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Torna Milano Fashion&Jewels

A Milano è iniziato il conto alla rovescia per la nuova edizione dell’evento dedicato all’accessorio moda, all’abbigliamento e al gioiello. Milano Fashion&Jewels è in programma a Fieramilano (Rho) da domenica 18 a mercoledì 21 febbraio. Brand affermati, giovani start up e designer italiani e stranieri, presenteranno le loro collezioni. Per la prossima edizione la manifestazione conferma la sua collaborazione con Poli.Design, con l’obiettivo di mettere in luce i trend attuali e quelli upcoming grazie a due spazi incentrati sulla ricerca e le visioni di avanguardia anche oltre il confine nazionale.

Malù, collezione nuova nuances Jungles
Malù, collezione nuova nuances Jungles

In questo ambito, Visionaires è una mostra ideata come contenitore di idee, spunti e riflessioni che mette sotto i riflettori le proposte più originali, rispetto ai temi indagati ed emersi nell’edizione settembre 2023. Design Direction, invece, con il suo percorso multimediale, si presenta come focus per scoprire e conoscere i trend del prossimo biennio del gioiello e dell’accessorio moda. L’evento fieristico presenta anche due novità: la presenza di uno sportello dedicato alla sostenibilità a cura di Cna Federmoda sulle nuove normative dedicate alla raccolta differenziata dei prodotti tessili e Beauty&Lifestyle, sezione esperienziale dedicata agli accessori beauty. Rinnovato anche il calendario di talk, workshop e momenti di confronto.

Homi Settembre 2022
Milano Fashion&Jewels. Copyright: gioiellis.com

Le previsioni 2024 per la gioielleria

L’industria italiana del gioiello brilla come quello che produce. I dati della quinta edizione dell’Inchiesta congiunturale promossa da Club degli Orafi Italia – Intesa Sanpaolo, presentati a VicenzaOro, sembrano a prima vista dolci come il miele per le imprese: nel 2023 è salito al 44% (dal 39% di giugno) la percentuale di chi dichiara un fatturato in crescita. L’inchiesta è stata realizzata tra novembre e dicembre 2023 su circa 30 imprese del settore.

Vicenzaoro logo
Vicenzaoro logo

Il 2024 si apre, però, con maggiore incertezza, a causa del rallentamento dell’economia in molti Paesi e delle tensioni geopolitiche. E e si considera l’indice di produzione Istat, si nota un progressivo peggioramento nel corso del 2023, con una media dei primi dieci mesi un leggero calo (-1,4%), comunque più contenuto del dato del sistema moda (-6,6%).

I dati di questa quinta edizione dell’inchiesta congiunturale confermano che il settore orafo, pur nelle incertezze nel panorama economico globale, dimostra una capacità di risposta unica sul panorama produttivo italiano. In previsione del rallentamento dell’economia internazionale, soprattutto nella prima parte dell’anno, sarà cruciale per le Aziende del comparto concentrarsi sul potenziamento della propria competitività attraverso investimenti mirati. Questo approccio strategico consentirà di cogliere la ripresa della domanda e di mantenere una presenza robusta sui mercati internazionali.
Giorgio Villa, Presidente del Club degli Orafi Italia

Giorgio Villa
Giorgio Villa

L’indice Istat del fatturato nel periodo gennaio-ottobre 2023 mostra per l’oreficeria una crescita dell’8,5%, meglio del sistema moda (+3,3%) e del totale manifatturiero (-0,1%). Un risultato messo a segno soprattutto grazie all’export pur in un contesto di domanda mondiale stabile (+0,3% in quantità), le esportazioni italiane di gioielli in preziosi si sono attestate a 6,8 miliardi di euro, in crescita in valore del +12,3% e con una tenuta nelle quantità (+0,9%). In sostanza: aumenta di poco il numero di gioielli o semi lavorati venduti, ma a un prezzo maggiore. Bisogna aggiungere, però, che l’aumento è anche il riflesso dell’inflazione.

Lo scenario di riferimento risulta condizionato dal rallentamento complessivo che si sta manifestando anche per questo settore che però ha mostrato negli ultimi anni una buona capacità di risposta alle crisi, frutto anche del percorso di rafforzamento competitivo. Pur in un contesto più incerto, sarà determinante sostenere la propensione a investire per rafforzare il livello di innovazione ed efficienza dei processi; questi fattori dovranno convivere e massimizzare i punti di forza del settore come l’artigianalità e la flessibilità delle produzioni.
Stefania Trenti, Industry and Local Economies Research, Intesa Sanpaolo

Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

I mercati che sono andati meglio sono (a sorpresa) quello cinese e turco, due economie che non attraversano il loro momento di migliore forma. In dettaglio: crescono gli Stati Uniti (+6,3%) e Francia (+14,2%), ma soprattutto Svizzera (+43,6%), hub logistico delle maison del lusso, Turchia (+59,5%) e Cina (+16,7%). Altri numeri: nel 2022, l’Italia si è confermata il primo esportatore europeo del settore, con 8,2 miliardi di euro, e il quinto a livello mondiale, con una quota pari al 10,1%, in miglioramento rispetto all’8,3% del 2019.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Per il 2024 le attese degli operatori mostrano una maggior prudenza, soprattutto per le imprese più piccole, mentre per le imprese medio-grandi permane un 50% di rispondenti che si aspetta un fatturato in crescita. A conferma del peggioramento nelle attese sulla domanda, anche l’indice di produzione Istat evidenzia un progressivo rallentamento nel corso del 2023 che porta il dato dei primi 10 mesi a registrare un leggero calo (-1,4%), comunque più contenuto rispetto al sistema moda (-6,6%).

Lavorazione di gioielleria nell'atelier Crieri
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Crieri

Al via Vicenzaoro January

Le esportazioni italiane di gioielleria nei primi nove mesi del 2023 sono aumentate dell’11,3%, a oltre 8 miliardi di euro, nonostante il rallentamento nel terzo trimestre 2023 (+4,2% rispetto al 13,7% del secondo trimestre e al 16,2% del primo). La fotografia di Federorafi su elaborazione del Centro Studi Confindustria Moda e dati Istat segnano il contesto in cui si apre la settantesima edizione di Vicenzaoro January – The Jewellery Boutique Show (19-23 gennaio). L’evento organizzato da Ieg presenta, per l’occasione, un logo dedicato all’anniversario e una mostra iconografica tra i padiglioni in Fiera. Questa edizione registra oltre 1.300 brand espositori da 37 Paesi. A Vicenzaoro si affiancano T.Gold, dedicata alle tecnologie per il gioiello, e la quinta edizione di VO Vintage, evento aperto al pubblico di appassionati di orologi e gioielli vintage.

