Vicenzaoro - Page 9

Yvone Christa sulla Luna

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La nuova collezione di orecchini del brand Yvone Christa presentata a VicenzaOro September ♦︎

A VicenzaOro September il brand Yvone Christa New ​York si è ispirato al cielo. Le due designer svedesi, ormai trapiantate negli States, hanno dedicato la nuova collezione alla luna crescente. La collezione di pendenti si chiama, infatti, Crescent Moon​​. E i gioielli presentati riprendono la forma dell’astro notturno. Le mezzelune sono realizzate con il classico stile della Maison americana, cioè la lavorazione a filigrana​. ​I pezzi sono in argento, con l’aggiunta di piccole perle e di pietre naturali semi preziose. Uno stile che Yvonne Clamf e Christina Söderström hanno appreso a Roma, dove hanno studiato alla Scuola di design. Oggi la loro boutique è a New York, dove da Soho si è trasferita a NoLita (North of Little Italy), il quartiere tricolore, tra chef e artisti, diventato molto di tendenza. Prezzi della collezione Crescent Moon dai 300 ai 455 euro. Lavinia Andorno





Orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 329 euro
Orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 329 euro

Yvone Christa, orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 329 euro
Yvone Christa, orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 329 euro
Yvone Christa, orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 329 euro
Yvone Christa, orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 329 euro
Collezione Crescent Moon. Prezzo: 357 euro
Collezione Crescent Moon. Prezzo: 357 euro
Yvone Christa, orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 300 euro
Yvone Christa, orecchini della collezione Crescent Moon. Prezzo: 300 euro
Collezione Crescent Moon. Prezzo: 370 euro
Collezione Crescent Moon. Prezzo: 370 euro
Collezione Crescent Moon. Prezzo: 455 euro
Collezione Crescent Moon. Prezzo: 455 euro

Collezione Crescent Moon. Prezzo: 455 euro
Collezione Crescent Moon. Prezzo: 455 euro







A VicenzaOro i cinque trend per il 2019




Le tendenze nella moda e nella gioielleria al consueto appuntamento di VicenzaOro, con il Trendbook 2019+ ♦

Nel caso siate incerte su dove va il mondo, potete fare conto sul Trendbook 2019+, almeno per quanto riguarda la moda e, in particolare, la gioielleria. Si tratta della consueta summa delle tendenze secondo il pensiero di Paola De Luca, fervida mente creativa di Trendvision. Come tutti gli anni, il Trendbook è uno dei momenti topici di VicenzaOro September. E così è stato anche quest’anno. Se, dunque, siete incerti sulle tendenze del mondo, ecco qui il risultato in vista del 2019. Il prodotto editoriale di quest’anno è diviso in cinque sezioni: Gender Neutralist-Neutralia; Ethnical Modernist-Ethical Vision; The Midult-Past References; Retro Futurist-Parallel Realities; The New Man-Masculinity Unmasked, ognuna con un suo tema di riferimento specifico.

Paola De Luca
Paola De Luca

Gender Neutralist-Neutralia. Ha il focus sull’accettazione dell’imperfezione, al pari della perfezione. Un trend che, secondo Paola De Luca, arriva da Usa e Gran Bretagna, ma che si è sviluppato anche in Corea e in Giappone, con la prospettiva di invadere il mondo, a partire dall’Est Europa dove stilisti russi, del calibro di Georgian Demna Gvasalia (Balenciaga e Vetements) stanno imponendo una nuova creatività. Millennials e Gen Z si aprono in maniera consapevole all’accettazione del diverso, dell’imperfetto, del non solito, rifiutando le categorie imposte dalla società. Si delinea così uno street-wear di lusso che, caratterizzato da una certa nonchalance e incurante delle opinioni altrui, attrae i consumatori. Gli # di riferimento sono: #ImPerfect #Acceptance #Unusual #AnythingGoes #Effortless #Suburban #Genderfluid #Uniqueness #SelfExpression #Individualism #Positivity #Savvy #Authentic.

