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Giorgio Visconti sposa Isabella Errani

Le pubbliche relazioni di Giorgio Visconti sotto l’ala di Isabella Errani ♦︎

Giorgio Visconti passa dalle cure di Cristina Trolli a quelle di Isabella Errani. L’attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni dell’azienda fondata nel 1946 da Giorgio Visconti si aggiunge così a quelli di Mattioli, Officina Bernardi, Swarovski e Recarlo, per restare nell’ambito della gioielleria. Isabella Errani, torinese, è da 20 anni una delle protagoniste della comunicazione nel settore della moda. Torinese, si è fatta le ossa in Armando Testa prima di trasferirsi a Milano e fondare, oltre 20 anni fa, la società di pr che porta il suo nome e che vanta un ampio portafoglio di clienti.

Il brand Giorgio Visconti conta su 600 punti vendita in tutto il mondo, con particolare attenzione per il mercato asiatico, Cina in particolare, con il primo monomarca a Shanghai, e due sedi all’estero, in Florida e in Giappone.

Giorgio Visconti, anello Eden, oro rosa e diamanti bianchi
Giorgio Visconti, anello Eden, oro rosa e diamanti bianchi

I volumi del gioiello a Venezia

A Venezia arte e gioielli in mostra. Obiettivo: esplorare il tema del volume

Arte e gioielli: un matrimonio destinato a durare. Anzi, una unione che si rinnova periodicamente con eventi, mostre, esibizioni. Anche sulla lunghezza d’onda dell’avanguardia, come dimostra About Volumes, dedicata al gioiello contemporaneo e curata da A/dornment – Curating Contemporary Art Jewelry, in partnership con Valorizzazioni Culturali. Arte e gioielli, insomma, in una città che è lei stessa un’opera straordinaria: Venezia, in vista di una più ampia riqualificazione di uno spazio ai piedi del Ponte di Rialto. Lo spazio della mostra è in quella che è storicamente considerata l’area dedicata alla gioielleria e oreficeria a Venezia, il Sottoportico degli Oresi.

L’antica oreficeria, in questo caso, incontra il design, dopo il primo evento organizzato a Milano in occasione della Design Week (Leggi anche: Design Week con gioielli). Oggetto della mostra a Venezia il tema del volume del gioiello, tra materie e creatività. In mostra ci sono le opere di diversi designer che si sono cimentati con il tema: Fabrizio Bonvicini, Martacarmela Sotelo, Anne –Sophie Vallée, Wing-Han Wong, Rie Makino, Ria Lins, María Eugenia Muñoz Curbelo, Zeta Tsermou, Iro Kaskani, Letizia Maggio, Myriam Bottazzi.

About Volumes
Contemporary Art Jewelry Exhibition
Venezia, Sottoportico degli Oresi – San Polo 71 A
29 giugno – 27 agosto 2017

Anello, Fabrizio Bonvicini
Anello, Fabrizio Bonvicini
Iro Kaskani, Undisclosed desires
Iro Kaskani, Undisclosed desires
Letizia Maggio, In a colourful world. Photo: Alice Brazzit
Letizia Maggio, In a colourful world. Photo: Alice Brazzit
Martacarmela Sotelo, PI&O ncecklace
Martacarmela Sotelo, PI&O ncecklace
Myriam Bottazzi, collana tralcio fiorito
Myriam Bottazzi, collana tralcio fiorito


Masterpiece di gioielleria a Londra

Torna Masterpiece London, arte, antiquariato, ma anche tanti gioielli ♦︎

Masterpiece London (29 giugno – 5 luglio) è uno degli appuntamenti clou per chi ama l’arte, l’antiquariato. E i gioielli. la fiera riunisce 150 dei migliori gallerie e specialisti di tutto il mondo, e attira in media 40.000 visitatori. Come accennato, non mancano gioielli e gioiellieri, con pezzi d’epoca, ma anche nuove creazioni. Ci sono Maison come Grima e Hammerle che scelgono di essere presenti solo qui a Londra e al Tefaf. Da Wallace Chan a Van Cleef & Arpels, da Boghossian a Cartier, Boucheron, Jar e Fabergé, si possono scovare  a i pezzi più interessanti con Wartski, Symbolic & Chase, Verdura, Hancocks e SJ Phillips. Come sempre non mancano i gioielli che hanno per autori artisti affermati in pittura e scultura, come Calder, oppure gioielli che possono rappresentare un ponte tra le diverse discipline, come quelli di Theo Fennell. Ecco alcuni dei pezzi più interessanti che sono presenti nel catalogo dell’esposizione. Federico Graglia





Spilla del 19esimo secolo a forma di ape, con topazi o rosa, diamanti e smeraldi
Spilla del 19esimo secolo a forma di ape, con topazi o rosa, diamanti e smeraldi

Spilla di Alexander Calder
Spilla di Alexander Calder
Bracciale di Louis Osman in argento e turchese, 1968
Bracciale di Louis Osman in argento e turchese, 1968
Bracciale di Boghossian con diamanti e perle
Bracciale di Boghossian con diamanti e perle
Bracciale di Cartier a forma di due tigri
Bracciale di Cartier a forma di due tigri
Collier in oro e diamanti, Afro Basaldella, 1955
Collier in oro e diamanti, Afro Basaldella, 1955
Bracciale in platino con diamanti e rubini attribuito a Ruser, 1940
Bracciale in platino con diamanti e rubini attribuito a Ruser, 1940
Orecchini in oro, diamanti e granati, firmati Grima
Orecchini in oro, diamanti e granati, firmati Grima
Anello di Theo Fennell, Dragon Chasing
Anello di Theo Fennell, Dragon Chasing
Anello di Theo Fennell
Anello di Theo Fennell
Anello con opale di Theo Fennell
Anello con opale di Theo Fennell
Van Cleef & Arpels, bracciale e clip in oro e diamanti, 1935
Van Cleef & Arpels, bracciale e clip in oro e diamanti, 1935
Wallache Chan, Damask Silk. Diamanti trillion, tormalina rosa, diamanti fancy, zaffiro rosa, agata bianca
Wallache Chan, Damask Silk. Diamanti trillion, tormalina rosa, diamanti fancy, zaffiro rosa, agata bianca

Wallache Chan, Bliss and Peace, collana. Una boccetta da fiuto imperiale dal periodo Daoguang (1821-1850) della dinastia Qing si trasforma in un vettore di buon auspicio
Wallache Chan, Bliss and Peace, collana. Una boccetta da fiuto imperiale dal periodo Daoguang (1821-1850) della dinastia Qing si trasforma in un vettore di buon auspicio







Tiffany Save the Wild

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Tiffany in favore degli elefanti (e della natura) lancia la collezione Save the Wild ♦︎

Dopo l’appello a Donald Trump in favore degli accordi di Parigi sul clima, rinnegati dal presidente Usa (leggi la notizia qui), Tiffany scende in campo ancora in favore dell’equilibrio naturale. L’impegno si traduce in un bracciale in oro rosa, che fa parte di una collezione di gioielli chiamata Save the Wild. Il 100% del ricavato della vendita del bracciale andrà a sostenere il fondo Save the Elephants, una organizzazione anti-bracconaggio, che combatte i trafficanti di avorio.

