News - Page 79

Schlumberger in mostra

In mostra 140 pezzi firmati dal designer francese Jean Schlumberger. Eccone alcuni ♦

Se vi piacciono i gioielli dei grandi designer siete di sicuro dei fan di Jean Schlumberger. E se siete fans di Jean Schlumberger potreste avere il desiderio di visitare una mostra dedicata a questo designer di gioielli, ma non solo, che riunisce 140 pezzi di questo maestro del mondo prezioso. A patto di andare in Virginia, Usa, a metà strada tra New York e la Florida. Il Virginia Museum of Fine Arts di Richmond, infatti, ha organizzato questa esposizione dedicata a Jean Schlumberger. Il designer ha iniziato la sua carriere nel 1930, lavorando per Elsa Schiaparelli a Parigi. A New York, nel 1950, Schlumberger è poi diventato il designer dei gioielli di Tiffany. È noto per le interpretazioni fantasiose di animali e soggetti botanici: alcuni dei suoi pezzi hanno fatto la storia della gioielleria. Ma non solo, perché ha disegnato anche porta sigarette, candelieri o scatole per pillole. Molti dei suoi pezzi sono stati raccolti nella Rachel Lambert Mellon collection e sono ora esposti nella mostra. Il marito di Rachel, scomparsa nel 2014, Paul Mellon, ha donato una serie di pezzi al museo, che ora detiene la più grande e completa raccolta pubblica di gioielli e oggetti d’arte ideati dal designer francese. Federico Graglia

Jasmine, collana di Jean Schlumberger del 1966
Jasmine, collana di Jean Schlumberger del 1966
Gli uccelli, 1964. Oro, smalto, lacca, rubini, turchesi
Gli uccelli, 1964. Oro, smalto, lacca, rubini, turchesi
Girasole, centrotavola
Girasole, centrotavola
Jellyfish (La Meduse). Spilla del 1967 per Tiffany. Oro 18 carati, platino, pietra di luna, diamante, zaffiro. Virginia Museum of Fine Arts, Paul Mellon
Jellyfish (La Meduse). Spilla del 1967 per Tiffany. Oro 18 carati, platino, pietra di luna, diamante, zaffiro. Virginia Museum of Fine Arts, Paul Mellon
Bracciale con farfalle. Oro, diamanti e pietre
Bracciale con farfalle. Oro, diamanti e pietre
Obelisco, centrotavola
Obelisco, centrotavola
Bracciali con smalto, oro e pietre
Bracciali con smalto, oro e pietre


L’ultima collana di Diana

/

La principessa Diana: moda e gioielli celebrati in una mostra a 20 anni dalla morte ♦

Una mostra sullo stile della principessa Diana. Con il consenso dei due figli, il principe William e il principe Harry. A 20 anni dalla morte in un incidente stradale di Diana Spencer, Kensington Palace ha inaugurato Diana: Her Story Fashion. La mostra non riguarda, però, solo vestiti da giorno e da sera. L’esposizione considera anche una delle passioni della principessa più amata: i gioielli. Per esempio, la tiara Cambridge Lover’s Knot, che la duchessa di Cambridge ha indossato in due occasioni. Un altro pezzo iconico è la collana The Swan Lake, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle. È stata indossata dalla principessa Diana a una rappresentazione del balletto Il Lago dei cigni alla Royal Albert Hall nel 1997, due mesi prima della sua morte. Ora va all’asta per 12 milioni di dollari a New York, dalla casa d’aste Guernsey. I venditori sono una coppia ucraina che ha acquistato la collana nel 2010 per 630.000 dollari. Segno che il mito di Diana non tende ad appannarsi. Federico Graglia

Diana: Her Story Fashion
Dal 1 marzo 2017 fino al 28 febbraio 2018
Ticket per adulti – £ 19,00 (£ 17,10 online) *
Bambini – Free. Devono essere accompagnati da un adulto.
* I prezzi includono una donazione volontaria

La tiara Cambridge Lover’s Knot
La tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
Diana Spencer in un'occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti
Diana Spencer in un’occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti

Torna di moda l’oro bianco

Torna la passione per l’oro bianco, diamanti in leggero calo, sale l’acquamarina: ecco i trend individuati a Hong Kong ♦

Arriva da Hong Kong una notizia che interessa chi i gioielli li produce. La Hktdc, Hong Kong International Jewellery Show (2-6 marzo) ha commissionato un sondaggio, intervistando oltre 1.300 buyer ed espositori di tutto il mondo presenti alla grande fiera d’Oriente. Obiettivo: capire le loro opinioni sulle prospettive del mercato della gioielleria. Risultato: il 56 per cento degli intervistati si aspetta vendite costanti per il 2017. Il 28 per cento è ottimista e vede un aumento delle vendite.

Hong Kong International Jewellery Show 2017
Hong Kong International Jewellery Show 2017

Prezzi: il 69 per cento pensa che saranno sostanzialmente fermi, mentre il 23 per cento si aspetta che saliranno. Un altro trend previsto dagli operatori (era presente anche una folta delegazione italiana capitanata da Italian Exhibition Group) è quello dei gioielli con prezzi accessibili, che è destinato ad allargarsi. Sempre secondo i partecipanti alla fiera, sono in ascesa i gioielli legati ai brand della moda (lo pensa il 72 per cento degli intervistati), mentre sono sempre in auge i gioielli per matrimoni e occasioni speciali (58 per cento) e quelli alto di gamma (58 per cento). In termini della fascia di prezzo, il 54 per cento degli intervistati si aspetta un successo per i gioielli nel range tra 100 e 500 dollari, seguiti da quelli tra 500 e 1.000 dollari (lo prevede il 51 per cento) fascia di prezzo.

Damiani, anello in oro bianco. Prezzo: 1090 euro
Damiani, anello in oro bianco. Prezzo: 1090 euro

Interessante anche il giudizio sui materiali. Dopo la sbornia di oro rosa, il 43 per cento degli intervistati vede adesso in pole position l’oro bianco (33 per cento), seguito dall’oro giallo (23 per cento). Nessuna sorpresa, invece, per le pietre: come sempre è il diamante ad attirare i maggiori favori (41 per cento), anche se la percentuale è inferiore a quella dello scorso anno (era il 54 per cento). Molto quotate anche acquamarina (14%) e smeraldo (13%).

