Gismondi 1754

Gismondi 1754 punta a consolidare il business

Più investimenti e un po’ meno utili per Gismondi 1754, che ha reso noti i risultati di bilancio 2023. L’azienda genovese, quotata all’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, nello scorso anno ha acquistato Vendorafa e Hyperion Lab , oltre ad aver siglato un accordo quinquennale di franchising (con opzione di rinnovo tra le parti a scadenza) con la famiglia Al Mana (Qatar) per la distribuzione dei gioielli del brand italiano nell’area del Golfo: operazioni che si riflettono nel risultato economico. Oltre ad aver approvato il bilancio, il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti modifiche al regolamento dei Warrant Gismondi 1754, previsti in scadenza nel 2024 e allungati al 2026, con nuovo prezzo e l’obiettivo di consentire «ai titolari dei Warrant un tempo più esteso per l’esercizio». L’effetto è anche quello di prorogare il termine di sottoscrizione dell’aumento di capitale necessario, con evidente beneficio finanziario per la società.

Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa di Gismondi 1754
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa di Gismondi 1754

Nonostante il perdurare dello stato di incertezza socioeconomica – determinato dalle guerre e dalla crisi cinese e nonostante la fine dell’effetto revenge shopping che ha influito positivamente sui fatturati del 2021/2022- sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti, in quanto l’azienda ha dimostrato prontezza e flessibilità nel fronteggiare lo scenario negativo che ha influenzato tutto il segmento del lusso. Sia pur con la giusta prudenza, sono fiducioso nel futuro perché la azioni intraprese per il totale controllo della supply chain, grazie all’acquisizione di Hyperionlab, ci permetteranno di espandere il nostro business con maggiori profitti.
Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com

In sintesi, Gismondi 1754 mostra per il 2023 un valore della produzione di 14,5 milioni, in flessione del 4%. L’Ebitda (risultato lordo) consolidato si è ridotto dal 20% del 2022 (3 milioni) al 7% del 2023 (970.493). Di conseguenza si è ristretto anche l’utile netto a 35.335 rispetto a 1,6 milioni del 2022. Per il 2024 l’azienda si attende lo sviluppo dell’alto di gamma e rafforzamento delle nuove collezioni di Vendorafa, assieme ad azioni di razionalizzazione e ottimizzazione dei costi della rete di negozi direttamente gestiti e un impulso dall’apertura del primo negozio in franchising di Doha.
Collana Foglie in oro e diamanti arrivata seconda al Design Coutre Awards. Copyright: gioiellis.com
Collana Foglie di Vendorafa in oro e diamanti arrivata seconda al Design Coutre Awards. Copyright: gioiellis.com

Gismondi 1754 si consolida

Risultati in linea per il gruppo Gismondi 1754. Nel 2023 la società di gioielleria ha totalizzato ricavi complessivi pari a 14 milioni di euro, lo stesso risultato dell’anno precedente, particolarmente positivo. Dal momento della quotazione in Borsa all’Euronext Growth Milan nel 2019, la società genovese fatturava 5,69 milioni di euro. L’incremento, insomma, è stato notevole. il 2023 è stato un anno a due velocità: le vendite del quarto trimestre 2023 sono state di 3,7 milioni, con una flessione del 15%, rispetto corrispettivo periodo 2022. Un calo 637.733 euro), spiega l’azienda, è imputabile principalmente a una contrazione delle vendite sul Wholesales Europa del quarto trimestre e delle special sales del quarto trimestre che hanno invece ben performato nei trimestri precedenti. Che è all’incirca anche il trend dell’intero settore della gioielleria.

Il bracciale Marea, simula le onde del mare
Il bracciale Marea di Gismondi 1754, che simula le onde del mare

Le vendite Wholesale Europa su base annua hanno mostrato una crescita del 29%, passando da 3 milioni euro a quasi 4 milioni. In Usa le vendite sono aumentate da 1,8 milioni a 2,2, con un incremento del 18%. Un segnale positivo arriva dal franchising di Doha, inaugurato il 21 dicembre 2023, che ha registrato vendite pari a 463.714 euro. L’azienda, inoltre, l’anno passato ha acquistato Vendorafa e Hyperion Lab.
Orecchini di alta gioielleria di Gismondi 1754
Orecchini di alta gioielleria di Gismondi 1754

Il 2023 conferma sostanzialmente l’ottimo risultato dell’anno precedente in un difficile scenario generale. La situazione geopolitica già instabile, si è aggravata col conflitto Hamas-Israele, e i recenti sviluppi nel Mar Rosso. Abbiamo inoltre assistito a un contrappeso di quello che molti analisti hanno chiamato Revenge Shopping, ovvero l’ottimismo che ha portato a una entusiasmante corsa agli acquisti nel dopo pandemia. Seppur non abbiamo ripetuto l’incremento di fatturato degli ultimi anni, considero il 2023 come un anno fondamentale nello sviluppo del nostro Gruppo. Un’importanza data dalla preparazione di un terreno fertile per guardare con fiducia e solidità al futuro. L’acquisto del brand Vendorafa, della fabbrica Hyperion Lab e l’apertura del nostro franchising a Doha, sono infatti tutti brillanti lampi che illuminano il nostro percorso. Segnali positivi che in questi giorni riscontriamo anche nell’interesse manifestato a VicenzaOro per i nostri due brand Gismondi 1754 e Vendorafa.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

La nuova vita dei gioielli di Vendorafa

Nuova vita per Vendorafa, storica azienda di Valenza che, dopo un fugace passaggio sotto le ali del gruppo Lvmh, in primavera è stata acquistata da Gismondi 1754. Che cosa cambia per Vendorafa? La nuova proprietà vuole valorizzare l’eredità storica, che comprende i disegni, le collezioni e lo stock di gioielli che hanno fatto la storia del brand. Ma, allo stesso, tempo, il nuovo direttore creativo (oltre che proprietario), affidata a Massimo Gismondi, cercherà di valorizzare le caratteristiche della produzione. Un esempio è costituito dalla Collana Foglie, una decostruzione della collezione Magnolia, creata da un team di esperti orafi con oltre 200 ore di lavoro. È composta da superfici curve, abilmente martellate secondo i canoni estetici tipici di Vendorafa e impreziosite da accenti luminosi conferiti da file di diamanti. È arrivata al secondo posto al recente Couture Design Award di Las Vegas.

