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I gioielli Peach Fuzz, colore del 2024

Un anno in rosa, con una sfumatura arancione: il 2024, secondo Pantone, avrà come colore dominante la tonalità definita Peach Fuzz. Come ogni anno, il Pantone Color Institute ha nominato il suo colore dell’anno. Qui abbiamo spiegato come sono scelti i colori. Secondo Pantone, il colore pesca vellutato vuole rappresentare “il nostro desiderio di nutrire noi stessi e gli altri” e “il cui spirito onnicomprensivo arricchisce mente, corpo e anima”. Le pesche, in effetti, sono un ottimo frutto.

Pendente con opale rosa intagliato
Pendente con opale rosa intagliato by Syna

Fatto sta che il colore dell’anno scelto da Pantone ha qualche influenza sul mondo della moda e anche della gioielleria. Il Peach Fuzz è facilmente individuabile nel tipo di corallo rosa-arancio, ma anche in pietre come alcuni topazi imperiali, tormaline, molto più raramente n alcuni diamanti fancy. Anche alcuni opali possono avere sfumature tra il rosa e l’arancione, così come zaffiri Padparadscha e la morganite con tonalità più accesa, alcune varietà di pietra luna. Infine, non bisogna dimenticare le perle: oltre alla più comune varietà bianca ci sono piccole sfere opalescenti con sfumature rosa. Così come sono rosa acceso le più rare perle di tipo conch.

Pandora, anello Corona rosa scintillante. Rifinito a mano e realizzato con placcatura in oro rosa 14k, il gioiello si ispira al monogramma della O coronata Pandora. È decorato da un cristallo rosa e petre di zirconia cubica
Pandora, anello Corona rosa scintillante. Rifinito a mano e realizzato con placcatura in oro rosa 14k, il gioiello si ispira al monogramma della O coronata Pandora. È decorato da un cristallo rosa e petre di zirconia cubica
Oro giallo, opale, topazio imperiale, zaffiro e 28.79 carati di diamanti
Oro giallo, opale, topazio imperiale, zaffiro e 28.79 carati di diamanti by Attelage
Anello con corallo Skin Angel e acquamarina
Anello con corallo Skin Angel e acquamarina by Assael
Misahara, Chara Ring. 18K yellow gold ring with 66.50ct, moonstone and .50ct of diamonds
Misahara, Chara Ring. 18K yellow gold ring with 66.50ct, moonstone and .50ct of diamonds
Anello con zaffiro Padparadscha e diamanti
Anello con zaffiro Padparadscha e diamanti
Spilla in titanio, diamanti, zaffiri, perla conch. Copyright: gioiellis.com
Spilla in titanio, diamanti, zaffiri, perla conch di Joywith Jewelry. Copyright: gioiellis.com

Diamanti al top con il Ponte Casa D’Aste

Risultati positivi per la vendita all’incanto di gioielli organizzata da il Ponte Casa D’Aste a Palazzo Crivelli, a Milano. Il risultato indica oltre 3,5 milioni di euro di aggiudicato, il 128% di rivalutazione delle stime e con l’85% di lotti venduti. A brillare su tutti è stato il diamante a navette da 7,45 carati di colore bianco classificato come E venduto per 252.000. Tra i top loto anche il bracciale firmato Pederzani con diamanti rettangolari per complessivi 36 carati battuto a 119.700 euro.

Anello in oro bianco con diamante a navette di ct. 7,45. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Anello in oro bianco con diamante a navette di ct. 7,45. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Buon risultato anche per l’anello con zaffiro ottagonale di 9,30 carati aggiudicato per 100.800 euro. Una catenina con diamante briolette di 4,94 carati ha trovato un acquirente per 81.900 euro, mentre i 46 carati di un bracciale anni Cinquanta sono stati battuti a 75.600 euro. L’anello con diamanti per 7,30 carati e smeraldo ottagonale di 10,47 carati è stato venduto per 56.700 euro, mentre l’anello con diamanti e zaffiro ovale di 20,33 carati ha raggiunto i 44.100 euro. Infine, il pendente Tiffany & Co con perla naturale a goccia di grandi dimensioni è stato aggiudicato a 41.580 euro.

Spilla a ramo fogliato in oro bianco con diamanti a goccia e navette per complessivi ct. 25,00 circa. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Spilla a ramo fogliato in oro bianco con diamanti a goccia e navette per complessivi ct. 25,00 circa. Courtesy Il Ponte Casa
d’Aste

Bracciale firmato Pederzani con diamanti rettangolari per complessivi 36 carati
Bracciale firmato Pederzani con diamanti rettangolari per complessivi 36 carati. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Spilla a ramo fogliato in oro bianco con diamanti a goccia e navette per complessivi ct. 25,00 circa. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Spilla a ramo fogliato in oro bianco con diamanti a goccia e navette per complessivi ct. 25,00 circa. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Oro ai massimi, le previsioni per il 2024

L’oro ha superato i 2.100 dollari l’oncia, un record. Tempo di vendere? O di acquistare? Un report riservato della banca olandese Ing offre qualche suggerimento.

Per l’oro il mercato sembra in accelerazione per due motivi: le attese sulle strategie di politica monetaria delle banche centrali e le tensioni geopolitiche, a cui si somma l’incertezza per il futuro del mercato azionario. Il risultato è che il metallo giallo ha raggiunto a dicembre i 2.146 dollari l’oncia. Il record precedente di 2.075 dollari è stato raggiunto nell’agosto del 2020, quando il mondo era alle prese con la pandemia di covid e i tassi erano sotto zero. Da inizio anno del 2023 l’incremento è stato di circa il 15%. La fine del pericolo inflazione dovrebbe spingere le banche centrali ad abbassare i tassi e l’acquisto di oro sembra una buona idea a molti investitori internazionali.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Le due guerre in corso in Ucraina e Israele contribuiscono a spingere verso una diversificazione degli investimenti su beni più difensivi, come l’oro. A questo si aggiunge la politica delle banche centrali che hanno aumentato le proprie riserve auree. Nel terzo trimestre 2023, per esempio, le riserve di oro sono aumentate di 337 tonnellate. E mei primi nove mesi dell’anno le banche centrali hanno acquistato 800 tonnellate (+14% sul 2022) di metallo giallo, oltre un terzo della produzione mineraria nello stesso periodo, che già è stata da primato. E tra le banche centrali, la più attiva è stata quella cinese.
Lingotti d'oro in vendita
Lingotti d’oro in vendita

