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Nuove date per VicenzaOro

L’appuntamento di gennaio non si tocca. Slittano, invece, quelli di settembre e quello primaverile in trasferta. Fiera di Vicenza ha rimodulato le date di VicenzaOro. Il calendario 2017, quindi, sarà in parte differente «a servizio delle dinamiche evolutive della distribuzione internazionale del comparto orafo-gioielliero».

Riportiamo il comunicato di Fiera Vicenza:

«Dal 2015 il Salone prevede lo svolgimento di tre edizioni: due nel Quartiere Fieristico Vicentino, VicenzaOro January e VicenzaOro September, e l’appuntamento di VicenzaOro Dubai negli Emirati Arabi Uniti, organizzato in joint venture con il Dubai World Trade Center.

A seguito del crescente interesse della distribuzione internazionale verso gli espositori di VicenzaOro registrato nel 2016, il 2017 si aprirà con VicenzaOro January dal 20 al 25 gennaio. L’edizione invernale si conferma pertanto la prima manifestazione dell’anno del calendario fieristico internazionale per il settore, luogo privilegiato di presentazione delle nuove collezioni ai sistemi distributivi dopo l’intensa attività di fine anno.

Nuove date, invece, per l’edizione di VicenzaOro September 2017, che rispetto al passato sarà programmata alla fine del mese, dal 23 al 27 settembre. Questo posizionamento segue le dinamiche evolutive della distribuzione europea ed internazionale che richiede un nuovo assortimento al termine della stagione turistica.

La scelta della nuova data è inoltre dettata anche dalla decisione di riagganciarsi alla strategia del Tavolo Nazionale del Sistema Moda Persona, con la quale il Ministero per lo Sviluppo Economico promuove l’allineamento in settembre delle date delle Manifestazioni Fieristiche protagoniste del sistema Moda a quelle della Settimana della Moda Donna milanese. A settembre 2017, quindi, l’Italia sarà il fulcro internazionale di Moda e Gioielleria in un’ottica di sistema che vedrà come protagonista il Well Done in Italy del comparto luxury.

Il calendario del 2017, con l’evento di settembre programmato per fine mese, permetterà inoltre di valutare un’integrazione dell’offerta espositiva per la promozione del Made in Italy. Sono infatti in corso valutazioni per lo sviluppo di Sinergie di Sistema a livello Italiano che mirino a finalizzare un appuntamento nella tarda primavera. Tale evento avrebbe l’obiettivo di consolidare le relazioni del settore orafo-gioielliero italiano con quei determinati profili di operatori internazionali che necessitano di tre edizioni annue di approvvigionamento di gioielleria Made in Italy.

Importanti novità anche per VicenzaOro Dubai, il Salone della gioielleria mondiale organizzato da DV Global Link LLC, società partecipata da Fiera di Vicenza e da Dubai World Trade Center. Come preannunciato durante VicenzaOro September 2016, lo Show nella città del Golfo si sposterà da primavera ad autunno inoltrato, nei giorni 15-18 novembre 2017, al fine di supportare le relazioni di business in un periodo di alta stagione per le vendite (novembre-marzo) per la Macro Regione di riferimento.

Il prossimo anno, inoltre, VicenzaOro Dubai presenterà un format arricchito che rafforzerà il ruolo della Manifestazione quale piattaforma strategica per la community internazionale della gioielleria. Il Salone raddoppierà infatti il target di riferimento, aprendosi sia al pubblico consumer, sia agli operatori professionali con un’area esclusivamente dedicata a quest’ultimi, mantenendo quindi l’anima B2B che contraddistingue i format espositivi firmati VicenzaOro.

Nel 2017 VicenzaOro confermerà il proprio ruolo di ambasciatore della gioielleria italiana nel mondo. Il brand organizzerà la partecipazione coordinata delle aziende del Made in Italy ai più importanti eventi di settore al di fuori dell’Europa, grazie agli accordi con i più prestigiosi player internazionali. VicenzaOro parteciperà in marzo all’Hong Kong International Jewellery Show, in giugno al JCK di Las Vegas, in agosto all’India International Jewellery Show di Mumbai».

VicenzaOro September
VicenzaOro September
Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile
Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile
Matteo Marzotto, presidente di Fiera Vicenza (a sinistra) e Corrado Facco, direttore generale
Matteo Marzotto, presidente di Fiera Vicenza (a sinistra) e Corrado Facco, direttore generale

VicenzaOro, bilancio finale

Il direttore di Fiera Vicenza, Corrado Facco, l’aveva detto: il mercato della gioielleria, in sostanza, va bene solo negli Usa, mentre è debole in Europa e in pesante calo in Medio Oriente e in parte dell’Asia. Bisogna leggere in questa chiave il bilancio di VicenzaOro September. Mentre in Italia si registra l’eclisse per crisi di brand storici come Chimento, non stupisce che le presenze siano risultate in leggero calo: 19mila quelle comunicate, cioè il 2,5% in meno rispetto allo scorso anno. Buyer e operatori sono risultati provenienti da 115 Paesi, solo cinque in meno dello scorso anno. Sembra un risultato così così ma, nel contesto della situazione attuale, non è così negativo, anzi. Forse alla sostanziale tenuta ha contribuito l’idea di inserire la nuova sezione espositiva Now (Not Ordinary Watches) dedicata al mondo dell’orologio, che ha compensato le assenze. Gli spazi espositivi, infatti, sono stati tutti occupati, segno che Fiera Vicenza ha una reattività che le permette di affrontare anche i momenti difficili del mercato orafo.

Tra gli stand con il passaporto

Il 37% delle aziende espositrici, comunque, è arrivata dall’estero, segno che VicenzaOro continua a mantenere un appeal internazionale: anche il 40% dei visitatori professionali aveva passaporto non italiano. Ma se si registra una sostanziale tenuta della presenza internazionale, c’è stata una flessione della presenza nazionale. Insomma, la crisi in Italia è il tallone d’Achille. Fiera Vicenza comunica che, in linea con i dati di mercato, si è registrata una buona performance dagli Stati Uniti e da alcuni paesi del Centro e Sud America, mentre la provenienza degli operatori della zona Ue è alterna, con Germania, Francia e Spagna in leggero calo, ma Gran Bretagna, Grecia, Norvegia, Danimarca e Olanda in crescita. Buone le presenze dell’Europa centro-orientale (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca,  Slovacchia, Bosnia Erzegovina e Kazakistan) «al netto degli operatori di lingua russa che hanno decisamente confermato un’importante contrazione sia in termini di presenze che di capacità di acquisto». Sulla lista delle defaillances anche area del Golfo (mentre cresce la presenza di Israele) e Turchia. Nonostante il calo nelle vendite buona la performance della Cina, ma non di Hong Kong. Il registro delle presenze segna stabile per gli operatori indiani e in crescita dei tailandesi.

Congiuntura incerta

I risultati sono, come accennato, da mettere in relazione con la situazione del mercato orafo-gioielliero internazionale. Nei primi sei mesi del 2016, la domanda di oro per il settore jewellery ha infatti segnato una flessione del 28% rispetto ai primi sei mesi del 2015. Si registrano cali in mercati chiave per il comparto, quali India (-54%), Cina (-26%), Russia (-25%) e Uae (-18%). Crescono invece Usa (+11%), Uk (+4%) e Germania (+3%). Il fatturato del settore orafo italiano (7,2 miliardi di euro nel 2015), tra gennaio e marzo 2016 è cresciuto del 9%. Eppure nei primi tre mesi dell’anno le esportazioni del Made in Italy hanno registrato una decrescita del 3,6% rispetto al medesimo periodo del 2015.

