Anelli - Page 11

[:it][:it]Anelli per tutti: matrimonio, fidanzamento, misura, come sfilare un anello, come allargare un anello, diamante, solitaire.[:][:]

Intarsi, gemme, contrasti: le ispirazioni vintage di Retrouvaí

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Una pietra dentro l’altra pietra: la tecnica dell’intarsio con materiali diversi è antica ed è quella adottata per molti gioielli da Kirsty Stone (un nome, un destino), designer canadese del brand Retrouvaí, con sede a Los Angeles. La designer si è trasferita negli Stati Uniti subito dopo la laurea e ha co-fondato uno studio di architettura con un’amica, prima di scegliere la gioielleria. Forse anche per questo imprinting le geometrie dei gioielli sono così precise. Il nome del brand necessita di una spiegazione: è una parola che si ispira alla pronuncia di Retrovailles, termine francese che indica qualcosa che ricongiunge al passato. In questo caso la tecnica dell’intarsio.

Orecchini con granati incastonati in opale rosa
Orecchini con granati incastonati in opale rosa

Ma non solo: la designer ha un debole per gli oggetti vintage e i suoi gioielli, anche se hanno una forma moderna, alludono spesso a qualcosa che è lontano nel tempo, come gli anelli stile chevalier o i pendenti che sembrano dei cammeo. Per esempio, gli anelli-bussola sembrano indicare la nostalgia di luoghi altrove. I gioielli di Retrouvaí sono spesso realizzati con pietre inusuali. Come rodocrosite, lapislazzuli e turchese accolgono gemme di tipo diverso, come la morganite, e creano un piacevole contrasto. Spesso con un contrasto tra una superficie opaca e una trasparente.

Pendente con tormalina e morganite su corniola
Pendente con tormalina e morganite su corniola
Anello con turchesi e zaffiro viola
Anello con turchesi e zaffiro viola
Anello Lollipop con rubino e opale rosa
Anello Lollipop con rubino e opale rosa
Anello in oro con zaffiro viola
Anello in oro con zaffiro viola
Pendente con onice e smeraldo
Pendente con onice e smeraldo

Pendente Puzzle con tormalina, smeraldo, rubino, turchese, zaffiro e corallo
Pendente Puzzle con tormalina, smeraldo, rubino, turchese, zaffiro e corallo







Polly Wales, quando le pietre si tuffano nell’oro

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Dimenticate i classici gioielli con una pietra incastonata, tenuta ferma da una banda  metallica, in oro, argento o acciaio. C’è anche un’alternativa a questa tecnica antica: è quella di Polly Wales, designer che ha fondato la sua Maison a Londra nel 2010. Polly Wales, infatti, ha deciso di cambiare metodo: le sue pietre sono letteralmente affondate nell’oro di anelli o pendenti. La sua tecnica è stata chiamata Cast-Not-Set.

Pendente in oro con zaffiri rosa
Pendente in oro con zaffiri rosa

Da Londra a Los Angeles, dove attualmente lavora Polly Wales, lo stile non è mutato: le pietre preziose sono sempre inserite direttamente nell’oro fuso, con il risultato di una forma vagamente irregolare. Ma, anche se le gemme sembrano inserite in modo casuale, i gioielli sono realizzati con una sofisticata abilità artigianale.

Anello a forma di teschio con diamanti di diversi colori
Anello a forma di teschio con diamanti di diversi colori

Nel metallo la designer inserisce sia diamanti di tutti i colori sia pietre semi preziose, come la tormalina. L’effetto estetico è unico: i gioielli di Polly Wales, proprio grazie a questa tecnica di incastonatura, si distinguono nettamente da quelli di altri gioiellieri.

Orecchini a bottone Constellatiion in oro 18 carati e zaffiri rosa
Orecchini a bottone Constellatiion in oro 18 carati e zaffiri rosa
Anello Skull in oro, con zaffiri e diamanti
Anello Skull in oro, con zaffiri e diamanti
Anello Long Lace Petal in oro, con zaffiri verdi e neri, diamanti, diamanti
Anello Long Lace Petal in oro, con zaffiri verdi e neri, diamanti, diamanti
Anello in oro con zaffiri di diversi colori
Anello in oro con zaffiri di diversi colori
Orecchini Constellatiion in oro 18 carati e zaffiri bianchi
Orecchini Constellatiion in oro 18 carati e zaffiri bianchi
Anello in oro a banda con zaffiri rosa
Anello in oro a banda con zaffiri rosa

Collana in oro con pendente con zaffiri
Collana in oro con pendente con zaffiri







Oscar Massin, nasce un nuovo antico brand

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Far rivivere i nomi dei grandi designer del passato è un’operazione che si ripete spesso. È così, per esempio, per Fulco di Verdura, oppure René Lalique. Ora è la volta di Oscar Massin, grande gioielliere belga nato nel 1829. Una nuova Maison, infatti, nasce a Parigi con il nome di Oscar Massin, ma debutta negli Stati Uniti. Nell’Ottocento Oscar Massin il gioielliere si trasferì a Parigi e lavorò come gioielliere in Place Vendôme. Mostrò i suoi gioielli anche alla celebre Esposizione Universale di Parigi, nel 1867, e ricevette la medaglia d’oro. Era, insomma, un rivale dei contemporanei Frédéric Boucheron e Louis-François Cartier.

Orecchini a cerchio in oro bianco, diamanti di laboratorio
Orecchini a cerchio in oro bianco, diamanti di laboratorio

Scomparso nel 1895, Massin è stato dimenticato. Finora. La nuova Maison che utilizza il nome del gioielliere è stata fondata da Frederic de Narp, Ceo di Oscar Massin, (ed ex Ceo globale di Harry Winston), e da Sandrine de Laage, direttrice creativa, con Coralie de Fontenay, presidente (tutte e due ex Harry Winston e Cartier). Ma con una grande differenza rispetto al gioielliere del passato: la Maison utilizza diamanti creati in laboratorio Latitude, che considera climaticamente neutri (sono i primi a soddisfare i più elevati standard di responsabilità ambientale ed etica di SCS Global Services), assieme a oro e platino riciclato. Il brand ha un link con Luximpact, una società finanziaria con sede in Lussemburgo che controlla aziende nel settore del lusso, mentre tra gli investitori ci sono anche Kate Hudson e la stilista Rachel Zoe.