Anello Anemone in oro, smeraldi, zaffiri
Anello Anemone in oro, smeraldi, zaffiri

Un buon inizio, anche considerando che gli Usa, assieme al Giappone, sono uno dei mercati di riferimento dell’azienda, fondata a Valenza (Alessandria) nel 1951 che opera nel settore oreficeria e gioielleria, anche in conto terzi. Negli Stati Uniti, per esempio, i gioielli Vendorafa sono distribuiti da grandi catene come Saks o Neiman Marcus, ma anche in gioiellerie indipendenti. La nuova vita di Vendorafa si integra nel gruppo Gismondi 1754, che produce gioielli dedicati alla fascia alta di mercato. Vendorafa, a parte alcuni pezzi come la citata collana Foglie, propone invece gioielli destinati a un uso più quotidiano, anche se si tratta sempre di gioielleria che utilizza oro, diamanti e pietre preziose.

Bracciale Dune in oro e diamanti
Bracciale Dune in oro e diamanti
Collana in oro martellato della collezione Dune
Collana in oro martellato della collezione Dune

Anello in oro della collezione Pebbles con madreperla
Anello in oro della collezione Pebbles con madreperla

Collana Foglie indossata
Collana Foglie indossata

Massimo Gismondi a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Gismondi 1754 conquista Hyperion Lab

Dopo Vendorafa, Gismondi 1754 mette a segno un’altra acquisizione. La Maison genovese ha sottoscritto un’offerta vincolante per Hyperion Lab, fabbrica di gioielleria alto di gamma di Valenza. Alla fine dell’operazione l’azienda guidata da Massimo Gismondi, quotata sull’Euronext Growth Milan, deterrà l’intero capitale sociale di Hyperion Lab. Il primo passo è la cessione di una quota di partecipazione del 51% del capitale sociale della società valenzana che fa capo a Fabio Magrin, a cui segue la concessione di un’opzione di acquisto per la restante parte della partecipazione (36,3%) detenuta dal socio di maggioranza e la concessione di un’opzione di acquisto per le partecipazioni detenute dai soci di minoranza Matteo Zamboni e Mauro Trincheri (12,7%). È previsto anche che i venditori reinvestano parte del ricavato nel gruppo. L’operazione si aggira su circa 1 milione di euro.

Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa di Gismondi 1754
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa di Gismondi 1754

L’accordo, curato da Banca Profilo, prevede anche un’opposta opzione di vendita a favore di Zamboni e Trincheri con le stesse condizioni e con le medesime tempistiche previste dall’opzione di acquisto. Il closing dovrebbe essere perfezionato entro la fine di dicembre. L’acquisizione, secondo l’azienda genovese, «consente al gruppo Gismondi 1754 di proseguire un importante processo di consolidamento strategico, iniziato quest’anno sul versante commerciale, con l’acquisizione della Vendorafa e di incrementare l’internalizzazione della produzione, mettendo così i brand del gruppo al riparo dalle speculazioni rialziste dei costi di produzione e garantendo così il mantenimento di competitività commerciale».
Lavorazione di gioielli di Hyperion Lab
Lavorazione di gioielli di Hyperion Lab

L’accordo inoltre vede il gruppo Gismondi 1754 porsi, tramite Hyperion Lab, come fornitore di eccellenza nella creazione del gioiello italiano. L’acquisizione consentirà a Hyperion Lab di sviluppare l’attività di produzione conto terzi incrementandone il portafoglio di clienti internazionali. Gismondi 1754 prevede di utilizzare per le aziende del suo portfolio circa il 20% della capacità produttiva di Hyperion Lab lasciando il rimanente 80% all’attività conto terzi.

Sono lieto di comunicare questa fondamentale operazione strategica che ci garantisce di avere autonomia produttiva, incrementando al contempo fatturato e margini, grazie al contoterzismo. Questa operazione inoltre conferma un aspetto della nostra visione industriale che abbiamo in mente da tempo: essere convinti sostenitori del Made in Italy come elemento identitario imprescindibile. Nuovamente con questa acquisizione rinnoviamo il profondo radicamento al nostro motto fatto a mano in Italia da italiani, che ci contraddistingue e con cui valorizziamo e tramandiamo l’artigianalità e l’alta specializzazione italiana nel comparto.
Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Entrare a far parte di un gruppo come Gismondi 1754, dinamico e ambizioso, è per l’intero management e per i dipendenti tutti motivo di orgoglio ed entusiasmo. Questa operazione ci permetterà di sviluppare ulteriormente la nostra produzione e affrontare nuove sfide mantenendo sempre radicata la produzione nel territorio.
Fabio Magrin, proprietario e amministratore delegato di Hyperion Lab

Fabio Magrin
Fabio Magrin

Gismondi 1754 cresce nelle special sales

Un anno positivo, anche se con un terzo trimestre poco brillante; Gismondi 1754 rende noto il risultato di gestione per i primi tre trimestri dell’anno, che segna una crescita del 7% a oltre 10 milioni di ricavi rispetto al corrispettivo periodo 2022. Al contempo, l’azienda genovese di gioielleria quotata in Borsa al listino Euronext Growth Milan, segnala uno stop per quanto riguarda il periodo luglio-settembre, che ha visto vendite per 2,3 milioni, risultate in calo dell’8% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno.

Il bracciale Marea, simula le onde del mare
Il bracciale Marea, simula le onde del mare

La flessione del terzo trimestre 2023, spiega l’azienda, è stata causata sia dalla contrazione del mercato retail (-44% rispetto al trimestre 2022) sia dalla riduzione delle vendite del canale wholesale Europa (-22% rispetto al trimestre 2022) e del canale wholesale Usa (-32% rispetto al trimestre 2022). «Il tutto risulta però in parte compensato da una crescita delle Special Sales in crescita del +74% rispetto al trimestre 2022».

