungarelli, presidente Vendorafa Lombardi e past president del Club degli Orafi Italia sullo stato dell’arte della filiera orafo-gioielliera italiana. Nel talk della giornata inaugurale, venerdì 9 settembre, Il settore orafo italiano, uno scenario complesso e incerto organizzato in collaborazione con il Club degli Orafi Italia, saranno i risultati della ricerca di settore realizzata dal Centro Studi Intesa Sanpaolo.

L’industry orafo-gioielliera è al centro anche, sabato 10 settembre, di Chromaverse. How the Metaverse and NFTs are effecting Consumers and the Jewellery sector, evento di Trendvison Jewellery + Forecasting condotto da Paola De Luca, creative director e co-founder con Ieg, in occasione della presentazione in anteprima del nuovo Trendbook 2024+. Tra gli ospiti Rebecca Forster, presidente di Hearts on Fire, Angie Marei, founder & fine jewelry designer di Marei New York, Anna Adriani, marketing director del Fondaco dei Tedeschi by DFS a Venezia, Naman Sidharth, co-founder of NFJ Labs, e il ritorno a Vicenzaoro di Lynn Yeager, contributor di Vogue Usa e del New York Times.

Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro
Talk sui diamanti a Vicenzaoro

Altri workshop

Domenica 11 settembre è in programma A new paradigm for marketing diamond jewellery: shifting the focus from men to women, il primo dei due seminari di Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria. Si focalizzerà sui nuovi ruoli sociali che la donna rivendica anche nell’acquisto di gioielli e preziosi, con l´introduzione del presidente Gaetano Cavalieri e gli interventi di Julien Stervinou, Head of Sustainable Innovation Lab for Watches & Jewelry di Kering, Mina El Hadraoui, direttrice del Natural Diamond Council France, la giornalista Bérengère Treussard di Like AB, e i moderatori Edward Johnson (Edward Johnson Consulting) e Elle Hill (Hill & Co). Il secondo appuntamento, sempre domenica, è Developing a global approach to jewellery supply chain regulation, sulle opportunità di una regolamentazione su scala globale della filiera orafo-gioielliera. Tra gli speaker Iris Van der Veken, executive director di Watch & Jewellery Initiative, Tiffany Steven, presidente e CEO di Jewelers´ Vigilance Committee USA, Sara Yood, Deputy General Counsel del Jewelers Vigilance Committee USA e John Mulligan, Market Relations & Climate Change Lead di World Gold Council.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Domenica 11 settembre Ellen Joncheere, CEO di HRD Antwerp, e Gaetano Cavalieri, presidente di Cibjo che patrocina l´iniziativa insieme ad Italian Exhibition Group, presenteranno la nuova edizione di Hrd Design Awards la cui premiazione sarà ospitata a Vicenzaoro January 2023, attraverso le idee creative per migliorare il settore sviluppate da tre giovani talenti, finalisti di passate edizioni del concorso.

Il booth di Yoko London a VicenzaOro
Il booth di Yoko London a VicenzaOro

Il valore iconico dei preziosi raccontato da chi ha alle spalle tre generazioni di ricerca e commercio di pezzi unici, che sono la storia stessa del gioiello. Sabato 10 settembre, Marianne Fisher al timone della ginevrina Paul Fisher, e Ida Faerber di Faerber Collection, che dialogheranno con Amanda Triossi, storica del gioiello, autrice e curatrice, e Marie-Cécile Cisamolo, Director Jewelry Specialist in Sotheby’s, nel talk Vintage and antique jewelry: among past and modernity, curato e moderato da Donatella Zappieri, jewelry business consultant.

Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com
Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com






I top brand a Vicenzaoro




Nuove anticipazioni sulla prossima edizione di Vicenzaoro September (9-13 settembre). Ieg, la società che organizza la più importante fiera dedicata alla gioielleria, elenca alcuni dei brand che hanno già aderito e saranno presenti. Si tratta perlopiù di conferme: alcuni dei brand habitué a Vicenzaoro hanno anche già anticipato alcune delle novità che presenteranno in fiera. Nel padiglione Icon, destinato ai maggiori brand, ci sarà Roberto Coin con le novità della linea Art Deco e Navarra, presentata a marzo. Nuovi pezzi si aggiungeranno anche alla linea Princess Flower. Ci sarà anche Fope, un altro brand italiano di peso internazionale famoso per le sue maglie flessibili in oro (brevettate): presenterà la nuova linea unisex Luna, bracciali Flex’it in oro giallo, bianco e rosa e, per la prima volta,  anche collane estensibili, da indossare aderenti alla pelle, ma confortevoli.

Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com

Nell’elenco delle anticipazioni fanno parte la maison Damiani, che annuncia non precisate novità0 arrivano in fiera le novità, Crivelli e Annamaria Cammilli con le ultime novità: Dune Color e Couture. L’elenco dei top bran presenti comprende Nanis, Fabergé, la tedesca Schreiner, il brand inglese Yoko London, l’indo-americana Sutra Jewels, la portoghese Luísa Rosas. Torna anche The Design Room, con i creatori di tendenza: Alessio Boschi, il cileno José María Goñi, Mousson Atelier, Celine Roelens, Netali Nissim, Cedille Paris, Carmen Aoun.

Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro

Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com







Ritorno alla normalità per Vicenzaoro




Mentre le aziende della gioielleria si prepara alla stagione invernale, quella più interessante per le vendite, gli organizzatori di Ieg si preparano a Vicenzaoro September (9-13 settembre). Nelle prime informazioni diffuse da Ieg, la società che organizza l’evento, la prossima edizione di Vicenzaoro avrà «una quota di espositori prossima ai livelli pre-covid, con il ritorno in fiera anche di India e Far East, Hong Kong, Cina e Tailandia». sono previsti, insomma, numeri in crescita rispetto all’edizione che quest’anno si è tenuta a marzo invece che a gennaio come al solito, causa pandemia. Non sarà, comunque, un ritorno completo si fasti del passato. Anche perché la guerra in Ucraina ha cancellato una fetta di mercato non secondaria.

