Baselworld 2014

Sipario d’oro su Baselworld

Com’è andata Baselworld? La fiera ha chiuso e gli organizzatori, come era da attendersi, cantano vittoria. E mostra i numeri: 150mila partecipanti dai cinque continenti, tra rappresentanti di aziende espositrici, acquirenti, giornalisti. In tutto otto giorni di pace, amore (forse) e lusso. Ma saranno i circa 1.500 espositori di 40 diverse nazioni ha dover dire se hanno concluso affari. «Siamo estremamente soddisfatti dell’edizione di Baselworld di quest’anno. Gli espositori hanno realizzato un fatturato eccellente e si sono espressi positivamente del impatto dei media, che ha suscitato interesse nell’evento Baselworld 2014. Baselworld è e rimane il salone imperdibile dell’orologeria e della gioielleria», sono le parole di Jacques J. Duchêne, presidente del Comitato degli Espositori. Anche altri commenti sembrano improntati all’ottimismo: «Memorabile! Per Bulgari si è trattato di una Baselworld eccezionale, che si ricorderà per molti anni a venire», sostiene Jean-Christophe Babin, ceo di Bulgari. Secondo il manager del gruppo Lvmh, «Baselworld è quel preciso momento che determina il futuro. Nel giro di una sola settimana sveliamo le nostre novità a partner commerciali e alla stampa di tutto il mondo; probabilmente uno degli esercizi più intimi di un marchio, la creazione. In cambio cogliamo le emozioni che le nostre creazioni evocano».

Lo stand Pasquale Bruni
Lo stand Pasquale Bruni

In generale, sembrano soddisfatti i produttori di orologi, che rappresentano il 70% del business di Baselworld. Ma anche per l’industria dei gioielli sembra essere andata bene. Secondo Pasquale Bruni, fondatore della maison che porta il suo nome, «nel corso del salone abbiamo registrato un traffico decisamente positivo. I mercati americani e arabi in particolar modo stanno esibendo una forte crescita e sono molto importanti per noi». «Baselworld per noi è il salone più importante dell’anno. Abbiamo avvertito un’energia eccezionale e la visione che abbiamo per il futuro è molto positiva», ha aggiunto Eugenia Bruni, figlia del fondatore e designer del gruppo. Positivi anche i commenti di Walter Häusermann, ceo di Furrer Jacot, secondo cui Baselworld 2014 è «positiva e in grado di mantenere i livelli elevati del 2013». E il business? «Lo sfondo era ideale per acquisire nuovi clienti e presentare l’ampliamento della nostra gamma ai clienti esistenti». Federico Graglia 

Il grande spazio Swarovski
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2 Comments

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