Infine, gli occhi degli operatori sono focalizzati sulle oscillazioni dei mercati, condizionati dalle politiche economiche dei governi: i prezzi di oro, platino e pietre, nonché la disponibilità dei cittadini di acquistare i gioielli, dipendono anche dalle decisioni di Donald Trump, Vladimir Putin, Xi Jinping eccetera. Ma questo non sorprende nessuno. Federico Graglia

Orecchini di Hannah Martin in oro bianco
Orecchini di Hannah Martin in oro bianco
Anello in oro bianco e diamanti
Tomasz Donocik , anello in oro bianco e diamanti
Anello Tourbillon in oro bianco e diamanti
Vhernier, anello Tourbillon in oro bianco e diamanti
Anello della collezione B.zero1 in oro bianco e diamanti
Bulgari, anello della collezione B.zero1 in oro bianco e diamanti
Ralph Lauren, bracciale a catena in oro bianco 18 carati Disponibile in oro bianco o rosa
Ralph Lauren, bracciale a catena in oro bianco 18 carati
Disponibile in oro bianco o rosa
Anello in oro bianco e diamanti taglio brillante
Piaget, anello in oro bianco e diamanti taglio brillante

I gioielli del Tefaf

I gioielli del Tefaf 2017: Da Hemmerle a Belperron, da Cartier a Reza e… ♦

Il Tefaf 2017 di Maastricht (10-19 marzo) non è interessante solo per le novità di Wallace Chan (ne abbiamo parlato qui). Quella che è una delle più importanti mostre di antiquariato e di design al mondo ospita anche quest’anno numerosi pezzi di grande gioielleria è conosciuto come uno dei più importanti del mondo arte, d’antiquariato e le fiere di design con un processo di valutazione che è considerato da molti come tra le più severe al mondo dell’arte. Tra i 275 rivenditori e designer provenienti da 20 Paesi, non mancano gioielli da vedere, antichi e moderni. oltre a Chan, per esempio, sono presenti firme del design come Otto Jakob e Hemmerle, che utilizza materiali tradizionali e poco ortodossi per creare i suoi pezzi su misura. A metà tra antico e moderno sono i pezzi firmati Verdura e Belperron, ricreati dai disegni originali dei due famosi designer. Non manca l’alta gioielleria, per esempio quella di Reza, firma di Place Vendôme presente con alcuni pezzi mozzafiato. E poi Cartier, Lalique, Tiffany… Ecco le immagini di alcuni dei pezzi più interessanti. Federico Graglia 

Cartier, oro, platino, diamanti, zaffiri.Circa 1945
Cartier, oro, platino, diamanti, zaffiri.Circa 1945
Cartier, Uccello del Paradiso, spilla
Cartier, Uccello del Paradiso, spilla
Chopard, anello con smeraldo
Chopard, anello con smeraldo
Hancocks, Ernest Pierret
Hancocks, Ernest Pierret
Hemmerle, anello in alluminio e diamante
Hemmerle, anello in alluminio e diamante
Hemmerle, bracciale
Hemmerle, bracciale
Marjan Sterk, orecchini d'epoca con opale di fuoco e diamanti
Orecchini d’epoca con opale di fuoco e diamanti
Set di Van Cleef & Arpels, con corallo
Set di Van Cleef & Arpels, con corallo
Otto Jacob, orecchini con oro e diamanti
Otto Jacob, orecchini con oro e diamanti
Van Cleef & Arpels, spilla Camelia con diamanti e zaffiri
Van Cleef & Arpels, spilla Camelia con diamanti e zaffiri
Reza, anello di Dune
Reza, anello di Dune
Reza, collana Delhea
Reza, collana Delhea
Spilla di Tiffany, 1890
Spilla di Tiffany, 1890
Spilla di Suzanne Belperron
Spilla di Suzanne Belperron


Wallace Chan, novità al Tefaf

Al Tefaf di Maastricht gli orecchini Birth and Blossom, una nuova opera di Wallace Chan ♦

A Maastricht, Olanda, torna Tefaf (10-19 marzo), la più grande fiera antiquaria, che comprende anche un’area dedicata alla gioielleria. E non solo a quella antica, ma anche a pezzi di alta gioielleria contemporanea che in qualche caso sono opere d’arte più che gioielli da indossare alla sera per andare a teatro. È il caso di Wallace Chan, che non a caso ha iniziato la sua carriera come scultore. Poi, si è trasformato in un mito della gioielleria e non solo. I suoi pezzi sono acquistati per milioni di dollari, ma non chiedetegli direttamente il prezzo, perché non ne parla. Come per quadri e sculture, non è l’artista a occuparsi di questi aspetti venali, ma il commerciante (o gallerista) che provvede alla loro destinazione.

I gioielli del maestro Chan sono sogni che si materializzano attraverso i materiali più pregiati e un’abilità manuale fuori dal comune. Pietre intagliate e arditi accostamenti sono gli ingredienti su cui costruisce le sue opere. Al Tefaf, tra l’altro, Chan espone i nuovi orecchini Birth and Blossom, realizzati con due smeraldi per un totale di 30,88 carati, perle e diamanti gialli, bianchi, zaffiri rosa e madreperla. Guardate bene l’immagine: il gioielliere (ma ha senso chiamarlo così?) ha intagliato due perle e ha posto al loro interno diamanti e zaffiri, da cui esce una spirale di titanio che fa da raccordo con le pietre pendenti. I pistilli sono circondati da diamanti. Il tutto sopra i due grandi smeraldi pendenti. Solo questo gioiello vale il viaggio. Federico Graglia

Spilla Apsara, diamanti giallo intenso, diamanti rosa, gialli e verdi, smeraldi
Spilla Apsara, diamanti giallo intenso, diamanti rosa, gialli e verdi, smeraldi
Stilled Life, spilla scultura. Spilla: giadeite imperiale, giada lavanda, rubino e diamanti fancy. Scultura di bambù: cristallo, diamante giallo, zaffiri rosa, granati, tzavorite
Stilled Life, spilla scultura. Spilla: giadeite imperiale, giada lavanda, rubino e diamanti fancy. Scultura di bambù: cristallo, diamante giallo, zaffiri rosa, granati, tzavorite
Ruby Castle, anello. Rubino birmano di forma esagonale, zaffiri rosa, titanio
Ruby Castle, anello. Rubino birmano di forma esagonale, zaffiri rosa, titanio
Birth and Blossom, orecchini. Smeraldi, madreperla, zaffiri, diamanti
Birth and Blossom, orecchini. Smeraldi, madreperla, zaffiri, diamanti
A Lyrical Moment, bracciale con zaffiri colorati, granat,i tsavorite, diamanti bianchi e giali, rubini e ametiste
A Lyrical Moment, 2016. Bracciale con zaffiri colorati, granat,i tsavorite, diamanti bianchi e giali, rubini e ametiste
A tale of two dragons, spille. Periodo Qianlong (1736-1795) bianco, gancio Jade Dragon cintura, smeraldo, rubino, zaffiro, zaffiri rosa e diamanti fancy
A tale of two dragons, spille. Periodo Qianlong (1736-1795) bianco, gancio Jade Dragon cintura, smeraldo, rubino, zaffiro, zaffiri rosa e diamanti fancy


In Cina gioielli in leasing

In Cina tra le donne si diffonde il leasing per i gioielli di lusso.

