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Prospettive brillanti per i gioielli Zancan




I gioielli dal carattere deciso di Zancan hanno successo. Secondo quanto comunicato dall’azienda di Ponte di Nanto  (Vicenza) il bilancio 2021 si è infatti chiuso con un fatturato record di oltre 7 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra rispetto al 2020 e un incremento intorno al 5% rispetto al 2019. L’aumento, precisa Zancan, è il risultato di diversi fattori, tra cui lo sviluppo di collezioni distintive, l’ampiamento geografico della distribuzione e la spinta dell’e-commerce, inaugurato nel 2017, che ha avuto una crescita media in questi anni di circa il 70-80 %. L’azienda veneta è presente in Italia in circa 1.400 negozi distribuiti su tutto il territorio nazionale, ma sono soprattutto i mercati internazionali quelli che offrono maggiori soddisfazioni. Per quanto riguarda l’estero, al momento il brand è presente in oltre 600 punti vendita: sul mercato europeo, in particolare, dal 2019 Zancan si è concentrato sullo sviluppo del mercato dei cosiddetti Paesi Dach (Germania, Austria, Svizzera) mentre per il 2022 il focus si sposterà sullo sviluppo del mercato francese: ci sono già agenzie di distribuzione e agenti in Portogallo, Benelux, Svizzera, Germania, Austria e Repubblica Ceca.

Anello con zaffiro
Anello con zaffiro

È decennale, invece, la presenza di Zancan in Medio Oriente in negozi come Levant a Dubai e Almajed in Qatar, che ospitano grandi marchi internazionali: un’area strategica in forte espansione economica, che rappresenta un enorme potenziale. L’azienda prevede quindi che saranno quindi necessari investimenti per imprimere un’accelerazione. Zancan da oltre vent’anni è presente anche sul territorio del Nord America, con un rappresentante locale e più di 200 punti vendita. Uno dei suoi prossimi obiettivi sarà l’apertura di una società negli Usa, a Miami, città strategica considerato che per il brand anche il mercato messicano è molto significativo e importante. I prodotti venduti in Messico, infatti, sono tutti di gioielleria in oro 18 carati e diamanti e hanno un prezzo medio di vendita di circa 20 mila euro: potrebbe essere questa la base di partenza di Zancan per esplorare e sviluppare il mercato del Sud America, area geografica che potrebbe dimostrarsi particolarmente reattiva, disposta a spendere per prodotti di qualità e che apprezza il Made in Italy.

Anello della linea Cosmopolitan Luxury
Anello della linea Cosmopolitan Luxury

Un incarico prestigioso che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Un riconoscimento importante per il nostro lavoro e per la nostra professionalità.  Guardiamo quindi al prossimo futuro con ottimismo anche perché durante la recente partecipazione a VicenzaOro e Jewellery Geneva, dove abbiamo presentato in esclusiva la seconda edizione della linea Cosmopolitan Luxury e l’ultima nata in casa Zancan, la linea Couture Sapphire, abbiamo potuto verificare un forte apprezzamento per le nostre collezioni e il nostro lavoro.
Riccardo Zancan, business manager dell’azienda

Bracciale uomo in argento
Bracciale uomo in argento

Sul fronte marketing e comunicazione per il 2022 Zancan proseguirà invece la collaborazione con Bugatti, uno dei brand più prestigiosi e iconici dell’automobilismo, con una collezione dallo stile inconfondibile disegnata ad hoc, che ha già avuto il merito di aumentare la reputation del brand e ben rappresenta la strategia di internazionalizzazione dell’azienda vicentina. E per i Mondiali Qatar Fifa 2022 Zancan tramite la partnership con il gruppo Almajed, è stata selezionata come azienda produttrice del merchandise di gioielleria per uomo brandizzato World Cup Fifa Qatar 2022.

Collana con pendente a croce con zaffiri
Collana con pendente a croce con zaffiri
Lavorazione di gioielli Zancan
Lavorazione di gioielli Zancan
Gioielli Zancan, laboratorio
Gioielli Zancan, laboratorio

Headquarters di Zancan
Headquarters di Zancan







Con la guerra conviene investire in oro?




La solidarietà verso chi soffre è una cosa. La necessità o, più semplicemente il desiderio di ricchezza è un’altra. Così allo scoppiare della guerra in Ucraina in molti si sono chiesti: è il momento di investire nell’oro? È il caso di acquistare lingotti? O, magari, di comprare gioielli d’oro che possono rivalutarsi nel tempo? Tutte domande legittime. Ma come sempre, bisogna fare attenzione. Investire in oro non è, come pensano in molti, un investimento sicuro. Non è detto che l’oro si rivaluti nel tempo e neppure che la guerra in Ucraina debba per forza spingere le quotazioni del metallo giallo.

La quotazione del prezzo dell'oro
La quotazione del prezzo dell’oro

Una conferma della cautela arriva dall’analisi della più grande banca italiana, Intesa Sanpaolo. Il centro studi della banca è particolarmente attento non solo all’andamento dell’economia nel suo insieme, ma anche a quello delle materie prime, comprese quelle più preziose. Come l’oro.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

Sarà forse, quindi, una sorpresa per molti scoprire che nonostante la guerra in corso secondo l’istituto di credito non è in vista un ulteriore aumento delle quotazioni dell’oro. Al contrario. Secondo l’analisi di Daniela Corsini, che vanta un chilometrico incarico come Chartered Financial Analyst, Senior Economist, Rates, FX & Commodities Research di Intesa Sanpaolo, oro e argento vedranno le quotazioni rallentare e addirittura scendere. Al contrario, palladio e platino dovrebbero avere quotazioni in aumento. Un’indicazione che è rivolta a chi vuole investire in metalli preziosi, ma anche a chi, come i gioiellieri, utilizzano oro e argento come materia prima per il loro lavoro.

Daniela Corsini, Intesa Sanpaolo
Daniela Corsini, Intesa Sanpaolo

Secondo l’analisi di Intesa Sanpaolo, quindi, in media un’oncia di oro nel 2022 sarà quotata in media 1720 dollari e scenderà a 1650 dollari nel 2023. Le cause sono diverse, ma a spingere al ribasso il valore dell’oro dovrebbe essere il previsto rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti, che potrebbe spingere gli investitori a puntare sui Treasury bond (le obbligazioni di Stato Usa). Non solo. Sul prezzo dell’oro pesano ancora gli strascichi della pandemia. Nell’ultimo anno e mezzo, spiega l’analista, a causa del covid in India sono state rimandati molti matrimoni. Con relativo acquisto di gioielli. Poi, però, c’è stato un recupero che ha spinto la domanda di oro. Insomma, se sperate di acquistare oro o, magari, prodotti finanziari legati all’oro, fate attenzione. Magari potrà essere un buon affare aspettare che le quotazioni scendano, perlomeno secondo l’analisi di Intesa Sanpaolo.

Lingotti di palladio
Lingotti di palladio







Gioielli e lusso, che cosa cambierà





Il mondo dei gioielli e, più in generale, del lusso, di fronte alle mutevoli tendenze della società e dei consumatori. Come andrà nei prossimi anni? A questa domanda cerca di rispondere il Global Luxury Brands Survey Report realizzato da Willis Towers Watson, società specializzata nella consulenza, brokeraggio e offerta di soluzioni per le imprese. Obiettivo della ricerca è stato, appunto, diradare la nebbia che avvolge un futuro oscurato dalle mode, dalle perturbazioni dell’economia, ma anche dalle conseguenze della pandemia. Per capirlo, Willis Towers Watson ha intervistato cento decision maker presso marchi retail di lusso in Europa, Stati Uniti e Asia, inclusi cinquanta brand del valore superiore a 250 milioni di dollari e quattordici oltre i 5 miliardi.

Shopping in Cina
Shopping in Cina

Il mondo del lusso sta cambiando e sono ben evidenti le macro tendenze di mercato che segnano il passo a cominciare dalla digitalizzazione, dove i marchi devono sfruttare il potere del digitale per ispirare e motivare i clienti e per parlare a una fascia demografica più giovane, anche se la maggior parte delle vendite continuerà in negozio. E poi la sostenibilità, la personalizzazione con sempre più contenuti ed esperienze su misura, le vendite in-country, perché è probabile che le limitazioni sui viaggi continuino. Da qui nasce un ritorno ai core value: i marchi si stanno rifocalizzando sulle proprie radici di qualità, artigianalità, design e attenzione ai dettagli per riaffermare la loro unicità e autenticità.
Alessandra Capua, Head of Fine Art, Jewellery and Specie, Europa ed Italia, di Willis Towers Watson

Alessandra Capua
Alessandra Capua

Secondo la ricerca, quindi, metà dei brand di lusso considera ancora la pandemia una sfida per la propria stabilità finanziaria, ma la maggioranza resta ottimista: il 70% crede di incrementare la redditività nel corso dei prossimi due anni. E questo nonostante la pandemia sia ancora un rischio: il 50% degli intervistati ha indicato la salute come uno tra i maggiori rischi per il successo finanziario e il 30% ha indicato l’abbandono dei beni di lusso e delle esperienze dal vivo nel periodo post-pandemia.

Shopping da Tiffany
Shopping di anelli da Tiffany

Una novità riguarda, invece, le vendite online: tutti gli analisti ritengono lo shopping sul web, compreso quello per i gioielli, un trend inarrestabile. Ma dal sondaggio di Willis Towers Watson emerge un quadro diverso: le vendite online potrebbero aver raggiunto un punto massimo. Quasi il 40% degli intervistati vede l’impennata delle vendite online come un’opportunità, ma la stragrande maggioranza non crede che in futuro sostituiranno le vendite in negozio. Anzi, l’81% prevede che le vendite online, in quanto parte del totale delle vendite, rimarranno le stesse. Una sensazione sbagliata dei manager aziendali? Oppure un’opinione dettata dall’esperienza diretta?

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi

Di certo, la ricerca indica che il digitale continuerà a crescere e faciliterà il business. I brand stanno adottando tecnologie che miglioreranno la customer experience e faciliteranno le vendite: il 44% ha indicato i modelli di pagamento buy now pay later come la migliore opportunità di business, potenzialmente in grado di aumentare le vendite, mentre il 38% ha indicato il pay-by-link o altri metodi di pagamento alternativi.

Interno della boutique Graff
Boutique Graff

Infine, i grandi brand della gioielleria e del lusso considerano importante il fattore Esg, cioè governance ambientale, sociale e aziendale: quasi il 70% ha indicato la composizione del consiglio di amministrazione e la struttura del comitato di controllo tra i cinque maggiori rischi, assieme a biodiversità, cambiamento climatico e deforestazione (52%), gestione delle risorse idriche e scarsità d’acqua (50%). Legato a questo è il fatto che alcuni marchi stanno abbracciando per la prima volta il mercato second life (dell’usato) e stanno facendo accordi di marketing con i rivenditori.







I diamanti di laboratorio raddoppieranno in tre anni




Paul Zimnisky Diamond Analytics è il nome di una società indipendente di analisi dei dati e consulenza specializzata nell’industria globale dei diamanti e nei relativi fondamenti. L’gha fondata Paul Zimnisky, esperto che è riconosciuto come uno dei principali analisti del settore. Le sue previsioni sono utilizzate a livello globale da istituzioni finanziarie, società pubbliche e private, società di consulenza, governi, agenzie e università. E, ovviamente, anche dal mondo della gioielleria. L’ultimo report di Paul Zimnisky, per esempio, riguarda i diamanti sintetici, creati in laboratorio o, più precisamente, in fabbriche ad alta tecnologia.

Paul Zimnisky
Paul Zimnisky

Secondo l’analista, dunque, il mercato dei gioielli con diamanti creati in laboratorio è destinato a raddoppiare entro il 2025. E mentre l’attuale mercato dei gioielli con diamanti sintetici è stimato in 2 miliardi di dollari per 3 milioni di carati, entro i prossimi tre anni il settore salirà a 3,9 miliardi di dollari. I diamanti di laboratorio, quindi, sono destinati a rappresentare una percentuale sempre maggiore nel mercato complessivo dei diamanti.

Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio

Non solo: la previsione di Zimnisky arriva a pronosticare che nel tempo si profili un sorpasso vengano tra diamanti naturali, estratti dalla terra, e quelli creati dall’uomo. Le gemme lab-grown, che hanno la stessa composizione chimica di quelli naturali, saranno utilizzati principalmente per gioielli di moda. Aziende come Lightbox (di proprietà di De Beers), Pandora e Swarovski sono già tra i marchi che puntano su questo tipo di pietre. Inoltre, i prezzi dei diamanti di laboratorio continueranno a diminuire, in particolare per quelli venduti senza alcun marchio.

Catena in argento con diamanti sintetici di Lightbox
Catena in argento con diamanti sintetici di Lightbox

L’esperto prevede anche che la fine dei diamanti sintetici venduti a prezzi alti, a migliaia di dollari., anche perché molti produttori vogliono abbassare il prezzo e migliorare la qualità. Un trend che porterà a una produzione a prezzi inferiori. Diamanti che sono destinati a un mercato vasto, con un’area di prezzo inferiore a 1.000 dollari, anche se non è escluso che qualche azienda famosa possa proporre una fascia più alta di prezzo, grazie alla forza del marchio. Questo fenomeno, inoltre, provocherà un calo della richiesta di gioielli con moissanite e zaffiro bianco.

Anelli in oro bianco e oro giallo con diamanti di laboratorio
Anelli in argento e oro giallo con diamanti di laboratorio by Pandora







Report: il futuro dei gioielli con diamanti


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Dopo l’epidemia del covid quali sono le prospettive per il mercato dei gioielli e, in particolare, di quelli con diamanti? A questa domanda risponde un lungo e approfondito report di una delle più grandi società di consulenza del mondo, Bain & Company, su input dell’Antwerp World Diamond Centre. Risultato: la pandemia ha colpito anche le vendite di gioielli con diamanti. Ma meno rispetto ad altri settori del lusso. E le premesse per un recupero ci sono tutte.

Diamanti in vendita ad Anversa
Diamanti in vendita ad Anversa

I diamanti. In sintesi, spiega il report di Bain & C, per quanto riguarda tutto il settore legato alla vendita di gioielli e diamanti, i ricavi sono diminuiti dal 15% al 33%. I margini operativi sono calati, ma con differenze notevoli: da -1% a -22%. Nonostante questi cali, però, il mercato mondiale al dettaglio di gioielli con diamanti (64 miliardi di dollari) ha ottenuto risultati migliori rispetto al mercato del lusso personale, che si è contratto del 22%. È calata parecchio, invece, la produzione di diamanti grezzi, diminuita di circa il 5% dal 2019. Ma nel 2020 la produzione è diminuita del 20% rispetto all’anno prima.

Anversa: acquisti di un buyer
Antwerp (Anversa): acquisti di un buyer

Una delle conseguenze dei vari lockdown è stato l’aumento delle scorte di diamanti grezzi, cresciute fino a 65 milioni di carati, prima di diminuire con le vendite del quarto trimestre a 52 milioni di carati (+ 17% rispetto al livello delle scorte alla fine del 2019). Sempre riguardo al mercato dei diamanti: le pietre grezze e lucidate hanno continuato a subire pressioni. I prezzi dei diamanti grezzi e levigati hanno iniziato a diminuire nel 2018, per poi diminuire nel 2019 rispettivamente del 7% e del 4%, a causa dell’eccessivo stock. Nel 2020, i prezzi grezzi e lucidati sono diminuiti rispettivamente dell’11% e del 3%.

Interno della gioielleria Rocca
Interno della gioielleria Rocca

Le vendite. Come è noto, lockdown, restrizioni per i viaggi e incertezza economica hanno contribuito a ridurre le vendite di gioielli. Le vendite, a livello globale, sono diminuite del 15% nel 2020, con la maggior parte del calo concentrato nel primo e nel secondo trimestre. Inoltre, la domanda di gioielli con diamanti è diventata più localizzata a causa delle restrizioni per gli spostamento. Le stime preliminari mostrano però una crescente fiducia dei consumatori e un aumento delle attività di vendita al dettaglio.

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi

Le previsioni. E in futuro? I consumatori, spiega ancora il report, continuano a considerare i gioielli con diamanti un regalo desiderabile e un elemento chiave per il matrimonio. In un sondaggio sul sentiment dei clienti pubblicato da Bain, i consumatori statunitensi hanno affermato che gioielli e orologi sono tra i primi quattro regali che vorrebbero ricevere. I consumatori in Cina e India li hanno classificati tra i primi due. Negli Stati Uniti, in Cina e in India, dal 60% al 70% degli intervistati ritiene che i diamanti siano una parte essenziale di un fidanzamento. E, finita la pandemia, il 75-80% dei consumatori ha dichiarato di voler spendere per gioielli con diamanti lo stesso importo o più di quanto avrebbe fatto prima della crisi. Un dato che indica una forte e continua connessione emotiva con la storia del diamante.