Nonostante il difficile momento congiunturale causato da elementi esogeni rispetto all’azienda, mi riferisco al perdurare del conflitto in Ucraina e alla instabilità economica e sociale a livello mondiale, posso rilevare che grazie allo speciale modello di business che già ci ha sostenuto durante la pandemia (il nostro rapporto di grande vicinanza alla clientela finale) possiamo presentare un risultato in segno positivo che ci fa ben sperare, ma con la cautela necessaria, nei risultati per la fine dell’anno».
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com

Semestre positivo per Gismondi 1754

Gismondi 1754 è tra le rare aziende della gioielleria che fornisce notizie sulla sua attività. La lodevole policy comprende i risultati semestrali della società genovese, quotata sull’Euronext Growth Milan. La semestrale consolidata al 30 giugno 2023, indica un valore della produzione a 8,05 milioni di euro, con un incrementato dell’11% rispetto ai 7,23 milioni del primo semestre 2022. Il canale wholesale è cresciuto in valore assoluto del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022, principalmente grazie all’incremento in Europa (+1,4 milioni rispetto al primo semestre 2022). Per quanto riguarda le special sales, il primo semestre 2023 si è chiuso in linea rispetto al primo semestre 2022, mentre il canale franchising è cresciuto in termini assoluti del 3% grazie al nuovo contratto sottoscritto per l’apertura in Qatar.

Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa

L’andamento del business nel primo semestre del 2023 conferma la continua e costante crescita di Gismondi 1754, nonostante l’instabilità geopolitica internazionale e i recenti dati economici che arrivano dal Far East, in particolare modo dalla Cina, che, inevitabilmente, stanno già influenzando le economie sia americane che del vecchio continente. Il nostro piano di sviluppo, per il secondo semestre, sarà focalizzato sul consolidamento delle nostre posizioni in Usa e Middle East, con l’imminente apertura del nostro primo franchising in Qatar, e sull’implementazione della nostra rete wholesale in mercati di riferimento come l’Europa, con un focus sulla Germania. Quest’ultima, con la Spagna, per noi rappresentano un nuovo mercato, aperto di recente con la fiera di VicenzaOro. Come già comunicato precedentemente, la crescita per linee esterne è un obiettivo della Società e, dopo l’acquisizione del marchio Vendorafa, stiamo infatti valutando altre operazioni strategiche per coprire tutta la catena del valore. Tengo a precisare che la nostra crescita sarà sostenuta con proprie risorse interne ed escludo l’apertura del capitale per attirare nuova finanza.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com

La semestrale registra anche un Ebitda (margine lordo) al 30 giugno di 1,40 milioni, in crescita del 72% rispetto al primo semestre 2022, con un margine al 17% nel primo semestre 2023 e una crescita netta rispetto all’anno precedente del 6%. Migliora la posizione finanziaria netta, che rimane negativa (5 milioni rispetto ai 3 al 31 dicembre scorso), a causa «del consistente incremento delle rimanenze» in funzione delle nuove collezioni e alla crescita dei canali di vendita. In compenso, l’utile netto consolidato al 30 giugno 2023 è salito a 674 mila euro, quasi raddoppiato rispetto a 374 mila del primo semestre 2022, grazie ai volumi di fatturato e alla crescita di marginalità sulle vendite.
Gismondi 175, Vita necklace. Copyright: gioiellis.com
Gismondi 175, Vita necklace. Copyright: gioiellis.com

La collana Vita di Gismondi 1754

Un pezzo unico, alta gioielleria con un design eccezionale: la collana Vita, presentata da Gismondi 1754 è un gioiello che si differenzia da tutti gli altri. Ideata dal direttore creativo e patron dell’azienda genovese Massimo Gismondi, la collana è un gioiello che letteralmente galleggia nell’aria. Un design che ha ispirato anche il nome attribuito al collier: Vita, ispirato al figlio dello stesso Gismondi, pronto per spiccare il volo nel suo percorso nell’età adulta. Il centro di gravità del gioiello è una tanzanite tagliata a goccia di 56,37 carati, avvolta e sorretta da 63,21 carati di diamanti, tra cui uno taglio a pera che chiude uno dei due estremi della collana.

Vita, Gismondi 1754
Vita, Gismondi 1754

La realizzazione del gioiello, che ha una forte valenza simbolica, ha rappresentato anche una non semplice impresa orafa degli artigiani della Maison, dato che la costruzione del gioiello è sospesa e non c’è incastonatura a bloccare la tanzanite. Leggera e brillante, la collana entra a fare parte della linea di alta gioielleria di Gismondi 1754.

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Collana con una tanzanite tagliata a goccia di 56,37 carati, avvolta e sorretta da 63,21 carati di diamanti
Collana con una tanzanite tagliata a goccia di 56,37 carati, avvolta e sorretta da 63,21 carati di diamanti

Genesi rinasce con Gismondi 1754

Può una genesi rinascere? Può, se si tratta della collezione di gioielli firmata da Gismondi 1754. Lanciata nel 2020, la collezione si rinnova in occasione del Couture Show di Las Vegas, al quale ha partecipato l’azienda genovese. L’ispirazione della collezione di gioielli è legata alla forma della conchiglia di struttura primitiva dell’oceano indiano: il Nautilo. L’immagine della conchiglia è riapparsa nei ricordi di Massimo Gismondi ceo e direttore creativo della Maison legata a una visita al Museo di storia naturale di Genova con il figlio. La struttura semplice e allo stesso tempo elegante del Nautilo è anche un compendio di matematica.

