ricavi

Brillano i ricavi di Pandora




Pandora aggiunge un bilancio gioiello alla sua storia: nel 2022 ha venduto 103 milioni di pezzi nei suoi 6.500 punti vendita in un centinaio di Paesi. È stato un anno positivo per il gruppo danese, con una crescita organica del 7% per l’equivalente di 3,5 miliardi di euro e margine Ebit (Earnings before interest and taxes, in sostanza un utile lordo) del 25,5% e un utile netto equivalente a 675 milioni di euro. Oltre 600 milioni di persone hanno visitato negozi e store online. Risultati che sono ancora più positivi se si conta, per il quarto trimestre 2022, la perdita valutata in circa -1% causata dall’incendio al centro di distribuzione europeo. In compenso, l’azienda ha contato su un’espansione del network del 4%. I conti di Pandora resi noti dal gruppo sottolinea però le vendite negative negli Stati Uniti (-7%), mentre in Europa la crescita è stata del 2%. Il resoconto finanziario dell’azienda comprende anche un positivo gross margin (+0,5%). L’Ebit nel Q4 2022 è stato del 32,5%, con un aumento di 2,8 punti percentuali rispetto al Q4 2021 e con un buon controllo dei costi. Per il 2023 Pandora prevede una crescita organica tra il -3% e il +3% e un margine Ebit intorno al 25%.

Anello Pandora Onda Pietre Luminose in argento Sterling 925 e pietre di zirconia cubica
Anello Onda Pietre Luminose in argento Sterling 925, zirconia cubica

Abbiamo chiuso il 2022 in bellezza. Nonostante la pressione macroeconomica sui consumatori e le turbolenze di covid-19 in Cina, continuiamo a registrare una crescita solida rispetto ai livelli pre-pandemia. Abbiamo iniziato bene il 2023 e siamo fiduciosi che la trasformazione del brand avvenuta negli ultimi anni, metta Pandora in una buona posizione per gestire le avversità future ed emergere più forte di prima. Nel 2023 continueremo ad attuare la nostra strategia, a conquistare quote di mercato e ad accelerare l’espansione del network, adottando al contempo azioni prudenti sui costi per proteggere i margini.
Alexander Lacik, Presidente e Amministratore Delegato di Pandora

Alexander Lacik, ceo di Pandora
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Il bilancio del gruppo rileva anche una buona solidità finanziaria, con un’esposizione piuttosto bassa e una forte liquidità. Per la felicità degli azionisti, accanto al dividendo(16 corone danesi per azione) Pandora ha anticipato un nuovo programma di riacquisto di azioni di 2,4 miliardi di corone danesi fino al 30 giugno con l’intenzione di arrivare fino a 5 miliardi, con l’obiettivo di sostenere il titolo azionario in Borsa.

Orecchini Cerchi Onde Pietre Luminose: sono realizzati in argento Sterling 925,  ispirati alle onde, con cubic zirconia, collezione Timeless
Orecchini Cerchi Onde Pietre Luminose: sono realizzati in argento Sterling 925, ispirati alle onde, con cubic zirconia, collezione Timeless

Bracciale Pandora con cuore, chiave e lucchetto in argento placcato oro
Bracciale in argento placcato oro 14 carati







Si diffonde anche il fatturato di Diffusione Orologi




Diffusione Orologi, gruppo italiano che conta all’interno del proprio portafoglio i marchi di proprietà Opsobjects, Kulto 925 di gioielleria e Iamthewatch, oltre alla distribuzione dei brand di Pdpaola e Daniel Wellington, chiude in positivo l’anno 2021 con una crescita del fatturato del 26%. Inoltre, il primo trimestre 2022 ha registrato un altro +12%. Gli orologi firmati Daniel Wellington sono distribuiti anche in Spagna (175 punti vendita), Portogallo (35 punti vendita) e Olanda (40 punti vendita). Prossime tappe: Austria, Germania e Svizzera. Nell’e-commerce l’aumento generale delle vendite è stato del 35%.

Bracciale Love Spheres
Bracciale Love Spheres di Opsobjects

Siamo davvero orgogliosi dei risultati ottenuti e del nostro operato che, in un periodo di profonda incertezza come quello che stiamo vivendo, va controcorrente e gode di crescite importanti e soddisfacenti. Oggi il nostro obiettivo è continuare in questa direzione, lavorando per conservare la posizione del marchio Opsobjects sul mercato della gioielleria e dell’orologeria, procedere nella distribuzione all’estero del marchio Daniel Wellington che proietta la nostra azienda sul piano internazionale, e seguire lo sviluppo dei gioielli PdPaola con grande ambizione.
Mario Giglio, Ceo di Diffusione Orologi

Mario Giglio
Mario Giglio

Collana di PdPaola
Collana di PdPaola

Bracciali tennis Kulto
Bracciali tennis Kulto







Per PdPaola si espande ancora




Un aumento del 25% sul 2020: è l’incremento dei ricavi di PdpPaola, azienda di gioielleria accessibile con sede a Barcellona, ma con 2.000 punti vendita in oltre dieci mercati internazionali. Fondato dai fratelli Paola e Humbert Sasplugas nel 2014, il marchio di gioielli ha chiuso il 2021 con un fatturato di 30 milioni di euro e progetta un piano di espansione attraverso l’apertura di nuovi flagship store. Anche perché le previsioni sono rosee: per il 2022 è atteso un fatturato di 52 milioni di euro.

I fratelli Paola e Humbert Sasplugas
I fratelli Paola e Humbert Sasplugas

L’Italia si è consolidata come uno dei paesi più rilevanti, con un giro d’affari di 2,7 milioni di euro nel 2021, con una crescita del 44% rispetto all’anno precedente. Nel mercato italiano il brand è attualmente omnicanale (cioè sia nei negozi tradizionali sia online). In Italia, per esempio, in ambito retail il marchio è presente in oltre 622 punti vendita fisici e prevede di espandersi ulteriormente nel 2022.

Collana in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossata
Orecchini in argento sterling placcato in oro 18 carati e cubic zirconia, indossati

Infine, dopo il debutto sul mercato nel 2021 con la prima collezione Fine Jewelry, realizzata con l’utilizzo di oro massiccio 18 carati 100% riciclato e diamanti coltivati in laboratorio (cioè non estratti dalla terra, ma creati in un centro di produzione), PdPaola sottolinea il proprio impegno in ambito sostenibile e sociale, riducendo in maniera importante l’impatto ambientale.

Interno del flagship store di Pdpaola
Interno del flagship store di Pdpaola
Catena con pendente robot
Catena con pendente robot
Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato
Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato






 

Primo trimestre da record per Gismondi 1754




Primo trimestre positivo per Gismondi 1754, azienda genovese quotata al listino Euronext Growth Milan di Borsa Italiana. La società continua a rendere noti su base volontaria i risultati consolidati gestionali delle vendite. Al 31 marzo, quindi, Gismondi 1754 ha riportato un fatturato consolidato pari a 3,5 milioni di euro (+153% rispetto a 1,4  milioni del primo trimestre 2021).Variazione positiva di oltre 2,1 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a cui hanno contribuito tutti i canali di vendita principali del brand genovese. Spicca il canale wholesale, che al 31 marzo 2022 vale complessivamente 1,7 milioni, con un incremento in particolare nell’area Usa (+391%) ed Europa (+227%). Quasi raddoppiato anche il segmento Special Sales, passato da 513.536 euro del primo trimestre 2021, a 939.286 euro nel primo scorcio 2022.

I primi tre mesi del Gruppo proseguono il trend di crescita eccezionale che la Società ha mostrato già con i risultati di fine anno. Stiamo osservando un crescente entusiasmo e passione verso i nostri gioielli che si riscontra poi quotidianamente nei dati delle vendite sia nel wholesale, sia in ambito special sales. Il consolidamento del mercato americano in corso, unito ai prossimi sviluppi commerciali che stiamo pianificando in Italia e nel nord Europa, ci consentono di essere molto positivi sulle prospettive dell’anno.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

Predominante l’incidenza sul fatturato dell’area europea, con il 62%, in particolare del mercato svizzero, che rappresenta il 35% dei ricavi, seguito dal mercato italiano, che incide per il 18%. Raddoppiano l’incidenza gli Stati Uniti che, al 31 marzo 2022, valgono il 18% dei ricavi totali, mentre complessivamente gli altri Paesi incidono per il 20%, di cui il 9% è rappresentato dalla Russia, Paese verso cui Gismondi 1754 non ha nessun tipo di esposizione economica. L’azienda, non operando al momento nei mercati in cui si sta sviluppando il conflitto, non rileva elementi diretti che possano condizionare il positivo sviluppo delle attività per l’esercizio 2022.

Bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca

Rispetto ai dati di fatturato per canale di vendita, nel primo trimestre 2022 spiccano i dati relativi alle vendite nel canale Wholesale e nel canale Special Sales, che rappresentano rispettivamente il 49% e il 27% dei ricavi. Si conferma, dunque, la vocazione tailor-made di Gismondi 1754 e la sua attenzione alla costruzione di un rapporto esclusivo con il cliente, mentre rimangono stabili, in termini di incidenza sui ricavi del primo trimestre 2022, il canale retail (16%), che ha visto la ripartenza del negozio di S. Moritz, dopo un parziale lockdown dell’anno precedente, e una flessione del negozio di Galata che nel primo trimestre 2021 aveva concluso una vendita importante che aveva dato un significativo impulso al fatturato del 1°trimestre dell’anno, ed il franchising di Praga (9%).

Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamante
Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamanti







Cameo Italiano cresce e punta sull’export




Cameo Italiano, brand campano di gioielli artigianali specializzato nella creazione di cammei, ha chiuso il 2021 superando quota 2,5 milioni di euro di ricavi. Un dato positivo per l’azienda, che è anche il risultato di un forte export: le vendite sui mercati esteri hanno superato il 75% del market share complessivo e che hanno permesso all’azienda di proseguire il suo percorso di sviluppo internazionale. In particolare, i cammei sono piaciuti ai cinesi, dove hanno segnato una crescita del 300% sui dati pre pandemia, con una quota di mercato del 16%. E proprio sulla Cina Cameo Italiano si è posta ambiziosi obiettivi visto che l’azienda di Torre del Greco (che ha un laboratorio al Tarì di Marcianise) nel 2022 vuole aprire cinque negozi monomarca all’interno di centri commerciali di lusso nelle principali metropoli della nazione e ha in programma di aprire un canale di vendita online dedicato al mercato cinese.

Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro
Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro

Per market share, dietro l’Italia (che detiene una quota di mercato di poco inferiore al 25%) si è confermato il Giappone con il 21%, dove Cameo Italiano può contare su una presenza di oltre 30 anni con diversi canali di vendita tra cui 60 negozi all’interno di centri commerciali e 200 retailer indipendenti in tutta la nazione. L’azienda indica anche una sostanziale tenuta negli Stati Uniti, supportata dalla vendita nei luxury mall e dalla presenza dei gioielli Cameo Italiano nei principali canali televisivi di shopping. Come mercato emergente, infine, l’azienda italiana segnala la Sud Corea, con prospettive di crescita interessanti per il futuro. Segnali positivi arrivano anche dall’e-commerce: il sito aziendale, lanciato poco più di un anno fa, ha visto l’80% delle vendite provenienti dall’Italia. Ma l’azienda vuole sviluppare il canale di vendita con investimenti che prevede un focus specifico su quattro Paesi: Usa, Germania, Austria e Svizzera. Il percorso di internazionalizzazione di Cameo Italiano proseguirà con maggiore forza nel 2022 con la presenza dell’azienda campana alle principali manifestazioni fieristiche del settore in Italia e nel mondo. L’azienda sarà presente a Vicenzaoro al padiglione 1 stand 100.

Lavorazione di un cammeo
Lavorazione di un cammeo

Prevediamo una forte crescita nel secondo semestre del 2022 soprattutto in Cina dove siamo solo all’antipasto. Se consideriamo che solamente 6 anni fa il 90% del fatturato proveniva dal mercato italiano possiamo renderci conto del percorso che abbiamo fatto. Oggi siamo un’azienda internazionale e il nostro brand è cresciuto in tutto il mondo: i mercati esteri hanno compreso la filosofia, l’artigianalità dei nostri maestri incisori e lo stile dei nostri gioielli Made in Italy. Da una parte vogliamo consolidare i mercati di successo e puntare su quelli emergenti ampliando i canali di vendita con accordi con distributori locali e negozi per la vendita diretta; dall’altra investiremo sulle risorse umane dove è previsto un piano triennale di assunzioni per sostenere la crescita.
Gino Di Luca, fondatore di Cameo Italiano

Gino Di Luca
Gino Di Luca

Il catalogo di Cameo Italiano comprende oltre 400 creazioni artigianali suddivisi in 32 collezioni con numerose edizioni limitate e creazioni tailor made. All’interno dell’azienda lavorano oltre 40 artigiani che conferiscono ad ogni gioiello uno stile naturalmente italiano nato dall’incontro tra innovazione e storia dell’antica arte della lavorazione del cameo realizzata dai mastri incisori.

Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro
Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro







Anno d’oro per Pandora

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Chi segue anche l’aspetto economico del mercato dei gioielli sarà interessato ai risultati di bilancio di Pandora, colosso danese presente in tutto il mondo. I conti di Pandora riflettono, in parte, anche le dinamiche del mercato della gioielleria.

Premesso questo, nel 2021 la crescita organica (cioè escludendo eventuali operazioni extra) del gruppo è stata del 23% rispetto al 2020 (che però, ricordiano, è stato funestato da numerosi lockdown pandemici). Il margine Ebit (utili prima della spesa per interessi e le tasse) del 25%. Dati che hanno superato le previsioni. In particolare, gli affari sono andati a gonfie vele negli Usa (+58% rispetto al 2020), mentre in Cina è stata solo del 5% , in Italia del 10%, in Francia del 5%, in Gran Bretagna del 14%.

Pendente porta charm a cuore Pandora Moments
Pendente porta charm a cuore Pandora Moments

Da notare che i ricavi complessivi, a 23,3 miliardi di corone danesi (circa3,1 miliardi di euro o 3,58 miliardi di dollari) sono superiori non solo alle vendite del 2020 (19 miliardi), ma anche a quelle del 2019 pre pandemico (21,8 miliardi di corone). Vendite che hanno generato utili per 4,1 miliardi di corone (550 milioni di euro o 630 milioni di dollari).

Charm in argento Pandora Moments
Charm in argento Pandora Moments

Concludiamo il 2021 in bellezza con revenue e sell-out da record nel Q4, e sono felice che siamo in grado di aumentare il nostro obiettivo di fatturato per il 2023 di circa 2 miliardi di corone danesi. Sono particolarmente contento che la nostra crescita sia stata forte in tutti i mercati chiave. I nostri investimenti nel digitale stanno chiaramente dando i loro frutti, Moments sta mostrando una solida crescita e siamo incoraggiati dalle nuove piattaforme di prodotto come Pandora ME e Brilliance. Con questo – e con l’accelerazione dell’espansione del network nel 2022 – sono fiducioso che abbiamo tutti gli ingredienti per generare una crescita sostenibile e profittevole dei ricavi negli anni a venire.
Alexander Lacik, presidente e amministratore delegato di Pandora

Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Quali gioielli sono il gioiello di una performance così positiva? Pandora non ragiona su singoli gioielli, ma su quelle che chiama «piattaforme». Insomma, una sorta di maxi collezioni che sono periodicamente aggiornate con nuovi pezzi. In particolare, la piattaforma Moments continua a generare risultati molto buoni, compresa la collezione natalizia. Il rilancio di Pandora Me è stato ben accolto, con una crescita del 57% rispetto al lancio iniziale nel 2019. Ma a spingere gli introiti di Pandora ci sono anche le vendite online, con una crescita organica del 91%, per quanto riguarda gli ultimi tre mesi, rispetto al corrispettivo periodo 2019. Per chi fosse anche un azionista di Pandora, l’azienda propone la distribuzione  di un dividendo di 16 corone danesi per azione, ma anche un nuovo programma di riacquisto di azioni (un buy-back) per 3,3 miliardi di corone danesi, che dovrebbe supportare il valore dei titoli azionari.

Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati
Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati

Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati
Pentente in argento a forma di ape







Bros Manifatture torna a Jck Las Vegas e Vicenzaoro




Il gioiello di Bros Manifatture ha battuto il covid e ora torna nelle fiere di settore. L’azienda di Montegiorgio (Fermo, Marche, Italia) ha confermato di aver chiuso il 2020 con un bilancio in positivo (i ricavi erano di circa 40 milioni nel 2019), seppure inevitabilmente con vendite in calo causa pandemia. Un risultato, commenta il comunicato stampa dell’azienda, che è frutto «dell’impegno di un gruppo compatto e solido, capace di supportare i propri retailers con promozioni mirate a sostenere il sell out alla riapertura». Parallelamente alla forte presenza negli store fisici, compreso quello aperto a Miami, l’azienda ha anche incrementato del 178% le vendite online dei marchi della casa: Brosway, Rosato, S’Agapo e Pianegonda.

Lanfranco Beleggia, fondatore e presidente di Bros Manifatture
Lanfranco Beleggia, fondatore e presidente di Bros Manifatture

Ma l’azienda non si affida solo al canale digitale: Bros Manifatture ha già deciso di partecipare in presenza alle due fiere internazionali Jck a Las Vegas il prossimo agosto e a Vicenzaoro September. L’aspettativa sul business del futuro è infatti più che raddoppiata rispetto allo scorso anno e cresce di pari passo la propensione a partecipare ad eventi fisici per rinsaldare il rapporto diretto con i retail partner e instaurare nuove collaborazioni durature nel tempo.

Punto vendita di Brosway a Santiago
Punto vendita di Brosway a Santiago

Bros Manifatture ha anche ribadito l’impegno sociale dell’azienda e il supporto a cause benefiche, oltre alla riscoperta delle proprie origini italiane. Per questo, sono state attivate e rinnovate collaborazioni con onlus e associazioni no-profit in Italia e all’estero e sono stati devoluti fondi a supporto della ricerca scientifica. In particolare, Rosato, in collaborazione con Legambiente, ha sviluppato una linea prodotto per la campagna Tartalove a salvaguardia delle tartarughe marine caretta caretta. In America, Brosway Italia è impegnata con la fondazione Lauren’s Kids nella lotta contro la violenza sui minori e ha prestato un fondamentale ausilio alla Red Cross nella gestione della crisi pandemica.

Bracciali della collezione New Chakra
Bracciali della collezione New Chakra

A livello locale, il forte legame con il territorio marchigiano ha fatto sì che particolare attenzione fosse destinata anche a opere di recupero ambientale: lo storico Palazzo Alaleona in pieno centro storico a Montegiorgio (FM) è stato ristrutturato e sarà aperto al pubblico in forma di relais di lusso, che ospiterà turisti da tutto il mondo e aggiungerà valore agli itinerari di riscoperta dei piccoli borghi italiani.

Inoltre, anche la tenuta Officina Del Sole, conosciuta per la sua posizione sulle colline marchigiane, le viste mozzafiato e la produzione di olio e vino autoctoni e già apprezzata da centinaia di turisti e affezionati ogni anno, diventerà sede di un’attività didattica e ospiterà un museo della civiltà contadina.