Diamanti sintetici. Che cosa succede con i diamanti creati in laboratorio? I continui progressi tecnologici, avverte Bain &C, hanno contribuito alla crescita a due cifre della produzione e alla riduzione dei prezzi al dettaglio per i diamanti coltivati in laboratorio nel 2019 e nel 2020. La differenza di prezzo tra diamanti naturali e fancy color cresciuti in laboratorio è particolarmente sorprendente, fino a dieci volte. Così i principali rivenditori di gioielli stanno aggiungendo diamanti coltivati in laboratorio alle loro offerte di prodotti, posizionando ulteriormente la categoria nel segmento dei gioielli di moda e rendendola accessibile a una gamma più ampia di consumatori sensibili al prezzo. In sostanza, spiega la ricerca, si formeranno due diverse classi di acquirenti: quelli che cerca gioielli con diamanti naturali, che possono mantenere il valore nel tempo, e quelli che acquistano gioielli con diamanti sintetici e meno costosi per una scelta semplicemente estetica, legata alla moda.

Il mercato dei gioielli con diamanti, influenza del covid-19
Il mercato dei gioielli con diamanti, influenza del covid-19

Altri fattori importanti sono la sostenibilità, la trasparenza e l’equità sociale, concetti diventati prioritari per i consumatori, gli investitori e la catena del valore. Ora sono in primo piano per le società minerarie, commerciali e di vendita al dettaglio. Negli Stati Uniti, e in particolare in Cina e India, i consumatori più giovani affermano che la sostenibilità fa parte del loro processo decisionale e potrebbe influenzare l’acquisto di gioielli con diamanti.

Le dinamiche del mercato dei diamanti
Le dinamiche del mercato dei diamanti
La ricerca su Google di gioielli con diamanti
La ricerca su Google di gioielli con diamanti
Le previsioni post-covid, ottimistica e pessimistica a confronto
Le previsioni post-covid, ottimistica e pessimistica a confronto
La produzione annuale di diamanti, in milioni di carati
La produzione annuale di diamanti, in milioni di carati

La vendita di gioielli con diamanti
La vendita di gioielli con diamanti







Il prezzo dell’oro salirà ancora?

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Come avevamo scritto in questo articolo quasi un anno fa, il prezzo dell’oro è salito vertiginosamente. All’inizio di agosto 2020, quindi, ha superato la fatidica soglia dei 2.000 dollari per oncia. E ricordiamo che un’oncia di oro equivale a 31,1035 grammi, quindi il costo sui mercati equivale all’incirca a 64,3 dollari al grammo o, se preferite, a 54 euro. Per il mondo dei gioielli questo significherà, ovviamente, un aumento dei prezzi di anelli, collane, bracciali e orecchini in oro. Ma anche che i gioiellieri cercheranno di proporre gioielli ancora più leggeri o con meno oro per non aumentare troppo i prezzi.

La corsa dell'oro
La corsa dell’oro

Ma quanto continuerà la corsa dell’oro? L’aumento del prezzo dell’oro è legato anche all’epidemia di covid. Il blocco mondiale delle attività fa temere guai seri all’economia più o meno di tutti i Paesi. Per questo chi ha soldi da investire punta sull’oro, che è considerato un bene-rifugio, che protegge dalle tempeste finanziarie. Anche i tassi di interesse ai minimi storici e l’incertezza sul futuro delle quotazioni azionarie spinge a investire almeno una parte delle proprie disponibilità in oro o strumenti finanziari collegati al metallo giallo. Infine, il prezzo dell’oro ha un andamento inversamente proporzionale a quello del dollaro: quando il valore del biglietto verde scende, come è accaduto in questo periodo, il prezzo dei lingotti sale.

Lingotti e monete d'oro
Lingotti e monete d’oro

Risultato: a inizio 2020 un’oncia era valutata sul mercato dei metalli a 1.517 dollari. A inizio agosto ha toccato i 2.055 dollari, con un aumento del 35%. Ma, quindi, l’oro aumenterà ancora di prezzo? In proposito gli analisti hanno due idee opposte: un gruppo di esperti ricorda che, in base a quello che è accaduto in passato quando si sono verificate condizioni abbastanza simili, il prezzo dell’oro potrebbe marciare fino ai 3.000 dollari.

Distributore di lingotti d'oro a Dubai
Distributore di lingotti d’oro a Dubai

Al contrario, c’è chi sospetta che ormai il top sia stato raggiunto e che l’oro non correrà ancora per molto se le banche centrali cesseranno con la politica dei tassi super bassi. Basterebbe un accenno al ritorno alla normalità, insomma, per sgonfiare la bolla. Ma se questo accadrà non lo sa nessuno.

Orecchini a forma di foglia di vite placcati oro 24 carati
Orecchini a forma di foglia di vite placcati oro 24 carati






Oro: le super banche americane prevedono ancora un rialzo




È il momento di investire nell’oro, il metallo giallo utilizzato in gioielleria? Ma che è anche il più antico simbolo di ricchezza e obiettivo di investimento? Per questo periodicamente ritorna l’interrogativo: conviene investire in oro? Una domanda che interessa anche chi ha in progetto di acquistare gioielli, magari un semplice anello d’oro. Sapere se il prezzo dell’oro nei prossimi mesi sarà maggiore o minore, insomma, è un bel vantaggio. Dato che, a differenza della professoressa Sybill Patricia Trelawney (Sibilla Cooman nella versione italiana di Harry Potter), è difficile prevedere il futuro, bisogna affidarci alle analisi degli esperti di finanza.

Il prezzo dell'oro. Fonte: goldprice.org
Il prezzo dell’oro. Fonte: goldprice.org

Risultato? Tutte e tre le principali banche d’affari americane, Morgan Stanley, JP Morgan e Goldman Sachs prevedono un rialzo dei prezzi dell’oro entro il 2021. Secondo un articolo di  Bloomberg, agenzia specializzata in questioni finanziarie, inoltre, il trend rialzista del metallo prezioso può alimentare un’impennata dei Bitcoin. Ma questa è un’altra faccenda. Quello che interessa a noi è che il prezzo dell’oro probabilmente salirà ancora: dopotutto è considerato un bene rifugio per i tempi difficili.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Se siete interessati a sapere perché il prezzo dell’oro è destinato a salire? Secondo le banche citate, per tre motivi: la potenziale svalutazione del dollaro Usa, l’incertezza sulle sorti dell’economia dopo il covid e la crescente domanda di oro fisico, quello usato, appunto, per i gioielli e, contemporaneamente, un rallentamento della produzione a causa dell’epidemia. Ma quando salirà il valore dell’oro? Secondo gli analisti di Goldman Sachs il prezzo del metallo giallo potrebbe arrivare fino a 2.000 dollari per oncia (ora è circa 1.800).

Serpente in oro giallo di Faraone
Serpente in oro giallo di Faraone







L’impatto del coronavirus sul mondo dei gioielli e dell’oro

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Quale impatto avrà il coronavirus, alias Covid19, sul mondo della gioielleria e dell’oro? Prova a rispondere Juan Carlos Artigas, direttore per Ricerca e investimenti del World Gold Council, associazione delle principali aziende di estrazione e commercio di oro. L’esperto, in sostanza, traccia due scenari: quello più positivo, con un’emergenza destinata a risolversi nel giro di poco tempo, qualche settimana. E uno scenario peggiore, con un coronavirus che si abbatte come un flagello anche sul mondo occidentale: questo potrebbe portare a minori vendite di gioielli ma, contemporaneamente a un maggiore prezzo dell’oro.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Al centro del consumo di oro, però, è inevitabile mettere l’epicentro dell’epidemia, la Cina. Con una premessa: è sbagliato, secondo Artigas, fare un paragone con la Sars, altra epidemia che ha colpito la Cina tra 2002 e 2003. In quel caso, infatti, l’impatto sulle condizioni sanitarie (numero di contagiati e di morti) è stato nettamente minore.

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Acquirenti cinesi a Baselworld

Per quanto riguarda la Cina, per esempio, si può già dire che la domanda cinese di gioielli è stata nettamente minore rispetto allo scorso anno. Anche perché i cinesi acquistano gioielli specialmente nel primo e quarto trimestre dell’anno. La diminuzione delle vendite, al momento è di circa il 10-15%. C’è, poi, il riflesso sul prezzo dell’oro, che tradizionalmente sale quando nel mondo si affacciano crisi di vario genere. Oggi la Cina, spiega il World Gold Council, è il più grande mercato dell’oro, contribuendo al 30% della domanda dei consumatori nel 2019.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

Alcuni degli effetti del coronavirus sono già visibili dall’aumento dei volumi degli scambi allo Shanghai Gold Exchange, la Borsa dell’oro cinese, che ha visto acquisti degli investitori. Ma alla fine la potenziale decelerazione della domanda dei consumatori potrebbe avere un effetto più evidente sul prezzo rispetto al 2003.

Precauzioni per il coronavirus
Precauzioni per il coronavirus

In sintesi, a causa del coronavirus la domanda di oro nel primo trimestre può contrarsi di almeno il 10-15%. Se la domanda riprenderà o continuerà ad attenuarsi, dipenderà dalla durata dell’epidemia e dal suo impatto sulla crescita economica.

I due scenari

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

1 Se la situazione viene risolta relativamente rapidamente e l’impatto globale è contenuto, il risultato potrebbe essere limitato a una domanda cinese dell’oro più debole e un impatto transitorio sul prezzo

2 Se, invece, l’epidemia si diffonde ulteriormente e continua a influenzare il sentimento degli investitori, i flussi globali di volo verso la qualità, tra le preoccupazioni di una decelerazione globale, potrebbero avere un impatto (positivo) più sostenuto sul prezzo dell’oro.

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina







L’oro diventa più verde

Un’indagine su scala mondiale rivela un sempre maggior interesse dei consumatori per l’oro estratto nel rispetto dell’ambiente ♦︎

Chi non ama la natura? Chi vuole un ambiente più inquinato? Chi non vuole aria pulita e acque limpide? Nessuno. Però non tutti hanno la stessa sensibilità. E queste differenze si possono tradurre in una diversa scelta di acquisto. Questo concetto riguarda anche i gioielli: a tutti piace possedere qualcosa di prezioso, ma non tutti scelgono la stessa cosa. Ecco perché è interessante leggere le conclusioni di una ricerca sui consumi condotta dal World Gold Council. Anche se i gusti variano da una popolazione all’altra, ci sono dati in comune, perlomeno per quanto riguarda alcuni trend.

Belloni
Belloni: fede in oro giallo etico certificato Alliance for Responsable Mining

La ricerca ha coinvolto oltre 18.000 persone in sei Paesi: Stati Uniti, India, Cina, Canada, Germania e Russia, con l’obiettivo di comprendere l’opinione nei confronti dell’oro come investimento oppure come ornamento. Il primo risultato riguarda la percentuale di ha già acquistato o sta per acquistare un gioiello d’oro: il 48%. In pratica, la metà dei consumatori intervistati, mentre il 38% si è detto disposto ad acquistarne uno e solo il 13% non si è detto interessato.

Anello in oro etico certificato. Prezzo: 1800 euro
Jem, anello in oro etico certificato

Un altro dato interessante, però, riguarda l’impatto ambientale e la eticità del metallo: i consumatori di tutto il mondo sono interessati da dove proviene il loro oro e quale impatto ha sulle persone che lo estraggono. Ed è un aspetto che riguarda in modo maggiore i giovani. Anche se, nel complesso, solo un quarto (23%) degli acquirenti rinuncerebbe ad acquistare un gioiello per un motivo etico, il 70% desidera acquistare gioielli prodotti eticamente, con un impatto minimo sull’ambiente e condizioni di lavoro eque per coloro che lo estraggono.

Generazione Z
Generazione Z

L’interesse per un oro estratto senza danni ambientali è particolarmente alto tra i consumatori della Gen Z, dai 9 ai 22 anni. Greta Thunberg, insomma, potrebbe influenzare la vendita di gioielli per i consumatori che si affacciano ora sul mercato. Anche perché, secondo il sondaggio, i consumatori della Gen Z intendono acquistare meno gioielli d’oro rispetto ai loro genitori. Negli Stati Uniti, per esempio, il 18% degli intervistati oltre i 39 anni e il 19% dei Millennial (tra 23 e 38 anni) ha dichiarato di voler acquistare gioielli d’oro entro i prossimi 12 mesi. Tra i giovanissimi, invece, solo l’11%.

Shopping di gioielli in A Shenyang
Shopping di gioielli a Shenyang

Un dato dovrebbe preoccupare chi produce e vende gioielli: la Gen Z della Cina è la meno interessata ai gioielli. Solo il 12% dei giovani cinesi intende acquistare gioielli d’oro nel prossimo anno, rispetto al 37% dei Millennial e al 42% degli adulti. E questo non per una mancanza di soldi, ma per un minore interesse verso i gioielli d’oro rispetto ai loro genitori.

Gen Z
Gen Z

Meglio concentrarsi, insomma, tra i potenziali acquirenti. Tra chi non ha ancora acquistato gioielli d’oro, ma non esclude di farlo, il 28% sostiene che è frenato dalla mancanza di fiducia, il 19% è preoccupato per la purezza del metallo (in pratica sul numero effettivo di carati) e il 14% non si fida dei rivenditori.

Interessanti anche alcuni aspetti che riguardano la tipologia dei prodotti: i Millennials degli Stati Uniti, per esempio, amano di più l’oro rosa rispetto a chi ha più di 39 anni. E tre quarti di chi non acquista gioielli d’oro ritiene il metallo giallo troppo appariscente e preferisce argento o diamanti.

Vetrina di gioielleria a Zurigo
Vetrina di gioielleria a Zurigo






Il prezzo dell’oro salirà anche nel 2020

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Il prezzo dell’oro salirà anche nel 2020. Ecco le previsioni degli analisti sul metallo giallo ♦︎

Il prezzo dell’oro sale da tempo. E questa è una notizia che interessa sia chi i gioielli li produce sia chi li acquista. E anche chi ha deciso di venderli. Il prezzo continuerà a salire anche nel 2020? Nessuno può predire il futuro, ma è interessante sapere che un sondaggio condotto dall’agenzia Reuters tra gli operatori sul mercato dell’oro scommette che la quotazione dovrebbe raggiungere i 1425 dollari l’oncia, contro i 1360 dell’autunno 2019. Un’oncia equivale a 28,35 grammi quindi, l’oro raggiungerebbe una quotazione di 50,26 dollari al grammo. Ma altri analisti (quelli della superbanca americana Citi) si sono spinti fino a prevedere un valore di 2000 dollari entro un anno o due.

Il prezzo dell'oro negli ultimi tre anni
Il prezzo dell’oro negli ultimi tre anni

Facile dedurre, quindi, che anche il prezzo dei gioielli aumenterà, specialmente quelli realizzati con molti grammi di metallo giallo. Un’altra conseguenza potrebbe essere un aumento dei gioielli che utilizzano oro a 14 carati, con una minore percentuale di metallo nobile (solo il 53,4%) invece di 18 carati.

Bracciale Calla in oro rosa satinato
Bracciale Calla di Vhernier in oro rosa satinato

Naturalmente ci sono molti fattori che potrebbero far variare queste previsioni in un modo o nell’altro. Di solito il prezzo dell’oro sale quando gli investitori percepiscono tempesta. La paura, insomma, è la migliore amica dei prezzi dell’oro. Guerre, disastri ambientali, tensioni commerciali: sono tutti fattori che potrebbero spingere il prezzo dell’oro ancora più in alto.

Gold
Lingotti d’oro

Al contrario, se venissero meno seri motivi di preoccupazione, il prezzo potrebbe assestarsi oppure scendere. Nel dubbio, sono molti i gioiellieri che hanno deciso di puntare di più sull’argento, magari placcato oro, per evitare di acquistare un materiale a un prezzo ritenuto troppo alto. Secondo alcuni analisti, inoltre, è diventato più conveniente acquistare il platino,  che secondo il sondaggio di Reuters il prossimo anno dovrebbe essere venduto a una media di 926 dollari per oncia.

Orecchini a cerchio in oro giallo
Orecchini a cerchio in oro giallo

E l’argento? Sempre secondo gli analisti interpellati, dovrebbe aumentare anche il prezzo dell’argento: previsto un prezzo fino a 16,73 dollari l’oncia contro i circa 15 attuali.

Anello della collezione Domina
Anello della collezione Domina di Pianengonda







I macro trend del lusso





I macro trend del mercato del lusso svelati da uno studio di Bain & Co ♦︎

Per caso avete a che fare con il business dei gioielli o delle pietre preziose? Siete gioiellieri, designer, rivenditori, distributori? E magari vendete il vostro prodotto in giro per il mondo? Allora farete bene a leggere questo articolo, che riassume l’ultima survey di una delle più grandi società di consulenza, Bain & Co, sul mondo del lusso e della gioielleria.