Ethnical Modernist-Ethical Vision. Con la ricerca di una sostenibilità etica che diventi global e urban partendo dall’heritage delle culture tribali. La visione etica del prodotto raggiunge i mercati della moda, degli accessori e della cosmesi attraverso l’influenza di trendsetters che coprono i flussi della comunicazione dei media. Vettore di questo trend sono i festival musicali, piccoli o grandi che siano, dove i portavoce di questo trend si fanno sentire, anche online. Il movimento Soul System raggruppa la seconda generazione di migranti che diffondono e condividono il loro heritage attraverso i media, con un legame particolare al digitale. Gli # di riferimento sono: #Sustainability #Urban #Survival #Ethical #NativeCommunities #Tradition #Heritage #Tribal #Glocal #Globalisation #AfroCentric #Fluid #Bold




VicenzaOro September 2017
VicenzaOro September 2017

The Midult-Past References. Con l’approfondimento di una autenticità da ritrovare nell’artigianalità così come nel lusso. Il gruppo di consumatori di riferimento – 65 milioni di persone – appartiene alla Gen X: sono tra i 30-35 anni, con un alto potere di acquisto. Sono attirati da brand extralusso, che però abbiano un qualcosa di unico, da prodotti che siano quasi da collezione, capaci di poter trasportare nel tempo un valore. Gli # di riferimento sono: #Opulent #Extreme #Sophistication #Craftmanship #Nature #Authenticity #Sensual #Enthusiastic #Demanding #Savvy #Empowered #Fun #Real #Quality #Sustainability #Transparency.

Retro Futurist-Parallel Realities. Con la nostalgica rivisitazione in chiave contemporanea del romanticismo anni Cinquanta/Sessanta. Gli appartenenti a questo gruppo di consumatori si avvicinano al futuro esplorando il lato glam degli anni Cinquanta/Sessanta e manifestando un odio-amore per Internet e per la cultura digitale. I messaggi a loro indirizzati devono essere chiari e semplici, veloci e facili, senza provocare troppe emozioni. Per raggiungerli i brands devono aiutarli a districarsi in Internet, conquistarli dando loro effettive possibilità di comprensione, rispettando però la loro necessità di isolamento, la loro ricerca di una pace interiore, la loro voglia di stare lontano da ogni tipo di rumore. Gli # di riferimento sono: #1950’s #1960’sRomanticFuture #AR #VR #SurrealExPandable #Nostalgia #UrlCoCollaboration #CommunityZettabyteEra #MixedReality.

The New Man-Masculinity Unmasked. Con i nuovi codici maschili legati a una visione sempre più genderless basata su una consapevolezza e una accettazione di sé. La Gen X è l’unica generazione che abbraccia il concetto di un nuovo, moderno uomo: aperto, curioso, dall’intelligenza fluida, che ama esplorare il mondo attraverso occhi nuovi, assorbire culture diverse. I soggetti di questa nuova mascolinità vanno visti in una prospettiva sia maschile che femminile. I brand e la comunicazione devono supportare questo nuovo uomo esaltando, ma senza far prevalere, la sua parte di femminilità. Gli # di riferimento sono: #Travel #Culture #Genderless #Clean #Sleek #Simple #Ambitious #OpenMinded #SelfAccepting #LivingForThe Moment.

Non resta che adeguarsi in fretta.

VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017






Le novità di VicenzaOro



Le novità di VicenzaOro September, il maggiore appuntamento italiano per la gioielleria ♦︎

Raddoppio dei buyer (500 quelli ospitati) e raddoppia anche la speranza di aver archiviato la crisi degli anni scorsi che, inevitabilmente, ha coinvolto anche il mondo della gioielleria. VicenzaOro September (23-27 settembre) si propone di archiviare il pessimismo e tornare ai fasti degli anni dorati, nel senso pieno del termine. Certo, i tempi sono difficili, come dimostrano le alterne fortune delle aziende. Ma l’export di gioielli dei brand italiani si dimostra solido, specialmente in Paesi come gli Usa o in Gran Bretagna, dove le vendite del made in Italy in oro e diamanti sono un successo. Qualche ricambio tra i brand presenti nei padiglioni (1.300 da 35 Paesi) è però il segnale che nulla è immobile, tanto meno la partecipazione a manifestazioni consolidate come VicenzaOro («abbiamo selezionato», precisa Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group, il gruppo che comprende Fiera Vicenza). D’altra parte, la stessa cosa era avvenuta a Baselworld.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