Earcuff in argento rosato
Earcuff in argento rosato
Orecchino ape di Rosato
Orecchino ape di Rosato






 

PdPaola raddoppia e si riposiziona




È un paradosso, ma il covid ha spinto le vendite di PdPaola, azienda di gioielli catalana fondata nel 2014 a Barcellona da Paola Sasplugas e suo fratello Humbert. Il brand, distribuito inFrancia, Germania, Italia, Regno Unito, Stati Uniti oltre che in Spagna, nel 2020 è cresciuto a tre cifre: ha aumentato le sue vendite del 105%, con un fatturato di 24 milioni di euro. Tanto, ma la Maison pensa di fare ancora meglio quest’anno, con un obiettivo di 45 milioni di euro di fatturato. Tutto merito delle vendite online, oltre che dell’abilità della designer e dei 60 collaboratori in azienda.

PdPaola collezione New Letters
PdPaola collezione New Letters

Il 90% delle vendite di PdPaola, infatti, avvengono al di fuori della Spagna. Il marchio di gioielli registra l’80% delle sue entrate attraverso il proprio e-commerce e il 20% con i distributori autorizzati, o marketplace come Zalando. In ogni caso, il brand è distribuito in 1.500 punti vendita, di cui 300 in Spagna. E, dopo aver fatto goal con l’e-shopping, la Maison pensa di sviluppare la vendita nei negozi tradizionali, con l’apertura di flagship store. Non solo: il brand vuole riposizionarsi nell’area del lusso accessibile, migliorando la qualità. In Italia il brand vende attualmente circa il 12% dei suoi gioielli.

Collana Engrave Me
Collana Engrave Me
Orecchini Esssential
Orecchini Esssential

Collezione New Letters indossata
Collezione New Letters indossata







Fope rimane in utile


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Fope stringe i denti e si aspetta un futuro migliore. I conti 2020 dell’azienda orafa quotata al listino Aim di Borsa Italiana risentono, inevitabilmente, dell’effetto covid. Ma poteva andare peggio. Secondo i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2020, i ricavi del gruppo veneto sono scesi a 26 milioni di euro rispetto ai 35 milioni del 2019, ma la notizia positiva per gli azionisti è che l’anno non si è chiuso in rosso, ma ancora in utile, anche se sceso a 1,65 milioni rispetto ai 4,85 milioni del 2019. In sintonia con questi risultati sono l’Ebitda e l’Ebit (in sostanza i margini lordi) che si sono attestati rispettivamente a 3,95 milioni e a 2,34 milioni.

Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, alla presentazione dei dati di bilancio 2018
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope

Siamo soddisfatti del dato di chiusura dei ricavi, superiore alle aspettative; la flessione del 25,7% rispetto al 2019, e in particolare dell’11% se compariamo il dato relativo ai soli paesi con significativo impatto turistico, è un risultato che ci conforta rispetto la rilevanza che il brand Fope ha per i nostri concessionari e come prima scelta per le nostre clienti. L’attenta gestione dei costi nelle fasi di lockdown e le vendite, realizzate con le marginalità precedenti all’emergenza sanitaria, hanno consentito di mantenere un adeguato livello di profitto e la distribuzione di dividendi nel corso del mese di dicembre 2020. La gestione finanziaria, che non ha subito impatti significativi in seguito ai periodi di lock down, ha consentito di procedere con gli investimenti programmati. Anche alla luce dei risultati del 2020 raggiunti in una situazione difficile, guardiamo al 2021 con ottimismo e crediamo nella capacità di ottenere risultati positivi, nonostante il contingente periodo di emergenza sanitaria non consenta di sciogliere tutte le incertezze riguardo la risposta dei mercati. Risulta tuttavia positivo, e in linea con le nostre aspettative, il riscontro avuto fino ad ora dai nostri migliori concessionari.
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope

Fope, orecchini della collezione Panorama in oro e pavé di diamanti
Fope, orecchini della collezione Panorama in oro e pavé di diamanti







Conti brillanti per Gismondi 1754




Conti brillanti per Gismondi 1754, storica società genovese quotata al listino Aim di Borsa Italiana. Dall’inizio del mese di dicembre i concessionari wholesale in Italia hanno concluso vendite per 155.000 mila euro, così come dal Mercato Middle East, oltre agli importanti ordini confermati e già comunicati a novembre, sono stati registrate ulteriori vendite per 51.000 euro. Anche il franchising di Praga nei primi 14 giorni di dicembre ha registrato vendite per 71.200 euro.

Anello della collezione Era in oro rosa e smeraldi
Anello della collezione Era in oro rosa e smeraldi

Anche alla luce di queste nuove vendite, i ricavi consolidati gestionali (non assoggettati a revisione contabile) al 10 dicembre risultano pari a 6 milioni, rispetto ai 3,4 milioni del 30 settembre, superando già i ricavi consolidati dell’intero anno 2019 che si erano attestati a 5,75 milioni. Un dato in controtendenza, che assume un valore strategico, considerando il momento storico che tutto il mondo sta attraversando per via della pandemia.

Collana della collezione Era in oro rosa e smeraldi
Collana della collezione Era in oro rosa e smeraldi

Ci teniamo a sottolineare questi risultati perché sono frutto di una strategia proattiva della nostra Società. Sono orgoglioso di aver elaborato con il mio management già a marzo con il recovery plan che, messo a punto in tempi stretti, ci ha consentito di reagire alla complessa situazione data dal Covid concentrando i nostri sforzi sulla creazione di una forza vendita in Italia, sull’ampliamento del canale wholesale internazionale ed e-commerce che si sta dimostrando efficace e in grado di generare volumi di vendita anche superiori alle aspettative, anche tenuto conto dell’attuale contesto.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi







Per Gismondi 1754 nove mesi in crescita




Il covid non ha contagiato il business di Gismondi 1754, azienda di gioielleria genovese quotata alla Borsa Italiana nel listino Aim. I dati relativi ai primi nove mesi, infatti, indicano risultati in controtendenza rispetto agli andamenti di settore. Al 30 settembre, Gismondi 1754 mostra, infatti, un fatturato in crescita, consolidando il proprio brand sul mercato. I ricavi consolidati nei primi nove mesi sono stati pari a 3,4 milioni di euro, in crescita del +7%, rispetto ai 3,2 registrati nel corrispettivo periodo 2019. Il terzo trimestre 2020, in particolare, è cresciuto del 9% rispetto al terzo trimestre 2019. Un risultato che l’azienda attribuisce al canale wholesales a livello europeo, che ha registrato una crescita del 239% per ricavi pari a 83.304 euro, il negozio di S. Moritz, che ha registrato +141% di vendite corrispondenti e le special sales, punto di forza ed elemento distintivo dell’offerta di Gismondi 1754.

Bracciale Dedalo in oro rosa e diamanti
Bracciale Dedalo in oro rosa e diamanti

In una nota, la società precisa che analizzando i ricavi per aree geografiche, al 30 settembre 2020 l’incidenza sul fatturato consolidato gestionale è crescente in modo trasversale rispetto a tutti i mercati in cui Gismondi 1754 opera, con particolare menzione per il mercato statunitense (pari al 43% del fatturato) e il mercato italiano (pari al 14% dei ricavi). Usa ed Europa si confermano le aree che incidono maggiormente sul fatturato del Gruppo, ma si stanno progressivamente affermando anche il mercato russo e il Middle East, entrambi con un’incidenza del 7%. Il resto dei Paesi vale complessivamente il 10% del fatturato consolidato.

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

Siamo davvero molto soddisfatti perché questi risultati si inseriscono in un contesto di mercato molto difficile globalmente e in un comparto, quello del lusso, che complessivamente sta registrando perdite diffuse. Gismondi 1754 cresce in controtendenza e per questo motivo il valore del +7% dei primi 9 mesi del 2020 acquista un valore ancor più rilevante perché, al di là dell’aspetto economico, la Società oggi ha una sua riconoscibilità che ci consente di mantenere i nostri standard senza venir meno ai nostri principi caratterizzanti, sia nella realizzazione artigianale delle nostre collezioni, sia nel rapporto fortemente fidelizzato con i nostri clienti, che va al di là della vendita di un gioiello.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Alta gioielleria Gismondi 1754, collana e orecchini della collezione Essenza, in oro bianco, diamanti e zaffiri
Alta gioielleria Gismondi 1754, collana e orecchini della collezione Essenza, in oro bianco, diamanti e zaffiri

Rispetto ai dati di fatturato per canale di vendita, spicca ancora la voce Special Sales, ovvero la vendita di gioielli su misura fortemente votata al tailor-made che, «in una fase storica complessa economicamente a causa della pandemia del coronavirus, testimonia il forte legame tra il brand e la propria clientela». Nel complesso, comunque, tutti i canali di vendita tengono, a testimonianza di una riconoscibilità del valore dei prodotti sempre più consolidata che ha consentito a Gismondi 1754 non solo di assorbire le difficoltà del canale retail (i negozi di Milano e Portofino in particolare), nei momenti di lockdown, ma di mettere a segno una crescita del fatturato di periodo.