Il commento di Marzotto

Per chiudere, ecco il commento istituzionale del presidente di Fiera di Vicenza, Matteo Marzotto: «VicnezaOro ha dato ancora una volta prova di essere una piattaforma di business al servizio di tutta la filiera nazionale e internazionale, in grado di stimolare il mercato anche e soprattutto in una situazione globale non particolarmente favorevole. Il valore aggiunto della nostra Manifestazione risiede nella capacità di proporre servizi e contenuti, informazioni e approfondimenti sempre molto utili e appositamente studiati per far conoscere le evoluzioni del settore a tutti i nostri espositori e visitatori. Esprimendo un know-how e un’expertise nel comparto jewellery che rendono VicenzaOro riconosciuto top player internazionale, Fiera di Vicenza continua quindi ad affrontare le sfide globali con visione strategica, capacità di esecuzione e prodotti fieristici di indubbia eccellenza». La parola passa all’appuntamento di gennaio. Roberto Di Lellis

Matteo Marzotto con Isotta Scarpa, vincitrice del premio Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016
Matteo Marzotto con Isotta Scarpa, vincitrice del premio Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016
Corrado Facco
Corrado Facco
Vetrina a VicenzaOro
Vetrina a VicenzaOro
Ingresso ai padiglioni
Ingresso ai padiglioni
Il nuovo padiglione Now
Il nuovo padiglione Now

VicenzaOro, accordo con il Club degli Orafi

Marzotto (Fiera Vicenza) e Aprea (Chantecler) siglano un accordo per VicenzaOro.

Il presidente di Fiera di Vicenza, Matteo Marzotto, non tralascia nulla nel tentativo lodevole di fare sistema, soprattutto nel mondo della gioielleria. Si legge sotto questa luce l’accordo di collaborazione con Il Club degli Orafi Italia, associazione indipendente che riunisce le più importanti aziende dell’industria orafa italiana. Come recita il comunicato ufficiale, «l’obiettivo è unire le forze più innovative, dinamiche e attente al mondo del gioiello in alleanze strategiche di business, in quanto in un contesto globale le piccole e medie imprese italiane, in generale e in particolare del gioiello, non possono più agire da sole e hanno sempre più bisogno del sostegno e di coordinamenti istituzionali».  due realtà si riconoscono reciprocamente quali interlocutori preferenziali per rafforzare la propria attività e impatto sul contesto globale. Club degli Orafi Italia riconosce così il ruolo della Società vicentina quale principale player italiano del settore. L’intesa, firmata durante VicenzaOro September, com porta la promozione, da parte del Club degli Orafi, dei progetti di VicenzaOro.

Da parte sua, Fiera di Vicenza metterà a disposizione de Il Club degli Orafi Italia un’area multifunzionale durante VicenzaOro January e September. L’area avrà l’intento di essere un luogo di incontro con i membri attuali e potenziali del Club, un luogo di promozione della cultura imprenditoriale e manageriale del settore e del gioiello, di confronto e di elaborazione di idee, dove stringere nuove alleanze strategiche e operative. Qui il Club degli Orafi Italia ha deciso di proporre il workshop di formazione imprenditoriale per l’autunno denominato  #Rigeneriamoci!

Tutto bene quindi. Ma con un dubbio: il presidente del Club degli Orafi è Gabriele Aprea, alla guida di Chantecler, brand che è presente a Baselworld, ma non a VicenzaOro. Magari adesso cambierà idea.

Matteo Marzotto con Gabriele Aprea. Foto: La Presse
Matteo Marzotto con Gabriele Aprea. Foto: La Presse

VicenzaOro, i designer vincitori

A VicenzaOro September sono stati premiati i vincitori di Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016, quinta edizione del premio dedicato ai giovani designer under 30 promosso da Fiera di Vicenza con la Scuola di Design del Politecnico di Milano. I cinque vincitori (tre premi e due menzioni speciali), provenienti dalle più prestigiose scuole internazionali (Ecole Boulle di Parigi; Design Hochschule Pforzheim in Germania; Technology University Eindhoven in Olanda; FIT di New York; Loughborough University in Inghilterra;  College for Creative Studies di Detroit, Michigan; Shenkar University di Tel Aviv; Hong Kong Design Centre; HES-SO Geneve; Florida International University e il Politecnico di Milano), sono stati selezionati da una giuria di esperti presieduta da Gijs Bakker – Designer e Fondatore Droog Design e di Chi ha paura…? e composta da: Luisa Bocchietto, Designer e Past President ADI, Associazione per il Disegno Industriale, Alba Cappellieri, Professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Marco Romanelli, designer, e Pilar Coin, responsabile marketing della Roberto Coin e Past President di Women Jewelry Association Italia. I vincitori sono stati scelti per aver interpretato nelle forme più creative e di valore il tema di questa edizione, “il Gioiello e il Viaggio”, declinandolo come tema di ispirazione, simbolico o reale, metafora narrativa che può riferirsi a un percorso interiore, geografia o processo produttivo.

La premiazione è avvenuta durante la serata di opening di VicenzaOro e ha visto trionfare Isotta Scarpa, premiata da Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza, grazie a Travel Shapes: un progetto elegante che mette a confronto il passato con il contemporaneo con un linguaggio e un utilizzo dei materiali volto alla comprensione del concetto. È stato Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo Economico, a consegnare il riconoscimento di secondo classificato a Bhawna Bhatia D’Anella per Travel Notes: interessante ricerca per riscoprire delle gestualità in disuso e per rendere funzionale un oggetto, il gioiello, che è prettamente ornamentale. Il terzo classificato Alessio Lu, è stato premiato dal Presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, per Reflecto: un progetto con una forte valenza simbolica in cui la sottrazione nella forma accentua il valore progettuale.

La Giuria ha inoltre ritenuto opportuno concedere una menzione speciale a Oria Forsher, premiata dal presidente della giuria Gijs Bakker, per Inspired by Kandiski con cui ha saputo esprimere la sua capacità di integrare l’arte all’interno del progetto. Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza, ha consegnato il riconoscimento per la seconda menzione speciale a Silvia Di Napoli per On the Silk Road grazie a cui ha saputo fondere tecniche innovative e ispirazioni dal passato.

Le opere dei vincitori e degli altri finalisti in concorso saranno esposte fino a gennaio 2017 all’interno della Mostra Il Gioiello e il Viaggio curata da Alba Cappellieri e ospitata nel Museo del Gioiello, progettoideato e gestito da Fiera di Vicenza in partnership con il Comune di Vicenza, in Basilica Palladiana a Vicenza.

Isotta Scarpa, Travel Shapes
Isotta Scarpa, Travel Shapes
Bhawna Bhatia D'anella, Travel Notes
Bhawna Bhatia D’anella, Travel Notes
Alessio Lu ,Reflecto
Alessio Lu ,Reflecto
Oria Forsher, Inspired by Kandinsky
Oria Forsher, Inspired by Kandinsky
Silvia-Di-Napoli,-On-the-Silk-Road
Silvia Di Napoli, On the Silk Road
Alessio Lu (a sinistra)
Alessio Lu (a sinistra)
Oria Forsher (a sinistra)
Oria Forsher (a sinistra)
Corrado Facco durante la premiazione dei vincitori
Corrado Facco durante la premiazione dei vincitori
Matteo Marzotto durante la premiazione dei vincitori
Matteo Marzotto durante la premiazione dei vincitori
Isotta Scarpa
Isotta Scarpa
Bhawna Bhatia D’Anella
Bhawna Bhatia D’Anella

VicenzaOro, ecco i megatrend

A VicenzaOro presentato il Trendbook 2017+, la pubblicazione realizzata da Trendvision Jewellery + Forecasting, osservatorio di Fiera di Vicenza curato da Paola De Luca. L’idea è quella di individuare i trend del settore con 18 mesi di anticipo rispetto al mercato. Il Trendbook è suddiviso per aree tematiche (gioielleria, orologeria e diamanti). Gli scenari previsionali per il 2017 comprendono Sophisticore, consumatore nuovo minimalista, che ama la semplicità, ma molto sofisticata. Il gioiello che ama il New Thinker è molto pragmatico. I-History identifica invece il profilo del consumatore The Digger (o The Retronaut) che guarda il passato. Una volta si diceva nostalgico. La magia, l’esoterismo, la ricerca dell’artigianalità e i simboli dark sono le tematiche centrali. Altro megatrend è Geo-Luxury che piace al Geonaut, una specie di esploratore del gusto, che ama un bazaar quanto una gioielleria a Jaipur. Altro consumatore trendy individuato è The Illusionist, espressione del megatrend Digital Hypnosis. Questo tipo ha una forte attenzione al mondo della tecnologia. Insomma, un geek che non disdegna il lusso.

