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A GemGèneve tornano i gioielli ucraini

Con GemGèneve (Palaexpo di Ginervra, 2-5 novembre 2023) tornano anche i gioielli dell’Ucraina. A proporli è sempre la Strong & Precious Art Foundation, che parteciperà alla fiera della gioielleria: è la quarta volta che sarà presente all’evento dedicato a gemme e gioielli, con marchi e designer di gioielli ucraini. Quest’anno la Fondazione presenta sei marchi e designer ucraini, tra cui Nomis, Drutis Jewellery, Yuval’ Studios, Inesa Kovalova, Zhernov Artifactory insieme ai nuovi arrivati GeO e Yastreb Jewelry.

Gioielli di Nomis
Gioielli di Nomis

Questa è la quarta volta che partecipiamo a GemGenève. Negli ultimi due anni abbiamo presentato oltre dieci marchi e designer di gioielli ucraini e quest’anno introdurremo più nuovi arrivati. GemGenève è diventato un punto di partenza per il riconoscimento internazionale di molti gioiellieri ucraini e siamo lieti di aiutare i nostri talentuosi designer a brillare nell’arena globale. Per noi, questo evento è un’opportunità per presentare l’arte orafa ucraina a un pubblico esigente, veri intenditori ed esperti di gioielli provenienti da tutto il mondo, e non risparmieremo alcuno sforzo per rendere questa scoperta particolarmente emozionante e memorabile.
Olga Oleksenko, Ceo Strong & Precious Art Foundation

Orecchini Zhernov Artifactory
Orecchini Zhernov Artifactory

Nomis presenta gioielli multifunzionali e unisex: gli anelli possono essere indossati come ear cuff, gli orecchini a spillo come pendenti e i braccialetti come girocolli. Drutis torna con i pendenti caleidoscopici. Yuval’ Studios presenta la collezione Motherland, fondendo disegni simbolici che riecheggiano l’abbondante grano dell’Ucraina campi con ceramiche tradizionali rivisitate, con brocche di latte e pecore. Inesa Kovalova introduce Suspension: orecchini con diamanti, oro e titanio che incarnano movimento e luce. GeO con le pietre preziose millenarie e disegni che ne amplificano la bellezza intrinseca. Infine, Yastreb Jewelry realizza pezzi che invitano i proprietari a dichiarare con coraggio la propria identità e a ricercare la bellezza e la gioia con un’estetica minimalista, mentre Zhernov Artifactory è un marchio di gioielli di nicchia fondato dall’artista e designer ucraino Sergey Zhernov e da sua moglie Lilia nel 2014.

Orecchini di Inesa Kovalova
Orecchini di Inesa Kovalova
Collana di Yuva Studios
Collana di Yuva Studios
Anelli di Yastreb Jewelry
Anelli di Yastreb Jewelry
Il ciondolo-caleidoscopio di Drutis Jewellery. Copyright: gioiellis.com
Il ciondolo-caleidoscopio di Drutis Jewellery. Copyright: gioiellis.com

Pandora aprirà fino a 275 negozi

Phoenix, il mitico animale che risorge dalle ceneri è che è risorto dall’0blio dei testi scolastici grazie a Harry Potter, è anche il nome della strategia annunciata due anni fa da Pandora. Ora l’azienda danese fa sapere che quella idea di business funziona e che il prossimo anno sarà abbinata all’apertura, a livello globale, di oltre 250 negozi. Non solo. Pandora vuole conquistare nuovi mercati. Le strategie della big company della gioielleria sono scaturite dal recente Capital Markets Day, un evento dedicato all’aspetto economico-finanziario dell’azienda, che è quotata in Borsa.

Lavorazione di un gioiello Pandora
Lavorazione di un gioiello Pandora

Phoenix è centrata sul concetto di sostenibilità, aspetto che può attrarre consumatori nuovi e più giovani, ha spiegato il Ceo Alexander Lacik. Concetti che si sono tradotti in investimenti e in scelte anche di prodotto, come quella di proporre gioielli con diamanti creati in laboratorio. Il prossimo obiettivo è trasformare gli investimenti in maggiori ricavi, anche se il settore del lusso accessibile è particolarmente affollato. Inoltre, Pandora deve fari i conti con un numero imprecisato di imitatori. Il mirino è puntato su mercati ancora da sviluppare, come quelli di Corea del Sud, Giappone e India. L’azienda ha già individuato 7.000 possibili location per nuovi negozi nelle regioni in cui già opera. Dal 2024 al 2026 Pandora prevede di aprire tra 225 a 275 negozi, oltre a 175-225 con la formula shop-in-shop. L’anno scorso, per esempio, Pandora ha collaborato con Macy’s per aprire 28 shop-in-shop dopo un lancio graduale in cinque negozi l’anno precedente.

Alexander Lacik, President & Chief Executive Officer Pandora
Alexander Lacik, President & Chief Executive Officer Pandora

Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, Pandora prevede di arrivare entro il 2025 a un fatturato stimato di 870 milioni di dollari, grazie a un incremento di vendite in Usa e Cina, Paese che però si rivela non facile da conquistare. Nei paesi in cui Pandora è forte, come Regno Unito, Italia e Australia, l’azienda prevede vendite in moderata crescita, mentre nei mercati in cui ha una base meno forte, come Stati Uniti, Germania e Francia, pensa di accrescere in modo più consistente le quote di mercato.
Uno store di Pandora
Pandora store

Altra news: tutti i nuovi negozi avranno il nuovo formato, Evoke 2.0, ispirato alla multicanalità e con schermi video che guidano il cliente nella scelta, oltre che da spazi dedicati al click & collect, oltre a servizi di incisione per personalizzare i gioielli. Un concept inaugurato alla fine del 2021 a Milano e Londra.

Bracciale in argento con charms
Bracciale Pandora in argento con charms

Le date della prossima Milano Fashion&Jewels

Si terrà da domenica 18 a mercoledì 21 febbraio 2024 a fieramilano (Rho), la prossima edizione della Milano Fashion&Jewels, evento dedicato all’accessorio moda, all’abbigliamento e al gioiello. Fissata la data anche del secondo appuntamento: l’edizione di settembre avrà luogo da domenica 15 e a mercoledì 18. La nuova cadenza settimanale della manifestazione, secondo la società organizzatrice (fieramilano) ha l’obiettivo di intercettare un target di visitatori allargato e internazionale al fine di massimizzare le occasioni di business. Buyer nazionali e internazionali potranno così aggiungere l’evento Milano Fashion&Jewels tra gli appuntamenti della Settimana della Moda.

Fashion&Jewels
Fashion&Jewels

In contemporanea si terrà Micam Milano, Mipel e The One Milano, sempre negli spazi della fiera a Rho, con parziale sovrapposizione di Lineapelle. Nell’edizione di settembre 2023 sono stati oltre 42.273 gli operatori professionali provenienti da 129 Paesi che hanno potuto scoprire le collezioni di 2000 brand.
Homi Fashion&Jewels Exhibition 2022. Copyright: gioiellis.com
Homi Fashion&Jewels Exhibition 2022. Copyright: gioiellis.com

Designer e talenti di GemGèneve

Da quando è nata, sette edizioni fa, GemGenève accanto agli espositori ospita due aree riservate a Talenti Emergenti e Nuovi Designer selezionati da Nadège Totah, all’interno del Village des Designers. Anche il nuovo appuntamento (2-5 novembre) dell’evento dedicato a gioielli vintage ed eccezionali gemme riunisce protagonisti del design. Tra i Talenti Emergenti debutta Capucine H, è una gioielliera e designer francese, che intende sensibilizzare il pubblico rispetto alla fragilità del nostro pianeta attraverso le sue creazioni. Lavora a stretto contatto con scienziati, recandosi spesso nei luoghi più reconditi per comprendere le sfide che il mondo si trova ad affrontare e poi trasferirle nei suoi gioielli. Celeste Wu, di origine cinese, ha iniziato a creare gioielli nel 2009, a Parigi. Le sue creazioni sono una fusione di forme astratte e geometriche, composizioni poetiche e armoniose, che mantengono un equilibrio sottile tra semplicità e complessità.Ha intrapreso un viaggio creativo di nove mesi per realizzare l’eccezionale opera di alta gioielleria Moon Fairy & Rose, che sarà presentata in anteprima mondiale a GemGenève.