Insomma, oro rosa e diamanti, materiali con cui è realizzato il bracciale, contro avorio. Il bracciale costa 3.130 euro ed è stato messo in vendita sul portale Net-a-Porter. Da settembre 2017 l’intera collezione sarà lanciata e disponibile nei negozi in tutto il mondo. L’iniziativa è stata presentata a Londra durante una serata di gala con il contorno delle solite idolatrate modelle, ma a parte questa scontata mondanità, l’iniziativa contribuisce a una buona causa. E, inoltre, rinfresca parecchio l’immagine di Tiffany. Federico Graglia





Tiffany, bracciale in oro rosa Save the Wild. Prezzo: 3130 euro
Tiffany, bracciale in oro rosa Save the Wild. Prezzo: 3130 euro

Il ciondolo del bracciale, con un piccolo diamante taglio brillante incastonato
Il ciondolo del bracciale, con un piccolo diamante taglio brillante incastonato
Immagine dalla serata in favore di Save the Elephants: Doutzen Kroes di Save the Elephants, Natalia Vodianova, Lucy Yeomans, Samantha Cameron e Doutzen Kroes
Immagine dalla serata in favore di Save the Elephants: Doutzen Kroes di Save the Elephants, Natalia Vodianova, Lucy Yeomans, Samantha Cameron e Doutzen Kroes







Harry Winston top da Christie’s

Un anello con smeraldo di Harry Winston è stato il re dell’asta di Christie’s a Londra ♦︎

Uno sguardo al risultato dell’asta di Important Jewels di Christie’s a Londra. La parure vittoriana del 1870 con diadema e collana con ghirlanda di stelle composte da diamanti non è stata il top lot, ma si è classificata al terzo posto. Il set, realizzato da Collingwood & Son, è stato venduto per oltre 404.000 dollari (su una stima di 100-150.000 circa): un buon risultato, ma la corona di pezzo più pregiato è toccata a un anello con smeraldo colombiano con taglio rettangolare firmato Harry Winston. L’anello è stato venduto per 480.000 dollari a un acquirente anonimo. Da notare che il 44% delle vendite è stata conclusa online o per telefono. Ottimo risultato anche per un pendente con zaffiro dello Sri Lanka con taglio a forma di cuscino da ben 50,36 carati, venduto per 434.000 dollari. Federico Graglia




Anello con smeraldo colombiano con taglio rettangolare firmato Harry Winston. Venduto per 480.000 dollari
Anello con smeraldo colombiano con taglio rettangolare firmato Harry Winston. Venduto per 480.000 dollari
Parure datata 1870 composta da diadema e collana con stelle composte da diamanti
Parure datata 1870 composta da diadema e collana con stelle composte da diamanti
Pendente con zaffiro dello Sri Lanka con taglio a forma di cuscino da 50,36 carati, venduto per 434.000 dollari
Pendente con zaffiro dello Sri Lanka con taglio a forma di cuscino da 50,36 carati, venduto per 434.000 dollari
Anello con diamante Fancy Deep Brown-Yellow da 12,04 carati. Venduto per 174.675 dollari
Anello con diamante Fancy Deep Brown-Yellow da 12,04 carati. Venduto per 174.675 dollari
Anello con smeraldo colombiano e diamanti, venduto per 205.275  dollari
Anello con smeraldo colombiano e diamanti, venduto per 205.275 dollari
Spilla con zaffiro del Kashmir taglio cuscino e diamanti. Venduta per 342.975 dollari
Spilla con zaffiro del Kashmir taglio cuscino e diamanti. Venduta per 342.975 dollari

Anello con diamante chiarezza VVs2, taglio  brillante, da 10,78 carati. Venduto per 251.175 dollari
Anello con diamante chiarezza VVs2, taglio brillante, da 10,78 carati. Venduto per 251.175 dollari







Prada, gioielli come talismani

Il primo video della collezione di gioielli firmata Prada ♦︎

La jella, la sfortuna, la congiunzione astrale negativa: chiamatela come volete, ma la superstizione è una inseparabile compagna dell’umanità da millenni, forse da sempre. Non riuscire a comprendere gli eventi che ci circondano e spiegare le coincidenze con arcani misteri è il modo più semplice per dare un senso alle cose (e spesso per complicarsi la vita). Ma è così. Anche Prada la pensa così e debutta nella fashion jewelry con pendenti grandi come palle da tennis e, si suppone, capaci di allontanare il malocchio.

Il video, concesso a Vogue, sembra indicarlo chiaramente: quei gioielli sono anche arcaici rimedi alla malasorte e sembrano usciti da una puntata di Games of Throne. Secondo Vogue, «la collezione è realizzata con elementi rari, grezzi e ciascuno con la sua forma unica, accostati a fibre naturali e chiusi da raffinate finiture in argento». In realtà i pezzi utilizzano materiali come legno, conchiglie, labradorite, ametista, schegge di quarzo citrino, cristallo di rocca, che non sembrano elementi così rari. Si potrebbe però maliziosamente ricordare che in effetti Prada su Vogue fa un sacco di pubblicità. In ogni caso, i gioielli Prada sembrano in linea con lo stile della Maison, e questo è un dato più certo della influenza dei segni zodiacali. Alessia Mongrando

Collana con scimmia
Collana con scimmia
Prada, collana di conchiglie
Prada, collana di conchiglie


Collana con quarzo firmata Prada
Collana con quarzo firmata Prada
Video della collezione Prada Jewelry
Video della collezione Prada Jewelry


Un Bijou per 41

Libri, parole e i bijoux di domani in mostra a Casalmaggiore ♦

Il Museo del Bijou di Casalmaggiore è un’istituzione unica: è dedicata, infatti, a quel genere di gioielli che punta di più sulla creatività che sui materiali preziosi con cui sono realizzati i monili: è nato ormai più di trent’anni fa e conserva oltre 20 mila pezzi fra oggetti d’ornamento e accessori prodotti dalle industrie locali fra fine ‘800 e il 1970. Il Museo, inoltre, organizza periodicamente mostre ed eventi sul tema. Dal sabato 17 giugno, per esempio, ospita 41 gioielli inediti riuniti nella mostra intitolata Ridefinire il Gioiello. L’aspetto curioso è che, accanto ai bijoux, la mostra celebra le parole. Gioielli contemporanei che sono piccoli libri d’artista indossabili, che trasformano la parola in accessorio.

Ridefinire il Gioiello è un’idea nata nel 2010 dalla curatrice Sonia Patrizia Catena, e negli anni è diventato un punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello d’arte. Il progetto ha coinvolto più di 2mila designer e, per la nuova mostra, Letizia Frigerio, conservatore del Museo del Bijou, premierà un creativo con un punto espositivo dedicato.

In parallelo alla mostra, è prevista l’esposizione di dieci sculture di Chiò.