VicenzaOro September
VicenzaOro September
La presentazione di Trendbook 2017+
La presentazione di Trendbook 2017+
Paola De Luca
Paola De Luca, curatrice della ricerca

Trend e novità di VicenzaOro

Torna VicenzaOro September: ecco i trend per il 2018 e le novità dell’appuntamento 2016. Ci saranno anche gli orologi.

Il trend della gioielleria per il 2018 ha le lancette puntate sulla semplicità. È quanto emerge dal TrendBook, guida alle tendenze del settore elaborata da Trendvision Jewellery+Forecasting, l’Osservatorio indipendente di Fiera di Vicenza. La ricerca, a cura di Paola De Luca, è uno degli appuntamenti più attesi di VicenzaOro September (3-7 settembre). La semplicità, tendenza che emerge con forza nell’analisi, sarà realizzata con geometrie pulite, utilizzo di smalti, elementi naturali, elaborazioni in scala ridottissima, ma molto preziose. Oltre all’Art Deco, che non cessa di essere un punto di riferimento, emergeranno anche richiami all’antico Egitto e a un trionfo dello smeraldo.

Ma VicenzaOro, oltre che con le tendenze, deve vedersela anche con una congiuntura non molto brillante. I numeri non sono esaltanti: il mercato italiano dell’oreficeria ha visto un calo dell’export del 3,6% nel terzo trimestre 2016. Per fortuna si segnala anche un timido risveglio degli acquisti interni, segno di una ritrovata fiducia degli italiani. Ma Brexit, tensioni in Medio Oriente, rallentamento dell’economia cinese (con in più le norme anti corruzione) sono elementi che hanno pesato negativamente per le imprese. Tra l’altro, i problemi maggiori sembrano essere concentrati proprio nell’area attorno a Vicenza, uno dei tre grandi distretti della gioielleria italiana assieme a quello di Alessandria e di Arezzo, a cui però si aggiunge anche il polo napoletano.

VicenzaOro, insomma, con 1300 brand provenienti da 35 Paesi, è anche un termometro per valutare lo stato di salute del settore. Quest’anno il tema centrale della manifestazione è The Golden Touch, che affronta sei tematiche differenti: dall’eccellenza delle produzioni nazionali e internazionali (The Touch of Well Done), ai temi di Corporate Social Responsibility (The Human Touch), alla distribuzione (Get in Touch), ai nuovi trend del settore e del mercato (The new Touch), al respiro internazionale (The Global Touch), alla comunicazione (The Touch of Words) e agli aspetti culturali e di sviluppo che ruotano attorno al mondo del gioiello. Un’altra novità è Now, che sta per Not Ordinary Watches. Per la prima volta, infatti, VicenzaOro si allarga e dedica uno spazio al mondo dell’orologio, con una selezione di brand innovativi e di design dell’orologeria Made in Italy & Europe: Altanus Geneve, Brosway, Didofà, Gagà Milano, Ju’sto, Locman, Lucien Rochart, Paul Picot, Save My Day, Sordi Spa, Terra Cielo Mare e Montres Louis Erard. Come avviene ormai da due anni, prosegue invece l’organizzazione dello spazio in cinque aree espositive: Icon, Look, Creation, Expression, Essence, che fanno parte del format espositivo.

Il direttore di Fiera Vicenza Corrado Facco (a sinistra), con il presidente, Matteo Marzotto
Il direttore di Fiera Vicenza Corrado Facco (a sinistra), con il presidente, Matteo Marzotto
VicenzaOro September
VicenzaOro September 2015
Stand a VicenzaOro September
Stand a VicenzaOro September

Un Puzzle ad anello per Mattioli

New entry nella collezione Puzzle di Mattioli.

La torinese Mattioli negli anni Sessanta ha lanciato una serie di gioielli che un paio di anni fa sono stati rinnovati e riproposti  (nel abbiamo parlato qui). La collezione Puzzle è riproposta ora per VicenzaOro September con lo stesso motivo geometrico per gli anelli. La linea di gioielli ha come caratteristica la possibilità di aggiungere e togliere colori, come in un quadro astratto: si può acquistare un’intera tavolozza e cambiare la tonalità a orecchini e ciondoli. Più che a un rompicapo, in effetti, la linea si ispira ad artisti come Kandinsky, Mondrian o Calder, portabandiera dell’astrattismo. Ma anche senza essere dei maestri della pittura si possono combinare a piacere le piccole tessere a forma di trapezio con angoli smussati che compongono la collezione, realizzate con madreperle colorate e legni. La versatilità è la caratteristica principale: il girocollo 7 ways si lega al bracciale per diventare collana lunga ed essere indossata fino a sette modi diversi. L’orecchino con elementi in madreperla ha una nuova versione in solo oro, full pavé di diamanti oppure zaffiri. Alessia Mongrando

Orecchini in oro di Mattioli
Orecchini in oro di Mattioli
Anelli in oro bianco e diamanti
Anelli in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco
Anello in oro bianco
Anello in oro giallo e zaffiri rosa
Anello in oro giallo e zaffiri rosa

Valenza Gioielli alza il tiro

Valenza Gioielli sfida VicenzaOro e allarga gli inviti.

Dire che sta nascendo una concorrente a VicenzaOro è senza dubbio eccessivo. Però c’è un dato che deve far riflettere: quest’anno l’edizione di Valenza Gioielli, appuntamento riservato agli operatori del settore, ospiterà anche aziende che non fanno parte del distretto piemontese. Insomma, non più solo la promozione delle imprese che sono attive nella zona di Alessandria e sono specializzate nella produzione di gioielli di alta qualità, ma anche brand di altre regioni. Cambia anche la location dell’evento: l’anno scorso si è tenuto a Verbania, quest’anno invece sarà ospitato nel castello di Guarene, in provincia di Cuneo, dove è in programma dal 22 al 24 ottobre. L’iniziativa è promossa da Confindustria Alessandria con il Gruppo Aziende orafe valenzane e condiviso con il Comune di Valenza, oltre che dalla Regione Piemonte. Un altro aspetto che ricorda quelli più classici di Vicenza o Arezzo è il pressing in corso per far convergere a Valenza Gioielli anche operatori internazionali, nonostante sia giusto un mese dopo VicenzaOro September: sono previste presenze da Repubblica Popolare Cinese, America Latina, Vietnam, Malesia, Thailandia,  Stati Uniti, Russia, Armenia, Ucrania, Kazakhistan, Arabia Saudita, Dubai. Tra l’altro, la benedizione ufficiale della associazione degli industriali sarà impartita due giorni prima, il 20 ottobre, quando al Teatro Sociale di Valenza il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, presenterà la nuova edizione di Esportare la Dolce Vita, analisi del Centro Studi di Viale dell’Astronomia, con testimonianze dirette di alcuni imprenditori orafi valenzani. Federico Graglia

Gioielli firmati Carlo Barberis, una delle aziende presenti a Valenza Gioielli
Gioielli firmati Carlo Barberis, una delle aziende presenti a Valenza Gioielli
Gioielli firmati Carlo Barberis
Gioielli firmati Carlo Barberis
Valenza Gioielli nel 2015 si è svolta a Verbania
Valenza Gioielli nel 2015 si è svolta a Verbania
Il castello di Guarene (Cuneo)
Il castello di Guarene (Cuneo)

È già ora di VicenzaOro

È già ora di VicenzaOro (3-6 settembre). E non per modo di dire: la maggiore novità annunciata dal presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto (con una conferenza stampa organizzata nella sua casa milanese) e dal direttore generale, Corrado Facco, è lo spazio riservato per la prima volta anche alla orologeria, in particolare quella italiana e indipendente. Dato che da un paio di anni VicenzaOro è organizzata nel format che riunisce le aziende in aree omogenee (Icon, Look, Creation, Expression, Essence), anche i segnatempo avranno la loro. Si chiamerà Now, che oltre a essere una parola inglese è anche l’acronimo di Not Ordinary Watches. Già annunciata la presenza di Altanus Geneve, Brosway, Didofà, Gagà Milano, Ju’sto, Locman, Lucien Rochart, Paul Picot, Save My Day, Sordi, Terra Cielo Mare e Montres Louis Erard.