Capucine H, annello Icy Queen, in oro riciclato 18 carati, perla, spinello grigio e 34 diamanti riciclati
Capucine H, annello Icy Queen, in oro riciclato 18 carati, perla, spinello grigio e 34 diamanti riciclati

Alice Villa è proprietaria e forza creativa di Villa Milano, gioielleria famosa per la sua ampia produzione di gemelli da polso. Fondata nel 1876, Villa Milano è ora impegnata ad allargare la sua proposta con nuovi gioielli. Sempre tra i Talenti Emergenti, Shavarsh Hakobian è un designer di gioielli di Erevan, Armenia che usa materiali non convenzionali come legno, pelle, tessuti, zanne, ali di farfalla, che l’artista abbina a metalli preziosi e pietre preziose. Youra Jewelry è invece un marchio di alta gioielleria con sede a Riyad, in Arabia Saudita, il cui nome si ispira all’espressione araba «essere visto» fondata da Rabaa Saleh Alangari, che ha iniziato il suo percorso grazie alla sua grande passione per i diamanti, la pittura, i colori e la creatività.

Orecchini in alluminio, oro bianco, diamanti
Orecchini in alluminio, oro bianco, diamanti by Villa Milano

Tra i quattro Nuovi Designer di GenGèneve c’è spazio per José María Goñi, designer di alta gioielleria franco-cileno. Versatile ed estremamente creativo nella realizzazione delle sue opere, ha acquisito le conoscenze necessarie per creare opere decisamente complesse. Sempre nella sezione Nuovi Designer c’è Elke Berr, nata a Ginevra, viaggia nei luoghi di estrazione delle gemme e ha lanciato nel 2003 la sua linea di pezzi di alta gioielleria e di creazioni su misura Rock’n Roses, destinata a una clientela di nicchia. Diva Jewels di Rishi Mukesh Mehta, con sede a Mumbai, in India, si distingue per essere una delle poche maison in grado di seguire sia il design sia la vendita di gioielli su misura all’interno della stessa azienda. È un ritorno, invece, quello di Serendipity Jewelry, già presente all’edizione di novembre 2022 e della primavera scorsa. Christine Chan propone una straordinaria collezione di pezzi che coniugano il concetto di rispetto nei confronti della natura, della libertà e di sé stessi, affinché ogni gioiello abbia un proprio carattere, e una propria temperatura e profondità.

È l’ora di WatchTime New York

Orologi di lusso a New York. Dal 20 al 22 ottobre 2023 torna WatchTime New York, con un evento dedicato agli appassionati. A Gotham Hall, Midtown Manhattan, sarà l’ora di nuovi e rari orologi di oltre 30 marchi di primo piano. La tre giorni di WatchTime New York comprende anche talk e tavole rotonde coinvolgenti. L’evento prende il via con un esclusivo cocktail party Vip e uno show venerdì 20 ottobre, seguito da due giorni di panel programmati, tavole rotonde dei Ceo e presentazioni del marchio da sabato 21 ottobre fino a Domenica 22 ottobre.

WatchTime New York 2022
WatchTime New York 2022

I marchi di orologi di New York che partecipano al WatchTime 2023 includono Armin Strom, Arnold & Son, Bell & Ross, Blancpain, Bovet, Breguet, Bremont, Carl F. Bucherer, Chopard, Chronoswiss, Cyrus, Czapek, Frederique Constant, G-Shock, Gerald Charles , Glashütte Original, Greubel Forsey, H. Moser & Cie, HYT, Laurent Ferrier, Louis Erard, MB&F, Moritz Grossmann, Norqain, Oris, Parmigiani Fleurier, Perrelet, Piaget, RGM, Roger Dubuis, Speake-Marin, Voutilainen e Zeitwinkel .
WatchTime New York 2022, visitors
WatchTime New York 2022, visitors

WatchTime New York
Gotham Hall, 1356 Broadway, New York, NY 10018
20-22 ottobre 2023
• VENERDI 20 OTTOBRE: Cocktail party esclusivo e spettacolo di orologi.
• SABATO 21 OTTOBRE: spettacolo di un’intera giornata con panel programmati, tavole rotonde del CEO e presentazioni.
• DOMENICA 22 OTTOBRE: Spettacolo intera giornata con panel e presentazioni durante tutta la giornata.
Biglietti disponibili ora su Watchtime Events
• Biglietti VIP All-Access ($ 189): il biglietto include l’accesso esclusivo all’intero evento del fine settimana, incluso il cocktail party della serata di apertura VIP del venerdì e il rientro del sabato e della domenica
• Biglietti giornalieri per sabato o domenica ($ 39 al giorno)
I panel di settore saranno presentati sabato e domenica alle 12:00 e alle 14:00. Gli coinvolgenti argomenti del panel WatchTime New York del 2023 includono:
• Guarda le collaborazioni dei marchi: moderato da Jeff Kingston;
• Il ritorno dell’orologio elegante: moderato da Jeff Kingston;
• Tempo per la sostenibilità: moderato dal redattore capo di WatchTime Roger Ruegger;
• Un nuovo giorno – Tendenze nel collezionismo per uomini e donne: moderato da Bilal Khan (redattore senior) e Sara Orlando (editore) di WatchTime.
WatchTime New York 2023 è orgogliosamente presentato in collaborazione con Wempe.
WatchTime NewYork
WatchTime NewYork

Il primo Valenza Gem Forum

Mentre il settore della gioielleria italiana gode di ampio prestigio, i gioiellieri italiani sono sempre più anziani. Esperti, d’accordo, ma in prospettiva con poche alternative di ricambio generazionale. Con questa poco confortante preoccupazione cinque anni fa è nata Mani intelligenti, Fondazione per l’innovazione e la cultura del gioiello italiano, guidata dal Comune di Valenza e da realtà produttive presenti sul distretto piemontese della gioielleria. Su iniziativa di Mani Intelligenti e di Italian Exhibition Group, la società che tra l’altro organizza Vicenzaoro e Oroarezzo, si apre martedì 10 ottobre il primo Valenza Gem Forum.

Lavorazione di gioielleria nell'atelier Crieri
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Crieri

Obiettivo: discutere di trend, ostacoli da superare, iniziative da intraprendere. Parteciperanno all’evento marchi come Bulgari, Dolce&Gabbana e Messika, che utilizzano gli esperti artigiani di Valenza per produrre alta gioielleria, assieme rappresentanti di istituzioni industry, associazioni di categoria e stakeholder del territorio. L’evento inizia alle 16,30 al Teatro Sociale di Valenza.

Laboratorio di Oro Trend a Valenza
Laboratorio di Oro Trend a Valenza

Torna la Milano Jewelry Week

Da concorso per designer di avanguardia, con Artistar Jewels quasi dieci anni fa, fino a diventare una settimana dedicata al gioiello. Il cammino della Milano Jewelry Week (19 al 22 ottobre) continua con la terza edizione. L’evento è un’idea sviluppata dalla Prodes, società di Enzo Carbone, che è riuscita a ottenere il patrocinio di da Cna Federmoda. La settimana prevede un’indigestione di appuntamenti ed eventi: oltre cento. GLi organizzatori indicano che saranno presenti in 350 espositori da 40 Paesi del mondo, con oltre 5000 gioielli esposti all’interno di palazzi storici, scuole, atelier, showroom, boutique e laboratori di arte orafa.

