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A Torino una gara di anello

Il gioiello si mette in posa: a Torino una mostra e un concorso tra 13 designer che ha come protagonista l’anello ♦

Il gioiello si mette in posa. Cioè si fa osservare. Non si tratta di un bijoux magico scaturito da un libro di Harry Potter, ma di un concorso internazionale riservato a jewellery designers. Il gioiello si mette in posa inaugura il 13 maggio 2017 a Torino. La competizione è biennale ed è organizzata da Creativity Oggetti. Il soggetto su cui si è acceso il faro della mostra è l’anello come oggetto-scultura nello spazio. Cioè un anello non è solo un accessorio da indossare, ma anche un oggetto decorativo.

Ecco i 13 autori internazionali selezionati: Rafael Luis Alvarez (Argentina), Nikolai Balabin (Russia-Filnlandia), Angela Ciobanu (Romania), Nicolas Estrada (Colombia), Anna Król (Polonia), Laura Forte (Italia), Marco Malasomma (Italia), Renata Manganelli (Italia), Lital Mendel (Israele), Liliya Milpetrova (Bulgaria-Inghilterra), Mabel Pena (Argentina), Stenia Scarselli (Italia,), Nicole Schuster (Germania). I designer presentano non solo pezzi unici, ma anche collezioni.

Al concorso partecipano anche i visitatori, assieme alla giuria, nella scelta del vincitore. Le opere, fotografate da Federica Cioccoloni, sono in esposizione e vendita fino al 30 giugno 2017. Federico Graglia

Il gioiello si mette in posa

Creativity Oggetti di Susanna Maffini Massera
Via Carlo Alberto 40/f -10123 Torino
Italia Tel: +39 011 81 77 864
13 maggio-30 giugno 2017
Orario: lunedì 15,30-19:30
martedì- sabato 10-13:30 e 15.30-19:30




Anello di Stenia Scarselli
Anello di Stenia Scarselli
Anello di Angela Ciobanu
Anello di Angela Ciobanu
Anello di Mabel Pena
Anello di Mabel Pena
Anello di Renata Manganelli
Anello di Renata Manganelli
Anello di Rafael Luis Alvarez
Anello di Rafael Luis Alvarez
Anello di Nicole Schuster
Anello di Nicole Schuster

Anello di Anna Krol
Anello di Anna Krol







Chi c’è al Tefaf di New York

L’edizione del Tefaf a New York ospita gioielli e gioiellieri di grande pregio, da Jar a Reza ♦

Torna il Tefaf, il più importante mercato di arte e gioielli. Ovviamente non si tratta dell’edizione originale, che si svolge a Maastricht, ma di quella in trasferta a New York.Il Tefaf New York Springtime si svolge dal 4 al 8 maggio 2017 e si svolge nello storico edificio in  Armory Park Avenue. Come accennato, non mancano i gioielli, moderni o antichi, ma tutti di valore eccezionale. Ci saranno, per esempio, esclusivi pezzi di Jar, ricercati dai collezionisti. Non a caso, alcuni orari di apertura sono riservati ai Vip. Ma anche di Bulgari. E si troveranno anche gioielli concepiti da artisti delle artifigurative o della scultura, come Max Ernst, Giò Pomodoro e Louise Nevelson. Direttamente da Place Vendôme ecco un altro gioielliere famoso, Reza. Ecco le info utili.




Tefaf New York
Park Avenue Armory
643 Park Avenue
Mercoledì 3 maggio
Mezzogiorno – 08:00 (solo Vip)
Si prega di notare:
A causa della limitata capacità al Park Avenue Armory, solo carte Vip Tefaf sono validi per l’ingresso durante l’Anteprima Vip il 3 maggio.
Giovedì 4 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Venerdì 5 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Sabato 6 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Domenica 7 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Lunedì 8 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Pomeriggio – 18:00

Spilla Butterfly, in oro e diamanti, Inghilterra, circa1870
Spilla Butterfly, in oro e diamanti, Inghilterra, circa1870
The Hamster Diamond, anello dalla storia avventurosa, circa 1910
The Hamster Diamond, anello dalla storia avventurosa, circa 1910
Orecchini con smeraldi e diamanti, circa 1870
Orecchini con smeraldi e diamanti, circa 1870
Anello con smeraldo da 13,11 carati, circa 1930
Anello con smeraldo da 13,11 carati, circa 1930
Fibula brooch firmata Jar. Tormalina, granato, diamanti. Circa 1993
Fibula brooch firmata Jar. Tormalina, granato, diamanti. Circa 1993
Spilla di Bulgari a forma di libellula. Diamanti colorati per 16,30 carati. Circa 1960
Spilla di Bulgari a forma di libellula. Diamanti colorati per 16,30 carati. Circa 1960
Getulio Alviani, orecchino composto da un disco di alluminio. Roma, 1968
Getulio Alviani, orecchino composto da un disco di alluminio. Roma, 1968
Reza, orecchini con 4 smeraldi pan d -zucchero  di 15,96 carati e 632 diamanti del peso di 11,67 carati su oro bianco. Possono essere ndossati come orecchini o come spilla
Reza, orecchini con 4 smeraldi pan d -zucchero di 15,96 carati e 632 diamanti del peso di 11,67 carati su oro bianco. Possono essere ndossati come orecchini o come spilla

Giò Pomodoro , collana in oro giallo 24 carati, oro bianco e giallo 18 carati, smeraldi
Giò Pomodoro , collana in oro giallo 24 carati, oro bianco e giallo 18 carati, smeraldi







Faro acceso su Leo e Ginnie de Vroomen

Il lavoro di Leo e Ginnie de Vroomen, due designer che hanno segnato gli anni Sessanta, celebrati a Londra ♦

E raro che marito e moglie siano affiatati anche nella loro professione. Ma, alla sintonia, Leo e Ginnie de Vroomen hanno aggiunto la creatività. Ora Goldmiths’ Company, istituto britannico dedicato alla professione dell’oreficeria, presenta a Londra una mostra con oltre cento gioielli e progetti della coppia olandese che ha segnato un capitolo importante nel design degli anni Sessanta e Settanta. Designer, ma anche orafi: nella loro vita artistica hanno realizzato gioielli e opere che sono piccole sculture, in oro pietre preziose e semi preziose, oltre a un altro materiale che è una loro caratteristica: lo smalto. Leo de Vroomen si è trasferito a Londra nel 1965 per tenere una conferenza alla Scuola Centrale di Arte e Design, dove ha incontrato sua moglie Ginnie, designer e pittrice.

