Anelli - Page 4

[:it][:it]Anelli per tutti: matrimonio, fidanzamento, misura, come sfilare un anello, come allargare un anello, diamante, solitaire.[:][:]

Il lusso extra large di Chatila

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Uno dei marchi di gioielleria più esclusivi del mondo è Chatila. La Maison è stata fondata nel 1860 ed è rimasta un’azienda a conduzione familiare, con i nipoti del fondatore attivamente coinvolti nella gestione quotidiana dell’azienda. Chatila opera a tra Ginevra e Londra ma, in realtà, i gioielli sono disegnati in Italia e a Parigi, anche se le gemme sono poi montate sul gioiello finale dagli artigiani della casa. Se cercate una boutique di Chatila, provate nelle vie più dello shopping di lusso: si trovano showroom nelle strade più prestigiose, come Rue du Rhône a Ginevra, Old Bond Street a Londra e Madison Avenue a New York.

Collana di diamanti con sette smeraldi colombiani da 4 a 23 carati
Collana di diamanti con sette smeraldi colombiani da 4 a 23 carati

La storia della Maison, però, non inizia a Londra, ma a Birut, dove il fondatore, George Chatila aprì la sua bottega. Ora è la terza e quarta generazione, Nicholas Chatila e i suoi figli, Marwan, Edward e Carlos, che possiedono l’attività e continuano sulle orme del fondatore. Nel 1983 la ditta si è trasferita in Svizzera. Oggi uno showroom di punta di Chatila in Rue du Rhône a Ginevra, mentre l’altro principale si trova nella Old Bond Street di Londra. Un nuovo showroom è stato aperto a Riad nel 2003 e un altro, a Doha nel 2014.

Anello moi et toi in oro con diamanti fancy
Anello moi et toi in oro con diamanti fancy

La specialità di Chatila sono i super diamanti. È stata tra le prima, tra l’altro, a utilizzare grandi diamanti colorati. È di Chatila, inoltre, uno dei pochi diamanti rossi al mondo, The Flame of Argyle. Tutti i membri della famiglia prendono parte al processo di selezione e valutazione di pietre preziose uniche e rare. Un esempio di rarità è l’anello con un diamante chamaleon di 4,29 carati taglio radiant. La definizione di chamaleon si riferisce al fatto che è un rarissimo diamante con sfumature che cambiano secondo l’intensità della luce che lo colpisce. Probabilmente cambierà colore anche la persona che deciderà di acquistarlo, quando saprà il prezzo.

Collana di diamanti
Collana di diamanti
Collana con pendente composto da diamanti colorati di diverse tonalità: marrone-verde, marrone, arangio-giallo, arancio-marrone. Peso complessivo di 11,5 carati
Collana con pendente composto da diamanti colorati di diverse tonalità: marrone-verde, marrone, arangio-giallo, arancio-marrone. Peso complessivo di 11,5 carati
Parure di diamanti e smeraldi colombiani
Parure di diamanti e smeraldi colombiani
Anello con smeraldo colombiano di 17 carati e diamanti
Anello con smeraldo colombiano di 17 carati e diamanti
Collana con zaffiro pendente
Collana con zaffiro pendente






Il West negli occhi di Lisa Eisner

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Cheyenne. New York. Parigi. Los Angeles. Ex editor di Vogue. Esperta di moda. Fotografa di rodeo. Editore di libri con Greybull Press. E, infine, designer di gioielli. Si descrive con queste parole Lisa Eisner, che vive e lavora nella città della California. Nonostante le tante passioni, le molteplici attività e gli ancora più numerosi progetti, la designer ha lanciato la sua prima collezione di gioielli fatti a mano nel 2014. E ha continuato. Ama una certa atmosfera western: i turchesi amati anche dai nativi americani, antichi minerali incastonati in bronzo oppure oro. Del Wyoming, dove è nata, utilizza una giada nera. E persino (più raramente), ha inserito nei gioielli piume dipinte.

Orecchini Kingman con turchese
Orecchini Kingman con turchese

Visto che, con il marito, 30 anni fa si è trasferita a Los Angeles, a un passo da Hollywood, a ispirarla su come progettare i suoi gioielli è stato un mito del cinema: Tony Duquette, costumista, scenografo e anche eclettico designer di gioielli. I suoi pezzi sono grandi, originali, con un’aria vintage e un po’ selvaggia allo stesso tempo. Esattamente quello che si si aspetta da lei.

Bracciale in bronzo con ametista
Bracciale in bronzo con ametista
Bracciale Defayo in bronzo con turchese
Bracciale Defayo in bronzo con turchese
Collana Defayo in bronzo con ametista
Collana Defayo in bronzo con ametista
Bracciale in bronzo con ametiste
Bracciale in bronzo con ametiste
Orecchini Asteroid con tormalina brown
Orecchini Asteroid con tormalina brown
Collana, pezzo unico, con giada nera
Collana, pezzo unico, con giada nera

Orecchini in bronzo con turchese
Orecchini in bronzo con turchese

Anello in bronzo e lapislazzulo
Anello in bronzo e lapislazzulo







Fope rinnova Vendôme

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Fope rinnova la collezione di successo Vendôme. Ecco quali sono le novità ♦︎

Rinnovare il successo senza abbandonare il successo. Sembra la filosofia di Fope, Maison di Vicenza che punta a stabilire un legame saldo con le proprie clienti. E questo è possibile con la proposta di collezioni che durano nel tempo: i gioielli sono così sempre attuali, dai classici. Ma, natualmente, questo non vuol dire lasciare immutata l’offerta e le collezioni. Come nel caso di Vendôme, collezione che è tra i best seller di Fope e che è stata rinnovata con l’aggiunta di rubini, zaffiri, diamanti con taglio baguette o princess.

Collezione Vendôme di Fope, indossata
Collezione Vendôme di Fope, indossata

Vendôme è caratterizzata dalla maglia ovale in oro, sempre morbida grazie alla brevettata tecnologia Flex’it, che permette una elasticità sorprendente alla trama in oro rosa o bianco. Un sistema che è utilizzato non solo per rendere flessibili bracciali e collier, ma anche gli anelli: un aspetto particolarmente apprezzato perché rende più piacevoli da indossare i gioielli. Con i nuovi pezzi della collezione è stato introdotto un nuovo gioco di colori e lucentezza grazie a un sottile nastro in oro che abbraccia la superficie della rondella stondata. Altra novità sono gli anelli che, oltre a essere Flex’it oppure a fascia, propongono un richiamo più astratto al motivo dominante per un effetto ancora più contemporaneo.