Milano Jewelry Week, poster
Milano Jewelry Week, poster

Sono molto felice di annunciare questa nuova edizione della Milano Jewelry Week. È un progetto molto ambizioso che abbiamo lanciato nel 2019 e che con il passare degli anni si sta affermando sempre di più tra gli esperti ma anche tra gli appassionati di questo settore. Il nostro obiettivo è quello di diffondere la cultura del gioiello in tutte le sue sfumature e di accompagnare i brand e gli artisti attraverso un percorso di crescita ed evoluzione.
Enzo Carbone, Ceo di Prodes

Enzo Carbone
Enzo Carbone

Il programma
Molti brand, orafi, designer e produttori di gioielli di Milano apriranno le porte dei loro spazi al pubblico in 40 location diffuse per le vie del centro. De Liguoro in occasione dei suoi primi 60 anni organizzerà un evento celebrativo presso il proprio showroom in via San Martino, 17, allestendo una mostra esclusiva dei gioielli che hanno segnato le tappe più rappresentative della loro storia. In via Ponte Vetero la famiglia Demaldè porta avanti da decenni un’attività che risale come Bottega Storica al 1943; e che quest’anno celebra durante la Week 80 anni di attività. Fratelli Piccini atelier sul Ponte Vecchio a Firenze festeggia presso la Pelota a Milano il traguardo dei 120 anni.
Palazzo Bovara, Artistar Jewels 2022
Palazzo Bovara, Artistar Jewels 2022

Mostre ed eventi
A Palazzo Bovara in Corso Venezia si svolgerà la nona edizione di Artistar Jewels, con più di 600 gioielli creati da 230 artisti internazionali. Una speciale area sarà dedicata all’alta gioielleria di Alessio Boschi, Alex Wong e Wallis Hong. Equilibrium of Powers, un abito-installazione di Alicia Stanksa aprirà l’ingresso della mostra.
La Pelota, The-Jewelry HUB 2022
La Pelota, The-Jewelry HUB 2022

A Palazzo Bovara è in programma anche la sfilata degli abiti dello stilista Gianni Tolentino e Massinissa Askeur, grande simbolista al livello internazionale, entrambi vincitori del Leone D’Oro al Festival di Venezia e la live performance dell’artista Rossano Ferrari, che presenterà l’opera pittorica Mosaic Jem. La settimana milanese del gioiello dedica grande attenzione ai giovani talenti e, in collaborazione con Scuola Galdus nella figura di Rossana Ricolfi, Coordinatore, Referente e Docente Tecnico Scuola Orafa Galdus, organizza un Talent Show con tutte le scuole e accademie che espongono i gioielli degli studenti di Algures Contemporary Jewellery School (Brasile), Assamblage (Romania), Casa Workshop (Messico), Fondazione Arte Sacra Contemporanea ETS (Italia), For.Al (Italia), Galdus (Italia), IIS Caterina da Siena (Italia), Istituto Europeo di Design IED (Italia), MAB (Italia), Minoss Jewelry (Corea del Sud), Scuola Orafa Ambrosiana (Italia).
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

The Jewelry Hub è un evento milanese e italiano che dà la possibilità a collezionisti, buyer e appassionati di incontrare i produttori e i designer internazionali più innovati di High& Fine Jewelry, Fashion, Design e Vintage. Si svolgerà all’interno de la Pelota, dove 50 brand provenienti da ogni parte del mondo presentano le loro nuove creazioni. Sempre all’interno della Pelota, sono previsti talk, tavole rotonde e incontri.
Wallis Hong. Copyright: gioiellis.com
Wallis Hong. Copyright: gioiellis.com

Mercoledì 18 Ottobre al Teatro San Babila si svolgerà la MJW Awarding Night con i vincitori di questa edizione. Come ogni anno una giuria di esperti del settore selezionerà gli artisti e i brand che si sono distinti per originalità, tecnica e design, assegnando riconoscimenti Creativity, Best in Contemporary Jewels, Best Exclusive Jewelry Designer, Bryna Pomp Award, Best in Technique, Best in Luxury, Best Innovative Design e Best in Antique Jewelry. Inoltre, per quanto riguarda il progetto Artistar Jewels verranno annunciati i tre artisti vincitori, selezionati da Bryna Pomp, Director, Mad About Jewelry, Muriel Piaser, Founder of Precious Room by MP tradeshow & Muriel Piaser Consulting, Guido Solari e Alessio Boschi. Saranno rivelati anche i vincitori del Premio Assamblage e i designer selezionati dalle gallerie di Artistar Network: Eleni Marneri Gallery (Grecia), Frangipani Studio & Gallery (Ungheria), Galleria Alice Floriano (Brasile), Galleria Carlo Lucidi (Italia), Galleri Sebastian Schildt (Svizzera), Second Petale (Francia).
L'edizione primaverile di Artistar Jewels a Palazzo Bovara
Artistar Jewels, Palazzo Bovara

Odissea delle perle a GemGèneve

Parafrasando un vecchio (bellissimo) film di Stanley Kubrick, la nuova edizione di GemGèneve (2-5 novembre) può essere caratterizzata come 2023, Odissea delle perle. Perché a questo frutto del mare è dedicato un focus speciale, tra preziosi gioielli vintage, gemme e pezzi di design. L’esposizione The Pearl Odyssey riunisceoltre 30 gioielli e pezzi straordinari: la maison Chaumet, il collettivo Flee Project, una collezione privata e diversi espositori partner hanno preso parte a questo progetto.

Devant de corsage by Vever, 1900. Faerber Collection
Devant de corsage by Vever, 1900. Faerber Collection

Le perle naturali sono meravigliose. Con la loro straordinaria bellezza, queste gemme rare affascinano il mondo da migliaia di anni. Impiegano decenni per formarsi, e per questo sono un tesoro naturale inestimabile. Abbiamo deciso di rendere loro omaggio con questa esposizione-scoperta, a novembre 2023, per rivelare ai visitatori questa bellezza nascosta. La perfezione delle perle naturali sta nella loro stessa imperfezione. Ogni perla è unica per dimensione, forma, colore e lucentezza. Può essere rotonda, ovale, barocca o persino a goccia. Il colore varia dal bianco puro al nero profondo, passando per un’ampia gamma di sfumature: rosa, champagne, o ancora blu-verde iridescente, a ricordare le ali di una libellula.
Ronny Totah, Cofondatore di GemGenève

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah. Photo: G.Maillot

Lo spazio è stato progettato da Flee Project. L’esposizione permette un tuffo nell’atmosfera dei pescatori di perle del Golfo Persico e di altri luoghi, presenta gioielli di provenienza imperiale, o impreziositi da una perla straordinaria, ma anche la creatività dei più grandi gioiellieri. Il percorso espositivo si conclude con una nota scientifica e, con il supporto dell’Istituto svizzero di gemmologia (Ssef), che presenta la storia dello studio delle perle dal secolo scorso, con il tema della differenziazione tra perle fini e perle coltivate. Dalle prime sperimentazioni di Joseph Chaumet alle tecniche all’avanguardia messe a punto dal laboratorio partner, quest’ultimo spazio offre una panoramica completa sui diversi metodi di valutazione che permettono di determinare la qualità e l’origine di tutte le perle del mondo.
Due bracciali-orologio in oro, perle, smeraldi. @Nils Herrmann
Due bracciali-orologio in oro, perle, smeraldi. @Nils Herrmann

Da diversi anni la perla è tornata protagonista nel mondo della gioielleria. Considerata per molto tempo obsoleta o troppo classica, oggi è fonte d’ispirazione di una nuova generazione di gioiellieri.