Il report di Ing
Ma l’oro continuerà la corsa? Un report riservato della banca olandese Ing cerca di rispondere a questa domanda. «Ci aspettiamo che i prezzi rimangano al di sopra del livello di 2.000 dollari il prossimo anno mentre la corsa globale all’oro continua», sostengono gli autori, gli analisti Warren Patterson (Head of Commodities Strategy) e Ewa Manthey (Commodities Strategist). «Riteniamo che la politica della Fed rimarrà fondamentale per le prospettive dei prezzi dell’oro nei prossimi mesi. La forza del dollaro Usa e l’inasprimento delle banche centrali hanno pesato sul mercato dell’oro per gran parte del 2023. Tassi più alti sono generalmente negativi per l’oro» è la premessa. «Gli ultimi dati statunitensi mostrano che l’inflazione e il mercato del lavoro si stanno raffreddando, con i mercati che ora scontano una probabilità del 50% di un taglio dei tassi a marzo e scontano pienamente un taglio a maggio». Ciò dovrebbe sostenere il rialzo dell’oro.
I gioielli in oro sono destinati ad aumentare di prezzo
I gioielli in oro sono destinati ad aumentare di prezzo

Anche se il quadro non è così schematico. Per esempio, nel 2023 gli investimenti in fondi specializzati in oro sono diminuiti. Da inizio anno, i deflussi globali sono stati pari a 13 miliardi di dollari, equivalenti a un calo di 225 tonnellate nelle riserve. La maggior parte di queste vendite è arrivata dai fondi europei e dal Nord America. «Guardando al 2024, riteniamo che assisteremo a una ripresa dell’interesse degli investitori per il metallo prezioso e a un ritorno agli afflussi netti dato l’aumento dei prezzi dell’oro con il calo dei tassi di interesse statunitensi», è la previsione di Ing.
Piccoli lingotti d'oro
Piccoli lingotti d’oro

A spingere l’oro, come detto in precedenza, c’è anche il fattore banche centrali, che hanno aumentato i loro acquisti, principalmente Cina (+78 tonnellate), Polonia (+57 tonnellate), Turchia (+39 tonnellate) e India (+9 tonnellate). La Cina è stata il maggiore acquirente di oro nel 2023 in una serie di acquisti durata 11 mesi. La Banca popolare cinese ha acquistato quest’anno 181 tonnellate, portando l’oro al 4% delle sue riserve. Non solo: nel 2022 le banche centrali hanno acquistato la cifra record di 1.136 tonnellate di oro, rispetto alle 450 tonnellate acquistate nel 2021, spinte dalle incertezze provocate dalla guerra in Ucraina. Un motivo in più, secondo Ing, per continuare a sostenere il valore dell’oro a salire nel 2024.

Le prospettive, però, secondo gli analisti non sono di superare troppo il record di dicembre2023: «Ci aspettiamo che i prezzi dell’oro raggiungano nuovi massimi il prossimo anno e raggiungano una media di 2.100 dollari l’oncia nel quarto trimestre, con una media del 2024 di 2.031 dollari l’oncia», scrivono nel report. Insomma, il valore dell’oro dovrebbe rimanere alto, circa ai livelli di fine 2023.

Le previsioni di Ing
Le previsioni di Ing

A Roma in mostra 18 designer del gioiello

Mostra intitolata Trasparenze e Contaminazioni all’interno di Villa Altieri, a Roma, curata da Monica Cecchini, direttore della Roma Jewelry Week, con il supporto di Claudio Franchi, curatore della Neo Scuola Romana del gioiello contemporaneo. L’evento prosegue l’intento di coniugare gioielli e avanguardia della Jewelry Week. La mostra (12-16 dicembre) presenta il lavoro del nuovo gruppo di Alteravanguardia. Per l’occasione, la RJW svelerà il tema del Premio Incinque Jewels 2024. La mostra presenta il lavoro della Neo Scuola Romana del gioiello contemporaneo.

Villa Altieri, Roma
Villa Altieri, Roma

Diciotto gli artisti e i designer che presentano i loro lavori: Riccardo Alfonsi, Italo Calvarese, Remigio Maria Caserta, Glauco Cambi, Andrea De Luca, Flavia Diamanti, Andrea Fontana e Silvia Scramoncin per fontanagioielli, Antonio Fontana, Michele e Alessandro Forlenza per Forlenza Gioielli, Claudio e Roberto Franchi per Franchi Argentieri, Marco Fulli, LauLab Jewels di Laura Abramo, Le Sibille, Fabrizio Negri per Negri Gioielli, Anna Pinzari, Rosa Piellucci per Rose’s Jewellery, Cristiana Perali e Nicola Vitali.
Gioielli di Le Sibille
Gioielli di Le Sibille

Il complesso monumentale di Villa Altieri è stato realizzato nel 1660 per il Cardinale Paluzzo Albertoni Altieri, nipote del papa Clemente X e, oggi, ospita la Biblioteca della Città Metropolitana con l’Archivio Storico. Di particolare impatto visivo ed emozionale la Loggia espositiva, non solo per la presenza di opere scultoree di epoca archeologica, ma anche per la pavimentazione in vetro progettata per godere della bellezza di quella antica della Villa in acciottolato e dei resti di alcune stratificazioni archeologiche emerse durante i lavori di restauro.
Cristiana Perali
Cristiana Perali

Fontana Gioielli
Fontana Gioielli

Auverture e The Jewellery Room, una piattaforma per due

L’unione fa la forza, anche nel mondo virtuale delle vendite online di gioielli. È la strategia di Auverture e The Jewellery Room, che hanno annunciato una partnership strategica. Le due piattaforme sono accomunate dall’idea di proporre i gioielli di designer indipendenti, con grande attenzione alla qualità. E, visto che le vendite di gioielli via web tende ad aumentare: cresceranno dal 13% al 18-21% del mercato globale totale entro il 2025, secondo i dati del rapporto McKinsey & Business of Fashion. C’è, quindi, la necessità di mantenere competitività rispetto alle piattaforme che possono contare su un business globale. In questo caso la partnership ha l’obiettivo di unire la tecnologia e la portata di The Jewellery Room con le relazioni di Auverture, che è una piattaforma promossa nel 2016 dalla celebrata designer Bibi van der Velden.

Questa partnership ci consente di consentire a un numero ancora maggiore di designer indipendenti di avere successo sulla scena globale e accelera la nostra strategia per diventare il riferimento numero uno per la gioielleria online. Esiste una grande complementarità culturale e condividiamo la stessa ambizione.
Pernille e Charlotte Møbjerg, fondatrici di The Jewellery Room

Pernille Møbjerg, Charlotte Møbjerg
Pernille Møbjerg, Charlotte Møbjerg

Con la partnership, una selezione di Auverture verrà visualizzata sulla piattaforma di The Jewellery Room e sarà supportata dalla loro tecnologia e dalle loro operazioni, mentre Auverture continuerà da sola ad abbinare la sua clientela di fascia alta con la selezione di designer di alta gioielleria all’avanguardia.