Ecco i designer coinvolti nella nuova mostra. Bianca Flut, Lisa Carboniero, Loriana Casati, Chimajarno, Cikala – sculture sulla pelle, Collezione dei Calanchi di Gaia Descovich, comivi di Ivana Comandini, Cristina Croce, Beatrice De Angelis, Agnese Del Gamba, DiaN – Diana Natalini, Elena dp crea, Fantartcreazioni di Serena Pucci, Antonella Fenili, Finny’s Design, Alba Folcio, Fragiliadesign di Francesca Di Virgilio, Simona Girelli, I Monili di Mu di Massimiliano Cesa, I Sogni di LuLù di Enrica Fontolan, IdeeVariopinte di Cinzia Chelo, Marisa Iotti, JF Project, Leonia Lovisetto, Daniela Luzzu, Rita Martínez, Maurizio Mo, Monica Rotta Designer, Marisa Moretti, PaS°A di Alessandra Pasini Jewelry Designer, quasi caramelle – Mariolina Mascarino, Ricicl-Ar, Francesca Romagnoli, Rosalba Rombolà, Sandra Ercolani (metamorphosidesign), Francesca Romana Sansoni, Stella Nera, Agnese Taverna, Toccodautore di Giovanna Monguzzi, VetroGioielli di Sara Talso Morandotti, Xapá Creazioni.

Ridefinire il Gioiello
17 giugno – 30 luglio 2017
via Porzio 9, Casalmaggiore (Cremona)
Orario: da martedì a sabato: 10.00-12.00 / 15.00 – 18.00; Domenica e festivi: 15.00- 19.00
Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,50; visita guidata: € 45,00 per gruppo (max 25 persone)
visite guidate si effettuano solo su prenotazione
Informazioni e prenotazioni: telefono 0375 284424

Bianca Flut, Nuvola bianca
Bianca Flut, Nuvola bianca
Daniela Luzzu, Collana di spine e colibrì
Daniela Luzzu, Collana di spine e colibrì
Vetrogioielli, Talso Sara, Brucia l'anima brucia
Vetrogioielli, Talso Sara, Brucia l’anima brucia
Agnese Taverna , L'altro
Agnese Taverna , L’altro
Stella Nera, Nereide
Stella Nera, Nereide
Francesca Sansoni Romano, il nero e l'argento
Francesca Sansoni Romano, il nero e l’argento
Sandra Ercolani, metamorphosidesign, Il segreto di una relazione
Sandra Ercolani, metamorphosidesign, Il segreto di una relazione

Monica Rotta, Andavo Sognando
Monica Rotta, Andavo Sognando
Francesca Romagnoli, Variazioni di blu
Francesca Romagnoli, Variazioni di blu
Ricicl-Ar, Ilaria Paparesta, Autumn leaves
Ricicl-Ar, Ilaria Paparesta, Autumn leaves
Quasicaramelle, anello La rose
Quasicaramelle, anello La rose
Serena Pucci, Gabbiano
Serena Pucci, Gabbiano
PaS°A di Alessandra Pasini, La strada di mattoni gialli
PaS°A di Alessandra Pasini, La strada di mattoni gialli
Marisa Moretti, Primavera rubata
Marisa Moretti, Primavera rubata
Giovanna Monguzzi, Poesia in perle
Giovanna Monguzzi, Poesia in perle
Rita Martìnez, El Lobo Estepario
Rita Martìnez, El Lobo Estepario
Rosalba
Rosalba Rombolà, Sombra y alma
Xapà Creazioni, Isadora
Xapà Creazioni, Isadora
Leonia Lovisetto, The secret garden
Leonia Lovisetto, The secret garden
Lamobijoux-Maurizio Mo, Little red cap string
Lamobijoux-Maurizio Mo, Little red cap string

JF Project, Imperial
JF Project, Imperial
Marisa Iotti, Sentiero
Marisa Iotti, Sentiero
I Sogni di Lulù, Malefica
I Sogni di Lulù, Malefica
I monili di mu, il museo dell'innocenza
I monili di mu, il museo dell’innocenza
Simona Girelli, Amoeba
Simona Girelli, Amoeba
Fragiliadesign, L'inutile casualità del tempo
Fragiliadesign, L’inutile casualità del tempo
Alba Folcio, Anello per 4 stagioni
Alba Folcio, Anello per 4 stagioni
Finny’s Design, Ariel
Finny’s Design, Ariel
Antonella Fenili, And the moon be still bright
Antonella Fenili, And the moon be still bright

Elena dp crea, unconventional
Elena dp crea, unconventional
Diana Natalini, se ogni giorno
Diana Natalini, se ogni giorno
Gaia Descovich, Femme
Gaia Descovich, Femme
Agnese Del Gamba, Amor c'ha nullo amato amar perdona
Agnese Del Gamba, Amor c’ha nullo amato amar perdona
Beatrice De Angelis, Zattera
Beatrice De Angelis, Zattera
Cristina Croce, Elogio della follia
Cristina Croce, Elogio della follia
Ivana Comandini, Innocent Luxury
Ivana Comandini, Innocent Luxury
Patrizia Cicala, Prana
Patrizia Cicala, Prana
Chimajrno, Balancing pole for my neck
Chimajrno, Balancing pole for my neck
Cinzia Chelo, Ricordi
Cinzia Chelo, Ricordi
Loriana Casati, Labyrinth
Loriana Casati, Labyrinth
Lisa Carboniero, Giardino dell'anima
Lisa Carboniero, Giardino dell’anima


Il fascino della tiara d’epoca

Una parure con tiara di epoca vittoriana è il gioiello più in vista all’asta di Christie’s a Londra ♦

Il fascino della vecchia Inghilterra unito a quello della Francia tradizionale. Due aspetti della gioielleria che possono essere identificati con il periodo Vittoriano e quello della Belle Epoque e dell’Art Deco. Questi due filoni culturali, che hanno condizionato l’arte, l’architettura e l’artigianato, sono stati anche un punto di riferimento per la gioielleria. Due momenti top, che sono ben rappresentati nell’asta di Christie’s in programma a Londra il 13 giugno. Tra i pezzi più rappresentativi in vendita, infatti, c’è una parure con collana e tiara di epoca vittoriana caratterizzata da 14 singole stelle di diamanti, realizzata da Collingwood & Son, intorno al 1870. La stima è tra 100.000 e 150.000 sterline.

Christie’s fa precisa anche che le stelle, in quel periodo storico, facevano parte di un linguaggio segreto di simboli, un modo per comunicare sentimenti che andavano mantenuti segreti o quasi. Le stelle rappresentavano direzione e percorso spirituale. Ma nella vendita di Christie’s ci sono anche altre attrattive. Per esempio, l’asta comprende ben 50 pezzi firmati Cartier, Maison che rappresenta la gioielleria francese più classica. E non mancano, ovviamente, gioielli Bella Epoque o Art Deco. Federico Graglia





La parure composta da una tiara con diamanti a stella staccabili, argento e oro, circa 1870 e collana di disegno simile, firmate Collingwood & Son
La parure composta da una tiara con diamanti a stella staccabili, argento e oro, circa 1870 e collana di disegno simile, firmate Collingwood & Son

Tiara e collana vittoriana
Tiara e collana vittoriana
Anello con diamanti e smeraldo a cuscino di 10,42 carati
Anello con diamanti e smeraldo a cuscino di 10,42 carati
Collana con rubini e diamanti
Collana con rubini e diamanti
Bracciale Art Deco con diamanti e smeraldo
Bracciale Art Deco con diamanti e smeraldo
Spilla di Cartier con diamanti e smeraldo
Spilla di Cartier con diamanti e smeraldo
Spilla con diamanti e zaffiro taglio cuscino di 5 carati
Spilla con diamanti e zaffiro taglio cuscino di 5 carati