Bracciale con perle e diamanti di Cartier, 1962. Faerber collection
Bracciale con perle e diamanti di Cartier, 1962. Faerber collection

Sicis alla conquista della Cina

I gioielli italiani con micro mosaico di Sicis Jewels prendono casa a Hong Kong. Il brand italiano di Ravenna, che unisce l’antica tecnica del micro mosaico con l’alta gioielleria apre la sua nuova boutique a Hong Kong. La boutique è stata aperta in collaborazione con Carlson, storico rivenditore di alta gioielleria e orologeria e si trova all’interno del China Building su Queen’s Road Central. Il punto vendita è di circa 60 metri quadrati, con interni interamente realizzati da Sicis, ispirati ai propri prodotti di interior design (l’azienda madre produce anche mosaici, mobili, ambienti) con elementi decorativi orientali, oro e pannelli di vetro, che evocano la preziosità dell’onice. La boutique ospiterà tutte le ultime collezioni della maison, insieme a pezzi speciali creati appositamente per il mercato cinese, offrendo ai clienti una selezione di gioielli unica e raffinata.

Sicis Hong Kong
Sicis Hong Kong

Sicis Jewels ha rafforzato la sua presenza nel mercato asiatico con eventi di presentazione di gioielli a Hong Kong e Ho Chi Minh City, che hanno riscosso un grande successo tra gli appassionati di gioielli d’élite. Inoltre, il brand ha in programma di aprire nei prossimi mesi un canale dedicato su Little Red Book (l’equivalente cinese di Instagram), permettendo ai clienti cinesi di esplorare e conoscere le creazioni Sicis Jewels in modo più accessibile.
Gioia Placuzzi, creative director
Gioia Placuzzi, creative director Sicis

La Maison ha già consolidato una forte presenza in Europa, con boutique monomarca a Milano, Parigi e Londra, oltre alla partecipazione all’importante evento internazionale Haute Jewels Geneva negli ultimi due anni. E all’inizio del 2023 ha puntato sugli Stati Uniti, con presenza nei eventi del mondo del design e dell’alta gioielleria.

Collana Destino Incantato
Collana Destino Incantato
Parure Anemone Sea
Parure Anemone Sea

Il programma della Roma Jewelry Week

Gioielli e avanguardia, il mix della Roma Jewelry Week. La terza edizione (6-15 ottobre) dell’evento dedicato al gioiello contemporaneo, d’autore, d’artista e delle realtà orafe storiche è promossa dall’associazione Incinque Open Art Monti, quest’anno in collaborazione con il Municipio I – Roma centro, e la collaborazione del Vive-Vittoriano e Palazzo Venezia e il Comune di Valenza. L’evento ha in agenda numerose iniziative, con il filo conduttore Second Life, tra tecnologia e riutilizzo in chiave sostenibile.
La manifestazione RJW è ideata dall’architetto Monica Cecchini, direttore del progetto, con il supporto di Giulia Silvia Ghia, assessore di Municipio I, e la consulenza di Barbara Brocchi, creative manager, illustratrice, scrittrice, designer e coordinatrice del dipartimento di design del gioiello Ied-Roma, di Bianca Cappello, docente, storica e critica del gioiello, di Claudio Franchi orafo, argentiere, storico e critico d’arte, e di Laura Astrologo Porché. Anteprima della Roma Jewelry Week è la mostra Oltre il confine – opere d’arte orafa e pittorica dell’artista Rocco Epifanio alla Biblioteca Casanatense (4-6 ottobre).

Da sinistra, Monica Cecchini, Alessandro Onorato, Valeria Percossi Papi, Giulia Silvia Ghia
Da sinistra, Monica Cecchini, Alessandro Onorato, Valeria Percossi Papi, Giulia Silvia Ghia

La mostra Ri-Trovamenti. Il gioiello tra Roma e Valenza prevede in esposizione le opere della Neo Scuola Romana del gioiello contemporaneo e dei maestri orafi Valenzani nelle sale del Museo Napoleonico, anticipando quella che sarà la seconda edizione della Valenza Jewelry Week del 2024. La mostra è a cura di Monica Cecchini e di Claudio Franchi.

Alla galleria Incinque Open Art Monti una mostra inaugura una nuova stagione dello spazio, che da ottobre si dedicherà al gioiello contemporaneo in maniera permanente insieme agli artisti residenti Incinque Jewels, che ospitano il gruppo Kok Kollettivo Orafo Kontemporaneo. Dalla via della seta a Venezia è invece il titolo di una conferenza con il designer Alessio Boschi a Palazzo Venezia il 7 ottobre alle 18, con Edith Gabrielli, direttrice del Vittoriano e Palazzo Venezia, e dell’Assessore alla Cultura del Municipio I Roma Centro, Giulia Silvia Ghia.

Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

L’Associazione Gioiello Contemporaneo organizza una mostra nella Galleria Alternatives a cura di Rita Marcangelo e Maria Rosa Franzin, in programma dal 7 ottobre. Il 9 ottobre si inaugura la mostra La rondine in fiamme di Paola Gandolfi e Le Sibille presso l’atelier Le Sibille. Il 10 ottobre tornano i tour di visite guidate nei Rioni di Roma alla scoperta della storia della Città Eterna gli atelier orafi apriranno le loro porte ai visitatori. Novità di quest’anno la collaborazione organizzativa di Open City Roma, nella promozione dei tour RJW 2023 e gestione delle prenotazioni. Martedì 10 si inaugura il racconto performativo presso il laboratorio Verdastro, un’antica bottega dove i Verdastro continuano, unici a Roma, dal 1919 a svolgere con sapiente perizia la loro attività di cassai. Marco Verdastro, progetta e crea modelli originali di orologi, realizzandoli a mano.

Opera di Juwon Mun
Opera di Juwon Mun

L’11 ottobre la mostra enCore nell’Atelier di Anna Retico. Encore è un termine francese usato nel mondo dello spettacolo per esprimere la richiesta del pubblico di ottenere un bis. In questa mostra vede protagoniste per la seconda volta Clara Del Papa, Letizia Maggio e Anna Retico. In calendario il 12 ottobre la visita guidata ai Musei Capitolini condotta, eccezionalmente dalla direttrice dei Musei Civici Ilaria Mariani Miarelli. Sempre per il 12 ottobre alle 17 la presentazione del libro Gioielli a Firenze / Jewels in Florence, archivio fratelli Peruzzi 1880-1970 di Bianca Cappello.

Collana di Claudia Gobbi
Collana di Claudia Gobbi

L’esposizione delle opere dell’atelier Percossi Papi è prevista nel sito archeologico dei Mercati di Traiano con alcuni dei gioielli esposti alla mostra Il prezioso cammino di Dante – La Divina Commedia nei gioielli di Percossi Papi. Torna anche quest’anno il Premio Incinque Jewels indetto dall’Associazione Incinque Open Art Monti, contest giunto alla sua quarta edizione che promuove la cultura del Gioiello Contemporaneo. L’esposizione avrà luogo dal 13 al 15 ottobre presso i Mercati di Traiano, un sito d’eccezione per la sua importanza storica. Circa 80 artisti provenienti da tutto il mondo esporranno le loro creazioni realizzate e ideate per il tema di quest’anno: Second Life.