Bracciali colorati, clip, collane e anelli hanno un’identità unica, non legata alle mode. Sebbene i disegni organici di Ginnie spesso sono serviti come punto di partenza, il lavoro di Leo era fondamentale per l’esecuzione del lavoro. Federico Graglia

De Vroomen: Harmony in Colour and Form
Goldsmiths’ Hall, Foster Lane,
+44 (0) 207 606 7010
www.thegoldsmiths.co.uk/
12 Aprile 2017 – 26 Luglio 2017
Lunedi – Mercoledì 10-16
Entrata libera

Collana e orecchini in oro, granato mandarino, tanzanite, diamanti, smalto. Photography by Richard Valencia
Collana e orecchini in oro, granato mandarino, tanzanite, diamanti, smalto. Photography by Richard Valencia
Collana e orecchini in oro, diamanti, smalto, smeraldo cabochon. Photography by Richard Valencia
Collana e orecchini in oro, diamanti, smalto, smeraldo cabochon. Photography by Richard Valencia
Spilla in oro battuto e diananti
Spilla in oro battuto e diamanti
Spilla e clipin oro, diamanti, smalto cloisonné. Fotografia di Richard Valencia
Spilla e clipin oro, diamanti, smalto cloisonné. Fotografia di Richard Valencia
Pendente in oro repoussé e diamanti
Pendente in oro repoussé e diamanti
Spilla in oro, smalto e perla South Sea
Spilla in oro, smalto e perla South Sea
Spilla in oro e smalto. Photography by Richard Valencia
Spilla in oro e smalto. Photography by Richard Valencia


 
 


 

Oui, je suis David Morris

Apre a Parigi la boutique del gioielliere londinese David Morris. Opulenza, ma con stile ♦

Dopo oltre mezzo secolo di successo, ma raggiunto con aplomb britannico, il classico marchio di Londra, David Morris, attraversa il Canale della Manica. Condotta ora dal figlio del fondatore, Jeremy Morris, la Maison di New Bond Street, nel cuore della capitale inglese, apre le insegne nella altrettanto classica Rue Saint Honoré, al numero 364, a pochi passi da Place Vendôme.

Gioielliere tra i favoriti dalla ricca borghesia e dalla nobiltà britannica, David Morris aggiunge la bandiera francese a quelle piantate a Palm Beach, Mosca, Dubai, Hong Kong, Abu Dhabi, Doha oltre che, naturalmente, Londra. Nel caso siate all’ombra della Tour Eiffel e abbiate desiderio di osservare da vicino i gioielli di Mr Morris, troverete la boutique disegnata da Eugène Brunelle, artista-architetto che ha scelto pannelli di vetro e alabastro, cristalli, materiali di qualità, giocando con i colori e la rifrazione della luce, accanto a tessuti con fibre metalliche marroni o color rame, specchi ovali allungati. E, ovviamente, gioielli prestigiosi, in oro e pietre preziose. Preziosi, ma mai volgari. Insomma, posh. Margherita Donato

Leggi anche: I gioielli di Mr David Morris 





Collezione Illusion, collana e orecchini in oro bianco e diamanti
Collezione Illusion, collana e orecchini in oro bianco e diamanti

Orecchini a goccia con diamanti e smeraldi colombiani taglio pera
Orecchini a goccia con diamanti e smeraldi colombiani taglio pera
Collezione Le Jardin, oro bianco e diamanti
Collezione Le Jardin, oro bianco e diamanti
Anello con diamante giallo taglio cuscino di 20 carati e diamanti bianchi taglio pera
Anello con diamante giallo taglio cuscino di 20 carati e diamanti bianchi taglio pera
Anelo in oro bianco, diamanti rosa, diamanti bianchi e piccoli zaffiri Padparadscha
Anelo in oro bianco, diamanti rosa, diamanti bianchi e piccoli zaffiri Padparadscha
Collezione Cherry Blossom, dedicata alla fioritura dei ciliegi. Oro bianco e diamanti
Collezione Cherry Blossom, dedicata alla fioritura dei ciliegi. Oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco con diamanti e zaffiri
Bracciale in oro bianco con diamanti e zaffiri

L'interno della boutique di David Morris a Parigi
L’interno della boutique di David Morris a Parigi







Martin Katz online per Creso

In vendita online una capsule collection di Martin Katz: prezzi fino a quasi 800.000 dollari ♦

C’era una volta la gioielleria di lusso. Non quella sotto casa, dove comprare un normale anello per il matrimonio o gli orecchini per la fidanzata. La gioielleria dove entrano in pochi, ma con tanti soldi, con pezzi speciali da decine di migliaia di euro o dollari. Quel tipo di gioielleria è minacciato dalle vendite su internet. Possibile? Sì, ora anche i gioielli da centinaia di migliaia di dollari sono in vendita online. E lo testimonia anche la capsule collection realizzata dal gioiellerie delle star di Hollywood, Martin Katz, con base a Los Angeles, che ha realizzato 30 pezzi in esclusiva per il sito Moda Operandi. Sono pezzi unici, ognuno firmato e numerato, che costano parecchio.

Il top è un paio di orecchini con smeraldi tagliati a forma di ventaglio, di oltre 10 carati, con diamanti, in vendita per 796.000 dollari. Difficile dire quanti hanno una carta di credito abilitata a spendere una cifra simile. E per gioielli che si vedono solo in fotografia sullo schermo di un computer o di uno smartphone. Gli altri pezzi in vendita costano poco meno: un anello con diamanti e una smagliante tormalina Paraiba è in vendita per 398.000 dollari, un anello con un rubino a taglio ovale per 120.000. Se siete interessati, bastano pochi clic. Alessia Mongrando





Anello con rubino taglio ovale in vendita per  120.000 dollari
Anello con rubino taglio ovale in vendita per 120.000 dollari

Anello con opale taglio a pera. In vendita per 90.000 dollari
Anello con opale taglio a pera. In vendita per 90.000 dollari
Orecchini di diamanti e rubini. Prezzo: 79.000 dollari
Orecchini di diamanti e rubini. Prezzo: 79.000 dollari
Anello con zaffiro rosa ovale e diamanti. Prezzo: 56.000 dollari
Anello con zaffiro rosa ovale e diamanti. Prezzo: 56.000 dollari
Anello con tormalina Paraiba e diamanti. Prezzo: 398.000 dollari
Anello con tormalina Paraiba e diamanti. Prezzo: 398.000 dollari
Orecchini con smeraldi taglio acquilone e diamanti. Prezzo: 796.000 dollari
Orecchini con smeraldi taglio acquilone e diamanti. Prezzo: 796.000 dollari

Orecchini con smeraldi e diamanti. Prezzo: 178.000 dollari
Orecchini con smeraldi e diamanti. Prezzo: 178.000 dollari







Van Cleef & Arpels batte il cuore

Da Christie’s il diamante di Van Cleef & Arpels batte il diamante a cuore. Ecco i risultati dell’asta di Magnificent Jewels ♦

Christie’s chiude l’asta di Magnificent Jewels a New York con un risultato di 35,2 milioni di dollari, con il 90% dei lotti venduti e l’85% per valore. Il campione della giornata è risultato il lotto 151, cioè un anello di Van Cleef & Arpels con un diamante taglio smeraldo di colore D, perfetto internamente, di circa 22 carati. Il gioiello è stato venduto per 2,6 milioni di dollari, quasi il massimo del range della stima di partenza. Un anello con diamanti e un grosso rubino di 8,6 carati, però, in proporzione ha fatto meglio: stimato tra 600 e 800.000 dollari, ha sfiorato i 2 milioni. Non scende l’interesse per i diamanti rosa. Un anello con un diamante rosa con un inconsueto taglio rettangolare con angoli smussati, di oltre 3 carati, è stato battuto per 1,9 milioni.