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto

Un tocco d’oro

Ma non sarà l’unica novità in un appuntamento che, ha notato Facco, cade in un momento delicato per il mercato del lusso, rallentato dalle tensioni geopolitiche e, per quanto riguarda i Paesi mediorientali, dal calo del prezzo del greggio. Insomma, non sarà facile per Fiera Vicenza replicare i numeri dello scorso anno, con 1300 brand e 20mila presenze, tutte di operatori (la fiera non è aperta al pubblico). Un’altra novità è il claim adottato quest’anno: The Golden Touch, applicato a sei tematiche differenti: dall’eccellenza delle produzioni nazionali e internazionali (The Touch of Well Done), ai temi di Corporate Social Responsibility (The Human Touch), alla distribuzione (Get in Touch), ai nuovi trend del settore e del mercato (The new Touch), al respiro internazionale (The Global Touch), alla comunicazione (The Touch of Words) e agli aspetti culturali e di sviluppo che ruotano attorno al mondo del gioiello.

Ingresso di VicenzaOro
Ingresso di VicenzaOro

A proposito di cultura: il 2 settembre sarà il giorno della vernice della Mostra Il Gioiello e il Viaggio, organizzata da Fiera di Vicenza e curata da Livia Tenuta. La mostra sarà ospitata nel Museo del Gioiello (che entra a far parte del circuito di Museimpresa), che si trova all’interno della Basilica Palladiana a Vicenza. L’esposizione sarà dedicata all’interpretazione del viaggio, inteso come tema di ispirazione, simbolico o reale, metafora narrativa. Le opere in Mostra appartengono ai giovani designer internazionali under 30, finalisti del concorso Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016, promosso da Fiera di Vicenza con la Scuola di Design del Politecnico di Milano e provenienti dalle più prestigiose scuole internazionali.

Infine, non mancherà l’appuntamento con Trendvision Jewellery+Forecasting, l’Osservatorio indipendente di Fiera di Vicenza, che presenterà il Trendbook 2018+, «guida di riferimento nel settore della gioielleria e del lusso contemporaneo a livello internazionale che non ha eguali», ha sottolineato Marzotto. Il Trendbook è arrivato alla 15esima edizione, segno che il prodotto piace e, probabilmente, ci azzecca.

Da sinistra: Livia Tenuta, Matteo Marzotto, Alba Cappellieri
Da sinistra: Livia Tenuta, Matteo Marzotto, Alba Cappellieri al Museo del Gioiello di Vicenza

Antonini, un’attesa Extraordinaire

Antonini ha presentato la collezione Siracusa a Baselworld (ne abbiamo parlato qui). Ora questa linea di gioielli ispirata ad Archimede, il matematico che visse nella città siciliana, si arricchisce di un nuovo pezzo. Si tratta di un grande bracciale sinusoidale creato in esclusiva per Luisaviaroma (vendite online). Il bracciale sostituisce la linea di diamanti con i rubini, in una edizione limitata. La struttura in oro giallo lucido è segnata da una base di rodio nero sulla quale sono incastonate le 53 pietre color rosso porpora. Resta intatta la filosofia della collezione a base di cerchi, ellissi, curve che si intersecano, in omaggio alla scienza della geometria, di cui Archimede è stato uno dei teorici più famosi. Ma non è l’unica novità in serbo della Maison milanese. In arrivo, infatti, ci sono i nuovi pezzi unici della collezione Extraordinaire, nati successivamente alla fiera di Baselworld su disegno di di Sergio Antonini: saranno presentati al prossimo VicenzaOro di settembre (padiglione 6, stand 121). Alessia Mongrando

Collezione Siracusa, bracciale in oro e rubini
Collezione Siracusa, bracciale in oro e rubini
Collezione Siracusa, orecchini
Collezione Siracusa, orecchini
Collezione Siracusa, orecchini in oro bianco e diamanti
Collezione Siracusa, orecchini in oro bianco e diamanti
Anelli della collezione Siracusa
Anelli della collezione Siracusa
Collezione Siracusa
Collezione Siracusa
Sergio Antonini
Sergio Antonini

VicenzaOro pronta ad atterrare a Las Vegas

Sono oltre 120 i brand che con Fiera di Vicenza parteciperanno al Jck Show di Las Vegas (3-6 giugno 2016). Al Las Vegas atterra anche il nuovo format internazionale di VicenzaOro, Italian Passion. Made with Love. L’evento nel Nevadaè per molte aziende un’opportunità: gli Stati Uniti restano una delle principali destinazioni per le esportazioni orafe italiane, con un export di 570 milioni di euro, lievitato del 13,5% nel 2015 rispetto al 2014. Il piccolo esercito di gioiellieri made in Italy sarà ospitato all’interno del Mandalay Bay Resort & Casino, VicenzaOro Italian Passion. All’appuntamento negli States sono attesi oltre 23mila operatori del gioiello e dell’orologeria da più di 40 Paesi. Il Padiglione Italiano (Booth S10112) in questa nuova edizione occuperà una posizione prestigiosa, all’entrata del nuovo settore del Mandalay Bay Resort & Casino di Las Vegas che ospiterà anche il Plumb Club. Forse non a caso il palazzo è di color oro. Tra i brand presenti si contano Leo Pizzo, Giorgio Visconti, Talento International, FerrariFirenze, Piero Milano, Broggian D Donna, Marchisio e Fani Gioielli. Ci sarà, poi, l’area Trendvision Jewellery + Forecasting, il «pensatoio» che studia le tendenze del mondo del gioiello, le attitudini dei consumatori e gli andamenti del mercato internazionale con un percorso composto da quattro vetrine virtuali secondo i trend individuati per il 2017, con i relativi profili dei consumatori: Sophisticore, I-History, Geo-Luxury e Digital Hypnosis. Infine sarà disponibile il Trendbook 2017+ la guida che raccoglie e aiuta a comprendere a designer, aziende e professionisti le tendenze del mercato della gioielleria e del lusso contemporaneo a livello internazionale.

Una precedente versione di VicenzaOro a Las Vegas
Una precedente versione di VicenzaOro a Las Vegas
Mandalay Bay Resort & Casino
Il Mandalay Bay Resort & Casino

VicenzaOro in trasferta a Hong Kong

Come nei programmi, Fiera Vicenza e, in particolare VicenzaOro, guarda oltre confine. Per questo VicenzaOro T-Gold International, fiera specializzata organizzata dall’ente fieristico veneto, partecipa a Hong Kong International Jewellery Show, evento dedicato alla gioielleria evento commerciale (3-7 marzo) e in particolare alla tecnologia e ai macchinari utilizzati per la produzione di preziosi. La novità è che VicenzaOro T-Gold International si unisce a Mets, prima fiera professionale internazionale in Asia per il commercio di gioielleria e orologeria, macchinari, attrezzature, tecnologia e materiali di consumo, organizzata da HKJJA Exhibition Services. Il risultato del matrimonio si chiama VicenzaOro T- Gold International + Mets. Il padiglione che lo ospita accende un faro sul processo di produzione, dai macchinari, alle tecnologie di produzione, alle soluzioni di prototipazione rapida, attrezzature e forniture di laboratorio, eccetera. Un riconoscimento importante per la fiera italiana leader nel business dei gioielli, che a Hong Kong porta anche Trendvision Jewellery + Forecasting, think tank indipendente che studia i le tendenze del settore. Secondo la promotrice e creatrice del pensatoio, Paola De Luca, le tendenze per 2017 sono state codificate come Sea Life, che presenta linee fluide che ricordano il mare, o Gioielli della corona, che sono «regali e frizzanti», mentre il settore di diamante sarà dominato da «Below Zero», cioè linee essenziali che vedono la pietra come vera protagonista e, infine Cruda sofisticazione, dove il colore e l’astrazione organica esaltano la bellezza dei diamanti colorati.