In Cina la passione per i gioielli non si è fermata. Ma, secondo il giornale China Daily, si diffonde anche un’altra tendenza: il leasing di gioielli di lusso. Le donne cinesi, infatti, non vogliono più indossare grandi gioielli solo nelle rare occasioni di cerimonie o eventi importanti. Per ostentare più spesso in occasioni mondane bracciali e collane, però, bisogna possedere un adeguato ricambio.

Ecco, allora, che sono nate società che propongono un contratto di leasing per i gioielli di fascia alta, come jzhubao.com. È una possibilità che esiste da tempo anche in Occidente, ma che è una novità in Cina. Secondo Zhang Xinning, Ceo di jzhubao.com, il potenziale di mercato è enorme. Un problema, però, è la scarsità di norme per una sicura autenticazione dei gioielli. Secondo Neil Wang, presidente dell’agenzia di ricerche di mercato Greater China e degli analisti di Frost & Sullivan, lo status sociale delle donne cinesi e la qualità della vita stanno migliorando: per questo si concentrano su aspetti come l’estetica, lo stile, l’etichetta, la socializzazione e il networking. Un contratto di leasing Vip con jzhubao.com prevede una cauzione di 20.000 yuan (2700 euro), e un costo di 400 yuan all’anno. Si possono indossare gioielli sotto un valore di 2 milioni di yuan 270mila euro), ottenere il 9,8% di sconto sugli acquisti via internet, la pulizia gratuita dei gioielli, l’accesso a una lounge reception, la partecipazione a cene e altre attività sociali organizzate ad hoc. Federico Graglia




Il negozio Tiffany a Shanghai
Il negozio Tiffany a Shanghai
Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso
Negozio Cartier a Shanghai
Negozio Cartier a Shanghai
Pendente con giada bianca intagliata
Pendente con giada bianca intagliata
Anello in oro rosa con diamanti e giada
Anello in oro rosa con diamanti e giada
Anello in oro rosa con diamanti e giada
Spilla a forma di camaleonte con zaffiri e giada bianca

Bracciale in giada bianca
Bracciale in giada bianca







Mouawad, jewels box da 3,5 milioni

Il contenitore di gioielli più costoso del mondo: vale 3,5 milioni di dollari ed è stato realizzato da Mouawad ♦

Se non sapete dove riporre i vostri gioielli fate un pensierino a questo box. È una scatola per gioielli realizzata in oro e argento, ed è incrostata di diamanti, zaffiri e rubini. Per la precisione, le pietre utilizzate sono diamanti bianchi e gialli, zaffiri bianchi e rosa e lapislazzuli, mentre i tre petali a forma di cuore sono destinati a simboleggiare l’amore eterno. La scatola, infatti, ha anche un nome: Flower of Eternity ed è stata realizzata da Mouawad. Costa solo 3,5 milioni di dollari ed è stata svelata in Qatar, in occasione del Doha Exhibition Jewelry and Watches, fiera annuale dedicata alla gioielleria, che ha ospitato 400 marchi di lusso provenienti da dieci Paesi.

Ma se il contenitore di gioielli è così prezioso, che cosa può essere custodito al suo interno? Forse altri gioielli di Mouawad, gioielliere di origine libanese che di recente ha aperto una boutique a Ginevra (ne abbiamo parlato qui). Mouawad, infatti, detiene il record per la collana più preziosa del mondo (55 milioni di dollari), della borsa che non va assolutamente persa (3,8 milioni di dollari) e persino della biancheria (ha prodotto un prezioso un reggiseno da 11 milioni). Ora con il jewel box Robert Mouawad e i tre figli Fred, Alain, e Pascal, possono aggiungere un nuovo record. Federico Graglia

Il box Flower of Eternity
Il box Flower of Eternity. Costa 3,5 milioni di dollari
Il coperchio di Flower of Eternity
Il coperchio di Flower of Eternity. Il fiore sul coperchio è quello della collezione omonima
Orecchini della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamanti
Orecchini della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamanti
L'incomparable Touch, alta gioielleria firmata Mouawad
L’incomparable Touch, alta gioielleria firmata Mouawad
Anelloi della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamanti
Anello della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamanti
Bracciale della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamante
Bracciale della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamante
Orecchini della collezione Flower of Eternity, in oro bianco, diamante e zaffiri
Orecchini della collezione Flower of Eternity, in oro bianco, diamante e zaffiri
Orecchini della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamante
Orecchini della collezione Flower of Eternity, in oro bianco e diamante


Diamanti Swarovski agli Oscar

Colpo di scena: Swarovski passa ai diamanti (ma non abbandona i cristalli) ♦

La notizia è sorprendente. Swarovski, azienda diventata famosa per i suoi cristalli, passa dall’altra sponda. Insomma, inizia a proporre gioielli con diamanti, anche se si tratta di pietre sintetiche, nate in laboratorio. Il debutto di questa nuova linea di gioielli, con un girocollo dal disegno Art Deco, è stato previsto in occasione della consegna degli Oscar, a Los Angeles. Gli Academy Awards numero 89, insomma, saranno un momento di svolta. C’è già chi considera la svolta come quella di un vegetariano che si inizia a mangiare carne. Insomma, un dietrofront. In realtà non è del tutto così, perché il brand austriaco continuerà ad affiancare i diamanti con i tradizionali cristalli. Non si tratta però, di un exploit riservato alle stelle del cinema: la prova è che i diamanti sintetici sono stati creati in un laboratorio di Swarovski. E dato che creare un laboratorio di diamanti sintetici costa parecchio, si può essere sicuri che la nuova strada dell’azienda non sarà abbandonata. La nuova linea, in ogni caso, farà parte di Atelier Swarovski, la divisione di fashion jewels della società, che ha già lavorato per stilisti come Jean Paul Gaultier e Peter Pilotto. La collezione presentata agli Oscar è caratterizzato da una combinazione di cristalli Swarovski e diamanti. È probabile, però, che questi gioielli saranno disponibili al pubblico nel 2018, mentre per ora resteranno confinati alle passerelle delle star nelle rassegne ufficiali. A proposito di Swarovski: il brand austriaco ha fornito 300.000 cristalli per le scenografie degli Oscar. Federico Graglia

Girocollo di Swarovski con diamanti sintetici
Girocollo di Swarovski con diamanti sintetici
Zirconia prodotti da Swarovski
Zirconia prodotti da Swarovski
Misty Rose, nuova tonalità di topazi targati Swarovski, con una sfumatura inedita è un taglio innovativo
Misty Rose, nuova tonalità di topazi targati Swarovski, con una sfumatura inedita è un taglio innovativo
Un esempio di creazione innovativa con i cristalli Swarovski: Tangled Ring di Gaelle Khouri
Un esempio di creazione innovativa con i cristalli Swarovski: Tangled Ring di Gaelle Khouri


Milano Scatenata

Catene, catene, catene: 150 gioielli realizzati con anelli intrecciati nella mostra Scatenata, a Milano ♦

Nel caso amiate i gioielli realizzati con catene, Homi ha inaugurato a Milano Scatenata, mostra di 150 pezzi realizzati con cerchi che si intersecano. Sarebbe stato strano se la mostra non fosse stata curata da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano, già attiva al Museo del Gioiello di Vicenza. Le catene in mostra hanno la provenienza più varia: sono realizzate da artigiani, artisti, designer e brand affermati. Sono il frutto di abilità orafe, ma anche dell’utilizzo di materiali innovativi, a mano o a macchina. E per chi non lo sapesse, di catena non ce n’è un solo tipo. Può essere a groumette, marinara, traversino, rolò, forzatina, a goccia, a spiga, o a staffa. Tutte in mostra.