Collezione Genesi, anello in oro rosa e zaffiri rosa
Collezione Genesi, anello in oro rosa e zaffiri rosa

La conchiglia di Nautilus riproduce perfettamente la Spirale Aurea, una progressione geometrica studiata da Leonardo Fibonacci, il grande matematico pisano del XIII secolo, posta alla base della sua famosa progressione numerica in cui si è meravigliato scoprendo come questo disegno, in natura si ripeta simile in una moltitudine di esempi, dalla forma delle galassie, al disporsi dei petali della rosa o dei semi del fiore di girasole.
Massimo Gismondi

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

La collezione è composta di anelli, collane, orecchini e bracciali in oro rosa e zaffiri rosa, oppure con diamanti bianchi, smeraldi e ceramica bianca, scelta perché è più resistente dello smalto e ha un colore è inalterabile. Cotta in forno a 50 gradi per 48 ore, successivamente è tagliata seguendo la forma desiderata delle gocce a cui sono applicati bordi in oro e unita al gioiello. Ogni gioiello della collezione viene fatto a mano. Dalla sua ispirazione nasce il disegno, successivamente elaborato in 3D attraverso l’utilizzo di software. Da qui la realizzazione del prototipo con la fusione a cera. Una volta apportate ulteriori correzioni sul prototipo, quest’ultimo sarà pronto per essere realizzato in oro.

Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa, modello piccolo
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa, modello piccolo
Orecchini in oro rosa e zaffiri rosa, modello piccolo
Orecchini in oro rosa e zaffiri rosa
Collana in oro rosa e zaffiri rosa, modello piccolo
Collana in oro rosa e zaffiri rosa, modello piccolo

Ancora in crescita le vendite di Gismondi 1754

Gismondi 1754 è l’unica azienda italiana di gioielleria che pubblica i risultati trimestrali. La Maison genovese quotata sul listino Euronext Growth Milan anche per il primo trimestre 2023 ha reso noti su base volontaria i conti consolidati gestionali, suddivisi per area geografica e tipologia di canale di vendita.
Al 31 marzo 2023 Gismondi 1754 ha fatto segnare ricavi dalle vendite totali pari a 4,1 milioni di euro, in aumento del 18% rispetto ai 3,5 milioni del primo trimestre 2022, con una variazione positiva di 623.000 euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita è stata spinta principalmente dal canale Wholesale europeo che, al 31 marzo 2023, ha registrato vendite complessive per 1,7 milioni, in aumento del 108% rispetto al primo trimestre 2022.

Orecchini di alta gioielleria di Gismondi 1754
Orecchini di alta gioielleria di Gismondi 1754

Buona crescita anche per il segmento Special Sales, il su misura di Gismondi 1754, passato da 939.286 euro del primo trimestre 2022 a 1.211.698 euro nel primo trimestre 2023, con un aumento del 29%. Rimane predominante l’incidenza sul fatturato dell’area europea, con il 53% delle vendite, con un rafforzamento in particolare del mercato italiano, che rappresenta il 44% dei ricavi. e proprio a marzo Gismondi 1754 ha siglato un accordo di distribuzione con Restivo Gioielli, importante concessionario italiano di oggetti di gioielleria e orologeria, per i punti vendita Restivo di Catania, Taormina e Napoli, con cui si compie un ulteriore passo avanti nella strategia di espansione e consolidamento del brand nel nostro Paese. Aumenta anche l’incidenza del mercato statunitense, al 29% dei ricavi totali. L’azienda ha anche costituito la branch Gismondi 1754 Usa e nominato Giovanni Mattera Vairo come amministratore delegato per l’operation in Nord America, Sud America e Canada.
Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamante
Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamanti

I primi tre mesi del 2023 confermano la validità della strategia impostata già nel corso del 2022 e rafforzata con gli accordi commerciali di inizio 2023 e l’avvio di una politica di crescita anche per linee esterne. Grazie alla recente acquisizione del brand Vendorafa, all’apertura dei canali mediorientali, più il potenziamento del mercato americano, abbiamo ancora tanto potenziale da esprimere e da cui ottenere soddisfazioni anche nei mesi a venire. Per noi questa crescita costante rappresenta anche il risultato degli apprezzamenti che riceviamo dai nostri clienti che riconoscono la qualità e l’unicità dei nostri gioielli in tutto il mondo.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi con il bracciale Marea
Massimo Gismondi con il bracciale Marea

Gismondi 1754 acquista Vendorafa

Gismondi 1754 acquista dal gruppo Lvmh la storica Vendorafa Lombardi. L’azienda, attiva dal 1951, era passata sotto le insegne del gruppo francese lo scorso anno, con il passaggio di Pendemonte a cui fa capo Vendorafa, da parte del fondo di private equity Equinox III Slp Sif. Ora il colosso francese vedende Vendorafa e alcuni asset della società. Il marchio e gli annessi sono passati a Gismondi 1754 per 608.000 euro.

Anello Onda di Vendorafa
Anello Onda di Vendorafa

Vendorafa nasce come gioielleria a marchio proprio e, nel corso degli anni, ha anche avviato la progettazione e creazione di linee esclusive per grandi marchi internazionali. Con oltre 70 anni di storia, i gioielli di Vendorafa si contraddistinguono per le loro lavorazioni manuali, come la martellatura, l’incisione e lo sbalzo e sono un simbolo della lavorazione artigianale Valenzana esportata in tutto il mondo. L’operazione consentirà a Gismondi 1754 di integrare nel Gruppo il brand Vendorafa, che manterrà la propria identità, il proprio marchio e posizionamento commerciale sul mercato.
Bracciale in oro giallo con malachite e diamanti di Vendorafa
Bracciale in oro giallo con malachite e diamanti di Vendorafa

I prodotti Vendorafa sono storicamente riconoscibili per le lavorazioni completamente artigianali che esaltano il valore dell’oro, la sua luce e il suo calore estetico. Un punto di contatto molto forte con Gismondi 1754, che da secoli esalta l’artigianalità e l’italianità della manifattura, seppure in tipologie di gioielli differenti: più iconiche e di alta gamma le collezioni di Gismondi 1754, mentre più daily use e basate sulla lavorazione dei metalli quelle di Vendorafa. Sul mercato, quindi, i due marchi proseguiranno in maniera indipendente a rappresentare la propria diversa immagine e clientela, ma mettendo a fattor comune le importanti sinergie produttive e commerciali.
Anello Marea in oro bianco, diamanti e tanzaniti
Anello Marea in oro bianco, diamanti e tanzaniti di Gismondi 1754

L’operazione ha un forte valore strategico per il Gruppo Gismondi 1754. Oltre ad acquisire l’eredità totale del marchio valenzano, con i disegni, le collezioni storiche, lo stock di alcuni gioielli iconici e i macchinari per la produzione, porterà avanti anche l’ampia e riconosciuta presenza internazionale di Vendorafa, con particolare riferimento a Usa e Giappone.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il marchio di Valenza è presente sia in 30 retailer qualificati, sia presso le catene wholesale (Saks, Neiman Marcus), sia nelle gioiellerie indipendenti che vendono primari marchi del lusso, come Brigham, Louis Anthony, Diamond Genesis, A.Marek, Louis Anthony e molti altri. In Giappone, Vendorafa è distribuita da Unoaerre Japan, e questo rappresenta un’opportunità di sviluppo immediato anche per Gismondi 1754, non avendo ancora una presenza articolata in quel mercato.