Visitatori all'ingresso di Vicenzaoro marzo 2022. Copyright: gioiellis.com
Visitatori all’ingresso di Vicenzaoro marzo 2022. Copyright: gioiellis.com

Uno degli appuntamenti tradizionali di Vicenzaoro è la presentazione del Trendbook 2024+ sulle tendenze di consumo e le anticipazioni di Trendvision, l’osservatorio indipendente di Ieg diretto da Paola De Luca, che esplora l’evoluzione dei consumatori del mondo del lusso. Sostenibilità, economia circolare, fluidità d’età e di genere guidavano le previsioni di Trendvision per il 2023, cioè l’edizione dello scorso anno. I trend, in ogni caso, non sono slegati dall’andamento dell’economia. E a Vicenza oro Club degli Orafi e Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo, la più grande banca italiana, presenteranno una ricerca sul settore orafo. Domanda internazionale di preziosi, effetti delle crisi internazionali e aumento generalizzato dei tassi, nonché costo delle materie prime sono gli elementi che condizioneranno l’industria del gioiello nei prossimi mesi.

Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Nel primo trimestre del 2022, rispetto alla progressione favorevole dell’export italiano nel 2021 sui mercati statunitense, cinese, svizzero ed emiratino, il settore orafo italiano ha rafforzato la crescita sui mercati internazionali con variazioni superiori al 30% sia in valore sia in quantità, tanto da superare del 9% i dati del 2019. D’altra parte deve confrontarsi con una battuta d’arresto della domanda globale di preziosi registrata nei primi tre mesi di quest’anno, che cala al -6,9%. Che cosa succederà?

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Il programma dell’evento promosso da Italian Exhibition Group prevede, come sempre eventi e focus su molti argomenti. La Confederazione mondiale della gioielleria conferma la presenza a Vos con due giornate di seminari tradizionalmente dedicati alle tematiche della  sostenibilità. In programma, in particolare, un focus sulla necessità di nuovi modelli di marketing più attenti all’uguaglianza di genere, attraverso un’analisi sul messaggio e sulla dinamica di acquisto dei diamanti, che hanno sempre parlato un linguaggio esclusivamente maschile, in quanto acquistati e regalati dall’uomo. Un paradigma da ripensare, oggi, alla luce della libertà di scelta del pubblico femminile. In collaborazione con il laboratorio di Anversa Hrd, inoltre, Vicenza ospiterà un concorso di Jewellery Design per giovani designer orafi con seminari dedicati.
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro September vede la partecipazione di tutte le voci del settore, istituzioni e associazioni di categoria, da Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, Cna Orafi, Confimi Industria  Categoria Orafa ed Argentiera ad Assogemme, Assocoral e Afemo – Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria, Cibjo.

Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro
Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro







I piani di Ieg, la mamma di Vicenzaoro




Il futuro di Vicenzaoro & C. nei piani di Ieg, la società che organizza l’evento principale legato alla gioielleria, ma anche Oroarezzo, T/Gold e tante altre fiere in Italia e all’estero. Italian Exhibition Group ha messo ha punto il piano strategico chiamato Community Catalyst. Obiettivo: arrivare tra cinque anni a 267,2 milioni di euro di volume d’affari e con un Ebitda adjusted (margine lordo) che sale dai 13 milioni di euro previsti per il 2022 ai 69 milioni nel 2027.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Dopo gli anni di magra per tutto il comparto fieristico, in Italia e nel mondo, causato dalla pandemia, ora il settore può guardare al futuro con maggiore fiducia. Magari i visitatori indosseranno la mascherina, ma i viaggi sono ripresi, anche se Ucraina e Russia sono mercati fuori gioco. E in parte, a causa dei blocchi a singhiozzo, anche la Cina. In ogni caso, Ieg vede rosa già per il 2023-2024 con una crescita del 49,2% sul 2019, cioè in epoca pre covid. Va aggiunto, per la precisione, che il fatturato consolidato previsto incamera anche i ricavi del 50% delle attività in Usa e Messico appena acquistate dalla Deutsche Messe.

Vicenzaoro marzo 2022. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro marzo 2022. Copyright: gioiellis.com

In ogni caso, il progresso è sensibile, contando che nel 2021, pur ancora con le limitazioni pandemiche, il fatturato era risalito a 103 milioni di ricavi, anche grazie anche ai contributi messi in campo dal governo. Il piano strategico appena approvato dal board volta pagina e prevede una crescita globale. Dal 2024 è nuovamente prevista la distribuzione dei dividendi ai soci. L’idea è che le fiere di settore siano una sorta di community catalyst delle industry rappresentate attraverso l’utilizzo integrato di eventi regionali e internazionali che si affiancano all’evento principale realizzato in Italia. È un po’ quello che già avviene per Vicenzaoro, che ha attraversato il Mar Rosso per approdare a Dubai.

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg

Inoltre, Ieg ha come obiettivo accordi e alleanze con altri operatori e associazioni di categoria per incrementare il bacino di visitatori delle fiere leader. Non manca l’accento sulle strategie di comunicazione. Ma, soprattutto, la società accenna a «nuovi cluster espositivi», che  integrino segmenti e merceologie negli eventi principali. Non è ben chiaro, però, che cosa significhi nella pratica.

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

All’estero, dopo l’atterraggio negli Emirati e l’acquisizione di Oltreoceano, Ieg punta a duplicare e creare spin off dei suoi eventi più rilevanti nelle aree maggiormente interessanti per i diversi prodotti. In Brasile, per esempio, ha costituito una nuova società con l’obiettivo di organizzare almeno cinque nuovi eventi. Nel Piano si accenna anche alla fidelizzazione del portafoglio clienti, a efficientamento, ottimizzazione e monitoraggio delle opportunità di M&A per i servizi correlati e persino a nuovi magazine collegati alle principali manifestazioni, ulteriore vetrina per i clienti del Gruppo.

La Fiera di Rimini
La Fiera di Rimini

Il tutto con investimenti in cinque anni per 134,9 milioni di euro articolati tra attività di maintenance, expansion e acquisizioni, queste ultime riguardanti l’Italia, l’Asia, il nord America e il Sud America, la costruzione del padiglione di Vicenza e l’ampliamento del quartiere di Rimini. Per garantire spazi alle manifestazioni in crescita, dal 2025 al 2027 Ieg si affiderà a strutture temporanee.