Vicenzaoro 2023
Vicenzaoro 2023

Al centro c’è sopratutto il business: il 40% dei buyer proviene dall’estero, in tutto oltre 500 i buyer ospitati grazie al supporto della rete degli uffici di Ice (agenzia statale per l’export).I principali mercati di destinazione dei gioielli o di semilavorati sono la Svizzera (15% del totale, +31,2% sullo stesso periodo del 2022), Stati Uniti (13,4%, +5,3%) e Francia (10,2%, +15,8). In calo, invece, Germania, Regno Unito, Sud Africa, Canada mentre continua ovviamente la discesa verso Russia e Ucraina (-24,6%). Nei primi nove mesi del 2023 il dato cumulato del fatturato delle imprese italiane è cresciuto dell’8,1%.

Vicenzaoro 70 logo
Vicenzaoro 70 years logo
Vicenzaoro September 2023, espositori
Vicenzaoro September 2023, espositori

 

Il Progol3D Design Contest con Bulgari

Nuova edizione del concorso internazionale rivolto alle più importanti scuole di design del mondo di gioielleria. A promuovere l’iniziativa è Progold, azienda vicentina specializzata nella produzione e commercializzazione di leghe e madre leghe per gioielleria. Obiettivo: spingere il settore orafo e la gioielleria verso un futuro più sostenibile grazie all’utilizzo di tecnologie innovative.

Damiano Zito
Damiano Zito, amministratore delegato di Progold

Per l’edizione 2024, l’ottava, la competizione potrà avvalersi di una partnership prestigiosa: Bulgari. La Maison Romana scende in campo accanto a Progold per sostenere la creatività, la competenza tecnica, e l’opportunità di crescita che questo contest rappresenta per le giovani generazioni. Il tema identificato per il 2024 sarà B-Evolution, una nuova nuova vita per il gioiello ispirata all’universo industriale visto attraverso gli occhi di Bulgari. Un inno al potere della creatività che fonde movimento e innovazione in un pezzo unico di artigianato. Ai partecipanti al Progol3D Design Contest si chiede di presentare disegni o immagini digitali di un gioiello pensato per essere prodotto interamente attraverso la stampa 3D. I progetti devono interpretare nuovi modi di pensare alla gioielleria e favorire il progresso: ecco perché la competizione fornisce alla comunità dei designer un’eccellente opportunità per visualizzare idee orientate all’innovazione nell’ambito della produzione orafa del futuro.

L’ottava edizione vedrà anche il consolidarsi di una collaborazione avuta anche nell’edizione precedente, quella con Platinum Guild International ente internazionale che ha a cuore lo sviluppo e la condivisione di conoscenze tecnologiche per innovare il settore della gioielleria in platino nonché di promuoverne l’utilizzo e la commercializzazione. A partecipare saranno oltre 150 progetti disegnati da 74 studenti di sette scuole provenienti da sei Paesi. La giuria tecnica è composta da esperti di Progold, Bulgari e Platinum Guild International, che selezionerà i vincitori che avranno l’opportunità di vedere realizzata la propria idea.
La premiazione del design contest è prevista il 21 gennaio in occasione di Vicenzaoro presso la sala Palladio – Hall 8 – alle ore 15.30.

Giovani designer a Vicenzaoro con The8

Assieme a VicenzaOro January si fa strada il nuovo progetto The8, dedicato agli allievi di Ied di Roma e Torino. Il concorso è stato promosso da Labigem, Laboratorio Italiano di Gemmologia, nel 2023. L’idea è quella di promuovere iniziative per legare formazione e industry, con il proposito di scoprire e dare una vetrina internazionale ai nuovi talenti del gioiello.
I due curatori del progetto sono di spicco: Alessia Crivelli e Alessio Boschi. Il progetto The8 quattro giovani designer emergenti che esporranno nella Design Room (Hall 7) di Vicenzaoro con l’obiettivo di per legare formazione e industry del gioiello.

Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

I giovani selezionati sono Igor Quagliata, 26 anni, diploma allo Ied di Roma, che compone superfici colorate in titanio, pietre preziose e combinazioni di oro a contrasto. Altra giovane designer è l’iraniana Roshanak Payrovi, che dopo il master in Design del gioiello ad Arezzo ha approfondito la tecnica del micromosaico al punto da farne la sua cifra stilistica nel gioiello. Antonia Ascolillo, allieva allo Ied di Roma punta su texture e rivestimenti metallici di superfici organiche ispirate ai tessuti cellulari e Juan Sebastian Plah Galindo, colombiano di 22 anni, con radici ora a Milano e vincitore nel 2023 della Digital Jewelry Week (riservato ai designer under 35 e promosso, tra gli altri, da Vicenzaoro) si ispira alla città colombiana di Cartagena de Indias.
Floweye, Antonia Ascolillo
Floweye, Antonia Ascolillo

The8 coinvolgerà ogni anno tutte le scuole professionali, università o master di Design del Gioiello, che presenteranno studenti e progetti più interessanti. Risultati comunicati nell’edizione di settembre del salone di Ieg per avviare il processo di sponsorizzazione e di valorizzazione dei partecipanti selezionati.

Antonia Ascolillo
Antonia Ascolillo
GIoiello di Juan Sebastian Plah Galindo
Gioiello di Juan Sebastian Plah Galindo
Juan Sebastian Plah Galindo
Juan Sebastian Plah Galindo
Igor Quagliata
Igor Quagliata
Gioiello di Igor Quagliata
Gioiello di Igor Quagliata
Roshanak Payrovi
Roshanak Payrovi
Anello di Roshanak Payrovi
Anello di Roshanak Payrovi

Il programma di Vicenzaoro January

Conto alla rovescia per la nuova edizione di Vicenzaoro January. Un’edizione speciale, visto che la fiera dedicata alla gioielleria compie 70 anni. L’evento orgsanizzato da Ieg è in programma da venerdì 19 a martedì 23 gennaio alla Fiera a Vicenza, assieme a da T.Gold (macchine per l’oreficeria) e da VO Vintage, l’evento aperto al pubblico dedicato all’orologeria e alla gioielleria d’epoca (19-22 gennaio). Come nelle edizioni precedenti il programma comprende appuntamenti, workshop, interventi di esperti. Il programma completo si trova qui.
E, come sempre, il Trendvision Jewellery + Forecasting, Osservatorio indipendente di Ieg diretto da Paola De Luca, che esplora le tendenze del settore. Quest’anno Trendvision sarà accompagnato da Mariella Milani, giornalista Rai, Lucia Silvestri, Creative Director Bulgari, Alessia Crivelli, direttore della omonima Maison e founder di Mani Intelligenti Foundation, e Amedeo Scognamiglio, uno dei due fondatori di Faraone Mennella e Amedeo’s Jewelry.