Data la sua eredità e il suo spirito, se Oscar Massin fosse ancora in circolazione, molto probabilmente sfiderebbe l’intero settore con un’enfasi sull’innovazione e la sostenibilità. Questa è la nostra ispirazione e ambizione per il marchio.
Frederic de Narp

Bracciale in oro giallo e diamanti di laboratorio
Bracciale in oro giallo e diamanti di laboratorio

Lo stile dei gioielli di Oscar Massin vuole mantenere un legame quello che caratterizzava il gioielliere belga. In particolare, con la montatura in filigrana. I fili di oro che compongono i gioielli assumono così, qualche volta, l’aspetto di un pizzo. Una linea di gioielli si chiama, appunto, Filigree (filigrana). I gioielli hanno un prezzo tra i mille e i 30.000 euro.

Anello a banda in oro giallo
Anello a banda in oro giallo
Anello in oro giallo e diamanti di laboratorio
Anello in oro giallo e diamanti di laboratorio
Orecchini Filigree a cerchio in oro giallo
Orecchini Filigree a cerchio in oro giallo
Orecchini Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio
Orecchini Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio
Anello Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio
Anello Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio






 

Arte e gioielli di Antonio Seijo

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Un artista capace di unire il sole e il mare di Marbella al lago e le montagne di Ginevra. Questo strano, ma efficiente, connubio dà vita ai gioielli di Antonio Seijo, uno dei più fantasiosi gioiellieri in attività. Ma descriverlo come gioielliere è riduttivo, perché la sua creatività abbraccia anche la scrittura e lo studio. Tutte conoscenze che si riflettono nei suoi gioielli, come quelli dedicati al mondo dell’antico Egitto, in cui orecchini e anelli sono ispirati alle divinità venerate dai faraoni.

Orecchini che rappresentano due falchi, simbolo del dio egizio Horus, con diamanti, oro, argento annerito
Orecchini che rappresentano due falchi, simbolo del dio egizio Horus, con diamanti, oro, argento annerito

Antonio Seijo, che lavora tra l’isola spagnola e la città svizzera, fa parte di una dinastia di gioiellieri attivi in Andalusia giù due secoli fa. I temi dei suoi pezzi di alta gioielleria spaziano dalle stelle al dio Baâl ma, accanto agli elementi narrativi, a colpire è soprattutto il risultato: gioielli non solo fantasiosi, ma anche ricchi, realizzati con pietre speciali, come le grandi acquamarina oppure l’opale nero, con accostamenti sorprendenti, forme originali. Lui stesso è un gemmologo esperto di diamanti, pietre colorate e materiali pregiati. E di recente al suo lavoro è stato dedicato un grande libro illustrato con le immagini dei suoi gioielli (Antonio Seijo, Editions du Regard, lingua francese‏, copertina rigida, ‎‏251 pagine).

Anello con 46 tsavoriti, granato demantoide, due tormaline
Anello con 46 tsavoriti, granato demantoide, due tormaline
Orecchini in argento e oro, 256 diamanti, 920 zaffiri e rubini, opale nero, giada
Orecchini in argento e oro, 256 diamanti, 920 zaffiri e rubini, opale nero, giada
Anello in oro bianco con grande acquamarina
Anello in oro bianco con grande acquamarina
Anello con opale nero e gemme multicolori
Anello con opale nero e gemme multicolori
Anello Atom con tsavorite, smeraldi, zaffiri, rubini
Anello Atom con tsavorite, smeraldi, zaffiri, rubini
Il libro dedicato ad Antonio Seijo
Il libro dedicato ad Antonio Seijo
Orecchini ispirati all'antico Egitto
Orecchini ispirati all’antico Egitto
Pendente con grande acquamarina di 102 carati: su un lato il geroglifico dell'acqua, sull'altro, il sacro Bennu, l'airone appollaiato sulla punta dorata della piramide
Pendente con grande acquamarina di 102 carati: su un lato il geroglifico dell’acqua, sull’altro, il sacro Bennu, l’airone appollaiato sulla punta dorata della piramide







Gli anelli tra manga e videogiochi di Takayas Mizuno

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È un gioielliere giapponese che lavora a Los Angeles. Non solo: Takayas Mizuno è anche un artista di Ikebana, quarta generazione di una famiglia specializzata in composizioni di fiori. Insomma, si direbbe un animo pieno di poesia. Ma Takayas, che disegna e produce personalmente i suoi gioielli, ha deciso di volare anche sulle ali del fantasy. Una buona parte della sua produzione, infatti, è costituita da anelli ispirati ai manga, ai cartoni animati giapponesi e persino ai videogiochi più popolari.

Anello in oro bianco con rubini ispirato  all'ambientazione gotica del videogioco Bloodborne e dai misteriosi Cainhurst Knights
Anello in oro bianco con rubini ispirato all’ambientazione gotica del videogioco Bloodborne e dai misteriosi Cainhurst Knights

D’altra parte, che cosa fanno i giovani prima di sposarsi? Giocano alla Playstation o su altre piattaforme con videogiochi come Final Fantasy o Bloodborne. Oppure come l’anello ispirato a due figure del folklore giapponese, come Kitsune, volpe che possiede abilità paranormali che aumentano man mano che invecchiano, e Sesshōmaru, antagonista trasformato in antieroe nella serie manga e anime Inuyasha.

Anello di fidanzamento elfico in oro rosa e rubini
Anello di fidanzamento elfico in oro rosa e rubini

Acquistare un anello di fidanzamento o una fede nuziale ispirata a personaggi o situazioni legare al mondo fantasy, insomma, può mantenere un legame con la propria giovinezza. Gli anelli sono, comunque, gioielli in piena regola, in oro e pietre preziose come diamanti, rubini o zaffiri.

Anello che unisce Kitsune, volpi con abilità paranormali del folklore giapponese, con Sesshōmaru, antieroe nella serie manga e anime Inuyasha
Anello che unisce Kitsune, volpi con abilità paranormali del folklore giapponese, con Sesshōmaru, antieroe nella serie manga e anime Inuyasha
Anello Lightning con topazio blu e citrino ispirato a Final Fantasy
Anello Lightning con topazio blu e citrino ispirato a Final Fantasy
Anello con diamanti e rubini ispirato al videogioco Persona 5
Anello con diamanti e rubini ispirato al videogioco Persona 5
Anelli ispirati a Final Fantasy VII: fiori di Aerith, il mistico Lifestream e l'Angelo con un'ala
Anelli ispirati a Final Fantasy VII: fiori di Aerith, il mistico Lifestream e l’Angelo con un’ala

