Avete intenzione di acquistare un anello d’oro? Oppure un bracciale d’oro? O volete investire in oro? Allora vi conviene leggere questo articolo♦︎
Parliamo di metallo giallo. Anzi, della quotazione dell’oro. È un aspetto che interessa sia chi produce gioielli o ha intenzione di acquistare gioielli in oro, sia chi vuole investire parte dei propri risparmi in oro, magari in lingotti.
Se fate parte di queste due categorie (acquirenti di gioielli o investitori) siete anche interessati alle previsioni del World Gold Council. Spieghiamo subito che il World Gold Council è l’organizzazione che si occupa dello sviluppo del mercato per l’industria dell’oro. Lo scopo dell’associazione «è stimolare e sostenere la domanda di oro , fornire una leadership nel settore ed essere l’autorità globale nel mercato dell’oro». Insomma, quello del Wgc non è un parere disinteressato. Ma l’analisi che il World Gold Council pubblica periodicamente è anche ricca di informazioni e di indicazioni sul mercato. Quindi, vale la pena di essere informati.

Le quattro marce dell’oro
Quindi, quale sarà la quotazione dell’oro nel 2018? I gioielli costeranno di più o di meno? E conviene investire in oro?
Prima di tutto bisogna sapere che il prezzo dell’oro è determinato da quattro fattori: il primo è l’andamento del dollaro, moneta con cui generalmente si acquista o si vende oro sui mercati. Il secondo elemento è l’instabilità a livello globale: quando si temono guerre tutti corrono ad acquistare oro e il prezzo sale. Il terzo fattore è, ovviamente, il prezzo dell’oro rispetto ad altre forme di investimento. Quando il prezzo scende è più conveniente acquistarlo. Infine, il quarto fattore è quello legato ai flussi di denaro condizionati dalla situazione finanziaria internazionale.
Riguardo al primo elemento, il World Gold Council mette in relazione l’andamento del dollaro con il tendenziale aumento dei tassi d’interesse negli Usa. Secondo loro, però, «la correlazione tra oro e tassi Usa sta calando». E, ancora, «tassi reali più elevati non sempre hanno portato a rendimenti in oro negativi». Insomma, da questo punto di vista il prezzo dell’oro non dovrebbe subire eccessive modifiche. Anche se non bisogna dimenticare che il costo dell’oro continua a salire: è aumentato dell’8,5% da quando la Federal Reserve, a dicembre 2017, ha iniziato a far salire i tassi di interesse. Ma che cosa conta di più: il prezzo del dollaro rispetto all’euro oppure i tassi d’interesse? Risposta: il dollaro. «Ma ci sono eccezioni».

C’è, poi, il fattore instabilità globale. Secondo l’analisi del Wgc, «un periodo di accresciuto rischio geopolitico, che ha un potenziale impatto sull’economia globale potrebbe sostenere l’oro anche se il dollaro dovesse rafforzarsi. Pertanto, riteniamo che gli investitori traggano beneficio dall’attribuzione di un’allocazione strategica all’oro come fonte di rendimento, diversificazione, liquidità e impatto sul portafoglio». Tradotto: il timore per le varie guerre e tensioni (Siria, terrorismo, guerra dei dazi con la Cina) possono attrarre investitori sull’oro anche se i tassi di interesse Usa aumentano.
Conclusione: nei prossimi mesi il prezzo dell’oro dovrebbe rimanere stabile o tendere a un rialzo. Vedremo se le previsioni saranno giuste. Federico Graglia