Questa operazione ha un significato doppio nella via di crescita del nostro Gruppo, che coniuga la visione industriale e commerciale che abbiamo in mente e su cui porre le basi del nostro sviluppo. Questa rappresenta la prima di una serie di acquisizioni, da qui al medio termine, finalizzate a rafforzare la presenza del Gruppo nel settore. Un’operazione che porta con sé anche il sentimento e la volontà di salvaguardare e dare forza alle PMI, che sono le vere custodi del Made in Italy che tutto il mondo ci invidia. Credo che sia sempre più necessario dare uno spazio in cui l’etica del lavoro, il rispetto dell’individuo trovino un ambiente vitale in cui lavorare e crescere. Con Vendorafa diamo continuità e forza ad un brand di livello internazionale; da subito sono stato colpito dal comune radicamento al nostro motto “fatto a mano in Italia da italiani” che ci contraddistingue e con cui valorizziamo l’artigianalità e l’alta specializzazione italiana nel comparto orafo. Siamo davvero orgogliosi di mantenere viva l’essenza di un brand come Vendorafa e farla entrare all’interno del nostro Gruppo, che da sette generazioni rappresenta e difende l’etica, la tradizione e la qualità della manifattura del nostro Paese.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com

L’operazione di Gismondi 1754, storica Maison genovese di gioielleria, avviene dopo l’annuncio dei risultati relativi al 2022, con un valore della produzione consolidato di 15,2 milioni di euro (+52% rispetto al 2021), Ebitda (margine lordo) consolidato a 3 milioni (+213% rispetto all’anno precedente) e un utile netto consolidato di 1,6 milioni, anche questo in forte incremento (+364%). Altri dati comunicati dall’azienda, quotata al listino Euronext Growth Milan di Borsa Italiana riguardano il patrimonio netto consolidato a 11,0 milioni (+20%) e la posizione finanziaria netta a 3 milioni (a debito rispetto ai 290 mila del 2021).
Anello in oro rosa e diamanti della collezione Vela
Anello in oro rosa e diamanti della collezione Vela di Gismondi 1754

Gismondi 1754 USA chiama Giovanni Mattera Vairo

Arriva un manager per Gismondi 1754 USA, branch dell’azienda genovese di gioielleria quotata al listino Euronext Growth Milan. La filiale americana, con sede a New York, costituita per la commercializzazione dei gioielli di Gismondi 1754 negli Stati Uniti, America Latina e Canada, sarà guidata da Giovanni Mattera Vairo in qualità di amministratore delegato. Il manager ha ricoperto in precedenza il ruolo di direttore Vendite e Marketing di Versace e di presidente della De Grisogono USA, e ha quindi una riconosciuta esperienza nel settore lusso. Mattera Vairo riporterà direttamente alla direzione commerciale guidata da Francesca Ventura.

Giovanni Mattera
Giovanni Mattera

I gioielli Gismondi 1754, grazie agli accordi consolidati con i department store di Saks Fifth Avenue, Neiman Marcus e altri gioiellieri indipendenti, sono presenti tra Usa e Caraibi in diciassette location. Giovanni Mattera Vairo avrà anche l’obiettivo di incrementare il business con i clienti privati, ai quali Gismondi 1754 già si rivolge con l’offerta di pezzi unici made to order.
Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamante
Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamanti

La costituzione della Gismondi 1754 USA e la nomina di un manager di alto profilo ed esperienza come Giovanni Mattera avvicinano la nostra azienda ai clienti americani, a conferma dell’importanza che attribuiamo al mercato oltreoceano che è per noi un driver strategico di crescita. Sono convinto che Giovanni arricchirà con il suo arrivo il nostro team americano e confermerà l’affidabilità del brand Gismondi 1754, rendendo la nostra squadra ancor più performante a livello commerciale.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Una Marea di alta gioielleria con Gismondi 1754




Con la bella stagione si alzano le temperature, si torna al mare. E, per restare in tema, chi ama l’alta gioielleria può ammirare la nuova gamma Marea di Gismondi 1754. D’altra parte la Maison ha sede a Genova, una città marinara e il suo amministratore delegato, Massimo Gismondi, ama il mare, tanto che assieme a Marea ha lanciato la collezione Vela. I gioielli della linea Marea sono i top di gamma. Il pezzo forte è il bracciale in oro bianco, diamanti e tanzaniti. Appare subito chiaro il nesso ideale con il concetto di marea, con le gemme che ricordano le onde, mentre il ricamo dei diamanti simboleggia la schiuma che si forma con il rifrangersi dell’acqua sulla riva.

Il bracciale Marea, simula le onde del mare
Il bracciale Marea, simula le onde del mare

Il bracciale è un pezzo one-of-a-kind è composto con oltre 50 carati di diamanti, accanto a 31,14 carati di tanzanite blu-viola. Nel caso vi interessi, costa circa 350.000 euro. Il bracciale non è l’unico pezzo della linea: per ora c’è anche un anello è composto con lo stesso design e gli stessi materiali.