Siamo partiti entrambi dalla stessa convinzione: creare un ambiente adatto ai gioielli d’autore, rendere le loro opere d’arte accessibili a un pubblico più ampio e porre i designer al centro di tutto ciò che facciamo. Credo che unendo le nostre forze , ce la faremo e diventeremo leader indiscussi della categoria.
Bibi Van Der Velden, designer e fondatore di Auverture

Bibi Van Der Velden
Bibi Van Der Velden

L’industria del gioiello sotto la lente ad Arezzo

Il punto sulla gioielleria italiana: è stato, per il terzo anno, l’obiettivo del Summit del Gioiello Italiano, organizzato da Italian Exhibition Group (Ieg) con il Comune di Arezzo, la Camera di Commercio di Arezzo-Siena e Arezzo Fiere e Congressi. L’industria del gioielli è uno dei punti di forza del Paese: nei primi otto mesi dell’anno l’export, che pesa oltre l’80% sul business del settore, è aumentato del 12,8% in valore, sopra i 7 miliardi di euro. Anche se, secondo Giordana Giordini, presidente Orafi Confindustria Toscana Sud, il 2024 è all’insegna della stabilizzazione, dopo le percentuali di crescita record registrate nel periodo post covid. Ma, guardando al futuro, ci sono anche delle ombre. A cominciare dalla difficoltà di reclutare giovani specialisti nelle arti orafe. Ed è stato questo uno dei punti caldi della discussione.

Summit del Gioiello Italiano 2023
Summit del Gioiello Italiano 2023

L’associazione di piccole imprese Confartigianato, per esempio, ha presentato un progetto per l’erogazione di borse di studio del valore di 500 euro a favore degli studenti più meritevoli delle scuole medie del territorio che nel 2024 sceglieranno percorsi formativi in campo orafo. Luca Parrini, Presidente nazionale Confartigianato Orafi e Argentieri, ha rimarcato il bisogno di manodopera con competenze professionali: solo per il territorio aretino si parla di un migliaio di imprese. Come incoraggiamento, all’evento è stato consegnato anche il premio Miglior Design 2023 della categoria Talents del concorso Première di Oroarezzo, vinto da Marta D’Ambrosio, studente presso l’Istituto Orafo Margaritone di Arezzo, con un collier d’opale circondato da raggi tempestati di pietre colorate
Studenti nel laboratorio di oreficeria Design del gioiello contemporaneo, a Venezia
Studenti nel laboratorio di oreficeria Design del gioiello contemporaneo, a Venezia

Altro punto focale affrontato è stato quello della sostenibilità. Vincenzo Aucella, presidente Assocoral e vicepresidente di Federpreziosi Confcommercio, ha raccontato gli ultimi progetti e le novità per la filiera del corallo che, fino a 30 anni fa, veniva pescato in maniera meccanica, raschiando gli scogli, mentre oggi si raccoglie in tutto il Mar Mediterraneo seguendo delle regole specifiche: stagionalità, numero limitato di licenze, quantità giornaliere e stagionali stabilite di raccolta, tracciabilità. «Nel 2019 ci siamo posti come obiettivo quello di non far perdere questa tracciabilità. Nasce così il marchio collettivo MadeinTorredelGreco. Un marchio che al momento conta 35 certificatori e, a 14 mesi dal lancio, 1.067 certificati emessi», ha spiegato Aucella.
Lavorazione di gioielleria nell'atelier Crieri
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Crieri

Infine, Corrado Peraboni, amministratore delegato Ieg, e Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion Ieg, hanno presentato gli appuntamenti del 2024 di Italian Exhibition Group per l’industry dell’oro e del gioiello. Si parte a gennaio, dal 19 al 23, con Vicenzaoro January, T.Gold e VO Vintage, alla fiera di Vicenza, per poi spostarsi nel quartiere fieristico aretino con Oroarezzo, dall’11 al 14 maggio 2024. Dall’11 al 14 luglio è la volta di SIJE, al Marina Bay Sands Expo & Convention Centre Singapore, mentre dal 6 al 10 settembre si torna a Vicenza con Vicenzaoro September e VO’Clock Privè. Ultimi appuntamenti del 2024: Valenza Gem Forum, 10 ottobre al Teatro Sociale di Valenza; JGT in Dubai, dal 12 al 14 novembre al Dubai Exhibition Centre (DEC); Summit del Gioiello Italiano, inizio dicembre 2024 ad Arezzo.
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

I gioielli battuti da Faraone Casa d’Aste

La vendita di gioielli organizzata da Faraone Casa d’Aste a Milano ha raccolto un discreto successo, con il 73% di venduto sui 307 lotti presentati. Gioielli che in parte sono stati preceduti da una lunga serie di offerte pre-asta. La casa d’aste di Via Montenapoleone ha chiuso il suo secondo e ultimo appuntamento annuale con il top lot, un anello in oro bianco con zaffiro a cuscino del peso di 4,35 carati e contornato da diamanti, con un prezzo di partenza di appena 2.000 euro, dopo una serie di rilanci da parte del pubblico in sala, via telefono e App MyFaraone, è stato battuto per 18.000 euro. Un bracciale tubogas firmato Bulgari, collezione Monete, di fine anni Ottanta in oro giallo con tre monete in argento Gallia Massalia, partito da 3.000 euro è arrivato a 18.000.

Bulgari, bracciale tubogas collezione Monete, fine anni Ottanta circa, in oro giallo 18 Kt con tre monete in argento Gallia Massalia
Bulgari, bracciale tubogas collezione Monete, fine anni Ottanta circa, in oro giallo 18 Kt con tre monete in argento Gallia Massalia

Ha quasi triplicato la stima anche un trittico di bracciali, unibili in un unico collier, in platino e con diamanti rotondi per complessivi 8,40 carati, venduto per 11.000 euro. Ben accolta anche la collezione di anelli firmati David Webb, con aggiudicazioni dai valori molto significativi rispetto a quelli di partenza. Un anello anni Settanta della Maison americana in oro bianco e platino con cristallo di rocca, smalto nero e diamanti rotondi con un valore di partenza di 3.000 euro è stato battuto a 7.000.
Anello firmato David Webb, anni Settanta circa, in oro giallo e platino con smalto nero e diamanti rotondi per complessivi circa 2,90 ct
Anello firmato David Webb, anni Settanta circa, in oro giallo e platino con smalto nero e diamanti rotondi per complessivi circa 2,90 ct

Sul versante orologi il Rolex Daytona Cosmograph 6263, del 1986, in perfette condizioni e posseduto da un unico proprietario, con lunetta del modello 6265 originale aggiuntiva in acciaio e corredato di scatola e garanzia partendo da un valore di 60.000 ha ottenuto un valore di aggiudicazione di 70.000.
Rolex Daytona Cosmograph 6263/65, anno 1986. Cassa e bracciale Oyster in acciao; quadrante argenté
Rolex Daytona Cosmograph 6263/65, anno 1986. Cassa e bracciale Oyster in acciao; quadrante argenté

Haute Jewels Geneva 2024 sale a 38 brand

Per la gioielleria è già ora di pensare al futuro. E uno degli appuntamenti clou del 2024 sarà la nuova edizione di Haute Jewels Geneva, che comprende come negli anni scorsi una selezionata presenza di Maison nella città svizzera, in contemporanea con Watch and Wonders, evento riservato all’alta orologeria. La nuova edizione di Haute Jewels Geneva si svolgerà per la prima volta in due differenti location: il Fairmont Grand Hotel e l’InterContinental Hotel. Un raddoppio che è motivato con l’aumento del numero di brand che saranno presenti. Nel 2024, dunque, l’appuntamento vedrà la presenza di 38 Maison.

