Gli ultimi gioielli di Suzanne Syz, tra materiali inconsueti, pop e un design sempre sorprendente ♦︎
Nata a Zurigo, cresciuta a Parigi, si trasferisce a New York negli anni Ottanta e frequenta Andy Warhol, Jean Michel Basquiat, Julian Schnabel, Francesco Clemente e Jeff Koons. Qualcuno si stupisce se Suzanne Syz definisce la sua attività come Gioielli d’arte? Fa parte, ovviamente, del suo destino, della sua attitudine, delle sue capacità. Lo testimoniano sempre più i gioielli che presenta. Gli ultimi sono stati mostrati a fine luglio all’Hotel Bergues, a Ginevra. E, come sempre, hanno saputo stupire anche chi conosce Suzanne Syz molto bene.
I gioielli potrebbero essere collocati in tre diverse tipologie: quelli dalle geometrie inconsuete, che in qualche modo sembrano alludere a volumi senza fine come Nastro di Möbius, i gioielli dal lusso esuberante, come l’anello con smalto, tormalina e diamanti, e quelli di ispirazione pop. È il caso, per esempio, dei divertenti orecchini a forma di borse di paglia, realizzati con diamanti e zaffiri. Anche per questi gioielli Suzanne Syz utilizza spesso materiali non tradizionali, come l’alluminio o il titanio. Prossima tappa: il Salon Art + Design NYC dal 9 a 13 novembre. Margherita Donato
Sarah Hendler, gioielli West Coast” (Modifica)”>