Bracciale in oro rosa con rondella con diamante baguette
Bracciale in oro rosa e rondella con diamante baguette
Bracciale in oro bianco e rondella con ribino
Bracciale in oro bianco e rondella con ribino
Bracciale in oro bianco e rondella con zaffiro
Bracciale in oro bianco e rondella con zaffiro
Bracciale in oro bianco e rondella con diamante princess
Bracciale in oro bianco e rondella con diamante princess
Anello in oro rosa e rondella con diamante baguette
Anello in oro rosa e rondella con diamante baguette
Anelli in oro bianco e rondella con rubino e zaffiro
Anelli in oro bianco e rondella con rubino e zaffiro

Orecchini in oro bianco e rubino
Orecchini in oro bianco e rubino







Katherine Jetter, dai canguri alla Grande Mela

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I gioielli della designer australiana, con base a New York, Katherine Jetter ♦︎

In quale parte del mondo può essere nata una designer che descrive un anello come composto da tormalina azzurra e spinelli color rosso canguro? Avete indovinato: Katherine Jetter è nata a Melbourne, Australia. Ma non dovete immaginarla come la sorella di Mr. Crocodile Dundee. Lei spiega, infatti, che ha trascorso la maggior parte della sua giovinezza in Inghilterra, Germania, Italia e Svizzera, e quindi parla fluentemente tedesco, francese e italiano, ovviamente oltre all’inglese. Insomma, australiana con una ampia visione del mondo, che nel 2018 l’ha portata anche al Couture Show, dove ha incontrato il suo mito, Stephen Webster. E questo offre anche un’ulteriore indicazione sulla sua predilezione: gioielli, di lusso, ma anche vivaci e moderni. E dato che, ricordiamolo, è australiana, qual è una delle sue pietre predilette? Avete indovinato ancora: l’opale. Che è stata la pietra con cui ha iniziato la carriera di designer: un piccolo opale blu con cui Katherine ha creato un semplice ed elegante anello.

Anello con opale nero e spinelli rossi
Anello con opale nero e spinelli rossi

L’aspetto più sorprendente, però, è che Katherine prima di fondare la sua Maison di gioielli a Londra ha conseguito una laurea in psicologia clinica e ha lavorato in una delle più grandi banche d’affari, la JP Morgan. Esperienze che, forse (molto forse) le sono servite per la sua seconda vita, iniziata con i corsi al classico Istituto Gemmologico d’America (Gia) dove si è diplomata. Dopo il salto dalla psiche alle gemme, infatti, ha lavorato per vari gioiellieri internazionali di alta gamma, tra cui De Beers. La sua Maison è nata quindi a New York City, come nei film con il «sogno americano». Viaggi, esperienza e una buona fantasia hanno fatto il resto. Ah, manca un dettaglio: ha scalato le vette del Machu Picchu e del Kilimangiaro. Non si può dire certo che sia pigra.

Collana con pendente in opale e diamanti
Collana con pendente in opale e diamanti
Orecchini in rodio verde e diamanti
Orecchini in rodio verde e diamanti
Orecchini con smeraldi Muzo e perle di Tahiti
Orecchini con smeraldi Muzo e perle di Tahiti
Collana con smeraldi Muzo e perle di Tahiti
Collana con smeraldi Muzo e perle di Tahiti

Anello con opale nero e diamanti
Anello con opale nero e diamanti

Orecchini con tormalina rosa e smalto viola
Orecchini con tormalina rosa e smalto viola







La multicultura di Nana Fink

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La nuova collezione di gioielli di Nana Fink, dalla Svizzera a Los Angeles, passando per Londra e Beirut ♦︎

Dalla vecchia Europa a due passi da Hollywood, Los Angeles. Ma il percorso di Nana Fink è diverso da quello abituale di tante altre designer anche per un altro motivo: da ragazza la designer ha studiato psicologia clinica e management a Basilea e Zurigo. Poi, ha completato il suo dottorato di ricerca nel campo della salute materna. Insomma, ha iniziato a lavorare per la scienza, come ricercatrice presso la Harvard Medical School. Che cosa ha a che fare questo con la gioielleria? Solo Nana Fink ha la risposta. Ma forse è proprio il mix tra scienze, arte e cultura ad aver stimolato la creatività. Il risultato è, in ogni caso, un successo internazionale, visto che i suoi gioielli sono venduti a Los Angele nel flagship store di Paul Smith, così come a Basilea, Beirut o Sankt Moritz, a Londra così come a Tinos, in Grecia.

Anello in opale andean intagliato, oro rosa e diamanti
Anello in opale andean intagliato, oro rosa e diamanti

Anche lo stile testimonia uno spirito trasversale, capace di attraversare esperienze diverse, tra linee moderne e icone dell’età classica. Come i gioielli proposti per la stagione 2018, realizzati esclusivamente a mano, in Svizzera.

Anello in oro rosa con crisoprasio intagliato e diamante
Anello in oro rosa con crisoprasio intagliato e diamante
Collana multigemma di Nana Fink
Collana multigemma di Nana Fink
Liz ring. Acquamarina, diamanti, zaffiro rosa, oro rosa e bianco
Liz ring. Acquamarina, diamanti, zaffiro rosa, oro rosa e bianco
Pendente Lowenkind in oro rosso
Pendente Lowenkind in oro rosso
Orecchini in oro rosa, calcedonio intagliato, diamanti
Orecchini in oro rosa, calcedonio intagliato, diamanti
Anello in oro rosa con acquamarina e citrino
Anello in oro rosa con acquamarina e citrino

Anello in oro rosa e bianco
Anello in oro rosa e bianco







Hemmerle, la frontiera dell’alta gioielleria

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I gioielli di Hemmerle: le raffinate e inimitabili invenzioni del gioielliere di Monaco di Baviera ♦

In Germania è un’istituzione. Negli Stati uniti una celebrità. Nel mondo Hemmerle, fondata nel 1893, è conosciuto come uno dei nomi dell’alta gioielleria più all’avanguardia, perché con una storia secolare iniziata nel 1893 a Monaco, ha innovato la tradizione ottocentesca dei gioielli berlinesi in ferro incastonando un diamante in una montatura dello stesso metallo. Era il 1995 e da allora Stefan Hemmerle ha continuato nell’uso, coraggioso, di ottone, rame, acciaio e legno, come sfondo a pietre preziose, spesso rare e sempre abbinate in maniera inconsueta. Ma, secondo la leggenda, l’idea è nata grazie a  un cliente che detestava le gemme troppo appariscenti e indossava gioielli in ferro berlinese dell’inizio del XIX secolo.