Girocollo di Maria Patrizia Marra
Girocollo di Maria Patrizia Marra

Il 14 ottobre alle 17 a Monterotondo, presso la Galleria di Carlo Lucidi verrà presentata New Stories II, una collezione di microsculture indossabili dell’artista lituana Kamile Staneliene.
Durante la settimana si terrà un ciclo di conferenze aventi come tema il gioiello e le sue diverse declinazioni, con diversi esperti del settore, nelle sale di Palazzo Valentini, il 14 ottobre, e Palazzo Braschi, il 15 ottobre. Interverranno, Vincenzo Aucella, Gino di Luca, Laura Astrologo Porché, Nurdos Aliaskarov, Alessia Crivelli, Alessio Boschi, Luca Daverio, Paula Guzman, Wallis Hong e Teilor. Le conferenze verranno realizzate grazie alla collaborazione con la Città Metropolitana di Roma Capitale e della Sovrintendenza Capitolina.

Anello bracciale di Shirley Blanch
Anello bracciale di Shirley Blanch

Tra le scuole presenti l’Istituto Europeo di Design -IED Roma, che ospiterà un workshop con l’artista kazako Nurdos Aliaskarov e la scuola di formazione artistica di livello universitario per la moda, il design e la fotografia Accademia Italiana. Novità di quest’anno la partecipazione anche di due scuole internazionali: HTF Hard to Find dal Messico e MINOSS Jewelry Academy dalla Corea.
Torna l’esposizione collettiva con la Capsule Second Life, quest’anno ospitata presso le esclusive sale di Palazzo Velli, nel centro di Trastevere, dove si svolgeranno anche performance artistiche. Presso le sale sarà ospitato anche il progetto Design Pal di Thai Puan Creative Hub, la collaborazione nata tra Naresuan University (Tailandia) e l’IED Roma (Italia) mira ad unire l’eleganza e la cultura tailandese con lo stile italiano.
Novità di quest’anno il primo contest di Jewelry Illustration lanciato dalla Roma Jewelry Week. Questo evento speciale e innovativo mira a celebrare la creatività e l’eccellenza dell’illustrazione, offrendo a partecipanti provenienti da tutto il mondo la possibilità di presentare le proprie opere.
In collaborazione con Winsor & Newton, la RJW fornirà ai vincitori del contest l’opportunità di ottenere un premio, che consisterà in buoni per una fornitura di materiali.

Emanuele Leonardi, Fori Imperiali
Emanuele Leonardi, Fori Imperiali

Partecipanti al premio Incinque Jewels
Laura Agnello Modica, Arte & Bellezza di Dragana Mircetic, Asimi di Anna Butcher, Hani Baayoun, Ivan Barbato, Shirley Blanch, Rossano Caldaroni, Simone Cipolla, Chantal Corso, Damea di Elena De Battisti e Giancarlo De Battisti, Gaia Descovic, Dettagli D’Attimi di Pinella Distefano, Betti Domonyi, Melinna Elizondo, Ellence di Elle Di Muro, Etra di Ilaria Bonomo, Chiara Fenicia, Chiara Fenicia e Anna Pinzari, Roberto Fenzl, Daniela Ferrero, Formedarte di Rosa Maria Venetucci, Isabella Gabbin, Angela Gentile, Patrizia Giachero, Giove sulla Luna di Monica Petrella, Claudia Gobbi, Cristiane Iglesias Arenas, Kamay di Camille Chikli, Les Mascarones di Inga Macaron, Francesca Luciani, Elda Maresca, Maria Patrizia Marra, Gina Melosi, Gianni Misto, Francesca Mo’, Anastasia Mukhortova, Narratrame di Silvia Pichi e Fernando Masone, Ornella Pandolfi, Tania Marta Pezzuolo, Lon Phanna, Maria Gaia Piccini – Pontevecchio Maria Gaia Piccini, Anna Pinzari, Andreia Gabriela Popescu, Igor Quagliata, Macarena Ravioly Cataldo, Luigina Rech, Renata Jewellery Maker di Renata Dragusin, Ines Reynoso, Francesco Ridolfi, Serena Sciarrini, Sognando lo scirocco di Anna Paparella, Simone Vera Bath, Verba Mundus di Anna Fanigina, Metteo Vitali, Marie Therese Wolf, Zefiro di Annette Schreyer, Zilfi di Pati Kakhniashvili.

Alta gioielleria Tiffany per Anya Taylor-Joy

È l’attrice e house ambassador Anya Taylor-Joy il volto della campagna di Tiffany & Co. per l’alta gioielleria. L’attrice indossa gli iconici capolavori Schlumberger by Tiffany & Co. e Blue Book 2023: Out of the Blue. Sono gioielli di alta gamma che uniscono il fascino del lusso a quello del design di qualità, con in più un pizzi di glamour hollywoodiano. Anya Taylor-Joy , 27 anni, ha già vinto numerosi riconoscimenti, tra cui un Golden Globe e uno Screen Actors Guild Award, oltre alle nomination per un Bafta Film Award e un Primetime Emmy Award.

Anya Taylor-Joy indossa una collana Schlumberger by Tiffany & Co
Anya Taylor-Joy indossa una collana Schlumberger by Tiffany & Co

È un onore essere il volto della campagna di alta gioielleria di Tiffany & Co. La Maison ha una lunghissima storia di design e artigianalità e sono entusiasta di far parte della loro eccezionale eredità.
Anya Taylor-Joy

La nuova campagna ha l’obiettivo di consolidare la fama del marchio di gioielleria americano, che nella sua storia bicentenaria conta collaborazioni con designer del calibro di Jean Schlumberger, animata dalla visione di Nathalie Verdeille, Chief Artistic Officer of Jewelry and High Jewelry di Tiffany.

Anya Taylor-Joy con bracciale e collana  Schlumberger by Tiffany & Co
Anya Taylor-Joy con bracciale e collana Schlumberger by Tiffany & Co

Spilla disegnata da Jean Schlumberger con diamanti e acquamarina
Spilla Bird on a rock, disegnata da Jean Schlumberger con diamanti e acquamarina

Pulire i gioielli con gli ultrasuoni?

Pulire i gioielli con gli ultrasuoni? È un metodo che ha molti sostenitori. I vantaggi sono evidenti. Ma conviene? Utilizzare una macchina a ultrasuoni funziona davvero? E siamo sicuri che non ci siano controindicazioni? Ora spieghiamo tutto. Con un’avvertenza: questo sistema ha anche aspetti negativi.

Che cosa è la pulizia a ultrasuoni?
Da tempo sono disponibili in commercio dispositivi dotati di una piccola vasca interna che utilizzano gli ultrasuoni, assieme a detergenti, per pulire gioielli, ma che in realtà si utilizzano anche per strumenti chirurgici, piccole parti meccaniche o lenti e perfino per componenti di elettronica.

Effetto ultrasuoni
Effetto ultrasuoni

Come funziona un pulitore a ultrasuoni?
Le onde sonore ad alta frequenza, non udibili dall’orecchio umano, sono associate al detergente per ottenere un effetto maggiore. Il meccanismo produce piccole onde di pressione negativa e positiva alternate, che creano delle microbolle. Se siete curiose, sappiate che le onde sonore emesse sono ad alta frequenza, tra 20 e 400 kHz e che il procedimento di creazione delle bolle si chiama tecnicamente una cavitazione. Sono proprio queste bolle, simili a quelle dello champagne, a produrre l’effetto desiderato quando incontrano la superficie del gioiello. La combinazione di suoni e prodotto chimico riesce a rimuovere a fondo sostanze grasse, tracce di cosmetici e micro muffe (ma non eventuali virus o spore) che a volte si annidano nei vostri gioielli. In sostanza, tutto quello che deve essere rimosso, sparisce. Il vantaggio è che le micro bolle possono raggiungere anche gli angoli più nascosti del gioiello. Il pulitore a ultrasuoni è utile, quindi, specialmente per i gioielli molto complicati da pulire, mentre per un semplice anello d’oro il vantaggio è praticamente inesistente.