Set di Cartier in oro e diamanti
Set di Cartier in oro e diamanti







Un diamante a sorpresa da 775mila euro

Un diamante acquistato per 10 sterline venduto a 656.750 da Sotheby’s ♦

Ogni tanto succede che un quadro acquistato al mercatino dell’usato si riveli (o celi) come il capolavoro di un maestro e, quindi, sia immediatamente rivalutato. Più raramente si scopre che un gioiello è più prezioso di quanto si credeva. Diciamolo: di solito succede esattamente il contrario. Ma non è il caso di una fortunata che ha acquistato per caso un anello per 10 sterline (circa 11,5 euro) con quello che credeva fosse un grande cristallo. Si trattava, invece, di un diamante da 26 carati, che ora è stato venduto all’asta da Sotheby’s a Londra per 656.750 sterline, circa 775.000 euro. L’anello, battezzato Tenner, è stato venduto dopo una frenetica contrattazione al rialzo durata solo due minuti: prima dell’asta gli esperti avevano stimato il gioiello a un prezzo massimo di 350.000 sterline. Non sperate, però, di avere la stessa fortuna quando acquistate un anello a un mercatino. Un altro spunto interessante dell’asta di Fine Jewels (chiusa con un totale di 5,2 milioni di sterline) un è stata una spilla Cartier indossata da Margaret Thatcher e venduta a beneficio del Fondo Endeavour, che sostiene il recupero di feriti, militari e le donne malati e feriti. Altri gioielli in vendita erano provenienti dalla collezione di Re Farouk d’Egitto. Federico Graglia





Anello con diamante da 26 carati acquistato per 10 sterline e rivenduto da Sotheby's per 656.750
Anello con diamante da 26 carati acquistato per 10 sterline e rivenduto da Sotheby’s per 656.750

Anelli con gemme di Andrea Molinari
Anelli con gemme di Andrea Molinari
Collana con diamanti e rubini di metà Ottocento
Collana con diamanti e rubini di metà Ottocento
Spilla con diamanti e smeraldo
Spilla con diamanti e smeraldo
Orecchini con tormalina di Margherita Burgener
Orecchini con tormalina di Margherita Burgener
Orecchini con diamanti e zaffiri di Cartier
Orecchini con diamanti e zaffiri di Cartier
Bracciale con rubini e diamanti, circa 1950
Bracciale con rubini e diamanti, circa 1950
Braccialetto con diamanti e zaffiri
Braccialetto con diamanti e zaffiri

Spilla con diamanti e smeraldo indossata da Margaret Thatcher
Spilla con diamanti indossata da Margaret Thatcher







Christie’s formato Belle Epoque

Una collana di Cartier della Belle Epoque trionfa all’asta di Christie’s a Parigi ♦

Una collana di Cartier della Belle Epoque valutata 1,4 milioni di euro è stata la top star all’asta di Christie’s tenuta a Parigi. La casa d’aste fa notare che è il prezzo più alto raggiunto in una vendita nella capitale francese, che è stata seguita a distanza da buyer in oltre 20 Paesi. La collana è composta da diamanti vecchio taglio con pendenti mobili a forma di pera e altri diamanti taglio tondo in rilievo, su montatura di platino. All’asta sono stati venduti anche la totalità dei lotti della collezione della principessa Isabella di Borbone Parma, scomparsa nel 2015 e discendente della antica nobile dinastia. I gioielli della nobildonna sono stati venduti per 624.250 euro, tre volte la stima di base. Un bracciale a deux chimères, in corallo e diamanti di Cartier è stato venduto per 374.500 euro, contro una previsione di 20.000-30.000. Il 59% dei lotti, fa sapereChristie’s, sono stati venduti al di sopra della loro stima iniziale. Federico Graglia




Anello con smeraldo e diamanti. Venduto per 230.000 euro
Anello con smeraldo e diamanti. Venduto per 230.000 euro
Anello con diamante a taglio esagonale. Venduto per 164.000 euro
Anello con diamante a taglio esagonale. Venduto per 164.000 euro
Clip di perle e diamanti di Cartier. Venduta per 206.500 euro
Clip di perle e diamanti di Cartier. Venduta per 206.500 euro
Collana di Cartier Belle Epoque con diamanti. Venduta per 1,4 milioni di euro
Collana di Cartier Belle Epoque con diamanti. Venduta per 1,4 milioni di euro
Collana di perle di Van Cleef & Arpels appartenuta alla principessa Isabella di Borbone Parma. Venduta per 1650.000 euro
Collana di perle di Van Cleef & Arpels appartenuta alla principessa Isabella di Borbone Parma. Venduta per 1650.000 euro
Orecchini a clip a forma di foglie e ribes. Venduti per 362.00 euro
Orecchini a clip a forma di foglie e ribes. Venduti per 362.00 euro

Bracciale Deux Chimères di Cartier, con corallo e diamanti. Venduto per 374.500 euro
Bracciale Deux Chimères di Cartier, con corallo e diamanti. Venduto per 374.500 euro







Michele della Valle, successo a Ginevra




Successo per i gioielli di Michele della Valle all’asta di Sotheby’s a Ginevra ♦

Dicono che l’arte è un lusso che non è riconosciuto come merita. Ma la vendita di Sotheby’s di Fine Jewels, che si è tenuta a Ginevra, testimonia che chi ha talento artistico raccoglie il meritato consenso. È il caso, in particolare, di uno dei migliori designer di livello internazionale, l’italiano Michele della Valle. Sotheby’s aveva raccolto 82 gioielli di eccezionale virtuosismo, che per della Valle è il normale standard di qualità. E il risultato ha dato ragione alla casa d’aste: è stato venduto il 98% dei gioielli, per un totale di 1,3 milioni di dollari, cioè quasi il triplo della stima base dei lotti. Un risultato di grande rilievo e del tutto meritato. Segno che non occorre ingolosire solo i collezionisti di diamanti grandi come noci di cocco e con nomi fantasiosi per attirare chi apprezza l’arte della gioielleria.

In totale l’asta di Fine Jewels ha totalizzato 5,3 milioni di dollari, con l’86,5% dei lotti venduti. Sono stati bene accolti anche gioielli di grandi Maison, tra cui Cartier, Van Cleef & Arpels e Bulgari. Federico Graglia