Vicenzaoro January 2023. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro January 2023. Copyright: gioiellis.com

In programma anche un talk sulla creatività del gioiello con Assogemme, la creativ director Olga Corsini. Gioielleria e business saranno al centro di un evento con Isabella Traglio, Executive Board Member e Head of R&D Vhernier, Claudia D’Arpizio, Bain & Co., Stellene Volandes, Editor in Chief Town & Country, Randi Udell, London Jewelers, Corinne Dauger, consulente e accademica. L’arte orafa milanese, è invece il focus dei Gem Talk organizzati in collaborazione con IGI, Istituto Gemmologico Italiano. In campo anche le competenze narrative da utilizzare in gioielleria con i Retail Talk di Federpreziosi Confcommercio, in particolare nella vendita di diamanti.

Vicenzaoro 70 logo
Vicenzaoro 70 years logo

Club degli Orafi e Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo presenteranno anche per questa edizione la fotografia del settore orafo italiano, con numeri e analisi. Non manca quella che è ormai immancabile in qualsiasi evento: una riflessione sulla sostenibilità del settore. Le pratiche responsabili sono al centro dei seminari organizzati da Cibjo, la Confederazione internazionale della gioielleria, in collaborazione con soggetti come la Watch & Jewellery Initiative 2030, World Gold Council e Platinum Guild International, con la partecipazione di esperti del lusso come Kering e Cartier. Condivisione di buone pratiche e partenariati all’insegna della tracciabilità in primo piano con il gruppo multinazionale Fine Euro BV e la technology company Everledger.

Vicenzaoro, visitors. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro, visitors. Copyright: gioiellis.com

Sempre a Vicenzaoro è in programma il Jewelry Technology Forum, in collaborazione con Legor Group (21 gennaio) con la partecipazione di docenti, ricercatori ed esperti internazionali nei campi della metallurgia, delle gemme, delle nuove tecnologie del gioiello e delle certificazioni. La blockchain come arma contro la contraffazione sarà invece il tema dell’evento in collaborazione con la digital agency Art&sofT.

yoko london vicenzaoro copyright gioiellis
Vicenzaoro, Yoko London. Copyright: gioiellis.com

Fissata la data della Milano Jewelry Week

Nel 2024 la Milano Jewelry Week tornerà dal 15 al 20 ottobre. La manifestazione, patrocinata da Comune di Milano e Cna Federmoda, nel 2023 ha collaborato con partner quali Aol (Associazione Orafa Lombarda), Acj (Association for Contemporary Jewellery), Hrd Antwerp e Antico (Associazione Nazionale Tutela il Comparto Oro). L’evento organizzato da Prodes vuole valorizzare le diverse sfaccettature del settore del gioiello. Come sempre sono invitati buyer, designer, galleristi, appassionati e media nazionali e internazionali.

Galleria Irene Belfi © Giorgia Ionita
Galleria Irene Belfi © Giorgia Ionita

Il programma prevede numerosi eventi diffusi in differenti location, tra mostre a tema, presentazioni di collezioni in anteprima, performance, incontri con la stampa, cocktail party e workshop. La Scuola Galdus sarà ancora la sede espositiva del Talent Show, organizzato in collaborazione con Rossana Ricolfi, Coordinatore, Referente e Docente Tecnico della Scuola Orafa Galdus, e Andreia Gabriela Popescu, Senior Lecturer presso Assamblage School e artista di gioielli contemporanei. In questo contesto, scuole e accademie internazionali hanno l’opportunità di presentare le creazioni dei loro giovani talenti. Una giuria valuterà le opere, premiando gli studenti più meritevoli: potranno vincere l’accesso gratuito a corsi di alta formazione offerti da scuole internazionali di gioielleria.
Orecchino indossato di Ying Chen Chen, uno dei designer presenti alla MIlano Jewelry Week
Orecchino indossato di Ying Chen Chen, uno dei designer presenti alla MIlano Jewelry Week 2023

The Jewelry Hub si svolgerà all’interno della ex Pelota è l’evento dedicato a un centinaio di brand internazionali, per presentare e vendere nuove creazioni, collezioni o pezzi unici. Ogni autore ha l’opportunità di comunicare ai visitatori la propria unicità e identità.
Mostra Artistar Jewels 2019
Artistar Jewels 2019

Artistar Jewels è arrivata alla decima edizione, ed è uno degli eventi principali della Milano Jewelry Week 2024. Organizzata nella prestigiosa location di Palazzo Bovara, la mostra seleziona oltre 200 artisti e designer i cui lavori sono pubblicati sul canale di vendita online overjewels.com e inclusi nel volume Artistar Jewels, presentato durante la Milano Jewelry Week e distribuito nelle principali librerie italiane e europee. Inoltre, è inviato a 5 mila importanti contatti del settore in tutto il mondo: buyer, galleristi, boutique di lusso, fashion stylist. L’obiettivo del progetto è mettere in luce il talento e la creatività degli artisti.
Palazzo Bovara, Artistar Jewels 2022
Palazzo Bovara, Artistar Jewels 2022

Il 16 ottobre 2024, si svolge la MJW Awarding Night, cerimonia di premiazione, dove vengono assegnati oltre 30 riconoscimenti agli artisti e i brand che si sono distinti per originalità, tecnica e design. Inoltre, per quanto riguarda il progetto Artistar Jewels, sono annunciati i tre artisti vincitori, selezionati da una giuria di esperti.

Presidente cercasi per il RJC

Cercasi presidente che si occupi della sostenibilità nell’industria del gioiello. Se siete interessati, potete rivolgervi al Responsible Jewellery Council, l’organizzazione leader a livello mondiale nella definizione di standard di sostenibilità per il settore. Il nuovo presidente dovrà sostituire David Bouffard, che lascerà il 30 aprile 2024 dopo sei anni. L’identikit del nuovo presidente, in grado di guidare il team e i membri del consiglio verso il futuro, comprende una visione chiara del panorama in evoluzione dell’intera catena di fornitura, dalla miniera alla vendita al dettaglio, di alta gioielleria e orologeria.

Lavorazione di gioielleria nell'atelier Roberto Coin
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Roberto Coin

La nomina del nuovo presidente RJC si svolge come un’elezione speciale e in modo separato dalle elezioni del consiglio principale dell’organizzazione. La ricerca si concluderà sabato 27 gennaio, mentre la votazione si svolgerà a febbraio 2024 e il nuovo presidente di RJC sarà eletto a marzo, quando inizierà il passaggio di consegne con Bouffard.