La nuova formula di Vicenzaoro, in ogni caso, si è dimostrata efficace ed è confermata: aree con espositori divisi per genere (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution), a cui si aggiunge un settore dedicato agli orologi. Si tratta di Now, sigla che sta per Not Ordinary Watches, all’interno del Distretto Icon del Padiglione 7. Orologi di nicchia, però, con 11 brand che appartengono a specifiche categorie di prodotto e che fanno tendenza. Insomma, meglio precisare che l’idea non è una competizione con Baselworld.

Gli appuntamenti. Oltre agli stand, per i visitatori la fiera offre anche l’opportunità di seguire conferenze, convegni (l’agenda completa la trovate qui), tra cui quello di lunedì 25 settembre su Fare Marca per Salvare il Made in Italy, organizzato dal Club degli orafi. Oltre a Gabriele Aprea, presidente Club e di Chantecler, sono in agenda l’intervento di Emanuele Alliotti Visdomini, vice-presidente  di Vhernier e del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto. Altra novità sono i gioielli libanesi. La collezione Bookrah (parola che significa Domani in lingua araba), è stata creata in collaborazione con i designer Nadja Zerunian e Peter Weisz della società austriaca di design Zerunianandweisz e realizzata a mano dagli orafi di Bourj Hammoud, quartiere nei dintorni di Beirut dove vive una comunità che ha alle spalle generazioni di artigiani impegnati nel settore della lavorazione dell’oro. I designer hanno preso ispirazione dalla topografia di Bourj Hammoud per dar vita a spille, orecchini, anelli e braccialetti suddivisi in tre linee, basate sullo stesso concetto, ma ognuna con un proprio stile.




Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto
Stand a VicenzaOro January 2016
Stand a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016

VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016







Ellebj, passione heavy metal



Da una passione di coppia, lui e lei, la passione per i gioielli in metallo con Ellebj ♦︎

Il nome Ellelle sta per lei e lui. Lei è Pamela Ferrario. Lui Fabio Martin. Si sono conosciuti, sono diventati coppia affiatata e hanno deciso, qualche anno fa, di fondare una società, Ellelle, che progetta e produce gioielli, rigorosamente in metallo. Il nome del brand, però, è Ellebj, che sta per Elle body jewels. Pamela Ferrario, nata vicino a Milano, si è laureata, con specializzazione in comunicazione. Ma esercita anche la professione di psicologa-psicoterapeuta. Fabio Martin si descrive, invece, come «innamorato da sempre dei metalli e di ciò che è bello e prezioso». Con una formazione tra il laboratorio di argenteria e oreficeria e l’attività commerciale, è quello che sta nel back-office di Ellebj, presente ormai da anni anche a VicenzaOro nel padiglione Glamroom. Figlie della coppia Pamela-Fabio sono una serie di collezioni con gioielli che non passano inosservati. La scelta di posizionarsi a cavallo tra moda e bijoux, del resto, comporta la ricerca di forme e colori che si distinguano immediatamente. Rudy Serra





Orecchini di Ellebj
Orecchini di Ellebj

Bracciale in metallo
Bracciale in metallo
Bracciale con smalto
Bracciale con smalto
Bracciale con cristallo
Bracciale con cristallo
Collana in rosa e nero
Collana in rosa e nero
Collezione Boules
Anello della collezione Boules

Pendenti in metallo Tornado
Pendenti in metallo Tornado







Jjewels guarda avanti



Continua la marcia attraverso le fiere specializzate di Jjewels, brand di gioielli di Milano ♦︎