Haute Jewels Geneva
Haute Jewels Geneva

Al Fairmont Grand Hotel Ginevra saranno Annamaria Cammilli, Baraka, Bayco, Carrera Y Carrera, Crivelli, Dolce & Gabbana, Etho Maria, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Pasquale Bruni, Picchiotti, Roberto Coin, Scott West, Serafino Consoli, Sicis Jewels, Stenzhorn , Sutra, Verdi e Yoko London, che è il marchio che dal 2019 oreganizza l’appuntamento ginevrino.
All’InterContinental Hotel Geneva, invece, esporranno i propri gioielli AWKN1, Busatti 1947, Butani, Capolavoro, Casato, Chimento, Fabio Collection, FerriFirenze, Fullord, Lenti & Villasco, Luisa Rosas, Maison J’Or, Mattia Cielo, Piero Milano e Zancan Gioielli.
Marco Bicego a Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com
Marco Bicego a Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com

Marco Bicego a Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com
Marco Bicego, Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com

Siamo lieti di accogliere 17 nuovi marchi nella famiglia Haute Jewels Geneva, con 38 marchi espositori in totale in due sedi. Questa espansione consoliderà ulteriormente la posizione di Haute Jewels Geneva come evento chiave nel calendario dell’industria della gioielleria.
Michael Hakimian, fondatore e Ceo di Haute Jewels Geneva

Michael Hakimian, Haute Jewels Geneva 2023. Copyright: gioiellis.com
Michael Hakimian, Haute Jewels Geneva 2023. Copyright: gioiellis.com

Boccadamo apre a Stoccolma

Boccadamo apre un nuovo store nel Nord Europa, a Stoccolma. Il marchio italiano di gioielleria accessibile in argento e di oreficeria rafforza la propria presenza internazionale. Boccadamo è da anni presente all’estero. Il nuovo store si trova all’interno del grande magazzino Åhléns City, una delle più grandi realtà commerciali svedesi, nel distretto di Norrmalm, nel cuore di Stoccolma.

Interno dello store Boccadamo
Interno dello store Boccadamo

Lo store presenta un design accattivante, dove si trovano le linee di gioielli realizzati a mano in argento brunito. Lo store di Boccadamo si aggiunge ai 1200 punti vendita già esistenti su territorio nazionale e alle presenze internazionali in 22 Paesi, tra cui Usa, Spagna, Belgio ed Emirati Arabi Uniti.

Boccadamo,  Åhléns City
Boccadamo, Åhléns City

Asta Pandolfini tra gioielli e orologi

Anche Pandolfini partecipa alla classica serie di aste di fine anno. Gioielli e orologi sono in catalogo nella vendita del 29 e il 30 novembre a Firenze, nella storica sede di Palazzo Ramirez Montalvo. Ad aprire la doppia giornata di aste sono i gioielli, tra cui spiccano pezzi firmati da grandi Maison, come il bracciale Tulle di Buccellati in argento e oro, realizzato a maglia tessita e impreziosito da diamanti taglio rosa e vecchio. Risultato della innovativa lavorazione dell’oro ideata dal fondatore Mario Buccellati, che si ispirava all’architettura gotica, ai merletti veneziani, il bracciale in asta è un pezzo di alta gioielleria, che meglio rappresenta il marchio italiano.

Bracciale Tulle di Buccellati in argento e oro
Bracciale Tulle di Buccellati in argento e oro

Spicca anche il bracciale Bulgari Serpenti Viper in oro bianco e pavé di diamanti, la cui forma è ormai simbolo della Maison nell’immaginario comune. Tra i gioielli in catalogo ci sono anche una collana a catena con pietre di colore e diamanti di Mauboussin, e il bracciale Twist di Van Cleef & Arpels, composto da una maglia tessita in oro giallo intrecciata ad un filo di perle. Tra i top lot è una lunga collana a maglie concatenate in oro bianco con uno smeraldo inciso di 45 carati, da cui parte un pendente impreziosito da diamanti taglio brillante. Ad affiancarla, un’altra collana in oro bianco cosparsa di diamanti taglio brillante e navette, con la parte pendente impreziosita da uno smeraldo taglio a goccia.

Bracciale Bulgari Serpenti Viper in oro bianco e pavé di diamanti
Bracciale Bulgari Serpenti Viper in oro bianco e pavé di diamanti

Tra i lotti dedicati alle pietre colorate, poi, va all’incanto un anello a fascia traforata in oro giallo e diamanti, al cui centro è posizionato un rubino birmano taglio ovale e un anello in oro platino con zaffiro birmano taglio rotondo circondato da diamanti taglio brillante e baguette e un anello in oro bianco con un grande smeraldo colombiano minor enhancement taglio ottagonale, circondato da diamanti taglio baguette e brillante.

Anello con grande smeraldo colombiano e diamanti
Anello con grande smeraldo colombiano e diamanti

L’asta di orologi comprende segnatempo di marche come Rolex, Patek Philippe e Cartier. Per gli appassionati è proposta una collezione di Rolex Daytona, in acciaio, in oro 18kt, dai quadranti madreperla. Non mancano i classici Datejust in oro e in acciaio a completare il novero dei vari modelli di Rolex proposti, sia eleganti che sportivi. Vari anche i Submariner recenti, dall’Hulk, al Kermit ghiera verde, al più prezioso in oro giallo 18kt. Completano la proposta anche variati svariati Gmt Master, dalla ghiera Pepsi, Coke e Batman, per finire con due bellissimi Milgauss nelle due varianti vetro bianco e vetro verde.

Bracciale Twist di Van Cleef & Arpels
Bracciale Twist di Van Cleef & Arpels

Due i Patek Philippe Nautilus in acciaio, un 3700 e un 5712 completi di corredo. Per quanto riguarda il vintage di Patek, è proposto un raro Patek Philippe Tonneau in oro giallo. Presente anche Cartier con i modelli intramontabili della Maison, tra cui emerge, in questa selezione, uno splendido esemplare di Cartier Tank Cintree in oro giallo degli anni ’20.
I lotti preziosi, prima di andare all’asta, saranno in esposizione dal 16 al 19 novembre nella sede di Milano in via Manzoni 45, e dal 25 al 28 novembre a Firenze, a Palazzo Ramirez Montalvo. I due cataloghi dedicati ai Gioielli e agli Orologi da polso e da tasca sono stati curati dal capo dipartimento Cesare Bianchi insieme ad esperti del settore e alla Casa d’Aste.

In viaggio con Lydia Courteille

Lydia Courteille è una delle creatrici più fantasiose e raffinate. Nella sua boutique parigina la designer propone gioielli unici, elaborati, spesso con un tocco di ironia. Ma Lydia Courteille è anche una irrefrenabile viaggiatrice, curiosa di culture, paesaggi, storie, miti, fiabe, folclore di tutto il mondo. Anzi, sono proprio i lunghi viaggi attraverso i confini di Est e Ovest a ispirare le sue collezioni. La storia e le creazioni di Lydia Courteille sono ora il soggetto di una nuova biografia scritta dall’esperta gemmologa Juliet Weir-de la Rochefoucauld, che comprende anche i ricordi di viaggio, con immagini scattate dalla designer.