Le firme coinvolte:

Bijouets, 1, 618 De Maria, Acciugha, Laura Affinito, Airoldi, Alcozer & J, Anida Alusoska, Alessandra Calvani Design, Algares, Flavia Alves De Souza, Amcardillo Design, Anthropologie, Artigiana Fiorentina Bigiotteria, Beatriz Biagi Design, Maura Biamonti, Afra Bianchin Scarpa, Giovanna Bittante, Bozart, Dorothea Brill, Luisa Bruni, Camera Creativa Di Carmela Lacerenza, Fabio Cammarata, Caramanna Gioielli, Monica Castiglioni, Giorgio Cecchetto, Clotilde Silva, Ugo Correani, Vincenzo Cosentino, Enrico Coveri, Matali Crasset, Daniela Repetto Gioielli, Enza De Pinto, Ute Decker, Sandra Di Giacinto, Diva Gioielli, Massimo Duroni, Eandare, Elementi Di Ivana Riggi, Forma Design & Jewellery, Emma Francesconi, Stefano Fronza, Linda Gambero, Mara Garbin, Eleonora Ghilardi, Simonetta Giacometti, Maria Gitu, Marco Gurrieri, Peter Hoogeboom, I Signori Degli Anelli, Giulio Iacchetti, Iosselliani, Joy, Jo, La Rocca & Figliolia, Stefania Lucchetta, Letizia Maggio, Maiden Art, Maison 203, Raffaella Mangiarotti, Ketty Manigrasso, Manuganda, Nadia Marchesani, Marinama, Marni, Martino&Mazzolini, May Moma, Minrl, Angela Missoni, Missoni, Francesca Mo, Giancarlo Montebello, Olivia Monti Arduini, Moschino, Nanni Milano, Nervous System, Olga Noronha, Noshi, Donatella Onofri, Ornella Bijoux, Barbara Paganin, Pat Posada Mac Niles, Paviè, Maria Francesca Pepe, Franco Pianegonda, Marco Picciali, Quagliotto, Paco Rabanne, Ranfagni Gioielli Firenze, Uli Rapp, Giovanni Raspini, Carla Riccoboni, Roberta Risolo, Rosantica, Rossociliegia, Sanlorenzo, Giulia Savino, Ermanno Scervino, Sciumé, SeMaVì, Karin Seufert, Sharra Pagano, Noon Passama, Benedetta Tagliabue Miralles, Lorella Tamberi Canal, Touscé, Barbara Uderzo, Unger, Silvia Valenti, Versace, Francesca Vitali, Paola Volpi, Yves Saint Laurent, Carlo Zini

Scatenata
fino al 5 marzo 2017
Orari: 10-20
Fondazione Stelline Corso Magenta 61, Milano
Ingresso gratuito




Versace, collezione 1992. Collana in metallo dorato, pelle. Archivio Associazione Culturale Anna Piaggi
Versace, collezione 1992. Collana in metallo dorato, pelle. Archivio Associazione Culturale Anna Piaggi
Uli Rapp, -2014. Collana in cotone e gel
Uli Rapp, -2014. Collana in cotone e gel
Stefania Lucchetta, Drago 2, 2003. Collana in argento rodiato
Stefania Lucchetta, Drago 2, 2003. Collana in argento rodiato
Sandra Di Giacinto, Arabesque, 2009. Collana in cartoncino canneté
Sandra Di Giacinto, Arabesque, 2009. Collana in cartoncino canneté
Raffaella Mangiarotti per San Lorenzo, Modulo-C, 2014. Collana in argento
Raffaella Mangiarotti per San Lorenzo, Modulo-C, 2014. Collana in argento
Peter Hoogeboom, Red Lantern. Collezione Greenware Crockery, Chinawear, 2014. Collana in porcellana, argento
Peter Hoogeboom, Red Lantern. Collezione Greenware Crockery, Chinawear, 2014. Collana in porcellana, argento

Paco Rabanne, anni Sessanta. Cintura-catena in metallo
Paco Rabanne, anni Sessanta. Cintura-catena in metallo





Olivia Monti Arduini, M, 2013. Collana in porcellana, ottone
Olivia Monti Arduini, M, 2013. Collana in porcellana, ottone

Moschino realizzato da Sharra Pagano, 1990. Collana in ottone. Archivio Sharra Pagano
Moschino realizzato da Sharra Pagano, 1990. Collana in ottone. Archivio Sharra Pagano
Flavia Alves De Souza per San Lorenzo, 2003. Collana in argento
Flavia Alves De Souza per San Lorenzo, 2003. Collana in argento
Afra Bianchin Scarpa, Hokusai, catena in argento 2003
Afra Bianchin Scarpa per San Lorenzo, Hokusai, catena in argento 2003
Monica Castiglioni per Bijouets, Superleggera doppia lunga scalare, 2015. Collana in poliammide sinterizzata, bronzo
Monica Castiglioni per Bijouets, Superleggera doppia lunga scalare, 2015. Collana in poliammide sinterizzata, bronzo
Matali Crasset per San Lorenzo, Self Loop, 2003. Catena in argento
Matali Crasset per San Lorenzo, Self Loop, 2003. Catena in argento
Maria Francesca pepe, collezione (H)oops!,-2016. Collanain ottone dorato
Maria Francesca pepe, collezione (H)oops!,-2016. Collanain ottone dorato

Manuganda, Compo, 2007. Collana modulare in alluminio anodizzato
Manuganda, Compo, 2007. Collana modulare in alluminio anodizzato





Maiden Art, Swanlight, 2011. Collana in bronzo, argento, cristalli Swarovski
Maiden Art, Swanlight, 2011. Collana in bronzo, argento, cristalli Swarovski