Orecchini con tormaline  e granati demantoidi in vortici alluminio
Orecchini con tormaline e granati demantoidi in vortici alluminio

Oggi è Christian Hemmerle a guidare l’azienda, insieme a sua moglie Yasmin e ai genitori Stefan e Sylveli. L’approccio creativo è geniale: trattare con pari dignità materiali comuni e pietra preziose, ferro, alluminio, ciottoli e pietre di luna, così come come diamanti e rubini. Il risultato è un mix di rigorosa opulenza, di severa sensualità a ritmo di contrapposizioni tra colori e superfici, di finiture opache e lucide, di geometria e dinamismo. E di asimmetrie nelle sfumature.
Anello in bronzo e oro bianco con zaffiro dello Sri Lanka di 11,8 carati
Anello in bronzo e oro bianco con zaffiro dello Sri Lanka di 11,8 carati

Tutto questo senza che griffe o punte che sostengono le pietre siano visibili. Insomma, una buona dose di tecnica, che gli Hemmerle attribuiscono a un’attitudine ingegneristica tutta tedesca, ma non si vede. Quello che si nota invece è un certo realismo, ma di design. La Maison utilizza tecniche del passato, come la lavorazione a maglia di pietre tagliate a tutto tondo sulla seta, assieme a sistemi innovativi (per la gioielleria), come anodizzare l’alluminio per creare nuovi colori.

Orecchini con diamanti e due miniature a smalto del XVIII secolo che raffigurano due dame
Orecchini con diamanti e miniature a smalto del XVIII secolo che raffigurano due dame
Orecchini con oltre 250 diamanti brown su bronzo e oro bianco
Orecchini con oltre 250 diamanti brown su bronzo e oro bianco
Bracciale Harmony ispirato all'Egitto, acquistato nella collezione permanente Cooper Hewitt,  Smithsonian Museum
Bracciale Harmony ispirato all’Egitto, acquistato nella collezione permanente Cooper Hewitt, Smithsonian Museum
Bracciale Harmony, acquistato dal Victoria and Albert Museum di Londra
Bracciale Harmony, acquistato dal Victoria and Albert Museum di Londra
Anello con diamante romboidale
Anello con diamante romboidale

Orecchini con due kunziti di 30 carati ciascuna e pavé di zaffiri su argento
Orecchini con due kunziti di 30 carati ciascuna e pavé di zaffiri su argento







Autunno a colori con Stephen Silver

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Nella Silicon Valley, oltre ai colossi del mondo digitale e a centinaia di start-up, c’è posto anche per la tradizionale gioielleria, che piace anche ai manager del metaverso. A proporre gioielli preziosi e ammirati è Stephen Silver, gemmologo, geologo, e anche filantropo. In 40 anni, Silver ha accresciuto la sua fama legata al taglio di diamanti e pietre preziose colorate, oltre che e nel design di gioielli. Oggi Stephen Silver è affiancato dal figlio Jared. Ufficio e boutique hanno sede a Menlo Park, proprio dove ha sede Facebook, ops, Meta.

Orecchini di diamanti lunghi circa 12 centimetri (4 pollici): sulla superficie sono incastonati diamanti per 12,84 carati
Orecchini di diamanti lunghi circa 12 centimetri (4 pollici): sulla superficie sono incastonati diamanti per 12,84 carati

Tra le novità del gioielliere americano ci sono, per esempio, gli orecchini di diamanti lunghi circa 12 centimetri (4 pollici): sulla superficie sono incastonati diamanti per 12,84 carati.  Una collana di diamanti e pelle intrecciata, invece, è realizzata con 41,42 carati totali di diamanti taglio brillante rotondo: può anche essere trasformata in un paio di bracciali impilabili o abbinabili, uno completamente tempestato di diamanti e l’altro un polsino in pelle impreziosito da diamanti.

Choker in pelle con diamanti convertibile in due bracciali
Choker in pelle con diamanti convertibile in due bracciali

Un design contemporaneo ed elementi più spigolosi contraddistinguono la collana in pelle dorata intrecciata a mano, dove al centro spicca un’ametista taglio smeraldo da 80,85 carati, circondata da una corona di diamanti. Un anello, invece, presenta una pietra centrale di tormalina rosa taglio cuscino da 6,43 carati, affiancata da 1,17 carati totali di tormaline blu taglio trillion. La tonalità rosa lampone abbinata a pietre laterali blu-verdi e incastonata in prezioso oro rosa 18 carati crea una tavolozza autunnale perfettamente ricca.

Collana in pelle dorata intrecciata a mano con al centro un'ametista taglio smeraldo da 80,85 carati
Collana in pelle dorata intrecciata a mano con al centro un’ametista taglio smeraldo da 80,85 carati

Anello con tormalina rosa taglio cuscino da 6,43 carati, affiancata da 1,17 carati di tormaline blu taglio trillion
Anello con tormalina rosa taglio cuscino da 6,43 carati, affiancata da 1,17 carati di tormaline blu taglio trillion

Orecchini chandelier con diamanti taglio marquise per un totale di 17,93 carati (colore FG, purezza VS2-SI1) su platino
Orecchini chandelier con diamanti taglio marquise per un totale di 17,93 carati (colore FG, purezza VS2-SI1) su platino

Bracciale a maglia in oro bianco 18 carati con elemento centrale in oro rosa 18 carati, con 3,00 carati totali di diamanti rotondi a taglio brillante (colore HI e SI1-SI2)
Bracciale a maglia in oro bianco 18 carati con elemento centrale in oro rosa 18 carati, con 3,00 carati totali di diamanti rotondi a taglio brillante (colore HI e SI1-SI2)







Un anello per due dita

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Come indossare gli anelli che coprono due dita: sono alla moda, sono belli, sono vistosi. Ma la controindicazione è… ♦︎

Un anello per due dita. Sembra un po’ come quelle offerte commerciali nei supermercati: paghi uno e prendi due. Ma non è così. Gli anelli che vestono due dita (e in alcuni casi tre) sono molto alla moda e non sempre sono economici, anche se non mancano i modelli alla portata di qualsiasi tasca (o borsetta). In effetti sono molte le Maison di gioielleria che hanno deciso di aggiungere i two fingers ring al proprio listino: in questa pagina ne trovate una rassegna.