All’asta c’era molta curiosità anche per una pietra dal taglio a cuore: un diamante di 15,87 carati sospeso da una catena di platino. È stato venduto rispettando le previsioni, per 1,86 milioni di dollari. Da segnalare, infine, un bracciale di Cartier del 1930, in platino e diamanti, stile Art Deco: venduto per 991.000 dollari. Tom Burstein, capo del dipartimento gioielli di Christie’s in Usa: «Il nostro obiettivo era allineare i contenuti dell’asta di aprile con quello che è attualmente richiesto e fornire stime che si adattano bene al contesto dei prezzi di mercato di oggi. Questo approccio ha portato a un forte selling-through derivante da un’offerta competitiva su diamanti, pietre colorate e gioielli firmati, dimostrando così forti punti di forza nelle aree vitali del mercato dei gioielli». Federico Graglia





Anello con rubino e diamanti
Anello con rubino e diamanti

Anello con diamante rosa e diamanti bianchi baguette
Anello con diamante rosa e diamanti bianchi baguette
Anello di Van Cleef 6 Arpels con diamante taglio smeraldo di 22 carati
Anello di Van Cleef 6 Arpels con diamante taglio smeraldo di 22 carati
Bracciale di cartier Art Deco, circa 1930, in platino e diamanti
Bracciale di cartier Art Deco, circa 1930, in platino e diamanti

Diamante tagliato a cuore di 15,87 carati
Diamante tagliato a cuore di 15,87 carati







Gli orecchini da 5,3 milioni

Lo smeraldo a sei facce battuto da una coppia di orecchini di diamanti all’asta di Sotheby’s a New York ♦

Lo smeraldo Stotesbury, montato su anello assieme a diamanti, disegnato da Harry Winston, è stato venduto da Sotheby’s per 996.500 dollari, a metà strada della stima di partenza (800.000-1,2 milioni di dollari). Lo smeraldo colombiano dall’inconsueto taglio esagonale, 34.40 carati, faceva parte di un accordo, che coinvolge il diamante Hope, siglato 100 anni fa tra Cartier e la ereditiera Evalyn Walsh McLean. La sua intricata storia, oltre che la sua originale forma, avevano attirato l’attenzione sull’asta tenuta a New York.

Il vero botto, invece, lo hanno fatto un paio di orecchini con diamanti taglio smeraldo da 20 carati l’uno, colore D, impeccabili, venduti a circa 5,3 milioni di dollari, quasi al massimo della stima iniziale. Con questo contributo, in totale Sotheby’s ha totalizzato dalla vendita di Magnificent Jewels 29 milioni, con l’85% dei lotti venduti. Gli orecchini sono stati acquistati da un anonimo collezionista asiatico, che ha pagato 131.481 dollari per carato.

Leggi anche Sotheby’s tra smeraldo a sei facce e collana d’Egitto 

Successo anche per un diamante a forma di pera, 11,19 carati, colore fancy pink, montato a ciondolo, venduto per 2,4 milioni, cioè 215.594 per carato. Un altro diamante colorato grigio blu, taglio smeraldo, 5,07 carati, è stato battuto a 1,6 milioni. Federico Graglia





Orecchini con diamanti taglio smeraldo da 20 carati l'uno. Venduti per 5,3 milioni di dollari
Orecchini con diamanti taglio smeraldo da 20 carati l’uno. Venduti per 5,3 milioni di dollari

Coppia di orecchini in platino con diamanti taglio pera e zaffiri. Venduti per 1,27 milioni di dollari
Coppia di orecchini in platino con diamanti taglio pera e zaffiri. Venduti per 1,27 milioni di dollari
Anello con diamante grigio-blu venduto per 1,6 milioni di dollari
Anello con diamante grigio-blu venduto per 1,6 milioni di dollari
Diamante taglio a pera fancy pink venduto per 2,4 milioni
Diamante taglio a pera fancy pink venduto per 2,4 milioni
Anello di platino con diamanti fancy vivid blue taglio pera e diamanti bianchi. Venduto per  876.500 dollari
Anello di platino con diamanti fancy vivid blue taglio pera e diamanti bianchi. Venduto per 876.500 dollari

Lo smeraldo esagonale Stotesbury, colombiano da 34,4 carati. Venduto per 996.500
Lo smeraldo esagonale Stotesbury, colombiano da 34,4 carati. Venduto per 996.500







In Francia nasce un colosso dei gioielli

In Francia nasce un gigante della gioielleria (eppure è poco conosciuto): Marcel Masson Robbez acquista la Christian Bernard ♦

Ogni tanto una notizia che arriva dal mondo dell’economia interessa da vicino il mondo dei gioielli. La notizia è questa: Marcel Masson Robbez diventa il primo produttore francese di gioielli di alta gamma. Ha acquistato Christian Bernard dal Tribunale di Commercio di Evry. Il nuovo gruppo avrà un fatturato di circa 100 milioni di euro. Marcel Masson Robbez ha sede a Lozère, in Occitania (Sudest della Francia) e Christian Bernard (sede a Parigi) sono i principali produttori, rivenditori e grossisti di gioielleria del Paese. La Christian Bernard era in difficoltà, dopo che il fatturato è sceso da 150 a 50 milioni di euro. In compenso Marcel Masson Robbez ha un sistema di produzione completamente automatizzato, che permette di inviare fino a 1.500 box di gioielli al giorno.

L’operazione è stata sostenuta dal Fondo di consolidamento e lo sviluppo delle imprese (una sorta di Cassa depositi e prestiti francese), che a giugno diventerà un azionista di minoranza di Marcel Robbez Masson, con un apporto di 15 milioni nel patrimonio netto, come parte di un round di finanziamento di 40 milioni. Dalle banche sono arrivati altri 25 milioni. «La tendenza in gioielleria è la concentrazione. Attualmente stiamo studiando altri obiettivi di acquisizione», ha anticipato il numero uno dell’azienda, Frank Robbez-Masson.