Linda Gamero, Biomechanical Design, 2013. Collana in titanio, nylon
Linda Gamero, Biomechanical Design, 2013. Collana in titanio, nylon
Laura Affinito per Rossociliegia, 2017. Bracciale in acciaio inox
Laura Affinito per Rossociliegia, 2017. Bracciale in acciaio inox
Giancarlo Montebello. Superleggeri, 2000. Collana in acciaio inox, oro giallo
Giancarlo Montebello. Superleggeri, 2000. Collana in acciaio inox, oro giallo
Ermanno Scevrino. 2015-16. Collana in metallo, cristalli
Ermanno Scevrino. 2015-16. Collana in metallo, cristalli
Enrico Coveri, Giardini all’italiana,1989. Collana con cristalli Swarovski, metallo dorato, vetri di Murano
Enrico Coveri, Giardini all’italiana,1989. Collana con cristalli Swarovski, metallo dorato, vetri di Murano
Emma Francesconi. Arlecchino, 2015. Collana in titanio
Emma Francesconi. Arlecchino, 2015. Collana in titanio
Dorothea Brill, Ladakh. Collezione Meter wise, 2016. Collana in argento rodiato
Dorothea Brill, Ladakh. Collezione Meter wise, 2016. Collana in argento rodiato
Carla Riccoboni. Mix Ellisse Phitos, 2015. Girocollo in argento e oro
Carla Riccoboni. Mix Ellisse Phitos, 2015. Girocollo in argento e oro
Bozart, collana della collezione Saturn, 2015, in ottone
Bozart, collana della collezione Saturn, 2015, in ottone
Barbara Uderzo, Ruggine. Collezione Bijoux Chocolat, 2004. Cioccolato fondente
Barbara Uderzo, Ruggine. Collezione Bijoux Chocolat, 2004. Cioccolato fondente
Angela Missoni per Missoni. Collana in acetato plexiglass, lana fiammata, metallo. Archivio Missoni, 2010
Angela Missoni per Missoni. Collana in acetato plexiglass, lana fiammata, metallo. Archivio Missoni, 2010







Jackie Collins all’asta

I gioielli di Jackie Collins all’asta con Bonhams: c’è anche una collana di Cartier e un anello con diamante taglio a pera ♦

Se siete uno dei 500 milioni di fans di Jackie Collins, sappiate che Bonhams organizza un’asta in cui mette in vendita i gioielli della scrittrice scomparsa nel 2015. L’asta è in programma il 16 e 17 maggio 2017 a Los Angeles. In vendita non ci sono solo i gioielli appartenuti alla scrittrice di best seller, ma anche oggetti e opere d’arte, libri e la sua Jaguar. Il tutto sembra uscito da una delle puntate di Dallas o di Beautiful. Basti dire che la casa di Jackie Collins è disposta intorno a una grande piscina ispirato dalla pittura iconica di David Hockney, A Bigger Splash. E, non a caso, la scrittrice era la sorella di una delle protagoniste di Dallas, Joan Collins.

I gioielli, in ogni caso, possono piacere anche a chi le soap opera televisive non le guarda. Per esempio, un grande collier di diamanti e smeraldi, con orecchini coordinati. Oppure il girocollo della serie Panthére di Cartier. O, infine, un grande anello con diamante taglio a pera. Jacqueline Jill, più nota come Jackie Collins (Londra, 4 ottobre 1937 – Beverly Hills, 19 settembre 2015) è stata una romanziera e attrice britannica naturalizzata statunitense. Sorella minore dell’attrice Joan Collins, ha scritto  32 romanzi, inclusi nella lista dei best-seller compilata dal New York Times: si stima che nella sua carriera di autrice i suoi titoli abbiano venduto circa 500 milioni di copie. Federico Graglia





Orecchini di diamanti e smeraldi a clip
Orecchini di diamanti e smeraldi a clip

Collana di diamanti e smeraldi
Collana di diamanti e smeraldi su platino
Spilla appartenuta a Jackie Collins in diamanti e smeraldi
Spilla appartenuta a Jackie Collins in diamanti e smeraldi
Anello solitaire con diamante taglio a  pera
Anello solitaire con diamante taglio a pera
Collier in oro Panthére di Cartier
Collier in oro Panthére di Cartier

Jackie Collins
Jackie Collins







I gioielli del Gallo

L’anno del gallo celebrato dai gioielli: anelli e spille dedicati al segno dell’astrologia cinese ♦

Siete nati nel 1933 o 1945, 1957, 1969, 1981, 1993, 2005? In questo caso dovreste indossare uno di questi gioielli. Perché il 2017 è, come gli anni elencati, sotto il segno del Gallo, secondo l’astrologia cinese. Anzi, per meglio precisare, l’anno in corso è del Gallo di fuoco, Rooster Fire. Nell’astrologia cinese, infatti, ogni anno zodiacale è associato a un animale ma, allo stesso tempo, anche uno tra cinque elementi: oro, legno, acqua, fuoco, terra. In questo caso, Gallo e Fuoco. Non fatevi sfuggire l’occasione, perché la prossima combinazione tra i due elementi avverrà solo tra 60 anni.

Come per tutte le diverse astrologie (ma ce ne sarà una che indovini il destino? mah), anche quella cinese associa alcune caratteristiche a chi appartiene a un determinato segno. Nel caso del Gallo Fuoco, le persone nate sotto questa combinazione sarebbero molto puntuali e dotate di grande responsabilità sul luogo di lavoro. Ma, attenzione: gratificarvi con un gioiello è necessario anche per un altro motivo. Sempre secondo gli astrologi di Pechino e dintorni, l’anno in cui ricorre il proprio segno è anche particolarmente sfortunato. E se la jella incombe, forse un gioiello a forma di gallo la terrà lontana. Giulia Netrese





Buccellati, spilla gallo in oro. Prezzo: 3045 dollari su 1stbis
Buccellati, spilla gallo in oro. Prezzo: 3045 dollari su 1stbis

Gallo di epoca Vittoriana, con diamanti
Gallo di epo
Gallo con madreperla
Gallo con madreperla
Spilla di Tiffany in orom diamanti e rubini
Spilla di Tiffany in orom diamanti e rubini
Spilla in oro con diamanti e rubini
Spilla in oro con diamanti e rubini
Roberto Coin, anello per l'anno del Gallo
Roberto Coin, anello per l’anno del Gallo
Spilla in oro con corniola, rubino, diamanti
Spilla in oro con corniola, rubino, diamanti
Spilla antica in oro e pietre preziose
Spilla antica in oro e pietre preziose

Swarovski, gallo in cristalli colorati
Swarovski, gallo in cristalli colorati







Sotheby’s punta sul made in Italy

Da Sotheby’s tornano i gioielli con un’ampia selezione di Maison italiane, da Bulgari a Pomellato ♦