Collana della collezione Prato Fiorito, Gismondi 1754. Diamanti, zaffiri e smeraldi
Collana della collezione Prato Fiorito, Gismondi 1754. Diamanti, zaffiri e smeraldi







Fope, buona la Prima




Il 2017 Fope brilla grazie al successo della collezione Prima e delle vendita in Usa e Europa. In programma nuovi investimenti ♦︎

Buona la Prima. Nel senso di collezione di gioielli, quelli a marchio Fope. La linea di gioielli Prima, presentata nel 2017, infatti, ha avuto il merito di incrementare i ricavi dell’azienda di Vicenza del 20%, senza cannibalizzare le altre collezioni. Il dato è stato comunicato a una platea di analisti finanziari a Milano, durante la presentazione dei risultati economici della società di gioielleria per il 2017. Il successo del marchio, e della linea Prima in particolare, è dovuto a due fattori, quelli che caratterizzano Fope: lo stile e la tecnologia utilizzata per realizzare i gioielli. «Nascoste in un bracciale Prima, per esempio, ci sono fino a 150 micro molle, che conferiscono elasticità ma anche morbidezza al gioiello: un sistema che vanta un brevetto mondiale», ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda, Diego Nardin. Che, oltre al continuo rinnovamento delle linee di gioielli, ha sottolineato gli sforzi della società, quotata da un paio d’anni al listino Aim della Borsa, nel giocare su due fattori: espansione della distribuzione e investimenti in tecnologia.

Export e investimenti

I risultati già si vedono e consolidano Fope come il secondo gruppo italiano del settore, dopo Damiani, che però ha tutt’altra storia. La decisione di quotarsi in Borsa è stata coraggiosa e, nel panorama delle piccole e medie imprese italiane, una mossa abbastanza insolita. Ma lungimirante. L’azienda, infatti, ha utilizzato il nuovo capitale per espandere il proprio business. E gli investitori lo hanno capito, visto che il valore del titolo è più che raddoppiato in un anno. «C’è un aumento significativo di tutti gli indicatori e una forte solidità patrimoniale», ha sottolineato Nardin.«La crescita delle vendite ha riguardato i principali mercati esteri sui quali stiamo concentrando gli investimenti». Per questo, per esempio, è stata costituita Fope Usa, una controllata che ha preso il posto della precedente realtà societaria in America. All’estero, d’altra parte, Fope registra l’80% dei ricavi. E nel 2017 quelli nelle Americhe (Usa, Canada, Centroamerica) sono lievitati del 22%. Ma i ricavi vanno benone anche in Europa (+24%): da notare che è stata appena costituita la Fope Jewellery Limited, società di diritto britannico. Le mosse di rifocalizzazione societaria delle controllate Usa e britannica sono da vedere, forse, anche in relazione a due aspetti non secondari: la guerra dei dazi Usa-Europa e la Brexit: «Siamo preparati, in tutti e due i casi potremmo utilizzare le due società con una semplice riqualificazione della ragione sociale», ha commentato il manager.

In ogni caso, anche l’Italia tutto sommato non delude (+9%). Tra l’altro, ha fatto notare Nardin, la crescita non è stata frenata da un ritocco all’insù di circa il 5% su parte del listino. Segno che per ottenere i gioielli del brand non si sta a guardare troppo il prezzo. Una parte del risultato, infine, è merito anche del successo della boutique monomarca aperta in piazza San Marco e che fa parte pienamente del perimetro aziendale a partire dallo scorso novembre.

I conti del 2017

I ricavi netti del 2017 sono stati di 28,03 milioni, in aumento del 21,4% rispetto ai 23,08 dell’anno precedente. Sono migliorati anche i margini: l’Ebitda (risultato lordo) è di 3,9 milioni (+72%) rispetto ai 2,26 del 2016. Se siete azionisti di Fope, sappiate anche che 600mila euro del risultato netto, salito a 2,33 milioni, sarà distribuito sotto forma di dividendi, mentre il resto rimarrà in azienda, perché Fope non si ferma qui. Nardin ha citato la volontà di aumentare il numero di shop in shop (ora sono 13) in giro per il mondo, di aprire un monomarca a Londra e di un ambizioso progetto di ampliamento di uffici e sito produttivo a Vicenza. Ultimo dato, ma non meno importante: anche per il 2018 le previsioni sono positive. Dovrebbe essere un altro anno d’oro.





Bracciali in oro rosa, bianco e giallo della collezione Prima
Bracciali in oro rosa, bianco e giallo della collezione Prima

Anello in oro e diamanti della collezione Prima
Anello in oro e diamanti della collezione Prima
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, alla presentazione dei dati di bilancio 2018
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, alla presentazione dei dati di bilancio 2018
Collane in oro e diamanti, Fope
Collane in oro e diamanti, Fope
Bracciali della collezione Prima
Bracciali della collezione Prima

Un anno del titolo Fope in Borsa
Un anno del titolo Fope in Borsa







Pandora tocca 2 miliardi

I braccialetti componibili di Pandora, uniti a orecchini e pendenti, vanno a gonfie vele. Sulla base delle relazioni preliminari, il fatturato della società danese per il 2015 è aumentato di circa il 40% rispetto al 2014, raggiungendo quota 2 miliardi. L’aumento di fatturato, va precisato per gli amanti della finanza, è stato agevolato dal cambio di valuta favorevole rispetto all’anno precedente per circa l’11%. Tutte le regioni in cui sono distribuiti i gioielli Pandora hanno contribuito con una crescita a due cifre in valuta locale nel quarto trimestre, un elemento preponderante, con una crescita rispetto alle vendite natalizie previste. Dei ricavi abbiamo detto. Ma quanto guadagna Pandora su ogni braccialetto che vende? Ecco svelato: il margine lordo (Ebitda) è intorno al 37%. Traduciamo per i non addetti ai lavori. Su un bracciale da 100 euro, Pandora ne guadagna lordi 370. Da questa cifra però bisogna sottrarre gli interessi (gestione finanziaria), le tasse (gestione fiscale), i deprezzamento di beni e gli ammortamenti. Quello che resta sono gli utili netti e saranno resi noti a febbraio. Federico Graglia

Charm Pandora Cristallo di ghiaccio in Argento Sterling 925 e zirconia cubica. Prezzo: 65 euro
Charm Pandora Cristallo di ghiaccio in Argento Sterling 925 e zirconia cubica. Prezzo: 65 euro
Charm Pandora Fiocco di neve luccicante in Argento Sterling 925, zirconia cubica e cristallo blu. Prezzo: 55 euro
Charm Pandora Fiocco di neve luccicante in Argento Sterling 925, zirconia cubica e cristallo blu. Prezzo: 55 euro

Trimestre d’oro per Pandora

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Affari d’oro (in gran parte d’argento) per Pandora. L’azienda danese di gioielli componibili ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un fatturato di 482 milioni di euro, con un aumento del 41,4% rispetto al secondo trimestre 2014. Pandora vola in America (Nord e Sud), con una crescita del 43,8% (19,4% in valuta locale), l’Europa cresce del 38% (32% in valuta locale);  l’area Asia Pacifico si attesta a +44,1% (26,9% in valuta locale). Il fatturato proveniente dai negozi monomarca è aumentato del 54,7% e corrisponde al 59,3% del fatturato totale. Quello che fa impressione sono i profitti lordi: per ogni 100 euro di vendite, l’utile prima di tasse, ammortamenti eccetera (Ebitda) è di 36,4 euro. Infine, l’utile netto del trimestre: 122 milioni di euro, rispetto ai circa 88 milioni di euro del secondo trimestre 2014.

Collezione Pandora 2015
Collezione Pandora 2015

Damiani: più vendite con i monomarca

Per Damiani il 2014 ha significato un incremento dei ricavi consolidati da vendite del 4,3% a cambi correnti (150,4 milioni). Conferma di una «solida e duratura crescita» nel segmento retail (+7,2%), che incide per circa il 41% sul totale ricavi. L’utile non c’è ancora, ma le perdite si sono notevolmente ridotte a 3,5 milioni contro gli 8,6 del bilancio precedente. Il consiglio di amministrazione del gruppo di Valenza ha approvato il progetto di bilancio (che è stato chiuso al 31 marzo 2015). Migliora, soprattutto, la redditività: l’Ebitda (margine lordo) consolidato supera i 4 milioni di euro (era di 0,3 milioni di euro nel 2013). A quanto pare gli affari vanno bene soprattutto per i monomarca Damiani, che tra Italia ed estero, registrano una crescita del 25%. In buona performance anche il segmento wholesale (ingrosso), maggiormente penalizzato in passato dalla crisi dei consumi, ha registrato un recupero con ricavi in crescita del 2,4%. Damiani gestisce 54 punti vendita diretti, di cui 41 monomarca. Gli investimenti in giro per il mondo hanno, però, peggiorato l’indebitamento, salito a 50,5 milioni contro i 40,8 al 31 marzo 2014: uno scotto inevitabile se l’azienda vuole sostenere l’espansione sui mercati fuori dai confini. Un esempio è quello del progetto Damiani Ginza Tower, che consiste nella trasformazione di un edificio di nove piani, situato nella centralissima Chuo-street del quartiere di Ginza in Tokyo. Nell’edificio sarà situata la nuova boutique Damiani e la Vip room, che occuperanno quattro piani del palazzo e gli uffici della filiale giapponese del gruppo. La conclusione dei lavori di allestimento e l’apertura della boutique è prevista per l’estate. Federico Graglia

Rocca 1794, corner Damiani
Rocca 1794, corner Damiani
Margherita Buy
Margherita Buy ha scelto di indossare i gioielli Damiani in occasione dell’edizione dei premi David di Donatello 2014-2015, dove è stata incoronata miglior Attrice per la nona volta. Margherita ha indossato gli orecchini della collezione Drip Drop con diamanti neri e rubini e bracciale della collezione Swan
Da sinistra, Giorgio Grassi Damiani, la signora Montolivo, Guido Grassi Damiani e Riccardo Montolivo
Da sinistra, Giorgio Grassi Damiani, la signora Montolivo, Guido Grassi Damiani e Riccardo Montolivo