A Jeweller’s Odyssey
Il libro A Jeweller’s Odyssey

Non a caso il libro si intitola A Jeweller’s Odyssey (Acc Art Books, 224 pagine, 56 euro), proprio per sottolineare l’avventuroso percorso di scopritrice di storie da raccontare, ma anche di personaggi, come l’imperatrice francese Maria Antonietta, a cui la designer ha dedicato una collezione, oppure di passioni, come nei gioielli dedicati al tema della seduzione.

Alcune pagine del libro A Jeweller’s Odyssey
Alcune pagine del libro A Jeweller’s Odyssey

Alcune illustrazioni del libro A Jeweller’s Odyssey
Alcune illustrazioni del libro A Jeweller’s Odyssey

Lydia Courteille. Copyright: gioiellis.com
Lydia Courteille. Copyright: gioiellis.com

Gioielli e orologi in asta con Il Ponte

Gioielli e orologi protagonisti delle vendite di fine anno di Il Ponte Casa d’Aste. I gioielli saranno battuti il 30 novembre e l’1 dicembre 2023, mentre gli orologi il 4 dicembre, sempre a Palazzo Crivelli, a Milano. Molto ampia la selezione proposta, circa 500 pezzi, tra preziosi d’epoca, firmati da grandi Maison, e segnatempo da collezione.

Anello in oro bianco con diamante a navette di ct. 7,45. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Anello in oro bianco con diamante a navette di ct. 7,45. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Tra i gioielli sono segnalati diamanti di grande caratura, come la gemma taglio navette da 7,45 carati, classificato come colore E (stima 130.000-170.000 euro). Altri 25 carati di diamanti ornano una spilla a forma di ramo (stima 52.000-58.000 euro), mentre un diamante rotondo dal taglio antico di oltre 10 carati è stimato tra 29.000 e 39.000 euro.
In asta anche uno zaffiro ovale di 20,33 carati (50.000-60.000), un diamante fancy yellow di 3,02 carati (12.500-15.000) e uno smeraldo colombiano ottagonale di 10,47 carati (19.000-24.000).
Anello in oro bianco, diamanti rotondi e navette per complessivi ct. 7,30 circa e smeraldo ottagonale di ct. 10,47.  Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Anello in oro bianco, diamanti rotondi e navette per complessivi ct. 7,30 circa e smeraldo ottagonale di ct. 10,47. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Tra i pezzi storici si segnalano un pendente Tiffany&Co con perla naturale a goccia di grandi dimensioni (25.000-30.000), collana e pendente di Alfredo Ravasco con centrale esagonale minuziosamente traforato e trasformabile in spilla (16.000-24.000), un bracciale art déco con diamanti baguette e navette montati in platino per 46 carati. (32.000-42.000). In catalogo anche gioielli di Fabergé, Lalique, Cartier, Bulgari, Van Cleef & Arpels, Janesich, Mario Buccellati, Marina B, Pomellato, Vhernier, David Webb. Della vendita fa parte anche una collezione di micromosaici realizzati nella Roma del Grand Tour tra il XVIII e XIX secolo.
Patek Philippe, Gondolo Rectangular, Exploding numerals, Orologio da polso da uomo in oro. Anni '10/'20
Patek Philippe, Gondolo Rectangular, Exploding numerals, Orologio da polso da uomo in oro. Anni ’10/’20. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

L’asta di orologi da polso presenta con oltre 130 modelli per il pubblico di appassionati. Tra gli esemplari vintage in catalogo spicca il Patek Philippe, Gondolo Rectangular anni Venti con quadrante Exploding Numbers (stima 12.000-18.000 euro) di ispirazione art déco. La caratteristica del modello è l’effetto a esplosione delle cifre, assieme a un movimento meccanico di alta precisione. In asta anche un Audemars Piguet, Royal Oak, Dual Time con quadrante con il motivo tapisserie (12.000-22.000). Immancabile la sezione dedicata ai Rolex, con esemplari storici e recenti, tra cui uno Yacht-Master, Mid Size Ref. 168628 in oro (7.000-10.000) e un Milgauss Ref. 116400 (€ 5.500 – 7.500). In asta anche modelli firmati Vacheron Constantin, Omega, Cartier, Universal Genève, Longines, IWC, Baume & Mercier, Eberhard, Zenith, Piaget e Bulgari.

Patek Philippe, Gondolo Rectangular, Exploding numerals, Orologio da polso da uomo in oro. Anni '10/'20
Patek Philippe, Gondolo Rectangular, Exploding numerals, Orologio da polso da uomo in oro. Anni ’10/’20. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Spilla a ramo fogliato in oro bianco con diamanti a goccia e navette per complessivi ct. 25,00 circa. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Spilla a ramo fogliato in oro bianco con diamanti a goccia e navette per complessivi ct. 25,00 circa. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Rolex, Yacht-Master, Midsize Ref. 168628 Orologio da polso da uomo in oro. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Rolex, Yacht-Master, Midsize Ref. 168628
Orologio da polso da uomo in oro. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Rolex, Milgauss Ref. 116400 Orologio da polso da uomo in acciaio. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Rolex, Milgauss Ref. 116400
Orologio da polso da uomo in acciaio. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Audemars Piguet, Royal Oak, Dual Time Ref. 25730ST.OO.0789ST.07. Orologio da polso da uomo in acciaio
Audemars Piguet, Royal Oak, Dual Time Ref. Courtesy Il Ponte Casa
d’Aste25730ST.OO.0789ST.07. Orologio da polso da uomo in acciaio. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Tiffany, pendente in platino con perla a goccia naturale d'acqua salata di ct. 16,22. Courtesy Il Ponte Casa
d’Aste
Tiffany, pendente in platino con perla a goccia naturale d’acqua salata di ct. 16,22. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Messika apre una nuova sorprendente boutique

Messika ha inaugurato una nuova location in rue de la Paix, a Parigi, vicina a Place Vendôme. Il nuovo store segue dieci anni dopo l’apertura della sua boutique monomarca in rue Saint-Honoré. La Maison di alta gioielleria ha scelto, in sintonia con lo stile innovativo dei suoi gioielli, per un ambiente moderno, diverso dai locali ovattati delle boutique tradizionali.