Da Sotheby’s tornano i gioielli. La nuova asta è in programma per il 22 marzo a Londra e, sebbene non presenti in catalogo (per ora) pezzi da record, offre comunque spunti interessanti per gli appassionati di gioielli. Intanto, perché la selezione comprende oltre 280 pezzi, un po’ sono rappresentati tutti i gusti. E un po’ perché la vendita di Fine Jewels comprende pezzi firmati da case di gioielleria illustri come Boivin, Cartier, Sterlé e Van Cleef & Arpels. Ma, in particolare, l’asta avrà una forte selezione di pezzi di designer o Maison italiane. Qualche nome tra quelli in catalogo: Bulgari, Buccellati, Facchini, Marina B, Masenza, Pomellato. Ecco una piccola anteprima. Federico Graglia

Orecchini con smeraldi inizio Novecentoi. Stima: 10.000–15.000 sterline
Orecchini con smeraldi inizio Novecentoi. Stima: 10.000–15.000 sterline
Spilla con diamanti firmata Pierre Sterlé. Stima: 24.000–32.000 sterline
Spilla con diamanti firmata Pierre Sterlé. Stima: 24.000–32.000 sterline
Spilla con diamanti, smeraldi, gemme. Stima: 4.500–7.000 sterline
Spilla con diamanti, smeraldi, gemme. Stima: 4.500–7.000 sterline
Spilla firmata Van Cleef & Arpels. Stima: 3.500–5.500 sterline
Spilla firmata Van Cleef & Arpels. Stima: 3.500–5.500 sterline
Bracciale di diamanti. Stima: 16.000-24.000 sterline
Bracciale di diamanti. Stima: 16.000-24.000 sterline


Se il bijoux è Primordiale

Un giovane brand di bijoux, Primordiale, si distingue per l’approccio innovativo, a partire da design e materiali ♦

Si chiama Primordiale, ma non è un istinto. È un marchio di gioielli contemporanei, bijoux di design, accessori originali: chiamateli come vi pare. Il brand è stato fondato nel 2012 dalla fashion stylist Eleonora Tonini e punta a farsi spazio con una sua idea: la contaminazione. Cioè l’abbattimento dello steccato tra gioielli femminili e maschili ma, soprattutto, tra materiali nobili e quelli ordinari. Collane e bracciali, infatti, utilizzano elementi che di solito sono destinati a un uso industriale, come capsule metalliche, cilindri di alluminio, plexiglass, ma anche legno smaltato. È un approccio che, come spiega la designer, è molto fashion: «Non nasco come artigiana, bensì ho studiato Fashion Styling all’Istituto Marangoni», scuola milanese che prepara al mondo della moda, dice. Le sue idee si sono fatte notare a Homi. Prezzi: dai 40 euro circa per le collane più semplici, a 130 per bracciali o bijoux più complessi.

Cravatta e bracciali in alluminio e pelxiglass
Cravatta e bracciali in alluminio e pelxiglass
Cravatta e bracciali in alluminio e pelxiglass
Cravatta nera
Bracciale con fascia azzzurra
Bracciale con fascia azzzurra
Bracciale con alluminio e legno bianco
Bracciale con alluminio e legno bianco
Bijoux di Primordiale
Bijoux di Primordiale16

Suzanne Syz su carta

Un libro fotografa la impetuosa creatività della designer svizzera Suzanne Syz, gioielli che si ispirano dall’arte pop alle fiabe ♦

Una leggenda che ha attraversato e continua ad attraversare in modo trasversale la gioielleria e l’arte. Nata a Zurigo, cresciuta a Parigi, trasferita a New York dove ha incontrato Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Julian Schnabel, Francesco Clemente, e Jeff Koons. La designer di gioielli Suzanne Syz non poteva che sintetizzare nel suo lavoro, o forse dovremmo dire nella sua opera, i due modi e mondi di intendere la creatività. I suoi gioielli, infatti, fanno vivere entrambe le anime: la pop art assieme all’alta gioielleria. In breve ha conquistato una fama internazionale che da allora l’accompagna. Tornata in Svizzera, a Ginevra, continua a strapazzare le convenzioni con le sue idee innovative. Ora un libro riunisce in una serie di immagini la sua opera e racconta la sua storia (Suzanne Syz: Art Jewels, Assouline, 150 dollari). Come è facile immaginare, la creatività di Suzanne Syz non si può ridurre a una sorta di specchio del lavoro di pittori o scultori. Lei segue la sua vena con  e si ispira alla natura, alle fiabe, a quelle che vede nei suoi lunghi viaggi. I pezzi unici che sono ricercati da i veri appassionati (e quelli che possono permetterselo) sono classificati come Pop, Naturally e Contemporary. Il libro è organizzato in ordine alfabetico e svela alcuni aspetti poco noti della tecnica utilizzata dalla designer grazie a una lunga intervista del critico d’arte Nicolas Trembley. Da sfogliare. Federico Graglia

Orecchini Girouette, con rubini, tsavorite, tanzanite, zaffiri orange, tormalina
Orecchini Girouette, con rubini, tsavorite, tanzanite, zaffiri orange, tormalina
Spilla Punto di domanda
Spilla Punto di domanda
Orecchini Palette Peinter
Orecchini Palette Peinter
Anello in oro, diamanti e peridoto
Anello in oro, diamanti e peridoto
Anello Smarties
Anello Smarties
Anello di Suzanne Syz, oro rodiato, diamanti
Anello di Suzanne Syz, oro rodiato, diamanti
Suzanne Syz: Art Jewels, Assouline, 150 dollari
Suzanne Syz: Art Jewels, Assouline, 150 dollari


 
 


 

Roberto Bravo ecologista

L’audace collezione del brand Roberto Bravo contro i pericoli del Riscaldamento Globale ♦

Origini italiane, ufficio a Vicenza, ma sede centrale a Istanbul con 150 dipendenti e filiale a Mosca: Roberto Bravo, azienda fondata nel 1948, ha mantenuto un piede in Italia, anche se la sua produzione è orientata in gran parte all’estero. Ma, forse, sarebbe più corretto dire che il messaggio e la produzione è rivolta a tutta la Terra. Come indica l’ultima collezione presentata a VicenzaOro, che ha l’obiettivo davvero inconsueto per il mondo dei gioielli, di ricordare un problema che interessa tutta l’umanità: il riscaldamento globale. La Global Warming Collection, per contrasto, sembra evocare le bellezze della natura, con colori vivaci che ricordano foreste e ambienti incontaminati. Proprio quelli a rischio del cambiamento climatico. Zaffiro, oro e diamanti sono combinati con fiori, farfalle, libellule. Alessia Mongrando

Leggi anche Le ghirlande di Roberto Bravo





Orecchini della collezione Global Warming
Orecchini della collezione Global Warming

Orecchini della collezione Global Warming
Orecchini della collezione Global Warming
Collana della collezione Global Warming
Collana della collezione Global Warming
Collana della collezione Global Warming
Collana della collezione Global Warming
Anello della collezione Global Warming
Anello della collezione Global Warming
Anello della collezione Global Warming
Anello della collezione Global Warming