Con Bulgari bilancio d’oro per Lvmh

Pare che i gioielli italiani servano a produrre utili. Per i francesi. Secondo il consuntivo 2013 del gruppo Lvmh, colosso che spazia dalle borse di pelle allo champagne, fino a orologi e gioielli, l’acquisizione di Bulgari sembra sia un toccasana per i conti, perlomeno a leggere quanto dichiara la società. Il gruppo Lvmh ha chiuso il 2013 con ricavi a oltre 29 miliardi, contro i 28 del 2012. Ma l’area di attività relativa a gioielli e orologi ha perso qualche colpo: il fatturato è infatti sceso a 2,7 miliardi dai 2,8 dell’anno precedente. Eppure, gli utili netti sono aumentati. In particolare, per la divisione che riunisce brand cone Tag Heuer e Bulgari, gli utili sono lievitati a 375 milioni di euro rispetto a 334 del 2011. Insomma, un po’ meno vendite, ma maggiori guadagni. In particolare, Bulgari ha fato segnare un grande anno, come dimostra il successo della collezione Serpenti, con esposizioni organizzate a Shanghai, Dubai e New York. È andato bene, pare, anche il lancio della nuova collezione Diva, oltre alle linee B.zero1 e agli anelli di fidanzamento, che hanno contribuito al successo del marchio. La super testimonial Carla Bruni ha rafforzato la presenza internazionale di Bulgari, che ha svettato anche nel segmento orologi, con Bulgari Octo che mantenuto la sua posizione come top-of-the-line premium segnatempo maschile. Federico Graglia 

Un orologio Serpenti del 1965
Un orologio Serpenti del 1965

 

 

Bernard Arnault, presidente di Lvmh
Bernard Arnault, presidente di Lvmh

 

 

tabellahttp://gioiellis.com/ciao-ciao-trapani/

http://www.youtube.com/watch?v=OCIeNZxgeMw&list=PL2eQdNFmyj5h2XYXakuh9ewIahoB9n65z&feature=share&index=7

ukWith Bulgari gold budget to LVMH

It seems that the Italian jewelry serve to generate profits. For the French. According to the final 2013 LVMH group, ranging from the giant champagne leather bags, watches and jewelry up to the acquisition of Bulgari seems to be a panacea for all, at least to read what the company says. The LVMH group closed 2013 with revenues of over 29 billion, compared with 28 in 2012. But the area of activity related to jewelry and watches has lost some stroke : the turnover is in fact dropped to 2.7 billion from 2.8 the previous year. Still, the net profits have increased. In particular, the division that brings together brand cone Tag Heuer and Bulgari, profits have soared to 375 million euro, compared to 334 in 2011. In short, a little ‘ less sales, but higher earnings. In particular, Bulgari fate score a great year, as evidenced by the success of the collection Snakes, with exhibitions held in Shanghai, Dubai and New York. It went well, it seems, even the launch of the new Diva collection, in addition to the lines B.zero1 and the engagement rings, which have contributed to the success of the brand. The super testimonial Carla Bruni has strengthened its international presence of the Bulgarians, who has excelled in the segment watches, Bulgari Octo which maintained its position as a top-of -the-line premium timepieces for men.

france-flagAvec Bulgari budgétaire d’or pour LVMH

Il semble que les bijoux italien servent à générer des profits. Pour les Français. Selon la finale 2013 le groupe LVMH, allant des sacs en cuir de champagne géantes, des montres et des bijoux à l’acquisition de Bulgari semble être une panacée pour tous, au moins de lire ce que dit la société. Le groupe LVMH a fermé 2013 avec des revenus de plus de 29 milliards de dollars, comparativement à 28 en 2012. Mais le domaine de l’ activité liée à bijoux et montres a perdu la course : le chiffre d’affaires est en effet tombé à 2,7 milliards de 2,8 l’année précédente. Pourtant, les bénéfices nets ont augmenté. En particulier, la division qui regroupe marque cône Tag Heuer et Bulgari, les bénéfices ont grimpé à 375 millions d’euros, par rapport à 334 en 2011. En bref, un peu moins de ventes, mais des gains plus élevés. En particulier, Bulgari sort marquer une grande année, comme en témoigne le succès des serpents de collecte, avec des expositions tenues à Shanghai, Dubaï et New York. Ça s’est bien passé, il semble, même le lancement de la nouvelle collection Diva, en plus de la ligne B.zero1 et les bagues de fiançailles, qui ont contribué au succès de la marque. Le super témoignage Carla Bruni a renforcé sa présence internationale des Bulgares, qui a excellé dans les montres de segment, Bulgari Octo qui a maintenu sa position en tant que haut – de -gamme montres haut de gamme pour hommes.

german-flagMit Bulgari Gold Budget für LVMH

Es scheint, dass die italienischen Schmuck dienen, Gewinne zu erzielen. Für die Französisch. Nach dem abschließenden 2013 LVMH-Gruppe, die von den riesigen Champagner Ledertaschen, Uhren und Schmuck bis zu der Übernahme von Bulgari scheint ein Allheilmittel für alle sein, zumindest zu lesen, was die Firma sagt. Die LVMH-Gruppe geschlossen 2013 mit einem Umsatz von über 29 Milliarden, verglichen mit 28 im Jahr 2012. Aber der Tätigkeitsbereich, um Schmuck und Uhren Zusammenhang hat einige Schlaganfall verloren : Der Umsatz ist in der Tat fiel auf 2,7 Milliarden von 2,8 im Vorjahr. Dennoch haben sich die Netto- Gewinne erhöht. Insbesondere die Sparte, die Marke Tag Heuer Kegel und Bulgari zusammen bringt, Gewinne zu 375.000.000 € gestiegen, im Vergleich zu 334 im Jahr 2011. Kurz gesagt, ein wenig “weniger Umsatz, aber höhere Erträge. Insbesondere Bulgari Schicksal punkten ein großartiges Jahr, wie der Erfolg der Sammlung Schlangen, mit Ausstellungen in Shanghai, Dubai und New York statt belegt. Es ging gut, so scheint es, auch die Markteinführung der neuen Diva -Kollektion, neben der Linien B.zero1 und die Verlobungsringe, die zum Erfolg der Marke beigetragen haben. Der Super- Zeugnis Carla Bruni hat seine internationale Präsenz der Bulgaren, die im Segment Uhren übertroffen hat, Bulgari Octo, der seine Position als Top -of- the-Line- Premium- Uhren für Männer beibehalten gestärkt.

flag-russiaС золотой Bulgari бюджета на LVMH

Кажется, что итальянский ювелирный служить для получения прибыли. Для французов. Согласно окончательному 2013 LVMH группы, начиная от гигантских шампанское кожаные сумки, часы и ювелирные изделия до приобретения Bulgari кажется панацеей для всех, по крайней мере, читать то, что говорит, что компания. Группа LVMH закрыты 2013 с доходами более 29 млрд. по сравнению с 28 в 2012 году. Но сфера деятельности, связанной с ювелирных изделий и часов потерял некоторое инсульт :оборот на самом деле упал до 2,7 млрд. с 2,8 в предыдущем году. Тем не менее, чистая прибыль увеличились. В частности, подразделение, которое объединяет бренд конуса Tag Heuer и Bulgari, прибыль резко возросли до 375 млн. евро, по сравнению с 334 в 2011 году. Короче говоря, немного ” меньше продаж, но более высокие заработки. В частности, Bulgari судьба забить отличный год, о чем свидетельствует успех Змеи сбора, с выставок, проводимых в Шанхае, Дубае и Нью-Йорке. Все прошло хорошо, кажется, даже о запуске новой коллекции Diva, в дополнение к линии B.zero1 и обручальные кольца, которые внесли свой вклад в успех бренда. Супер свидетельство Карла Бруни укрепила свое международное присутствие болгар, кто преуспел в часы сегмента, Bulgari Octo который сохранил свои позиции в качестве топ-оф -линии премиум часы для мужчин.

spain-flagCon Bulgari balance en oro por LVMH

Parece que la joyería italiana sirven para generar beneficios. Para los franceses. De acuerdo con el grupo final 2013 LVMH, que van desde las gigantescas bolsas de cuero de champagne, relojes y joyas hasta la adquisición de Bulgari que parece ser una panacea para todos, por lo menos para leer lo que dice la compañía. El grupo LVMH cerró 2013 con unos ingresos de más de 29 millones de dólares, en comparación con 28 en 2012. Pero el área de la actividad relacionada con las joyas y relojes ha perdido algún golpe : el volumen de negocios es, de hecho se redujo a 2,7 mil millones desde el 2,8 del año anterior. Sin embargo, los beneficios netos han aumentado. En particular, la división que agrupa a cono marca Tag Heuer y Bulgari, los beneficios se han disparado a 375 millones de euros frente a 334 en 2011. En resumen, un poco ‘ menos ventas, pero mayores ingresos. En particular, Bulgari destino anotar un gran año, como lo demuestra el éxito de las Serpientes de cobro, con exposiciones celebradas en Shanghai, Dubai y Nueva York. Me fue bien, al parecer, incluso el lanzamiento de la nueva colección de la diva, además de las líneas B.zero1 y los anillos de compromiso, que han contribuido al éxito de la marca. El súper testimonial Carla Bruni ha reforzado su presencia internacional de los búlgaros, que se ha destacado en los relojes del segmento, Bulgari Octo que mantuvo su posición como un top- of-the -line de relojes de alta calidad para hombres.

Damiani, tre mesi in bianco e nero

Niente da fare, Damiani resta in rosso, anche se di poco. Direte: ma a noi che importa? Importa, invece. Perché in Italia di grandi gruppi nel settore ce ne sono pochi, anzi, praticamente nessuno. La piemontese Damiani è una delle poche aziende che tenta di farsi largo tra i colossi francesi che come schiacciasassi acquistano marchi di gioielleria (e del lusso) come fossero sacchetti di patatine. Quindi, i conti della Damiani ci interessano.  Il risultato è incoraggiante, ma la strada da fare è lunga.