L'esterno della boutique Messika
L’esterno della boutique Messika

La nostra presenza in questa prestigiosa zona di Parigi, così emblematica della gioielleria internazionale, rappresenta una pietra miliare per la nostra Maison e anche un riconoscimento della nostra competenza. Ho voluto immaginare una boutique accogliente in cui tutti potessero vedere i nostri gioielli e riconoscere la visione che rende tutto questo possibile. Volevo soprattutto che potessimo rafforzare il rapporto stretto con i nostri clienti creando uno spazio che non intimidisse, un ambiente più caldo e intimo.
Valerie Messika, fondatrice e direttrice artistica

Valérie Messika
Valérie Messika

La boutique Messika è stata realizzata con la consulenza dello studio di design Bureau Betak, che ha contribuito a creare uno spazio diverso da quello delle Maison tradizionali della zona. Il negozio è su due livelli, completamente circondato da metallo, con cassetti che i clienti possono aprire liberamente, per scoprire e interagire direttamente con i gioielli. La boutique mette in risalto anche l’esperienza di Messika nel campo dei diamanti, le pietre che sono al centro delle collezioni, come la linea di alta gioielleria per occasioni speciali intitolata (E)motion. Altro elemento emblematico dello spazio è la scala a chiocciola al centro della boutique che conduce al salotto privato che si trova al piano superiore.

L'interno della boutique in rue de la Paix
L’interno della boutique in rue de la Paix
La scala che conduce al piano superiore
La scala che conduce al piano superiore
Il salotto privato al piano superiore
Il salotto privato al piano superiore

Così FerrariFirenze è diventata FerriFirenze

La vita è cambiamento, una continua metamorfosi. Ed è questa anche la storia di FerrariFirenze, un marchio italiano conosciuto in tutto il mondo che, a sorpresa, qualche mese fa ha deciso di cambiare nome, senza squilli di tromba. Ora il brand toscano di gioielli si chiama FerriFirenze. Non solo: ha eletto come mercato principale gli Emirati Arabi. Il cambiamento è spiegato con l’idea di accorciare il nome originale, che faceva riferimento a Giulio Ferrari, abile artigiano che ha fondato l’azienda nel 2011 assieme a Ilaria Furlotti.

Pendente della collezione Allegra in oro 18 carati e diamanti champagne, ispirato ai giardini all'italiana
Pendente della collezione Allegra in oro 18 carati e diamanti champagne, ispirato ai giardini all’italiana

FerrariFirenze, ora FerriFirenze, è proprio il frutto dell’idea di Ilaria Furlotti, che in precedenza era presidente di un’altra azienda italiana di gioielleria, Alfieri & St Johns, poi venduta al gruppo Damiani e successivamente a una cordata di imprenditori lombardi. Ilaria Furlotti è stata anche Ceo del gruppo Damas, rivenditore mediorientale internazionale di gioielli e orologi Damas: un link che si è rivelato prezioso. La nascita di FerrariFirenze, con sede nella Villa Corsi Salviati, un edificio del XV secolo a Sesto Fiorentino, a pochi chilometri da Firenze, ha segnato quindi una nuova stagione professionale. Anche grazie a uno stile originale dei gioielli, che presentano spesso elementi mobili.
Anello della colelzione Allegra in oro, diamanti, lapislazzuli
Anello della collezione Allegra in oro, diamanti, lapislazzuli

I gioielli sono ancora prodotti interamente nel laboratorio di FerriFirenze. La guida dell’azienda, però, risiede a Dubai. Al vertice, e proprietaria del brand, è ora la figlia della fondatrice, Giulia Callegari, che si è trasferita all’ombra dei grattacieli del Paese arabo. Una donna con una storia che non coincide completamente con quella di FerrariFirenze. Laureata in lettere con il massimo dei voti e lode, Giulia Callegari è stata giornalista freelance per testate di moda, poi vicepresidente, e-commerce e lusso Asia Pacifico per il colosso della comunicazione Ogilvy, con base a Hong Kong. Infine, è stata responsabile marketing di Camper e Nicholson, yachting company con base nel Principato di Monaco, per la quale conserva ancora un rapporto professionale. È Giulia Callegari che ha deciso di cambiare il marchio dell’azienda e di puntare molto sul mercato dei Paesi arabi. Ma senza abbandonare il filo con la Toscana, dove sono ancora progettati e realizzati i gioielli. Una metamorfosi, appunto.

Anello della collezione Soffio in oro e diamanti
Anello della collezione Soffio in oro e diamanti
Anello Emozione in oro 18 carati, diamanti champagne e smalto
Anello Emozione in oro 18 carati, diamanti champagne e smalto
Giulia Callegari
Giulia Callegari

A Roma ricerca e gioielli con Incinque Jewels

La galleria Incinque Open Art Monti di Roma lancia il progetto Incinque Jewels, presentato durante la recente Roma Jewelry Week 2023. La mostra si inaugura il 24 novembre ed è curata da Monica Cecchini. Il format prevede la permanenza delle opere di artisti e designer del gioiello, che esporranno le loro creazioni nel corso dell’anno. I designer resident inviteranno e ospiteranno a loro volta, in maniera temporanea e con progetti specifici, altri artisti di varie discipline. L’obiettivo è creare un dialogo tra le arti, che ha un ruolo centrale nella filosofia della galleria.

 Incinque Open Art Monti
Incinque Open Art Monti

L’intento è recuperare la consapevolezza dell’importanza della creatività e delle tradizioni, che possono essere messe a disposizione della tecnologia, con una riflessione sulle molteplici espressioni del gioiello contemporaneo e sul dialogo con le altre forme d’arte. Gli artisti e i designer resident comprendono Myriam Bottazzi, che utilizza molteplici tecniche di lavorazione per gioielli contemporanei, Chiara Fenicia che dopo la grafica pubblicitaria si è specializzata nel gioiello di riuso, Claudio Franchi, argentiere, orafo, storico dell’arte e designer della bottega storica Franchi Argentieri, che dirige insieme al fratello Roberto.
Lavoro di Myriam Bottazzi
Lavoro di Myriam Bottazzi

Ancora: Emanuele Leonardi realizza un gioiello che racconta storie, spesso autobiografiche, tra comunicazione e poesia, Paolo Mangano, orafo e scultore romano, si dedica alla creazione di gioielli, oggetti e sculture, anche in collaborazione con artisti di grande notorietà, Anna Pinzari trasforma il gioiello in un messaggio simbolico ed emotivo che la rappresenta, Simone Vera Bath utilizza una speciale tecnica di spalmatura che lascia l’oggetto volutamente incompiuto, mai esattamente replicabile, e Lorella Verrillo che utilizza tecniche tradizionali e sperimentali, con materiali nuovi ed insoliti.
Tra gli artisti e designer ospiti, Angela Gentile con gioielli come un patchwork di ricordi, Lisa Dal Pont, che da poco ha ultimato il corso di design del gioiello dello Ied di Roma.

Spilla-collana Boom, esplosione di luce di Angela Gentile
Spilla-collana Boom, esplosione di luce di Angela Gentile

Anello di Claudio Franchi
Anello di Claudio Franchi

Brosway Italia apre a Las Vegas

Brosway Italia scommette su Las Vegas. Il brand italiano ha aperto il suo nuovo flagship store nella capitale del Nevada, città famosa per i suoi casinò, ma anche per il numero di turisti (oltre 40 milioni l’anno). Il nuovo negozio si trova a St. Mark’s Square, al secondo piano del Grand Canal Shoppes nel Venetian Hotel. Una mossa che conferma l’espansione del brand negli Stati Uniti.