È stato un onore servire come presidente dell’RJC per quasi sei anni: un’esperienza davvero gratificante dato che sono stato coinvolto nell’RJC sin dall’inizio, con Signet come membro fondatore. L’intero team e il consiglio di amministrazione hanno trasformato RJC da un’organizzazione composta da 14 membri fondatori quando è stata lanciata nel 2005, a un’organizzazione che sta crescendo forte con oltre 1.700 membri fino ad oggi. Mentre siamo alla ricerca di un nuovo presidente, sono fiducioso che RJC abbia la migliore leadership per questa nuova era nel direttore esecutivo Melanie Grant, che vanta oltre 20 anni di esperienza ed è considerata a livello internazionale una delle principali autorità nel campo della gioielleria.
David Bouffard

David-Bouffard
David-Bouffard

RJC è stata costituita nel 2005 da 14 marchi e istituzioni finanziarie di alto livello con l’obiettivo di trasformare la sostenibilità da un aspetto secondario a un’importante forza trainante del cambiamento. Oggi contiamo oltre 1.700 aziende associate in 71 Paesi.
Melanie Grant
Melanie Grant, executive director RJC

L’industria del gioiello a T.Gold

Conto alla rovescia per Vicenzaoro January. E anche per T.Gold, dedicata alla tecnologia per la filiera orafa. Macchinari e soluzioni per l’oreficeria e la gioielleria sono al centro dell’evento, che ospita oltre 170 espositori da 18 Paesi, con la Germania, la Turchia, la Svizzera, gli Stati Uniti e il Regno Unito ai primi posti dopo l’Italia. Il 60% degli espositori sono italiani e il 40% esteri. TGold, come Vicenzaoro, è organizzata da Italian Exhibition Group, e si tiene dal 19 al 23 gennaio. La fiera è una vetrina che si propone di rispondere all’evoluzione della filiera. L’edizione di gennaio presenta la selezione dei top player della manifattura dei preziosi e una gamma allargata di tecnologie. Gli espositori si trovano riuniti nella Hall 9, divisi in sei macro-categorie: leghe e trattamenti galvanici, prototipazione e produzione digitale, lavorazioni meccaniche, montaggio e saldatura, affinazione e recupero, finitura ed utensileria.

Espositori a T.Gold 2020
Espositori a T.Gold

Grazie alla partnership con Afemo (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria) e alla collaborazione con Ice (Agenzia statale per la promozione dell’export) saranno presenti aziende come Elettrolaser, Fasti Industriale, GB F.lli Bertoncello, Italimpianti Orafi, Legor Group, Orotig, Progold, Sisma. Dall’estero, Heimerle+Meule, Niqua e Schultheiss dalla Germania, oltre a Starrag Vuadens dalla Svizzera e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito.

Uno dei filoni al centro dell’evento sarà il peso crescente giocato dalla sostenibilità, un tema particolarmente sensibile per le nuove generazioni. Secondo il report Sostenibilità nel settore orafo, pubblicato da Cibjo nel 2023, il mercato dei gioielli sostenibili è in espansione e raggiungerà i 20 miliardi di dollari entro il 2027. Inoltre, uno dei driver principali di questa crescita è proprio la disponibilità di nuove tecnologie e materiali per la produzione di gioielli.
Un trend che spinge le aziende a modificare le infrastrutture per conformarsi a standard di sostenibilità e a strumenti per tracciare i processi di approvvigionamento e lavorazione: dalle certificazioni internazionali Esg (Environmental, Social, Governance) e alle iscrizioni Raee.

In questo scenario, secondo l’analisi di Ieg, anche la massimizzazione delle performance dei macchinari risulta un aspetto di cruciale importanza, perché permette una razionalizzazione delle risorse, sia dal punto di vista dei materiali sia dal punto di vista energetico. Proseguendo sulla linea inaugurata nel corso del 2023, le tecnologie che i grandi marchi come Chiron Italia e Crevoisier portano a T.Gold sono caratterizzate da un alto livello di integrazione, che permette di gestire più processi produttivi, aumentando il controllo delle prestazioni e l’utilizzo dei materiali preziosi. Parallelamente all’automazione, alcune aziende presentano macchinari per produzioni custom o di nicchia, in grado di valorizzare la manualità e l’artigianalità, essenza del made in Italy. Anche la progressiva convergenza dell’industria della moda con quella del gioiello, fenomeno già in essere e in decisa ascesa, è tra i driver che determinano l’evoluzione dell’offerta tecnologica dei macchinari per la lavorazione dei preziosi, e infatti cresce il numero di strumenti per la lavorazione del bronzo e dell’ottone.

Buyer a T.Gold
Buyer a T.Gold

T.Gold 2024 è anche un momento di formazione e discussione. Come per il Jewellery Technology Forum, organizzato in collaborazione con Legor Group per approfondire i temi legati all’innovazione delle tecnologie dell’industry del gioiello. Dieci le sessioni tematiche in programma domenica 21 gennaio presso l’Educational Hub allestito all’interno della hall 8.0, con la partecipazione di stakeholders, istituti di ricerca e protagonisti della filiera orafa da tutto il mondo. Intesa Sanpaolo, il Politecnico di Milano e la Fondazione Gemmologica Italiana le voci nazionali, Research Institute for Precious Metals and Metal Chemistry e COReGOLD Technology Consultancy i contributi internazionali. Largo anche a case history aziendali di successo con Legor Group, Progold, Fairever e Hoover and Strong.
I temi affrontati spazieranno dalle nuove sfide legate agli scenari macroeconomici, alle strategie per lo sviluppo di nuove leghe; dalle più attuali tecnologie per la lavorazione dei metalli, alla progettazione nell’era digitale. Fino all’importanza delle certificazioni di sostenibilità Fairtrade e Fairmind e alle implicazioni legate alla sempre maggiore diffusione delle gemme lab-grown.

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro

Anello costoso, divorzio più probabile

Avete ricevuto un anello di fidanzamento? Sapete anche il prezzo dell’anello? Speriamo che non sia troppo alto, perché… ♦

Un diamante è per sempre, ma anche il divorzio può essere lungo. Le cause sono tante, ma sembra che più l’anello di fidanzamento è costoso, maggiore sia la probabilità di separazione dei coniugi. Ma, attenzione: non è una regola. Lo dimostra la coppia Amal Alamuddin, e George Clooney, che dopo quasi dieci anni insieme, sembra una delle coppie più stabili di Hollywood. Eppure l’anello di fidanzamento è costato all’attore 550 mila euro. In molti altri casi, invece, sembra proprio che l’anello acquistato con un prezzo a molti zeri non sia stato una garanzia di felicità.