Anello con acquamarina indossato
Anello con acquamarina di 72 carati, indossato

Ma come si indossano gli anelli a due dita? Dipende. Se sono molto semplici possono essere tranquillamente infilati sulle dita anche durante il giorno. Forse solleveranno un po’ di curiosità nelle vostre colleghe sul luogo di lavoro, ma non sembreranno esagerati. Se, invece, optate per anelli molto elaborati, magari con pietre colorate, oppure se il gioiello è particolarmente prezioso, è meglio indossarlo nelle serate importanti. Una festa, un cocktail, un happy hour, un teatro, una discoteca: sono tutte occasioni in cui sfoggiare un anello multiplo. Al contrario, non è una buona idea sfoggiare anelli troppo vistosi in ufficio: potrebbero suscitare l’invidia delle vostre colleghe, oppure suggerire l’idea che il vostro stipendio è troppo alto. Questo scrupolo non vale, però, se lavorate in un ambiente molto creativo: pubblicità, moda e, magari, gioielleria.

Anello in diamanti per due dita di Messika
Anello in diamanti per due dita di Messika

Gli anelli che coprono due dita, quando sono molto grandi e ricchi, sono anche molto delicati: la possibilità di impigliare l’anello nella stoffa, oppure di urtarlo contro una superficie che può graffiarlo o deformarlo sono maggiori. Chi sceglie di indossare un anello che copre due dita, insomma, deve raddoppiare anche l’attenzione.

Come pulire un anello doppio? Allo stesso modo degli altri: acqua appena tiepida, una goccia di sapone liquido, spazzolino da denti morbido.

Modella con orecchino e anello doppio di Yeprem, indossati
Modella con orecchino e anello doppio di Yeprem, indossati

 

Melissa Keye, anello a due dita in oro 18 carati e rubino
Melissa Keye, anello a due dita in oro 18 carati e rubino







Semplicità preziosa per Calvin Klein

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Calvin Richard Klein nel 2022 compie 80 anni (auguri), ma la sua firma rimane fresca. Lo stilista americano, che ha lanciato nel 1968 l’azienda che è diventata semplicemente Calvin Klein, come altri stilisti oltre all’abbigliamento ha dato il suo nome anche a una gamma di profumi, orologi, e gioielli. Si tratta di fashion jewelry, un genere che conta su parecchie appassionate, che puntano più sul logo del gioiello che sulla preziosità del materiale, spesso in semplice metallo con pvd o placcatura dorata.

Orecchini della linea Minimal Circular
Orecchini della linea Minimal Circular

Per i suoi gioielli Calvin Klein predilige la semplicità, come nei bracciali o negli anelli della linea Minimal Circular, con superfici increspate. Più accentuato, invece, il design della linea Minimal Linear, che utilizza una geometria che è un mix tra forma circolare e linea diritta. La linea Playful Repetition, invece, utilizza il contrasto tra superfici lavorate e lisce. I gioielli sono in acciaio inox in colore naturale, oppure rosa o giallo, in alcuni casi con l’aggiunta di cubic zirconia.

Collane Minimal Linear
Collane Minimal Linear
Anelli Minimal Linear
Anelli Minimal Linear
Orecchini Playful Repetition
Orecchini Playful Repetition
Collane Playful Repetition
Collane Playful Repetition
Orecchini in acciaio placcato
Orecchini in acciaio placcato
Bracciale in acciaio placcato
Bracciale in acciaio placcato

Orecchini Playful Repetition
Orecchini Playful Repetition







Sogni d’oro con Stroili

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La cosa migliore che possa capitare a chi va a letto, se si escludono attività amorose, è fare sogni d’oro. Espressione che indica un completo stato di relax, con in più un filmato più piacevole di quelli proposti da Netflix o dai programmi televisivi. L’espressione Golden Dream ha dato anche il nome a una delle collezioni di Stroili, marchio italiano di gioielleria a prezzo accessibile, che per l’estate 2022 presenta un vasto numero di gioielli. Il nome non è casuale, oltre ad anelli e orecchini dalla foggia tradizionale, ce ne sono altri che sono ispirati ai dreamcatcher, i tradizionali acchiappasogni dei nativi americani.

Collana Golden Dream
Collana Golden Dream

I dreamcatcher sono formati da cerchi a cui sono legate delle piume: erano (o sono) utilizzati come amuleto per proteggere i sogni dei bambini. E alcuni dei gioielli della Golden Dream Collection hanno una forma simile, con piume accennate, e sono realizzati in metallo placcato oro e pietre cubic zirconia colorate. Altri gioielli, invece, seguono una linea classica, come gli anelli eternity, sempre con cubic zirconia bianche o colorate.

Bracciale con cristalli colorati
Bracciale con cristalli colorati
Anello in metallo placcato con cubic zirconia
Anello in metallo placcato con cubic zirconia
Anello eternity con cubic zirconia azzurri
Anello eternity con cubic zirconia azzurri
Anello solitario con cubic zirconia
Anello solitario con cubic zirconia
Orecchini in metallo placcato oro con cubic zirconia
Orecchini in metallo placcato oro con cubic zirconia

Orecchini in metallo placcato della linea Golden Dream
Orecchini in metallo placcato della linea Golden Dream







Aria di tropici con Beck Jewels

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L’isola di Curaçao (e dintorni) è stata una colonia olandese nel Mar dei Caraibi fino al 1954. Ma è nota soprattutto come località turistica, nota come paradiso per le immersioni e il diving. È anche il luogo in cui è nata Rebecca Zeijdel-Paz, designer che a New York, nel quartiere di Williamsburg, ha fondato a Beck Jewels. Oltre a un’amaca appesa nel soggiorno di casa sua, Rebecca Zeijdel-Paz conserva nel suo lavoro le sfumature dei vivaci colori dell’isola. Spiagge e case in stile olandese, ma dipinte con allegria caraibica si tramutano in gioielli che, per esempio, si chiamano Scuba, Grote (una località di Curaçao) o Larkò, dal nome di una conchiglia tropicale.

Orecchini Grotto in oro 18 carati e tormalina
Orecchini Grotto in oro 18 carati e tormalina

Rebecca Zeijdel-Paz, però, porta nei suoi gioielli anche gli studi a Firenze, dove ha imparato ad apprezzare le forme classiche del gioiello, che l’ha portata nel 2008 a fondare il marchio Beck Jewels, dopo un apprendistato da Carolina Herrera a New York. I gioielli in argento placcato realizzati con cristalli Swarovski, nel 2021 hanno lasciato il posto a pezzi in oro 14 o 18 carati, diamanti, topazi o tormaline. Merito, si fa per dire, delle riflessioni durante i lockdown da covid. Una costrizione particolarmente pesante per una donna cresciuta tra le spiagge e il mare dei Tropici, ma che ha portato Rebecca verso una nuova frontiera.