Roberto Bravo, collezione Global Warming
Roberto Bravo, collezione Global Warming







VicenzaOro porta a casa OroArezzo

Matrimonio tra VicenzaOro e OroArezzo: un’unica piattaforma fieristica che sarà gestita da Italian Exhibition Group ♦

Nell’Italia in cui la rivalità tra città vicine sfiora la patologia, in cui ogni campanile è un sacro suolo da difendere, in cui la difesa dei colori della squadra di calcio diventano una questione di onore, un accordo tra rivali sembra un racconto fantasy. Invece, accade. Dopo l’annuncio nel gennaio 2016 (leggi anche VicenzaOro torna e sposa OroArezzo), il matrimonio tra Vicenza e Arezzo si celebra con squilli di trompe. A officiare la cerimonia è Italian Exhibition Group (Ieg), società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che assieme ad Arezzo Fiere e Congressi ha siglato un accordo strategico che dà vita ad un’organizzazione unica per le manifestazioni del settore orafo-gioielliero. Un miracolo? Sì, anche se è una magia che si compie sulle ali di una crisi di consumi interni che ha messo in difficoltà molte aziende del settore. Insomma, un matrimonio voluto, ma anche indotto.

A seguito dell’accordo, Arezzo Fiere e Congressi potrà entrare nella compagine societaria di Italian Exhibition Group, ricevendo quale controprestazione della cessione dei marchi quote azionarie «per un valore definito secondo criteri condivisi». Quale che sia questo valore, l’accordo sembra anche propedeutico per il cammino preannunciato di Ieg verso la quotazione di Borsa, prevista per il prossimo anno.

I numeri

Vale la pena di ricordare che cosa rappresenta il settore: circa 10 mila imprese e 40 mila addetti, nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, un export di 6,5 miliardi e un saldo commerciale positivo di 4,2 miliardi. Pur nel contesto negativo della domanda globale di oro per la gioielleria, nei primi 10 mesi del 2016 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro.

Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto
Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto

Che cosa prevede l’intesa

In sostanza, Italian Exhibition Group, oltre a organizzare le tre edizioni di VicenzaOro (gennaio, settembre e in novembre a Dubai), gestirà complessivamente l’organizzazione di OroArezzo e Gold Italy già dalle prossime edizioni di maggio e ottobre 2017 nella città toscana. Nel complesso delle 5 Manifestazioni saranno ospitati circa 5.000 espositori, provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da oltre 30 Paesi, e più di 80.000 visitatori professionali, il 50% dei quali provenienti da 130 Paesi.

L’idea è dare forma a una piattaforma fieristica unica, nelle diverse specializzazioni locali. Italian Exhibition Group, recita il comunicato ufficiale, «procederà alla caratterizzazione e valorizzazione delle singole manifestazioni e del loro legame con il territorio, ma in una forte ottica di sistema. Obiettivo è potenziare il comparto, aumentando le occasioni di business per gli espositori, sia stimolando il mercato interno, sia favorendo la presenza di buyer internazionali per supportare l’accesso delle aziende ai mercati strategici della gioielleria, anche grazie al supporto del Mise e dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane)».

La cronaca racconta che all’annuncio a Roma erano schierati Ivan Scalfarotto, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Ciuoffo, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana, il top management di Ieg, a comininciare dal presidente del gruppo, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente esecutivo Matteo Marzotto, il direttore generale Corrado Facco e il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
OroArezzo 2015
OroArezzo


A Baselworld un diamante da 400 carati

A Baselworld in arrivo un super diamante da 400 carati: sarà presentato da Rio Diamond, che propone gioielli composti da pietre rare ♦
Un diamante da 400 carati: sarà una delle attrazioni del prossimo Baselworld. La pietra, grezza, sarà mostrata nello stand di Rio Diamond (padiglione 3.0 E09), azienda americana con sede a New York nata nel 1969 e in origine specializzata esclusivamente per il taglio, la pulitura e la lucidatura dei diamanti grezzi. Nel tempo Rio Diamond ha ampliato il commercio e distribuisce diamanti, in particolare fancy con tonalità rare: blu, verde, viola, rosa, arancioni e rossi, oltre che i classici bianchi. Ma, oltre a vendere diamanti, Rio Diamond realizza anche gioielli finiti, naturalmente sempre a base di pietre straordinariamente colorate e difficili da trovare. Come testimoniano i gioielli che pubblichiamo in questa pagina: anelli e orecchini composti da pietre eccezionali quanto il super diamante che sarà in mostra a Basilea. Pronto per essere tagliato e trasformarsi in gioiello. Monica Battistoni




Il diamante grezzo di 400 carati
Il diamante grezzo di 400 carati

Anello con raro diamante verde e diamanti rosa
Anello con raro diamante verde e diamanti rosa
Anello con diamante bianco taglio ovale
Anello con diamante bianco taglio ovale
Anello con diamante rosa taglio marquise
Anello con diamante rosa taglio marquise
Orecchini con diamanti bianchi e gialli
Orecchini con diamanti bianchi e gialli
Orecchini con diamanti blu e rosa
Orecchini con diamanti blu e rosa
Anello con diamanti verde, blu e rosso
Anello con diamanti verde, blu e rosso

Anello con diamante blu taglio brillante e diamanti rosa
Anello con diamante blu taglio brillante e diamanti rosa







Tiffany & choc

/

Nuovo terremoto da Tiffany: si dimette il manager numero uno, Frederic Cumenal ♦

Si potrebbe chiamarla Tiffany & Choc. Dopo l’addio del direttore creativo Francesca Amfitheatrof, sostituita da Reed Krakoff, l’amministratore delegato Frederic Cumenal si è dimesso con effetto immediato. Michael J. Kowalski, presidente del consiglio di amministrazione e precedente Ceo di Tiffany assume l’incarico di Ceo a interim. I cacciatori di teste sono già al lavoro per individuare il successore di Cumenal. La decisione è stata provocata dallo stesso motivo che ha causato il cambio della guardia della designer numero uno: i risultati finanziari deludenti. Un comunicato dell’azienda ribadisce l’impegno a ritrovare la strada giusta. Con una singolare coincidenza, l’annuncio è arrivato poche ore prima che Lady Gaga facesse la sua apparizione durante il Superbowl in un filmato firmato Tiffany, e la stessa azienda ha creato la palla ovale d’argento assegnata al team vincitore della partita di football americano. Una partita del tutto diversa si è svolta invece nelle stanze ovattate di Manhattan, dove ha sede il più grande gruppo di gioielleria del mondo. Ora Tiffany deve individuare il modo per tornare ad andare in meta. Secondo le previsioni dell’azienda nel 2017 i profitti dovrebbero diminuire di circa il 5%, mentre le vendite nette globali diminuiranno di una percentuale a una cifra. Federico Graglia