Cosmetici e sudore possono sporcare i gioielli
Cosmetici e sudore possono sporcare i gioielli

Che cosa pulire
Gioielli in oro, platino, argento o titanio, anche con pietre preziose e dure. Anche i diamanti possono finire tranquillamente nel pulitore a ultrasuoni. Per quelli colorati, però, bisogna fare attenzione, perché potrebbero aver subito speciali trattamenti per aumentare il loro colore, che potrebbe essere danneggiato. Nessun problema per zirconia cubica (i cristalli dei gioielli a basso prezzo), topazi, granati, zaffiri e rubini. Attenzione: nel pulitore mettete solo gioielli completamente in oro, non placcati oro.
Pulizia dei gioielli
Pulizia dei gioielli

Quale detergente utilizzare?
Lo avete già in casa, vicino al lavandino della cucina o in bagno. Bastano un paio di gocce di detersivo per piatti o di sapone liquido. Ne basta pochissimo un paio di gocce diluite in tanta acqua, che è la sostanza che fa la maggior parte del lavoro.
Risciacquare i gioielli
Risciacquare i gioielli

Come si utilizza il pulitore a ultrasuoni?
1 Accendente il dispositivo e fate mescolare bene l’acqua e le gocce di detergente qer qualche minuto
2 Scegliete temperatura e tempo desiderati per la pulizia, di solito da 1 a 20 minuti in base allo stato del gioiello.
3 Disponete i gioielli all’interno in modo che non siano a contatto tra loro. 
4 Avviare la pulizia. Alla fine, meglio attendere qualche minuto per consentire allo sporco rimosso di depositarsi.
5 Risciacquare cestino del dispositivo e i gioielli in acqua fredda.
6 Asciugare i gioielli con un panno morbido.
Anello con diamanti e opale di Louis Vuitton. Gioielli com pietre come l'opale oppure le perle non vanno puliti con gli ultrasuoni
Anello con diamanti e opale di Louis Vuitton. Gioielli com pietre come l’opale oppure le perle non vanno puliti con gli ultrasuoni

Quando NON  utilizzare il pulitore a ultrasuoni
Un pulitore a ultrasuoni può essere utile. Ma a patto che i gioielli possano asciugare facilmente. In secondo luogo, non tutti i gioielli possono essere puliti con questo sistema. Per esempio, i gioielli con alcune pietre preziose non sono idonei: per esempio, turchese, lapislazuli, tanzanite, opale, onice e smeraldo potrebbero danneggiarsi a contatto con il liquido detergente e le vibrazioni prodotte dal dispositivo. Delicate sono anche le perle e l’ambra: potrebbero addirittura sciogliersi. Molte gemme, inoltre, hanno subito un trattamento chimico o sono state scaldate per esaltarne il colore o nascondere i difetti. Una energica pulizia con detergente e ultrasuoni potrebbe danneggiarle.
Pulitore a ultrasuoni
Pulitore a ultrasuoni

Asta Bolaffi con 726 gioielli

Gioielli di qualità all’asta a Torino. La sede di Bolaffi giovedì 12 e 13 ottobre ospita la prima grande vendita autunnale in Italia, in presenza ma anche online. Anche perché i lotti in vendita sono tanti: 726, tra gioielli rari e antichi provenienti da un’importante collezione lombarda e da conferimenti privati, oltre a creazioni di stilisti che hanno segnato la storia della moda italiana, come Missoni, Versace, Lancetti e Roberta di Camerino.

Anello in platino con smeraldo colombiano taglio rettangolare a gradini di 10 carati
Anello in platino con smeraldo colombiano taglio rettangolare a gradini di 10 carati

Nella prima sessione tra i top lot spiccano gli orecchini pendenti in diamanti e perle naturali di Bulgari (lotto 386), che partono da una base d’asta di 25.000 euro. Della stessa maison, una rara coppia di bracciali in oro giallo 18K con elementi lineari ondulati (lotto 385) e un prezioso bracciale-orologio in oro rosa, con maglie a ventaglio ornate da diamanti. All’asta anche gioielli firmati Buccellati, Cartier, Pomellato, Van Cleef & Arpels nonché diversi lotti di diamanti di varie carature e tagli.
Devant de corsage settecentesco in oro giallo lavorato a sbalzo e ornato di diamanti taglio rosa simile a quello conservato al Metropolitan di New York
Devant de corsage settecentesco in oro giallo lavorato a sbalzo e ornato di diamanti taglio rosa simile a quello conservato al Metropolitan di New York

Tra i gioielli antichi spiccano due devant de corsage settecenteschi: uno realizzato in oro giallo e smeraldi (lotto 276), l’altro in oro giallo lavorato a sbalzo e ornato di diamanti taglio rosa (lotto 277) simile a quello conservato al Metropolitan di New York. All’asta anche un prezioso choker in stile archeologico, con intagli in pietre dure (lotto 85) e una spilla in diamanti e perle conch rosa (lotto 94). Interessanti anche gli orecchini a clip in zaffiro e diamanti degli anni Quaranta (lotto 97) e il bracciale in diamanti e zaffiri blu non riscaldati dello Sri Lanka (lotto 98). La seconda parte dell’asta si svolge online venerdì 13 ed è composta da 340 lotti di gioielli vintage che spaziano tra Ottocento e Novecento.
I lotti possono saranno esposti al pubblico Martedì 3 e Mercoledì 4 Ottobre 2023 (10-13/14-18) presso la Sala Bolaffi (Torino, V.Cavour 17) e da Sabato 7 a Mercoledì 11 Ottobre 2023 (10-18) all’Hotel Four Seasons (Milano, V. Gesù 6).
Antica spilla in zaffiri blu e diamanti
Antica spilla in zaffiri blu e diamanti

Spilla in diamanti e perle conch rosa
Spilla in diamanti e perle conch rosa
Orecchini a clip in zaffiri e diamanti
Orecchini a clip in zaffiri e diamanti

Boutique a Torino per Giovanni Raspini

Giovanni Raspini apre una nuova boutique, questa volta a Torino, in via Roma 44, fra piazza San Carlo e piazza Castello, nella zona dello shopping e sotto gli eleganti portici che caratterizzano la capitale piemontese. Oltre ai classici gioielli in argento e ai charms della Maison, il punto vendita offre anche oggettistica per la casa. Il format architettonico è quello classico del brand, giocato sull’alternanza tra luce e ombra, bianco e nero, un po’ come i gioielli in argento che utilizzano anche superfici ossidate. Per esempio, l’arredamento è in rovere nero e cristallo, il pavimento di marmo bianco.

Esterno della boutique Giovanni Raspini a Torino
Esterno della boutique Giovanni Raspini a Torino

Un grande schermo è dedicato ai contenuti video e i numerosi lightbox con maxi immagini completano l’arredo, regalando un’atmosfera sobria, e allo stesso tempo dinamica e di assoluta modernità. Alla porta la maniglia su cui si appoggia il coccodrillo, che è un elemento iconografico del marchio: è una vera scultura realizzata in fusione a cera persa.
La maniglia coccodrillo
La maniglia coccodrillo

È una grande soddisfazione aver aperto proprio nel capoluogo piemontese. Torino è una delle città più dinamiche ed eleganti del nostro Paese, luogo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale italiano degli anni d’oro. La città dell’automobile e del design, del cioccolato e del vermut, del Museo Egizio e di quello del cinema nella Mole Antonelliana…
Giovanni Raspini

Giovanni Raspini
Giovanni Raspini

Truffa con i diamanti di laboratorio

Non è intenzione di nessuno denigrare i diamanti sintetici, o coltivati in laboratorio, come preferisce definirli il marketing. A patto che sia rispettata la trasparenza (non dei diamanti, ma della comunicazione). Chi vuole spendere meno e acquistare diamanti creati artificialmente, che sono chimicamente uguali a quelli naturali, deve essere libero di farlo. È una scelta legittima e, spesso, può anche essere una buona soluzione per ottenere un gioiello con diamanti. Ma a patto che sia chiaro quello che si acquista, a prescindere di quella che è l’opinione di esperti e gemmologi, che oggi sui diamanti naturali o di laboratorio sono divisi come i tifosi di due squadre della stessa città.