Veniamo prima alle notizie positive: nel periodo in questione i negozi a gestione diretta in Italia e all’estero hanno complessivamente registrato ricavi in incremento del 24,1% a tassi costanti. Anche perché i negozi sono aumentati di numero e, quindi, è logico che anche i ricavi si siano incrementati. Con un distinguo generale: il fatturato ha registrato una buona performance all’estero, mentre nel mercato italiano, «sempre colpito dalla stagnazione dei consumi e da una generale incertezza, hanno evidenziato una contrazione». Non per nulla l’azienda spinge per aprire nuovi store nei Paesi in cui l’economia tira (gestisce 52 punti vendita diretti posizionati nei principali vie internazionali del lusso), mentre in Italia i consumi ristagnano. Nonostante questo, però, Damiani nota che anche Italia c’è stato un incremento, anche se contenuto: +1,5% rispetto al 30 giugno 2012.

I conti: il gruppo Damiani nei tre mesi in esame ha incassato 33,1 milioni di euro, rispetto ai 31,4 milioni registrati nell’analogo periodo dell’esercizio precedente, con una variazione positiva del 7,7% a tassi di cambio costanti e del 5,4%, a tassi di cambio correnti. In particolare, i ricavi nel canale retail sono cresciuti del 24,1%, a tassi di cambio costanti e del 20,3% a tassi di cambio correnti.

Note negative: Damiani venderà anche di più, ma perde. L’ebitda (spieghiamo a chi non se ne intende di finanza: si tratta dell’utile lordo, prima delle tasse) del gruppo è negativo  per 572mila euro, anche se in miglioramento rispetto ai –1,1 milioni di euro al 30 giugno 2012. Il problema è che le vendite non coprono i costi: il risultato operativo del gruppo è stato negativo (–1,3 milioni di euro) e alla fine la perdita netta del Gruppo è stata di 2 milioni di euro. Guadiamo il lato positivo: l’anno scorso alla stessa data la perdita era di 2,8 milioni. Il fatto è che Damiani deve continuare a investire sui mercati esteri, ma questo costa. E così i debiti aumentano, anche se sono sotto la soglia del livello di guardia: le passività sono salite a 34,3 milioni di euro rispetto ai 33,0 milioni al 31 marzo 2013. Federico Graglia

Guido Grassi Damiani all'inagurazione dello store di Mosca
Guido Grassi Damiani all’inagurazione dello store di Mosca

English flagDamiani black and white
Nothing to do, Damiani remains in the red, albeit slightly . You say, but what does it matter to us ? Import instead. Why in Italy in the field of large groups there are few , indeed , virtually none. The Piedmont Damiani is one of the few companies that try to make their way among the giants of French as a steamroller buy jewelery brands ( and luxury ) as if they were bags of chips . Therefore , the accounts of Damiani interest us. The result is encouraging, but it is a long way to go .

We come before the good news : in the period in question directly operated stores in Italy and abroad have registered a total revenue increase of 24.1 % at constant rates . Also because the stores are increased in number and , therefore, it is logical that the revenues will be increased. With a general distinction : the turnover registered a good performance abroad, while the Italian market , “always struck by the stagnation of consumption and a general uncertainty , showed a contraction .” Not for nothing the company pushes to open new stores in countries where the economy pulls ( handles 52 direct points of sale located in the main streets of the international luxury ), while in Italy the consumption stagnated . Despite this, however , note that even Damiani Italy there has been an increase , although content : +1.5 % compared with 30 June 2012.

Accounts : the Damiani group in the three -month period has grossed 33.1 million euro , compared to 31.4 million in the same period the previous year, an increase of 7.7 % at constant exchange rates and 5.4% at current exchange rates . In particular , sales in the retail channel grew by 24.1% , at constant exchange rates and by 20.3 % at current exchange rates .

Only negative : Damiani also sell more, but loses. EBITDA ( explain who does not understand finance : this is the gross profit , before taxes ) of the group was a negative € 572mila , although an improvement compared to € 1.1 million at 30 June 2012 . The problem is that sales do not cover costs : the operating profit of the group was negative (-1.3 million euro ) and at the end of the Group’s net loss was EUR 2 million . Ford on the bright side : last year at the same date the loss was 2.8 million. The fact is that Damiani must continue to invest in foreign markets, but this costs . And so the debt increases, even if they are below the threshold of alert level : liabilities increased to € 34.3 million compared to 33.0 million at March 31, 2013.

France flagDamiani noir et blanc
Rien à faire , Damiani reste dans le rouge , bien que légèrement . Vous dites , mais qu’importe nous ? Importer à la place. Pourquoi en Italie dans le domaine des grands groupes, il ya peu , en effet , pratiquement aucun. Le Piémont Damiani est l’une des rares entreprises qui tentent de se frayer un chemin parmi les géants de français un rouleau compresseur acheter des marques de bijoux ( et de luxe ) comme si elles étaient des sacs de chips. Par conséquent , les comptes de Damiani nous intéressent . Le résultat est encourageant, mais il reste un long chemin à parcourir.

Nous venons devant les bonnes nouvelles : dans la période en question directement magasins exploités en Italie et à l’étranger ont enregistré une augmentation du chiffre d’affaires total de 24,1% à taux de change constants . Aussi parce que les magasins sont augmentés en nombre et, par conséquent , il est logique que les revenus seront augmentés . Avec une distinction générale : le chiffre d’affaires a enregistré une bonne performance à l’étranger , tandis que le marché italien , «toujours frappé par la stagnation de la consommation et une incertitude générale , a montré une contraction . ” Pas pour rien la société pousse à ouvrir de nouveaux magasins dans les pays où l’économie tractions ( poignées 52 points directs de vente situés dans les principales rues de la luxe international ) , tandis qu’en Italie, la consommation a stagné . Malgré cela, cependant, noter que même Damiani Italie il ya eu une augmentation , bien que le contenu : +1,5% par rapport au 30 Juin 2012.

Comptes : le groupe Damiani dans la période de trois mois a rapporté € 33,1 millions , contre 31,4 millions pour la même période de l’exercice précédent, soit une hausse de 7,7 % à taux de change constants et de 5,4 % à taux de change courants . En particulier , les ventes du réseau de détail ont augmenté de 24,1% , à taux de change constants et de 20,3 % à taux de change courants .

Seul point négatif : Damiani vendent également plus , mais perd . EBITDA ( expliquer qui ne comprend pas la finance : c’est le bénéfice brut , avant impôts ) du groupe était un 572mila négatif de € , même si une amélioration par rapport à 1,1 M € au 30 Juin 2012 . Le problème est que les ventes ne couvrent pas les coûts : le bénéfice d’exploitation du groupe a été négatif (-1,3 millions d’euros) et à la fin de la perte nette du Groupe était de 2 millions d’euros . Ford sur le côté positif : l’année dernière à la même date , la perte était de 2,8 millions . Le fait est que Damiani doit continuer à investir sur les marchés étrangers , mais cela coûte . Et si la dette augmente , même si elles sont en dessous du seuil de niveau d’alerte : passifs ont augmenté à 34,3 M € contre 33,0 millions au 31 Mars 2013.

German flagDamiani Schwarz und Weiß
Nichts zu tun , bleibt Damiani in rot, wenn auch nur geringfügig . Sie sagen , aber was bedeutet es für uns keine Rolle ? Importieren statt . Warum in Italien im Bereich der großen Gruppen gibt es nur wenige , ja , praktisch keine. Das Piemont Damiani ist eines der wenigen Unternehmen, die ihren Weg zu den Giganten der Französisch als Dampfwalze kaufen Schmuckmarken ( und Luxus ) zu machen , als ob sie Tüten Chips waren zu versuchen. Daher werden die Konten der Damiani interessiert uns . Das Ergebnis ist ermutigend, aber es ist ein langer Weg zu gehen.

Wir kommen , bevor die gute Nachricht : in der fraglichen Zeit direkt betriebenen Filialen in Italien und im Ausland eine Gesamtumsatzsteigerung von 24,1% zu konstanten Wechselkursen angemeldet haben. Auch, weil die Geschäfte sind in der Anzahl erhöht , und daher ist es logisch , dass die Einnahmen erhöht werden. Mit einem allgemeinen Unterscheidung : Der Umsatz registriert eine gute Leistung im Ausland, während der italienische Markt , ” immer von der Stagnation des Konsums und einer allgemeinen Unsicherheit schlug , zeigte eine Kontraktion. ” Nicht umsonst hat das Unternehmen stößt auf neue Geschäfte in Ländern, in denen die Wirtschaft reißt ( Griffe 52 direkte Verkaufsstellen in den Hauptstraßen der internationalen Luxus befindet ), während in Italien der Konsum stagnierte. Trotz dieser, beachten Sie jedoch, dass auch Damiani Italien gibt es einen Anstieg , obwohl Gehalt: 1,5 % im Vergleich zum 30. Juni 2012 .

Konten : Die Damiani Gruppe im Zeitraum von drei Monaten hat 33.100.000 € brutto verdient , im Vergleich zu 31,4 Mio. in der Vergleichsperiode im Vorjahr , eine Steigerung von 7,7% zu konstanten Wechselkursen und 5,4% zu aktuellen Wechselkursen . Insbesondere wuchs der Umsatz im Retail-Kanal von 24,1% bei konstanten Wechselkursen und von 20,3% bei aktuellen Wechselkursen .