Hong Kong International Jewellery Show
Hong Kong International Jewellery Show

Di seguito, l’elenco degli espositori a VicenzaOro T- Gold International + Mets:

• 3D PLUS STAMPA Hong Kong Limited (Hong Kong),

• A.F.E.M.O. (Italia),

• ALLPOWER DISPLAY CO., LTD. (Cina),

• ALPRESS KALIPÇILIK DAN. ITH. IHR. SAN. VE TIC. LTD. STI (Turchia),

• BOSA KUYUMCULUK KALIP VE DIS TIC. LTD.STI (Turchia),

• BULUNMAZ KUYUMCULUK LTD STI (Turchia),

• C.I.M.O SRL (Italia),

• CARIMA CO., LTD. (Corea),

• CIEMMEO SRL (Italia),

• ATTREZZATURA COSMO LASER (Cina),

• DONGGUAN SANHE tecnologia laser CO., LTD. (Cina),

• EST SYSTEMS TECHNOLOGY LIMITED (Hong Kong),

• FAVOLA APPLICATA Technology Company limitata (Hong Kong),

• FASTI INDUSTRIALE SPA (Italia),

• Flex Line Tech Limited (Hong Kong),

• FOSSATI F.LLI SRL (Italia),

• FUZHOU TECNOLOGIA TDRFORCE CO., LTD. (Cina),

• GUANGZHOU BIAOQI ELECTRONICS TECHNOLOGY CO., LTD. (Cina),

• GUANGZHOU VIVID materiale di stampa CO., LTD. (Cina),

• HONG CHEK (HK) Company Limited (Hong Kong),

• HONG KONG GIOIELLI & JADE ASSOCIAZIONE PRODUTTORI (HKJJA) (Hong Kong),

• INVIMEC SRL (Italia),

• JEWELCAD PRO LTD. (Hong Kong),

• JIANGSU SKYRAY INSTRUMENT CO., LTD. (Cina),

• KINGSWAY LEGENDA TECHNOLOGY LIMITED (Hong Kong),

• KUTEZ MAKINA SAN.TIC. LTD.STI. (La Turchia),

• LEGOR GROUP HONG KONG LTD (Hong Kong),

• LORENZATO SRL (Italia),

• MATTEO ORO SRL (Italia),

• O.M.P.A.R. SRL (Italia),

• OMBI SRL (Italia),

• Orfin TRADING LIMITED (Hong Kong),

• PANDORA LEGHE SRL (Italia),

• PINO Aliprandini (HK) LTD. (Hong Kong),

• STAMPA 3 LIMITED (Hong Kong),

• SAFEWELL EQUIPMENT LTD. (Hong Kong),

• SANEI MONILI MACHINERY CO., LTD. (Cina),

• SEVE STUDIO Company Limited (Hong Kong),

• SHENZHEN Baoguang SCIENTIFICO-INSTRUMENTS CO., LTD. (Cina),

• SHENZHEN chinasky tecnologia laser CO., LTD. (Cina),

• SHENZHEN Longxing meccaniche tecnologia Company Limited (Cina),

• SHENZHEN PRINCIPALMENTE I monili il CO., LTD. (Cina),

• SHENZHEN Superwave TECNOLOGIA LASER Company Limited (Cina),

• SISMA SPA (Italia),

• VICMARK Asia Limited (Hong Kong),

• WING WO PRODOTTI HONG INDUSTRIAL LTD. (Hong Kong),

• Yubao HOLDINGS (HK) Limited (Hong Kong),

• YUEN KEE HO accessori in oro monili il CO., LTD (Hong Kong),

• YUEN KEE HO MACHINERY LTD. (Hong Kong).

Affari più brillanti a VicenzaOro January

A Fiera finita è il momento dei bilanci: VicenzaOro January 2016 ha visto la partecipazione di 19.381 buyer (8774 quelli stranieri, +5%, mentre 10.607, con +4,3% quelli italiani), con 35mila presenze, traffico complessivo cresciuto del 5%. Già nota, invece, l’offerta della manifestazione fieristica: 1500 brand di 31 Paesi distribuiti in nove padiglioni e su 29mila metri quadrati di superficie netta. Molte le novità presentate (che pubblichiamo ogni giorno su gioiellis.com). Secondo gli organizzatori una particolare attenzione è stata riservata al mondo della tecnologia: in parallelo si è svolta anche la 39esima edizione di T-Gold, Salone internazionale dedicato ai macchinari per oro e gioielli, con 133 aziende, di cui 111 italiane.

Un altro dato interessante sotto il profilo economico è la performance di operatori di alcuni Paesi del Medio Oriente, come l’Egitto, l’Iran e gli Emirati Arabi Uniti, tra i primi partner commerciali del Made in Italy in questo settore. In forte crescita anche il numero di operatori provenienti dagli Usa, che conferma la fase di ripresa dell’economia statunitense. E buona presenza anche dei paesi dell’Europa (Spagna, Francia, Portogallo, Grecia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Polonia), che hanno compensato il calo di arrivi dalla Russia, Cina e Hong Kong.

Commento affidato al presidente di Fiera di Vicenza, Matteo Marzotto: «Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati e dell’affluenza durante questa edizione di VicenzaOro. Ci gratificano del grande lavoro svolto negli ultimi anni in termini di investimenti, visione, coraggio nell’innovazione del format e nella creazione di un network sempre più qualificato. Sia a livello nazionale, penso alla recente alleanza con Arezzo per un sistema fieristico italiano del settore, che a livello globale, grazie a cui nel 2016 saremo direttamente presenti nei principali mercati esteri. Fiera di Vicenza affronterà tutte queste nuove sfide con consapevole spirito di servizio, per fare di VicenzaOro non solo il brand di Vicenza e dell’Italia, ma, soprattutto, il simbolo di tutti i protagonisti del sistema jewellery mondiale, a partire dalla prossima nuova edizione di VicenzaOro Dubai». A Fiera Vicenza i gioielli torneranno dal 3 al 7 settembre. Federico Graglia

VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
L'ingresso a VicenzaOro January 2016
L’ingresso a VicenzaOro January 2016
Matteo Marzotto
Matteo Marzotto