Anello con zaffiro   all'interno di una luna crescente e una stella incastonata, ispirata allo Star Seeker Keyblade dal libro «Kingdom Hearts».jpg
Anello con zaffiro
all’interno di una luna crescente e una stella incastonata, ispirata allo Star Seeker Keyblade dal libro «Kingdom Hearts».jpg







L’Odyssey di Suciyan

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Il designer turco Arman Suciyan, che ha lavorato a lungo per Stephen Webster, ha realizzato una collezione ispirata alla Odissea di Omero ♦︎

L’Odissea è stata scritta da Omero quando le città greche costellavano l’odierna Turchia. Ed è a Istanbul che Arman Suciyan è nato 46 anni fa. Ed è sempre nella più grande città della Turchia che Suciyan ha scritto la sua Odissea. O, più precisamente, la collezione Odyssey l’ha disegnata e poi realizzata in argento, bronzo oro e pietre preziose. Si tratta, infatti, di una collezione di gioielli dedicata alla grande epica antica. Ma i gioielli non hanno nulla di antico, perché Arman Suciyan ha vissuto un percorso professionale non legato alla tradizione turca, anche se da ragazzo ha iniziato come orafo nel bazar al fianco di Misak Toros, quarta generazione di una famiglia armena turca con una lunga tradizione di gioielleria.

Anello a forma di ali di Arman Suciyan
Anello a forma di ali di Arman Suciyan

Ma è stato solo l’inizio. Dopo aver appreso i segreti alla base della gioielleria, ha frequentatp il prestigioso Kent Institute of Art & Design, in Gran Bretagna e poi ha lavorato a Londra per Stephen Webster. Una collaborazione durata fino al 2004. E dopo alcuni anni trascorsi a Milano, Arman è tornato ad Istanbul nel 2008, per dedicarsi completamente al suo brand. Un lavoro che, tra l’altro, gli è valso il prestigioso DeBeers Jewelry Design Award.

Orecchini Swooping Crane
Orecchini Swooping Crane

Orecchini a goccia con zaffiri rosa
Orecchini a goccia con zaffiri rosa

Anello con zaffiri gialli e tormalina rosa
Anello con zaffiri gialli e tormalina rosa

Anello a forma di civetta con diamanti grigi
Anello a forma di civetta con diamanti grigi
Anello con tormaline e zaffiri
Anello con tormaline e zaffiri
Anello in argento della collezione Odyssey
Anello in argento della collezione Odyssey
Anello con diamanti grigi e opale
Anello con diamanti grigi e opale
Earcuff in argento e pietre
Earcuff in argento e pietre

Orecchini con tormaline rosa
Orecchini con tormaline rosa







Primavera Altissima con Bronzallure

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Nuovi gioielli da Bronzallure, il brand milanese di gioielli made in Italy di Milor. Tra le ultime novità c’è la collezione Altissima, che comprende una serie di gioielli realizzati con la lega Golden Rose placcata oro rosa 18 carati con l’aggiunta di cubic zirconia o spinelli neri. La collezione comprende anelli, orecchini, bracciali e collane realizzati con la tecnica del pavé oppure in stile tennis. I prezzi sono contenuti grazie alla resa speciale della lega brevettata nel 2015 dalla Maison, Golden Rose.

Anello a fascia placcato oro rosa con cubic zirconia
Anello a fascia placcato oro rosa con cubic zirconia

Si tratta di una lega nobilitata in bronzo, particolarmente adatta ad essere utilizzata nell’ambito dell’industria dell’oreficeria, gioielleria o bigiotteria. Messa a punto con l’expertise dell’Università di Padova, questa lega, secondo il brevetto, «permette un miglioramento delle caratteristiche e dei risultati finali del prodotto finito». La lega è composta principalmente da rame (oltre il 90%), a cui viene aggiunto stagno fino all’8-9%: un metallo che aggiunge buone caratteristiche meccaniche e grande resistenza alla corrosione. Circa il 3%, invece, è argento. Il metallo, poi, viene placcato in oro 18 carati.

Anello multifilo placcato oro rosa e con cubic zirconia
Anello multifilo placcato oro rosa e con cubic zirconia
Bracciale stile tennis con cubic zirconia
Bracciale stile tennis con cubic zirconia
Orecchini placcati oro 18 carati con cubic zirconia
Orecchini placcati oro 18 carati con cubic zirconia
Orecchini pendenti con spinelli neri
Orecchini pendenti con spinelli neri
Orecchini pendenti in stile tennis con cubic zirconia
Orecchini pendenti in stile tennis con cubic zirconia

Anello a cerchio con spinelli neri
Anello a cerchio con spinelli neri







Una Jarretiere al polso

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Un piccolo marchio italiano di gioielleria che si ispira a un accessorio femminile: la giarrettiera. Che si trasforma in bracciali e anelli elastici ♦︎

Un brand nato come omaggio a un capo di abbigliamento femminile e, un tempo, anche maschile: la giarrettiera o, al francese, la Jarretiere. L’idea è venuta nel 1999 a due imprenditori bresciani, Liliana Avallone, che nel 2003 ha persino fondato l’Ordre des femme de la Jarretiere, con l’obiettivo di valorizzare l’immagine femminile, e il marito Enzo Avallone. In realtà, però, non ci sono gioielli destinati a sorreggere le calze, ma bracciali e anelli realizzati in oro e con all’interno un sistema elastico capace di adattare il gioiello al corpo di chi li indossa. Ma il curioso nome del brand non è l’unico segno di distinzione: uno speciale trattamento chimico dei materiali plasma l’oro 18 carati e ricopre un’anima interna elastica in acciaio su moduli a molla d’oro.

Bracciale Jarretiere in oro bianco con diamanti
Bracciale Jarretiere in oro bianco con diamanti

In questo modo l’oro può anche assumere colori diversi dal classico giallo e rosa, come blu e nero, oltre a mantenere l’elasticità. Un’altra linea di gioielli, invece, utilizza la ceramica, sempre con un trattamento che rende elastico il pezzo da indossare. Buona parte dei gioielli Jarretiere sono destinati ai mercati esteri (si trovano in vendita online), ma anche in Italia. A proposito, il brand riporta il motto dell’Ordine della Giarrettiera: Honi soit qui mal y pense, cioè maledetto sia chi pensa male. Siete avvertiti.  