Il bracciale Marea, con diamanti e tanzanite su oro bianco
Il bracciale Marea, con diamanti e tanzanite su oro bianco

Anello Marea in oro bianco, diamanti e tanzaniti
Anello Marea in oro bianco, diamanti e tanzaniti







Affari d’oro per Gismondi 1754




Il 2023 sembra essere iniziato nel modo giusto per Gismondi 1754, azienda genovese di gioielleria quotata al mercato Euronext Growth di Borsa. Dopo la sigla del contratto di franchising con la famiglia Al Mana e la costituzione della Gismondi Jewellery Qatar, nel dicembre scorso, è avvenuto il primo acquisto di stock per questo nuovo franchising, che si affianca ad altre vendite nel canale wholesale concluse durante la recente Vicenzaoro. A gennaio Gismondi 1754, quindi, ha registrato ordini per un valore totale di oltre 2 milioni di euro. I nuovi ordini favoriscono l’espansione all’Area del Middle East (in quanto l’accordo di franchising siglato comprende anche Bahrein, Kuwait, Arabia Saudita, Oman e Emirati Arabi Uniti e rappresenta un punto di svolta per l’espansione nell’area del Golfo), e aumentano la presenza dell’azienda italiana nel canale wholesale europeo, con l’acquisizione di nuovi concessionari (due in Germania, tre in Italia), che si andranno ad affiancare a quelli europei e italiani già aperti nel 2022.

Orecchini in oro rosa della collezione Vela di Gismondi 1754
Orecchini in oro rosa della collezione Vela

Siamo molto soddisfatti dei risultati di gennaio e di Vicenzaoro che, di anno in anno dall’inizio della nostra partecipazione, riserva sempre attenzioni particolari per i nostri gioielli dai concessionari europei e mediorientali, maggiormente rappresentati in questa fiera. L’avvio della Gismondi Jewellery Qatar indubbiamente ha dato un abbrivio importante agli ordini nel Middle East, così come notiamo il sempre più crescente interesse dall’Italia e dalla Germania, i mercati europei per noi più strategici e in ulteriore fase di sviluppo.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

L’azienda ritiene che il trend confermi il piano di crescita sia in termini di fatturato per canale, sia in termini di una presenza globale nei diversi mercati. In termini di prodotto, è confermato il consenso per le collezioni di Gismondi 1754, incluse la nuova Vela e la one-of-a-kind Marea, presentate a Vicenzaoro, dove alcuni ordini hanno compreso anche cosiddetti pezzi da boutique, preziosi unici dal valore commerciale molto elevato, che solitamente sono acquistati direttamente dalla clientela privata nei negozi monomarca del brand.

 

La collana Raggio di Sole di Gismondi 1754
La collana Raggio di Sole di Gismondi 1754






 

Il lusso va a Vela con Gismondi 1754




La storica Maison Gismondi 1754 ha sede a Genova, città marinara. Massimo Gismondi, Ceo e mente dell’azienda, ama il mare. Due aspetti che presentano la nuova collezione del brand italiano, mostrata a Vicenzaoro, che si chiama Vela. Come per le barche spinte dal vento, anche la collezione Vela si presenta con due caratteristiche: è pratica, semplice da indossare e da abbinare, ma è anche elegante. Lo stile e i volumi dei gioielli si ispirano ai singoli elementi che caratterizzano le barche a vela, come la chiusura a moschettone, ma anche alle curve di funi e cordami utilizzati per equipaggiare le imbarcazioni. La collezione Vela mantiene lo stile di Gismondi 1754, con superfici in oro rosa e i diamanti, ed è composta da da bracciali, anelli, orecchini e collane.

Orecchini in oro rosa e diamanti della collezione Vela
Orecchini in oro rosa e diamanti della collezione Vela

Il mare da sempre è mia fonte di ispirazione. Ci sono nato e per me è fondamentale guardarlo ogni volta che posso viverlo anche in modo attivo. Una uscita in barca a vela, con lo sguardo all’infinito è anche occasione per riflettere sulle piccole cose.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Collana in oro rosa e diamanti
Collana in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa
Orecchini in oro rosa






Gismondi 1754 in Qatar per espandersi nel Golfo




Gismondi 1754 approda in Qatar: la Maison genovese di alta gioielleria ha siglato un accordo quinquennale di franchising (con opzione di rinnovo tra le parti a scadenza) con la famiglia Al Mana per la distribuzione dei gioielli del brand italiano nell’area del Gulf Cooperation Council, che comprende Qatar, Barhein, Kuwait, Arabia Saudita, Oman ed Emirati Arabi Uniti. L’intesa è sintetizzata nella creazione di una società commerciale, Gismondi Jewellery Qatar, che ha come focus lo sviluppo del business sia per il canale retail sia per il wholesale.

Orecchino con smeraldi della collezione Genesi by Gismondi 1754
Orecchino con smeraldi della collezione Genesi by Gismondi 1754

Non solo: il programma prevede nuove aperture, con negozi a marchio Gismondi 1754 in tutta l’area. La prima apertura prevista è già in agenda per il prossimo giugno a Doha, capitale del Qatar. Successivamente, in ordine temporale, seguiranno le aperture a Riyadh e Jeddah in Arabia Saudita, e quindi quelle in Kuwait, Oman ed Emirati Arabi Uniti.
La famiglia Al Mana lega la propria storia al mondo dell’imprenditoria qatariota con Al Mana Group, società nata negli anni Cinquanta e oggi una delle realtà più importanti del Paese, con interessi in molteplici settori, tra cui i beni di lusso. Si tratta, quindi, di un accordo dal grande valore aggiunto per Gismondi 1754, che avrà la possibilità di ampliare con maggior velocità ed efficacia la propria presenza e la vendita dei propri gioielli nell’area del Golfo.
Doha, capitale del Qatar
Doha, capitale del Qatar