Il gruppo acquisito ha 200 dipendenti in Francia. All’estero, Marcel Robbez Masson, che aveva siti produttivi in Marocco e Portogallo, dà lavoro a un migliaio di lavoratori in Vietnam. Marcel Masson Robbez ha 3.000 clienti in Francia, tra orologiai, gioiellieri e orafi nel segmento premium della gioielleria. Ha anche una rete di 25 boutique in franchising e aprirà un ufficio a Hong Kong entro l’anno. Federico Graglia




Anello in oro rosa, diamanti e madreperla
Anello in oro rosa, diamanti e madreperla
Orecchini elettroformati in oro, collezione Masviel di Marcel Masson Robbez
Orecchini elettroformati in oro, collezione Masviel di Marcel Masson Robbez
Anelli in ceramica, oro 18 carati e diamanti, collezione Masviel
Anelli in ceramica, oro 18 carati e diamanti, collezione Masviel
Marcel Masson Robbez, colleziione Lady O, oro bianco 18 carati, diamanti
Marcel Masson Robbez, colleziione Lady O, oro bianco 18 carati, diamanti
Gioielli indossati di Marcel Masson Robbez
Gioielli indossati di Marcel Masson Robbez







Chantecler, campanelle di compleanno

I 70 anni di Chantecler e la collezione che celebra la Maison di Capri ♦

Chantecler, maison nata a Capri con Salvatore Aprea e Pietro Capuano,protagonista quest’ultimo della Dolce Vita dell’Isola Azzurra, compie 70 anni con la collezione celebrativa intitolata Anima 70: un omaggio ai simboli del marchio, come la Campanella, il Gallo, il Corno e Joyful, che racchiudono l’atmosfera di Capri, e i colori iconici della maison che utilizza coralli, turchesi, kogolong e onice. Sono collane leggere, vivaci bracciali multi-charme e proposte inedite, come gli orecchini a lobo con la piccola campanella e gli hoop earrings, rilettura dell’avventura cominciata nel 1947. La presentazione di Anima 70, a Roma, con i fratelli Aprea, Costanza, Maria Elena e Gabriele eredi della tradizione di Chantecler che oggi oltre alla boutique a Capri, conta su altri negozi a Cortina, Tokyo, Astana e Hong Kong.

Leggi anche L’anima di Chantecler 

La storia
Alla fine degli anni Quaranta, il napoletano Pietro Capuano apre una gioielleria a Capri assieme a Salvatore Aprea, giovane isolano molto creativo. Con il periodo della Dolce Vita Capri vive una favola irripetibile: sull’Isola arrivano le donne più belle e famose del mondo, gli uomini più ricchi del mondo e tanti intellettuali. Pietro Capuano, soprannominato Chantecler, come il gallo dell’opera di Edmond de Rostand, il cui canto ha il potere di evocare la nascita del sole, è l’eccentrico maestro di cerimonie di Capri, l’imperatore delle notti sull’Isola.

I protagonisti del jet set internazionale portano via dall’Isola della Dolce Vita i gioielli Chantecler, simbolo della magia di Capri, la cui fama risale ai tempi dell’Impero Romano: tra i primi ad apprezzarla Cesare Augusto e Tiberio che la scelse come sua dimora. Ma furono gli anni Cinquanta a decretarne il successo mondiale. La mitica Piazzetta divenne il centro mondano dell’Isola, tanto che nel corso degli anni viene soprannominata «salotto del mondo».

Hollywood a Capri
Negli anni Cinquanta Liz Taylor, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Maria Callas, Rita Hayworth, l’imperatrice Soraya e la principessa Grace Kelly s’innamoravano dei gioielli Chantecler. Anche Jacqueline Kennedy Onassis divenne cliente della boutique di Capri: nel 1970 l’armatore greco le regalò una stella di diamanti dal valore inestimabile. Pietro Capuano creava i suoi gioielli ispirandosi alla donna che li avrebbe indossati. Nascevano così pezzi unici realizzati con gemme rare. Collier di diamanti e turchesi come il mare caprese; zaffiri blu che ricordano il cielo stellato; fuochi d’artificio di rubini; smeraldi preziosi per colore, grandezza e taglio.

Riprende il nome da uno dei luoghi più belli di Capri, l’anello Grotta Azzurra, in oro bianco, diamanti e una splendida acquamarina centrale. I diamanti taglio rosa sorreggono l’acquamarina azzurra come il mare, dal taglio a cuscino. Il girocollo Galli è una delle creazioni più iconiche della maison che ne riproduce il logo in modo originale. Il gioiello, in oro rosa e pavé di diamanti simboleggia la lunga tradizione del brand con numerosi galletti di dimensione decrescente. Le Campanelle sono ispirate da un’antica leggenda: a un pastorello in cerca della sua unica pecorella scomparsa a Capri, apparve su una nuvola San Michele, che si sfilò dal collo una campanella e la donò al giovane, dicendogli che al suo suono avrebbe ritrovato la pecora smarrita. E così fu. La leggenda si ripetè nel 1944 quando Chantecler realizzò una campana in bronzo e la donò al presidente americano Franklin Delano Roosevelt per celebrare la auspicata fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1950 Chantecler creò la prima campanella gioiello, Premiere, regalata alla contessa Edda Ciano. Di recente Chantecler ha disegnato la Campanella Daisy per le figlie del presidente Obama. Patrizia Vacalebri (Ansa)




Anello in oro e rubini
Anello in oro e rubini
Orecchini della collezione Anima 70
Orecchini della collezione Anima 70
Bracciale in oro e kolong
Bracciale in oro e kolong
Bracciale in oro e corallo
Bracciale in oro e corallo
Bracciale in oro e kolong
Bracciale in oro e kolong
Orecchini in oro e onice
Orecchini in oro e onice
Collana in oro e corallo
Collana in oro e corallo
Campanella in oro e diamanti
Campanella in oro e diamanti

Campanella in oro, turchesi e corallo
Campanella in oro, turchesi e corallo







I giardini di Graff

I giardini incantati di Graff in mostra, con una selezione di pezzi eccezionali ♦

Anche l’alta gioielleria ha un’anima commerciale. Così per qualche giorno il centro commerciale di lusso della Florida, Bal Harbour Shops, ha ospitato l’Enchanted Garden di Graff Diamonds. Una mostra che ha il merito di proporre pezzi esclusivi del grande gioielliere di Londra. La collezione comprende una selezione di rari gioielli, diamanti e orologi, che hanno in comune l’ispirazione a flora e fauna. La storia della linea di gioielli Carissa, per esempio, ha origine in Sud Africa, dove questi fiori (per la precisione fanno parte della famiglia delle Apocynaceae) crescono allo stato naturale. Per Graff il fiore a cinque petali si traduce in una suite di gioielli composta da diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri. E , ancora, zaffiri, smeraldi, rubini e sono la texture dei pezzi con la forma di ali di farfalla, anelli oppure orologi-gioiello. Lavinia Andorno





Collana Carissa, con diamanti e smeraldi
Collana Carissa, con diamanti e smeraldi

Spilla Pink Lovebirds, diamanti bianchi e rosa
Spilla Pink Lovebirds, diamanti bianchi e rosa
Orologio Princess Butterflu, in diamanti e zaffiri gialli
Orologio Princess Butterflu, in diamanti e zaffiri gialli
Princess Butterfly Secret Watch chiuso
Princess Butterfly Secret Watch versione 2017 chiuso
Collana Peony con zaffiri e diamanti
Collana Peony con zaffiri e diamanti