Anello espandibile in oro e diamanti
Anello espandibile in oro e diamanti
Anello espandibile Jarretiere in oro e diamanti
Anello espandibile Jarretiere in oro e diamanti
Bracciale flessibile in oro bianco e diamanti
Bracciale flessibile in oro bianco e diamanti

Bracciale Shanghai in oro giallo e bianco 18 carati e diamanti, con motivo floreale
Bracciale Shanghai in oro giallo e bianco 18 carati e diamanti, con motivo floreale

Bracciale in ceramica
Bracciale in ceramica







Primavera color oro per Michael Kors

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Chi acquista un vestito o un gioiello firmato da una delle aziende della moda vuole qualcosa che si distingua dal resto, ma non troppo. Anzi, il più delle volte desidera che il suo oggetto, abito o gioiello che sia, diventi un’icona riconosciuta, simbolo di uno status o dell’appartenenza a una delle tribù che affollano, per esempio, lo street style. Fa parte di questa categoria anche il brand americano Michael Kors, che da tempo propone anche accessori e bijoux accanto alle linee di abiti.

Gioielli indossati di Michael Kors
Gioielli indossati di Michael Kors

Per la primavera 2022, il marchio Michael Kors, che è realizzato da Fossil, presenta bijoux in metallo con pvd oro con logo ben visibile, che da semplice segno di riconoscimento diventa motivo di design nella composizione di anelli, grosse catene per bracciale e collana, in stile un po’ rapper, e grandi orecchini a cerchio. I prezzi sono all’incirca sui 200-250 dollari o euro per bracciale e collana, 150-160 per gli orecchini, mentre per l’anello si scende approssimativamente a 130.

Bracciale a catena in pvd dorato
Bracciale a catena in pvd dorato
Collana a catena in pvd dorato
Collana a catena in pvd dorato
Anello in metallo conn pvd dorato
Anello in metallo con pvd dorato

Orecchini Michael Kors in metallo con pvd dorato
Orecchini Michael Kors in metallo con pvd dorato







Gli anelli dei reali britannici

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Gli anelli di fidanzamento delle protagoniste della famiglia reale britannica. Quelli di Kate Middleton, Meghan Markle, Camilla e… ♦︎

I tanti appassionati di cronache dalla famiglia reale britannica si preparano a nuove nozze. Dopo quelle del principe Harry e Maghen Markle ci sono state quelle di Eugenie, secondogenita di Andrew e Sarah Ferguson, con Jack Brooksbank, poi quelle Beatrice di York con Edoardo Mapelli Mozzi. Oppure di nobili legati in qualche modo alla famiglia reale, come Lady Gabriella Windsor, figlia del principe e principessa Michael di Kent, che si è sposata con Thomas Kingston.

Lady Gabriella Windsor con Thomas Kingston
Lady Gabriella Windsor con Thomas Kingston

Il padre della sposa, il principe Michael di Kent, è figlio di George, duca di Kent e di Marina di Grecia. È anche nipote di re Giorgio V, che regnò dal 1910 fino al 20 gennaio 1936. Ed è quindi cugino di primo grado della regina Elisabetta II. Insomma, è sempre parte della famiglia reale, come testimonia il fatto che Lady Gabriella si è sposata nello stesso luogo in cui sono stati celebrati i matrimoni di Meghan Markle e della principessa Eugenia (Kate Middleton e William si sono invece detti sì nell’Abbazia di Westminster).

Come sempre, l’attenzione è rivolta anche a tutto quello che sta intorno ad avvenimenti di questo tipo. Per esempio, ai gioielli che le nobili spose indossano. Spesso i gioielli indossati dai membri della famiglia reale, infatti, rivelano legami e gerarchie, oltre che essere oggetti particolarmente pregevoli. In particolare, gli anelli indossati da fidanzate e spose della famiglia reale britannica hanno tutti una storia da raccontare.

Kate Middleton, duchessa di Cambridge

Kate Middleton si è presentata in pubblico con al dito l’anello di fidanzamento appartenuto alla principessa Diana: un modo per sottolineare anche un ruolo di primo piano e un ingresso incondizionato nella famiglia reale. L’anello ha uno zaffiro blu ovale di Ceylon da 12 carati ed è circondato da 14 diamanti. Il regalo è stato un atto simbolico e anche una decisione su cui il principe William ha molto meditato: prima di offrirlo alla futura sposa pare che abbia tenuto in tasca l’anello per tre settimane mentre era in vacanza con Kate in Kenya. Insomma, non è certo un impulsivo.

Kate Middleton con l'anello appartenuto a Diana
Kate Middleton con l’anello appartenuto a Diana

Meghan Markle, duchessa del Sussex

L’anello di fidanzamento di Meghan è stato disegnato personalmente dal Prince Harry. L’anello è di tipo trilogy, con tre diamanti: la pietra centrale, più grande, proviene dal Botswana, dove la coppia aveva passato le vacanze insieme. Aspetto non secondario: gli altri due diamanti sono appartenuti alla collezione di gioielli della principessa Diana. Anche in questo caso, insomma, c’è un collegamento chiaro con la storia di famiglia.

Anello di Meghan
L’anello di fidanzamento di Meghan Markle

Regina Elisabetta II

Come il nipote Harry, anche il principe Filippo, marito di Elisabetta II, scomparso nel 2021, ha disegnato l’anello di fidanzamento. Si tratta di un anello con diamante quadrato di circa 3 carati, realizzato per lei più di 70 anni fa. Non si tratta di un anello eccezionale, ma per una ragione: l’austerità dopo la Seconda Guerra sconsigliava un eccessiva ostentazione di ricchezza. Il diamante era stato in precedenza incastonato in una tiara appartenuta alla madre di Filippo.

L'anello di fidanzamento della regina Elisabetta II
L’anello di fidanzamento della regina Elisabetta II

Camilla, duchessa di Cornovaglia

La seconda moglie del principe Carlo (dal febbraio 2005) e futura regina, come ha precisato Elisabetta, ha ricevuto dal principe Carlo un anello con diamanti di cinque carati. In questo caso si tratta di un anello di famiglia: è stato realizzato nel 1920 e apparteneva alla Regina Madre. Il diamante centrale è a taglio quadrato ed è circondato da sei diamanti taglio baguette.

L'anello di fidanzamento di Camilla
L’anello di fidanzamento di Camilla

Zara Phillips

Zara (Anne Elizabeth) Phillips, sposata con Mike Tindall, è figlia della principessa Anna, sorella della regina, e del suo primo marito, il capitano Mark Phillips. È quindi la seconda nipote della regina Elisabetta. Per il fidanzamento Zara ha ricevuto da Mike Tindall un anello con diamante solitario incastonato su una fascia di platino tempestata di piccoli diamanti.