Synthesis diamond con taglio a pera
Synthesis diamond con taglio a pera, pietra creata in laboratorio

La premessa serve a introdurre quelli che sono gli aspetti negativi, cioè la possibilità di truffe a danno dei consumatori. Truffe che sono nocive sia per chi vuole acquistare un gioiello con diamanti, sia per i commercianti e i gioiellieri che li vendono in perfetta trasparenza di comunicazione. La cronaca riporta il caso di Douglas Wayne Gamble, un gioielliere di Salem, Oregon, Stati Uniti, finito in carcere con l’accusa di aver truffato centinaia di migliaia di dollari a clienti, a cui ha venduto diamanti sintetici al posto di quelli naturali. Una truffa che è stata possibile, se confermata dai giudici, in occasione di interventi di riparazione dei gioielli. Il gioielliere disonesto avrebbe sostituito i diamanti naturali con quelli, meno costosi, creati in laboratorio. Un altro caso era scoppiato mesi fa in India, anche questo scoperto.

La nuova miniera: l'impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali
Impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali Lightbox (De Beers)

Sono casi isolati? Forse. Ma la possibilità di truffa mette in luce uno dei fattori chiave per chi produce, vende e acquista gioielli: la fiducia. Chi va in gioielleria per acquistare un anello o un paio di orecchini deve potersi fidare dell’autenticità di quello che sceglie. E allo stesso modo è impensabile portare a lucidare un anello con il rischio che sia sostituito il proprio diamante con un altro meno costoso. Certo, i diamanti di una certa dimensione sono certificati e identificati con un codice. Ma l’acquirente si fida del foglio di carta, il certificato, di accompagnamento: è raro che dopo l’acquisto sottoponga il diamante all’analisi costosa di un esperto o di un istituto di gemmologia.
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio di De Beers

A questo si aggiunge l’aumento vertiginoso di diamanti prodotti in laboratorio nelle fabbriche di Cina e India. Sono grandi fabbriche (non piccoli laboratori come pensano i consumatori), che impiegano migliaia di operai qualificati e mettono sul mercato molti milioni di carati. Come Greenlab, un’azienda che ha più di un migliaio di reattori che servono a produrre diamanti, con 2.500 dipendenti qualificati e una capacità produttiva annua di 200.000 carati. Oppure Kira, il più grande produttore di diamanti sintetici al mondo, con una struttura a Surat che impiega 2.500 lavoratori.
In conclusione: se un diamante è per sempre, anche il dubbio non ti abbandona mai.

Diamante di laboratorio del peso di 2 carati, venduto da Lightbox per 1850 euro
Diamante di laboratorio del peso di 2 carati, venduto da Lightbox per 1850 euro

GemGenève torna con 148 espositori

Saranno 148 gli espositori provenienti da 18 paesi previsti alla settima edizione di GemGenève al padiglione 6 del Palexpo di Ginevra 2-5 novembre 2023. Un po’ meno dell’edizione di maggio, quando erano arrivati a quota 230, ma pur sempre un gruppo di tutto rispetto. Se si sommano anche scuole, designer, laboratori e altri partner culturali, gli espositori salgono a 175 espositori. Numero che è praticamente lo stesso dell’edizione di novembre 2022: quindi tutto regolare. Gli organizzatori Thomas Faerber e Ronny Totah annunciano anche caratteristiche chiave delle precedenti edizioni di GemGenève diventeranno ora eventi annuali, come il Designer Vivarium, destinato a diventare un appuntamento fisso nelle prossime edizioni primaverili.

Visitors a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Visitors a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Stesso discorso per alcune collaborazioni con le scuole, tra cui la partnership con Head e il Gran Teatro di Ginevra, prevista per maggio 2024. Il progetto Donna Jewel con gli studenti della Galdus School e Crea Eyes con Donatella Zappieri diventeranno invece appuntamenti autunnali.
GemGenève maggio 2023. Copyright: gioiellis.com
GemGenève maggio 2023. Copyright: gioiellis.com

Per la seconda volta GemGenève torna nel padiglione 6, che vanta uno spazio espositivo molto attraente: 14.000 mq in tutto. Sebbene questa sia la stessa sede di novembre 2022, la prossima edizione di GemGenève avrà un ingresso principale diverso e una disposizione dello stand leggermente diversa. Questa edizione è pensata per essere più intima ma altrettanto ricca di contenuti come quella di maggio 2023, con anche nuove sorprese in serbo. Siamo felici e orgogliosi di poter dare a ogni edizione un aspetto unico e personalizzato che abbia un forte impatto sui nostri visitatori ed espositori. La capacità della squadra di farlo è una delle nostre risorse vincenti.
Ronny Totah

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah. Photo: G.Maillot

Questa volta, il layout pensato dallo studio di design parigino Autre Idée sarà basato su piccoli spazi tipo coffee station e comprenderà corridoi principali, aree espositive e lounge, con un nuovo arredamento per un’atmosefera intima, con un tocco di stile giapponese.
GemGèneve 2023. Copyright: gioiellis.com
GemGèneve 2023. Copyright: gioiellis.com

La maggior parte degli espositori proviene da Stati Uniti, Svizzera, Hong Kong e Israele. Gli espositori statunitensi sono ancora nettamente in testa alla classifica, rappresentando quasi un quarto (21%) dei partecipanti. Seguono quelle provenienti da Svizzera, Hong Kong, Israele, Belgio, Tailandia, Germania, Francia, India e Italia, seguite da aziende provenienti da Sri Lanka, Giappone, Brasile e Austria: 33 dei 148 espositori professionali parteciperanno a GemGenève per la settima volta, mentre 14 per la prima volta.

GemGenève 2023, Palaexpo. Copyright: gioiellis.com
GemGenève 2023, Palaexpo. Copyright: gioiellis.com

Tiffany & Co ha un nuovo chief brand creative officer

Tiffany & Co ha un nuovo chief brand creative officer. È Hector Muelas, che ha annunciato il suo nuovo incarico con un post su LinkedIn. Il manager ha fatto già parte della scuderia del gruppo Lvmh, la holding che controlla Tiffany, dove ha ricoperto il ruolo di vicepresidente globale dei contenuti e della creatività dal 2015 al 2019. Nel suo curriculum, però, ci sono anche incarichi in aziende come Rimowa dove è stato chief brand officer. L’azienda tedesca di valigeria proprio pochi giorni fa ha annunciato una collaborazione con Tiffany. Ma Muelas è stato direttore creativo globale nel marketing di Apple, oltre ad aver lavorato in Creative Artists Agency e in Vice Media.