Anello con zaffiro rosa e topazio blu. È passato da una stima di 2200-3300 franchi a un prezzo d'asta di 11.250 franchi
Anello con zaffiro rosa e topazio blu. È passato da una stima di 2200-3300 franchi a un prezzo d’asta di 11.250 franchi
Orecchini con turchesi e diamanti di Michele della Valle. Da una stima di Stimare 3.500 a un venduto di 9.375 franchi
Orecchini con turchesi e diamanti di Michele della Valle. Da una stima di Stimare 3.500 a un venduto di 9.375 franchi
Bracciali con smeraldi, diamanti e zaffiri di Michele della Valle. Da una sima di 10.500 a un venduto di 40.000 franchi
Bracciali con smeraldi, diamanti e zaffiri di Michele della Valle. Da una sima di 10.500 a un venduto di 40.000 franchi
Sautoir di quarzo rosa, zaffiri rosa, pietra di luna, smalto e diamanti di Michele della Valle. Da una stima base di 5.500 franchi a un venduto di 17.500
Sautoir di quarzo rosa, zaffiri rosa, pietra di luna, smalto e diamanti di Michele della Valle. Da una stima base di 5.500 franchi a un venduto di 17.500
Sassi, bracciale con smeraldi, zaffiri rosa e diamanti. Stima di 8500 franchi, vendita a 65.000
Sassi, bracciale con smeraldi, zaffiri rosa e diamanti. Stima di 8500 franchi, vendita a 65.000
Spilla cavallo marino con diamanti e topazi. Da 3.500 franchi a una vendita a 21.250
Spilla cavallo marino con diamanti e topazi. Da 3.500 franchi a una vendita a 21.250
Collana Jasmine, con tsavoriti, zaffiri rosa e diamanti di Michele della Valle. Da 20.500 franchi a una vendita di 42.500
Collana Jasmine, con tsavoriti, zaffiri rosa e diamanti di Michele della Valle. Da 20.500 franchi a una vendita a 42.500
Orecchini con rubini e diamanti di Bulgari. Da 10.500 franchi a un prezzo di 42.500
Orecchini con rubini e diamanti di Bulgari. Da 10.500 franchi a un prezzo di 42.500

Anello con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels. Stima di 4.000 franchi, venduto a 25.000
Anello con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels. Stima di 4.000 franchi, venduto a 25.000







Tutti i vincitori dei Couture Design Awards

Ecco i 14 vincitori dei Couture Design Awards 2017: quattro sono italiani ♦︎

Il Couture Design Awards è una delle occasioni più ambite dai gioiellieri per il prestigio internazionale che offre il palcoscenico della rassegna a Las Vegas. Il premio assegnato nelle diverse e numerose sezioni della manifestazione, è esibito come una medaglia da designer e brand. Ecco, quindi, i vincitori del 2017. Salta subito all’occhio un aspetto: ben quattro su 14 premiati sono italiani. Una percentuale notevole, anche perché il riconoscimento riguarda delle categorie «pesanti». In particolare, Pasquale Bruni la Maison è stata premiata per la categoria Best in Haute Couture, a Giovanni Ferraris è andato il Best in Editor’s Choice, a Mariani 1878 il Best in People’s Choice e a Garavelli, il Best in Diamonds Below 20K dollars.

Il premio Best in Silver è andato, invece, a Atelier Zobel per un pendente a nido d’ape, mentre Nadine Ghosn, giovane designer che ha debuttato a Las Vegas quest’anno, ha ricevuto il premio per il Best in Innovative per il suo anello-hamburger, lusso con ironia. L’israeliana Yvel ha conquistato il riconoscimento Best in Pearls per il suo anello con perla barocca, il premio Best in Platinum è andato a Heinrich e Denzel, marchio tedesco specializzato nei gioielli con questo metallo, e Jade Trau ha ottenuto il massimo consenso per la categoria Best in Bridal. Il gioielliere di New York Cadar ha vinto il premio Best in Gold, mentre è andato ad Amali della designer Sara Freedenfeld il riconoscimento di Best in Colored Gemstones Below 20K dollars, e a John Hardy il Best in Colored Gemstones Above 20K dollars. Il premio Best in Diamonds Above 20K dollars è toccato al brasiliano Fernando Jorge e Best in Men’s Jewelry a Furrer Jacot. Infine, il Best in Debuting at Couture l’ha meritato Leyla Abdollahi London. Federico Graglia

Yvel, anello con perla barocca
Yvel, anello con perla barocca
Pasquale Bruni, collier con diamanti e smeraldo
Pasquale Bruni, collier con diamanti e smeraldo
Nadine Ghosn, anello hamburger
Nadine Ghosn, anello hamburger
Mariani 1878, pendente con diamanti
Mariani 1878, pendente con diamanti
Leyla Abdollhai London, bracciale
Leyla Abdollhai London, bracciale
John Hardy, bracciale con smeraldi
John Hardy, bracciale con smeraldi
Jade Tradu, anelli in oro e diamanti
Jade Tradu, anelli in oro e diamanti
Henrich and Denzel, bracciale e anello in platino
Henrich and Denzel, bracciale e anello in platino
Giovanni Ferraris, orecchini con diamanti
Giovanni Ferraris, orecchini con diamanti
Furrer Jacot, bracciale per uomo
Furrer Jacot, bracciale per uomo
Fernando Jorge, orecchini con diamanti
Fernando Jorge, orecchini con diamanti
Garavelli, bracciale in ceramica e diamanti
Garavelli, bracciale in oro e diamanti
Atelier Zobel, pendente in argento
Atelier Zobel, pendente in argento
Amali, collana con gemme colorate
Amali, collana con gemme colorate

 

 

Un premio per Mariani 1878

Mariani 1878 vince al Couture Design Awards nella categoria Best in People’s Choice ♦

È firmato Mariani 1878 il gioiello vincitore nella categoria Best in People’s Choice dei Couture Design Awards 2017. La Maison italiana, con sede a Monza e nella vicina Milano, porta a casa da Las Vegas un importante riconoscimento. L’azienda ha una tradizione che, come suggerisce il nome, risale all’Ottocento. I suoi primi gioielli, infatti, sono stati creati quasi 140 anni fa da Camillo Mariani, argentiere e mastro orafo attivo a Milano dove, non a caso, una delle strade del centro si chiama via Orefici. Il Mariani di quel tempo era specializzato soprattutto in gioielli e ornamenti sacri, come calici e croci. Ma l’abilità artigiana si è trasferita in breve alla gioielleria, che ora ha ricevuto a Las Vegas una nuova consacrazione del tutto laica. Mariani 1878 ha, d’altra parte, un vasto pubblico di ammiratori, e vende parecchio fuori dall’Italia, in particolare in Medio Oriente e negli Stati Uniti. Rudy Serra




Mariani 1878, pendente con diamanti.  Vincitore nella categoria Best in People's Choice
Mariani 1878, pendente con diamanti. Vincitore nella categoria Best in People’s Choice
Orecchini pendenti con diamanti e pavé di zaffiri, collezione Aqva
Orecchini pendenti con diamanti e pavé di zaffiri, collezione Aqva
Choker della linea Flowers and Butterflies in oro bianco, diamanti e zaffiri
Choker della linea Flowers and Butterflies in oro bianco, diamanti e zaffiri
anello della linea Flowers and Butterflies in oro bianco, diamanti e zaffiri
anello della linea Flowers and Butterflies in oro bianco, diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti neri e bianchi
Orecchini con diamanti neri e bianchi
Campagna advertising 2017 di Mariani 1878
Campagna advertising 2017 di Mariani 1878

Orecchini con diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti e zaffiri







Garavelli sul podio dei Couture Design Award

Garavelli vince al Couture Design Awards con un gioiello in oro e diamanti ♦︎

Lo scorso anno al Couture Design Awards non si era visto neanche un nome italiano. Quest’anno va diversamente. Tra i vincitori, infatti, c’è anche Garavelli, azienda storica di Valenza, che è risultata prima nella categoria Diamanti sotto i 20.000 dollari. A far guadagnare punti a Garavelli è stato il suo bracciale in oro e diamanti, di sicuro un gioiello di grande impatto. Il colore nero è il risultato di un procedimento chiamato nanoceramica, che però non ha nulla a che fare con le produzioni in ceramica: è una finitura, un colore, che si dà all’oro.