Anello Karò in oro 18 carati e diamante
Anello Karò in oro 18 carati e diamante
Bracciale La Ola Wave, in oro 18 carati
Bracciale La Ola Wave, in oro 18 carati
Anello Marea con smalto nero e oro 14 carati
Anello Marea con smalto nero e oro 14 carati
Orecchini con perle e smeraldi
Orecchini con perle e smeraldi
Anello Grotto in oro e topazio
Anello Grotto in oro e topazio

Anello Grotto in oro e tormalina
Anello Grotto in oro e tormalina







Il viaggio di Gucci nell’Hortus Deliciarum

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Il giardino delle delizie, Hortus Deliciarum, era un manoscritto medievale scritto da Herrad di Landsberg una suora alsaziana dell’Abbazia di Hohenburg , oggi meglio conosciuta come Mont Sainte-Odile. È stat forse la prima enciclopedia, iniziata nel 1167 come strumento pedagogico per i giovani novizi del convento. Oggi, però, è una collezione di alta gioielleria di Gucci. La terza collezione che prende il nome dal lavoro della monaca medioevale (la prima è stata presentata nel 2019). In effetti, la nuova collezione si ispira ad altro: a Roma, innanzitutto, che è anche la città del direttore creativo della Maison, Alessandro Di Michele.

Bracciale con diamanti, topazio, acquamarina, della collezione Hortus Deliciarum
Bracciale con diamanti, topazio, acquamarina, della collezione Hortus Deliciarum

E, invece del Medioevo, Hortus Deliciarum fa un salto di circa sette secoli per atterrare tra il Settecento e l’Ottocento, quando il neo classicismo fece riscoprire le vestigia del passato. In Europa per i giovani ricchi, nobili e intellettuali dei Paesi del Nord si diffuse l’uso del Gran Tour attraverso l’Italia, alla scoperta del passato dell’epoca classica. La collezione si divide in cinque capitoli.

Orecchini in oro giallo, diamanti, peridoto, rubellite, tormalina
Orecchini in oro giallo, diamanti, peridoto, rubellite, tormalina

Per questo alcuni gioielli della nuova collezione Hortus Deliciarum utilizzano medaglioni realizzati in micro mosaico tra il 1850 e il 1870 e che raffigurano monumenti e architetture il Colosseo, Piazza San Pietro, il Pantheon com’era nell’Ottocento, i Fori Romani, il Tempio di Vesta, il Tempio di Ercole a Cori, le Cascate di Tivoli, la Piramide Cestia. Questi medaglioni sono applicati a collane o bracciali che si rivelano un grand tour di gemmologia. Rubellite, topazio imperiale, berillo giallo, tormalina, granato, oltre naturalmente alle pietre preziose, costituiscono la tavolozza utilizzata da Alessandro Di Michele.

Bracciale in oro, diamanti, ametista, rubellite, tormalina
Bracciale in oro, diamanti, ametista, rubellite, tormalina

Il quale, però, oltre al Gran Tour pensa anche all’art déco, agli anni Quaranti, fino ad arrivare ai viaggi giovanili degli anni Settanta, con un viaggio nel tempo assieme a Jessica Chastain, volto della campagna di advertising. Uno dei capitoli della collezione riguarda, per esempio, le perle, portate in Occidente con viaggi in Oriente attraverso l’Indonesia, l’Australia o la Polinesia.

Collana con granato mandarino, perle South Sea e diamanti
Collana con granato mandarino, perle South Sea e diamanti
Collana con diamanti e smeraldi
Collana con diamanti e smeraldi
Collana con diamanti e ametista intagliata
Collana con diamanti e ametista intagliata
Collana con diamanti, peridoto, topazio e medaglione in micro mosaico
Collana con diamanti, peridoto, topazio e medaglione in micro mosaico

Orecchini con diamanti, topazio, granato, rubellite, tormalina
Orecchini con diamanti, topazio, granato, rubellite, tormalina

Jessica Chastain con una collana della collezione Hortus Deliciarum
Jessica Chastain con una collana e orecchini della collezione Hortus Deliciarum







I nastri di alta gioielleria di Philippe Lauras

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È bello spiccare il volo. Philippe Lauras ha prodotto lavori per Maison come Jar, Fred, Harry Winston, Van Cleef et Arpels, Marina Bulgari… A un certo punto della vita, però, ha giustamente deciso che poteva creare anche qualcosa per sé stesso: a GemGèneve il designer francese ha così portato il frutto della sua esperienza. Sono gioielli che riflettono non solo la capacità tecnica, realizzativa, ma anche un gusto estetico che sta alla pari con quello delle più famose marche parigine. Fiocchi e volute, intrecci e nastri realizzati in oro e diamanti, oppure zaffiri, smeraldi, spinelli e così via, sono di alta gioielleria. La collezione si chiama Falbala e nasce da un lavoro di fantasia attorno a un nastro. A volte questo nastro è legato intorno al dito per formare un anello pieno di volume e delicatezza. Altre volte il nodo forma un orecchino le cui volute ornano delicatamente il viso.

Orecchini Promesse, oro rodiato nero e diamanti
Orecchini Promesse, oro rodiato nero e diamanti

Una strada che Philippe Lauras ha percorso a partire dalla scuola di gioielleria di Parigi (BJOP), abbinata a una formazione aggiuntiva in gemmologia, corsi di disegno, volume e modellazione. Tutto ciò è servito, nei primi anni Ottanta, a un lavoro con i due laboratori parigini riconosciuti per la realizzazione dei pezzi più esigenti e prestigiosi della gioielleria francese e internazionale. Abbiamo già citato i marchi con cui l’abilità del designer si è cimentata.

Orecchini Impatiente, oro rodiato nero e spinelli
Orecchini Impatiente, oro rodiato nero e spinelli

Con questa esperienza, nel 1995, Philippe Lauras ha creato un suo laboratorio vicino a Parigi, posizionato sulla progettazione di pezzi unici per i grandi nomi della gioielleria. Si è perfezionato in collaborazione con Victoire de Castellane (Dior). E oggi lancia la prima collezione che, spiega, unisce eleganza e raffinatezza. Tutti gioielli sono ovviamente creati e interamente realizzati a mano nel laboratorio. I pezzi sono mobili, leggeri, che aiutano a mettere in movimento i gioielli, dando così vita ai gioielli. I diamanti utilizzati sono naturali, qualità D.E/VVS, garantita dalla certificazione internazionale Kimberley.