VicenzaOro al traguardo

Attesa, prevista, immaginata: si è aperta VicenzaOro Janaury 2016. A fare gli onori di casa il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto, e il direttore generale, Corrado Facco. La fiera parte secondo i buoni auspici di una ripresa economica incipiente. L’eventu dura fino a mercoledì 27 gennaio. Come abbiamo già raccontato, ci sono da vedere 1500 brand per quasi un migliaio di aziende da 31 paesi e da tutti i principali distretti orafi italiani, 22mila buyer da 120 nazioni, giornalisti (tra cui quelli di Gioiellis.com). L’apertura ha ripreso i temi già affrontati a Milano due giorni prima (https://gioiellis.com/torna-vicenzaoro): «Con questa edizione VicenzaOro si conferma la capitale internazionale della gioielleria, grazie alla nostra capacità di coinvolgere tutti gli attori protagonisti del comparto e di metterci al servizio della filiera. Crediamo molto nel fare network, a livello globale e nazionale. Prova ne sono le partnership siglate con i più autorevoli player mondiali e, di recente, l’accordo con Arezzo Fiere e Congressi, favorito e supportato dal Ministero dello Sviluppo Economico, grazie al quale valorizzeremo ancor più la gioielleria italiana. A conferma del nostro ruolo di aggregatori globali e di ambasciatori del Well Done in Italy nel mondo», ha spiegato Marzotto. L’apertura è stata anche un’occasione per un riepilogo dell’agenda, affidata a Facco: dal 3 al 7 marzo 2016 VicenzaOro parteciperà all’HKIJS di Hong Kong con i brand Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio sulle nuove tendenze del mondo del gioiello, e T-Gold International, la vetrina internazionale per l’intero settore dei macchinari e dell’innovazione tecnologica del comparto orafo-gioielliero. Dal 14 al 17 aprile 2016 si svolgerà la seconda edizione di VicenzaOro Dubai, organizzata da DV Global Link, joint-venture tra Fiera di Vicenza e il Dubai World Trade Centre. Dal 31 maggio al 6 giugno 2016 Fiera di Vicenza parteciperà al Jck Show di Las Vegas con il nuovo format VicenzaOro Italian Passion. Made with Love, per promuovere le produzioni orafo-gioielliere e i valori del “Made in Italy” nella Manifestazione di punta in Nord America. Infine, ad agosto 2016 la Società presenterà Trendvision Jewellery + Forecasting e VicenzaOro Italian Passion. Made with Love all’India International Jewellery Show di Mumbai.

La Fiera in sei

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Corrado Facco (a sinistra) e Matteo Marzotto
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I padiglioni di VicenzaOro 2016
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Vetrina a VicenzaOro

Come lo scorso anno, VicenzaOro January 2016 ripropone il format The Boutique Show, introdotto a gennaio 2015: sei cluster di aziende omogenee e riconoscibili per valori di riferimento, posizionamento, sistemi di organizzazione, tipologia di produzione ed immagine complessiva. Le community offrono una visione completa dell’offerta espositiva, dei trend e del mercato globale. Buyer e gruppi d’acquisto vengono facilitati nell’identificazione delle aziende target più appropriati.

VicenzaOro torna e sposa OroArezzo

VicenzaOro, conto alla rovescia. Quest’anno la fiera di gennaio avrà come sottotitolo The Golden Voices, cioè dare spazio a tutti i protagonisti della filiera della gioielleria, in una specie di coro intonato sulla stessa musica. Attesi tra gli stand ci sono oltre 1500 brand, oltre 400 buyer provenienti da oltre 23 Paesi, nonché giornalisti provenienti da 15 Paesi (ovviamente anche quelli di Gioiellis.com).VicenzaOro, però, sarà anche la fiera del matrimonio tra Vicenza e Arezzo, tema di una alleanza attesa da anni dagli operatori del settore. «Una decisione in qualche modo inevitabile, dettata dai tempi», l’ha definita, presentando l’accordo, il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto. «È necessario fare sistema: le aziende italiane e gli operatori esteri hanno la necessità di un unico interlocutore. L’accordo con Arezzo, scavalca i localismi e permette di coordinare le forze. La promessa di matrimonio è regolata da un contratto, che servirà a suggellare il fronte comune tra le due realtà fieristiche. Quest’anno VicenzaOro, con i suoi 1.500 espositori, farà solo due fiere anziché tre, una a gennaio e una a settembre, mentre Arezzo, che conta 650 espositori, ne farà una a maggio. Insomma, non ci faremo più concorrenza a vicenda». Argomento condiviso da Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi: «Le sinergie tra Vicenza e Arezzo sono necessarie e serviranno a dare ancora più forza al settore», ha detto ricordando che l’alleanza è importante anche sul fronte della presenza all’estero, da VicenzaOro Dubai come Jck di Las Vegas. Un settore quello della gioielleria e oreficeria che, tra parentesi, vale circa 6 miliardi ed è il quarto per export: da qui l’impegno concreto del ministero dello Sviluppo economico, e in particolare del viceministro (e ora ambasciatore Ue) Carlo Calenda. Il governo, infatti, ha messo sul piatto parte dei fondi necessari per riorganizzare il sistema fieristico e promuoverlo all’estero.

Secondo il direttore generale di Fiera di Vicenza, Corrado Facco, il momento peggiore della crisi dell’economia sembra alle spalle, perlomeno in Italia, ma il mondo dei gioielli deve fare i conti con le tensioni nel mondo: dal Medio oriente, alla Russia, fino alla instabilità finanziaria in Cina: «L’instabilità geopolitica ha creato un importante calo del turismo. Allo stesso tempo si è quasi dimezzato il prezzo del petrolio. Due fattori che hanno inciso sull’economia dei paesi arabi, che principalmente vivono di questo. Gli imprenditori di Arezzo hanno risentito di questo, vendevano parecchio nel Nord Africa. Ma con la Libia in guerra, con la Tunisia, il Marocco e l’Egitto che hanno perso flussi turistici, vendono molto meno. Il fatto è che i gioielli vengono acquistati soprattutto dagli stranieri in visita in quei Paesi». Ma i conti veri si faranno alla fine della Fiera. Anzi, delle fiere.

Vicenza Oro
Orari di apertura
22 – 26 Gennaio 2016: 9.30–18.30
27 Gennaio 2016: 9.30–16.00
http://january.vicenzaoro.com/

Lo stand di Pasquale Bruni nella passata edizione di VicenzaOro
Lo stand di Pasquale Bruni nella passata edizione di VicenzaOro
Incontri inconsueti
Incontri inconsueti
Matteo Marzotto, presidente della Fiera Vicenza
Matteo Marzotto, presidente della Fiera Vicenza
Matteo Marzotto, Presidente di Fiera di Vicenza (a destra), e Andrea Boldi, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi
Matteo Marzotto, Presidente di Fiera di Vicenza (a destra), e Andrea Boldi, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi
VincenzaOro, edizione di settembre 2015
VincenzaOro, edizione di settembre 2015
Redattrice di Gioiellis.com al lavoro
Redattrice di Gioiellis.com al lavoro
VicenzaOro 2015
VicenzaOro 2015

Casato loves New York

È una cascata di diamanti quella che Casato sceglie per la sua nuova collezione New York-New York, ispirata allo skyline di Manhattan. Le sue linee decise e allungate che si adagiano su polsi, dita e décolleté, ricordano il grattacielo simbolo della città, per anni il più alto del mondo: file di pietre di diverse lunghezze montate su oro bianco delineano, al contrario, il pennone e la terrazza dell’Empire State Building.  Dallo scintillio dei brillanti incolori ai bagliori di zaffiri, smeraldi e rubini: Noor, che in persiano significa luce, è la collezione del colore. Gemme incastonate in montature in oro rosa forgiate come  piume e foglie grandi ma leggere, grazie anche al contrasto del blu, del verde e del rosso con le punte in metallo nero e con diamanti bianchi sulle punte, che danno un senso di delicatezza all’insieme. Ecco le immagini dei gioielli e delle vetrine di VicenzaOro

 La vetrina della collezione New York - New York di Casato a VicenzaOro
La vetrina della collezione New York – New York di Casato a VicenzaOro. Foto Carolina Nobile
Anello collezione New York - New York, in oro bianco e diamanti incolori
Anello collezione New York – New York, in oro bianco e diamanti incolori
L'anello New York - New York indossato
L’anello New York – New York indossato. Foto Carolina Nobile
Braccialetto collezione New York - New York, in oro bianco e diamanti incolori
Braccialetto collezione New York – New York, in oro bianco e diamanti incolori
Orecchini collezione New York - New York, in oro bianco e diamanti incolori
Orecchini collezione New York – New York, in oro bianco e diamanti incolori
Anello collezione Noor in oro rosa con zaffiri  e diamanti
Anello collezione Noor in oro rosa con zaffiri e diamanti
Orecchini collezione Noor in oro rosa con zaffiri e diamanti
Orecchini collezione Noor in oro rosa con zaffiri e diamanti
Anello collezione Noor in oro rosa con smeraldi e diamanti
Anello collezione Noor in oro rosa con smeraldi e diamanti
Orecchini collezione Noor in oro rosa con smeraldi e diamanti
Orecchini collezione Noor in oro rosa con smeraldi e diamanti
 La vetrina della collezione Noor di Casato a VicenzaOro
La vetrina della collezione Noor di Casato a VicenzaOro. Foto Carolina Nobile

