Gli eccezionali pezzi di gioielleria di uno dei simboli di Londra: David Morris ♦
David Morris è uno di quei gioiellieri che ha conquistato la fama unendo l’abilità orafa alla capacità di attrarre clienti famosi. Un cocktail che è ancora apprezzato: a Londra la sua boutique aperta nel 1962 in Bond Street è ancora frequentata da chi cerca gioielli preziosi, anzi, preziosissimi, come quelli acquistati da Richard Burton per Elizabeth Taylor, oppure da Imelda Marcos, Benazir Bhutto e il sultano del Brunei. D’altra parte, David Morris è uno che la gioielleria la conosce perché ci è cresciuto assieme: ha iniziato come apprendista in Hatton Garden, il quartiere dei gioielli di Londra, nel 1951, quando aveva solo 15.
Insomma, ha imparato tutto quello che c’era da imparare. Ha costruito la sua reputazione con la scelta di unire a pietre di alta qualità un disegno scintillante, ricco, sfarzoso. Da qualche anno ha fatto un passo indietro e ora le collezioni le cura il figlio Jeremy. In ogni caso i gioielli sono rimasti di livello alto, anche se difficilmente capiterà ancora di lavorare un diamante D, briolette, da 78 carati, come quello con cui, qualche anno fa, ha composto una collana da 2 milioni di dollari. E anche se il patriarca ha spiegato tempo fa che la sua pietra è lo smeraldo, nelle sue collezioni si trova di tutto, specialmente diamanti, bianchi o colorati («un fantastico investimento», commenta). Ma tra le novità di David Morris per il 2022 c’è anche una linea di gioielli in esclusiva per Farfetech, la piattaforma di shopping online di prodotti di lusso.