L'anello di fidanzamento di Zara Phillips
L’anello di fidanzamento di Zara Phillips

La principessa Eugenia

La figlia di Sarah Ferguson ha sfoggiato un anello con zaffiro padparadscha, una delle varietà più rare della pietra. È uno zaffiro ovale circondato da diamanti e incastonato su un anello in oro gallese, forse regalo della regina. Tra l’altro, l’anello somiglia a quello della madre di Eugenie, Sarah Ferguson, quando si fidanzò con il principe Andrea nel 1986.

L'anello della principessa Eugenia
L’anello della principessa Eugenia

Sarah Ferguson

L’anello di fidanzamento della Duchessa di York era un rubino birmano circondato da diamanti, disegnato dal principe Andrea. Che, però, ha confessato di essere stato aiutato dai gioiellieri incaricati di realizzare l’anello.

L'anello di Sarah Ferguson
L’anello di Sarah Ferguson

Principessa Diana

Nel 1981 l’anello di fidanzamento di Lady Diana è stato il primo strappo al protocollo reale: è stato scelto, infatti, dal catalogo di Garrad, gioielliere londinese. La tradizione, infatti, prevedeva che gli appartenenti alla famiglia reale non indossassero gioielli che potevano essere acquistati da un cittadino qualsiasi (ovviamente ricco abbastanza per poterselo permettere).

La principessa Diana
La principessa Diana
La principessa Diana con l'anello di fidanzamento
La principessa Diana con l’anello di fidanzamento






 

Sulla Luna con Jaqueline Cullen

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La Luna e i pianeti interpretati nei gioielli di Jaqueline Cullen ♦︎

L’arte non ama le vie di mezzo. E neanche designer come Jaqueline Cullen si cullano nei compromessi. Al contrario, imboccano strade precise, o da una parte o dall’altra. Jaqueline Cullen, per esempio, un anno fa aveva adottato il nero come colore principale per i suoi gioielli. E per percorrere questa ispirazione, aveva utilizzato materiali come il whitby jet (una specie di legno fossile) e black diamond. Ma l’arte non ama le vie di mezzo. La designer ha preso anche una strada opposta: tutto bianco.

Jaqueline Cullen, orecchini in oro, agata grigia, diamanti champagne, diamanti blu
Jaqueline Cullen, orecchini in oro, agata grigia, diamanti champagne, diamanti blu

Invece del nero whitby jet, utilizzato per altri gioielli, Jaqueline ha scelto l’agata bianca, in tutte le sue sfumature, dal colore lattiginoso a quello con una pallida sfumatura azzurra. Pianeti e satelliti, nelle fotografie del telescopio spaziale Hubble,  sono tutti punteggiati da crateri. E nei gioielli della collezione Galactica i buchi si trasformano in piccoli diamanti color champagne o blu ghiaccio, che punteggiano la superficie. Ma non solo. Per i suoi gioielli la designer ha utilizzato anche la variegata agata del Botswana, una pietra con infinite sfumature, oppure labradorite, sempre con piccoli diamanti incastonati, o la iridescente spectrolite. Tutti i gioielli sono realizzati a mano a Londra, dove ha sede la Maison della designer.

Orecchini con agata del Botswana, oro, diamanti
Orecchini con agata del Botswana, oro, diamanti
Anello con spectrolite, giada nera, diamanti
Anello con spectrolite, giada nera, diamanti
Pendente con labradorite e diamanti neri
Pendente con labradorite e diamanti neri
Orecchini in whitby jet modellato a mano, oro, diamanti neri
Orecchini in whitby jet modellato a mano, oro, diamanti neri
Anello in oro 18 carati con pietra luna, zaffiri bianchi, diamanti
Anello in oro 18 carati con pietra luna, zaffiri bianchi, diamanti
Orecchini pendenti con agata del Botswana, oro, diamanti champagne
Orecchini pendenti con agata del Botswana, oro, diamanti champagne

Collezione Galactica, orecchini in agata grigia, diamanti champagne e blu
Collezione Galactica, orecchini in agata grigia, diamanti champagne e blu







I 7 modi più trendy di indossare gli anelli 

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Quale anello scegliere? Il dilemma si ripete, specialmente se avete uno scrigno pieno di anelli di tipo diverso. Ecco 7 consigli su quale anello scegliere e quale stile è più trendy ♦

Anelli grossi o piccoli, delicati o voluminosi, semplici o tempestati di pietre, in oro vero e pietre preziose oppure di bigiotteria? Su un solo dito o su tutte e cinque, all’attaccatura delle articolazioni o addirittura sulle unghie? Insomma, qual è il modo più moderno di indossarli? Il problema si pone, in particolare, quando si desidera abbinare tanti anelli differenti. In questo caso bisogna fare attenzione, perché non tutti gli anelli stanno bene assieme. E non è detto che la forma di anello più alla moda sia anche quella che sta meglio sulle vostre mani. Ecco, quindi, alcuni consigli per la scelta degli anelli da indossare: per tutti vale la raccomandazione di giocare bene con le forme, i materiali, i colori.

Anelli sottili da portare sulle falangi
Anelli di varie dimensioni

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Anelli sottili. Se volete indossare tanti anelli assieme è meglio optare per quelli con una banda di metallo sottile, per non appesantire, anche esteticamente, la mano. Inoltre, anelli con una banda metallica sottile possono essere impilati più facilmente, per ottenere uno stile personalizzato. L’ideale è scegliere uno spessore degli anelli il più possibile omogeneo, oppure il più possibile diverso.

anelli sottili infilati sulle 5 dita
Anelli sottili indossati

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Anelli da falange. O midi rings, ossia anelli da portare nella prima o seconda parte delle dita. Fino a un numero di tre sono di gran moda, a patto di saperli abbinare: devono essere simili, ma non uguali per forma e dimensioni. Via libera a cerchi sottili con decori come lettere, cuori, frecce, fiocchi e croci su indice, medio e anulare a diverse altezze. Per ottenere un effetto equilibrato basta formare un triangolo immaginario utilizzando tre anelli come vertici. Se vi sembra troppo fashion ne basta uno sull’indice, come si usava in epoca medievale e rinascimentale e in qualsiasi pinacoteca troverete l’ispirazione giusta. In ogni caso una perfetta manicure è d’obbligo. Leggi anche:  Come scegliere gli anelli per falange

Anello da falange in bronzo placcato oro o argento
Anello da falange in bronzo placcato oro o argento

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Anelli per nocche, o knuckle Rings. Sono spesso considerati dei sinonimi dei midi rings ma, in realtà, coprono la terza falange, ossia quella in prossimità del dorso della mano, oppure sono costruiti in modo tale da allungarsi sul dito e assecondare il movimento delle articolazioni. Un altro modo è indossare due anello uguali o molto simili sullo stesso dito: la ripetizione è gradita all’occhio umano  ed è piuttosto sorprendente, quindi piace. Ma attenzione anche all’aspetto dell’indossabilità: l’anello che copre la nocca o i due anelli abbinati non devono impedire un corretto utilizzo della mano.