Siamo molto onorati di avere raggiunto questo accordo con la famiglia Al Mana, che ringraziamo per aver reso possibile la nostra collaborazione, particolarmente strategica per il nostro brand. Il Qatar, così come i Paesi Arabi del Golfo, già da qualche anno dimostrano di apprezzare molto i nostri gioielli e aprire un canale franchising direttamente in quell’area non potrà che favorire lo sviluppo di un mercato retail e wholesale ben strutturato che darà grandi soddisfazioni. Il 2023 sarà un anno importante per lo sviluppo interazionale di Gismondi 1754, non solo verso i Paesi Arabi, ma anche in Usa e in Europa, inclusa l’Italia. Europa e Italia, in particolare, sono mercati relativamente nuovi per noi, ma dove stiamo aumentando le aperture visti gli ottimi riscontri raggiunti nel 2022 e dove siamo fiduciosi di crescere in modo importante.
Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754

Massimo Gismondi a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com







Gismondi 1754 tra Usa e Medio Oriente




Gismondi 1754, storica azienda genovese di gioielleria quotata al listino Growth di Borsa Italiana, punta sul Medio Oriente. La Maison ha annunciato una vendita nel canale wholesale, per 330.000 euro per un nuovo distributore in Israele, Paese in cui Gismondi 1754 vuole crescere nel prossimo futuro. Il Medio Oriente è, infatti, un mercato sempre più strategico e attrattivo per il mercato dei preziosi di alta gamma, motivo per cui Gismondi 1754 anche quest’anno ha deciso di partecipare al Jewellery Salon 2022 di Riyadh (Arabia Saudita) con le proprie collezioni e alcuni pezzi in edizione limitata.

Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754
Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754

A differenza della fiera di Doha, spiccatamente destinata al target retail Qatariota, ragiona l’azienda, il Jewellery Salon di Riyadh si rivolge a una platea retail più ampia e anche internazionale, con personalità di alto profilo provenienti da tutto il Middle-East. «L’evento mira a reinventare il panorama dell’industria della gioielleria saudita, unendo i più famosi designer internazionali e domestici in un unico appuntamento, rendendola tra le mostre di gioielli più esclusive del Medio Oriente e del Nord Africa, con un fascino senza tempo e un’aura di magnificenza diversa da qualsiasi altra».

Le vendite concluse nell’ultima settimana sono molto importanti e si inseriscono nel trend di crescita in doppia cifra già rappresentata nei primi 9 mesi del 2022. Ci accingiamo a partecipare a una delle fiere più importanti del Middle East con grandi premesse perché l’intera area rappresenta uno dei palcoscenici dove Gismondi 1754 deve essere presente in quanto è una delle arene dove si gioca la partita dell’alto di gamma.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi premiato ai Couture Design Awards
Massimo Gismondi premiato ai Couture Design Awards

Oltre al Medio Oriente, l’azienda ha annunciato vendite per 880.000 euro negli Stati Uniti con un girocollo in oro e diamanti dal valore di 680.000 euro e un set di diamanti dal valore di 200.000 euro.

Collana della collezione Prato Fiorito, Gismondi 1754. Diamanti, zaffiri e smeraldi
Collana della collezione Prato Fiorito, Gismondi 1754. Diamanti, zaffiri e smeraldi







Gismondi 1754, sei mesi a doppia cifra




Continuano a essere più che positivi i conti di Gismondi 1754, storica azienda di gioielleria genovese, quotata sul mercato Egm (Euronext Growth Milan) di Borsa Italiana. I risultati dei primi sei mesi 2022, comunica il consiglio di amministrazione, confermano il trend di significativa crescita del valore della produzione, che si attesta a euro 7,2 milioni, con una variazione di +84% rispetto al corrispettivo periodo 2021. La crescita, secondo l’azienda, è determinata grazie al notevole apporto del canale Wholesale, con un forte incremento in particolare dell’area europea (+858.521 euro), e dell’area Usa (+731.881 euro), rispetto al primo semestre 2021.

Bracciali della collezione Pace
Bracciali della collezione Pace

I risultati del primo semestre ci riempiono di orgoglio e soddisfazione; crescere più dell’80% risponde alla promessa fatta a chi ha creduto in noi e nel nostro progetto. Con tenacia e determinazione abbiamo saputo fronteggiare e fronteggeremo le sfide di questo periodo, e questo ci ha permesso e ci permetterà di aumentare in maniera entusiasmante e armonica le vendite in tutto il mondo. Il contesto macroeconomico non è semplice, ciononostante, con la nostra forza e con la fiducia nelle nostre risorse, intendiamo continuare decisi nel posizionamento strategico di Gismondi 1754 a livello nazionale e internazionale, massimizzando il continuo apprezzamento che viene riservato al nostro marchio e ai nostri gioielli in ogni contesto in cui ci presentiamo. Ci sono tutte le premesse per continuare a livelli di crescita importanti anche per la seconda parte dell’anno.
Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Positivo anche il canale Special Sales, il tailormade di Gismondi 1754, che nei primi sei mesi del 2022 ha contribuito alla crescita dei ricavi con +19% rispetto all’analogo periodo del 2021 e vendite per euro 1.943.655. Bene anche il franchising di Praga, che è incrementato del 41%, e riscontri positivi anche dal Retail, che registra un incremento in valore assoluto pari ad euro 739.981. Tra i dati del conto economico, da segnalare l’Ebitda (margine lordo) a euro 815.964 mila (+166%) e un utile netto consolidato a 374.469 mila euro (+300%). La posizione debitoria segna invece -328.112 mila, rispetto al dato consolidato a dicembre scorso che era di 290.408 mila.

Best in Diamonds above $ 20.000: Gismondi 1754
Couture Awards Design. Best in Diamonds above $ 20.000: Gismondi 1754






Gismondi 1754, la bellezza è la Pace




Può una collezione di gioielleria essere bella e giusta? Può. Quella di Gismondi 1754 è un’eccezione, che la rende ancora più condivisibile. Certo, i gioielli non sono dei manifesti di filosofia. Ma ci sono momenti in cui un gioiello può dire molto di più di quanto rappresenta la sua estetica. È il caso della collezione Pace della Maison genovese. Il nome, della collezione, in questo periodo storico, è una ventata di freschezza e anche di consapevolezza. C’è bisogno di gioielli e c’è necessità di pace. Massimo Gismondi, anima dell’azienda recente premiata al Couture, ha voluto dare un segno importante a chi li indossa identificando una collezione tutta dedicata all’energia della Pace. E la pace è universalmente rappresentata dall’arcobaleno di colori. Un aspetto che rende la collezione vivace e brillante, oltre che condivisibile sul piano etico.