La modella all'uscita dalla boutique della Fifth Avenue
La modella Sofia Richie all’uscita dalla boutique della Fifth Avenue

L’obiettivo degli analisti di Bain era capire quali sono i trend e come andranno le vendite per i prodotti di lusso, che negli ultimi due anni (2017 e 2018) hanno registrato una forte crescita con un aumento del 6% nello scorso anno, con vendite per 293,63 miliardi di dollari. L’analisi si intitola Bain Luxury Goods Worldwide Market Study, Spring 2019

L'inaugurazione della boutique Damiani. Al centro, Paolo Cannavaro e Giorgio Damiani
L’inaugurazione della boutique Damiani. Al centro, Paolo Cannavaro e Giorgio Damiani

Ecco che cosa si aspetta Bain per le vendite nel 2019: un altro 6% di crescita (a tassi di cambio costanti), e vendite per 306,07 e per l’anno successivo 311,71 miliardi. Negli Stati Uniti e Canada la riforma fiscale di Trump ha creato incertezze per i consumatori ma prevede una crescita del 2%-4%, con un aumento degli acquisti interni nei negozi a prezzo pieno, ma meno turisti cinesi.

Taglio del nastro della boutique di piazza Duomo, a Milano, con Erika Lemay, Marc Jacheet e Raffaella Banchero
Taglio del nastro della boutique di piazza Duomo, a Milano, con Erika Lemay, Marc Jacheet e Raffaella Banchero

In Europa, nonostante le turbolenze socio-politiche nel Regno Unito (Brexit) e in Francia (gilet-jaune), c’è stata una crescita positiva lo scorso anno grazie all’afflusso di turisti stimolato dall’indebolimento dell’euro. Ma l’incertezza geopolitica provoca un indebolimento delle prospettive macroeconomiche e rappresenta una minaccia per la spesa dei beni di lusso, con una previsione di crescita dell’1 al 3% per il 2019.

Una collana di alta gioielleria di de Grisogono
Una collana di alta gioielleria di de Grisogono

La Cina continua a essere un forte mercato del lusso. Secondo Bain, la volontà di spendere, soprattutto per le generazioni più giovani, dovrebbero determinare una crescita anno su anno del 18-20% 2019. Per il Giappone la previsione di crescita è dal 2 al 4% nel 2019 e dovrebbe aumentare con le Olimpiadi di Tokyo 2020 la prossima estate.

La società di consulenza ha anche messo a fuoco alcuni trend: la prima riguarda la Generazione Z, i nati nel nuovo millenio: avrà un potere di spesa significativo e sono compratori d’impulso, orgogliosi e dotati di potere. Ma c’è anche un cambio di paradigma nel consumo: condivisione, noleggi e mercato dell’usato dovrebbero crescere.

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

Altro trend forte è quello legato all’ambiente, alla sostenibilità e alla responsabilità sociale, che sono sempre più centrali per i consumatori.

Sirena di allarme per i rivenditori: il digitale distruggerà l’intera catena del valore del lusso e focalizzerà l’attenzione sulle esperienze rispetto ai prodotti. Siete avvertiti.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Trend: ai giovani piacciono i gioielli di valore
Trend: ai giovani piacciono i gioielli di valore







Il prezzo dell’oro nei prossimi mesi

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Avete intenzione di acquistare un anello d’oro? Oppure un bracciale d’oro? O volete investire in oro? Allora vi conviene leggere questo articolo♦︎

Parliamo di metallo giallo. Anzi, della quotazione dell’oro. È un aspetto che interessa sia chi produce gioielli o ha intenzione di acquistare gioielli in oro, sia chi vuole investire parte dei propri risparmi in oro, magari in lingotti.

Se fate parte di queste due categorie (acquirenti di gioielli o investitori) siete anche interessati alle previsioni del World Gold Council. Spieghiamo subito che il World Gold Council è l’organizzazione che si occupa dello sviluppo del mercato per l’industria dell’oro. Lo scopo dell’associazione «è stimolare e sostenere la domanda di oro , fornire una leadership nel settore ed essere l’autorità globale nel mercato dell’oro». Insomma, quello del Wgc non è un parere disinteressato. Ma l’analisi che il World Gold Council pubblica periodicamente è anche ricca di informazioni e di indicazioni sul mercato. Quindi, vale la pena di essere informati.

Il grafico mostra l'andamento del prezzo dell'oro rispetto ai titoli di Stato Usa (Treasury bond) a 10 anni. Quando i rendimenti (tassi di interesse) salgono l'oro tende a scendere. Ma non sempre è così
Il grafico mostra l’andamento del prezzo dell’oro rispetto ai titoli di Stato Usa (Treasury bond) a 10 anni. Quando i rendimenti (tassi di interesse) salgono l’oro tende a scendere. Ma non sempre è così

Le quattro marce dell’oro

Quindi, quale sarà la quotazione dell’oro nel 2018? I gioielli costeranno di più o di meno? E conviene investire in oro?

Prima di tutto bisogna sapere che il prezzo dell’oro è determinato da quattro fattori: il primo è l’andamento del dollaro, moneta con cui generalmente si acquista o si vende oro sui mercati. Il secondo elemento è l’instabilità a livello globale: quando si temono guerre tutti corrono ad acquistare oro e il prezzo sale. Il terzo fattore è, ovviamente, il prezzo dell’oro rispetto ad altre forme di investimento. Quando il prezzo scende è più conveniente acquistarlo. Infine, il quarto fattore è quello legato ai flussi di denaro condizionati dalla situazione finanziaria internazionale.

Riguardo al primo elemento, il World Gold Council mette in relazione l’andamento del dollaro con il tendenziale aumento dei tassi d’interesse negli Usa. Secondo loro, però, «la correlazione tra oro e tassi Usa sta calando». E, ancora, «tassi reali più elevati non sempre hanno portato a rendimenti in oro negativi». Insomma, da questo punto di vista il prezzo dell’oro non dovrebbe subire eccessive modifiche. Anche se non bisogna dimenticare che il costo dell’oro continua a salire: è aumentato dell’8,5% da quando la Federal Reserve, a dicembre 2017, ha iniziato a far salire i tassi di interesse. Ma che cosa conta di più: il prezzo del dollaro rispetto all’euro oppure i tassi d’interesse? Risposta: il dollaro. «Ma ci sono eccezioni».

Collier in oro
Gurmit, collier in oro

C’è, poi, il fattore instabilità globale. Secondo l’analisi del Wgc, «un periodo di accresciuto rischio geopolitico, che ha un potenziale impatto sull’economia globale potrebbe sostenere l’oro anche se il dollaro dovesse rafforzarsi. Pertanto, riteniamo che gli investitori traggano beneficio dall’attribuzione di un’allocazione strategica all’oro come fonte di rendimento, diversificazione, liquidità e impatto sul portafoglio». Tradotto: il timore per le varie guerre e tensioni (Siria, terrorismo, guerra dei dazi con la Cina) possono attrarre investitori sull’oro anche se i tassi di interesse Usa aumentano.

Conclusione: nei prossimi mesi il prezzo dell’oro dovrebbe rimanere stabile o tendere a un rialzo. Vedremo se le previsioni saranno giuste. Federico Graglia





Polsini in oro giallo a forma di vite e bullone. Prezzo: 4200 euro
Villa Gioielleria. Gemelli in oro giallo a forma di vite e bullone

Anello in oro con perla
Tiffany, anello in oro con perla
Jonathan Meese, anello DIktatur der Kunst, oro giallo. Prezzo: 8.900 euro
Jonathan Meese, anello DIktatur der Kunst, oro giallo
Orecchini a forma di mani in oro e diamanti
Paul Flato, orecchini a forma di mani in oro e diamanti
Spilla a forma di albero in oro e diamanti. Prezzo: 5450 dollari
Cartier, spilla a forma di albero in oro e diamanti
Anello in oro rosa
Hanna Martin, anello in oro rosa

Anello Pirouette in oro rosa
Vhernier, anello Pirouette in oro rosa







Il 2018 sarà d’oro?

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Quale sarà il prezzo dell’oro nel 2018? Ecco le previsioni degli esperti ♦︎

Il 2018 sarà un altro anno d’oro? Chi possiede gioielli sarà contento di sapere che il valore di bracciali, collane e anelli fabbricati con il metallo giallo nel 2017 si sono rivalutati circa del 20% in media, anche se con oscillazioni consistenti, fino a oltre 1300 dollari l’oncia. La notizia interessa, naturalmente, ancora di più chi i gioielli li produce, oltre a chi vede l’oro come un investimento. E per il 2018?

Secondo gli analisti del colosso bancario Citi, la quotazione dell’oro potrebbe restare su questo livello o crescere. A dare la spinta possono essere i focolai di tensione in giro per il mondo, dalla Corea del Nord al Medio Oriente. Insomma, guerre e catastrofi, oppure improvvisi crack di Borsa restano il carburante per sostenere le quotazioni dell’oro e, quindi, anche il valore dei gioielli per chi li possiede. Ma possono anche indicare la possibilità di un aumento di prezzo per chi li vuole comprare.

Le previsioni del World Gold Council

Secondo John Reade, Chief Market Strategist del World Gold Council, «ci sono diverse ragioni per credere che l’oro potrebbe mantenere la traiettoria verso l’alto». L’analista ritiene che la politica monetaria continuerà a essere un importante motore della domanda di oro, dato che la Federal Reserve (la Fed) ha anticipato di voler aumentare i tassi ulteriormente l’anno prossimo. Oltre alla politica monetaria, ci sono altri due fattori potenzialmente importanti per l’oro: l’andamento del mercato azionario Usa e la quotazione del dollaro. La fine della lunga fase di rialzo di Wall Street potrebbe riaccendere la domanda di oro. E se il dollaro Usa sarà meno forte l’oro potrebbe trarre beneficio.

Altri fattori che possono sostenere le domanda di oro: la Cina, il più grande mercato d’oro del mondo, ha evitato «l’atterraggio duro» dell’economia, che molti avevano previsto 18 mesi fa, e si prevede crescerà a un ritmo giusto nel 2018, intorno al 6,4%. L’economia indiana si sta riprendendo dalla shock monetario del 2016 e dall’adeguamento all’imposta sui beni e servizi lanciata nel 2017. L’India, altro Paese che acquista molto oro, dovrebbe essere uno dei Paesi con la crescita più rapida del mondo nel 2018, espandendosi ad un ritmo ancora più rapido di quanto non fosse tra il 2012-2014. Infine, il mercato della gioielleria statunitense, il terzo più grande al mondo, potrebbe trarre vantaggio dalla continua crescita economica e dall’elevata fiducia dei consumatori. Insomma, anche il 2018 potrebbe rivelarsi un anno d’oro. Federico Graglia





Chanel, anello d'oro Sous le signe du Lion
Chanel, anello d’oro Sous le signe du Lion

Marie-Hélène de Taillac, orecchini Mermaid in oro 22 carati incisi a forma di conchiglia
Marie-Hélène de Taillac, orecchini Mermaid in oro 22 carati incisi a forma di conchiglia
Anello in oro disegnato per Cartier
Anello in oro disegnato per Cartier
Marina B, collezione Mini Atomo, anello  con palline di diverse dimensioni in oro giallo
Marina B, collezione Mini Atomo, anello con palline di diverse dimensioni in oro giallo
Marisol, autoritratto in oro 18 carati
Marisol Escobar, autoritratto in oro 18 carati
Noor Fares, anello Hex Seal in oro giallo a forma esagonale sulla parte superiore tempestato di diamanti bianchi
Noor Fares, anello Hex Seal in oro giallo a forma esagonale sulla parte superiore tempestato di diamanti bianchi
Boucheron, Serpent Bohème, anello piccolo in oro giallo con pavé di 8 diamanti per 0,12 carati. Prezzo: 2700 euro
Boucheron, Serpent Bohème, anello piccolo in oro giallo con pavé di 8 diamanti per 0,12 carati. Prezzo: 2700 euro

Frank Stella, anello in oro
Frank Stella, anello in oro







I diamanti dei Millenials

Un rapporto completo di Bain & Company sul mercato dei diamanti, i prezzi, le tendenze, le scelte dei Millenials.




Volete sapere qualcosa di più sul mercato dei diamanti? L’Antwerp World Diamond Centre e la società di consulenza Bain & Company hanno pubblicato il loro sesto rapporto annuale su diamanti e gioielli. Fa un bilancio degli anni recenti e una previsione per il futuro. Prima di acquistare diamanti vi conviene leggere almeno questo articolo. Se volete leggerlo tutto potete scaricare il pdf con il rapporto completo qui.

Sintesi del rapporto di Bain & Company

  • Dopo un periodo di crescita, dal 2012 fino al 2014, il consumo di gioielli con diamanti ha rallentato. Nel 2015, le vendite al dettaglio di gioielli con diamanti sono cresciute del 3% a cambi costanti, ma sono scese circa il 2% se si traduce la cifra in dollari. Gli Stati Uniti sono rimasti il motore della crescita delle vendite del mercato globale gioielli con diamanti.
  • Il calo le vendite presso i principali rivenditori di gioielli nel primo semestre del 2016 indicano un possibile rallentamento della domanda negli Stati Uniti e in Cina.
  • La nuova generazione di consumatori, i Millennials, rappresenta un’opportunità interessante per l’industria dei diamanti. La popolazione dei Millennials in Cina, India e Stati Uniti è pari a circa 900 milioni nel 2015. Il loro reddito lordo complessivo ammonta a circa 8 miliardi di dollari. I Millennials sembrano assomigliare ad altri gruppi di età nelle loro preferenze per i gioielli con diamanti, ma non nei loro comportamenti di acquisto. Per catturare pienamente la domanda Millennials nel lungo periodo, gli operatori del settore hanno bisogno di investire in marketing e sul brand e di ridefinire l’esperienza del cliente in un ambiente di vendita al dettaglio.
  • Nel lungo periodo, il consumo può continuare a rallentare in Cina, e non vi è il rischio di una recessione ciclica negli Stati Uniti. I diamanti sintetici come una categoria emergente in competizione per i diamanti restano un rischio, ma le aziende che vendono diamanti sono determinate a ridurre la minaccia delle pietre sintetiche attraverso la commercializzazione degli attributi emozionali di pietre naturali.
  • I Millennials in Cina e negli Stati Uniti, però, stanno pensando ai diamanti sintetici come alternativa a quelli naturali. In Cina e in India, per esempio, i Millennials indicano la tecnologia avanzata che serve alla produzione di materiali sintetici come uno dei motivi per la scelta. Alla domanda sulle sensazioni che evocano i diamanti sintetici, i Millennials riportano diverse associazioni negative, come «falso», «non reale» e «a buon mercato», ma anche quelli neutri come il «meno costoso», «tecnologici» e «abbordabili».



  • Le prospettive a lungo termine per il mercato dei diamanti rimangono positive. Il rapporto prevede che la domanda di diamanti grezzi torni a una crescita a lungo termine di circa il 2% e il 5% l’anno in media. La fornitura di diamanti grezzi è prevista con un calo annuo dell’1% al 2% in termini di valore fino al 2030. Federico Graglia
    Diamanti
    Diamanti
    Anversa: acquisti di un buyer
    Anversa: acquisti di un buyer
    Orecchini in oro bianco e diamanti
    Orecchini in oro bianco e diamanti
    Anversa: gioielleria specializzata in diamanti
    Anversa: gioielleria specializzata in diamanti
    Anello con diamante da 30 carati
    Anello con diamante da 30 carati
    Collana in oro bianco e diamanti
    Chanel, collana in oro bianco e diamanti

    Bracciale di diamanti firmato Graff (da Instagram)
    Bracciale di diamanti firmato Graff (da Instagram)



Report: l’oro non tornerà a correre

Ubp,Union Bancaire Privée, ha analizzato la situazione dell’oro. Sale? Scende? Se siete interessati al prezzo dell’oro, ecco un report riservato, firmato da di Nevine Pollini, senior analyst commodities di Ubp.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

Il prezzo dell’oro si è impennato bruscamente ed è in rialzo di circa l’8,2% YTD grazie alla maggior domanda di beni rifugio, legata alle preoccupazioni per l’economia mondiale, dopo l’annuncio della Cina di una crescita nel 2014 al ritmo più lento dal 1990 e il taglio delle stime sulla crescita globale da parte del Fondo Monetario Internazionale.

Al rally dell’oro ha contribuito anche l’azione a sorpresa della Banca nazionale svizzera, che ha rimosso la soglia minima del tasso di cambio tra franco ed euro e ha portato i tassi da -0,25% a -0,75%. Un altro fattore è costituito dalle aspettative sugli effetti del QE della Banca centrale europea.

Considerando la forza del dollaro, riteniamo che la capacità di resistenza del metallo giallo sia davvero notevole, ma riconosciamo anche che i tassi d’interesse negativi e/o molto bassi (il rendimento del Treasury USA a 10 anni è sceso al livello più basso dalla metà del 2013) stanno riducendo il costo opportunità di detenere l’oro.