Business al Jewellery, Gem & Technology Dubai
Business al Jewellery, Gem & Technology Dubai







A Vicenza torna Vo Vintage




Assieme a Vicenzaoro tornano gioielli e orologi vintage. L’evento Vo Vintage, introdotto per la prima volta a gennaio 2020, giusto prima dello scoppio della pandemia, si svolge in parallelo a Vicenzaoro. È ospitato al primo piano della Fiera di Vicenza, nel foyer, e prevede la possibilità di accesso per il pubblico, mentre Vicenzaoro è riservata agli utenti professionali. La nuova edizione di Vo Vintage è in programma per tre giorni a settembre (9-11), mentre Vicenzaoro continuerà due giorni in più (9-13). Le presenze delle prime tre edizioni (questa è la quarta) sono state incoraggianti e l’organizzatore di Vicenzaoro e Vo, cioè Ieg, ha deciso di insistere su questa strada.

Vo Vintage 2019, gioielli. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage 2019, gioielli. Copyright: gioiellis.com

Anche nell’edizione di settembre 2022 è prevista la presenza di rivenditori, ma anche di collezionisti di orologi com Sandro Fratini, con il figlio Giulio, e Auro Montanari, di opinion leader dell’orologeria come Bruno Bergamaschi (aka Giorgione), esperti della tecnica e della storia orologiera come Ugo Pancani della ginevrina FHH (Fondation de la Haute Horlogerie) e il maestro orologiaio Luca Soprana. Tra gli espositori, Ieg segnala l’ingresso di nuovi dealer com Robert Maron Watches e Andrea Foffi con Hipster, e conferme come Lucas Relogios e Lo Time di Luigi Loiero per l’orologeria. E, sul fronte gioielli, di Ela Antichità, Karma Pearls Limited, Montegrandi, F&F di Francesco Pontillo, Barbara Bassi e Art Decò Bijoux per i preziosi d’epoca e l’alta gioielleria vintage. VO Vintage ha selezionato alcuni brand indipendenti di alta orologeria contemporanea dell’Ahci (Académie Horlogère des Créateurs Indépendants).

Andrea Foffi
Andrea Foffi

Per gli appassionati di segnatempo, invece, è programmata una mostra: Magister Speedmaster Exhibition. Birth and evolution of an Icon, promossa con il contributo di Andrea Foffi, titolare di titolare di Vintage Watches and Cars, con 15 esemplari della sua collezione privata che rappresentano la storia dello Speedmaster: dall’esordio nel 1943 con movimento disegnato da Albert Piguet e che è rimasto un evergreen sino ai giorni nostri. Oltre alla mostra, sono programmati eventi legati al mondo dell’orologio.

Vo Vintage gennaio 2022. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage gennaio 2022. Copyright: gioiellis.com







Prossima GemGèneve a maggio 2023




La prossima edizione di GemGenève, la numero cinque, si svolgerà a maggio 2023. La precisazione è obbligatoria, perché prima che iniziasse l’edizione di quest’anno (5-8 maggio) circolava il dubbio di una possibile replica a novembre, come è avvenuto lo scorso anno. Ma si è trattato un exploit dettato dalle condizioni pandemiche, si spera superate, e ora gli organizzatori tornano all’appuntamento primaverile. L’edizione 2022 ha registrato 201 espositori, di cui 160 commercianti e gioiellieri professionisti, provenienti da 19 Paesi, contro i 120 del 2021.

Vetrina a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Secondo i dati forniti dagli organizzatori, sono arrivati a GemGèneve 3.302 visitatori da tutto il mondo (contro 2.757 nel 2021, ai 3.474 nel 2019 e ai 3.206 nel 2018). I visitatori hanno sommato un totale di 4.850 visite, contro 3.800 nel 2021, 4.831 nel 2019 e 4.300 nel 2018. Il bilancio delle presenze, quindi, è positivo e, in media, sono stati positivi anche i commenti raccolti da gioiellis.com durante la visita all’evento di ginevrino. GemGèneve si è confermata un’alternativa sia a fiere come Vicenzaoro sia ad appuntamenti selettivi come Haute Jewels Geneva.

Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

GemGèneve
GemGèneve

gemme gemgeneve copyright gioiellis com
Gemme a GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve







Bibigì con diamanti o a colori




Nata nel 1979 a Valenza, dall’idea di tre professionisti del settore (Franco Beltrami, Aldo Bernardotti e Bruno Guarona, tre amici, professionisti del settore orafo), Bibigì si è fatta conoscere per la capacità di proporre gioielli a costo contenuto, ma di rispettabile esecuzione e ancora più rispettabile aspetto. Al centro dello stile del brand ci sono da sempre i diamanti, con gemme che rispettano i valori in conformità al Kimberly Process, e cioè con pietre provenienti esclusivamente da fonti garantite e da zone esenti da conflitti. Collezioni che puntualmente Bibigì presenta alle fiere di settore, come Vicenzaoro o più recentemente al Tarì, dove ha presentato la collezione Idylium.

Anello in oro rosa con diamanti bianchi e neri
Anello in oro rosa con diamanti bianchi e neri

Accanto alle collezioni con al centro i diamanti, come nel caso della collezione Diamonds on the skin, l’azienda propone gioielli con pietre preziose o semi preziose, come l’acquamarina o la tanzanite. Il disegno dei gioielli è sempre piuttosto classico, con una particolare specializzazione negli anelli destinati a ricorrenze, matrimonio, fidanzamento o cerimonie. Ma non mancano gli anelli più vivaci, come quelli della collezione Arcobaleno.