Graff, orologio bracciale con diamanti e zaffiri multicolori
Graff, orologio bracciale con diamanti e zaffiri multicolori







Sotheby’s tra smeraldo a sei facce e collana d’Egitto

Uno smeraldo esagonale con una storia avventurosa e altri pezzi eccezionali in asta da Sotheby’s ♦

Gli smeraldi sono di solito tagliati con una forma pressapoco rettangolare. Le eccezioni sono rare. Una di queste lo smeraldo Stotesbury, uno dei pezzi messo all’asta da Sotheby’s assieme ai Magnificent Jewels in vendita a New York il 25 aprile. Ma l’aspetto più sorprendente è che, accanto al raro taglio esagonale di questa pietra, c’è una storia piuttosto complicata e affascinante. Lo smeraldo colombiano da 34,4 carati, che ha una stima di vendita da 800.000 a 1,2 milioni di dollari, ha alle spalle una strada che inizia nel nel 1908, quando Cartier lo ha utilizzato per una collana destinata all’erede di un impero minerario, Evalyn Walsh McLean.

Lo smeraldo è stato abbinato a un diamante di 94,8 carati. Tre anni più tardi, la casa parigina e miss Walsh McLean hanno però iniziato una disputa che si è conclusa nel 1912 con lo smeraldo tornato in possesso di Cartier. A quel punto la pietra è stata acquistata da Eva Stotesbury (da cui prende il nome), moglie di un ricco banchiere di Filadelfia. Nel 1946 la famiglia ha venduto la pietra al gioielliere newyorkese Harry Winston, che lo ha montato su anello e lo ha venduto a Bonfils Stanton, altra dama della buona società. È stato venduto di nuovo e ha fatto parte di una collezione privata dal 1971.

Lo smeraldo esagonale Stotesbury, colombiano da 34,4 carati,
Lo smeraldo esagonale Stotesbury, colombiano da 34,4 carati,

Lo smeraldo Stotesbury, in ogni caso non è l’unico pezzo di classe dell’asta. Ci sono, per esempio, 12 pezzi storici di Tiffany firmati Louis Comfort. Oppure è da notare un anello con un raro diamante da 1,64 carati Fancy Vivid verde e un anello di crossover set con due diamanti Fancy Blu Vivid. Oltre pezzo di pregio sono una coppia di orecchini con diamanti taglio smeraldo quadrato, entrambi più di 20 carati e classificati come Colore D, Internally Flawless, Tipo lla con eccellente finitura e simmetria.

In vendita and una spilla Art Deco con zaffiri e diamanti di Cartier (stima 200-300.000 dollari), della collezione di John E. Rovensky. La signora Rovensky, ex signora Morton F. Plant, ha partecipato a uno degli acquisti più iconici di gioielli di tutti i tempi quando il suo primo marito ha acquistato sulla Quinta Strada due fili di perle naturali da Cartier nel 1917. Sempre in asta una collana e bracciale di diamanti e citrini di Sterlé (stima 175-225.000 dollari) che faceva parte della collezione della regina Narriman d’Egitto, e tre gioielli di Cartier e Boucheron dalla Collezione dell’ereditiera americana Frederica Vanderbilt Webb. Federico Graglia

Anello con un raro diamante verde e diamanti bianchi
Anello in platino con un raro diamante verde e diamanti bianchi
Anello con due diamanti blu vivid e diamanti bianchi
Anello con due diamanti blu vivid e diamanti bianchi
Spilla in platino con zaffiri e pietra di Luna di Tiffany, disegnata da Louis Comfort nel 1915
Spilla in platino con zaffiri e pietra di Luna di Tiffany, disegnata da Louis Comfort nel 1915
Spilla con diamanti, zaffiri e giada di Tiffany, disegnata da Louis Comfort
Spilla con diamanti, zaffiri e giada di Tiffany, disegnata da Louis Comfort
Bracciale in oro, lapislazzuli, giada, disegnato da Louis Comfort per Tiffany, 1915
Bracciale in oro, lapislazzuli, giada, disegnato da Louis Comfort per Tiffany, 1915
Orecchini con diamanti di 20,29 e 20,02 carati taglio smeraldo quadrato
Orecchini in platino con diamanti di 20,29 e 20,02 carati taglio smeraldo quadrato
Spilla con diamanti e zaffiri di Cartier, 1930
Spilla con diamanti e zaffiri di Cartier, 1930
La collana-bracciale di Sterlé, con diamanti e citrini, appartenuta alla regina d'Egitto Narriman
La collana-bracciale di Sterlé, con diamanti e citrini, appartenuta alla regina d’Egitto Narriman
Bracciale e collana di Van Cleef & Arpels. Perle, smerladi, rubino e oro
Bracciale e collana di Van Cleef & Arpels. Perle, smerladi, rubino e oro


Sunjewels, gioielli da urlo




L’Urlo di Edvard Munch e la celebre lattina Campbell di Andy Warhol riprodotte con migliaia di diamanti da Sunjewels ♦

Nel mondo della gioielleria ogni tanto capita di trovare dei pezzi speciali. A volte questi gioielli straordinari sono degli autentici capolavori, piccole opere d’arte frutto della fantasia e dell’abilità di designer e orafi. Un caso a parte, però, è quello mostrato dal gruppo indiano Sunjewels a Baselworld 2017. Si tratta della riproduzione di due famosi quadri: L’Urlo del norvegese Edvard Munch, realizzato tra il 1893 e il 1910, e la lattina di Zuppa Campbell di Andy Warhol, del 1962 e icona della pop-art. Per testimoniare l’abilità tecnica nella lavorazione di oro e gemme, Sunjewels ha ricreato i due quadri con oro e piccoli diamanti. Per riprodurre il dipinto di Munch sono state utilizzate circa 14.000 pietre incastonate a mano, con un lavoro di 10-12 settimane partendo da un file Cad 3D. Il quadro di Warhol, invece, utilizza 5100 diamanti di diversi colori.

Sunjewels è un’azienda con base a Mumbai, India, che ha realizzato (al 10 aprila 2017) 2.715.475 gioielli. Lavora principalmente per conto terzi, grazie al lavoro di 1.047 dipendenti.





Al Zuppa Campbell, di Andy Warhol, riprodotta con 5100 diamanti da Sunjewels
Al Zuppa Campbell, di Andy Warhol, riprodotta con 5100 diamanti da Sunjewels

L'Urlo di Edvard Munch, con un mosaico di 14.000 diamanti
L’Urlo di Edvard Munch, con un mosaico di 14.000 diamanti
Anello con ametista e diamanti
Anello con ametista e diamanti, della collezione rose cut
Anello in oro rosa con diamanti tagliati rose-cut, come nell'epoca Moghul
Anello in oro rosa con diamanti tagliati rose-cut, come nell’epoca Moghul

Sunjewels, ciondolo con diamanti
Sunjewels, ciondolo con diamanti







Il bracciale con salvavita incorporato

Un bracciale in argento che lancia l’allarme ad amici o parenti in caso di aggressione ♦

Si chiama Amuleto ma, in realtà, più che portare fortuna dovrebbe offrire sicurezza. È un bracciale in argento che nasconde un piccolo meccanismo. Se azionato, il bracciale lancia l’allarme. Insomma, è un bijoux per la sicurezza delle donne.