Amal Alamuddin e George Clooney
Amal Alamuddin e George Clooney

Come nel caso di Angelina Jolie, che si è sposata con Brad Pitt dopo aver ricevuto un anello da 200mila euro: matrimonio naufragato. Anche la separazione anni fa tra Lady Gaga e Taylor Kinney (anello con diamante a forma di cuore da 55mila euro) potrebbe dimostrarlo. A rischio (anche se per ora tiene duro) anche Beyoncé, dato che l’anello che le ha regalato da Jay-Z è costato 5 milioni. Per non parlare dell’anello di Kim Kardashian, con con diamante da 15 carati del valore di oltre 7 milioni di euro.

Lady Gaga e Taylor Kinney: crisi nonostante l'anello con diamante a cuore da 55 mila dollari
Lady Gaga e Taylor Kinney: crisi nonostante l’anello con diamante a cuore da 55 mila dollari

A lanciare l’allarme o, meglio, a notare un collegamento tra prezzo dell’anello e divorzi  sono stati due ricercatori americani della Emory University di Atlanta, che tempo fa hanno messo sotto la lente oltre 3 mila coppie di coniugi negli Stati Uniti. Andrew Francis e Hugo Mialon sono giunti alla conclusione che se gli uomini scelgono un anello di fidanzamento tra i 1.500 e 3.200 euro il rischio di divorzio è di 1,3 volte superiore alla media. Abbastanza basso, insomma. I due ricercatori hanno considerato come base un costo per l’anello un prezzo da zero a 1.500 euro. Non solo: il rischio maggiore di separazione si raggiunge quando l’anello di fidanzamento supera i 20.000 dollari. Le donne che ricevono un anello così prezioso hanno 3,5 volte di più la probabilità di divorziare, rispetto a quelle che hanno avuto in dono un solitaire tra 5.000 e 10.000 dollari.

La coppia scoppiata: Beyoncé e Jay-Z
La coppia Beyoncé e Jay-Z

Quindi bisogna essere «scozzesi» per salvare il matrimonio? Per niente: anche le coppie che hanno speso meno di 400 euro per l’anello di fidanzamento hanno i tassi di divorzio elevati. Insomma, l’anello al dito fa bene: basta non esagerare, meglio stare nella media. E se avete qualche dubbio sulla scelta dell’anello, potete sempre farvi consigliare la nostra veloce guida.

La signora Clooney con anello
La signora Clooney con anello
Angelina Jolie con l'anello di fidanzamento
Angelina Jolie con l’anello di fidanzamento

Tornano i gioielli al Brafa

Torna il Brafa, mostra-mercato d’arte antica e moderna d’Europa organizzata a Bruxelles dall’Associazione Foire des Antiquaires de Belgique. La fiera presenta quadri, mobili, sculture, ma anche gioielli eccezionali. quest’anno Brafa si svolge da domenica 28 gennaio a domenica 4 Febbraio negli spazi del Brussels Expo, che si trova nella zona nord della capitale belga. Saranno presenti 132 gallerie internazionali che provengono da 14 Paesi di ogni parte del mondo, con un’importante presenza italiana.

Bracciale scultura di Pol Bury in oro bianco e giallo 18 carati
Bracciale scultura di Pol Bury in oro bianco e giallo 18 carati

Barbara Bassi Gioielli partecipazione con un bracciale-scultura dello scultore cinetico Pol Bury (1922-2005) in oro bianco e giallo 18 carati, caratterizzato da sfere mobili speculari interno-esterno. Il gioiello rientra nel filone dell’arte cinetica, grazie al movimento delle sfere che si muovono attorno al polso. La sfera è infatti elemento protagonista della ricerca di Bury, specie nella sua opera scultorea, in dialogo con l’architettura metropolitana come la famosa fontana Octagon di San Francisco. Il 2024 sarà per la galleria di Barbara Bassi anche l’occasione per festeggiare un compleanno importante: i primi quarant’anni di lavoro.

Nardi, anello Lettere da Venezia
Nardi, anello Lettere da Venezia

Al Brafa torna anche la Gioielleria Nardi con tre creazioni che rispecchiano la tradizione della Maison di Venezia. L’anello Lettere da Venezia è una piccola busta in oro rosa traforato ornato da 150 piccoli diamanti. Il lembo superiore si apre e permette di estrarre due fogli d’oro: il primo inciso con la frase di Virgilio (Omnia vincit amor), il secondo personalizzabile dall’acquirente. Un omaggio a Canaletto è invece l’anello con una cornice di diamanti, rubini e zaffiri, in cui un’incisione realizzata a mano è ispirata all’opera del pittore veneziano e vuole creare un ponte ideale tra l’arte antica e la gioielleria contemporanea. Infine, con la spilla Geisha l’ispirazione è il Giappone. La spilla è utilizzabile anche come pendente. Raffigura un volto femminile scolpito in un turchese, mentre nella parte inferiore un ventaglio in oro si apre, grazie a un micro-meccanismo, per far ammirare un ramo di ciliegio in fiore.
La galleria francese Bernard Bouisset presenta invece un anello anni Settanta di Van Cleef & Arpels con due fiori realizzati in corallo rosa, diamanti e oro, una collana primo Novecento con 35 carati di diamanti taglio antico, e un anello di Suzanne Belperron in platino con un diamante centrale di 7,17 carati.
Anello con diamante di oltre 7 carati di Suzanne Belperron
Anello con diamante di oltre 7 carati di Suzanne Belperron

La Collectors Gallery punta invece sul design con l’anello Scalinata in oro 18 carati e diamanti realizzato nel 1983 in limited edition e firmato dal designer Ettore Sottsass. La Pauline’s Jewellery Box presenta gioielli d’epoca tra cui una tiara fine Ottocento con smeraldi e diamanti.
Nardi, anello Omaggio a Canaletto
Nardi, anello Omaggio a Canaletto

Van Cleef & Arpels, anello con diamanti e corallo rosa
Van Cleef & Arpels, anello con diamanti e corallo rosa
Anello del designer Ettore Sottsass
Anello progettato dal designer Ettore Sottsass

Arriva il closing per Gismondi-Hyperion Lab

Gismondi 1754 porta a termine l’annunciata operazione di acquisizione di Hyperion Lab, azienda specializzata nell’ambito orafo che fornisce servizi di produzione conto terzi.  La società genovese, che è quotata sul listino Euronext Growth Milan, ha sottoscritto gli accordi definitivi per l’acquisizione da parte di Gismondi 1754 dell’intero capitale di Hyperion Lab, importante fabbrica di gioielleria alto di gamma di Valenza, nonché di aver perfezionato il closing per l’acquisizione del 51% del capitale. Al termine di tutte le fasi dell’acquisizione, Gismondi 1754 deterrà l’intero capitale sociale di Hyperion.

Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

L’operazione prevede l’acquisto della partecipazione di maggioranza per circa 1 milione di euro, di cui la metà versata subito e il resto in due rate con scadenza giugno 2024 e giugno 2025. L’accordo prevede anche un’opzione di acquisto per le partecipazioni detenute dai soci di minoranza Matteo Zamboni e Mauro Trincheri, che detengono il 12,7% del capitale di Hyperion. L’opzione è controbilanciata da una put (opzione di di vendita) a favore degli stessi, alle stesse condizioni e con le medesime tempistiche previste dall’opzione di acquisto, da esercitarsi entro sei mesi dall’approvazione del bilancio di Hyperion al 31 dicembre 2025. Fabio Magrin, attuale amministratore delegato della società acquisita rimarrà nel consiglio di amministrazione, e garantirà la propria presenza in azienda per cinque anni.

Lavorazione di gioielli di Hyperion Lab
Lavorazione di gioielli di Hyperion Lab

I gioielli belli ma strani

I gioielli più sorprendenti: dal guanto con diamanti alle manette con pavé ♦

Gioielli strani. Non ci sono solo le classiche collane con perle, oppure l’anello con solitario: designer e gioiellieri ogni tanto si lasciano andare a incredibili fantasie. Per esempio, che direste di un guanto tempestato di brillanti? C’è, ed è stato ideato da Jacob & co. Oppure potrebbero piacervi degli auricolari rosa con cristalli Swarovski. Nel caso, ci ha pensato un brand indiano che si chiama iWave. Oppure, ancora, i sandali infradito con gemma di cristallo proposti qualche anno fa da Tamara Comolli.

Flip flop con gemma intagliata, by Tamara Comolli
Flip flop con gemma intagliata, by Tamara Comolli

C’è, poi, il capitolo scarpe: gli stilisti si sono sbizzarriti a creare scarpe che sembrano gioielli o gioielli che sembrano scarpe, fate voi. Un esempio: le calzature firmate Casadei, con cristalli Swarovski. Oppure quelle di Ruthie Davis che sono piaciute, dicono, a Beyoncé, Penelope Cruz, Jennifer Lopez, e Lady Gaga. Forse il gioiello più sorprendente, però, è rappresentato dal paio di manette tempestate di brillanti firmato qualche anno fa dal gioielliere svizzero de Grisogono, che però adesso non c’è più.
Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi
Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi

Se escludiamo che siano utilizzate da poliziotti con la mania del lusso, nasce il sospetto che siano destinate agli appassionati di 50 sfumature di grigio. Meno inconsueto come oggetto, ma altrettanto prezioso è, invece, lo spry per profumo ornato con in geko composto da piccoli smeraldi colombiani, che si arrampica su rami disegnati da diamanti. Qualcuno, invece, alzerà il sopracciglio di fronte al choker-collare per cani di cuoio e oro, con pendente a forma di osso: è firmato Chopard ed è destinato ad animali di compagnia di alto lignaggio.
Chopard, collare per cani in oro e cuoio
Chopard, collare per cani in oro e cuoio

Un po’ fuori dal comune, bisogna ammetterlo, è stata anche la penna Grace Kelly di Montblanc, tempestata di diamanti e zaffiri rosa: chissà che cosa si può scrivere con un oggetto del genere. Sembra più tradizionale, ma non lo è, la gonna di Titan Industries, con disegni formati da zirconia cubica e cristalli Swarovski: attente a sedervi, però. Non poteva mancare la tecnologia: un copri iPad colorato di cristalli per sentirsi al passo con la tecnologia.

Anello della collezione My Secret Glass in oro, vetro zaffiro, opale, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello della collezione My Secret Glass in oro, vetro zaffiro, opale, diamanti di Dreamboule. Copyright: gioiellis.com
Anello hamburger in oro rosa, diamanti champagne, zaffiri, tsavorite, rubini
Anello hamburger in oro rosa, diamanti champagne, zaffiri, tsavorite, rubini by Nadine Ghosn
Guanto con 17 carati di diamanti by Jacob & co
Guanto con 17 carati di diamanti by Jacob & co
Auricolari con cristalli di Swarovski
Auricolari con cristalli di Swarovski
Manette con diamanti bianchi e neri proposta dalla maison di Ginevra De Grisogono (che ora non c'è più)
Manette con diamanti bianchi e neri proposta dalla maison di Ginevra De Grisogono (che ora non c’è più)
La penna Montblanc Grace Kelly con gemma
La penna Montblanc Grace Kelly con gemma

Che cosa regalare a una donna? Lo rivela un sondaggio

Che cosa regalare a una donna? Un sondaggio mondiale rivela che il regalo preferito dalle donne è…♦︎

Qual è il regalo che le donne apprezzano di più? Dato che state leggendo una pagina di gioiellis.com avete già indovinato la risposta. Ma qualcuno poteva avere qualche dubbio in proposito. A diradare ogni possibile interrogativo è stato un sondaggio condotto tempo fa su scala mondiale da JewelStreet, una community di designer indipendenti. Ok, la fonte è interessata a quello che è stato il risultato del sondaggio, ma i numeri sembrano chiari. E, tra l’altro, il sondaggio non si è limitato a indicare genericamente qual è il regalo preferito dalle donne, ma si è spinto anche a specificare il tipo.

Gli orecchini sono il regalo più apprezzato
Gli orecchini sono il regalo più apprezzato

La piattaforma, quindi, ha promosso un sondaggio per scoprire quali sono i regali più apprezzati dal pubblico femminile. Risultato: lo studio ha rivelato che un gioiello è il regalo più gradito dal 58% delle donne. Seguono nella classifica i biglietti per uno spettacolo (30%), profumo (23%) e una cena al ristorante (15%).

Il sondaggio ha anche focalizzato quale tipo di gioiello è più apprezzato: il 57% delle intervistate spera di ricevere orecchini in regalo. I gioielli per le orecchie, quindi, sono il tipo più apprezzato. Seguono collane (42%), bracciali (30%) e anelli (26%).

Una collana in regalo piace al 42% delle donne
Una collana come regalo piace al 42% delle donne

A proposito, il sondaggio ha anche individuato quello che le donne, perlomeno quelle intervistate, non vuole ricevere. Al primo posto c’è (sorpresa) il cioccolato (il 31% delle donne non apprezza un regalo di questo tipo). Anche i fiori non sono così richiesti (non li vuole il 17% delle donne), così come la biancheria intima (17%). Per non parlare di elettrodomestici o attrezzi per la casa come aspirapolvere e accessori per la cucina. Quindi, se avete dubbi su che cosa regalare a una donna ora avete la risposta.