Nur negativ: Damiani auch mehr verkaufen , verliert aber . EBITDA ( erklären , die nicht Finanz verstehen : das ist das Bruttoergebnis vor Steuern ) der Gruppe betrug minus € 572mila , obwohl eine Verbesserung gegen auf 1,1 Mio. € zum 30. Juni 2012 . Das Problem ist , dass der Umsatz nicht die Kosten decken : Das operative Ergebnis der Gruppe negativ war (-1,3 Millionen Euro) und am Ende der Nettoverlust des Konzerns betrug 2 Mio. EUR. Ford auf der hellen Seite : Im vergangenen Jahr zum gleichen Zeitpunkt betrug der Verlust 2,8 Millionen . Tatsache ist, dass Damiani müssen weiterhin in ausländischen Märkten investieren, aber das kostet . Und so werden die Schulden erhöht , auch wenn sie die Schwelle von Alarmstufe sind : Verbindlichkeiten stiegen auf 34,3 Mio. € zum 31. März 2013 im Vergleich zu 33,0 Mio. Euro.

Russian flagДамиани черно-белый

Ничего общего, Дамиани не остается в минусе, хотя и немного. Вы говорите, но какое это имеет значение для нас? Импорт вместо этого. Почему в Италии в области больших групп есть немногие, действительно, практически нет. Пьемонт Дамиани является одним из немногих компаний, которые пытаются внести свой путь среди гигантов французского как паровой каток бай ювелирных брендов (и роскоши), как если бы они были мешки с чипов. Таким образом, счета Дамиани интересовать нас. Результат обнадеживает, но это долгий путь.

Мы пришли, прежде чем хорошие новости : в рассматриваемый период непосредственно работать магазины в Италии и за рубежом зарегистрировали общее увеличение выручки на 24,1% при постоянном валютном. Также, потому что магазины увеличиваются в количестве и, поэтому, логично, что доходы будут увеличены. С общей различия : оборот зарегистрировано хорошую производительность за рубежом, в то время как итальянский рынок, ” всегда поражала стагнации потребления и общей неопределенности, показали сокращение. ” Не зря компания толкает открывать новые магазины в странах, где экономика тянет (ручки 52 прямых торговых точек, расположенных на главных улицах международного роскоши), в то время как в Италии потребление на прежнем уровне. Несмотря на это, однако, отметить, что даже Дамиани Италия наблюдается увеличение, хотя содержание : 1,5 % по сравнению с 30 июня 2012 года.

Счета группа Дамиани в трехмесячный срок собрал 33100000 евро, по сравнению с 31,4 млн за тот же период предыдущего года, увеличившись на 7,7% при неизменном курсе валют и 5,4% по текущему обменному курсу. В частности, объем продаж в розничном канале вырос на 24,1%, при неизменном курсе валют и на 20,3% по текущим обменным курсам.

Только отрицательный : Дамиани также продавать больше, но проигрывает. EBITDA (объяснить, кто не понимает, финансы : это валовая прибыль, до вычета налогов) группы был отрицательным € 572mila, хотяулучшение по сравнению с 1,1 млн. € на 30 июня 2012. Проблема в том, что продажи не покрывают издержек : операционная прибыль группы был отрицательным (-1,3 миллионов евро) и в конце чистый убыток Группы составил 2 млн. евро. Форд на яркой стороне : в прошлом году на эту же дату убыток составил 2,8 млн.. Дело в том, что Дамиани должны продолжать вкладывать средства на зарубежных рынках, но это стоит. И поэтому долг растет, даже если они ниже порога уровня оповещения : обязательства увеличились на 34,3 млн. € по сравнению с 33,0 млн. на 31 марта 2013 года.

Damiani più rosa che rosso

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Si può perdere soldi ed essere felici? No. Ma un po’ meno preoccupati sì. È quanto accade a Damiani, apprezzata maison italiana, l’unica che abbia avuto il coraggio di quotarsi in Borsa. Rispetto agli altri gruppi della gioielleria, quindi, Damiani è costretta a rendere pubblici i conti della propria attività. Ergo, mentre molti colleghi piangono in silenzio i danni della crisi, Damiani non li nasconde. Premesso questo, veniamo ai conti del 2012, approvati dall’assemblea di bilancio di venerdì 14 giugno. Damiani ha dovuto archiviare un altro anno in rosso ma, per sua fortuna, si tratta di un rosso più tendente al rosa, cioè meno profondo di quello dell’anno precedente: siamo ora a – 8,6 milioni si euro, mentre 12 mesi fa il risultato negativo era stato di 11,9 milioni. Ok, non è che uno fa i salti di gioia se perde soldi a ripetizione, ma sembra il segno di un trend in miglioramento. Il margine lordo consolidato (Ebitda) è invece negativo per 2,7 milioni, anche qui in migliorameto.

I dati di bilancio dicono anche che i ricavi al 31 marzo 2013 (i Damiani hanno un anno fiscale spostato di tre mesi)  sono stati di 137,8 milioni rispetto ai 151,6 milioni di euro al 31 marzo 2012. Insomma, il 9% in meno di ricavi, ma meno perdite: segno che l’azienda non sta con le mani in mano. Anzi, per la verità prosegue nella sua espansione all’estero, dove la crisi italiana non c’è: Damiani gestisce 70 punti vendita, di cui 49 diretti e 21 in franchising nelle principali vie delle grandi città in Italia e all’estero. Nel corso dello scorso anno sono state inaugurate sei nuove boutique all’estero. E a maggio è arrivata la prima boutique monomarca Damiani a New Delhi, all’interno del lussuoso Oberoi Hotel.

Ecco il commento ufficiale del  presidente del gruppo: Guido Grassi Damiani:

“L’anno fiscale si chiude in un contesto ancora complicato e difficile con il quale il nostro Gruppo si è dovuto confrontare e che ha fortemente condizionato i risultati conseguiti. Tuttavia nel corso dei dodici mesi chiusi al 31 marzo 2013 siamo cresciuti con le nostre boutique monomarca e multimarca a gestione diretta, che hanno confermato i trend positivi che si protraggono da quattro esercizi consecutivi a testimonianza dell’apprezzamento delle nostre collezioni da parte del cliente finale, nazionale ed estero. Abbiamo continuato ad investire in Greater China dove siamo presenti con 9 negozi, tra cui Pechino e Shanghai recentemente inaugurati. L’ulteriore implementazione della strategia distributiva, più orientata sul canale retail e sull’estero, e la piena evidenza degli interventi strutturali sui costi operativi, confermati dall’avvio del nuovo esercizio, porta a ritenere che nel 2013/2014 il Gruppo Damiani possa veder riflessi anche in apprezzabili risultati economico-finanziari quanto raggiunto sul piano commerciale, di prodotto e di mercato”.

Ed è anche quanto si augura gioiellis.com. Federico Graglia

English flagDamiani in pink
You can lose money and be happy ? No. But a little ‘ less concerned yes . This is what happens to Damiani , popular Italian fashion house , the only one who has had the courage to go public . Compared with other groups of the jewelry , then , Damian is forced to make public the accounts of its activities . Ergo , while many colleagues mourn in silence the damage of the crisis, Damiani does not hide them . That said, we come to the accounts of 2012, approved by the budget on Friday, June 14. Damiani has had to close another year in the red , but luckily for him , it is a more pinkish red , that is shallower than that of the previous year , we are now in – is € 8.6 million , but 12 months ago the negative result was 11.9 million . Okay, that one does not jump for joy if it loses money in repetition , but it seems a sign of an improving trend . The consolidated gross margin (EBITDA ) was a loss of 2.7 million , even here in migliorameto .

The budget figures also say that the revenue March 31, 2013 ( the fiscal year Damiani have moved three months ) were 137.8 million compared with € 151.6 million at 31 March 2012 . In short, the 9 % less revenue , less losses but a sign that the company is not in our hands . Indeed, for the truth continues its expansion abroad , where the crisis is not Italian Damiani operates 70 outlets , including 49 direct and 21 franchises in the main streets of the big cities in Italy and abroad. During last year’s were opened six new stores abroad. And in May came the first store in New Delhi Damiani , inside the luxurious Oberoi Hotel.

Here’s the official comments of the president of the group: Guido Grassi Damiani :

” The fiscal year ends in a still complicated and difficult with which our Group has been confronted and has strongly influenced the results . However, during the twelve months ended March 31, 2013 we have grown with our mono-brand boutiques and multi-brand direct management, which confirmed the positive trends that continue for four consecutive years in testimony to the appreciation of our collections by the end customer , domestic and foreign . We continued to invest in Greater China where we have 9 stores , including Beijing and Shanghai recently opened . The further implementation of the distribution strategy , geared more to the retail channel and external , and the full evidence of structural interventions on operating costs , confirmed since the start of the new year , leads us to believe that in 2013/2014 will see the Damiani Group also reflected in appreciable financial results as achieved in commercial , product and market . ”

And it is also what is hoped gioiellis.com .

France flagDamiani en rose

Vous pouvez perdre de l’argent et d’être heureux ? Non, mais un peu moins oui concernés. C’est ce qui arrive à Damiani, maison populaire de la mode italienne, le seul qui a eu le courage de le rendre public. Comparé avec d’autres groupes de la bijouterie, alors, Damian est obligé de rendre publics les comptes de ses activités. Ergo, tandis que de nombreux collègues pleurent en silence les dégâts de la crise, Damiani ne les cache pas. Cela dit, nous arrivons à les comptes de 2012, approuvés par le budget, le vendredi 14 Juin. Damiani a dû fermer une autre année dans le rouge, mais heureusement pour lui, il est d’un rouge plus rosé, qui est moins profond que celui de l’année précédente, nous sommes maintenant en – est € 8,6 millions il ya 12 mois, mais le résultat négatif de 11,9 millions d’euros. D’accord, on ne saute pas de joie si elle perd de l’argent dans la répétition, mais il semble un signe d’une tendance à l’amélioration. La marge brute consolidée ( BAIIA ) est une perte de 2,7 millions, même ici dans migliorameto.