«Non passa giorno senza leggere notizie scioccanti di abusi e violenze sulle donne, spesso con esito drammatico. In molte di queste situazioni la vittima avrebbe forse avuto una chance se avesse chiesto subito aiuto o se fosse stato possibile localizzarla in tempo zero», spiega Dovile Butnoriene, co-fondatrice di Amuleto. «Per questo motivo abbiamo integrato in un braccialetto di argento sterling e cuoio un minuscolo dispositivo in grado di allertare amici e parenti via cellulare premendo un pulsante. Una soluzione che ogni donna, che desideri sentirsi sicura ma non intende scendere a compromessi in termini di stile, indosserebbe senza remore. Dopo quasi due anni di intensa ricerca e sviluppo, siamo oggi in grado di proporre al grande pubblico Amuleto, il nostro gioiello salvavita smart».

Il gioiello salvavita è stato messo a punto da una piccola società della Lettonia, G Data: disponibile da luglio 2017. Il prezzo di listino attuale è di 189 dollari, ma il produttore ha appena lanciato la sua campagna di crowdfunding su Indiegogo, dove chi acquista può ordinare il prodotto al prezzo «acquisto della prima ora» a 119 dollari. Appena riusciranno a produrre in massa, Amuleto si muoverà alla ricerca di partner commerciali per la distribuzione. Margherita Donato





Amuleto indossato
Amuleto indossato

Amuleto indossato
Amuleto indossato
IL messaggio di allarme è trasmesso su uno smartphone
IL messaggio di allarme è trasmesso su uno smartphone
Il progetto di Amuleto
Il progetto di Amuleto

La realizzazione dei bracciali
La realizzazione dei bracciali








Gioielli italiani a due facce

Per i gioielli italiani un 2016 a due facce: calo dell’export, ma più fatturato ♦

Gioielli italiani un po’ meno acquistati all’estero. Lo indicano dell’Istituto di statistica (Istat) relativi alla produzione (-1,9%) e alle esportazioni, sia in valore (-4,6%) che in quantità (-1,8% per i soli gioielli in metalli preziosi). Le cifre relative al 2016 indicano anche che il calo ha un nome, anzi, due: Cina e India, che hanno diminuito le importazioni. Ma, in realtà non sono stati gli unici Paesi ad acquistare meno. Il Club degli Orafi ha diffuso anche i dati elaborati dalla centro studi del gruppo bancario Intesa Sanpaolo, le esportazioni italiane di gioielleria e bigiotteria hanno perso circa 300 milioni di euro rispetto al 2015, con cali diffusi a quasi tutti i mercati di sbocco e con una nuova contrazione importante verso gli Emirati Arabi Uniti (-15%, pari a 160 milioni di euro in meno), Paese di ingresso per il resto del Medio Oriente e l’India. Negative anche le esportazioni verso Svizzera e Francia (-6,7% e -10,6%), dove spesso i gioielli Made in Italy sono quelli realizzati conto terzi per le grandi Maison, cioè prodotti in Italia e venduti con il marchio delle grandi firme, e successivamente destinati ad altri mercati e verso Hong Kong (-9,1%).





Negozio di gioielleria a Dubai
Negozio di gioielleria a Dubai

Le statistiche sul fatturato (su imprese con più di 20 addetti) indicano però che il settore gioielleria e bigiotteria ha chiuso il 2016 in crescita del 9,3%, grazie a risultati brillanti sia sul mercato interno (+6,7%) che su quelli esteri (+10,7%), dato in contraddizione con le informazioni sui flussi di export. Come si spiega? Semplice: il settore è composto da tante micro imprese ed è molto difficile da monitorare con sicurezza.

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina

Secondo Stefania Trenti, del centro studi di Intesa Sanpaolo, «i risultati 2016 sono stati condizionati da una domanda mondiale non favorevole, in particolare nella prima parte dell’anno. Lo scenario internazionale si è mostrato in miglioramento nel corso dell’anno e le attese per il 2017 sono di moderata accelerazione del Pil mondiale: le esportazioni di gioielleria e bigiotteria dell’ultimo trimestre dello scorso anno hanno interrotto la discesa, un buon segnale che potrebbe sottintendere una vicina inversione di tendenza, nonostante il clima di forte incertezza condizioni le scelte di acquisto di gioielli a livello internazionale».

Baselworld 2017, interno
Baselworld 2017, interno







Apollo e Artemide: divinità da Sotheby’s

Due divinità greche sotto forma di diamanti blu e rosa all’asta di Sotheby’s a Ginevra ♦

Il derby delle aste si svolge, come sempre a Ginevra. Un giorno prima dell’asta di Christie’s, sarà la volta di Sotheby’s, il 16 maggio, a mettere in vendita i Magnificent Jewels and Noble Jewels al Mandarin Oriental. E, come sempre, ci sarà un pezzo eccezionale a far volare la fantasia dei collezionisti: Apollo e Artemide Diamonds. Non si tratta di due divinità greche scese dall’Olimpo, ma di due diamanti: uno è Fancy Vivid blu, l’altro è Fancy rosa intenso. Le due pietre sono tagliate a pera e sono state utilizzate per una coppia di orecchini, che Sotheby’s definisce come i più importanti comparsi in asta. Sono però offerti separatamente. The Apollo Blue ha una stima di 38-50 milioni di dollari, mentre The Artemis Pink è stimato tra 12,5 e 18 milioni.

The Apollo Blue è catalogato come Graded Fancy Vivid blue dal Gemological Institute of America e pesa 14.54 carati, internamente perfetto: è il più grande della sua categoria mai essere offerto in asta. Secondo il Gia, Apollo Blue è un diamante tipo IIb, che raggruppa meno dello 0,5% di tutti i diamanti. L’Artemis Pink pesa 16 carati. Secondo il Gia è un diamante tipo IIa, il più chimicamente puro, con una trasparenza ottica eccezionale. Non più  del 3% delle pietre estratte sono diamanti colorati e meno del 5% sono rosa.

Ma come mai i due diamanti sono stati battezzati con i nomi di Apollo e Artemide? Si chiama marketing, ovvio. Nella mitologia greca, Leto (Latona in latino), figlia di Titano e Phoebe, ha avuto una relazione con Zeus ed è rimasta incinta di due gemelli. Quando Hera, moglie di Zeus, ha scoperto l’ennesimo tradimento, non potendo cacciare il marito dall’Olimpo, ha proibito Leto di partorire sulla terraferma. Trovato rifugio a Delos, Leto ha partorito Artemide e Apollo. E nella mitologia greca e romana, i diamanti erano considerati lacrime degli dei.