Casato, anello New York - New York indossato. Foto Carolina Nobile
Casato, anello New York – New York indossato. Foto Carolina Nobile

 

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Anelli da unghia. Questi anelli disegnati per stare sull’estremità delle dita sono piuttosto rari. Si usano soprattutto sul mignolo, coprono l’unghia e parte della falange. Sono i più moderni, la prima a indossarli è stata la cantante americana Katy Perry, suscitando molto scalpore. Non sono molti i designer che propongono un anello di questo tipo, anche perché non è semplice indossarli e, inoltre, rimane la sensazione di poterlo perdere. Un anello che copre l’unghia spicca di più se è indossato da solo: se volete indossarne altri è meglio lasciarli sull’altra mano.

anello che copre l'unghia e scende lungo il dito mignolo a spirale
Anello per unghia

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Anelli aperti. Non tutti gli anelli formano un cerchio nel quale infilare le dita. Ci sono anche quelli aperti, a semicerchio o spirale, magari con una o due gemme o perle alle estremità. Si tratta di un modello di anello inusuale, ma di grande effetto. In questo modo l’anello lascia scoperta metà dalla falange. Spesso questi anelli sono abbinati a sottili midi ring. È importante che la misura di questi anelli sia perfetta per non avere la sensazione di poterli perdere facilmente. In molti casi la banda di metallo è elastica per aumentare l’aderenza alle dita.

Meghan Markle indossa un anello aperto di Ralph Masri
Meghan Markle indossa un anello aperto di Ralph Masri

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Anelli multipli. Diciamolo subito: costano di più, ma in compenso l’effetto è notevole. Gli anelli che si indossano su due o anche tre dita sono un genere che negli ultimi anni ha trovato molte appassionate e tanti designer pronti a proporre i loro modelli. Un singolo anello richiede di essere infilato in due o tre dita di una mano. Bellissimi a vedersi e molto scenografici, hanno solo un difetto: la comodità. Abituarsi potrebbe richiedere del tempo. Sconsigliati a chi deve afferrare con frequenza molti oggetti.

Anello doppio indossato
Anello doppio indossato

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Anelli incatenati. Le catenelle che collegano anelli indossati su diverse dita sono abbastanza diffuse. In genere questi anelli sono sottili bande di metallo, semplici o incise. Piacciono alle ragazze più giovani anche perché offrono un’immagine un po’ trasgressiva, vagamente punk. Sono da provare con attenzione prima di indossarli per un’intera serata: scoprite se la misura è giusta e non vi sono d’impiccio.

Anello doppio in oro. Prezzo: 3190 euro
Anello doppio in oro con catenella







Sara Loren nello spazio

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Si può fare un viaggio nello spazio senza correre pericoli con la collezione Cosmos di Sara Loren, che si propone come alternativa alle interpretazioni classiche di collana, anello, bracciale e orecchino. La diversità sta tutta nel design scelto dal brand veneto per simboleggiare pianeti e satelliti. I gioielli sono realizzati in argento placcato oro 18 carati. Ma la caratteristica sono i colori flou, che sono attribuiti ai gioielli tramite un trattamento a elettro immersione, che crea sfumature dalle tonalità elettriche. In particolare, sono state scelte sfumature di rosso scuro e rosa, oppure blu, azzurra, verdi e gialle.

Anello in argento con madreperla
Anello in argento con madreperla

La linea Cosmos di Sara Loren è composta da collane, anelli, bracciali e orecchini. Gli anelli, inoltre, sono accompagnati da una sfera in pietra naturale, che simboleggia i pianeti. SI tratta di pietre come l’avventurina (verde), agata (nera), pasta di turchese (azzurra), oppure madreperla (bianca). Prezzi: per gli anelli circa 300 euro, orecchini, bracciali e collane 330.

Anello in argento placcato con pasta di turchese
Anello in argento placcato con pasta di turchese
Collana con pendente in argento placcato
Collana con pendente in argento placcato
Orecchini della linea Cosmos
Orecchini della linea Cosmos
Bracciali della linea Cosmos
Bracciali della linea Cosmos

Anello in argento placcato con avventurina
Anello in argento placcato con avventurina







I fiori selvatici di Graff

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Una rosa è una rosa. È un fiore della passione, ma anche molto formale. I fiori di campo selvatici, invece, sono la libertà. E le donne oggi, più che mai, desiderano essere libere. Chissà se è questa idea che ha accompagnato il celebre gioielliere londinese Graff, famoso soprattutto per i suoi diamanti, a progettare la nuova collezione Wild Flower, giusto in tempo per lo sbocciare della nuova primavera. Un po’ a sorpresa, la collezione Wild Flower non utilizza i colori dei fiori selvatici, ma è interamente realizzata in oro bianco 18 carati con l’aggiunta di diamanti.

Anello a grappolo Wild Flower
Anello a grappolo Wild Flower

Anelli, pendenti, bracciali e orecchini hanno, ovviamente, la forma di fiori a cinque petali. Al centro c’è un diamante taglio brillante, mentre i petali sono composti da un pavé di pietre. I cinque petali offrono anche una asimmetria che contribuisce a muovere i volumi dei gioielli. Ispirati ai giardini inglesi, curati ma senza le geometrie che contraddistinguono quelli italiani o francesi, i gioielli offrono anche combinazioni diverse, con varianti tra i gioielli, e raggruppamenti di fiori che ricordano i cespugli fioriti a primavera.

Anello con tre fiori in oro bianco e diamanti
Anello con tre fiori in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Ciondolo a grappolo in oro bianco con diamanti
Ciondolo a grappolo in oro bianco con diamanti
Collana con ciondolo Wild Flower
Collana con ciondolo Wild Flower
Collana in oro bianco e diamanti
Collana in oro bianco e diamanti

Sautoir in oro bianco e diamanti
Sautoir in oro bianco e diamanti







Roberto Coin sulla luna con Pois Moi

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Una delle più divertenti collezioni di Roberto Coin, Pois Moi, si rinnova e aggiunge una nuova linea. Pois Moi Luna aggiunge varianti alla collezione che è nata dall’ispirazione dei vecchi schermi televisivi anni Sessanta. Quelle scatole squadrate, ma con il bordo arrotondato, sono state trasformate dal gioielliere veneto in una serie di gioielli con un pizzico di anticonformismo. Nella prima versione di Pois Moi l’oro era elemento assoluto. È arrivata, poi, una seconda release più lussuosa, rivestita da un pavé di diamanti, anche questa con un sapore retrò, ma questa volta con un tocco di anni Trenta.