Hector Muelas
Hector Muelas

Sono felice di annunciare che oggi inizio un nuovo viaggio come Chief Brand Creative Officer di Tiffany & Co. Ognuno di noi ha una storia su Tiffany e io sicuramente ne ho parecchia. Perché negli ultimi 185 anni, Tiffany & Co. ha aiutato un mondo in continua evoluzione a esprimere il linguaggio dell’amore in continua evoluzione con l’arguzia e l’ottimismo caratteristici. Una delle case di design di lusso più leggendarie al mondo, riconosciuta a livello mondiale per la sua straordinaria maestria, il design innovativo dei gioielli e la creatività senza pari, Tiffany ci ha regalato i migliori diamanti del mondo e il design del Grande Sigillo degli Stati Uniti, Warhol e Basquiat, Audrey Hepburn e la Medaglia d’Onore, la montatura Tiffany e il trofeo Vince Lombardi, Picasso e Peretti, i gioielli della Corona francese e Beyonce, la gemmologia moderna e Nike, Deco e Nouveau, Schlumberger e Kuntz, Rolex e Patek, la scatola blu con il nastro bianco… Sono onorato di far parte di questa casa iconica e di continuare a costruire la sua eredità insieme ad alcuni grandi vecchi e nuovi amici.
Hector Muelas, chief brand creative officer di Tiffany

Il Pop-Up di Tiffany a Miami
Pop-Up Tiffany a Miami. Photo: Brad Dickson

Semestre positivo per Gismondi 1754

Gismondi 1754 è tra le rare aziende della gioielleria che fornisce notizie sulla sua attività. La lodevole policy comprende i risultati semestrali della società genovese, quotata sull’Euronext Growth Milan. La semestrale consolidata al 30 giugno 2023, indica un valore della produzione a 8,05 milioni di euro, con un incrementato dell’11% rispetto ai 7,23 milioni del primo semestre 2022. Il canale wholesale è cresciuto in valore assoluto del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022, principalmente grazie all’incremento in Europa (+1,4 milioni rispetto al primo semestre 2022). Per quanto riguarda le special sales, il primo semestre 2023 si è chiuso in linea rispetto al primo semestre 2022, mentre il canale franchising è cresciuto in termini assoluti del 3% grazie al nuovo contratto sottoscritto per l’apertura in Qatar.

Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa

L’andamento del business nel primo semestre del 2023 conferma la continua e costante crescita di Gismondi 1754, nonostante l’instabilità geopolitica internazionale e i recenti dati economici che arrivano dal Far East, in particolare modo dalla Cina, che, inevitabilmente, stanno già influenzando le economie sia americane che del vecchio continente. Il nostro piano di sviluppo, per il secondo semestre, sarà focalizzato sul consolidamento delle nostre posizioni in Usa e Middle East, con l’imminente apertura del nostro primo franchising in Qatar, e sull’implementazione della nostra rete wholesale in mercati di riferimento come l’Europa, con un focus sulla Germania. Quest’ultima, con la Spagna, per noi rappresentano un nuovo mercato, aperto di recente con la fiera di VicenzaOro. Come già comunicato precedentemente, la crescita per linee esterne è un obiettivo della Società e, dopo l’acquisizione del marchio Vendorafa, stiamo infatti valutando altre operazioni strategiche per coprire tutta la catena del valore. Tengo a precisare che la nostra crescita sarà sostenuta con proprie risorse interne ed escludo l’apertura del capitale per attirare nuova finanza.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: Gioiellis.com

La semestrale registra anche un Ebitda (margine lordo) al 30 giugno di 1,40 milioni, in crescita del 72% rispetto al primo semestre 2022, con un margine al 17% nel primo semestre 2023 e una crescita netta rispetto all’anno precedente del 6%. Migliora la posizione finanziaria netta, che rimane negativa (5 milioni rispetto ai 3 al 31 dicembre scorso), a causa «del consistente incremento delle rimanenze» in funzione delle nuove collezioni e alla crescita dei canali di vendita. In compenso, l’utile netto consolidato al 30 giugno 2023 è salito a 674 mila euro, quasi raddoppiato rispetto a 374 mila del primo semestre 2022, grazie ai volumi di fatturato e alla crescita di marginalità sulle vendite.
Gismondi 175, Vita necklace. Copyright: gioiellis.com
Gismondi 175, Vita necklace. Copyright: gioiellis.com

Alessandro Lo Re brand director di Marco Bicego

Un nuovo manager entra a far parte della Maison Marco Bicego, marchio veneto di fine jewelry: Alessandro Lo Re diventa Brand Director Italia. Il manager è laureato in Scienze Politiche e ha alle spalle un’importante esperienza nel settore della gioielleria di lusso, maturata negli ultimi sei anni all’interno del gruppo francese Lvmh per il brand d’alta gamma Fred Paris, dove è arrivato a ricoprire la carica di Sales Director Southern Europe. Sin dall’inizio della sua esperienza lavorativa, ha ricoperto ruoli commerciali di crescente responsabilità nel settore luxury in aziende internazionali come Swarovski, Montblanc e Pomellato.

La nomina di Alessandro alla guida del mercato italiano va nella direzione di potenziare e consolidare il posizionamento del brand in uno dei mercati per noi più strategici. Siamo felici di essere riusciti a selezionare una personalità di grande esperienza e siamo certi che le sue competenze e la sua visione daranno un contributo fondamentale ai futuri progetti del brand. La sua leadership sarà in grado di guidare il brand nella sua affermazione sul territorio italiano, ma anche nella crescita e nella trasformazione del business.
Marco Bicego, fondatore e direttore creativo

Marco Bicego. Copyright: gioiellis.com
Marco Bicego. Copyright: gioiellis.com

Lo Re sarà responsabile della strategia aziendale con una chiara attenzione all’esecuzione del piano di crescita per il mercato italiano, il più importante in Europa e sede della casa madre del marchio.

Sono entusiasta di entrare a far parte di Marco Bicego e non vedo l’ora di affrontare la sfida di guidare la crescita del marchio e la trasformazione del business sul mercato italiano. Marco Bicego mi affascina come brand di fine jewelry che possiede un modello di business completamente integrato, con il suo posizionamento unico e un design altamente distintivo nel mondo della gioielleria.
Alessandro Lo Re, brand director

Olivia Palermo
Olivia Palermo in Marco Bicego Jewelry

Nuovo sito web per Federorafi

Nuovo sito, nuova grafica e nuovo claim per il sito web di Federorafi, Federazione Nazionale Orafi Argentieri Gioiellieri Fabbricanti, associazione guidata da Claudia Piaserico e che fa parte della galassia Confindustria: raggruppa oltre 500 aziende, con più di 6 mila addetti concentrati nei distretti industriali di Vicenza, Arezzo, Valenza, Milano, Napoli e Torre del Greco. Il sito è stata progettato e ideato da Meneghini & Associati Inventia, agenzia di comunicazione integrata, che ha anche coniato il claim: Industrie di valore. L’intento è quello di sottolineare il processo di produzione, strutturato, organizzato, e con un forte orientamento all’innovazione delle imprese orafe che ne fanno parte. E il valore risiede nelle materie prime utilizzate, ma anche nell’abilità di lavorazione di metalli e pietre preziose.

Il nuovo sito di Federorafi
Il nuovo sito di Federorafi

L’esperienza di navigazione del sito è funzionale alle sfide che il settore orafo dovrà affrontare nei prossimi anni, dall’innovazione e all’internazionalizzazione. Senza dimenticare la necessità di reclutare giovani in un settore che soffre ingiustamente di scarso appeal per chi si affaccia al mondo del lavoro. Una sezione del sito è riservata agli associati per favorire l’incontro con nuovi partner, anche al fine di aprire un tavolo permanente di confronto tra brand e aziende manifatturiere. In evidenza le nuove progettualità sulle quali il Consiglio di Federorafi intende concentrare il proprio impegno: dalla sostenibilità, con la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti, al rispetto della legalità a contrasto delle azioni che possono colpire il tessuto imprenditoriale. Il settore orafo viene interpretato come una delle massime espressioni del Made in Italy proprio perché in grado di trasferire la propria creatività alla lavorazione del metallo prezioso.

 

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