Anello Falbala, oro rodiato nero e spinelli
Anello Falbala, oro rodiato nero e spinelli
Orecchini Falbala, oro, smeraldi e zaffiri rosa
Orecchini Falbala, oro, smeraldi e zaffiri rosa
Anello Falbala, oro rodiato nero e diamanti
Anello Falbala, oro rodiato nero e diamanti
Orecchini Falbala, oro rodiato nero e zaffiri rosa
Orecchini Falbala, oro rodiato nero e zaffiri rosa
Orecchini Elégance, oro rodiato e diamanti
Orecchini Elégance, oro rodiato e diamanti
Philippe Lauras. Copyright: gioiellis.com
Philippe Lauras. Copyright: gioiellis.com






L’alta gioielleria di Heting

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Hè Tíng ( ) è una parola in lingua cinese che fa parte del Padiglione acquatico dell’Eremita Lin ( 水亭), antico poema della dinastia Song, scritto da Yaozuo Chen. Ai giorni nostri è anche una Maison di alta gioielleria che prende il nome, semplificato, di Heting. Il poema racconta la storia di un eremita contemplativo che vive in un giardino pacifico, prendendosi il tempo di ammirare e riflettere sul mondo che lo circonda. Non sorprende, quindi, che la fondatrice di Heting, Carina Wong, tragga dalla natura la sua ispirazione.

Collana in oro 18 carati, smalto, diamanti, tsavorite
Collana in oro 18 carati, smalto, diamanti, tsavorite

L’osservazione dell’ambiente naturale si traduce in gioielli sofisticati che hanno come soggetto funghi, insetti, foglie. Oro e pietre preziose, assieme allo smalto e giadeite, sono gli elementi che servono a Carina Wong per comporre gioielli di lusso, ma che richiamano allo stesso tempo atmosfere delicate. E forse, per qualcuno, anche il mondo degli gnomi.

Carina Wong, tra l’altro, è una designer dalle molteplici qualità: oltre a essere una virtuosa della gioielleria, eccelle anche in attività come calligrafia, sculture in legno, la lavorazione del metallo e gemmologia. Dopo essersi laureata al Gemological Institute of America di Hong Kong, ha fondato Heting nel 2015, tra artigianato e alta gioielleria. Crede fermamente che la mano umana sia insostituibile quando si tratta di creare oggetti d’arte, e sostiene l’importanza di preservare e continuare questo patrimonio, trasmettendo queste conoscenze e abilità alla prossima generazione di artigiani.

Orecchini in oro 18 carati, perla nera e tsavorite
Orecchini in oro 18 carati, perla nera e tsavorite
Anello Mushroom in oro 18 carati, smalto, tsavorite, diamanti
Anello Mushroom in oro 18 carati, smalto, tsavorite, diamanti
Anello Little Anello doppio Little Cratures, in oro bianco 18 carati, diamanti, smalto
Anello Little Anello doppio Little Cratures, in oro bianco 18 carati, diamanti, smalto
Spilla libellula in oro 18 carati, smalto
Spilla libellula in oro 18 carati, smalto

Spilla in oro 18 carati, smalto, diamanti, zaffiri
Spilla in oro 18 carati, smalto, diamanti, zaffiri







Nuove geometrie di Etho Maria

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Le nuove geometrie senza compromessi di Etho Maria, maison che accosta ceramica e diamanti ♦︎

Nata nella patria della filosofia, Atene, Etho Maria ha scelto la filosofia del lusso con un pizzico di sorpresa. La Maison, che dalla Grecia si è presto allargata al resto d’Europa e agli Usa, è ancorata all’idea dei gioielli con tanta geometria. Non a caso Euclide ed Archimede era  no greci. Geometria, ma preziosa. E sorprendente. Come quando Etho Maria ha presentato una collezione che abbina la ceramica rossa a sfavillanti diamanti bianchi. Senza dubbio un abbinamento che è rimasto nella memoria. L’idea, tra l’altro, ha fruttato riconoscimenti come il Diamond Classic al Centurion Design Awards 2018 e l’Editor’s Choice ai Centurion Design Awards 2017 di Scottsdale, in Arizona.

Bracciale in oro con diamanti marquise e ovale, con tocchi di smalto
Bracciale in oro con diamanti marquise e ovale, con tocchi di smalto

Oltre alla ceramica rossa, la Maison ha anche deciso di utilizzare il binomio ceramica-diamanti anche con altri colori, come bianco o nero. L’effetto funziona sempre. Accanto a questa serie di gioielli che utilizzano una estetica innovativa a un tecnica orafa altrettanto raffinata, la Maison propone gioielli più tradizionali, ma sempre con un design che non dimentica lo stile moderno che, per esempio, non tralascia pietre tagliate con la forma del triangolo. Gioielli che sono stati scelti da catene di lusso, come Neiman Marcus o Saks Fifth Avenue per vendite ad hoc.

Orecchini in oro bianco con zaffiri blu e lapis
Orecchini in oro bianco con zaffiri blu e lapis
Orecchini pendenti in oro bianco con zaffiri blu e diamanti
Orecchini pendenti in oro bianco con zaffiri blu e diamanti
Anello in oro giallo, diamanti, ceramica
Anello in oro giallo, diamanti, ceramica
Orecchini in oro giallo, diamanti, ceramica
Orecchini in oro giallo, diamanti, ceramica
Collana con zaffiri verdi e diamanti brown
Collana in oro con zaffiri verdi e diamanti brown

Collana  in oro rosa con zaffiri blu e diamanti
Collana in oro rosa con zaffiri blu e diamanti







Il mondo è piccolo per Alexander Laut

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La vocazione per i colori e uno strano mix tra lo spirito libero delle Hawaii e l’anima della Russia nei gioielli di Alexander Laut ♦︎

Da Mosca (Russia) alle Hawaii (Usa) è un lungo salto. Non è solo una distanza geografica, ma anche culturale. Ed è il passo compiuto da Alexander Laut, designer nato nella capitale della Russia, a quel tempo Unione Sovietica, nel 1967, ma che all’inizio degli anni Novanta ha scelto di spostarsi nell’arcipelago in mezzo all’Oceano Pacifico. Per studiare gioielleria? No, prima di diventare designer di preziosi Laut ha lavorato come giornalista, fotografo e proprietario di una galleria. Gemme e gioielli, però, li aveva sempre trovati interessanti. E ora i gioielli sono la sua vocazione a tempo pieno.

Anello in platino con tsavoriti e granato mandarino
Anello in platino con tsavoriti e granato mandarino

La svolta nella vita del gioielliere russo è stata l’incontro con Ronald Winston, figlio ed erede del grande Harry Winston, che lo ha incoraggiato a diventare designer e a fondare il brand che porta il suo nome, nel 2003. La Maison Alexander Laut è riservata ai veri appassionati di gioielli, sparsi in tutto il mondo, dal Brasile al Giappone, dagli Stati Uniti ai Paesi Arabi.

