Victoire de Castellane ha il merito di sorprendere senza limitazioni all’estetica della sua alta gioielleria. Come ormai è tradizione, Dior ha presentato le sue collezione di couture a Parigi con vista sull’estate. La collezione di alta gioielleria quest’anno si chiama Print. Come il verbo stampare in lingua inglese. L’idea della direttrice creativa di Dior pare sia stata quella di disegnare stampe sui gioielli, qualunque cosa significhi. Ma, volendo, Print è anche un’abbreviazione di printemps, primavera, e una collezione del genere è sempre anche un nuovo inizio. In ogni caso, la collezione Print comprende 137 pezzi unici.
Anelli, collane, bracciali, orecchini non deludono le aspettative: sono una sintesi di icone classiche, come il fiocco in diamanti da cui pende una tormalina Paraiba. Oppure gemme che compongono geometrie, rigorose o morbide come nella spilla che forma un’onda disegnata da smeraldi, diamanti e zaffiri. Le gemme, però, non sono mai utilizzate come simbolo di ricchezza, ma si inseriscono nello stile omogeneo che dà vita alla collezione. Da vedere e indossare, più che da stampare.