Bracciali della collezione Pace
Bracciali della collezione Pace

L’amore non ha confini è vero ma può primeggiare solo con la Pace. Con i colori della bandiera più significativa al mondo, ho voluto contrastare questo momento difficile e rendere i colori delle pietre più conosciute come portavoce di un futuro colorato e per dare un segno di grande attenzione a un sentimento che in questo periodo ci coinvolge facendoci sentire tutti vicini e uniti indossando lo stesso messaggio.
Massimo Gismondi

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

La Maison spiega che gemme di zaffiro, rubino e acquamarina sono tenute in posizione una vicina all’altra e montate in oro bianco o rosa rispettando i canoni Gismondi 1754, con il metallo rimane quasi invisibile ed è impiegato solamente per tenere in posizione le pietre, senza emergere. Le pietre sono tutte di taglio smeraldo, di alta qualità, calibrate dalle aziende più accreditate al mondo. Il design dei gioielli è un classico: anelli, orecchini e bracciali realizzati in tanti colori diversi con zaffiri, rubini e acquamarina. Ogni gioiello si presenta monocolore e può essere abbinato a tutte le collezioni di Gismondi 1754.

Anelli della collezione Pace
Anelli della collezione Pace
Anello in oro 18 carati con rubini
Anello in oro 18 carati con rubini
Anello con zaffiri orange
Anello con zaffiri orange
Bracciale della collezione Pace
Bracciale della collezione Pace

Gioielli della collezione Pace indossati
Gioielli della collezione Pace indossati







Sei mesi a passo di carica per Gismondi 1754




Anche il secondo trimestre dell’anno è stato favorevole per Gismondi 1754, società quotata al listino Euronext Growth Milan (ex Aim) che volontariamente comunica i risultati di bilancio con cadenza trimestrale. Risultato: nel secondo trimestre 2022, Gismondi 1754 ha riportato un aumento dei ricavi considerevole. Le vendite sono state di 3,5 milioni di euro euro, in crescita del 39%, rispetto aial secondo trimestre 2021. Questo dato porta il risultato consolidato complessivo per il primo semestre 2022 a oltre 7 milioni euro, con una crescita del 79,8% rispetto al corrispettivo periodo 2021.

La collana Raggio di Sole di Gismondi 1754
La collana Raggio di Sole di Gismondi 1754

Nello specifico, la società genovese di gioielleria accredita la crescita del secondo trimestre 2022 principalmente alle vendite nel canale wholesale, sia a livello europeo (+94%), che negli Usa (+85%) e in Medio Oriente (+100%). Positivi anche i risultati del negozio di St. Moritz, con 407 mila euro di vendite, e quello negozio di Portofino, con vendite salite a quasi 200 mila euro. Nonostante una leggera flessione nel secondo trimestre, le special sales hanno mostrato comunque una crescita nel primo semestre 2022 pari a +19% e rimangono un canale strategico per la società.

Orecchini in oro e rosa diamanti Clip Sintesi
Orecchini in oro e rosa diamanti Clip Sintesi

Siamo estremamente soddisfatti dell’andamento della Società. Anche nel primo semestre i numeri mostrano che la direzione che abbiamo intrapreso è coerente con il nostro piano di sviluppo. Nonostante il periodo di grande instabilità economica e politica, siamo riusciti a migliorare ancora una volta quasi dell’80% il dato delle vendite rispetto al semestre di un anno fa. I nostri gioielli sono sempre più apprezzati e ciò è stato testimoniato anche dai recenti prestigiosi premi ottenuti al The Couture di Las Vegas il mese scorso. Il secondo semestre è già iniziato molto bene, sia per il canale wholesale che per il canale retail, e questo lo riscontriamo non solamente dai numeri, ma anche dalla continua richiesta e attenzione che il nostro brand riscontra a livello globale.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi premiato ai Couture Design Awards
Massimo Gismondi premiato ai Couture Design Awards







Clip di alta gioielleria con Gismondi 1754

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Quante cose si possono fare con una graffetta? In un ufficio parecchie. Ma anche in gioielleria la forma della clip può dare vita a parecchi sogni. Come nel caso della collezione Clip lanciata giusto un anno fa da Gismondi 1754 e che ora arriva al lancio al Couture di Las Vegas in una versione di alta gioielleria. La forma è sempre la stessa: una doppia linea in oro rosa o bianco che si ripiega su se stessa e che combacia all’estremità. Insomma, una graffetta morbida ma, soprattutto, preziosa. Anche nel concetto ideale alla base della collezione: qualcosa che unisce senza perdere la singola individualità come è (o dovrebbe essere) nei rapporti coppia.

Bracciale in oro rosa, diamanti, smeraldi, zaffiri rosa
Bracciale in oro rosa, diamanti, smeraldi, zaffiri rosa

La nuova versione, Clip High Jewelry, mantiene lo stile della Maison genovese di antiche radici (come indica il nome), con l’aggiunta di pietre preziose come diamanti bianchi o fancy, smeraldi e zaffiri rosa, proposti in diverse combinazioni. Anelli, bracciali e orecchini si aggiungono così ai fiori all’occhiello della linea, collana e orecchini di alta gioielleria presentati mesi fa e con prezzo top di gamma (rispettivamente 126.000 e 60.000 euro). D’altra parte, alla recente DJWE 2022 di Doha la società genovese ha concluso vendite dirette per 615.000 euro, tra cui un anello in oro e diamanti per 240.000 euro, un set composto da girocollo, orecchini e anello da 200.000 euro e un girocollo della collezione Abbraccio per 134.000 euro.

Orecchini Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Orecchini Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti fancy
Anello Clip in oro rosa, diamanti fancy
Orecchini Clip in oro bianco e diamanti
Orecchini Clip in oro bianco e diamanti

Bracciale Clip in oro bianco e diamanti
Bracciale Clip in oro bianco e diamanti







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