Della sua anima russa è rimasta la passione per le pietre dai colori vivaci, come tormaline, zaffiri, rubini, alessandriti. La sua esperienza nel Pacifico gli ha invece aggiunto la conoscenza delle perle. Ma sono i cocktail ring, colorati, grandi e fantasiosi i gioielli in cui si esprime meglio, assieme ai grandi orecchini pendenti.

Anello con spinello a forma di cuore e zaffiri
Anello con spinello a forma di cuore e zaffiri
Orecchini con tsavorite e zaffiri
Orecchini con tsavorite e zaffiri
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco, diamanti, acquamarina e tsavorite
Orecchini in oro bianco, diamanti, acquamarina e tsavorite
Bracciale in oro bianco, rubini, zaffiri e tsavorite
Bracciale in oro bianco, rubini, zaffiri e tsavorite

Orecchini in oro con diamanti e rubini ovali
Orecchini in oro con diamanti e rubini ovali







Cose da sapere sull’anello nuziale

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Perché l’anello di matrimonio, o fede nuziale, si indossa sul dito anulare (in molti Paesi occidentali)? È una storia lunga, ma interessante. Ecco che cosa bisogna sapere sull’anello nuziale ♦ 

1 Una storia magica. Nell’antichità il dito anulare era considerato magico in molte culture. Lo indicano ancora molti dei nomi dati a questa parte della mano in parecchie lingue. In cinese l’anulare è 无名指, cioè un dito senza nome. Anche in sanscrito, l’antica lingua diffusa in India, il nome per il dito anulare è anamika (senza nome). Nel passato, inoltre, era diffusa la convinzione che dal dito anulare partisse una vena che andava dritta al cuore. Non a caso questa vena era chiamata amoris vena, cioè in lingua latina «vena dell’amore». Di conseguenza, l’anello matrimoniale andava indossato proprio sul quarto dito della mano sinistra.

Immagine russa del primo Novecento, colorata. L'anello è sul dito anulare della mano sinistra
Immagine russa del primo Novecento, colorata. L’anello è sul dito anulare della mano sinistra

2 Dai Romani al Medioevo. L’anello di matrimonio, anulus pronubis, era all’inizio di ferro e poi d’oro. Era donato dallo sposo durante la cerimonia di fidanzamento. Solo nell’alto Medioevo, dopo l’anno Mille, è stata introdotta l’usanza di benedire l’anello nuziale e infilarlo al dito della sposa in una cerimonia religiosa. Nell’Europa medievale, durante il matrimonio cristiano è diventata una tradizione donare l’anello. All’inizio era infilato in sequenza sul dito indice, medio e anulare della mano sinistra. Alla fine, è stato lasciato sul dito anulare. Ma teoricamente, in Inghilterra la scelta del dito è libera: dal 1549 sul Libro di Preghiere si legge che «l’anello deve essere posto sulla mano sinistra», senza specificare il dito.

Raffaello Sanzio, La gravida, circa 1505
Raffaello Sanzio, La gravida, circa 1505

3 Viva la differenza. In ogni caso, non in tutti i Paesi l’anello nuziale è portato sulla mano sinistra. In alcune nazioni europee, l’anello è indossato sulla mano sinistra prima del matrimonio, ma poi trasferito a destra durante la cerimonia. Una sposa che segue il rito greco-ortodosso (in Grecia o in Russia, per esempio), indossa l’anello sulla mano sinistra prima della cerimonia, poi lo sposta a destra dopo il matrimonio.

Nei Paesi di rito cristiano ortodosso, ma anche alcuni di religione cattolica romana o protestanti, l'anello nuziale è indossato sul dito anulare della mano destra.
Nei Paesi di rito cristiano ortodosso, ma anche alcuni di religione cattolica romana o protestanti, l’anello nuziale è indossato sul dito anulare della mano destra

4 Sulla destra. Dovete comportarvi così se vi sposate in Serbia, Bulgaria, Armenia, Russia, Grecia, Georgia, Ucraina, Polonia, Austria, Ungheria, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Danimarca, Spagna, Venezuela.

5 Chi va a sinistra. L’anello resta invece sulla mano sinistra in Italia, Irlanda, Svezia, Croazia, Slovenia, Turchia, Egitto, Giordania, Messico, Australia, Sud Africa, Canada, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Regno Unito. Anche se indossarlo sulla mano destra non è raro. Il Brasile sta a metà: l’anello è indossato sulla mano destra fino al giorno delle nozze, quando viene spostato alla mano sinistra.

Anelli sulla mano sinistra
Anelli sulla mano sinistra

6 Terza via. Esistono tradizioni che prevedono un dito diverso dall’anulare: nelle cerimonie di nozze ebraiche l’anello è posto sul dito indice, anche se altre usanze prevedono invece l’uso del dito medio o pollice. Oggi di solito molti ebrei spostano l’anello al dito anulare destro dopo la cerimonia.

Anello sul dito indice
Anello sul dito indice

7 Incerti. L’anello di nozze non fa parte tradizionale del matrimonio religioso musulmano. C’è però chi desidera indossarlo o regalarlo, come testimonianza d’amore. In questo caso, in un paese islamico l’anello può essere indossato sia sulla mano sinistra (in Iran) o sul dito anulare destro. Nei Paesi islamici è comunque molto diffusa l’abitudine di regalare l’anello di fidanzamento. Anche in India gli anelli non sono una tradizione nel matrimonio, anche se l’usanza si sta diffondendo, come pegno d’amore. Gli uomini generalmente indossano gli anelli sulla mano destra e le donne sulle mani sinistra.

In questo caso, in un paese islamico l’anello può essere indossato sia sulla mano sinistra (in Iran) o sul dito anulare destro
In questo caso, in un paese islamico l’anello può essere indossato sia sulla mano sinistra (in Iran) o sul dito anulare destro

8 Destra o sinistra? Dipende: ci sono buone ragioni per scegliere una o l’altra mano. Sulla destra si nota di più, dato che la maggior parte delle persone usa questa mano per spostare oggetti o salutare. Per contro, sulla destra si usura prima e, se ha incastonata una pietra, c’è il rischio di urtarla e rovinare il gioiello. Giulia Netrese 

Fede nuziale in oro
Fede nuziale in oro
L'origine dello scambio anelli
L’origine dello scambio anelli
L’anello sul dito anulare della mano sinistra era già in voga al tempo degli antichi Romani
L’anello sul dito anulare della mano sinistra era già in voga al tempo degli antichi Romani






 

Anna Maccieri Rossi di notte e di giorno

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Ci sono raffinati orologi che prevedono la visualizzazione Day & Night, in modo da distinguere immediatamente le fasi della giornata. Anna Maccieri Rossi ha passato molti anni a occuparsi di orologi di lusso, il lato oscuro della Forza (scherziamo) prima di passare  alla gioielleria. Forse sono i ricordi degli anni alle spalle che hanno ispirato la nuova collezione Night & Day, che ha presentato al Couture di Las Vegas. Si tratta di una linea di gioielli che mantiene intatto lo stile e la tecnica adottata dalla designer, che non a caso utilizza dettagli che fanno parte della tradizione della orologeria, a partire dai quadranti.