Abbiamo inoltre visto una ripresa della domanda d’investimenti in oro, come dimostrano i considerevoli afflussi sugli ETF sull’oro per la prima volta da novembre 2014. Un ulteriore fattore che di recente ha sostenuto i prezzi del metallo prezioso è stato un recupero della domanda fisica in vista del capodanno cinese del 19 febbraio.

Rimaniamo tuttavia scettici riguardo a un ulteriore rialzo delle quotazioni dell’oro per via della forza del dollaro (al momento sui massimi da 11 anni) e delle aspettative sull’avvio in primavera del ciclo di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, fattore che manterrà i prezzi del metallo giallo sotto controllo.

Inoltre, non crediamo che la vittoria del partito di sinistra Syriza in Grecia comporterà una disgregazione dell’Eurozona, poiché Syriza cercherà un compromesso con la Troika nel tentativo di ottenere un abbassamento del costo legato al debito greco e/o una nuova estensione delle scadenze dei prestiti.

Le condizioni macro continuano a non favorire assolutamente l’oro; ci aspettiamo che i prezzi del metallo giallo restino sotto pressione o che, nella migliore delle ipotesi, rimangano in un range tra i 1.050 e i 1.350 dollari l’oncia nel 2015, purché, ovviamente, le crisi politiche che si stanno scatenando a livello globale non peggiorino.

 

Report riservato: l’oro scenderà ancora

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Notizie per chi acquista o vuole vendere i propri gioielli di oro: il metallo giallo è tornato poco sopra i 1.200 dollari (1.209 in rialzo solo perché le Borse hanno perso quota), dopo essere sceso nei giorni scorsi sotto questa barriera. A far scendere le quotazioni sono stati i dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Dato che l’economia americana va bene, tutti pensano che la Federal Reserve prima di metà 2015 alzerà i tassi di interesse. Quindi investire in oro ha meno chances e le quotazioni dei lingotti calano. L’oro è sceso così fino a un minimo di 1.191 dollari sul mercato spot londinese: un livello che non toccava da dicembre (tre anni fa era salito a 1.700 dollari) e che ha portato in negativo la performance dell’oro nel 2014. Con un altro risvolto negativo: chi negli anni scorsi ha acquistato gioielli d’oro oggi ha nel cassetto orecchini, collane o anelli che valgono un po’ meno. Quindi chi vuole vendere i propri gioielli deve rassegnarsi? Forse a far risalire il valore dell’oro potrebbe arrivare qualche acquisto in Asia. La maggior parte degli analisti, però, è convinta che il trend dell’oro sia in discesa. Per il momento. Federico Graglia 

L'andamento dell'oro in cinque anni. Grafico del sito https://oro.bullionvault.it
L’andamento dell’oro in cinque anni. Grafico del sito https://oro.bullionvault.it

Report riservato

Per chi vede l’oro come investimento, pubblichiamo il report riservato di Nevine Pollini, senior analyst commodities della banca svizzera Union Bancaire Privée (UBP).

Nonostante l’incertezza generata dai continui attacchi della coalizione USA contro l’ISIS in Siria e in Iraq e malgrado le recenti proteste a Hong Kong per chiedere maggiore democrazia, di recente l’oro ha subito un duro colpo, toccando i livelli minimi da gennaio.

Una delle spiegazioni di questo forte calo registrato dal metallo prezioso nella prima metà di settembre, proprio in coincidenza con la quotazione di Alibaba, è che gli speculatori cinesi hanno liquidato le proprie posizioni sulle materie prime, in particolare sull’oro, per avere spazio per l’IPO. Tuttavia, non diamo molto credito a questa teoria; siamo maggiormente propensi a ritenere che il dollaro ai livelli più alti da 4 anni – anche a causa  alla divergenza tra la Federal Reserve e la Banca centrale europea in termini di politica monetaria – e i massimi registrati dai mercati azionari costituiscano una combinazione letale per i prezzi dell’oro. Il costante miglioramento delle condizioni economiche statunitensi, inoltre, ha rafforzato le aspettative inerenti a un rialzo dei tassi da parte della Fed già nella primavera 2015.

L’ultima riunione della Fed non è stata favorevole per l’oro: nonostante l’Istituto centrale abbia rivisto al ribasso le prospettive di crescita del PIL degli Stati Uniti per il 2015 e abbia ribadito che lascerà ancora invariati i tassi per “un considerevole lasso di tempo” (a causa dei timori sullo stato di salute del mercato del lavoro), il grafico a punti (c.d. dot plot), che riflette le proiezioni per il futuro fatte dei funzionari della Fed, include fed funds rate più elevati del previsto, ampliando così il divario con i tassi correnti.

Per la Fed l’inflazione, ora al di sotto del target del 2%, è debole, in quanto il dollaro sempre più forte tiene sotto controllo sia i costi di importazione sia l’aumento dei prezzi al consumo. In effetti, negli USA, i prezzi al consumo sono calati ad agosto per la prima volta da un anno. Il basso livello d’inflazione, inoltre, rende meno attraente l’oro come copertura contro l’aumento dei prezzi.

La propensione agli investimenti in oro sembra essersi affievolita: infatti, la domanda d’investimento in tale commodity tramite gli ETF continua a diminuire. Gli investimenti in ETF sull’oro, secondo i dati noti, sono scesi sotto il livello delle 55 milioni di once, ai minimi da cinque anni, a causa delle elevate redemption.

Anche dal mercato dell’oro fisico, il sostegno è debole. Infatti, stando a quanto riportato dal GFMS (Gold Fields Mineral Services) nell’Interim Gold Report 2014, la domanda fisica per l’anno in corso è prevista in calo del 15,9% a quota 4.174 tonnellate, contro il record di 4.957 tonnellate del 2013. Sempre secondo il report, ad aggiungere altra pressione alle quotazioni del metallo giallo c’è anche l’indebolimento della domanda da parte della Cina, dovuta alle “condizioni economiche più delicate” e al giro di vite contro la corruzione.

Anche se gli scambi sul mercato dell’oro sono stati piuttosto deboli in questa prima settimana di ottobre, a causa della festa nazionale cinese della “Golden Week”, della durata di sette giorni, la domanda di oro dovrebbe ora entrare in una fase di forte richiesta dal mercato fisico, in quanto ci avviciniamo alla festa di Diwali (il 23 ottobre), stagione di festività e di matrimoni in India, in cui tradizionalmente la domanda di oro è elevata.

Al momento, ci aspettiamo che l’oro trovi un supporto attorno alla soglia psicologica di 1.220-1.200 dollari l’oncia, anche se non possiamo escludere ulteriori correzioni verso i minimi dello scorso anno di 1.180 dollari. Ovviamente, ciò resta valido salvo un peggioramento delle crisi geopolitiche globali o del recente calo dei mercati azionari. In questi casi, infatti, gli investitori entrerebbero nel panico, venderebbero gli asset a più alto rischio e tornerebbero a puntare sull’oro, grazie alla sua caratteristica di  bene rifugio

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

uk

It’s going down the value of gold 

News for those who buy or want to sell their gold jewelry: the yellow metal is back just over $ 1,200 (1,209) at ounce, after falling under in recent days. To bring down the prices were the employment data in the United States. Given that the American economy is fine, everyone thinks that the Federal Reserve first half of 2015 will raise interest rates. So investing in gold has less chances and the prices of bullion fall. Gold fell so up to a minimum of $ 1,191 on the spot market in London: a level not touched since December (three years ago was up at 1.700 dollars) and that has resulted in negative performance of gold in 2014. With another downside: who in recent years has bought gold jewelry today in the drawer got earrings, necklaces or rings that are worth a little less. So those who want to sell their jewelry must resign? Perhaps to make up the value of gold could help some shopping in Asia. Most analysts, however, is convinced that the trend of gold is going down. For the moment.

france-flagLe valeur de l’or en bas

Nouvelles pour ceux qui achètent ou veulent vendre leurs bijoux en or: le métal jaune est de retour un peu plus de $ 1200 (1209), après une baisse de ces derniers jours sous ça barrière. Pour faire baisser les prix étaient les données sur l’emploi aux États-Unis. Étant donné que l’économie américaine est bien, tout le monde pense que la première moitié de la Réserve fédérale de 2015 va relever ses taux d’intérêt. Donc, investir dans l’or a moins de chances et les prix des lingots automne. L’or a chuté de façon jusqu’à un minimum de $ 1191 sur le marché au comptant à Londres: un niveau qui n’avait pas touché depuis Décembre (il y a trois ans était en hausse à 1.700 dollars) et qui a donné lieu à une performance négative de l’or en 2014. Avec un autre inconvénient: qui au cours des dernières années, a acheté des bijoux en or aujourd’hui dans le tiroir a des boucles d’oreilles, des colliers ou des bagues qui valent un peu moins. Ainsi, ceux qui veulent vendre leurs bijoux doit démissionner? Peut-être pour compenser la valeur de l’or pourrait aider quelques achats en Asie. La plupart des analystes, cependant, est convaincu que la tendance de l’or est en baisse. Pour le moment.

german-flagEs geht nach unten den Wert des Goldes 

Nachrichten für diejenigen, die kaufen wollen oder ihren Goldschmuck zu verkaufen: das gelbe Metall ist wieder knapp über 1.200 $ Unze (1.209), nachdem er in den letzten Tagen unter der Barriere. Zu senken die Preise waren die Arbeitsmarktdaten in den USA. Da die amerikanische Wirtschaft ist in Ordnung, jeder denkt, dass die Federal Reserve ersten Hälfte des Jahres 2015 werden die Zinsen zu erhöhen. Also die Investition in Gold hat weniger Chancen und die Preise der Goldbarren fallen. Gold fiel so bis zu einem Minimum von $ 1191 auf dem Spotmarkt in London: Ein Level nicht berührt Seit Dezember (vor drei Jahren bis auf 1.700 US-Dollar) und das hat negative Performance von Gold im Jahr 2014 mit einem weiteren Nachteil ergeben: die in den letzten Jahren hat sich Goldschmuck gekauft heute in die Schublade bekam Ohrringe, Halsketten oder Ringe, die lohnt sich ein wenig “weniger sind. Also diejenigen, die verkaufen ihre Schmuck müssen zurücktreten wollen? Vielleicht, um den Wert von Gold könnte einige Einkäufe in Asien zu helfen. Die meisten Analysten, ist jedoch überzeugt, dass der Trend von Gold wird runtergefahren. Für den Moment.

flag-russiaЭто происходит вниз стоимость золота

Новости для тех, кто покупает или хотите продать свой ​​золотые украшения: желтый металл снова чуть более $ 1200 (1209), после падения в последние дни под барьером. Чтобы сбить цены были данные по занятости в США. Учитывая, что американская экономика в порядке, все думают, что Федеральная резервная система первой половине 2015 будет повышать процентные ставки. Так инвестирования в золото имеет меньше шансов и цены банковских металлов осенью. Золото упало так до минимум $ 1191 на спотовом рынке в Лондоне: уровня не прикасался с декабря (три года назад было до в 1,700 долларов) и, что привело к отрицательной производительности золота в 2014 году с другим недостатков: кто в последние годы купила золотые украшения сегодня в ящик получил серьги, ожерелья или кольца, которые стоит немного “меньше. Так что те, кто хочет продать свои драгоценности должен уйти в отставку? Возможно, чтобы компенсировать стоимость золота может помочь по магазинам в Азии. Большинство аналитиков, однако, убежден, что тенденция золота идет вниз. На данный момент.

spagna-okEstá bajando el valor del oro 

Noticias para los que compran o quieren vender sus joyas de oro: el metal amarillo ha vuelto poco más de $ 1.200 la onza (1209), después de haber caído en los últimos días bajo la barrera. Para bajar los precios fueron los datos de empleo en Estados Unidos. Dado que la economía estadounidense está muy bien, todo el mundo piensa que la primera mitad de la Reserva Federal de 2015 subirá las tasas de interés. Así que invertir en oro tiene menos posibilidades y los precios de los lingotes de caída. El oro cayó así hasta un mínimo de 1.191 dólares en el mercado spot en Londres: un nivel no tocado desde diciembre (hace tres años subió a 1.700 dólares) y que ha dado lugar a un rendimiento negativo de oro en 2014. Con otro inconveniente: que en los últimos años ha comprado joyas de oro hoy en el cajón tiene pendientes, collares o anillos que valen un poco menos. Así que aquellos que quieren vender sus joyas debe dimitir? Tal vez para compensar el valor del oro podría ayudar a algunas compras en Asia. La mayoría de los analistas, sin embargo, está convencido de que la tendencia del oro está bajando. Por el momento.

L’oro di Arezzo si appanna?

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Il 2014 partito sotto i migliori auspici, basati sui numeri, nel il distretto orafo di Arezzo sembra non mantenere le promesse. La causa? L’instabilità geopolitica, con le tensioni in Medioriente o Ucraina, come rileva Silvia Pieraccini nella sua analisi sul quotidiano Il Sole 24 Ore

«Il distretto orafo di Arezzo sale di nuovo sull’ottovolante, con le antenne puntate verso il nord Africa e il Medio Oriente. I venti di guerra che spirano da quell’area – la più importante per le esportazioni del distretto toscano – hanno fatto raffreddare non poco l’entusiasmo che aveva caratterizzato l’inizio d’anno. Nel primo trimestre 204 la produzione industriale orafa della provincia di Arezzo ha segnato un balzo del 25%, che segue il +1l.3% e il +4,5% degli ultimi due trimestri 2013. Sempre nei primi tre mesi dell’anno l’export orafo aretino ha fatto un balzo del 20.3% (+10% la media nazionale), confermando il record toccato nell’intero 2013 con +21.5% a sfiorare 2,1 miliardi di euro. Ma da fine aprile-inizio maggio, anche se i dati ufficiali ancora non lo certificano, produzione e fatturato hanno cominciato a rallentare di pari passo all’aumentare dei disordini geopolitici. E la doccia per le aziende orafe è stata gelata, anche perché la ripresa decollata nell’estate scorsa arrivava dopo un lustro di crisi pesante». oroi-arezzo

E così, continua l’articolo, se diminuisce la domanda dei paesi dove il consumo di gioielli è tradizionalmente più elevato che in altri, come Nord Africa e Medio Oriente, crescono i timori. Anche se un modo per far quadrare, temporaneamente, i conti c’è come dichiara un operatore del settore.

«Il 2014 è cominciato molto bene – spiega Andrea Boldi, titolare dell’azienda di gioielleria Nemesi e presidente della Consulta orafa di Arezzo, che riunisce le aziende di Confindustria, Cna, Confartigianato e Confapi, oltre che a capo di Fiera Arezzo – ma a metà maggio lo scenario è cambiato: la situazione libica è degenerata; l’Algeria, che l’anno scorso per la sola oreficeria a peso aveva realizzato un flusso commerciale di 190 milioni con lettere di credito, ha bloccato l’import dall’Italia; la situazione egiziana si è complicata; e la guerra tra Palestina e Israele stanno preoccupando i buyer dell’area. Per tutti questi motivi il secondo trimestre non potrà ripetere i risultati del primo. In questo momento c’è grande prudenza nel programmare gli acquisti, e ci sono timori per i crediti che i nostri clienti hanno in quei Paesi». A confortare, nell’immediato, ci sono i riassortimenti post – Ramadan dei clienti arabi, che faranno girare le fabbriche orafe aretine anche durante il mese di agosto: «Abbiamo chiuso solo la settimana di Ferragosto – spiega Baldi, che quest’anno prevede una crescita del 15% rispetto ai 6,1 milioni di fatturato 2013, realizzato per il 70% con produzione a marchio proprio o del cliente, e per il resto come terzista delle griffe – per far fronte alle richieste dei mercati arabi e garantire un servizio ai clienti. Le aziende aretine che hanno come riferimento l’area araba hanno limitato al massimo le ferie». 