Bracciali Pois Moi Luna in oro e diamanti
Bracciali Pois Moi Luna in oro e diamanti

Pois Moi Luna, terza versione, ha invece un approccio retro-futuristico: mescolano il fascino del vintage ad atmosfere spaziali, con gioielli che riproducono la superficie lunare con i suoi crateri  d’oro, circondati da un pavé di diamanti oppure dalla superficie liscia del metallo in versione rosa, gialla, o bianca. Un motivo che è ripetuto anche all’interno dei gioielli, con il risultato di alleggerirne il peso e renderli più piacevoli da indossare.

Anelli Pois Moi Luna in oro rosa e bianco con pavé di diamanti
Anelli Pois Moi Luna in oro rosa e bianco con pavé di diamanti
Bracciali Pois Moi Luna in oro rosa e pavé di diamanti
Bracciali Pois Moi Luna in oro rosa e bianco con pavé di diamanti
Orecchini Pois Moi Luna in oro rosa
Orecchini Pois Moi Luna in oro rosa
Anello in oro giallo con pavé di diamanti
Anello in oro giallo con pavé di diamanti

Anello in oro rosa con pavé di diamanti
Anello in oro rosa con pavé di diamanti







I gioielli berberi di Léla Sophia

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Musica, diritti delle minoranze, gioielli. Tre aspetti che sono riassunti da un’unica persona: Léla Sophia. E rispecchiano anche la vocazione del suo omonimo brand di gioielleria. Léla Sophia racchiude in sé tutta questa complessità. Ha fondato la sua linea di gioielli ispirati ai motivi geometrici berberi della popolazione marocchina. Ma è anche una musicista, interprete, compositrice (i suoi brani si trovano anche su Spotify e Apple Music). Infine, è coinvolta anche in un’associazione, il progetto Bipoc, basato sul concetto di solidarietà tra neri, indigeni e persone di colore (è l’acronimo, infatti, di Black, Indigenous & People of Coloro Movement).

Akham (wise) amulet
Akham (wise) amulet

Questa filosofia è alla base della riscoperta delle radici culturali nordafricane della designer, trapiantate a New York, dove Léla vive. In Marocco ci è andata solo da adulta e ha scoperto disegni e colori del Nordafrica. I gioielli sono realizzati in oro riciclato o argento, anche con l’aggiunta di pietre preziose, e si ispirano ad amuleti, oppure riportano incisi antichi simboli della tradizione berbera, come i tatuaggi visti sul viso della nonna di Léla. Anche la lavorazione dei gioielli rispecchia lo stile semplice dell’artigianato marocchino. I prezzi variano molto e sono compresi tra 180 e 5000 dollari.

Ameen (faithful), amulet ring
Ameen (faithful), amulet ring
Tayaran (flight), anello in oro o argento
Tayaran (flight), anello in oro o argento
Bracciale in oro e rubini
Bracciale aperto in oro e rubini
Bracciale chiuso in oro
Bracciale chiuso in oro
Nuqi (pure), amulet ring, oro 14 carati
Nuqi (pure), amulet ring, oro 14 carati

Ubdi (eternal), amulet in oro
Ubdi (eternal), amulet in oro







Haute Victoire per Yasmina

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Ha iniziato a disegnare tappeti. Ma, poi, ha scelto di disegnare gioielli e ora Yasmina Benazzou ha raggiunto il successo con il suo brand Haute Victoire. La sua storia è da raccontare. Nata in Marocco, Yasmina ha vissuto in Indonesia e poi a Parigi, dove ha studiato design tessile alla Chambre Syndicale de la Couture Parisienne e interior design presso l’Ecole des Arts Appliqués Boulle. Ha iniziato la sua carriera disegnando tappeti per il Palazzo Reale in Marocco e poi per grandi alberghi, come l’Hilton di Rabat, l’Hyatt Regency di Casablanca, ma anche il Plaza a New York e Le Grand Véfour a Parigi. Nel 1999 ha inizato a lavorare come designer per l’azienda di tappeti Tai Ping. Nel 2006 si è trasferita a New York ed è diventata direttrice del design di interni.

Collana in oro giallo 18 carati, diamanti, madreperla
Collana in oro giallo 18 carati, diamanti, madreperla

A New York, dopo aver studiato gemmologia, nel 2016 la designer ha fondato la sua Maison, Haute Victoire. Tutte queste esperienze sono sintetizzate nello stile dei gioielli che a volte crea utilizzano pezzi vintage e antichi, pezzi unici, che rielabora con oro 18 carati. Tutti i gioielli sono realizzati nella città americana.

Orecchini in oro 14 carati e lapislazzuli
Orecchini in oro 14 carati e lapislazzuli
Bracciale in oro 18 carati e perla
Bracciale in oro 18 carati e perla
Orecchini in oro 18 carati e perle di Tahiti
Orecchini in oro 18 carati e perle di Tahiti
Orecchini in oro giallo 18 carati e perle
Orecchini in oro giallo 18 carati e perle
Anello Rope in oro giallo 18 carati
Anello Rope in oro giallo 18 carati

Collana in oro 18 carati e occhio di tigre
Collana in oro 18 carati e occhio di tigre







Yewn, gioielli d’arte con radici nell’antica cultura cinese

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Qual è il confine tra gioielleria e arte? Dipende. Nel caso di Yewn, gioielliere di Hong Kong, il confine non esiste. I suoi gioielli, pezzi unici, sono fatti per essere indossati solo saltuariamente e, al contrario, per essere ammirati spesso. Dalla fine della monarchia cinese nel 1911, racconda la Maison, i gioielli cinesi erano stati uno spettacolo raro, non solo nel resto del mondo, ma anche nella grande Cina. Yewn si propone di continuare la tradizione millenaria cinese con gioielli contemporanei che né il passato né le generazioni cinesi presenti hanno mai visto prima.