Anello in oro rosa con zaffiri colorati della collezione Arcobaleno
Anello in oro rosa con zaffiri colorati della collezione Arcobaleno
Anello in oro rosa con smeraldi e diamante
Anello in oro rosa con smeraldi e diamante
Orecchini a cerchio in oro bianco e diamanti della collezione Diamonds on the skin
Orecchini a cerchio in oro bianco e diamanti della collezione Diamonds on the skin
Anelli eternity in oro bianco e diamanti della collezione Diamonds on the skin
Anelli eternity in oro bianco e diamanti della collezione Diamonds on the skin
Anello triplo in oro bianco con diamanti della collezione Diamonds on the skin
Anello triplo in oro bianco con diamanti della collezione Diamonds on the skin

Anello in oro rosa con rubini e diamanti della collezione Diamonds on the skin
Anello in oro rosa con rubini e diamanti della collezione Diamonds on the skin







Tante gemme per Rodney Rayner

/




La tradizione non convenzionale di Rodney Rayner, designer britannico quattro volte vincitore ai Couture Awards di Las Vegas  ♦

Rodney Rayner qualche anno fa ha partecipato a VicenzaOro nell’area dedicata agli autori di tendenza. D’altra parte, il gioielliere ama l’Italia, tanto che buona parte della sua produzione ha nomi che ricordano località italiane, come Via Roma o Laguna. Rodney ha fondato il suo marchio nel 1981. Ma la svolta è avvenuta sei anni dopo, a Inhorgenta, la Fiera di Monaco di Baviera. Qui Rodney Rayner ha conosciuto sua moglie Karin, che è diventata sua socia nell’azienda di gioielleria.

Orecchini Starburst, in oro bianco 18 carati, topazi, diamanti
Orecchini Starburst, in oro bianco 18 carati, topazi, diamanti

Il marchio è molto noto a livello internazionale, tanto che ha vinto il prestigioso premio Couture per il design a Las Vegas quattro volte, e per 11 anni consecutivi è stato tra i finalisti. «I miei gioielli sono preziosi, altamente unici e molto esclusivi», spiega Rodney. «Ogni pezzo è creato utilizzando le pietre preziose una per una, con colori vivaci o tenui, che sono appositamente tagliate per i miei requisiti di progettazione, specifici per ogni creazione». Il designer ama fare ancora le cose secondo la tradizione: niente progetto al computer con software 3D, lui preferisce usare matite e cera. Non a caso la Gran Bretagna è ammirata per le sue tradizioni.

Orecchini Via Roma in oro rosa, ametiste, rubelliti, zaffiri viola
Orecchini Via Roma in oro rosa, ametiste, rubelliti, zaffiri viola

18kt rose gold diamond quartz embellished ring

Pendente Laguna in oro rosa, ametiste, zaffiri viola
Pendente Laguna in oro rosa, ametiste, zaffiri viola
Anello Via Roma in oro rosa, ametiste, rodolite, zaffiri viola, diamanti
Anello Via Roma in oro rosa, ametiste, rodolite, zaffiri viola, diamanti
Bubble Ring, in oro rosa, ametiste, zaffiri
Bubble Ring, in oro rosa, ametiste, zaffiri

Orecchini in oro rosa, diamanti, zaffiri, quarzo
Orecchini in oro rosa, diamanti, zaffiri, quarzo







Gismondi in vetrina con Saks Fifth Avenue




Gismondi 1754 annuncia di aver concluso un accordo con Saks Fifth Avenue per la rivendita di gioielli delle collezioni all’interno del più importante luxury department store degli Usa, con 45 negozi sul territorio americano. Il contratto commerciale siglato è di tipo open (privo di scadenza) e prevede che a partire da maggio i gioielli Gismondi 1754 saranno venduti presso i cinque department store di Beverly Hills, Huston, Miami, Palm Beach e Naples. Da novembre 2022, poi, il brand genovese sarà presente anche nella location principale di Saks Fifth Avenue a New York.

Anello in oro bianco, diamanti e zaffiro blu
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiro blu

Prosegue lo sviluppo commerciale del brand che ha raccolto grande interesse nel corso di VicenzaOro. L’inizio di una nuova collaborazione con la più antica e prestigiosa catena americana di department store esclusivi è per noi motivo di grande entusiasmo perché, di fatto, ci rende presenti nei due più importanti templi del lusso d’oltreoceano: Neiman Marcus e oggi anche Saks Fifth Avenue. Dopo i brillanti risultati del 2021 appena approvati e l’ottimo inizio del 2022, il momento continua a essere estremamente positivo e la fiera vicentina ci ha mostrato la costante crescita dell’apprezzamento delle nostre collezioni presso il pubblico italiano e internazionale.
Massimo Gismondi, Ceodi Gismondi 1754

Massimo Gismondi a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Si tratta di un accordo significativo per importanza commerciale e prestigio, che va ulteriormente a consolidare la presenza di Gismondi 1754 negli Stati Uniti, dove è già attiva con l’altra nota catena del lusso, Neiman Marcus, nelle città di Garden City, Austin, Charlotte, San Antonio e Honolulu. L’azienda genovese, inoltre, ha registrato riscontri molto positivi a VicenzaOro, dove ha raccolto ordini per oltre 512 mila euro da distributori e clienti provenienti in particolare da Italia, Gran Bretagna ed Europa.

Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamante
Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamanti







Vicenzaoro tra ottimismo e timori




Chiuso il sipario, è il momento dei conti. Quanto ha pesato su Vicenzaoro l’atmosfera bellica, seguita al covid e all’euforia post pandemica? Ieg, la società che organizza la più importante fiera europea della gioielleria sottolinea il dato positivo. Prima, però, sintetizziamo il risultato dal piccolo sondaggio informale condotto da gioiellis.com su un panel di 37 espositori: l’85% si è detto molto preoccupato per i riflessi sul business (oltre che dal punto di vista umano, s’intende) della guerra in Ucraina. Il 65% ha messo in conto riflessi negativi più o meno rilevanti sulle proprie vendite, mentre il 10% non prevede scossoni e il rimanente è semplicemente incerto.

plus ou moins importants sur leurs ventes, tandis que 10% ne s’attendent pas à des à-coups et le reste est simplement incertain.