I nuovi fiori di Pasquale Bruni

Nuovi fiori nei Giardini Segreti di Pasquale Bruni, a VicenzaOro. Haute Couture, più semplici o dal gusto retrò: tante versioni diverse che si aggiungono ai modelli presentati a Milano per il lancio della collezione ispirata agli spazi verdi nascosti nei cortili delle dimore storiche della città (https://gioiellis.com/i-giardini-segreti-di-pasquale-bruni/ ). Anelli doppi dai fiori di quattro petali con diamanti champagne e oro rosa o pietre incolori su oro bianco nella linea haute couture che nella combinazione più chiara formano anche una preziosa parure. C’è la collana in oro flex (una lavorazione per cui il metallo messo in forma memorizza la torsione per indossarlo facilmente) che di fiori ne ha addirittura sei, così la luce è assicurata ma la leggerezza pure. E, ancora, il bracciale dal design contrarié, dove l’opposto è una singola foglia allungata, in oro flex in due dimensioni nelle due colorazione e in una versione senza diamanti, una proposta entry level che si aggira sui 3 mila euro.

Nelle immagini potete vedere anche la variante colorata della candida parure indossata dalla modella in fiera, di grande effetto e molto donante: il disegno è lo stesso ma al posto dei diamanti sono incastonate l’agata verde e le tsavoriti tagliate come le pietre della collana Mandala. Sempre nella linea Haute Couture, ecco una nuova colorazione dell’anello Mille e una… in questo caso un’acquamarina appoggiata su un letto di mille diamanti che conferisce un effetto a specchio. Se la lavorazione del pavé è un segreto della Maison, eseguita accostando metodi tradizionali a nuovi studi di incassatura, quello che invece si vede è una pietra cabochon con la parte posteriore sfaccettata in modo irregolare, che ricorda il fiore della collezione BonTon, mentre la forma della foglia è quella di Giardini Segreti. Infine, tanti anelli con combinazioni diverse e gioielli full pavé o lisci con foglie allungate, con la lavorazione a traforo e diamanti taglio rosetta per dare a ogni donna la possibilità di creare il proprio giardino.

Giardini Segreti, anelli doppi Haute Couture in oro bianco e diamanti incolori e in oro rosa diamanti colorati
Giardini Segreti, anelli doppi Haute Couture in oro bianco e diamanti incolori e in oro rosa diamanti colorati. Foto di Carolina Nobile
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio in oro rosa e diamanti champagne
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio in oro rosa e diamanti champagne
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio con fiori a quattro petali della parure in oro bianco e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio con fiori a quattro petali della parure in oro bianco e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, collana con sei fiori a quattro petali della parure in oro bianco flex e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, collana con sei fiori a quattro petali della parure in oro bianco flex e diamanti incolori

Nella pagina seguente altre immagini inedite della collezione Giardini Segreti di Pasquale Bruni

Strada dritta per Tous

Tous festeggia il negozio monomarca numero 500, recentemente inaugurato a Shanghai, con una nuova collezione per l’autunno inverno 2015-2016. È all’insegna del minimalismo. La collezione si chiama Straight, che in inglese significa diretto e diritto, ed è dominata come motivo stilistico da una fila di perle di acqua dolce montate su argento sterling (argento con una percentuale variabile di rame a seconda della punzonatura, 925, 835 e 800). L’orsetto simbolo dell’azienda catalana c’è sempre, ma è una presenza appena accennata, un dettaglio vicino alla chiusura di bracciali, collane e orecchini o sul gambo degli anelli. Un’altra sorpresa raccolta a VicenzaOro, (ma non si tratta dell’apertura di una boutique in Italia, su questo i manager dell’azienda non vogliono sbilanciarsi e forse la data è più vicina di quanto si può pensare), è una collezione disponibile solo da novembre: è sempre in argento e combina perle coltivate d’acqua dolce e una sagoma di un orso, caratterizzata da una decorativa lavorazione a traforo. Frecce, pietre colorate, l’orsetto e la lega vermeil, per la linea Follow, l’unica delle novità esposte alla fiera della gioielleria già disponibile in parte nelle boutique e sul sito on line. Infine, quattro ciondoli in argento satinato, vermeil giallo e rosa, e madreperla. Ecco le immagini. M.d.B.

Straight, anello in argento sterling e perle di acqua dolce coltivate
Straight, anello in argento sterling e perle di acqua dolce coltivate
Straight, bracciale e collana in argento sterling e perle di acqua dolce coltivate
Straight, bracciale e collana in argento sterling e perle di acqua dolce coltivate
Straight, anello e orecchini  in argento sterling e perle di acqua dolce coltivate
Straight, anello e orecchini in argento sterling e perle di acqua dolce coltivate
Dettaglio orsetto decorato con lavorazione a traforo e scritta Love
Dettaglio orsetto decorato con lavorazione a traforo e scritta Love (foto Carolina Nobile)
Vetrina collezione con orsetto decorato da lavorazione a traforo
Vetrina collezione con orsetto decorato da lavorazione a traforo (foto Carolina Nobile)
Follow, anello in vermeil con spinelli neri, quarzo idrotermale verde e madreperla
Follow, anello in vermeil con spinelli neri, quarzo idrotermale verde e madreperla
Follow, bracciale morbido e collana in vermeil con spinelli neri, quarzo idrotermale verde e madreperla
Follow, bracciale morbido e collana in vermeil con spinelli neri, quarzo idrotermale verde e madreperla
Follow, orecchini in vermeil con spinelli neri, quarzo idrotermale verde e madreperla
Follow, orecchini in vermeil con spinelli neri, quarzo idrotermale verde e madreperla
Emci, quattro ciondoli, da sinistra a destra: in vermeil rosa con spinelli neri, in madreperla con oro 18 carati e diamanti, in vermeil, in argento sterling
Emci, quattro ciondoli, da sinistra a destra: in vermeil rosa con spinelli neri, in madreperla con oro 18 carati e diamanti, in vermeil, in argento sterling

Tutti i numeri di VicenzaOro

È arrivato il momento del bilancio di VicenzaOro September. Smontati gli stand, chiuse le bacheche, contati i biglietti, ecco come è andata la fiera dedicata ai gioielli più importante d’Italia: buyer in aumento del 14% rispetto al 2014. Oltre 20mila presenze. Gli operatori italiani sono stati 11.548. Sono aumentati gli operatori stranieri, provenienti da 121 Paesi, che hanno rappresentato quasi il 40% dei visitatori professionali, un dato che, secondo Fiera Vicenza, «evidenzia la forte vocazione internazionale e l’interesse per la gioielleria Made in Italy». Infine, sono stati oltre 1.300 i brand provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da 30 Paesi esteri. Come già anticipato dal presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto, i commenti degli utenti sono ora di gradimento nel 90% cento dei casi riguardo la nuova formula che ha diviso gli espositori per aree omogenee. Superato lo shock del cambiamento, evidentemente il nuovo layout è stato considerato efficiente.

Dove gira il mondo

Tornando ai buyer, Fiera Vicenza specifica anche i paesi esteri di provenienza e i trend: un dato interessante per i produttori. Ottima, pare, la performance dall’America del Nord, a conferma di una congiuntura economica in buona salute. Buona anche la presenza di operatori del Centro e Sud America, «mentre la provenienza degli operatori della zona UE ha evidenziato un andamento a velocità diverse (Germania stabile, Francia e Spagna in crescita, Gran Bretagna in contrazione di presenze, conferma della salute dell’economia polacca)». Il primo partner commerciale in questo settore del Made in Italy, gli Emirati Arabi Uniti e del Golfo, incluso l’Egitto, che hanno ulteriormente rafforzato la loro presenza evidenziando una crescita importante. Segno positivo anche della presenza di operatori di Israele e Turchia. Hong Kong, China e Sud Est Asiatico hanno dimostrato un buon dinamismo, mentre i paesi di lingua russa confermano una congiuntura economica interna in contrazione.