Frederic Cumenal
Frederic Cumenal
Francesca Amfitheatrof
Francesca Amfitheatrof
Tiffany, New York
Tiffany, New York
Lady Gaga behind the scenes of the Tiffany & Co. Legendary Style campaign shoot Product: Tiffany City HardWear triple drop earrings in 18k yellow gold. Photo Credit: Hanna Besirevic
Lady Gaga behind the scenes of the Tiffany & Co. Legendary Style campaign shoot Product: Tiffany City HardWear triple drop earrings in 18k yellow gold. Photo Credit: Hanna Besirevic
Lady Gaga behind the scenes of the Tiffany & Co. Legendary Style campaign shoot Product: Tiffany City HardWear triple drop earrings in 18k yellow gold Photo Credit: Hanna Besirevic
Lady Gaga behind the scenes of the Tiffany & Co. Legendary Style campaign shoot Product: Tiffany City HardWear triple drop earrings in 18k yellow gold. Photo Credit: Hanna Besirevic


Torna Artistar

A Milano torna Artistar, concorso per designer emergenti. Motra e ingresso gratuito.

Torna a Milano Artistar Jewels, quarta edizione del concorso-evento che coinvolge 142 designer provenienti da oltre 30 Paesi. In mostra ci sono oltre 350 creazioni. Per la prima volta l’evento si svolgerà all’interno di Palazzo Giureconsulti, a due passi dal Duomo, durante la fashion week di febbraio, con il patrocinio del Comune di Milano. Tra i motivi di interesse ci saranno le creazioni in argento che un veterano della critica d’arte, Gillo Dorfles, ha progettato per San Lorenzo. In mostra anche storici pezzi di GianCarlo Montebello e Philip Sajet.

Artistar Jewels, fondato dal designer Enzo Carbone nel 2012, è diventato una vetrina per artisti affermati e trampolino di lancio per creativi emergenti. I partecipanti presentano i loro lavori, pezzi unici o piccole serie, selezionati l’estetica, la sperimentazione tecnica e la ricerca stilistica. Riesce così a offrire uno sguardo sulle tendenze del gioiello e, soprattutto, del bijoux contemporaneo. I gioielli, inoltre, sono poi pubblicati in un libro edito dalla casa editrice Logo Fausto Lupetti con le immagini di Federico Barbieri.

Artistar Jewel 2017
23-26 febbraio 2017
Palazzo dei Giureconsulti, Milano
Via Mercanti, 2
Orario: 9:30 – 18:00 (aperto al pubblico)
Ingresso gratuito

Philip Sajet, anello con ametiste
Philip Sajet, anello con ametiste
FuturoRemoto d -Gianni De Benedittis, anello per Gattinoni
FuturoRemoto d -Gianni De Benedittis, anello per Gattinoni
Chevalley Cedric, bracciale
Chevalley Cedric, bracciale
Alina Simion, anello King Lear
Alina Simion, anello King Lear
Alessandro Pagani, anello in oro bianco
Alessandro Pagani, anello in oro bianco
Gillo Dorfles, spilla in argento per San Lorenzo
Gillo Dorfles, spilla in argento per San Lorenzo
Gillo Dorfles, spilla in argento per San Lorenzo
Gillo Dorfles, spilla in argento per San Lorenzo

Gioielli a nozze

I gioielli per il giorno del matrimonio: una mostra a Milano coniuga nozze e bijoux ♦

Che gioiello indossare il giorno del matrimonio? Una mostra a Milano cerca di rispondere a questa domanda. Sarà aperta al pubblico per due giorni, il 4 e 5 febbraio, e poi dal 30 marzo a 4 maggio. quindi è meglio prendere nota in agenda. A organizzare la mostra Wedding Art Jewels è la Galleria Rossini di Milano, in collaborazione con Nozze d’Incanto. L’evento per i primi due giorni è stato programmato a Palazzo Bovara, poi proseguirà alla Galleria Rossini (viale Monte Nero 54, Milano) dal 30 marzo. È la seconda edizione del concorso internazionale sul gioiello d’artista: dalle classiche fedi alle collane e ai gemelli per lui o alle tiare. Il miglior gioiello sarà premiato da una giuria ad hoc. Quattro le sezioni dedicate: quella dei designer e artisti-orafi, quella rivolta agli artisti sperimentali che hanno impiegato materiali non tradizionali, quella riservata agli studenti di Harim Accademia Euromediterranea e agli studenti cambogiani del Il Nodo Onlus, che esporranno le creazioni realizzate durante il corso di Artigianato di Design della Bottega dell’Arte. Di seguito, i designer presenti con il loro lavoro.

Designer, artisti, orafi
Michele Berton, CosMonique, Donidelmare, Franca Franchi, Mirella Gerosa, Marinella Inzirillo, Haruko Ito, Marco Malanchin, Manu Mara, Giò Marrazzo, Maua Design, Francesca Mazzotta, Clizia Ornato, Matteo M. Pradella H., Stefania Rizzu, Francesca Roasenda, Cristiana Turano Campello, Vanesi, Andrea Zanierato.

Artisti sperimentali
Laura Bernard, Michela Boschetto, Elisabetta Carozzi, Agnese Del Gamba, Gaia Descovich, Massimo Duroni, Fragilia Design, JF Project, Look at the Cat, Saoirse Liberti Lab, Paola Zovetti.

Studenti
Maria Antonella Cavallaro, Cristina Cardullo, Mariangela De Gaetano, Chiara Fazio, Valentina Fisicaro, Giuseppe Giorgianni, Simona Merenda, Federica Maria Scillia, Cristiano Sirchia, Claudia Maria Terranova, Deborah Trapolino.

Il Nodo Life Design
Sopheap Chan, Sothy Keo, Phanna Lon, Samorn Mant, Sangha Ry, Sokny Thoun.
Wedding Art Jewels – II edizione
a cura di Galleria Rossini
Direzione artistica di Marina Chiocchetta
www.galleriarossini.com
Palazzo Bovara
Corso Venezia, 51
4-5 Febbraio 2017
Orari:
Sabato 4 febbraio 10.00-19.00
Domenica 5 febbraio 10.00-20.00

Vanesi, Love Band Aid
Vanesi, Love Band Aid
Michela Boschetto, Sistema solare
Michela Boschetto, Sistema solare
Marina Inzirillo, Il velo della sposa
Marina Inzirillo, Il velo della sposa
Franca Franchi, gioiello haiku
Franca Franchi, gioiello haiku
Fragilia Design, Moiré
Fragilia Design, Moiré
Fragilia Design, Moiré
Elisabetta Carozzi, Iconica
Cinzia Onorato, Lo Voglio
Cinzia Onorato, Lo Voglio
1 77 78 79 80 81 136