Vicenzaoro marzo 2022. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro marzo 2022. Copyright: gioiellis.com

Premesso questo, il bilancio di Vicenzaoro (a cui si è affiancato T.Gold) ha segnato +24% di presenze rispetto all’edizione di Vicenzaoro September 2021, di pari durata e inserita anch’essa nell’inedito contesto post pandemico. Insomma, nonostante i venti di guerra rimane un clima fiducioso, anche se scosso dagli avvenimenti. L’affluenza di buyer e visitatori dall’estero, precisa il comunicato finale, ha registrato presenze da Spagna (6,5% del totale), Germania (6,4%), Stati Uniti (6,3%), Grecia (5,3%), Francia (5,2%), per un totale del 53%. Numeri che si aggiungono a un consuntivo brillante per il settore orafo: giro d’affari 2021 di 8,8 miliardi di euro ed export in crescita del Made in Italy +15,7% in confronto al 2019 (+54% sul 2020), con una crescita a doppia cifra rispetto al 2019 verso Usa ed Emirati Arabi Uniti (export Extra-UE vale il 75%). Con la speranza che a settembre un clima di pace consolidi una visione altrettanto ottimistica, anche se due mercati sono ora da considerarsi off limits.

Visitatrici a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatrici a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Business a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Business a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com







I raffinati gioielli in cera stampati da 3DZ




Michelangelo ci mise tre anni per scolpire la statua del David. L’azienda vicentina 3DZ è stata molto più rapida nel riprodurre in dimensione naturale la grande scultura (4 metri di altezza) per l’Expo di Dubai. Il segreto? La statua è stata stampata in 3D. L’azienda, però, non si ferma alla scultura d’arte, ma si occupa anche di opere più piccole, anche loro preziose: i gioielli.

Modello in cera da stampa 3D
Modello in cera da stampa 3D

Le ultime evoluzioni delle stampa 3D hanno raggiunto livelli di perfezione impensabili fino a qualche anno fa.
Andrea Simeoni, fondatore di 3DZ

A T.Gold, la mostra internazionale di macchinari e le tecnologie in parallelo a Vicenzaoro, 3DZ ha presentato una selezione dei migliori prodotti per l’additive manufacturing in gioielleria. In particolare, Visijet Wax Red Jewel, macchina per stampare in 3D modelli di fusione in cera al 100% sviluppata da 3DSystems, il più grande produttore di stampa 3D per la gioielleria. Si tratta di una cera rossa totalmente innovativa per il settore. Per le sue caratteristiche di elasticità ed elevata resistenza, Visijet Wax Red Jewel permette di realizzare in 3D le geometrie più difficili. La facilità con cui questa cera può essere maneggiata e la grande praticità nella rimozione dei supporti, completamente solubili, la rendono adatta a realizzare ogni tipo di design, comprese filigrane ed elementi dagli spessori incredibilmente sottili. Il nuovo materiale è stato creato per la stampante 3D a cera MJP 2500 W, macchina di 3DSystems ad alta risoluzione e produttività.

Modello in stampa 3D
Modello in stampa 3D

Un’altra soluzione è rappresentata da Figure 4 Jewelry, stampante 3D ultraveloce a resina per modelli di fusione diretta e modelli master per stampi in gomma. I supporti sono di facile rimozione, per una finitura superficiale liscia e una post-lavorazione minima. Sarà presente anche la stampante Form 3L di formlabs, ideale per accessori moda per i suoi alti dettagli, i grandi volumi e l’alta definizione. Infine, l’azienda propone 3DZ Service Plan 4.0,  pacchetto di servizi completo per accedere agli incentivi di Industria 4.0: il pacchetto prevede, da parte di 3DZ, il servizio di interconnessione ai sistemi aziendali delle stampanti 3D, già certificate 4.0 Ready, assieme all’assistenza tecnica e alla perizia giurata terza.

Modelli realizzati con Visijet Wax Red Jewel
Modelli realizzati con Visijet Wax Red Jewel
Gioiello realizzato con stampa additiva
Gioiello realizzato con stampa additiva

Modello di anello in 3D
Modello di anello in 3D







Guerra in Ucraina e gioielleria: che impatto avrà?




Che impatto avrà l’invasione dell’Ucraina e la guerra scatenata dalla Russia sul mondo della gioielleria? Una domanda che si sono posti, in Italia, il Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo, la maggiore banca del Paese. Per capirlo, è stata realizzata per la prima volta una inchiesta coinvolgendo i soci del Club degli Orafi, associazione che riunisce le più importanti aziende dell’industria orafa italiana. Il risultato è una fotografia sullo stato di salute del settore, ma anche delle indicazioni di strategia che seguono il conflitto. Non è azzardato pensare che medesime preoccupazioni coinvolgano anche aziende della gioielleria che risiedono in altri Paesi. Il risultato, presentato nell’ambito di Vicenzaoro, non lascia dubbi.

Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

I dati 2021 confermano quanto abbiamo percepito come imprenditori: quello orafo è un comparto che ha saputo reagire bene alle difficoltà, continuando a investire, innovare e puntando fortemente sul capitale umano. Questo ha consentito alle aziende italiane di arrivare strutturate ad affrontare questa nuova crisi. Sicuramente le incertezze e le criticità legate principalmente ai costi e alla disponibilità delle materie prime generano preoccupazioni, ma, come emerge dalla lettura dell’indagine qualitativa, permane nel settore un cauto ottimismo. Il momento è difficile per tutti ma c’è alla base un tessuto imprenditoriale sano e solido con prospettivi reali e un sentimento positivo.
Giorgio Villa, Presidente del Club degli Orafi Italia

Laboratorio orafo Cazzaniga Nobili
Laboratorio orafo

Il settore orafo italiano ha evidenziato nel 2021 una straordinaria capacità di reazione: dopo il crollo del mercato subito nel 2020, il settore ha conosciuto un boom di vendite che ha portato, unico tra i comparti del Sistema Moda, a recuperare interamente quanto perso durante la pandemia, raggiungendo livelli record delle esportazioni. Tali risultati sono il frutto dell’ottima competitività degli operatori italiani e degli investimenti fatti negli scorsi anni per valorizzare l’elevato livello di know-how e di creatività che da sempre caratterizza il settore in Italia. Il conflitto in corso crea nuove incertezze nello scenario: al di là del peso sul nostro export di Russia e Ucraina, peraltro limitato a 36 milioni di euro (lo 0,5% dell’export del settore, di cui 25 milioni di Russia), sicuramente le imprese dovranno fare i conti con un incremento del prezzo dei preziosi, tradizionale bene rifugio, e con consumatori più prudenti, in particolare sui mercati europei. Le opportunità su altri mercati, in primis Stati Uniti e Cina, sembrano, al momento, meno compromesse, seppure in un quadro che resterà incerto.
Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

 

Circa il 78% degli intervistati, dopo il conflitto evidenzia un impatto negativo, con l’incremento dei prezzi delle materie prime come maggiore criticità indicata da tutti i partecipanti all’indagine. Ma è significativa anche la capacità di reazione: il 30% delle imprese pensa già a modifiche organizzative, in particolare attraverso una revisione dei canali di approvvigionamento, ma anche dei listini e dei canali di vendita.

Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

E dire che il quadro emerso sull’industria orafa italiana, prima della guerra, è positivo. Quasi il 60% degli intervistati non ha subito cali del fatturato anche durante l’anno pandemico 2020, oppure li ha già completamente recuperati nel 2021. L’indice di fatturato Istat mostra una crescita dell’oreficeria e bigiotteria di oltre il 50% nel 2021 che porta i livelli del 17% al di sopra di quelli del 2019, un dato nettamente superiore alla media manifatturiera (+9%) e soprattutto agli altri comparti della moda, cha ancora soffrono di un gap nei confronti del pre-pandemia.

L'incastonatura di uno smeraldo, laboratorio de Grisogono
L’incastonatura di uno smeraldo

Cruciale per il recupero del settore la competitività sui mercati internazionali, con le esportazioni che hanno toccato il record storico di 8,5 miliardi di euro per l’oreficeria e bigiotteria e di 7,5 miliardi per i soli gioielli in oro, grazie agli ottimi risultati conseguiti su tutti i mercati, in particolare gli Stati Uniti che rafforzano il proprio ruolo di primo sbocco. Ma in questa atmosfera di diffuso ottimismo, con oltre il 73% delle imprese che si aspettava una ulteriore crescita del fatturato nel 2022, l’inchiesta del Club degli Orafi ha evidenziato preoccupazioni già a gennaio, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e i ritardi negli approvvigionamenti.

Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre
Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre

Le imprese del settore, però, sembrano pronte alla sfida: il 60% ha aumentato i propri investimenti nell’ultimo biennio, nonostante la pandemia, con una particolare attenzione nei confronti della formazione e del capitale umano, che ha ricevuto il massimo dei punteggi in termini di priorità ed è stato indicato solo dal 5% del campione come non rilevante. Seguono la digitalizzazione della fase produttiva, la Ricerca e Sviluppo e la valorizzazione del marchio. Lo sguardo, insomma, va oltre la guerra.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria






 

A Vicenzaoro un migliaio di brand




Il bilancio preventivo sembra andare, forse, oltre le aspettative degli organizzatori: Vicenzaoro (17-21 marzo), a cui si aggiunge la parallela T-Gold, ha raggruppato un migliaio di brand espositori e 300 buyer da 50 Paesi. Un buon segnale, a maggior ragione se si pensa al terremoto geopolitico causato dall’invasione e dalla guerra in Ucraina. Dopo due anni di covid (anche se rimane il consueto protocollo di sicurezza) c’è voglia di tornare alla normalità. Il salone internazionale del gioiello organizzato da Ieg (Italian Exhibition Group) in contemporanea con il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie per la gioielleria e a Vo’Clock Privé (orologeria contemporanea e vintage) vede il ritorno di aziende da Paesi come Hong Kong, Thailandia, India.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Oltre 140, invece, i brand espositori di T.Gold provenienti da 15 nazioni. I buyer arrivano da Usa (17%), Emirati (7%), Israele (5%), Arabia Saudita ed Egitto. Attiva anche la piattaforma The Jewellery Golden Cloud, per fissare gli incontri d’affari in fiera e per le occasioni di business da remoto. Fitto il programma di eventi e convegni collegati: il programma potete trovarlo qui.

Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi, il 2021 del settore in Italia si è chiuso con una crescita di oltre il 54% sul 2020 (+11,9% rispetto al 2019), con un giro di affari di quasi 8,8 miliardi di euro e attese positive anche per il 2022.

Ieg
Ieg







Un simbolo di pace per Vicenzaoro




Infuria la guerra, ma il mondo della gioielleria vuole la pace e non solo per business. Un sentimento che sarà rappresentato al prossimo Vicenzaoro (17-21 marzo) da Give, scultura di Lorenzo Quinn, che accoglierà i visitatori. Nel piazzale antistante l’ingresso della fiera è stata collocata la scultura firmata dal figlio del grande attore Anthony Quinn. Raffigura la mano di un uomo che si unisce a quella di una donna. Le mani racchiudono una pianta di ulivo, che in Occidente è un simbolo della pace. La pianta delineerà anche i percorsi dei visitatori all’interno dei padiglioni della fiera.

«Give», scultura di Lorenzo Quinn
«Give», scultura di Lorenzo Quinn

Visti i tempi di guerra, un’iniziativa preziosa, anche se nella presentazione non è accennata esplicitamente la guerra e l’invasione della Russia in Ucraina. Una seconda installazione dell’artista, Gaia, dedicata alla precarietà dell’esistenza e affiancata da una mostra fotografica, è ospitata nella città Palladiana nell’ambito del VIOFF, il Fuori Fiera di Vicenzaoro organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale.

È per me un grande piacere esporre a Vicenzaoro, una manifestazione capace di accogliere una comunità internazionale ed essere un vero e proprio crogiolo di popoli e culture diverse che mettono a fattor comune il loro ingegno sotto il segno della creatività.
Lorenzo Quinn

VicenzaOro January
VicenzaOro January







Il programma di Vicenzaoro




Sostenibilità ed evoluzione tecnologica. Giovani generazioni e trend di acquisto. Sono i temi che accompagneranno la prossima edizione di Vicenzaoro. Argomenti che saranno al centro di eventi, dibattiti, workshop. Il programma è già delineato.

Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro
Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro

Giovedì 17 marzo. È in programma un incontro che ha per tema Lo scenario per il settore orafo: un quadro positivo con nuove incertezze da affrontare. È un’analisi dell’andamento del comparto italiano 2021 nel report presentato dal Club degli Orafi, in collaborazione con la direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che fotografa il sentiment dei principali player grazie a una nuova indagine qualitativa che per la prima volta arricchisce l’analisi numerica.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Venerdì 18 marzo. Il Cibjo promuove l’incontro Emphasizing jewellery’s positive impact on society, as an integral part of its value proposition, sponsorizzato da Natural Diamond Council. Si focalizzerà sui cambiamenti dei paradigmi di comunicazione e marketing alla luce della crescente importanza che i consumatori, specialmente i più giovani, accordano al valore sociale dei prodotti acquistati, oltre a quello monetario ed emotivo. Sempre curato dal Cibjo la conferenza su Innovation and technology in jewellery manufacturing, supporting creativity and driving sustainable impact, questa volta con il contributo di Platinum Guild International: si concentrerà invece sull’utilizzo di nuove tecnologie di produzione come stampa 3D e saldatura a laser, capaci di liberare la creatività di artigiani e designer e favorire accessibilità e inclusione in un settore altamente tecnico e specializzato.

Educare alla bellezza – i mestieri dell’eccellenza per le nuove generazioni del gioiello è invece un incontro a cura di Assogemme, con il presidente Paolo Cesari e la partecipazione della presidente di Fondazione Mani Intelligenti Alessia Crivelli, della direttrice dell’Igi di Milano, Loredana Prosperi, e di ospiti come Giampiero Bodino, Artistic Director di Richemont, e Simone Rizzetto, Ceo del laboratorio Damiani, moderati dal coach & trainer Raffaele Ciardulli.

Analisi gemmologica a Vicenzaoro
Analisi gemmologica a Vicenzaoro

Sabato 19 marzo. È il giorno di Trendvision Jewellery + Forecasting, osservatorio indipendente di Italian Exhibition Group (la società che organizza Vicenzaoro), centrato nel forecasting del gioiello. La fondatrice dell’osservatorio, Paola De Luca, guiderà il confronto sul tema The Circular Vision – Design Thinking, exploring innovation in the Jewellery Sector, per approfondire le opportunità di un approccio alla circolarità nel settore.

Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Domenica 20 marzo. È il momento delle tecnologie di T.GOLD, il salone dei macchinari per la gioielleria che si tiene in contemporanea con Vicenzaoro: per l’intero arco della giornata il Jewellery Technology Forum, la conferenza internazionale dedicata alle innovazioni per la produzione e lavorazione dei preziosi, sarà occasione di contatto diretto tra gli operatori orafi e il mondo legato a ricerca e sviluppo. L’evento è co-organizzato da Ieg assieme a Legor Group, che arricchirà il programma della fiera anche con un approfondimento sull’evoluzione del ruolo dell’argento dalla produzione al consumatore finale, intitolato The Evolution of Silver: Manufacturing to Consumer.

Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Tra gli eventi in programma ci sono anche la presentazione di Assocoral del progetto MadeinTorredelGreco, in collaborazione con Agenzia Ice (presente in veste di relatore il presidente dell’agenzia, Carlo Ferro). Il talk Piazza Italia – Stronger Together, verterà invece sui principi di evoluzione, innovazione e connessione nella ripartenza che regolano la nuova visione di business con gli Stati Uniti. Non mancheranno gli approfondimenti tecnici dei Gem Talks e dei Digital Talks. I primi in collaborazione con l’Istituto Gemmologico Italiano per aprire il mondo delle gemme a produttori, grossisti, rivenditori e dettaglianti e in collaborazione con Confcommercio Federpreziosi, per aiutare i retailer del gioiello e dell’orologeria a orientarsi su temi quali Il settore del lifestyle oltre alla crisi: online shopping, comunicazione digitale e influencer marketing e il Cybercrime e tutela della gioielleria: la prevenzione è la miglior difesa.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







Vicenzaoro tocca quota mille




Qualche anticipazione in vista di Vicenzaoro, che quest’anno è stata spostata da gennaio al 17-21 marzo. Le anticipazioni riguardano la platea di espositori iscritta, a partire dal padiglione riservato a Icon, nome che contraddistingue le marche di gioielli più grandi. Non solo. Un’altra novità, rispetto a quanto era stato previsto per gennaio, è il ritorno di The Design Room, che riunisce creatori innovativi di gioielli. Comprenderà marchi come Alessio Boschi, JMG Designer, Cedille Paris, Netali Nissim, Gaia Spallanzani e Elena Chernyavskaya Jewelry.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

In totale, a Vicenzaoro saranno oltre mille i brand presenti. A questi si aggiungono quelli presenti a T.Gold, il salone internazionale delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria, e a VO’Clock Privé (18-20 marzo), riservato all’orologeria contemporanea e aperto al pubblico. Ieg, la società che organizza Vicenzaoro, cita alcuni dei più noti marchi presenti (che chi segue gioiellis.com conosce bene). Per esempio, Fope, che presenterà una nuova maglia in oro (ne parleremo nei prossimi giorni). Roberto Coin presenterà le nuove creazioni della linea Navarra, ispirata allo stemma reale della regione spagnola. Crivelli, invece, svilupperà la collezione Like Chromatic. Altri marchi presenti ci sono Fabergè, Damiani, Annamaria Cammilli, Nanis, Giovanni Ferraris, Gismondi 1754, Serafino Consoli, Leo Pizzo (che fa ritorno a Vicenzaoro), Palmiero e Picchiotti.

Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

Arriva, invece, dalla Germania Schreiner, azienda di gioielleria di alta gamma. Tra i marchi non italiani sono previsti, inoltre, la tedesca Stenzhorn e, sempre dalla Germania, ritorna a Vicenza anche Al Coro. Presenti anche l’olandese Tirisi, la libanese Yeprem, specializzata nell’alta gioielleria a base di diamanti, il basco Damaso Martinez e la francese Djula, che propone uno stile glam rock, così come Akillis. Le perle di alta gamma saranno invece rappresentate da Yoko London.

Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Booth di Tirisi a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis
Booth di Tirisi a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis







Vicenzaoro si prepara a marzo e scalda i motori




In Italia la primavera degli eventi dedicati alla gioielleria è già iniziata. Dopo il rinvio di Vicenzaoro a marzo (evento che era programmato per fine gennaio) a causa della pandemia, il miglioramento delle condizioni sanitarie ha portato a una generale ridefinizione delle date da parte di Ieg, la società organizzatrice. Vicenzaoro January, quindi, è stato spostato al 17-21 marzo 2022, assieme a T.Gold (fiera dedicata alle macchine per la gioielleria). Grazie a vaccinazioni, misure di sicurezza e discesa del picco pandemico in tutti i Paesi, da metà marzo Vicenza sarà in grado nuovamente di riaprire i padiglioni in tutta sicurezza secondo i protocolli di gestione della sicurezza sanitaria (#Safebusiness by Ieg e Gbac Star) ormai applicati e testati con successo nelle edizioni di settembre 2020 e 2021 così come in tutte le manifestazioni che si sono svolte sui diversi plant espositivi interessati da Ieg.

VicenzaOro January 2020
VicenzaOro January 2020

Slitta a settembre, invece, VO Vintage, evento aperto al pubblico di collezionisti e agli appassionati di orologi e gioielli vintage. Al suo posto è previsto un nuovo progetto dedicato alla presentazione delle più importanti novità del settore orologiaio contemporaneo. Vo Vintage, che era in agenda con Vicenzaoro January, sembra non funzionare sulle nuove date di marzo.

Italian Exhibition Group ha già iniziato il confronto sui dettagli operativi con gli espositori, e sta definendo assieme all’ente di promozione turistica di Vicenza (Vicenzaè) e gli albergatori di tutta la provincia un accordo che garantisca la possibilità di spostare le prenotazioni già effettuate per gennaio alle nuove date di marzo senza nessuna penalità per gli espositori e visitatori di Vicenzaoro. Un aspetto non secondario da un punto di vista economico.

Lavorazione dimostrativa a T.Gold
Lavorazione dimostrativa a T.Gold

A marzo, quindi, torna Vicenzaoro, il maggiore appuntamento europeo dedicato al settore orafo-gioielliero, in contemporanea con T.Gold, la mostra internazionale dei macchinari e tecnologie più innovativi applicati all’oreficeria e ai preziosi organizzata in partnership con Afemo. La manifestazione, vero e proprio fiore all’occhiello degli eventi sulla tecnologia di Ieg, mostrerà l’hardware del settore, con le innovazioni che interessano il processo produttivo. In accordo con Ieg, il Comune di Vicenza ha deciso di riposizionare anche Vioff, il Fuori Fiera di Vicenzaoro, nelle nuove date della manifestazione fra business, cultura, musica e piacere di sapori italiani.

Ieg
Ieg

Nei prossimi mesi, oltre a Vicenzaoro, TGold e VO Vintage, la jewellery agenda di Ieg prevede ulteriori importanti eventi per la tutta Community della gioielleria mondiale.

A febbraio (22-24) andrà in scena il nuovissimo evento negli Emirati Arabi Uniti Jewellery, Gem and Technology Dubai organizzato con Informa Markets e primo B2B show internazionale a riaprire nel 2022 e a maggio (7-10) tornerà a splendere il distretto di Arezzo con la manifestazione Oroarezzo dedicata a Art of Manufacturing, dove il meglio della produzione orafa Made in Italy incontra i top buyer dei mercati più importanti al mondo, dall’Asia al Nord America.

Expertise su un orologio a VO Vintage
Expertise su un orologio a VO Vintage







Vicenzaoro slitta a marzo




Vicenzaoro January vittima del covid. La recrudescenza del virus, e nonostante le misure di sicurezza programmate, hanno indotto la società organizzatrice Italian Exhibition Group a rinviare la fiera dedicata alla gioielleria. Vicenzaoro January era in programma dal 21 al 26 gennaio. È stata invece rinviata al 17-21 marzo prossimi. Lo spostamento, doloroso per tutti, è arrivato dopo un confronto con le aziende e le associazioni di categoria. Lo sviluppo del virus nella variante omicron, infatti, riduce anche la possibilità di viaggi, in particolare dall’estero.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Lo spostamento a marzo per Vicenzaoro January è avvenuto, precisa una nota di Ieg, in concertazione e accordo con il mercato, le associazioni di categoria, le aziende e gli operatori. Certo, nessuno ne sarà felice. Ma, probabilmente, non c’era altro da fare. In fondo, fino a qualche anno fa a marzo si teneva Baselworld.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro settembre 2021. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro settembre 2021. Copyright: gioiellis.com







Torna T-Gold con 130 aziende presenti




Come tutti gli anni (a eccezione del pandemico 2020) e come, eccezionalmente, è avvenuto a settembre 2021, a Vicenzaoro torna l’evento internazionale dedicato ai macchinari per l’oreficeria e la manifattura del gioiello: T.Gold. Ieg, società che organizza gli eventi legati al gioiello, comunica che sono oltre 130 le aziende da 15 Paesi previste dal 21 al 26 gennaio 2022 a Fiera Vicenza in contemporanea con Vicenzaoro January 2022. Tra le maggiori aziende saranno presenti si contano Legor Group, Sisma, Lm Industry, Ombi, Invimec, Dws, Btt Impianti del Gruppo Lem Industries, Ciemmeo, Heimerle + Meule e Goodwin Refractory Services. T.Gold è l’evento considerato più importante per il mondo dedicato alla tecnologia del comparto orafo. Visti i tempi, Ieg precisa anche che la Hall 9 sarà completamente dedicata e allestita in modo da garantire a espositori e visitatori la massima sicurezza in termini di distanziamento sociale.

Macchine per oreficeria a T.Gold
Macchine per oreficeria a T.Gold

Gli espositori saranno disposti in modo da facilitare ai buyer la scoperta di tutte le novità grazie ad un percorso espositivo organizzato in sei macro-categorie: fusione, lavorazione meccanica, prototipazione e produzione digitale, finitura, affinazione e recupero, utensili-banchi e materiali. Inoltre, T.Gold prevede anche uno spazio per la formazione il 23 gennaio con il Jewellery Technology Forum, conferenza internazionale dedicata alle nuove tecnologie del settore della gioielleria e occasione di contatto tra gli operatori attivi in ricerca e sviluppo e gli operatori orafi. L’appuntamento è co-organizzato con Legor Group.

Una passata edizione di T.Gold
Una passata edizione di T.Gold

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro







1 2 3 4 5 12