Padiglione di OroArezzo
Padiglione di OroArezzo

 

Insomma, secondo questa analisi sarà l’autunno a smentire o confermare previsioni negative. Intanto, le aziende si stanno organizzando per trovare un nuovo posizionamento:

«L’incognita vera è per settembre. «Nelle ultime settimane si sono fermate le commesse in arrivo da Dubai, da cui passa il 40% dei flussi mondiali di oro», spiega Francesco Bernardini, responsabile del comparto oro di Banca Etruria, leader di settore, che nel primo semestre dell’anno ha incrementato gli affidamenti in oro del 15% (6% al netto dell’aumento del prezzo della materia prima). «Ma l’aspettativa – aggiunge Bernardini – è che a settembre le commesse da Dubai possano ripartire, ridando slancio al distretto aretino che è fortemente legato a quell’area». Gli Emirati Arabi, infatti, assorbono oggi la metà dell’export del distretto toscano, e hanno contribuito a farne il leader dell’industria italiana della gioielleria. Un distretto (1.100 aziende, 10mila addetti, 2.5 miliardi di fatturato) che oggi lavora, utilizzando il cosiddetto “prestito d’uso”, meno della metà dell’oro lavorato dieci anni fa (4-5 tonnellate anziché 10), sostituito da altri metalli meno preziosi, e che sta vivendo la riconversione di una fetta di aziende orafe che producevano catename nobrand in terzisti della bigiotteria di lusso griffata (ad esempio per fare catene-tracolla per borse). Il fenomeno è in atto, e 150-200 artigiani sono già entrati nelle filiere di produzione bijoux dei grandi marchi, con l’effetto di differenziare clienti e scadenze. Alla filiera dell’oro made in Italy sta guardando Fiera Arezzo per organizzare un grande evento a Milano in occasione dell’Expo, in partnership con altri distretti».

ukIt tarnishes the gold of Arezzo

2014 started under the best auspices, based on the numbers in the gold district of Arezzo does not seem to keep their promises. The reason? The geopolitical instability, with tensions in the Middle East and Ukraine, as noted by Silvia Pieraccini in her analysis on the newspaper Il Sole 24 Ore.  In the first quarter, goldsmith industrial production in the province of Arezzo has jumped by 25%, following the 11.3 +% and + 4.5% in the last two quarters of 2013.  Still in the first three months gold exports from Arezzo had made a jump of 20.3% (+ 10% national average), confirming the record touched in the entire 2013 + 21.5% to almost 2.1 billion euro. But by late April-early May, although official figures still do not certify, manufacture and sales have begun to slow down hand in hand with increasing geopolitical unrest.

And so, the article continues, if decreases the demand in the countries where the consumption of jewelry is traditionally higher than in others, such as North Africa and the Middle East, there are growing concerns. Even if a way to balance, temporarily, the accounts is as stated by an operator in the industry.

«2014 started very well – explains Andrea Boldi, Nemesis jewelry owner and president of Consulta of Arezzo, which brings together companies of Confindustria, Cna, Confartigianato and Confapi, as well as head of Arezzo’s Fair – but mid-May, the scenario has changed: the Libyan situation has degenerated; Algeria, which last year only for the goldsmith’s weight had made a trade flow of 190 million in letters of credit, has blocked the import from Italy; the Egyptian situation is complicated; and the war between Palestine and Israel worried buyers in the area. For all these reasons, the second quarter will not be able to repeat the results of the first. At this time there is great caution in planning purchases, and there are fears for credits that our customers have in those countries». Sells post Ramadan from customer Arabs, who will be running the factories Arezzo goldsmith during the month of August: «We have just closed the week of August – says Baldi, which this year includes a growth of 15% from 6.1 million in revenue in 2013, made 70% with manufacturing its own brand or client, and as a subcontractor for the rest of the jaws – to meet the demands of the Arab markets and provide a service to customers. The companies that have as reference the Arezzo area Arab limited to the maximum the vacations».

Then, according to this analysis will be autumn to confirm or deny negative predictions. Meanwhile, companies are organizing to find a new position:

«In last weeks, orders from Dubai,  which passes 40% of world flows of gold, have stopped», says Francesco Bernardini, head of the gold sector in Banca Etruria, leader in this industry, that in the first half of the year increased  gold credit lines of 15% (6% net increase in the price of raw materials). «But the expectation – adds Bernardini – is that in September the orders from Dubai can start already again, giving impetus to the district of Arezzo, which is strongly linked to that area».  The United Arab Emirates, in fact, exports account for half of today’s Tuscan district, and have helped make it the leader of the Italian jewelry. A district (1,100 companies, 10 thousand employees, 2.5 billion in revenue) now works, using the so-called “loan for use”, less than half the gold worked ten years ago (4-5 tonnes instead of 10), replaced by other less precious metals, and that is going through the conversion of a piece of jewelery companies that produced chainware nobrand in contractors for jewelery luxury branded (for example to make chains for shoulder-bags). The phenomenon is taking place, and 150-200 craftsmen have already entered into supply chains of major jewelery brands, with the effect of differentiating customers and deadlines. To gold supply chain made ​​in Italy is looking Arezzo Fair to organize a big event in Milan during the Expo, in partnership with other districts».

france-flagIl ternit l’or d’Arezzo
2014 a commencé sous les meilleurs auspices, sur la base des chiffres dans le district aurifère d’Arezzo ne semble pas tenir leurs promesses. La raison? L’instabilité géopolitique, les tensions au Moyen-Orient et de l’Ukraine, comme indiqué par Silvia Pieraccini dans son analyse sur le journal Il Sole 24 Ore. Au premier trimestre, la production industrielle orfèvre dans la province d’Arezzo a fait un bond de 25%, suite à la 11,3 +% et + 4,5% dans les deux derniers trimestres de 2013, toujours dans les trois premiers mois exportations d’or d’Arezzo avaient fait un bond de 20,3% (+ 10% de moyenne nationale), confirmant l’enregistrement touché dans l’ensemble 2013 + 21,5 % à près de 2,1 milliards d’euros. Mais à la fin Avril-début mai, bien que les chiffres officiels ne certifie pas encore, la fabrication et les ventes ont commencé à ralentir main dans la main avec l’augmentation de troubles géopolitiques.

Et donc, poursuit l’article, si la demande diminue dans les pays où la consommation de bijoux est traditionnellement plus élevé que dans d’autres, comme l’Afrique du Nord et au Moyen-Orient, il ya des préoccupations croissantes. Même si de façon à équilibrer, temporairement, les comptes sont comme indiqué par un opérateur dans l’industrie.

«2014 a très bien commencé – explique Andrea Boldi, propriétaire des bijoux de Nemesis et président de Consulta d’Arezzo, qui regroupe des entreprises de la Confindustria, Cna, Confartigianato et Confapi, ainsi que la tête de l’Exposition Arezzo – mais la mi-mai, le scénario a changé : la situation libyenne a dégénéré; Algérie, qui l’an dernier seulement pour le poids de l’orfèvre avait fait des flux d’échanges de 190 millions de lettres de crédit, a bloqué l’importation de l’Italie; la situation égyptienne est complexe; et la guerre entre la Palestine et Israël s’inquiète acheteurs de la région. Pour toutes ces raisons, le deuxième trimestre ne sera pas en mesure de répéter les résultats de la première. A ce moment là est la plus grande prudence dans les achats de planification, et il est à craindre pour les crédits que nos clients ont dans ces pays ». Propose à vendre après Ramadan de client Arabes, qui fera tourner les usines Arezzo orfèvrerie pendant le mois d’Août: “Nous avons juste fermé la semaine d’Août – dit Baldi, qui comprend cette année une croissance de 15%, passant de 6,1 millions de recettes en 2013 , fait 70% de la fabrication de sa propre marque ou du client, et en tant que sous-traitant pour le reste de la mâchoire – pour répondre aux exigences des marchés arabes et de fournir un service à la clientèle les entreprises qui ont comme référence la zone Arezzo arabe limitée à. le maximum des vacances. ”

Ensuite, selon cette analyse sera automne pour confirmer ou infirmer les prédictions négatives. Pendant ce temps, les entreprises s’organisent pour trouver un nouveau poste:

«Au cours des dernières semaines, les commandes en provenance de Dubaï, qui passe de 40% des flux mondiaux de l’or, ont cessé», explique Francesco Bernardini, responsable du secteur de l’or dans Banca Etruria, chef de file dans cette industrie, que dans la première moitié de l’année a augmenté lignes de crédit or de 15% (augmentation nette de 6% du prix des matières premières). «Mais l’attente – ajoute Bernardini – est que en Septembre les commandes en provenance de Dubaï peuvent déjà commencer à nouveau, donner un élan au quartier d’Arezzo, qui est étroitement liée à ce domaine». Les Émirats arabes unis, en fait, les exportations représentent la moitié du quartier toscan d’aujourd’hui, et ont contribué à faire le leader de la joaillerie italienne. Un district (1100 entreprises, 10 mille employés, 2,5 milliards de chiffre d’affaires) travaille maintenant, en utilisant la soi-disant «prêt à usage», moins de la moitié de l’or travaillé il ya dix ans (4-5 tonnes au lieu de 10), remplacé par d’autres métaux moins précieux, et qui passe par la conversion d’un morceau de sociétés de bijoux qui produit entrepreneurs Nobrand Chainware dans les bijoux de luxe de marque (par exemple pour faire des chaînes de l’épaule-sacs). Le phénomène se déroule, et 150-200 artisans sont déjà entrés dans les chaînes d’approvisionnement des grandes marques de bijoux, avec l’effet de différencier les clients et les délais. La chaîne d’or made ​​in Italy Arezzo Foire cherche à organiser un grand événement à Milan pendant l’Expo, en partenariat avec d’autres districts ».

german-flagEs trübt das Gold von Arezzo
2014 begann unter den besten Vorzeichen, basierend auf den Zahlen in der Gold-Distrikt von Arezzo scheint nicht ihre Versprechen zu halten. Der Grund? Die geopolitische Instabilität, mit Spannungen im Nahen Osten und in der Ukraine, wie von Silvia Pieraccini in ihrer Analyse auf die Zeitung Il Sole 24 Ore festgestellt. Im ersten Quartal hat Goldschmied Industrieproduktion in der Provinz Arezzo um 25% gestiegen, im Anschluss an die + 11,3% und + 4,5% in den letzten beiden Quartalen des Jahres 2013 noch in den ersten drei Monaten Goldexporte von Arezzo hatte einen Sprung von 20,3% (+ 10% Bundesdurchschnitt) gemacht, bestätigt die Rekord berührt in der gesamten 2.013 + 21,5 % auf knapp 2,1 Milliarden Euro zu. Aber von Ende April bis Anfang Mai, wenn auch die offiziellen Zahlen noch nicht bescheinigen, Herstellung und Vertrieb haben damit begonnen, Hand in Hand mit zunehmender geopolitischen Unruhen verlangsamen.

Und so fährt der Artikel fort, wenn sinkt die Nachfrage in den Ländern, in denen der Konsum von Schmuck ist traditionell höher als in anderen, wie Nordafrika und dem Nahen Osten, gibt es wachsende Sorge. Selbst wenn eine Möglichkeit zum Ausgleich vorübergehend die Konten als von einem Bediener in der Industrie angegeben.

«2014 begann sehr gut – erklärt Andrea Boldi, Nemesis Schmuck Inhaber und Präsident der Consulta von Arezzo, die die Unternehmen der Confindustria, CNA, Confartigianato und Confapi sowie Kopf von Arezzo Ausstellung zusammen bringt – aber Mitte Mai, das Szenario hat sich geändert : die libysche Situation ausartete; Algerien, das im vergangenen Jahr nur für die Goldschmiedegewicht hatte einen Handelsströme von 190 Millionen im Kreditbriefe, hat den Import aus Italien blockiert; der ägyptische Situation ist kompliziert; und der Krieg zwischen Palästina und Israel besorgt Käufer in der Umgebung. Aus all diesen Gründen wird die zweite Viertel nicht in der Lage, die Ergebnisse der ersten wiederholen. Zu diesem Zeitpunkt gibt es große Vorsicht bei der Planung Einkäufe, und es gibt Befürchtungen, für Kredite, die unsere Kunden in diesen Ländern ». Verkauft Post Ramadan aus Kunden Araber, die ausgeführt werden soll, die Fabriken Arezzo Goldschmied im Laufe des Monats August: “Wir haben gerade geschlossen die Woche im August – sagt Baldi, die in diesem Jahr beinhaltet ein Wachstum von 15% von 6,1 Millionen Umsatz im Jahr 2013 , machte 70% mit der Herstellung der eigenen Marke oder einen Client und als Unterauftragnehmer für den Rest der Kiefer -, um den Anforderungen der arabischen Märkte gerecht zu werden und bieten einen Service für die Kunden der Unternehmen, die als Referenz die Arezzo arabischen beschränkt haben. maximal die Ferien. ”

Dann nach dieser Analyse wird im Herbst zu bestätigen oder zu dementieren negativen Vorhersagen sein. Inzwischen sind die Unternehmen organisieren, um eine neue Position zu finden:

«In den letzten Wochen haben Aufträge aus Dubai, die 40% des Welt fließt von Gold spielt gestoppt», sagt Francesco Bernardini, Leiter der Goldsektor in Banca Etrurien, Marktführer in dieser Branche, dass in der ersten Hälfte des Jahres um Gold Kreditlinien von 15% (6% Nettoanstieg der Preise für Rohstoffe). «Aber die Erwartung – fügt Bernardini – ist, dass im September die Aufträge aus Dubai bereits wieder zu starten, Impulse zu geben, Landkreis Arezzo, die stark auf diesen Bereich verbunden ist». Die Vereinigten Arabischen Emirate, in der Tat, der Exportanteil die Hälfte der heutigen toskanischen Bezirk, und haben dazu beigetragen, dass es der Führer der italienischen Schmuck. Ein Viertel (1.100 Unternehmen, 10.000 Mitarbeitern, 2,5 Milliarden Umsatz) funktioniert nun, mit Hilfe der so genannten “Kredit für die Anwendung”, weniger als die Hälfte der Gold vor zehn Jahren gearbeitet (4-5 Tonnen statt 10), ersetzt durch andere, weniger Edelmetalle, und das wird durch die Umwandlung von einem Schmuckstück Unternehmen, die chainware nobrand Bauunternehmer in Luxus-Markenschmuck (zum Beispiel, um Ketten für Schulter-Taschen machen) produziert werde. Das Phänomen stattfindet, und 150-200 Handwerker sind bereits in Versorgungsketten der großen Schmuckmarken eingetragen, mit der Wirkung der Differenzierung Kunden und Termine. Die Goldkette in Italien Arezzo Messe gemacht sucht, um eine große Veranstaltung in Mailand während der Expo mit anderen Bezirken »zu organisieren, in Partnerschaft.

flag-russiaЭто бросает тень на золото Arezzo 

2014 начал в наилучших эгидой, на основе чисел в золотой районе Arezzo, кажется, не выполняют своих обещаний. В чем причина? Геополитическая нестабильность, с напряженности на Ближнем Востоке и в Украине, как отмечает Silvia Pieraccini в своем анализе на газету Il Sole 24 Ore. В первом квартале, ювелир промышленное производство в провинции Arezzo подскочила на 25%, после + 11,3% и + 4,5% в течение последних двух кварталов 2013 года Тем не менее в течение первых трех месяцев экспорт золота из Arezzo сделал скачок на 20,3% (+ 10% в среднем по стране), что подтверждает запись коснулся в целом 2013 + 21,5 % до почти 2,1 млрд евро. Но в конце апреля-начале мая, хотя официальные цифры еще не сертифицируют, производство и продажи начали замедляться рука об руку с ростом геополитического волнения.

И так, в статье продолжается, если уменьшается спрос в странах, где потребление ювелирных изделий традиционно выше, чем в других странах, таких как Северная Африка и Ближний Восток, есть растущая обеспокоенность. Даже если способ сбалансировать, временно, на счетах в как заявил оператор в отрасли.

«2014 начал очень хорошо, – объясняет Andrea Boldi, владелец Nemesis ювелирные изделия и президент Consulta Arezzo, который объединяет компании из Confindustria, Cna, Confartigianato и Confapi, а также главы ярмарке Arezzo – но в середине мая, сценарий изменился: Ливийская ситуация выродилась; Алжир, который в прошлом году только для веса ювелира сделал торговый поток 190000000 в аккредитивов, заблокировал импорт из Италии;Египетский ситуация сложная; и война между Палестиной и Израилем беспокоит покупателей в этом районе. По всем этим причинам, во втором квартале не сможет повторить результаты первого. В это время существует большая осторожность в покупках планирования, и есть опасения, по кредитам, что наши клиенты имеют в этих странах». Продается сообщение Рамадан от клиента арабов, которые будет работать заводы Arezzo Голдсмит в течение месяца августа: «Мы только что завершили неделю августа – говорит Baldi, который в этом году включает в себя рост 15% по сравнению с 6,1 млн дохода в 2013 , составил 70% с собственно бренд или клиента, и в качестве субподрядчика для остальной части челюстей – в соответствии с требованиями арабских рынках и предоставляют услуги клиентам компании, которые в качестве эталона область Arezzo Арабские ограничивается. максимальная отпусками».