Garavelli, bracciale in ceramica nera e diamanti
Garavelli, bracciale in oro e diamanti

Elisabetta e Stefano Molina, designer e anima gemmologica del brand che sta per compiere cento anni (nel 2020) possono essere legittimamente soddisfatti. Il procedimento è già stato impiegato per una delle collezioni di maggior successo di Garavelli Aldo (il nome completo della Maison), come la linea di gioielli Drago, in cui l’estetica sposa la tecnologia. Nel caso del gioiello premiato, il gioello presenta un volume ondulato, definito da quadrati che sono delimitati da sottili linee composte da diamanti. Lavinia Andorno

Il bracciale vincitore ai Couture Design Awards
Il bracciale vincitore ai Couture Design Awards 20017

Anelli della collezione Abracadabra
Anelli della collezione Abracadabra
Anello in oro bianco con smeraldo
Anello in oro bianco con smeraldo
Anello con ametista e smeraldi
Anello con ametista e smeraldi
Anelli della collezione Crystal
Anelli della collezione Crystal
Garavelli, collier della collezione Drago, in oro rosa e ceramica
Garavelli, collier della collezione Drago, in oro rosa e ceramica
Anelli della collezione Dune di Garavelli
Anelli della collezione Dune di Garavelli


Pasquale Bruni vince al Couture

A Pasquale Bruni il premio Haute Couture nel contest di Las Vegas con la straordinaria collana 4th Chakra, con 4549 diamanti ♦

Vi risparmiamo la fatica di contarli tutti: i diamanti di questo straordinario collier sono 4549, per un totale di 47,05 carati. In più, c’è uno smeraldo da 16,68 carati. Non stupisce, quindi, che questo gioiello-capolavoro di Pasquale Bruni abbia vinto al Couture Design Award 2017, prestigioso premio internazionale che viene assegnato durante il Couture 2017 di Las Vegas. A decretare il vincitore nella categoria Haute Couture sono stati cinque giudici esperti del mondo del gioiello: Yossi Harari (giudice-designer), Julie Thom (proprietaria di Von Bargen’s), Melissa Geiser (jewelry buyer per Stanley Korshak), Katerina Perez e Daisy Shaw.

Il collier si chiama Quarto Chakra ed composto da una distesa di leggeri fiori di diamanti che formano un cuore intessuto con fili d’oro bianco e arricchito da una goccia di smeraldo. I chakra nella filosofia indiana rappresentano punti cruciali del corpo, legati a una dimensione spirituale. In questo caso, però, la prima parte del corpo umano a essere sollecitata sono gli occhi. La goccia composta dallo smeraldo, tra l’altro, può essere indossata sul decolleté o lasciata cadere sulla schiena. Alla collana si aggiungono inoltre morbidi orecchini a chandelier. Giulia Netrese





Collana Quarto Chakra di Pasquale Bruni
Collana Quarto Chakra di Pasquale Bruni

Anelli della collezione Petit Garden
Anelli della collezione Petit Garden
Pasquale Bruni
Pasquale Bruni
Zendaya con il collier collier in oro bianco e 3754 diamanti di Pasquale Bruni
Zendaya con il collier collier in oro bianco e 3754 diamanti di Pasquale Bruni

Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016







Las Vegas si gioca il gioiello





Las Vegas capitale del gioielli con il Jck Show e il Couture: c’è anche un pezzo di gioielleria italiana ♦

A Las Vegas è l’ora del Jck Show (5-8 giugno 2017) al Mandalay Bay Resort & Casino. È il principale evento annuale dell’industria dei gioielli di questa parte del mondo e riunisce oltre 30.000 professionisti del settore. Coinvolge aziende di gioielleria, orologi, pietre preziose, attrezzature, forniture, tecnologia, sicurezza e soluzioni di business: oltre 23.000 i rivenditori presenti e circa 9.400 negozi. Il 23% delle presenze arriva da fuori degli Stati Uniti.

Stand al Jck Show
Stand al Jck Show

VicenzaOro a Las Vegas

Tra i protagonisti c’è VicenzaOro, format di Italian Exhibition Group (società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), che ha portato nella città del Nevada famosa per i suoi casinò un centinaio di aziende italiane della gioielleria. Il Jck, infatti, è un’opportunità per l’industria della gioielleria e del lusso. Il padiglione italiano è posizionato  al piano nobile della manifestazione (Shoreline 2). Sono presenti brand dell’alta gioielleria e oreficeria conosciuti a livello internazionale tra cui: Biancaspina, Chrisos, Fani Gioielli, Falcinelli, Giorgio Visconti, Hasbani, Karizia, Leo Pizzo, Misis, Novecentonovantanove, Richline e Unoaerre, oltre ad aziende del packaging di settore. Accanto allo spazio espositivo, è previsto un palcoscenico per l’Osservatorio indipendente di forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi Trendvision Jewellery + Forecasting e del nuovo Trendbook 2018+. Da questa edizione, inoltre, Trendvision Jewellery + Forecasting organizza i buying trails, workshop destinati ai buyer con l’obiettivo di supportarli e guidarli all’acquisto nei rispettivi distretti di interesse.

VicenzaOro al Jck
VicenzaOro al Jck

Il Couture

Sempre a Las Vegas c’è anche il Couture, ospitato al Wynn Resort, altra destinazione per il mercato di gioielli e orologi di lusso. Qui sono previsti oltre 4.000 buyer top per circa 200 designer e marchi di primo piano, come Bulgari, Bell & Ross, David Yurman, Victor Velyan, Stephen Webster, Sevan Bicakci, o italiani come Qayten, Antonini, Casato, Damiani, Crivelli, Dada Arrigoni, Chantecler, Federica Rettore, Garavelli, Gavello, Gucci, Maria e Luisa, Mariani, Misani, Moraglione, Officina Bernardi, Piero Milano, Picchiotti, Pasquale Bruni, Pomellato, Ponte Vecchio, Repossi, Spallanzani, Superoro, Terra Cielo Mare, Vendorafa. Federico Graglia




Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Serata al Jck Show
Serata al Jck Show

Las Vegas, Jck Show
Las Vegas, Jck Show







Il Jonker 5 venduto a 5,3 milioni

Un diamante leggendario, il Jonker numero 5, venduto per 5,3 milioni da Christie’s ♦

La vendita di Magnificent Jewels organizzata da Christie’s a Hong Kong ha totalizzato 79,4 milioni di dollari. Di questo gruzzolo, 5,3 milioni sono stati spesi per un diamante, il Jonker numero 5, di sopra la sua stima pre-vendita tra 2.2 e 3,6 milioni. Il diamante pesa 25.27 carati, ha un taglio rettangolare, tipo IIa, colore D, chiarezza VVS2. Il Jonker n° 5 fa parte della collezione leggendaria di diamanti tagliati da una pietra grezza di 726 carati, scoperta da Jacob Jonker in Sud Africa nel 1934. Quella pietra era, al momento, il quarto più grande diamante mai trovato. Ha anche una lunga storia: quel diamante lo aveva acquistato la Diamond Corporation di Sir Ernest Oppenheimer. Poi, è stata venduta a Harry Winston nel 1935 ed esposta durante le celebrazioni del Giubileo d’argento della incoronazione di re Giorgio V e della regina Mary a Londra, e poi al Museo americano di Storia naturale di New York.