Anello con giada indossato da Michelle Obama
Anello con giada indossato da Michelle Obama

Dickson Yewn, direttore creativo di Yewn, infatti, crea opere d’arte da indossare. Con un lento, minuzioso processo di realizzazione, produce gioielli utilizzando un sofisticato processo artigianale che ricordano le opere prodotte dagli artigiani imperiali e che ora sono esposte nei musei cinesi. Più che gioielliere, insomma, Dickson Yewn è un artista affascinato dalle tradizioni dell’antica Cina. Fino al 1995 Dickson è stato un pittore a tempo pieno. Poi, quasi per caso, ha iniziato a disegnare alta gioielleria per i suoi clienti.

BaDaShanRen, anello in ceramica, con diamante a taglio brillante incastonato in oro bianco 18 carati su ceramica color avorio
BaDaShanRen, anello in ceramica, con diamante a taglio brillante incastonato in oro bianco 18 carati su ceramica color avorio

Tra l’altro, la parola Yewn è il nome del designer, ma anche un gioco di parole: in cinese suona come affinità e fortuna. E anche questo simbolismo è profondamente radicato nella filosofia e cultura cinese, che si ritrova raffigurato nei grandi bracciali in legno riciclato, con fantasie floreali e figure in bassorilievo. Per esempio, la spilla che rappresenta la farfalla Golden Kaiserihind (maschio), Teinopalpus aureus in latino, è stata realizzata con ali anteriori e posteriori in palissandro, zaffiro giallo, granato tsavorite, diamante bianco e nero, oro bianco, le nervature in argento sterling, testa e antenne in onice, granato tsavorite, diamante nero, oro nero rodiato. Infine, torace e addome sono con diamante nero, zaffiro giallo, granato tsavorite, oro nero articolato rodiato, l’apice e margine costale in palissandro e sul retro e spilla si trovano oro rodiato nero, oro giallo.

Spilla a forma di farfalla Teinopalpus Aureus
Spilla a forma di farfalla Teinopalpus Aureus

Bracciale in oro giallo, zaffiri, tsavoriti, diamanti
Bracciale in oro giallo, zaffiri, tsavoriti, diamanti

Anello in oro, smalto, diamanti
Anello in oro, smalto, diamanti
Spilla di Yewn, materiali diversi
Spilla di Yewn, materiali diversi
Bracciale di Yewn
Bracciale di Yewn

Bracciale Dream of the Red Chamber in legno di recupero, diamante brillante, tsavorite e zaffiro giallo, oro giallo 18 carati, argento
Bracciale Dream of the Red Chamber in legno di recupero, diamante brillante, tsavorite e zaffiro giallo, oro giallo 18 carati, argento







Movimento liquido per PdPaola

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Essere in movimento, quindi il contrario della staticità, della pigrizia, della noia. Il concetto di movimento non è semplice da tradurre in gioielleria, ma è quanto si propone la collezione Motion, a liquid dance del brand spagnolo PdPaola. Il disegno dei gioielli, spiega la Maison, segue un motivo a onde, “che evoca la danza dell’acqua in un oceano che non sta mai fermo”. In effetti, anelli, orecchini, bracciali e collane proposti utilizzano cerchi non perfettamente in piano, ma con flessuose curve, che disegnano un’idea di movimento.

Anello della collezione Motion, indossato
Anello della collezione Motion, indossato

I gioielli di PdPaola sono realizzati in argento sterling placcato in oro 18 carati, con cubic zirconia incastonati in una montatura a otto rebbi. La linea comprende orecchini a bottone oppure a cerchio, collane e anelli con cristalli blu turchese incastonati a mano su una base di madreperla, oltre a cubic zirconia verdi e bianchi. Colori che evocano immagini del mare e, appunto, del relativo movimento delle onde. I prezzi, escluse le collane, non superano i cento euro.

Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato
Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato
Collana della collezione Motion
Collana della collezione Motion
Anello della collezione Motion
Anello della collezione Motion
Anello indossato della collezione Motion
Anello indossato della collezione Motion
Collana in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossata
Orecchini in argento sterling placcato in oro 18 carati e cubic zirconia, indossati

Collana in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossata
Collana in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossata







L’alchimia della luce di De Beers

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Come un riflesso di luce penetri in una pietra e si rifletta all’esterno con un bagliore, è quasi una magia. E una magia ha bisogno di un mago. Oppure di un alchimista. Nel caso dei diamanti l’alchimista più famoso è, forse, De Beers. L’azienda nata come specialista nell’estrazione di diamanti e poi anche Maison di gioielleria, ha presentato a Parigi la sua collezione di alta gioielleria che si chiama The Alchemist of Light. È destinata a durare a lung: si compone di 45 pezzi unici, suddivisi in sette linee. Al momento ne sono state presentate due.

Collier a colletto, composto da 1.907 diamanti tondi taglio brillante che circondano un diamante interno impeccabile da 18,57 carati
Collier a colletto, composto da 1.907 diamanti tondi taglio brillante che circondano un diamante interno impeccabile da 18,57 carati

Si tratta della linea Atomique e di Light Rays. Le altre cinque collezioni sono attese per l’estate, in occasione della Couture per la prossima stagione. Atomique è composta da sette pezzi, in diamanti bianchi e oro bianco 18 carati. L’idea, come suggerisce il nome, è un design ispirato alla struttura molecolare del diamante. In questa linea il pezzo più importante è un collier a colletto, composto da 1.907 diamanti tondi taglio brillante che circondano un diamante interno impeccabile da 18,57 carati.

Anello in oro bianco e diamanti Atomique
Anello in oro bianco e diamanti Atomique

Completamente diversa, invece, la linea Light Rays. È composto da nove pezzi, ma utilizza il colore. Per la precisione, i gioielli sono realizzati con diamanti naturali brown, arancione o giallo, assieme a titanio anodizzato nei toni del marrone e del giallo. L’idea, in questo caso, è di evocare la luce solare del mattino, quella che i fotografi chiamano la golden hour. Ma sono anche i colori dell’autunno, secondo i gusti interpretativi.

Ear cuff scomponibile della linea Lights Ray in titanio, con diamante brown
Ear cuff scomponibile della linea Lights Ray in titanio, con diamante brown

Orecchini chandelier Light-Rays con diamanti gialli
Orecchini chandelier Light-Rays con diamanti gialli

Anello scomponibile con diamante arancio da 1 carato taglio smeraldo
Anello scomponibile con diamante arancio da 1 carato taglio smeraldo
Orecchini Atomique Hoop in oro bianco e diamanti
Orecchini Atomique Hoop in oro bianco e diamanti

Orecchini a bottone Atomique in oro bianco e diamanti
Orecchini a bottone Atomique in oro bianco e diamanti







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