Accanto ai due diamanti top, in ogni caso, l’asta offre diversi spunti interessanti. Come la collana di diamanti riviére appartenuta alla principessa Anna Murat, oppure un anello con diamante rosa intenso da 7 carati o, ancora, una coppia di orecchini firmati Reza in oro rosa e diamanti, con una stima di 1-1,5 milioni. Notevole anche un anello di Van Cleef & Arpels con uno zaffiro birmano del ragguardevole peso di 45,74 carati. Federico Graglia





La coppia di orecchini con i diamanti Apollo Blue e Artemis Pink
La coppia di orecchini con i diamanti Apollo Blue e Artemis Pink

Collana di diamanti rivière appartenuta a Anna Murat
Collana di diamanti rivière appartenuta a Anna Murat
Anello con diamante rosa di oltre  7 carati
Anello con diamante rosa di oltre 7 carati
Orecchini in oro e diamanti firmati Reza
Orecchini in oro e diamanti firmati Reza

Anello di Van Cleef & Arpels con uno zaffiro birmano del ragguardevole peso di 45,74 carati
Anello di Van Cleef & Arpels con uno zaffiro birmano del ragguardevole peso di 45,74 carati







Da Christie’s tornano i gioielli di Liz Taylor

Christie’s svela nuovi eccezionali gioielli nel catalogo dell’asta del 17 maggio a Ginevra ♦

A Ginevra, il 17 maggio, Christie’s metterà all’asta un eccezionale diamante a forma di cuore da 92 carati, perfetto. Ne abbiamo già parlato qui. Ma quel giorno saranno in vendita anche molti altri gioielli interessanti. Oltre a quelli già anticipati in questo articolo, ce ne sono altri che la casa d’aste ha anticipato. Tra questi, ce ne sono alcuni appartenuti a Liz Taylor. Nel dicembre 2011 Christie’s ha già messo in vendita la collezione di Elizabeth Taylor con questi orecchini e bracciale di rubini birmani e diamanti firmati Cartier. I gioielli facevano parte della parure di rubini regalato a Elizabeth Taylor nel mese di agosto 1957 dal suo allora marito, Mike Todd. Ora tornano in vendita.

L’attrice era famosa per la sua passione verso i gioielli. Ma non è stata l’unica donna con questo piacevole hobby. All’asta di Ginevra, per esempio, è in vendita la collezione di una anonima «signora elegante», che evidentemente non ama la notorietà. La collezione, però, è davvero di primo livello. Comprende una collana di diamanti di Chopard, con un diamante colore D a forma di pera del peso di circa 56.03 carati (ha una valutazione fino a 7 milioni di dollari), oltre che gioielli eccezionali create da Graff, De Grisogono e David Morris.

Lo spazio dei virtuosi

Per chi ama i gioielli di alto, altissimo design, c’è un pezzo firmato Jar (Joel Arthur Rosenthal) misterioso quanto creativo maestro della gioielleria. Americano di nascita, parigino di adozione, è considerato un creativo di culto. I suoi orecchini con diamanti sono una golosa caramella per i collezionisti. Altro designer pieno di talento è l’indiano Viren Bhagat, che da Mumbai produce non più di 60 pezzi l’anno. In asta ci saranno un paio di suoi orecchini di diamanti e rubini.

Cartier vista da Éric Nussbaum

È stato riconosciuto come uno degli esperti di Cartier più eminenti ed è stato salutato dai suoi colleghi come «Eye», un omaggio al livello virtuoso del suo gusto e raffinatezza. E ora i pezzi della vasta collezione dell’esperto, scomparso nel 2003, vanno all’asta. Un’occasione interessante: basti dire che la collezione di Nussbaum è composta da oltre 1.600 gioielli e oggetti.

Il fascino degli anni Sessanta

La gioielleria in Italia ha vissuto un momento di gloria negli anni Sessanta. Alla dolce vita del gioiello è dedicata una sezione dell’asta di Christie’s. Da Buccellati a Villa o Bulgari:saranno offerti 40 gioielli di quel magico periodo. Federico Graglia





Liz Taylor con gli orecchini in rubini e diamanti di Cartier
Liz Taylor con gli orecchini in rubini e diamanti di Cartier

La parure di orecchini e bracciale di Cartier appartenuti a Liz Taylor
La parure di orecchini e bracciale di Cartier appartenuti a Liz Taylor
Spilla di Boucheron con diamanti e rubini birmani
Spilla di Boucheron con diamanti e rubini birmani
Anello con smeraldo colombiano di 13,16 carati
Anello con smeraldo colombiano di 13,16 carati
Anello con zaffiro, smeraldi e rubini birmani di Bulgari
Anello con zaffiro, smeraldi e rubini birmani di Bulgari
Orecchini con diamanti e rubini birmani di Viren Bhagat
Orecchini con diamanti e rubini birmani di Viren Bhagat
Orecchini con diamanti di Jar
Orecchini con diamanti di Jar
Pendente con diamante a pera da 56 carati. Stima: 5-7 milioni di dollari
Pendente con diamante a pera da 56 carati. Stima: 5-7 milioni di dollari

Chocker di diamanti di Graff
Chocker di diamanti di Graff







Chan e Cartier star di Christie’s

Un anello di Cartier e due inediti pezzi di Wallace Chan all’asta Magnificent Jewels di Christie’s a New York ♦

I Magnificent Jewels non deludono: nell’asta di Christie’s in programma a New York il 26 aprile non mancano i pezzi eccezionali, ma anche le curiosità. Per esempio la casa d’aste mette in vendita un diamante con taglio a cuore di 15,87 carati, di prima qualità. Non sarebbe strano se non fosse che Christie’s si appresta a vendere un identico diamante, ma del peso di oltre 92 carati a Ginevra, in maggio. Due cuori che battono per portafogli diversi, insomma.