Collana Night & Day, in oro, turchese, madreperla
Collana Night & Day, in oro, turchese, madreperla

La collezione Night & Day presenta due diversi colori, con una predilezione per blu e azzurro a indicare la notte, mentre per il lato giorno le tonalità diventano più vivaci. Gioielli reversibili che possono essere indossati da un lato o dall’altro, in sintonia con le ore della giornata o più semplicemente con il proprio umore. Accanto all’oro, la designer utilizza materiali come madreperla, turchese, giada rosa, lapislazzulo, avventurina, malachite, occhio di tigre per anelli, collane, pendenti.

Anello in oro 14 carati con cuore in labradorite
Anello in oro 14 carati con cuore in labradorite
Anna Maccieri Rossi. Copyright: gioielli.com
Anna Maccieri Rossi. Copyright: gioielli.com
Anello con madreperla dipinta a mano, foglia oro e turchese
Anello con madreperla dipinta a mano, foglia oro e turchese

Anello regolabile in oro con disco di madreperla dipinto a mano
Anello regolabile in oro con disco di madreperla dipinto a mano

Collana in oro con pietre dure e pendente removibile e reversibile
Collana in oro con pietre dure e pendente removibile e reversibile

Catena Francesca in oro 18 carati
Catena Francesca in oro 18 carati







Alta gioielleria Dior con Print

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Victoire de Castellane ha il merito di sorprendere senza limitazioni all’estetica della sua alta gioielleria. Come ormai è tradizione, Dior ha presentato le sue collezione di couture a Parigi con vista sull’estate. La collezione di alta gioielleria quest’anno si chiama Print. Come il verbo stampare in lingua inglese. L’idea della direttrice creativa di Dior pare sia stata quella di disegnare stampe sui gioielli, qualunque cosa significhi. Ma, volendo, Print è anche un’abbreviazione di printemps, primavera, e una collezione del genere è sempre anche un nuovo inizio. In ogni caso, la collezione Print comprende 137 pezzi unici.

Spilla con zaffiri, diamanti e smeraldi
Spilla con zaffiri, diamanti e smeraldi

Anelli, collane, bracciali, orecchini non deludono le aspettative: sono una sintesi di icone classiche, come il fiocco in diamanti da cui pende una tormalina Paraiba. Oppure gemme che compongono geometrie, rigorose o morbide come nella spilla che forma un’onda disegnata da smeraldi, diamanti e zaffiri. Le gemme, però, non sono mai utilizzate come simbolo di ricchezza, ma si inseriscono nello stile omogeneo che dà vita alla collezione. Da vedere e indossare, più che da stampare.

Orecchini, con smeraldi, zaffiri, diamanti
Orecchini, con smeraldi, zaffiri, diamanti
Collana con smeraldo taglio briolette
Collana con smeraldo taglio briolette
Anello con zaffiri
Anello con zaffiri
Anello con al centro un diamante taglio ovale
Anello con al centro un diamante taglio ovale
Anello con cluster di diamanti di forma diversa
Anello con cluster di diamanti di forma diversa
Bracciale in oro con opale, zaffiri, diamanti
Bracciale in oro con opale, zaffiri, diamanti
Collana in oro bianco, diamanti e tormalina Paraiba
Collana a fiocco in oro bianco, diamanti e tormalina Paraiba

Collana della collezione Print in oro bianco e diamanti
Collana della collezione Print in oro bianco e diamanti







Daniela Villegas al mare

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Gioielli a forma di granchi e pesci di Daniela Villegas: il fascino del mare e di minerali esotici ♦︎

«Ho iniziato presto, ho preso il mio cane / E ho visitato il mare / Le sirene nel seminterrato /sono uscite per guardarmi». Inizia così una poesia di Emily Dickinson dedicata al mare. Le onde, gli oceani, le rive, la misteriosa vita sott’acqua sono sempre state uno spunto per la fantasia e una fonte di ispirazione di artisti e creativi in genere. Fa parte di questa pattuglia di innamorati del mare Daniela Villegas, designer messicana con base a Los Angeles. Una buona parte dei suoi gioielli, che da sempre riprendono la forma di piccoli o grandi animali, è dedicata alle creature che vivono nel mare.

Collana Tangaroa, in oro giallo, diamanti, opale e zaffiri
Collana Tangaroa, in oro giallo, diamanti, opale e zaffiri

Pesci, ma soprattutto granchi, sono realizzati in oro, giallo o rosa, pietre come tormalina, granati, zaffiri, ma anche la inusuale ocean jasper. Si tratta di una pietra multicolore che si trova in Madagascar. Spesso ha la forma di un ciottolo levigato, quasi sferico multicolore. L’ocean jasper è stato descritto come un diaspro orbicolare, ma secondo altri è calcedonio minerale. Alcuni minerali sono composti anche di agata e piccoli cristalli di quarzo chiaro. Una pietra perfetta per gioielli che profumano di mare.

Collana Anathaunta in oro 18 carati e tormalina
Collana Anathaunta in oro 18 carati e tormalina
Anello Thalasa in oro con diamanti brown, citrino, zaffiri, opale
Anello Thalasa in oro con diamanti brown, citrino, zaffiri, opale
Anello Bebesito Shark in oro 18 carati e opale
Anello Bebesito Shark in oro 18 carati e opale
Ciondolo in oro e zaffiro blu
Ciondolo in oro e zaffiro blu
Anello Glaucus in oro rosa con acquamarina, zaffiri, diamanti
Anello Glaucus in oro rosa con acquamarina, zaffiri, diamanti
Sunny Ring in oro 18 carati, zaffiro verde, ametista, diamanti
Sunny Ring in oro 18 carati, zaffiro verde, ametista, diamanti

Lanternita, oro rosa, perle, ocean jasper
Lanternita, oro rosa, perle, ocean jasper







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