Conti brillanti per Gismondi 1754, storica società genovese quotata al listino Aim di Borsa Italiana. Dall’inizio del mese di dicembre i concessionari wholesale in Italia hanno concluso vendite per 155.000 mila euro, così come dal Mercato Middle East, oltre agli importanti ordini confermati e già comunicati a novembre, sono stati registrate ulteriori vendite per 51.000 euro. Anche il franchising di Praga nei primi 14 giorni di dicembre ha registrato vendite per 71.200 euro.

Anche alla luce di queste nuove vendite, i ricavi consolidati gestionali (non assoggettati a revisione contabile) al 10 dicembre risultano pari a 6 milioni, rispetto ai 3,4 milioni del 30 settembre, superando già i ricavi consolidati dell’intero anno 2019 che si erano attestati a 5,75 milioni. Un dato in controtendenza, che assume un valore strategico, considerando il momento storico che tutto il mondo sta attraversando per via della pandemia.

Ci teniamo a sottolineare questi risultati perché sono frutto di una strategia proattiva della nostra Società. Sono orgoglioso di aver elaborato con il mio management già a marzo con il recovery plan che, messo a punto in tempi stretti, ci ha consentito di reagire alla complessa situazione data dal Covid concentrando i nostri sforzi sulla creazione di una forza vendita in Italia, sull’ampliamento del canale wholesale internazionale ed e-commerce che si sta dimostrando efficace e in grado di generare volumi di vendita anche superiori alle aspettative, anche tenuto conto dell’attuale contesto.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754