Lo store al Grand Canal Shoppes nel Venetian Hotel
Lo store al Grand Canal Shoppes nel Venetian Hotel

L’impegno continuo nel consolidare la nostra posizione come principale marchio di gioielli di moda negli Stati Uniti rimane al centro degli sforzi strategici di Brosway Italia. Il nuovo flagship store è solo uno dei molti passi che compiremo per diventare indelebili nel mercato internazionale.
Lanfranco Beleggia, fondatore e presidente di Bros Manifatture

Lanfranco Beleggia, fondatore e presidente di Bros Manifatture
Lanfranco Beleggia, fondatore e presidente di Bros Manifatture

Nel nuovo flagship store di Brosway Italia i clienti saranno invitati a svolgere il test del colore, un’attività coinvolgente e interattiva progettata per svelare la loro chiave di tonalità personalizzata.

Non c’era pubblicità migliore che aprire il nostro negozio in Piazza San Marco nel Venetian Hotel a Las Vegas per portare Brosway Italia al livello successivo e concentrare tutta l’attenzione sui nostri gioielli rivoluzionari.
Beatrice Beleggia, Ceo di Brosway Italia Usa

Beatrice Beleggia assieme al padre Lanfranco Beleggia, fondatore di Bros Manifatture
Beatrice Beleggia, Lanfranco Beleggia

Annamaria Cammilli show a Hong Kong

Da Firenze a Hong Kong, per festeggiare i primi 40 anni di Annamaria Cammilli. Il brand toscano ha presentato nella ex colonia britannica in Cina, assieme al partner Masterpiece by King Fook, una mostra sul mondo creativo della Maison: Firenze to Firenze, nello spazio del Tai Kwun di Hong Kong, complesso di edifici commerciali nel centro della città. Iniziativa supportata dal Consolato Generale d’Italia e dalla Camera di Commercio Italiana e presentata come la punta di diamante del programma di Italia on Stage. La mostra è stata focalizzata sulla personalità e sul lavoro della fondatrice Annamaria Cammilli, con una collezione di dipinti, sculture e gioielli nelle diverse fasi di crescita dell’azienda.

Da sinistra: Antonietta Cornacchia, Vice Console Generale d'Italia a Hong Kong e Macao, Carmelo Ficarra, Console Generale d’Italia a Hong Kong e Macao, Raffaella Renai, Head Desiener e Procuction Manager di Annamaria Cammilli, Massimo Ambrosetti, Ambasciatore d’Italia in Cina, Richard Tang, Presidente di King Fook Holding Limited, Riccardo Renai CEO e Direttore creativo di Annamaria Cammilli, Caterina Periccioli, Responsabile Comunicazione di Annamaria Cammilli
Da sinistra: Antonietta Cornacchia, Vice Console Generale d’Italia a Hong Kong e Macao, Carmelo Ficarra, Console Generale d’Italia a Hong Kong e Macao, Raffaella Renai, Head Desiener e Procuction Manager di Annamaria Cammilli, Massimo Ambrosetti, Ambasciatore d’Italia in Cina, Richard Tang, Presidente di King Fook Holding Limited, Riccardo Renai CEO e Direttore creativo di Annamaria Cammilli, Caterina Periccioli, Responsabile Comunicazione di Annamaria Cammilli

Quest’anno la nostra azienda raggiunge un traguardo importante: 40 anni di storia. In questa occasione speciale, abbiamo sentito il bisogno di guardare indietro alla nostra evoluzione creativa, oltre che alle nostre origini, celebrando i pilastri fondamentali della nostra identità: 40 anni sono sinonimo di specializzazione ed esperienza orafa, ma anche di un particolare approccio artistico che poteva nascere e prosperare solo a Firenze, massima espressione dell’arte e della bellezza rinascimentale. Per questo motivo, quest’anno abbiamo reso omaggio alla città che da sempre ispira la nostra creatività non solo con l’omonimo gioiello celebrativo, Firenze, ma anche con un evento che si è svolto il 9 luglio nel cuore di Firenze, proprio nei luoghi simbolo del suo patrimonio artistico: la Loggia dei Lanzi, la Galleria degli Uffizi e lo storico Palazzo Gondi. In questo spirito, abbiamo apprezzato molto l’idea del nostro partner Masterpiece by King fook, che ci ha proposto con entusiasmo di esportare questo concetto a Hong Kong, organizzando una mostra spettacolare e una proiezione immersiva per accompagnare il pubblico in un viaggio alla scoperta della bellezza ispiratrice di Firenze, della nostra storia e della forte interconnessione tra arte e design del gioiello.
Riccardo Renai, Ceo di Annamaria Cammilli

Riccardo Renai, Paulette Sum
Riccardo Renai, Paulette Sum
Mostra Anna Maria Cammilli a Hong Kong
Mostra Anna Maria Cammilli a Hong Kong
Gioielli di Annamaria Cammilli
Gioielli di Annamaria Cammilli

Breil decolla con uno store a Oriocenter

Il marchio milanese Breil, del gruppo Binda, apre un nuovo store monomarca di 54 metri quadrati all’interno del mall Oriocenter , di fronte all’aeroporto internazionale di Orio al Serio (Bergamo). L’apertura segue, a distanza di pochi mesi, quella di Carugate, alle porte di Milano ed integra la distribuzione fisica sul territorio nazionale, rappresentata dai rivenditori autorizzati e digitale attraverso il sito e-commerce www.breil.com e i vari marketplace. Anche nella sede dell’Orio Center, il negozio presenta una pittura murale, in questo caso realizzata da Iconosaik, nuovo progetto dell’artista italiano Giovanni Magnoli. Protagonisti dell’artwork sono gli elementi caratteristici del brand: Il claim Don’t touch my Breil e la Manta che rappresenta uno degli orologi di punta del brand.

L’artwork nello store Breil
L’artwork nello store Breil

In continuità con quella realizzata da Seacreative presso il punto vendita di Carugate, questa opera rappresenta il nuovo step di un progetto più ampio destinato rinnovarsi e ad alimentarsi di creatività e stimoli urbani e contemporanei sempre nuovi e diversi.

Il punto vendita monomarca è il luogo in cui l’universo Breil si esprime nella sua completezza. Per noi è un territorio di accoglienza, di coinvolgimento e trattamento della clientela, sempre al centro di ogni azione. Abbiamo scelto di aprire nel contesto dell’Oriocenter per la qualità dell’offerta e per la notevole affluenza del pubblico, italiano e internazionale. Questo shopping Center è una vera vetrina sul mondo. Anche questo Breil Store, come quello precedentemente aperto alle porte di Milano, è connotato dalla presenza di un’opera d’arte unica e originale, che celebra la storia del marchio con uno sguardo al futuro. Marialba Consoli, Responsabile Marketing di Breil

Collana in acciaio Pvd oro
Breil, collana in acciaio Pvd oro

Store Breil
Store Breil

Gismondi 1754 conquista Hyperion Lab

Dopo Vendorafa, Gismondi 1754 mette a segno un’altra acquisizione. La Maison genovese ha sottoscritto un’offerta vincolante per Hyperion Lab, fabbrica di gioielleria alto di gamma di Valenza. Alla fine dell’operazione l’azienda guidata da Massimo Gismondi, quotata sull’Euronext Growth Milan, deterrà l’intero capitale sociale di Hyperion Lab. Il primo passo è la cessione di una quota di partecipazione del 51% del capitale sociale della società valenzana che fa capo a Fabio Magrin, a cui segue la concessione di un’opzione di acquisto per la restante parte della partecipazione (36,3%) detenuta dal socio di maggioranza e la concessione di un’opzione di acquisto per le partecipazioni detenute dai soci di minoranza Matteo Zamboni e Mauro Trincheri (12,7%). È previsto anche che i venditori reinvestano parte del ricavato nel gruppo. L’operazione si aggira su circa 1 milione di euro.

Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa di Gismondi 1754
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa di Gismondi 1754

L’accordo, curato da Banca Profilo, prevede anche un’opposta opzione di vendita a favore di Zamboni e Trincheri con le stesse condizioni e con le medesime tempistiche previste dall’opzione di acquisto. Il closing dovrebbe essere perfezionato entro la fine di dicembre. L’acquisizione, secondo l’azienda genovese, «consente al gruppo Gismondi 1754 di proseguire un importante processo di consolidamento strategico, iniziato quest’anno sul versante commerciale, con l’acquisizione della Vendorafa e di incrementare l’internalizzazione della produzione, mettendo così i brand del gruppo al riparo dalle speculazioni rialziste dei costi di produzione e garantendo così il mantenimento di competitività commerciale».
Lavorazione di gioielli di Hyperion Lab
Lavorazione di gioielli di Hyperion Lab

L’accordo inoltre vede il gruppo Gismondi 1754 porsi, tramite Hyperion Lab, come fornitore di eccellenza nella creazione del gioiello italiano. L’acquisizione consentirà a Hyperion Lab di sviluppare l’attività di produzione conto terzi incrementandone il portafoglio di clienti internazionali. Gismondi 1754 prevede di utilizzare per le aziende del suo portfolio circa il 20% della capacità produttiva di Hyperion Lab lasciando il rimanente 80% all’attività conto terzi.

Sono lieto di comunicare questa fondamentale operazione strategica che ci garantisce di avere autonomia produttiva, incrementando al contempo fatturato e margini, grazie al contoterzismo. Questa operazione inoltre conferma un aspetto della nostra visione industriale che abbiamo in mente da tempo: essere convinti sostenitori del Made in Italy come elemento identitario imprescindibile. Nuovamente con questa acquisizione rinnoviamo il profondo radicamento al nostro motto fatto a mano in Italia da italiani, che ci contraddistingue e con cui valorizziamo e tramandiamo l’artigianalità e l’alta specializzazione italiana nel comparto.
Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754

Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Entrare a far parte di un gruppo come Gismondi 1754, dinamico e ambizioso, è per l’intero management e per i dipendenti tutti motivo di orgoglio ed entusiasmo. Questa operazione ci permetterà di sviluppare ulteriormente la nostra produzione e affrontare nuove sfide mantenendo sempre radicata la produzione nel territorio.
Fabio Magrin, proprietario e amministratore delegato di Hyperion Lab

Fabio Magrin
Fabio Magrin

Diamanti e colori nei Magnificent Jewels di Christie’s

Tornano i Magnificent Jewels pre natalizi di Christie’s. Nello stesso periodo della vendita dal vivo, che si svolgerà al Rockefeller Center di New York City il 6 dicembre, è prevista la vendita di Jewels Online, che sarà aperta alle offerte dal 28 novembre all’8 dicembre. Il periodo per la vendita e l’acquisto di gioielli è il più propizio dell’anno. Quella di Magnificent Jewels è, inoltre, l’ultima asta dal vivo dell’anno.

California Sunset Diamonds
California Sunset Diamonds

Al centro del catalogo spicca l’offerta di diamanti bianchi e colorati. In particolare, i California Sunset Diamonds, con una rara coppia di diamanti fantasia vivido giallo-arancio di 12,20 e 11,96 carati (stima 7.000.000–12.000.000 dollari). Altri lotti importanti includono un anello di zaffiro del Kashmir di 8,91 carati, di Tiffany & Co. (700.000 – 1.000.000), un anello birmano Ruby e Diamond di 7,31 carati (1.000.000 – 2.000.000) e un anello smeraldo colombiano di 9,13 carati (200.000 – 300.000) .
Ruby and diamond ring
Ruby and diamond ring

Oltre alle pietre preziose, che sono un ambito bene di investimento, la vendita presenta gioielli firmati da produttori come Buccellati, Bulgari, Cartier, David Webb, Graff, Harry Winston, Jean Schlumberger, Oscar Heyman & Brothers, René Boivin, Tiffany & Co., Van Cleef & Arpels e Verdura.
Bracciale di Davi webb con acquamarina, diamanti, smalto
Bracciale di Davi webb con acquamarina, diamanti, smalto

Inoltre, l’asta di Magnificent Jewels conterrà i pezzi della Collezione di Adolphus Andrews, Jr. ed Emily Taylor Andrews, della Collezione di Margaret Thompson Biddle, della Collezione di Ivan e Genevieve Reitman, della Collezione di Julian e Josephine Robertson e proprietà di un’illustre collezione di Palm Beach, incluso un anello con diamante Graff da 42,97 carati (stima 500.000 – 700.000 dollari).
Anello con diamante Graff da 42,97 carati
Anello con diamante Graff da 42,97 carati

La vendita include una spilla Leone sdraiato di René Boivin (stima 300.000 – 500.000) dalla collezione di Julian e Josephine Robertson. Il leone è uno dei motivi più riconoscibili della Maison: la spilla è incastonata con diamanti di varia forma in tonalità multicolori e una criniera di smeraldo e, secondo Christie’s, rappresenta un’opportunità per i collezionisti di acquisire un esempio estremamente raro e importante di questo design iconico.
Leone sdraiato di René Bonvin
Leone sdraiato di René Bonvin

Inoltre, la vendita metterà in mostra gioielli firmati della collezione di Margaret Thompson Biddle, che comprende una spilla di smeraldi, diamanti e rubini di Cartier con smeraldi intagliati, rubini cabochon e diamanti del 1945 circa (200.000-300.000) e una tiara Art Deco Chaumet (50.000 – 70.000). Un altro pezzo forte proviene dalla collezione Ivan & Genevieve Reitman: A Life in Pictures, un anello con diamante giallo intenso di 12,03 carati (100.000-150.000) e un anello con diamante di 9,37 carati (250.000-$ 350.000).
I pezzi forti della collezione saranno a Hong Kong dal 23 al 27 novembre. Le vendite saranno in mostra a New York dal 1 dicembre al 5 dicembre.

Bracciale con diamanti, zaffiri, smeraldi e rubini di Van Cleef & Arpels
Bracciale con diamanti, zaffiri, smeraldi e rubini di Van Cleef & Arpels
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