Altro motivo di interesse sue due pezzi firmati da Wallace Chan: il designer-artista centellina le sue opere e, quindi l’anello e gli orecchini proposti sono al centro della curiosità Anche per la loro sorprendente forma: l’anello è realizzato con una grande ametista cabochon. Al centro dell’ametista è incastonato un diamante in una galleria di madreperla. Il tutto montato su un cerchio di titanio. Con la stessa tecnica sono stati realizzati gli orecchini. Se vi interessano questi pezzi unici hanno una stima di 20-30.000 dollari l’anello e 16-22.000 gli orecchini. Il top lot potrebbe invece essere un anello di platino Panthère di Cartier, realizzato con un pavé di diamanti, il naso e pois di onice, occhi con smeraldi, e un grande rubino con taglio a cuscino di oltre 10 carati. La stima è tra 2,3 e 2,8 milioni di dollari. Rompete il salvadanaio. Federico Graglia





Diamante taglio a cuore di 15,87 carati
Diamante taglio a cuore di 15,87 carati, colore D, senza inclusioni

Un curioso bracciale in oro a forma di Colosseo
Un curioso bracciale in oro a forma di Colosseo
Particolare di un bracciale Art Deco di Cartier, con perle con zaffiri e diamanti
Particolare di un bracciale Art Deco di Cartier, con perle con zaffiri e diamanti
Anello Panthère di Cartier: platino con pavé di diamanti, onice, smeraldi e un grande rubino
Anello Panthère di Cartier: platino con pavé di diamanti, onice, smeraldi e un grande rubino
Collana.tiara Art Deco con diamanti
Collana.tiara Art Deco con diamanti
Orecchini di Wallace Chan, ametista e diamanti su titanio
Orecchini di Wallace Chan, ametista e diamanti su titanio
Anello di Wallace Chan visto dall'alto, ametista e diamante su madreperla e titanio
Anello di Wallace Chan visto dall’alto, ametista e diamante su madreperla e titanio

Particolare dell'anello di Wallace Chan
Particolare dell’anello di Wallace Chan







Bonhams vede giallo

Da Bonhams a New York una manciata di diamanti e gioielli all’asta ♦

Aste, aste, aste: la primavera come sempre riserva ai gioielli un palcoscenico speciale. Anche Bonhams si unisce al valzer di aste con una serie di diamanti gialli, e non solo, alla sua asta di New York del 24 aprile. Il top lot è un diamante giallo taglio brillante di 6,32 carati, fancy vivid, VVS1-chiarezza, tra due diamanti bianchi taglio brillante. L’intero anello ha una stima tra 400.000 e 600.000 dollari.

L’anello è stato composto da Tiffany utilizzando pietre con un taglio fine Ottocento. Un vecchio stile che ha il suo fascino. Altro pezzo di spicco è una collana con 17 diamanti taglio brillante, fancy yellow, per 47.34 carati (stima tra 350.000 e 550.000 dollari). Da segnalare tra i tanti gioielli proposti, una spilla di Cartier del 1935 con un rubino taglio marquise, piuttosto raro per questa pietra, con diamanti taglio brillante e baguette, più altri sei rubini cabochon taglio pan di zucchero e diamanti. Stima: 300-400.000 dollari. Federico Graglia





Anello con diamante giallo di 6,32 carati e diamanti bianchi
Anello con diamante giallo di 6,32 carati e diamanti bianchi

Collana con diamanti gialli e bianchi firmata William Goldberg
Collana con diamanti gialli e bianchi firmata William Goldberg
Spilla di Cartier con diamanti e rubini. Circa 1935
Spilla di Cartier con diamanti e rubini. Circa 1935
Collana Riviére con diamanti. Stima 200-300.000 dollari
Collana Riviére con diamanti. Stima 200-300.000 dollari
Spilla firmata Verdura con citrino. Circa 1941
Spilla firmata Verdura con citrino. Circa 1941
Collana di Bulgari in oro, rubini e zaffiri
Collana di Bulgari in oro, rubini e zaffiri

Anello di platino con diamanti e grande zaffiro
Anello di platino con diamanti e grande zaffiro







Bolaffi con diamante al top 

Un diamante taglio smeraldo sbanca all’asta Bolaffi di Milano ♦

L’asta di gioielli e orologi Bolaffi tenuta al Grand hotel et de Milan, ha avuto successo. Alla fine dei rilanci, il top lot della giornata è stato l’anello con diamante taglio smeraldo di 10,40 carati, colore F, purezza VVS1 (lotto 448), aggiudicato a 443.500 euro.

Nel complesso, la selezione di gioielli ha avuto una percentuale di venduto superiore al 70%. Gli altri migliori risultati della vendita sono quelli degli orecchini Calderoni di inizio Novecento, con diamanti di 14,50 carati (111.300 euro), e dell’anello Orisa Torino a forma di fiore con al centro un diamante di taglio rotondo di 8,46 carati (lotto 180), aggiudicato a 57.500 euro, quasi il doppio della base. Alla stessa cifra è stato ceduto un anello in diamante rotondo di 9,63 carati (lotto 432). Ottimo risultato, infine, per la selezione di orologi da polso: i top lot sono il raro esemplare di Rolex Pre-Daytona del 1953, ceduto a 55.000 euro (lotto 296) e due Rolex Daytona Cosmograph in oro bianco: il lotto 295, aggiudicato a 21.250 euro, e il lotto 294 a 18.750 euro.Il realizzo complessivo della vendita sfiora i 2 milioni di euro.

Anello con diamante da 10,40 carati, taglio smeraldo
Anello con diamante da 10,40 carati, taglio smeraldo
Anello con diamante taglio brillante da 9,63 carati
Anello con diamante taglio brillante da 9,63 carati
Orecchini di Calderoni
Orecchini di Calderoni


Piaget accomodata su Sissi

Gioielli e design in occasione del Salone del Mobile alla boutique Piaget di Milano ♦

Gioielli, orologi e design. Inteso come metodo per rendere più attraente e comodo l’ambiente abitativo. Così durante il Salone del Mobile di Milano la Boutique Piaget ha coinvolto la coppia di designer Ludovica + Roberto Palomba, che per l’occasione hanno studiato il set up della vetrina principale (allestita per tutta la durata del Salone) e dell’intera boutique di via Pietro Verri. Accanto alle creazioni preziose della maison svizzera è stata collocata Sissi, nome della nuova seduta di Ludovica + Roberto Palomba realizzata da Driade, marchio storico del design. Che, per l’occasione, è stata abbinata all’ultima collezione di Piaget.

Leggi anche Piaget, i colori di Possession.

«Sissi è un oggetto vanitoso e scultoreo, versatile e contemporaneo. Gli anelli che si fondono conferiscono alla sedia sensualità ed eleganza nelle forme; il rivestimento del sedile può cambiare di colore proprio come una donna disinvolta e sicura di sé cambia d’abito: ecco perché il connubio con la nuova collezione Possession di Piaget ci è sembrato perfetto! La donna moderna che indossa questi gioielli è fermamente radicata nel presente e assolutamente sicura delle proprie scelte», hanno commentato i due designer. «Come per la Maison Piaget, per noi il design non rappresenta un modo di apparire, ma un vero e proprio modo d’essere, uno stile che non è ostaggio della moda e che conserva nel tempo la sua forza e la sua riconoscibilità, proprio come i nostri progetti, frutto di un metodo e non di uno stilismo».

La sedia Sissi nella boutique di Piaget
La sedia Sissi nella boutique di Piaget
La vetrina di Piaget
La vetrina di Piaget in via Verri, a Milano
G36PA600
Bracciale della collezione Possession di Piaget
Ludovica Serafini e Roberto Palomba
Ludovica Serafini e Roberto Palomba


1 75 76 77 78 79 138