Тогда, в соответствии с этим анализом будет осень, чтобы подтвердить или опровергнуть негативные прогнозы. Между тем, компании организуют найти новую позицию:

«В последние недели, заказы от Дубая, который проходит 40% мирового потоки золота, остановились», говорит Francesco Bernardini, руководитель сектора золотодобычи в Banca Etruria, лидером в этой отрасли, что в первом полугодии увеличился золотые кредитные линии на 15% (6% чистое увеличение в цене сырья). «Но ожидание – добавляет Bernardini – это то, что в сентябре заказы от Дубаи могут начать уже в который раз, давая импульс районе Arezzo, который сильно связан с этой области». Объединенные Арабские Эмираты, в самом деле, экспорт составляет половину сегодняшней тосканском районе, и помогли сделать его лидером итальянского ювелирного искусства. Район (1100 компаний, 10 тысяч сотрудников, 2,5 млрд выручки) в настоящее время работает, используя так называемый “кредит для использования”, меньше половины золота работал десять лет назад (4-5 тонн вместо 10), заменен другие менее драгоценные металлы, и, что переживает превращения куска ювелирных компаний, которая произвела chainware подрядчиков nobrand в ювелирной роскоши фирменных (например, чтобы сделать цепи для плечевых сумок). Это явление происходит, и 150-200 ремесленники уже вступили в цепочках поставок крупных ювелирных брендов, с эффектом дифференциации клиентов и сроки.Золотая цепочка сделано в Италии Arezzo ярмарке ищет организовать большое мероприятие в Милане во время Экспо, в партнерстве с другими районами».

 

Oro giù verso quota mille dollari

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braccialeÈ il momento di analizzare l’andamento dell’oro. La paura di crisi internazionali aveva spinto il prezzo e già molti si chiedevano se il metallo giallo sarebbe tornato a splendere. Invece no: l’oro ha visto le quotazioni tornare sotto 1.290 dollari l’oncia per la prima volta da oltre un mese. Non solo: secondo gli esperti potrebbe scendere sotto quota 1.286 dollari per poi precipitare ancora. La banca d’affari Goldman Sachs è convinta che il viaggio sarà duro: in una nota ha ribadito la previsione di una caduta a 1.050 dollari entro fine anno. L’oro, insomma, è destinato a diventare meno costoso, nonostante abbia guadagnato il 10% nel primo semestre. Tra le cause della discesa ci sono i consumi (vedi https://gioiellis.com/report-riservato-sulloro/): quelli in Asia in particolare, che ormai costituiscono il principale motore della domanda di oro. oro-e-valute

La China Gold Association ha reso noti dati che hanno gelato le aspettative: la domanda cinese di oro nel primo semestre è diminuita del 19 per cento. La vendita di barre e lingotti è crollata del 62%, quella di monete del 44%. Anche se gli acquisti di gioielleria e quelli industriali sono invece saliti dell’11 per cento. Secondo il World Gold Council dal 2004, quando Pechino ha consentito ai privati di investire in oro, al 2013 la domanda di barre e monete in Cina è salita da 10 a 397 tonnellate. Ma a giugno le importazioni di oro in Cina sono calate per il quarto mese e sono risultate le più basse da gennaio 2013. Anche chi puntava a una ripresa delle importazioni in India resterà deluso. Il nuovo premier Narendra Modi non ha ridotto i pesanti dazi sul metallo giallo. Federico Graglia 

ukThe gold rushes toward the one thousand dollars

It’s time to analyze the performance of gold market. The fear of international crisis had already pushed the price and many have wondered if  the yellow metal would come back to shine. But no: the gold has seen prices go below $ 1,290 an ounce for the first time in over a month. Not only that, according to experts share could fall below $ 1,286 and then down again. The investment bank Goldman Sachs believes that the journey will be hard: in a statement reiterated the forecast of a drop to $ 1,050 by year end. The gold, in short, is expected to become less expensive, despite having gained 10% in the first half. Among the causes of the descent there are consumptions (see https://gioiellis.com/report-riservato-sulloro/): particularly those in Asia, which now represent the main driver of demand for gold.

The China Gold Association has released figures that have ice cream expectations: China’s demand for gold in the first half decreased by 19 percent. The sale of bars and bullion fell by 62% to 44% of the coins. Although purchases of jewelery and industrial ones are rose 11 percent. According to the World Gold Council since 2004, when Beijing allowed individuals to invest in gold, in 2013, the demand for bars and coins in China has risen from 10 to 397 tons. But in June gold imports in China fell for the fourth month and were the lowest since January 2013. Who pointed to a recovery in imports in India will be disappointed too. The new prime minister Narendra Modi did not reduce the heavy duties on the yellow metal.

france-flagL’or se précipite vers les mille dollars 

Il est temps d’analyser la performance de marché de l’or. La peur de la crise internationale avait déjà poussé le prix et beaucoup ont demandé si le métal jaune reviendrait à briller. Mais non: l’or a vu les prix descendent en dessous de $ 1,290 l’once pour la première fois en plus d’un mois. Non seulement que, selon les experts part pourrait tomber en dessous de $ 1286, puis à nouveau. La banque d’investissement Goldman Sachs estime que le voyage sera difficile: dans un communiqué réaffirmé la prévision d’une baisse à $ 1050 en fin d’année. L’or, en bref, est appelé à devenir moins cher, en dépit d’avoir gagné 10% au premier semestre. Parmi les causes de la descente il ya consommations (voir https://gioiellis.com/report-riservato-sulloro/): en particulier ceux d’Asie, qui représentent désormais le principal moteur de la demande pour l’or.

La China Gold Association a publié des chiffres qui ont des attentes de la crème glacée: la demande de la Chine pour l’or dans la première moitié a diminué de 19 pour cent. La vente de bars et de lingots a chuté de 62% à 44% des pièces de monnaie. Bien que les achats de bijoux et industriels sont ceux augmenté de 11 pour cent. Selon le World Gold Council depuis 2004, lorsque Pékin a permis aux particuliers d’investir dans l’or, en 2013, la demande de lingots et de pièces en Chine a augmenté de 10 à 397 tonnes. Mais en Juin importations d’or en Chine ont baissé pour le quatrième mois et étaient au plus bas depuis Janvier 2013. Qui a fait une reprise des importations en Inde sera déçu aussi. Le nouveau Premier ministre Narendra Modi n’a pas réduit les lourdes tâches sur le métal jaune.

german-flagDer Goldrausch zu den tausend Dollar 

Es ist Zeit, um die Leistung der Goldmarkt zu analysieren. Die Angst vor der internationalen Krise hatte bereits den Preis gedrückt, und viele haben gefragt, ob das gelbe Metall zurückkommen würde, um zu glänzen. Aber nein: das Gold gesehen hat, gehen die Preise unter 1.290 $ pro Unze für das erste Mal seit über einem Monat. Nicht nur, dass nach Meinung von Experten könnten Aktien unter $ 1286 dann wieder nach unten fallen und. Die Investmentbank Goldman Sachs glaubt, dass die Reise wird schwer sein: in einer Erklärung bekräftigte die Prognose von einem Rückgang auf $ 1050 bis Ende des Jahres. Das Gold, kurz gesagt, wird erwartet, dass weniger teuer werden, obwohl sie 10% im ersten Halbjahr gewonnen. Zu den Ursachen des Abstiegs gibt es Verbrauch (siehe https://gioiellis.com/report-riservato-sulloro/): insbesondere jene in Asien, die jetzt die Haupttreiber der Nachfrage nach Gold zu vertreten.

Die China Gold Association hat Zahlen, die Eis Erwartungen Freigabe: Chinas Goldnachfrage im ersten Halbjahr um 19 Prozent. Der Verkauf von Bars und Goldbarren fielen um 62% auf 44% der Münzen. Obwohl Kauf von Schmuck-und Industrietore sind um 11 Prozent. Nach Angaben der World Gold Council seit 2004, als Peking erlaubt Einzelpersonen in Gold zu investieren, im Jahr 2013 die Nachfrage nach Barren und Münzen in China hat sich von 10 bis 397 Tonnen gestiegen. Aber im Juni Goldimporte in China fiel im vierten Monat und waren die niedrigste seit Januar 2013. Wer auf eine Erholung der Importe in Indien hingewiesen wird auch enttäuscht sein. Der neue Ministerpräsident Narendra Modi nicht die schweren Aufgaben auf dem gelben Metall zu reduzieren.

flag-russiaЗолото мчится к одной тысячи долларов 

Пора анализировать производительность рынке золота. Страх международного кризиса уже толкнул цену и многие задались вопросом, если желтый металл вернется до блеска. Но нет: золото видел цены идут ниже $ 1290 за унцию впервые в течение месяца. Мало того, что, по мнению экспертов доля может упасть ниже $ 1286, а затем снова вниз. Инвестиционный банк Goldman Sachs считает, что путешествие будет трудно: в заявлении вновь прогноз падения до $ 1050 к концу года. Золото, короче говоря, как ожидается, станет менее дорогой, несмотря на то, вырос на 10% в первой половине. Среди причин спуске есть потребление (см. https://gioiellis.com/report-riservato-sulloro/): особенно те, в Азии, которые в настоящее время представляют основной движущей силой спроса на золото.

Китай Золотой ассоциации выпустила цифры, которые есть мороженое ожидания: спрос Китая на золото в первой половине снизился на 19 процентов. Продажа баров и слитков упали на 62% до 44% монет. Хотя закупки ювелирных изделий и промышленных них выросли на 11 процентов. По данным Всемирного золотого совета с 2004 года, когда Пекин позволяет частным лицам инвестировать в золото, в 2013 году, спрос на слитки и монеты в Китае вырос с 10 до 397 тонн. Но в июне импорт золота в Китае упал на четвертом месяце и были самыми низкими с января 2013 года. Кто указал на восстановление импорта в Индии будут разочарованы слишком. Новый премьер-министр Нарендра Моди не снижает тяжелые пошлины на желтый металл.

spagna-okEl oro se precipita hacia los mil dólares 

Es el momento de analizar el rendimiento de mercado del oro. El miedo a la crisis internacional ya había empujado el precio y muchos se han preguntado si el metal amarillo volvería a brillar. Pero no: el oro se ha visto que los precios bajan de 1.290 dólares la onza por primera vez en más de un mes. No sólo eso, según los expertos de la cuota podría caer por debajo de $ 1.286 y luego hacia abajo de nuevo. El banco de inversión Goldman Sachs cree que el viaje va a ser difícil: en un comunicado reiteró la previsión de una caída de $ 1,050 a finales de año. El oro, en resumen, se espera que sea menos costosa, a pesar de haber ganado un 10% en la primera mitad. Entre las causas de la bajada hay consumos (ver https://gioiellis.com/report-riservato-sulloro/): en particular los de Asia, que ahora representan el principal motor de la demanda de oro.

La Asociación de Oro de China ha publicado las cifras que tienen expectativas de helado: la demanda china de oro en el primer semestre se redujo en un 19 por ciento. La venta de las barras y lingotes de oro se redujo en un 62% a un 44% de las monedas. Aunque la compra de las joyas e industriales se elevaron 11 por ciento. Según el Consejo Mundial del Oro desde 2004, cuando Beijing permitió individuos a invertir en oro, en 2013, la demanda de barras y monedas en China ha aumentado desde 10 hasta 397 toneladas. Pero en junio las importaciones de oro en China cayeron por cuarto mes y fue el más bajo desde enero de 2013. Quién apuntó a una recuperación de las importaciones de la India será decepcionado también. El nuevo primer ministro Narendra Modi no redujo los pesados ​​impuestos sobre el metal amarillo.

Report riservato sull’oro

Dossier riservato sull’oro. Gioiellis pubblica l’analisi destinata ai professionisti di Nevine Pollini, senior analyst commodities della svizzera Union Bancaire Privée (Ubp). È utile per capire se i propri gioielli sono destinati nel prossimo futuro a valere di più o di meno. Ecco il documento.

«L’oro, dopo esser sceso fino a quota 1.244,86 dollari l’oncia il 4 giugno, è risalito per la prima volta da maggio oltre la soglia psicologica di 1.300 dollari. Il metallo giallo è infatti ritornato a essere un bene rifugio, per via delle nuove tensioni nel Vicino e nel Medio Oriente e dei continui disordini in Ucraina. L’oro è stato anche supportato da diversi sviluppi sul fronte delle politiche monetarie: da una parte la Banca centrale europea (Bce) ha tagliato il tasso d’interesse e lanciato un massiccio programma di stimoli, dall’altra la Federal Reserve ha lasciato intendere che sarà improbabile un rialzo dei tassi fino al 2015. Questi fattori hanno innescato un’ondata di short-covering.

Anello d'oro
Anello d’oro

Un altro fattore a supporto dell’oro è la preoccupazione degli investitori circa un’impennata dell’inflazione negli Stati Uniti, poiché l’ultimo dato sull’indice dei prezzi al consumo ha mostrato un forte aumento, pari al 2,10% a/a, guidato da un deciso incremento dei costi degli immobili. Tuttavia, le aspettative inflazionistiche restano deboli; il deflatore PCE (utilizzato dalla Fed per monitorare proprio l’inflazione) è ancora al di sotto del target del 2% dell’Istituto centrale americano.

Lingotto d'oro
Lingotto d’oro

Quest’anno la debole domanda fisica ha pesato sull’oro: questa ha rallentato in Cina, il più grande consumatore al mondo, probabilmente per via del deprezzamento dello yuan; anche i dati rilasciati di recente da Hong Kong hanno mostrato che le esportazioni di oro in Cina sono calate considerevolmente. Inoltre, il Governo cinese ha appena scoperto una frode da circa 15 miliardi di dollari legata a prestiti garantiti da certificati falsi, emessi per transazioni di oro mai avvenute. Dopo il caso di frode sul rame nel porto di Qingdao, il Governo potrebbe prendere seri provvedimenti riguardo agli accordi di finanziamento, il che potrebbe far diminuire le importazioni di oro in Cina.

Gioielleria a hong kong
Gioielleria a hong kong

Tuttavia, crediamo che probabilmente la domanda asiatica potrebbe riprendersi nel corso dell’anno. Il terzo trimestre, in genere, è un buon periodo per il prezzo dell’oro, poiché gli acquisti dell’India (in vista della stagione dei festival e dei matrimoni) di solito accrescono la domanda fisica: ciò quest’anno è particolarmente vero, dal momento che la Banca centrale del Paese ha leggermente allentato le restrizioni all’importazione. Si prevede, poi, che il nuovo Governo del Partito Popolare Indiano (Bharatiya Janata Party) ammorbidirà ulteriormente tali vincoli nella seconda metà del 2014. Questi fattori, combinati con una rinnovata forza della rupia, potrebbero sicuramente stimolare la domanda di oro. Un altro driver che potrebbe spingere al rialzo i prezzi del metallo giallo è il recente annuncio da parte del Governo cinese circa i piani volti a consentire entro fine anno il commercio internazionale di lingotti d’oro per i detentori di conti offshore in yuan, tramite la zona di libero scambio di Shanghai.

Gioielleria in india
Gioielleria in india

Il metallo giallo sta anche traendo vantaggio dalla stabilizzazione dei deflussi dagli ETF sull’oro. Le quote sono rimaste stabili da inizio maggio, ma il settore ha recentemente visto un buon incremento delle attività negli Etf sull’oro. Per il momento, lo slancio dell’oro è forte e potrebbe prolungare il suo rally, soprattutto se la situazione irachena dovesse andare fuori controllo al punto che gli elevati prezzi del petrolio spingano l’inflazione, stroncando sul nascere la ripresa economica. Tuttavia, ci aspettiamo che il metallo prezioso continui a scambiare in un range ristretto, a causa della forza dell’economia statunitense, dell’incremento dei rendimenti di lungo termine e dell’exit strategy della Fed dalle politiche monetarie accomodanti».

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

ukReport exclusive about gold

Dossier reserved about gold. Gioiellis public the analysis for professionals by Nevine Pollini, senior commodities analyst at the Swiss Union Bancaire Privée (UBP). It is useful to see if your jewelry is intended in the near future to be worth more or less. Here is the document.

“The gold, after having fallen from $ 1,244.86 an ounce June 4, rose for the first time since May  beyond  the psychological threshold of $ 1,300. The yellow metal is in fact returned to be a safe haven, because of new tensions in the near Middle East and the continuing unrest in Ukraine. Gold was also supported by several developments in terms of monetary policies: on the one hand, the European Central Bank (ECB) has cut interest rates and launched a massive program of stimuli, on the other hand the Federal Reserve has hinted unlikely that it will be a rate hike until 2015. these factors have triggered a wave of short-covering.

Another factor supporting the gold is investor concern about a surge in inflation in the United States, as the latest data on the index of consumer prices showed a sharp increase, equal to 2.10% y / y in, led by a sharp increase in the cost of real estate. However, inflation expectations remain weak; the PCE deflator (used by the Fed to monitor their inflation) is still below the target of 2% of the Fed.

This year, the weak physical demand has weighed on the gold: has slowed in China, the largest consumer in the world, probably due to the depreciation of the yuan; also to data released recently from Hong Kong showed that exports of gold in China have declined considerably. In addition, the Chinese government has just discovered a fraud of about $ 15 billion related to loans secured by forged certificates issued for gold transaction never occurred. After the case of fraud on the copper in the port of Qingdao, the government could take serious action regarding the financing arrangements, which could decrease the imports of gold in China.