Bracciali, orecchino in oro e anello con acquamarina indossati
Bracciali, orecchino in oro e anello con acquamarina by Marco Bicego

Anche Vhernier a Vicenzaoro January

L’italiana Vhernier e la catalana Facet: sono due delle novità della prossima edizione di Vicenzaoro January (19 al 23 gennaio 2024), che celebrerà il suo compleanno numero 70. Un evento che, accanto alle celebrazioni (con una mostra) del percorso della maggiore fiera europea dedicata al gioiello, si presenta ai buyer con oltre 1300 espositori, con il 40% che arriverà da 37 diversi Paesi, mentre sono previsti buyer da oltre 130 Paesi. Assieme a Vicenzaoro, come di consueta, ci sarà T.Gold, manifestazione dedicata a macchinari e tecnologie per l’oro e il gioiello, oltre a VO Vintage (19-22), evento aperto al pubblico dedicato all’orologeria e alla gioielleria vintage.

Anello di Facet indossato
Anello di Facet

Come al solito, i brand più forti si trovano nell’area Icon. Con le riconferme di brand come Damiani, Roberto Coin, Crivelli, Fope, mentre stazioneranno nello showroom al primo piano i gioielli design di Vhernier. Tra i top brand non mancano all’appello Annamaria Cammilli, Roberto De Meglio, Palmiero, Chantecler e Gismondi 1754 assieme a Vendorafa. Ancora: Leo Pizzo, Mirco Visconti, Davite & Delucchi, Giorgio Visconti, World Diamond Group, oltre ai brand-boutique di Peruffo Jewellery, Marco Dal Maso, Adolfo Courier, Serafino Consoli, Nanis, Verdi, Giovanni Ferraris, Butani, Staurino Fratelli, Barakà.
Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Tra i brand esteri, sono confermati Schreiner, Hans Krieger, Giloy, Breuning, Niessing, Jörg Heinz e Heinz Mayer, Dámaso Martinez, Carrera y Carrera e la citata Facet, oltre ad Akillis, Djula, Autore e Fabergé. Non mancherà neppure l’area della Design Room, con il debutto dell’architetto francese Michel Tortel con il brand Qitteri Paris e la collaudata partecipazione di Vicky Shawe, Karen Suen, Alessio Boschi, Marina B, JMG Designer, Busatti Milano, Miseno Jewelry, Netali Nissim, Cedille Paris, Antonini Milano, Mousson Atelier, Osi Vitoria Jewelry e Misani.
Vicenzaoro 70 logo
Vicenzaoro 70 logo

Gioielli a Parigi con Christie’s

Nella prima metà di dicembre, a Parigi , Christie’s ha presentato le vendite di Joaillerie Paris, con quasi 250 lotti. L’asta ha avuto successo: a fronte di una stima complessiva di 5,2 milioni di euro sono stati aggiudicati gioielli per quasi 8,2 milioni. Tre i temi chiave dei gioielli in vendita, che comprendevano le maggiori firme delle Maison di Place Vendôme: bestiario e animali totem, fiori come fonte inesauribile di ispirazione e perle pregiate come invito al viaggio. Il pezzo che ha raggiunto il prezzo più alto è stato un anello con diamante rotondo taglio brillante di 6,57 carati, colore D, purezza IF su oro bianco 18 carati. È stato venduto per 352.800 euro.

Spilla di Van Cleef & Arpels con smeraldi e diamanti
Spilla di Van Cleef & Arpels con smeraldi e diamanti

Un paio di orecchini di Vam Cleef &n Arpels con rubini taglio antico cuscino e ovali, diamanti rotondi, a pera e taglio marquise, platino e oro bianco 18 carati è stato venduto per 100.800 euro. Una spilla firmata Suzanne Belperron con zaffiri taglio a pera, diamanti taglio vecchio, oro giallo 18 carati, 1955-1970 circa, hanno trovato un acquirente per 22.680 euro. Una spilla di Van Cleef & Arpels con smeraldi rotondi e a goccia, a pera, marquise, rotondi e diamanti taglio baguette, platino e oro bianco 18 carati è stata venduta per 151.200 euro.

Orecchini con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels
Orecchini con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels
Orecchini con zaffiri ottagonali taglio cuscino e diamanti
Orecchini con zaffiri ottagonali taglio cuscino e diamanti
Collana con perle venduta per 277.000 euro
Collana con perle venduta per 277.000 euro

Il 51% delle donne acquista gioielli per sé

Oltre la metà delle donne acquista da sola i gioielli. E ama il metallo bianco ♦︎

Le donne di New York sono diverse da quelle di Boston, Londra, Parigi o Milano? Probabilmente no. È da leggere con attenzione, quindi il sondaggio condotto tempo fa da MVI Marketing sulle abitudini di acquisto di donne americane giovani e giovanissime, tra cui le cosiddette Millennials. Secondo il sondaggio, le ragazze nate a cavallo dell’anno Duemila, definite anche Generation Y, acquistano spesso gioielli per sé.

Shopping da Tiffany
Shopping da Tiffany

La società di analisi di mercato ha interrogato 1.001 donne di età compresa tra 25 e 40 anni situate negli Stati Uniti e con un reddito familiare di almeno 75.000 dollari. Risultato: il 51% delle donne giovani acquista gioielli per sé stessa, come gratificazione per qualche raguardo raggiunto o per il proprio piacere. Questo è un elemento interessante per chi produce gioielli: si tratta di potenziali clienti, infatti, per i prossimi 30 anni. E il fatto di avere un comportamento così autonomo nei confronti della gioielleria significa anche, probabilmente, un orientamento diverso rispetto ai gioielli classici, destinati a cerimonie o anniversari. Il 14% delle donne intervistati, invece, ha dichiarato di acquistare un gioiello come regalo per il proprio marito o partner, mentre il 17% di acquistare gioielli in coppia, probabilmente per occasioni speciali. Interessante anche la preferenza riguardo al metallo: il 35% ha indicato l’oro bianco, il 17% l’argento e il 15% il platino. Va di moda il bianco, insomma: solo il 13% ha indicato l’oro rosa e l’11% quello giallo.

L'interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels
L’interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels

Il sondaggio ha chiesto anche quali fossero i brand preferiti e, in questo caso, bisogna ricordare che l’indagine è stata condotta negli Usa. In ogni caso, sono risultate ai primi posti Tiffany, Pandora e Swarovski, in un elenco che comprendeva anche Alex e Ani, Gucci, Cartier e Tory Burch. Ma, appunto, si tratta di un risultato che vale per gli Stati Uniti.