Les chiffres du budget disent aussi que les recettes 31 Mars 2013 (la exercice Damiani ont déménagé trois mois) étaient 137,8 M par rapport à € 151,6 millions au 31 Mars 2012. En bref, les 9% moins de revenus, moins de pertes, mais un signe que la société n’est pas entre nos mains. En effet, pour la vérité continue son expansion à l’étranger, où la crise n’est pas italien Damiani exploite 70 points de vente, dont 49 directs et 21 franchises dans les principales rues des grandes villes en Italie et à l’étranger. Au cours de l’année dernière ont été ouvert six nouveaux magasins à l’étranger. Et en mai provenait du premier magasin à New Delhi Damiani, dans le luxueux Hôtel Oberoi.

Voici les commentaires officiels du président du groupe : Guido Grassi Damiani :

” L’exercice se termine par un toujours compliqué et difficile à laquelle notre groupe a été confronté et a fortement influencé les résultats. Cependant, au cours des douze mois terminés le 31 Mars, 2013, nous avons grandi avec nos boutiques mono – marque et la gestion multi- marque directe, qui a confirmé les tendances positives qui continuent pendant quatre années consécutives dans le témoignage de l’appréciation de nos collections par le client final, nationaux et étrangers. Nous avons continué à investir dans la Grande Chine où nous avons 9 magasins, dont Beijing et Shanghai récemment ouvert. La poursuite de la mise en œuvre de la stratégie de distribution, plus orientée vers le canal de vente au détail et externe, et la preuve complète des interventions structurelles sur le coût de fonctionnement, confirmés depuis le début de la nouvelle année, nous porte à croire que 2013/2014 verra le groupe Damiani reflète également dans les résultats financiers appréciables comme atteint dans commercial, produit et marché “.

Et c’est aussi ce que l’on espérait gioiellis.com.

German flagDamiani in pink
Sie können Geld verlieren und glücklich sein ? Nein, aber ein wenig ” weniger besorgt ja. Dies ist, was passiert mit Damiani , beliebte italienische Modehaus , der einzige, der den Mut gehabt hat, die Öffentlichkeit zu gehen . Im Vergleich mit anderen Gruppen der Schmuck , dann Damian ist gezwungen, die Öffentlichkeit über seine Tätigkeiten zu machen. Ergo , während viele Kollegen trauern in Stille den Schaden der Krise Damiani nicht verstecken. Das heißt, wir auf die Konten von 2012, durch den Haushalt am Freitag, 14. Juni gebilligt kommen . Damiani musste ein weiteres Jahr in den roten schließen , aber zum Glück für ihn, eine rosa- rot ist , ist, dass die flacher als die des Vorjahres , wir sind jetzt in – 8,6 Mio. € , aber vor 12 Monaten das negative Ergebnis betrug 11,9 Millionen Euro. Okay, dass man nicht vor Freude springen , wenn er Geld verliert in der Wiederholung , aber es scheint ein Zeichen von einem Aufwärtstrend . Die Konzern- Bruttomarge (EBITDA) wurde ein Verlust von 2,7 Millionen , auch hier in migliorameto .

Die Haushaltszahlen auch sagen , dass die Einnahmen 31. März 2013 ( das Geschäftsjahr Damiani haben 3 Monate verschoben) waren 137,8 Millionen , verglichen mit 151.600.000 € zum 31. März 2012 . Kurz gesagt, die 9% weniger Einnahmen , weniger Verluste, sondern ein Zeichen, dass das Unternehmen nicht in unseren Händen. In der Tat , nach der Wahrheit setzt ihre Expansion im Ausland, wo die Krise ist nicht italienisch Damiani betreibt 70 Filialen , darunter 49 Direkt-und 21 Franchise-Niederlassungen in den Hauptstraßen der großen Städte in Italien und im Ausland. Im vergangenen Jahr wurden sechs neue Filialen im Ausland eröffnet . Im Mai kam die erste Filiale in New Delhi Damiani , in der luxuriösen Oberoi Hotel.

Hier ist die offizielle Stellungnahme der Präsident der Gruppe : Guido Grassi Damiani:

” Das Geschäftsjahr endet in einem immer noch kompliziert und schwierig , mit denen unsere Gruppe hat sich gegenüber und hat die Ergebnisse stark beeinflusst. Doch in den zwölf Monaten bis zum 31. März 2013 haben wir mit unserer Monobrand- Boutiquen und Multi-Brand- Direktverwaltung , die die positiven Trends, die für vier Jahre in Folge in Zeugnis für die Wertschätzung unserer Sammlungen weiterhin durch den Endkunden bestätigt gewachsen und Ausland . Wir haben weiter in Greater China zu investieren , wo wir neun Filialen, darunter Peking und Shanghai vor kurzem eröffnet. Die weitere Umsetzung der Vertriebsstrategie , mehr auf den Retail-Kanal und externe , und die volle Beweis der Strukturinterventionen auf die Betriebskosten , da der Beginn des neuen Jahres bestätigt ausgerichtet ist, führt uns zu glauben, dass in 2013/2014 wird die Damiani Gruppe sehen auch in nennenswerten finanziellen Ergebnisse reflektiert, wie in Gewerbe-, Produkt-und Markt erreicht haben. ”

Und es ist auch das, was gehofft gioiellis.com.

Russian flagДамиани в розовом
Вы можете потерять деньги и быть счастливым? Нет, но немного ” меньше заинтересованные да . Это то, что происходит с Дамиани , популярного итальянского модного дома , единственного , кто имел мужество пойти общественности . По сравнению с другими группами ювелирных изделий , то , Дамиан вынужден обнародовать отчетность своей деятельности . Ergo , в то время как многие коллеги скорбят в тишине ущерб от кризиса , Дамиани не скрывает их . Тем не менее, мы пришли на счета 2012 , утвержденным бюджетом в пятницу, 14 июня. Дамиани пришлось закрыть еще один год в минусе, но, к счастью для него , он является более розовато красный, что мельче , чем у предыдущего года , сейчас мы находимся в – это 8,6 млн. € , но 12 месяцев назад отрицательный результат составил 11,9 млн. долл. США. Хорошо, что никто не прыгать от радости , если он теряет деньги в повторении , но мне кажется признаком тенденция к улучшению ситуации . Консолидированный валовой (EBITDA) была потеря 2,7 млн. , даже здесь, в migliorameto .

Бюджетные показатели также говорят , что доходы 31 марта 2013 ( фискальная Дамиани году переехали три месяца ) были 137800000 по сравнению с 151 600 000 € на 31 марта 2012 года. Короче говоря, на 9% меньше выручки , за вычетом расходов , но признак того, что компания не в наших руках. В самом деле, за правду продолжает свое расширение за границей, где кризис не является итальянский Дамиани работает 70 торговых точек , в том числе 49 прямых и 21 франшиз в главных улиц больших городов в Италии и за рубежом . Во время прошлогоднего были открыты шесть новых магазинов за границей. А в мае пришел первый магазин в Нью-Дели Дамиани , внутри роскошного Oberoi Hotel.

Вот официальные комментарии президента группы : Гвидо Дамиани Грасси :

” Финансовый год заканчивается веще сложно и трудно , с которой наша группа столкнулась и сильно повлияли на результаты . Тем не менее, в течение двенадцати месяцев , закончившихся 31 марта 2013 году мы выросли с нашими монобрендовых бутиков и мульти- бренда непосредственного управления , которые подтвердили положительные тенденции , которые продолжают в течение четырех лет подряд в показаниях к удовлетворением наших коллекциях конечного потребителя , отечественных и зарубежных . Мы продолжали инвестировать в Большом Китае , где у нас есть 9 магазинов, включая Пекин и Шанхай недавно открывшемся . Дальнейшее осуществление стратегии распределения , приспособлен больше для розничных каналов и внешних, и полный доказательства структурных вмешательств на операционные затраты, подтвержденные с начала нового года , приводит нас к мысли , что в 2013/2014 будет увидеть Damiani Группе также отражается в значительных финансовых результатов , как достичь в коммерческих, продукта и рынка ” .

И это также то, что есть надежда, gioiellis.com.

L’italiano Bottoli al vertice di Pandora

Marcello Bottoli
Marcello Bottoli

Un italiano al vertice di Pandora. Il gruppo danese ha annunciato che Allan Leighton, attuale presidente del consiglio d’amministrazione, succederà a Bjørn Gulden (che resterà nel consiglio di amministrazione) nella carica di ceo (chief executive officer) dal prossimo luglio. Allo stesso tempo Marcello Bottoli, che al momento occupa la posizione di vice presidente, succederà a Leighton in qualità di presidente del consiglio d’amministrazione. Bottoli ha una lunga storia manageriale alle spalle: laureato alla Bocconi, è stato ceo di Samsonite, vice presidente in Reckitt Benckiser, senior consultant in Boston Consulting Group e, all’inizio di carriera, brand manager in Procter & Gamble. Intanto, il gruppo di gioielli accessibili ha fatto sapere che la crisi dei consumi non le fa un baffo. Il 2013 si è aperto in crescita, con un primo trimestre da record: il fatturato del gruppo è salito a 269 milioni di euro (+40,6% rispetto al 2012), con un margine ebitda (profitto lordo) del 32,1% e un utile netto di 59 milioni di euro. Complimenti. Federico Graglia

 

Bracciali Pandora
Bracciali Pandora

An Italian at the top of Pandora. The Danish group has announced that Allan Leighton, the current chairman of the board of directors, will succeed Bjørn Gulden (which will remain on the board of directors) in the office of CEO (chief executive officer) from next July. At the same time Mr. Bottoli, which currently holds the position of vice president, will succeed Leighton as chairman of the board of directors.

Bijoux Pandora
Bijoux Pandora
Lo store di Pandora a Roma
Lo store di Pandora a Roma