However, we believe that Asian demand would probably recover in the course of the year. The third quarter, in general, is a good period for the gold price, a result of purchases of India (in view of the season of festivals and weddings) that usually increase the physical demand: this is especially true this year, since the central bank of the country has slightly eased restrictions on imports. It is expected, then, that the new government of the Popular Party of India (Bharatiya Janata Party), will soft further in the second half of 2014. These factors, combined with a renewed strength of the rupee, they could certainly boost demand for gold. Another driver that could push up the prices of the yellow metal is the recent announcement by the Chinese government about its plans later this year to allow international trade in gold bullion for holders of offshore accounts in yuan, through the Free Trade Zone of Shanghai.

The yellow metal is also benefiting from the stabilization of the outflows from ETFs. The shares have remained stable since the beginning of May, but the industry has recently seen a good increase in activity in the on the gold ETFs. For the moment, the momentum of gold is strong and could extend its rally, especially if the situation in Iraq were to go out of control to the point that high oil prices push inflation, nipping in the bud the economic recovery. However, we expect that the precious metal continues to trade in a narrow range, because of the strength of the U.S. economy, the increase in long-term returns and the exit strategy from the Fed’s accommodative monetary policies.”

france-flagReport exclusive sur l’or 

Dossier réservé sur l’or. Gioiellis publique l’analyse pour les professionnels par Nevine Pollini, produits analyste principal à l’Union suisse Bancaire Privée (UBP). Il est utile de voir si vos bijoux est destiné dans un proche avenir à une valeur plus ou moins. Voici le document.

“L’or, après avoir chuté de 1,244.86 $ l’once 4 Juin a augmenté pour la première fois depuis mai au-delà du seuil psychologique des 1300 $. Le métal jaune est en effet retourné pour être un havre de paix, en raison de nouvelles tensions dans un proche. Moyen-Orient et l’agitation continue en Ukraine or a également été pris en charge par plusieurs développements en termes de politiques monétaires: d’une part, la Banque centrale européenne (BCE) a réduit les taux d’intérêt et a lancé un programme massif de stimuli, d’autre part la Réserve fédérale a laissé entendre peu probable que ce sera une hausse des taux jusqu’en 2015. ces facteurs ont déclenché une vague de court-couverture.

Un autre facteur de soutien de l’or est l’inquiétude des investisseurs sur une accélération de l’inflation aux États-Unis, que les dernières données sur l’indice des prix à la consommation ont montré une forte augmentation, égale à 2,10% y / y en, menée par une forte augmentation du coût de l’immobilier. Toutefois, les anticipations d’inflation restent faibles; le déflateur du PCE (utilisé par la Fed pour contrôler leur inflation) est encore en dessous de la cible de 2% de la Fed.

Cette année, la faiblesse de la demande physique a pesé sur l’or: a ralenti en Chine, le plus grand consommateur au monde, probablement en raison de la dépréciation du yuan; également les données publiées récemment de Hong Kong ont montré que les exportations de l’or en Chine ont considérablement diminué. En outre, le gouvernement chinois vient de découvrir une fraude de 15 milliards de dollars liées aux prêts garantis par de faux certificats émis pour la transaction d’or jamais eu lieu. Après l’affaire de la fraude sur le cuivre dans le port de Qingdao, le gouvernement pourrait prendre des mesures sérieuses en ce qui concerne les modalités de financement, ce qui pourrait diminuer les importations d’or en Chine.

Cependant, nous pensons que la demande asiatique serait probablement récupérer au cours de l’année. Le troisième trimestre, en général, est une bonne période pour le prix de l’or, en raison des achats de l’Inde (en vue de la saison des fêtes et des mariages) qui augmentent généralement la demande physique: cela est particulièrement vrai cette année, depuis le central banque du pays a des restrictions sur les importations légèrement assoupli. Il est prévu, alors, que le nouveau gouvernement du Parti populaire de l’Inde (Bharatiya Janata Party), sera doux encore dans la seconde moitié de 2014. Ces facteurs, combinés avec une force renouvelée de la roupie, ils pourraient certainement stimuler la demande pour or. Un autre facteur qui pourrait pousser les prix du métal jaune est l’annonce récente par le gouvernement chinois au sujet de ses plans plus tard cette année afin de permettre le commerce international dans des lingots d’or pour les titulaires de comptes à l’étranger en yuans, à travers la Zone de libre-échange de Shanghai.

Le métal jaune bénéficie également de la stabilisation des débits sortants du FNB. Les actions sont restés stables depuis le début de mai, mais l’industrie a récemment connu une bonne progression de l’activité dans le sur les ETF d’or. Pour le moment, la dynamique de l’or est forte et pourrait prolonger son rallye, surtout si la situation en Irak était hors de contrôle au point que les prix élevés du pétrole poussent l’inflation, tuant dans l’œuf la reprise économique. Cependant, nous nous attendons à ce que le métal précieux continue de se négocier dans une fourchette étroite, en raison de la force de l’économie américaine, la hausse des rendements à long terme et la stratégie de sortie des politiques monétaires accommodantes de la Fed.”

german-flagReport über exklusive Gold 

Dossier über Gold vorbehalten. Gioiellis Öffentlichkeit die Analyse von Profis für Nevine Pollini, Senior-Rohstoffanalyst bei der Schweizer Union Bancaire Privée (UBP). Es ist sinnvoll, um zu sehen, ob Ihr Schmuck wird in naher Zukunft sollen mehr oder weniger wert. Hier ist das Dokument.

“Das Gold, nachdem er von $ 1,244.86 pro Unze gefallen 4. Juni stieg zum ersten Mal seit Mai über die psychologische Schwelle von 1.300 $. Das gelbe Metall ist in der Tat wieder ein sicherer Hafen sein, denn der neue Spannungen in der Nähe . Nahen Osten und die anhaltenden Unruhen in der Ukraine wurde Gold auch durch mehrere Entwicklungen in Bezug auf die Geldpolitik unterstützt werden: auf der einen Seite hat die Europäische Zentralbank (EZB) die Zinsen zu senken und startete eine massive Programm von Reizen, auf der anderen Seite die Federal Reserve unwahrscheinlich, dass es eine Zinserhöhung bis 2015 angedeutet. diese Faktoren haben eine Welle von Kurzbelag ausgelöst.

Ein weiterer Faktor ist die Unterstützung der Gold Sorge der Investoren über einen Anstieg der Inflation in den Vereinigten Staaten, wie die neuesten Daten auf dem Verbraucherpreisindex zeigte einen starken Anstieg, gleich 2,10% y / y in, durch einen starken Anstieg der Kosten geführt von Immobilien. Allerdings bleiben die Inflationserwartungen schwach; die PCE-Deflator (von der Fed genutzt, um ihre Inflation zu überwachen) immer noch unter dem Ziel von 2% der US-Notenbank.

In diesem Jahr hat die schwache Nachfrage auf dem physischen Gold aufgewogen: in China, der größte Verbraucher der Welt, wahrscheinlich aufgrund der Abwertung des Yuan verlangsamt; auch für Daten, vor kurzem von Hong Kong veröffentlicht hat gezeigt, dass die Exporte von Gold in China erheblich zurückgegangen. Darüber hinaus hat die chinesische Regierung gerade entdeckt, einen Betrug von etwa 15 Milliarden Dollar für Kredite durch gefälschte Zertifikate für Gold-Transaktion ausgegeben noch nie aufgetreten gesichert stehen. Nach dem Fall von Betrug auf dem Kupfer in den Hafen von Qingdao, konnte die Regierung ernsthafte Maßnahmen in Bezug auf die Finanzierung übernehmen, die die Einfuhr von Gold in China verringern könnte.

Wir glauben jedoch, dass die Nachfrage aus Asien würden voraussichtlich im Laufe des Jahres erholen. Das dritte Quartal in der Regel ist eine gute Zeit für den Goldpreis, aufgrund der Käufe von Indien (im Hinblick auf die Saison der Feste und Hochzeiten), die in der Regel erhöhen die physische Nachfrage: Das ist in diesem Jahr vor allem, da die zentrale Bank des Landes hat sich leicht entspannt mäßige Einfuhrbeschränkungen. Es wird erwartet, dann, dass die neue Regierung der Volkspartei von Indien (Bharatiya Janata Party), wird weich weiter in der zweiten Hälfte des Jahres 2014. Diese Faktoren, verbunden mit einem Wiedererstarken der Rupie, könnten sie sicherlich die Nachfrage nach Gold. Ein anderer Fahrer, die sich drücken könnte, die Preise des gelben Metalls ist die jüngste Ankündigung der chinesischen Regierung über seine Pläne noch in diesem Jahr den internationalen Handel mit Goldbarren für die Inhaber von Offshore-Konten in Yuan zu erlauben, durch die Freihandelszone von Shanghai.

Das gelbe Metall profitiert auch von der Stabilisierung der Abflüsse aus ETFs. Die Aktien sind seit Anfang Mai stabil geblieben, aber die Industrie hat vor kurzem eine gute Zunahme der Aktivität in der auf den Gold-ETFs gesehen. Für den Moment ist die Dynamik der Gold stark und konnte seine Rally verlängern, vor allem wenn die Situation im Irak waren, außer Kontrolle bis zu dem Punkt, dass die hohen Ölpreise drücken Inflation im Keim zu Keim die wirtschaftliche Erholung zu gehen. Wir erwarten jedoch, dass das Edelmetall weiterhin in einer engen Spanne gehandelt, wegen der Stärke der US-Wirtschaft, die Erhöhung der langfristigen Renditen und der Exit-Strategie aus expansive Geldpolitik der Fed.”

flag-russiaСообщить эксклюзивным о золоте 

Досье защищены о золоте. Gioiellis общественности анализ для профессионалов по Невин Pollini, старший товаров аналитик швейцарского Union Bancaire Privée (UBP). Полезно посмотреть, если ваши драгоценности предназначен в ближайшем будущем, стоит более или менее. Вот документ.

“Золото, после того, как упала с $ 1,244.86 за унцию June 4, выросли впервые с мая за психологического порога в $ 1300. Желтый металл на самом деле вернулся, чтобы быть убежищем, из-за новой напряженности в ближнем . Ближний Восток и продолжающиеся беспорядки в Украине Золото также поддержали несколько разработок с точки зрения денежно-кредитной политики: с одной стороны, Европейский центральный банк (ЕЦБ) снизил процентные ставки и запустила масштабную программу стимулов, с другой стороны Федеральная резервная система намекнула маловероятно, что она не будет повышение ставки до 2015 года. эти факторы вызвали волну короткого покрытия.

Еще одним фактором поддержки золото является инвестор озабоченность всплеском инфляции в Соединенных Штатах, как последние данные по индексу потребительских цен показал резкий рост, равный 2,10% г / г в, во главе с резким увеличением стоимости недвижимости. Тем не менее, инфляционные ожидания остаются слабыми;Дефлятор (используется ФРС для контроля за их инфляцию) по-прежнему ниже целевого показателя в 2% от ФРС.

В этом году, слабая физическая спрос весил на золото: замедлился в Китае, крупнейшего потребителя в мире, вероятно, из-за обесценивания юаня; Также данным, опубликованным недавно из Гонконга, показали, что экспорт золота в Китае значительно снизились. Кроме того, китайское правительство только что обнаружил мошенничество около 15 миллиардов долларов, связанную с кредитов, обеспеченных поддельных сертификатов, выданных на золото сделки в голову не приходило. После делу о мошенничестве на меди в порту Циндао, правительство могло бы принять серьезные меры в отношении механизмов финансирования, которые могли бы уменьшить импорт золота в Китае.

Тем не менее, мы считаем, что азиатский спрос, вероятно, восстановить в течение года. В третьем квартале, в целом, хороший период для цен на золото, в результате закупок Индии (с учетом сезона фестивалей и свадеб), что, как правило, увеличения физического спроса: это особенно верно в этом году, так как центральный банк страны незначительно ослабили ограничения на импорт. Ожидается, то, что новое правительство Народной партии Индии (Бхаратия Джаната Парти), будет мягкой далее во второй половине 2014 года. Эти факторы, в сочетании с новой силой рупии, они, безусловно, может способствовать росту спроса на золото. Другой водитель, что может привести к росту цен на желтый металл является недавнее заявление китайского правительства о своих планах в конце этого года, чтобы позволить международной торговли в золотые слитки для держателей офшорных счетах в юанях, через зоны свободной торговли Шанхая.

Желтый металл также выгоду от стабилизации оттока средств из ETF. Акции оставались стабильными с начала мая, но в отрасли в последнее время наблюдается хороший рост активности в на Золотом ETF. На данный момент, импульс золота является сильным и может продлить свое ралли, особенно если ситуация в Ираке должны были выйти из под контроля до того, что высокие цены на нефть толкают инфляцию, колючий в зародыше восстановления экономики. Тем не менее, мы ожидаем, что драгоценный металл продолжает торговаться в узком диапазоне, из-за силы американской экономики, увеличением долгосрочных доходов и стратегии выхода из адаптивной денежно-кредитной политики ФРС. ”

spagna-okReport exclusivo sobre el oro 

Expediente reservado sobre el oro. Gioiellis pública el análisis para los profesionales de Nevine Pollini, analista de materias primas en el Swiss Union Bancaire Privée (UBP). Es útil para ver si su joyería se pretende en un futuro próximo a valer más o menos. Aquí está el documento.

“El oro, después de haber caído de $ 1,244.86 dólares la onza el 4 de junio aumentó por primera vez desde mayo más allá del umbral psicológico de los $ 1.300. El metal amarillo es en realidad volvió a ser un refugio seguro, debido a las nuevas tensiones en el corto . Medio Oriente y los continuos disturbios en Ucrania el oro también con el apoyo de varios desarrollos en términos de políticas monetarias: por un lado, el Banco central Europeo (BCE) ha reducido las tasas de interés y puesto en marcha un programa masivo de estímulos, por otra parte la Reserva Federal ha dado a entender poco probable que sea una subida de tipos hasta el año 2015. estos factores han provocado una ola de coberturas cortas.

Otro factor que apoya el oro es la preocupación de los inversores acerca de un aumento de la inflación en los Estados Unidos, ya que los últimos datos sobre el índice de precios al consumidor registraron un fuerte incremento, equivalente al 2,10% a / a en, liderado por un fuerte incremento en el costo de bienes inmuebles. Sin embargo, las expectativas de inflación siguen siendo débiles; el deflactor del PCE (utilizado por la Fed para controlar su inflación) está todavía por debajo del objetivo del 2% de la Reserva Federal.

Este año, la debilidad de la demanda física ha pesado sobre el oro: se ha ralentizado en China, el mayor consumidor del mundo, probablemente debido a la depreciación del yuan; También los datos publicados recientemente de Hong Kong mostró que las exportaciones de oro en China se han reducido considerablemente. Además, el gobierno chino acaba de descubrir un fraude de alrededor de $ 15 millones de dólares relativos a los préstamos garantizados con certificados falsos emitidos por transacción de oro nunca ocurrió. Después de que el caso de fraude en el cobre en el puerto de Qingdao, el gobierno podría tomar medidas serias con respecto a los acuerdos de financiación, lo que podría disminuir las importaciones de oro en China.

Sin embargo, creemos que la demanda asiática probablemente recuperarse en el transcurso del año. El tercer trimestre, en general, es un buen período para el precio del oro, resultado de las compras de la India (en vista de la temporada de fiestas y bodas) que por lo general aumentan la demanda física: esto es especialmente cierto este año, ya que el centro de banco del país ha disminuido ligeramente las restricciones a las importaciones. Se espera, pues, que el nuevo gobierno del Partido Popular de la India (Bharatiya Janata Party), será más suave en el segundo semestre de 2014. Estos factores, combinados con una fuerza renovada de la rupia, que sin duda podría impulsar la demanda de oro. Otro piloto que podría empujar al alza los precios del metal amarillo es el reciente anuncio por parte del gobierno chino sobre sus planes a finales de este año para permitir el comercio internacional de los lingotes de oro para los tenedores de cuentas en el extranjero en yuanes, a través de la Zona de Libre Comercio de Shanghai.