Il commento

Da mettere agli atti, infine, il commento istituzionale di Matteo Marzotto: «Siamo particolarmente soddisfatti dei numeri di VicenzaOro September e, soprattutto, della progettualità e dell’innovazione che Fiera di Vicenza ha ancora una volta saputo proporre ai protagonisti del settore. Un impegno che ci accredita sempre più quale autorevole punto di riferimento per la gioielleria mondiale. La casa della gioielleria italiana nel mondo! Durante questa seconda edizione abbiamo capitalizzato l’esperienza del nostro nuovo format VicenzaOro The Boutique Show inaugurato lo scorso gennaio; il grande apprezzamento ricevuto dal mercato, in particolare da parte degli espositori, buyer e media, ci indica che stiamo lavorando nella giusta direzione. Continueremo a dialogare con tutti gli attori del settore e ad investire per una continua evoluzione dei nostri format. Non da ultimo, i prestigiosi accordi siglati sottolineano il fondamentale ruolo di Fiera di Vicenza quale Glocal aggregator. Ben consapevoli delle sfide mondiali che ci attendono, siamo un’azienda che intende promuovere attivamente la messa a sistema di competenze ed esperienze tra i player italiani e stranieri più prestigiosi, a supporto dell’oreficeria e della gioielleria internazionale». Appuntamento al 22 gennaio. Federico Graglia

Il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto
Il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto
VicenzaOro September
VicenzaOro September. Foto: Carolina Nobile
Stand a VicenzaOro September
Stand a VicenzaOro September. Foto: Carolina Nobile
VicenzaOro September
VicenzaOro September. Foto: Carolina Nobile

VicenzaOro September al via

VicenzaOro è iniziata. Nelle cinque giornate si prevede coinvolgerà 1.300 brand provenienti da 30 Paesi esteri. Il nuovo format VicenzaOro The Boutique Show, che ha debuttato nell’edizione di gennaio, articola il percorso in piccoli distretti tematici: Icon, Creation, Look, Essence, Expression. All’interno del distretto Look c’è anche la Glamrrom, format nel quale il gioiello easy to wear si svincola dalla tradizione dei materiali preziosi per esaltare il design. Insomma, un po’ meno oro a VicenzaOro, per lo meno in questa area, un open space che vuole rendere il prodotto direttamente accessibile ai clienti, che nella Glamroom possono toccarlo, indossarlo, farsi coinvolgere insieme ai creatori. Da verificare se la formula funzionerà, daremo un’occhiata nei prossimi. Secondo Fiera Vicenza, «questa suddivisione, unica nel suo genere, garantisce una visione completa dell’offerta espositiva, dei trend e del mercato globale e facilita l’identificazione delle aziende in target più appropriate, in linea con il posizionamento del singolo buyer o gruppo d’acquisto, ottimizzando e semplificando l’approccio al business.

vicenzaoro-1 Sempre su VicenzaOro e Trendvision, riportiamo un articolo di Repubblica scritto da Ilenia Carlesimo. In particolare, l’articolo affronta le tendenze che sono contenute nel Trendbook 2017+, che individua quattro profili di consumatori, con altrettante tendenze in materia di gioielli.

di Ilenia Carlesimo, da Repubblica

«Oro, diamanti, platino, perle. Ma anche resina, corda, ebano, conchiglie e vecchi oggetti reinventati. La gioielleria non si pone limiti. Soprattutto quando si parla di materiali. Merito della ricerca e anche di una nuova generazione di designer che ha contribuito a cambiare l’identità del gioiello stesso. Ora non solo è più accessibile e quindi più apprezzato anche dalle giovanissime, ma è diventato parte del corpo: è qualcosa con cui decorarsi e raccontarsi al di là della sua preziosità. A spiegarci questa evoluzione è Paola De Luca, direttore creativo e «lettore» di tendenze di Trend Vision Jewellery+Forecasting, l’osservatorio indipendente della Fiera di Vicenza che studia con oltre un anno di anticipo le tendenze del settore e che sarà tra i protagonisti di VicenzaOro September. In calendario nella città veneta dal 5 al 9 settembre, con oltre 1.300 brand provenienti da 30 Paesi e dai distretti orafi italiani, la fiera internazionale dedicata all’oreficeria e alla gioielleria sarà infatti anche l’occasione per presentare in anteprima il nuovo Trendbook 2017+, il volume che racconta come ci «decoreremo».

«Eppure non c’è una tendenza unica», spiega Paola De Luca, «perché i consumatori non sono tutti uguali: ognuno ha un carattere e uno stile. A fare la differenza spesso sono le passioni personali, come testimoniano i quattro profili che abbiamo individuato: il riflessivo, il retronauta, il geonauta e l’illusionista virtuale». Quattro tipologie di consumatori a cui corrisponde un modo diverso di acquistare e indossare gioielli. I riflessivi, evoluzione dei minimalisti, non amano i loghi esibiti e sono più sofisticati e, appunto, riflessivi. Questo, sia per le donne che per gli uomini, si traduce in gioielli che uniscono design e qualità: «Leggeri e comodi ma non necessariamente piccoli, con linee geometriche o ispirate all’architettura e materiali più preziosi come oro, platino e diamanti o alternativi come le resine. Ma anche in gioielli cumulabili, come i bracciali e gli anelli puzzle, da accostare l’uno all’altro. E se sono della stessa collezione o di marchio e provenienza diversa non importa». Se i riflessivi sono più rivolti al presente, i retronauti guardano al passato,prossimo o anche remoto, di cui sono appassionati. «A loro sono dedicate collane teatrali, pendenti, monete greco-romane e talismani con eco mitologica, dai draghi allo zodiaco. Gioielli acquistati ovunque: al bazar di Istanbul come in gioielleria », continua il direttore creativo di Trend Vision.

Simile l’atteggiamento dei geonauti, anche loro spesso rivolti al passato, come conferma De Luca: «Si tratta infatti di viaggiatori, fisici o virtuali, legati a diverse culture, all’esotismo e all’amore per la bellezza, per l’opulenza e per il decoro. Passioni che li portano e li porteranno a indossare perle, pietre di taglio grande, girocolli torchon, enormi anelli floreali e spille decorate con conchiglie, nappe o altri ricordi di un viaggio. Insomma, non il solito etnico, ma uno stile che fa venire in mente Frida Kahlo, con i suoi maxi-pendenti, i fiori tra i capelli e i colori sgargianti». Infine, coloro che sono proiettati verso il futuro: gli illusionisti virtuali. «Gli amanti della tecnologia e della rete che si distinguono per il loro stile futuristico fatto anche di gioielli innovativi»,continua l’esperta. Gioielli hi-tech come i wearables, la cosiddetta tecnologia da indossare, con prodotti modellati intorno al corpo grazie alla miniaturizzazione delle componenti elettroniche, basti pensare agli smartwatch, ma anche «tutti i gioielli realizzati grazie alle novità tecnologiche, dai bracciali traforati al laser alle collane e agli anelli con tecniche di incastonatura innovative. Ma guai a pensare a gadget freddi e anonimi fatti di gomma e hi-tech. Ora con pelle, superfici martellate e altri dettagli più o meno preziosi anche la tecnologia è diventata più bella, calda e umanizzata». L’ennesima prova che davvero grazie alla ricerca e ai giovani designer emergenti il gioiello sta diventando più democratico.

L'edizione di gennaio di Trendvision
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Interno di VicenzaOro
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Ingresso di VicenzaOro
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