Harry Winston, in seguito, ha fatto tagliare il grande diamante da Lazare Kaplan: il risultato sono 13 pezzi con peso da 3,53 a 142.90 carati, anche se la più grande fu in seguito ancora ridotta a 125,35 carati per aumentare la sua brillantezza.

Altro pezzo di pregio venduto a Hong Kong è una collana creata da Edmond Chin per Boghossian. È composta da 11 smeraldi perfetti che disegnano la forma di una piccola palma, con un contorno di diamanti. Prezzo di vendita: 6 milioni di dollari. Federico Graglia




Top lots

Anello con un eccezionale diamante blu e diamanti rosa firmato Moussaieff. Venduto per 8,9 milioni di dollari
Anello con un eccezionale diamante blu e diamanti rosa firmato Moussaieff. Venduto per 8,9 milioni di dollari
Collana di giada e diamanti. Venduta per 7,1 milioni
Collana di giada e diamanti. Venduta per 7,1 milioni
Collana Palmette, con smeraldi e diamanti. Venduta per 6 milioni di dollari
Collana Palmette, con smeraldi e diamanti. Venduta per 6 milioni di dollari
Il diamante Jonker 5
Il diamante Jonker 5
Bracciale con zaffiri e diamanti. Venduto per 4,7 milioni
Bracciale con zaffiri e diamanti. Venduto per 4,7 milioni

Orecchini con diamanti rosa e bianchi. Venduti per 3,4 milioni
Orecchini con diamanti rosa e bianchi. Venduti per 3,4 milioni







Sol Levante per Van Cleef & Arpels

Van Cleef & Arpels e i capolavori dell’artigianato giapponese a confronto in una mostra a Kyoto (nuove immagini) ♦

In Occidente, la gioielleria è spesso relegata tra le arti minori. Arte sì, ma cugina dell’Arte vera, quella di quadri e sculture. In Oriente, invece, le arti decorative, quelle che comprendono gioielleria, ma anche arredo o tessitura, sono a pieno titolo considerate opere d’arte tout court. Questa filosofia si è tradotta in una mostra organizzata al Museo di arte Moderna di Kyoto, l’antica capitale del Giappone, dedicata a Van Cleef & Arpels. Anzi, alla Maison francese messa a confronto con opere d’arte giapponesi. L’idea è originale. Van Cleef & Arpels è conosciuta per il suo stile unico e l’eccellenza tecnica. È stata fondata nel 1895 da Alfred Van Cleef, che sposò la figlia di un commerciante di pietre preziose, Esther (Estelle) Arpels. Nel 1906, Van Cleef & Arpels è stata fondata in Place Vendôme e da allora ha segnato delle pietre miliari della gioielleria.

Clip Drago, 1969
Clip Drago, 1969

Nel 1925, per esempio, un braccialetto di Van Cleef & Arpels è stato premiato alla Mostra Internazionale di Arte Moderna Industriale e Decorative di Parigi. Negli anni Trenta, la Maison ha introdotto la Minaudière, una speciale borsa da sera e ha ottenuto il brevetto per il suo Mystery Set, tecnica unica che permette di impostare pietre preziose senza punte visibili. Ci sono, inoltre, la collana Zip, la collezione Alhambra, le famose Ballerine, l’alta gioielleria. Insomma, tra innovazione tecnica e abilità artistica, Van Cleef & Arpels è qualcosa di più di una azienda di gioielleria.

Un’abilità artigianale che in Giappone è fiorita in particolare alla fine del periodo Meiji (1868-1912), con l’emergere di artigiani giapponesi che hanno posto l’accento sull’originalità e si sono considerati artisti. La mostra di Kyoto incoraggia i visitatori a confrontare circa cento gioielli di Van Cleef & Arpels con circa 50 esempi altrettanto sublimi di artigianato giapponese, tra cui smalti cloisonné, ceramiche, lacche e oggetti in metallo. Ma anche di artisti artigianali giapponesi contemporanei, come Moriguchi Kunihiko, un maestro nella tintura yuzen, Kitamura Takeshi, importante artista della tessitura ra e tatenishiki, Nakagawa Kiyotsugu, Hattori Shunsho, Miwa Kyusetsu XII (Miwa Ryosaku). Federico Graglia

Spilla di Van Cleef & Arpels, diamanti e perle, circa 1930. Photo: Patrick Gries
Spilla di Van Cleef & Arpels, diamanti e perle, circa 1930. Photo: Patrick Gries

Chocker Barquerolle, 1971
Chocker Barquerolle, 1971
La mostra di Kyoto
La mostra di Kyoto, interno
La mostra di Kyoto
La mostra di Kyoto
Spilla clip Trois oiseaux, 1946
Spilla clip Trois oiseaux, 1946
Orecchini art decò con smeraldi, 1923
Orecchini art decò con smeraldi, 1923
Collier Aga Khan, 1971
Collier Aga Khan, 1971
Van Cleef & Arpels, ciondolo a forma di uccello, 1971-72
Van Cleef & Arpels, ciondolo a forma di uccello, 1971-72
Beauty case Busta, 1925
Beauty case Busta, 1925
Spilla a forma di uccello, 1924
Spilla a forma di uccello, 1924
L'immagine di locandina della mostra
L’immagine di locandina della mostra
Clip Fucsia, in platino, oro, diamanti e rubini, 1968: utilizza il Mystery Set
Clip Fucsia, in platino, oro, diamanti e rubini, 1968: utilizza il Mystery Set
Bracciale Ludo Hexagon, 1937
Bracciale Ludo Hexagon, 1937
Van Cleef & Arpels, spilla Art Deco, 1930
Van Cleef & Arpels, spilla Art Deco, 1930

 

 

Michele della Valle per 82 da Sotheby’s




A Ginevra un’asta di Sotheby’s mette in vendita 82 pezzi firmati da Michele della Valle ♦

Si chiama Fine Jewels Auction. Ma il nome non rende giustizia all’asta organizzata il primo giorno di giugno, a Ginevra, da Sotheby’s. Si dovrebbe intitolare, infatti, Omaggio a Michele della Valle. Oltre ai gioielli in vendita, anche di grande pregio, infatti, c’è un vero tesoro: 82 pezzi firmati da Michele della Valle. Se non lo conoscete avete commesso un peccato da riparare: è uno dei più fantasiosi, abili, ricercati, sofisticati, raffinati, eclettici, designer di gioielli. Il quale, tra l’altro, vive anche lui a Ginevra.