El metal amarillo también se está beneficiando de la estabilización de los flujos de salida de ETFs. Las acciones se han mantenido estables desde principios de mayo, pero la industria ha visto recientemente un buen aumento de la actividad en el de los ETF de oro. Por el momento, el momento de oro es fuerte y podría extender su rally, especialmente si la situación en Irak se vaya fuera de control hasta el punto de que los altos precios del petróleo empujan la inflación, pellizcar en el brote de la recuperación económica. Sin embargo, esperamos que el metal precioso sigue cotizando en un rango estrecho, debido a la fortaleza de la economía de los EE.UU., el aumento de la rentabilidad a largo plazo y la estrategia de salida de las políticas monetarias acomodaticias de la Reserva Federal. “

Anno d’oro in Cina

Il dragone, ovviamente d'oro
Il dragone, ovviamente d’oro

Avviso a orefici, gioiellieri e appassionati di anelli, orecchini o collane d’oro: nonostante il calo delle quotazioni del 2013, la domanda di metallo giallo resterà alta. Quindi, non ci saranno (è presumibile) scivoloni nel prezzo dell’oro. Come esserne sicuri? Un rapporto pubblicato del World Gold Council punta il dito sulla Cina. Secondo gli analisti, la domanda del settore privato di oro nel grande Paese asiatico è destinata ad aumentare dal livello attuale di 1.132 tonnellate all’anno fino a 1.350. La Cina nel 2013 è diventata il più grande mercato di oro del mondo e nel 2014 è probabile che la tendenza sia consolidata. Nonostante il rallentamento dell’economia, l’acquisto di oro continuerà anche nei prossimi anni. Entro il 2020 la classe media in Cina crescerà di oltre il 60%, di circa 200 milioni di persone, per un totale di 500 milioni. Sono tutti possibili acquirenti di un gioiello d’oro. Inoltre, la classe emergente sarà spinta ad acquistare l’oro anche come investimento. Secondo Albert Cheng, direttore generale per l’area Far East al World Gold Council, «da quando la liberalizzazione del mercato dell’oro è iniziata, alla fine del 1990, ed è iniziata la successiva offerta di lingotti d’oro da parte delle banche commerciali locali, a partire dal 2004, abbiamo assistito ad aumenti sorprendenti nella domanda da parte dei consumatori in tutto il Paese. L’affinità culturale per l’oro è profonda in Cina: quando questo si combina con una popolazione sempre più ricca c’è spazio significativo per il mercato di crescere ancora di più. La Cina è ora al centro dell’ecosistema globale dell’oro».

Gioielleria ad Hong Kong
Gioielleria ad Hong Kong

I livelli di risparmio dei cinesi restano alti: sono depositati circa 7.500 miliardi dollari su conti bancari, mentre solo l’equivalente di 300 miliardi di dollari si è trasformato in gioielli o lingotti doro. Ma è probabile che i cinesi aumentino gli acquisti: l’oro è visto come un bene sicuro, interessante anche per l’aumento dei prezzi delle abitazioni e alla mancanza di opzioni di risparmio alternative.

Nuovi ricchi a un'asta
Nuovi ricchi a un’asta di vini, a Hong Kong

Non sorprende quindi che la Cina sia diventata il mercato di gioielli numero uno al mondo, quasi triplicando negli ultimi dieci anni: ormai rappresenta il 30% della domanda globale di gioielleria. E le stime suggeriscono che la domanda continuerà a crescere fino a raggiungere 780 tonnellate entro il 2017. Ora ci sono oltre 100mila punti vendita che offrono oro 24k e migliaia di produttori a livello nazionale. La fiducia dei consumatori verso l’oro è salda: anche se il 40% del consumo di gioielleria avviene in occasione dei matrimoni, circa l’80% dei consumatori prevede di mantenere o aumentare la spesa per i gioielli in oro 24 carati nel corso dei prossimi 12 mesi. Pensano che l’oro manterrà il suo valore a lungo termine e si aspettano un livello di reddito disponibile più alto. Federico Graglia 

La maxi boutique di Cartier a Shanghai
La maxi boutique di Cartier a Shanghai

ukChina top market for gold jewelry

Notice to goldsmiths, jewelers and fans of gold’s rings, earrings or necklaces: despite the drop in the prices of 2013, demand for the yellow metal will remain high. So, there will be (presumably) slips in the price of gold. How to be sure? A report released by the World Gold Council points the finger at China. According to analysts, the private sector demand for gold in the large Asian country is expected to increase from the current level of 1,132 to 1,350 tons per year. China in 2013 became the largest gold market in the world in 2014 and it is likely that the trend is established. Despite the economic slowdown, buying gold will continue in the coming years. By 2020, the middle class in China will grow by more than 60%, about 200 million people, for a total of 500 million. They are all potential buyers of a piece of gold jewelry. In addition, the emerging class will be pushed to buy gold as an investment. According to Albert Cheng, managing director for the Far East area to the World Gold Council, «since the liberalization of the gold market began at the end of 1990, and started the subsequent supply of gold bullion from banks local business, since 2004, we have seen amazing increases in demand from consumers across the country. The cultural affinity for gold is deep in China: When this is combined with an increasingly affluent population there is significant scope for the market to grow even more. China is now at the center of the global ecosystem of gold».

The levels of the Chinese economy remain high: about 7.5 trillion U.S. dollars are deposited in bank accounts, while only the equivalent of $ 300 billion has been transformed into jewelry or gold bullion. But it is likely that the Chinese will increase purchases: Gold is seen as a good safe, interesting for the increase in housing prices and the lack of options for saving alternatives.

Not surprisingly, China has become the number one jewelry market in the world, nearly tripling in the last ten years: now represents 30% of global demand for jewelery. And estimates suggest that demand will continue to grow to reach 780 tons by 2017. Now there are more than 100 thousand points of sale offering 24k gold and thousands of manufacturers nationwide. Consumer sentiment towards gold is strong: even if 40% of the consumption of jewelery takes place on the occasion of marriages, about 80% of consumers plan to maintain or increase spending on jewelry in 24 karat gold over the the next 12 months. They think that gold will maintain its long-term value and expect a higher level of disposable income.

france-flagMarché de Chine top pour les bijoux en or

Avis aux orfèvres, bijoutiers et les fans de bagues, boucles d’oreilles ou des colliers d’or: malgré la baisse des prix de 2013, la demande pour le métal jaune restera élevé. Donc, il y aura (probablement) se glisse dans le prix de l’or. Comment en être sûr? Un rapport publié par le World Gold Council pointe du doigt la Chine. Selon les analystes, devrait la demande du secteur privé pour l’or dans le grand pays asiatique à augmenter le niveau actuel de 1 132 à 1 350 tonnes par an. Chine en 2013 est devenu le plus grand marché de l’or dans le monde en 2014 et il est probable que la tendance est établie. Malgré le ralentissement économique, l’achat d’or se poursuivra dans les années à venir. En 2020, la classe moyenne en Chine devrait croître de plus de 60%, soit environ 200 millions de personnes, pour un total de 500 millions. Ils sont tous les acheteurs potentiels d’un morceau de bijoux en or. En outre, la nouvelle classe sera poussé à acheter de l’or comme un investissement. Selon Albert Cheng, directeur général pour la région de l’Extrême-Orient au Conseil mondial de l’or, «depuis la libéralisation du marché de l’or a commencé à la fin de 1990, et a commencé la livraison subséquente de lingots d’or par les banques entreprises locales, depuis 2004, nous avons vu des augmentations incroyables de la demande des consommateurs à travers le pays. L’affinité culturelle pour l’or est profonde en Chine: Lorsque cela est combiné avec une population de plus en plus riches, il existe d’importantes possibilités pour le marché de se développer encore plus. La Chine est désormais au centre de l’écosystème mondial de l’or».

Les niveaux de l’économie chinoise reste très environ $ 7,5 trillions sont déposés dans des comptes bancaires, tandis que l’équivalent de 300 milliards de dollars ont été transformés en bijoux ou des lingots d’or. Mais il est probable que les Chinois vont augmenter leurs achats: L’or est considéré comme une bonne sécurité, intéressant pour l’augmentation des prix des logements et le manque d’options pour économiser alternatives.

Sans surprise, la Chine est devenue le premier marché de bijoux dans le monde, a presque triplé au cours des dix dernières années: représente maintenant 30% de la demande mondiale pour les bijoux. Et les estimations indiquent que la demande va continuer à croître pour atteindre 780 tonnes en 2017. Maintenant il ya plus de 100 mille points de vente qui offrent de l’or 24k et des milliers de fabricants à l’échelle nationale. La confiance des consommateurs vers l’or est forte: même si 40% de la consommation de bijoux a lieu à l’occasion de mariages, environ 80% des consommateurs envisagent de maintenir ou d’ augmenter les dépenses sur les bijoux en or 24 carats sur la les 12 prochains mois. Ils pensent que l’or conservera sa valeur à long terme et s’attendre à un niveau plus élevé de revenu disponible.

german-flagChina Top-Markt für Goldschmuck

Hinweis für Goldschmiede, Juweliere und Fans von Ringen, Ohrringen oder Halsketten aus Gold: trotz des Rückgangs in den Preisen von 2013, wird die Nachfrage nach dem gelben Metall hoch bleiben. So wird es (vermutlich) rutscht im Preis von Gold. Wie man sicher sein ? Ein Bericht des World Gold Council veröffentlicht weist mit dem Finger auf China. Analysten zufolge wird der private Sektor die Nachfrage nach Gold in den großen asiatischen Land erwartet, dass aus dem aktuellen Niveau von 1.132 bis 1.350 Tonnen pro Jahr zu erhöhen. China im Jahr 2013 wurde der größte Goldmarkt der Welt im Jahr 2014 und es ist wahrscheinlich, dass der Trend etabliert. Trotz des wirtschaftlichen Abschwungs, den Kauf von Gold wird in den kommenden Jahren fortsetzen. Bis 2020 wird die Mittelschicht in China um mehr als 60%, etwa 200 Millionen Menschen wachsen, für insgesamt 500 Millionen Euro. Sie alle sind potenzielle Käufer von einem Stück Goldschmuck. Darüber hinaus wird die neue Klasse geschoben werden, um Gold als Investition kaufen. Nach Albert Cheng, Geschäftsführer für den Fernen Osten Bereich zum World Gold Council, «da die Liberalisierung des Goldmarktes begann Ende 1990, und begann die anschließende Lieferung von Goldbarren von Banken lokalen Wirtschaft, seit 2004, haben wir erstaunliche Anstieg der Nachfrage von Verbrauchern im ganzen Land zu sehen. Die kulturelle Affinität zu Gold ist tief in China: Wenn dies mit einer zunehmend wohlhabende Bevölkerung kombiniert gibt es erheblichen Spielraum für den Markt, um noch mehr zu wachsen. China ist jetzt in der Mitte des globalen Ökosystems von Gold».

Die Ebenen der chinesischen Wirtschaft nach wie vor hoch: etwa 7,5 Billionen Dollar auf Bankkonten deponiert, während nur das Äquivalent von 300 Milliarden US-Dollar in Schmuck oder Goldbarren verwandelt. Aber es ist wahrscheinlich, dass die Chinesen Einkäufe erhöhen: Gold gilt als guter Safe, interessant für den Anstieg der Immobilienpreise und der Mangel an Optionen für das Speichern Alternativen gesehen.

Nicht überraschend, hat sich China die Nummer eins Schmuck-Markt in der Welt, fast eine Verdreifachung in den letzten zehn Jahren: stellt nun 30% der weltweiten Nachfrage nach Schmuck. Und Schätzungen zufolge wird die Nachfrage weiter wachsen, um 780 Tonnen im Jahr 2017 zu erreichen. Jetzt gibt es mehr als 100.000 Verkaufsstellen mit 24k Gold und Tausenden von Herstellern bundesweit. Verbraucherstimmung gegenüber Gold ist stark: Auch wenn 40% des Verbrauchs von Schmuck aus Anlass der Eheschließungen statt, etwa 80% der Verbraucher planen, erhalten oder erhöhen die Ausgaben für Schmuck in 24 Karat Gold über die die nächsten 12 Monate. Sie denken, dass Gold seinen langfristigen Wert zu halten und erwarten, dass ein höheres Niveau des verfügbaren Einkommens.

flag-russiaКитай Топ рынок золотых ювелирных изделий

Обратите внимание на ювелиров, ювелиров и любителей кольца, серьги или ожерелья из золота, несмотря на падение цен на 2013 г., спрос на желтый металл будет оставаться высоким. Так, будет (предположительно) скользит в цене золота. Как быть уверен? В докладе, опубликованном Всемирный совет по золоту указывает пальцем на Китай. По мнению аналитиков, спрос частного сектора на золото в большом азиатской стране, как ожидается, увеличится с текущего уровня 1132 до 1350 тонн в год. Китай в 2013 году стал крупнейшим рынок золота в мире в 2014 году, и вполне вероятно, что тенденция установилась. Несмотря на экономический спад, покупают золото будет продолжать в ближайшие годы. К 2020 году средний класс в Китае будет расти более чем на 60%, около 200 миллионов человек, в общей сложности 500 миллионов долларов. Они все потенциальные покупатели кусок золотые ювелирные изделия. Кроме того, развивающийся класс будет оттеснена покупать золото в качестве инвестиций. По словам Альберта Ченг, управляющий директор по области Дальнего Востока в World Gold Council », поскольку либерализация рынка золота началась в конце 1990 года, и начал последующую поставку золота в слитках в банках местный бизнес, начиная с 2004 года, мы видели удивительные увеличение спроса со стороны потребителей по всей стране. Культурная близость для золота глубоко в Китае: Когда это сочетается со все более богатой населения имеются достаточные возможности для рынка, чтобы расти еще больше. Китай в настоящее время в центре глобальной экосистемы золота “.

Уровни китайской экономики остаются высокими: около 7,5 триллионов долларов США оседают на банковских счетах, в то время как только эквивалент $ 300 млрд. был преобразован в драгоценности или золотые слитки. Но вполне вероятно, что китайцы будут увеличивать закупки: Золото рассматривается как хороший сейф, интересной для увеличения цен на жилье и отсутствия возможностей для экономии альтернативы.

Не удивительно, что Китай стал номером один ювелирный рынок в мире, почти в три раза за последние десять лет: в настоящее время представляет 30% мирового спроса на ювелирные изделия. И расчеты показывают, что спрос будет продолжать расти и достигнет 780 тонн к 2017 году. Сейчас есть более 100 тыс. торговых точек, предлагающих 24-каратным золотом и тысячи производителей по всей стране. Потребительские настроения в сторону золота сильна: даже если 40% от потребления ювелирных изделий происходит по случаю браков, около 80% потребителей планируют сохранить или увеличить расходы на ювелирные изделия в 24 -каратного золота над в ближайшие 12 месяцев. Они думают, что золото будет сохранять свою долгосрочную ценность и ожидать более высокий уровень располагаемого дохода.

spagna-okEl principal mercado de China para la joyería de oro

Aviso a los orfebres, los joyeros y los fans de los anillos, pendientes o collares de oro: a pesar de la caída en los precios de 2013, la demanda por el metal amarillo se mantendrá alto. Así, habrá (presumiblemente) se desliza en el precio del oro. ¿Cómo estar seguro ? Un informe publicado por el Consejo Mundial del Oro señala con el dedo a China. Según los analistas, se espera que la demanda del sector privado en busca de oro en el gran país asiático para aumentar desde el actual nivel de 1.132 a 1.350 toneladas por año. China en 2013 se convirtió en el mercado de oro más grandes del mundo en 2014 y es probable que se establezca la tendencia. A pesar de la desaceleración económica, la compra de oro se mantendrá en los próximos años. En 2020, la clase media en China crecerá en más del 60%, unos 200 millones de personas, para un total de 500 millones. Todos ellos son los compradores potenciales de una pieza de joyería de oro. Además, la clase emergente será empujado a comprar oro como una inversión. Según Albert Cheng, director general para el área de Lejano Oriente para el Consejo Mundial del Oro, ” desde la liberalización del mercado del oro comenzó a finales de 1990, y comenzó la entrega subsiguiente de los lingotes de oro de los bancos negocios locales, desde 2004, hemos visto aumentos sorprendentes en la demanda de los consumidores de todo el país. La afinidad cultural para el oro es profundo en China: Cuando esto se combina con una población cada vez más ricos existe un margen significativo para que el mercado crezca aún más. China está ahora en el centro del ecosistema mundial de oro. “

Los niveles de la economía china siguen siendo altos: alrededor de 7500 mil millones dólares se depositan en cuentas bancarias, mientras que sólo el equivalente de $ 300,000,000,000 se ha transformado en joyas o lingotes de oro. Pero es probable que los chinos aumentar las compras: El oro es considerado como un buen seguro, interesante para el aumento de los precios de la vivienda y la falta de opciones para guardar alternativas.

No es sorprendente que China se ha convertido en el principal mercado de la joyería en el mundo, casi triplicándose en los últimos diez años: ahora representa el 30% de la demanda mundial de joyas. Y las estimaciones indican que la demanda seguirá creciendo para llegar a 780 toneladas en 2017. Ahora hay más de 100 mil puntos de venta que ofrecen el oro 24k y muchas fabricantes de todo el país. La confianza del consumidor hacia el oro es fuerte: aunque el 40% del consumo de la joyería se lleva a cabo con ocasión de matrimonios, alrededor del 80% de los consumidores planean mantener o aumentar el gasto en la joyería en oro de 24 quilates sobre el los próximos 12 meses. Ellos piensan que el oro mantendrá su valor a largo plazo y esperamos que un mayor nivel de renta disponible.