Infine, un altro dato interessante: MVI ha chiesto alle intervistate se avrebbero acquistato un diamante sintetico, prodotto in laboratorio. Il 43% si è detta possibilista, ma incerta, il 21% non lo ha escluso, ma chiede più informazioni, mentre e il 13% ha risposto di sì, acquisterebbe un diamante sintetico.

Sogni in Place Vendôme, Parigi
Sogni in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi
Vetrina di uno store Pandora, in California
Vetrina di uno store Pandora, in California

La formula mix di Cristina Sabatini

Cristina Sabatini, fashion jewelry e colori brillanti made in New York. Ecco le ultime novità del brand ♦︎

Italiana di origini, brasiliana di nascita, statunitense di cittadinanza. Cristina Sabatini a New York ha fondato, nel 2012, un piccolo impero di accessori, tra cui gioielli vivaci, a prezzo accessibile, ma con accesso anche alle star come Lady Gaga, che li ha adottati. E si capisce perché: i gioielli di Cristina Sabatini sono vistosi, eclettici, si fanno notare. La designer ha un concetto molto elaborato delle sue creazioni: colori squillanti, pelli esotiche, resina, argento sterling, oro 18k, pietre preziose e semipreziose. Un mix originale che è in grado di stupire. Come nel caso dei suoi bracciali «da gladiatore», disponibili in dieci colori e combinazioni diverse.

Anello Serpente in bronzo placcato oro
Anello Serpente in bronzo placcato oro

La formula ha avuto successo e Cristina Sabatini, oltre a convincere star come Lady Gaga, Carrie Underwood, Rhonda Rousey, Teyonah Parris e Danielle Panabaker, ha aperto cinque boutique di lusso in giro per il mondo. La sua fashion jewelry è anche il frutto di un mix di esperienze, stili ed emozioni che ha raccolto nei suoi viaggi. Ma non solo. Se siete curiosi, sappiate che quando non progetta, Cristina trascorre il tempo con suo marito, due figli e un amato bulldog, Louis.

Orecchini Rosalie, bronzo placcato oro, madreperla
Orecchini Rosalie, bronzo placcato oro, madreperla
Anello Porto Cervo in ottone placcato oro, madreperla, rodio
Anello Porto Cervo in ottone placcato oro, madreperla, rodio
Orecchini Porto Cervo, ottone placcato oro, madreperla, abalone
Orecchini Porto Cervo, ottone placcato oro, madreperla, abalone
Collana Penelope in ottone placcato oro, madreperla
Collana Penelope in ottone placcato oro, madreperla
Anello Maldive in bronzo placcato oro, madreperla, rodio
Anello Maldive in bronzo placcato oro, madreperla, rodio
Anello Cambodia in bronzo placcato oro
Anello Cambodia in bronzo placcato oro

I puzzle di Amabile Jewels

Regalare un puzzle può essere divertente per chi ama il genere. Ma probabilmente il regalo è più apprezzato de il puzzle è anche un gioiello. Come quelli che presenta Amabile Jewels con la sua linea Puzzle. I bijoux hanno una forma ispirata alle tessere che compongono il classico passatempo e, allo stesso tempo, conservano una funzione simbolica: due diversi elementi che si uniscono fanno subito pensare al rapporto di coppia o di amicizia.
Collana o bracciale sono realizzati con un dettaglio smalto madreperlato, su argento o argento placcato oro. L’orecchino Lovli con catenina permette di creare diversi look: si può indossare in un solo buco tenendo il fiocco al lobo e la catena lunga, oppure passarlo in più buchi così da creare una spirale sull’orecchio.

Bracciale Puzzle di Amabile Jewels
Bracciale Puzzle di Amabile Jewels

Il brand Amabile è stato fondato nel 2020 da Martina Strazzer, appena ventenne. I gioielli sono in argento 925 e placcati oro. Sono proposti a un prezzo contenuto, tra 23 e 69 euro. Per farsi conoscere utilizza social media come TikTok, dove ha 1,5 milioni di follower, con contenuti divertenti utilizzando la strategia dell’emotional marketing, con l’obiettivo di coinvolgere i clienti in una storia. Nel 2022 Amabile ha fatturato 4 milioni di euro con una previsione di 10 milioni per il 2023.

Collana Puzzle in argento placcato oro
Collana Puzzle in argento placcato oro

Anello Puzzle in argento placcato oro e in solo argento
Anello Puzzle in argento placcato oro e in solo argento

Orecchini della linea Lovli
Orecchini della linea Lovli
Martina Strazzer
Martina Strazzer

Un rubino brilla con Pandolfini

Le aste di fine autunno di gioielli e orologi di Pandolfini a Firenze, svolte nello storico Palazzo Ramirez Montalvo si sono chiuse con un totale aggiudicato di 3,4 milioni di euro. Due i cataloghi, con oltre 350 lotti tra gioielli e orologi. Durante la prima giornata, dedicata ai gioielli, è stato aggiudicato per 182.700 euro un anello a fascia traforata in oro giallo e diamanti con rubino birmano taglio ovale, che ha più che raddoppiato la sua stima più alta di 80.000 euro.

Anello con zaffiro birmano taglio rotondo e diamanti
Anello con zaffiro birmano taglio rotondo e diamanti

In un momento di incertezza politica mondiale come quella che stiamo vivendo oggi, gli oggetti di lusso si confermano molto ambiti, dei beni rifugio su cui continuare ad investire.
Cesare Bianchi, capo dipartimento Gioielli e Orologi

Rolex Daytona 1990
Rolex Daytona 1990

Tra le pietre di colore in asta che hanno particolarmente attirato l’attenzione dei collezionisti stranieri, un anello con zaffiro birmano taglio rotondo e diamanti ha raggiunto i 57.960 euro. E un bracciale Tulle di Buccellati in maglia tessuta in argento e oro ha trovato un compratore per 78.120 euro. Ottime performance anche per l’anello solitario con diamante taglio antico, battuto per 60.480 euro, a cui si affianca il bracciale a forma di Pantera di Frascarolo venduto per 17.640 euro. Anche gli orologi, il 30 novembre, hanno attirato l’attenzione. Sono stati i modelli sportivi e in acciaio a suscitare maggiore interesse, con particolare riferimento ai modelli più recenti Rolex. Un modello in acciaio e oro di Rolex Daytona del 1990 è stato battuto a 30.240 euro. Mentre un Patek Philippe Nautilus con cassa monoblocco in acciaio ha superato le aspettative arrivando a 88.200 euro. Il Cartier Tank Cintree degli anni Venti con cassa rettangolare ha raggiunto i 40.320 euro.

Patek Philippe Nautilus
Patek Philippe Nautilus