Per Michele della Valle parlano i suoi pezzi unici, come dagli straordinari gioielli a forma di fiore, gli ironici bracciali che formano una frase, spille con la foggia di un ragno: la fantasia del designer italiano è inesauribile, quanto selettiva. Riservato (non partecipa a fiere ed è refrattario alle occasioni pubbliche), sceglie personalmente le gemme, non si arresta di fronte a nessuna difficoltà tecnica. Insomma, è uno dei grandi personaggi della gioielleria. E un’asta con 82 pezzi firmati da della Valle è senza dubbio un’occasione rara, anche perché i suoi gioielli non si trovano certo nei negozi: sono ambiti da collezionisti che li acquistano esclusivamente in occasioni come questa. Federico Graglia

Leggi anche: Il libro dei sogni di Michele della Valle

Bracciale di diamanti Only you
Bracciale di diamanti Only you
Bracciali con acquamarine e diamanti
Bracciali con acquamarine e diamanti
Collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Bracciale Perroquet
Bracciale Perroquet
Collana con diamanti e gemme come ametista, tormalina, peridoto
Collana con diamanti e gemme come ametista, tormalina, peridoto
Spilla con diamanti e rubini a forma di testa di cervo
Spilla con diamanti e rubini a forma di testa di cervo
Spilla freccia e cuore con diamanti e rubini
Spilla freccia e cuore con diamanti e rubini
Anello con zaffiro azzurro, rubini e diamanti
Anello con zaffiro azzurro, rubini e diamanti
Bracciale Sassi, con zaffiri rosa, smeraldi e diamanti
Bracciale Sassi, con zaffiri rosa, smeraldi e diamanti
Spilla a forma di ragno con zaffiri viola
Spilla a forma di ragno con zaffiri viola

Collana Anemoni con diamanti e zaffiri
Collana Anemoni con diamanti e zaffiri







A Firenze è l’ora della settimana Preziosa

A Firenze è il momento di Preziosa 2017, una settimana dedicata all’oreficeria. Ecco il programma ♦

Le Arti Orafe, Lao per gli amici, è una stimata scuola di gioielleria che attira allievi da tutto il mondo. Ma è anche l’organizzatrice di Preziosa 2017, Florence Jewellery Week, evento dedicato al mondo dell’oreficeria, alla ricerca artistica, all’artigianato e al design. Si svolge a Firenze dal 24 al 28 maggio. In realtà più che un solo evento bisogna parlare di una serie di occasioni, organizzate al Museo Bellini, alla Galleria di Palazzo Coveri, alla Galleria Botticelli, alla Sala Consiliare della chiesa di Santo Spirito e, ovviamente nella sede della Arti Orafe Jewellery School, in via dei Serragli 104.

A Preziosa partecipano nomi come Robert Baines, Sibylle Umlauf, Fuchi Arata, Tasso Mattar e Danni Schwaag, e curatori, galleristi e critici tra cui Inger Wästberg, Martina Dempf, Maria Cristina Bergesio, Roberta Bernabei, Maria Laura La Mantia. Ospite sarà Petra Hölscher, in rappresentanza della Neue Sammlung-The Design Museum at Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera, che ospita la più importante collezione al mondo dedicata al gioiello contemporaneo. In tutto, una settimana dedicata al mondo del gioiello, con mostre, conferenze, workshop, incontri, dimostrazioni, con l’obiettivo di dare risalto alle connessioni tra design e tecnologie innovative, tra ricerca artistica e tradizione artigianale, che influenzano la creazione orafa contemporanea internazionale.

Collana e bracciale di Sharmagh Eskendarian
Collana e bracciale di Sharmagh Eskendarian

Ecco il programma

Museo Bellini: opere di artisti europei, giapponesi e australiani – solo exibition di Fuchi Arata, Robert Baines, Sibylle Umlauf e la mostra iNÁCARME! An obsession by mother of pearl di Tasso Mattar, Danni Schwaag a cura di Tasso Mattar -, e New Iranian & Persian jewelry, una selezione di lavori di giovani artisti provenienti dal Mahe Mehr Institute di Teheran a cura di Kevin Murray.

Galleria di Palazzo Coveri: mostra Preziosa Young 2017, con le creazioni dei giovani talenti Fang Jin Yeh, Qian Wang, Shachar Cohen, Xiaodai Huang, vincitori del concorso internazionale e rappresentanti di una nuova generazione di artisti che hanno saputo impiegare nuove tecnologie e materiali insoliti per rivitalizzare la tradizione orafa dei loro Paesi.

Galleria Botticelli: mostra Contemporary Swedish Silver. New approaches to an enduring tradition del gruppo svedese Lod Metallformgivning con opere di Erik Tidäng, Lena Jerström, Tobias Birgersson, Klara Eriksson, Petronella Eriksson, Pernilla Sylwan, a cura di Inger Wästberg.

Lao: seminari di approfondimento nella sede di via dei Serragli tenuti da Tasso Mattar (Enjoying organic material), Kevin Murray (Promise object) Robert Baines (Post graduate research proposals. Discussion seminar) e Martina Dempf (Touch wood).

Sala Consiliare della Basilica di Santo Spirito: incontri e conferenze tenute da storici del gioiello e curatori, come Maria Cristina Bergesio (Alice nel Paese del gioiello contemporaneo), Roberta Bernabei (Integrating traditional and high-tech goldsmithing techniques in wearables and jewellery that aid wellbeing), Maria Laura La Mantia (La luna il cielo e l’alte stelle. Una piccola digressione sull’uso dei simboli celesti in forma di oggetto o di gemma nella gioielleria setteottocentesca), Inger Wästberg (Transformation from craft to art), Shruti Agrawal (Body adornments, body paintings. Permanent and semi permanent markings ), Kevin Murray (Global art jewellery) o dagli stessi artisti ospiti di Preziosa 2017 Florence Jewellery Week: Robert Baines (Jewellery on the high wire), Martina Dempf (Jewellery and wood – An artistic challenge), Tasso Mattar (Jewelry inspired by nature).

Collana di Narges Asadinejad
Collana di Narges Asadinejad

Preziosa 2017 – Florence Jewellery Week

ore 17.00 Galleria Botticelli, Via Maggio 39/r
ore 18.00 Galleria di Palazzo Coveri, L.no Guicciardini, 19
ore 19.00 Museo Bellini, L.no Soderini 5
Mostre, 25-28 maggio, 9.00-18.00

Museo Bellini, Lungarno Soderini 5,

Galleria di Palazzo Coveri, Lungarno Guicciardini 19,

Galleria Botticelli, Via Maggio 39

Conferenze, 26-27 maggio, 11.00-13.00/14.30-18.00

Sala Consiliare della chiesa di Santo Spirito, Piazza S. Spirito

Seminari, 25-28 maggio, 9.00-18.00

Lao – Le Arti Orafe Jewellery School, Via dei Serragli 104

Presentazione artigiani, 28 maggio, 11.00-18.00,

Lao – Le Arti Orafe Jewellery School, Via dei Serragli 104

Info point e segreteria nei giorni della manifestazione 11.00-18.00

Lao in Palazzo Capponi, Via Michelozzi, 2

Lao – Le Arti Orafe Jewellery School

Via dei Serragli 104 – 50124 Firenze

Spilla di Sibylle Umlauf
Spilla di Sibylle Umlauf
Anelli di Danni Schwaag
Anelli di Danni Schwaag
Anello di Fuchi Arata
Anello di Fuchi Arata
Anello di Tasso Mattar
Anello di Tasso Mattar
Collana di Shachar Cohen
Collana di Shachar Cohen
Collana di Wang Qian
Collana di Wang Qian
Spilla di Robert Baines
Spilla di Robert Baines
Spilla di Ziodai Huang
Spilla di Ziodai Huang
Collana di Petronella Eriksson
Collana di Petronella Eriksson
Collana di Ghazaleh Nasseri
Collana di Ghazaleh Nasseri


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