Gioielli classici, ma allo stesso tempo trendy. È nata sotto questo intento JJewels, una delle marche di BlueWhiteGroup, azienda di Milano fondata nel 1974 da David Joshach. Partito dal commercio e taglio dei diamanti (attività che continua ancora), l’imprenditore con JJewels ha voluto puntare su un marchio giovane e sofisticato. In fondo Milano è la capitale della moda italiana: in questo caso, quindi, l’esperienza in campo gemmologico si è unita al feeling con il mondo mutevole e fresco del fashion. Ma i gioielli che propone Jjewels non hanno nulla a che fare con i fashion bijoux. Sono invece gioielli in oro e pietre preziose come zaffiri, rubini e ovviamente i diamanti della casa. L’impegno originario del brand deve essere stato apprezzato, visto che ora Jjewels non manca agli appuntamenti fieristici più importanti, da VicenzaOro all’International Jewellery Watch Show programmato per il 2018 ad Abu Dhabi: la Maison milanese si è già iscritta tra i partecipanti. Lavinia Andorno

Leggi anche: I traguardi di Jjewels 





Orecchini con tormaline
Orecchini con tormaline

Orecchini con diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti e zaffiri
Collana in oro bianco, zaffiri e diamanti
Collana in oro bianco, zaffiri e diamanti
Parure in oro bianco e diamanti
Parure in oro bianco e diamanti rosetta
Bracciale di Jjewels in oro bianco, diamanti bianchi e brown
Bracciale di Jjewels in oro bianco, diamanti bianchi e brown
Anello in oro rosa, diamanti, zaffiri, rubini, ametiste
Anello in oro rosa, diamanti, zaffiri, rubini, ametiste
Anello con opale e zaffiri
Anello con opale e zaffiri
Anello in oro rosa con diamante navette e tsavoriti
Anello in oro rosa con diamante navette e tsavoriti







Le novità di VicenzaOro settembre

VicenzaOro, ecco il programma per settembre ♦︎

È già tempo di VicenzaOro. Nessuna anticipazione rispetto alla tabella di marcia annunciata lo scorso anno, ma la definizione del programma che sabato 23 settembre accoglierà i visitatori alla più importante fiera italiana dedicata alla gioielleria, ora sotto il cappello di Ieg, Italian Exhibition Group, che ha inglobato le Fiere di Vicenza e Rimini.

VicenzaOro al Jck
VicenzaOro al Jck

Il tema green

Ogni anno VicenzaOro si propone un tema. Quest’anno, non diversamente dall’anno scorso, la rassegna sottolinea la Corporate Social Responsibility nel mondo orafo gioielliero. Oro e diamanti, ma senza rovinare ambiente e lavoratori. Dunque, The Green Jewellery è il filo conduttore. Premesso l’intento di bontà, VicenzaOro September 2017 non dimentica certo il business: sono attesi più di 1.500 brand espositori provenienti da 36 Paesi nel mondo e dai principali distretti orafi italiani, oltre a visitatori, buyer, giornalisti, opinion leader e trend setter dai key market esteri. L’Ice (Agenzia statale per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), supporta l’ospitalità di 500 buyer selezionati e profilati dei principali mercati di riferimento e tra questi accoglierà anche una delegazione di 150 retailer italiani curata da Federpreziosi, Federazione nazionale delle imprese orafe gioielliere argentiere orologiaie. Inoltre più di 800 Gold Buyer, selezionati tra i top player del mercato europeo e internazionale, usufruiranno di servizi esclusivi a loro dedicati durante la manifestazione.

Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017

Distretti

Confermate anche le isole degli espositori, divise secondo omogeneità, con sei distretti (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution, new entry rispetto allo scorso anno), facilitando incontri di business tra aziende e buyer internazionali.  E ritorna anche Now, Not Ordinary Watches, dedicata a 12 brand selezionati del mondo degli Independent Watches.

Una novità è anche l’area Set, Small Equipment & Tools, al Padiglione 2.2, dedicato alle aziende di piccoli macchinari, utensili e stampanti 3D, software e piccola attrezzatura, che soddisfa la domanda sia di produttori, sia di realtà del mondo retail.

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

Appuntamenti

Domenica 24 settembre 2017 sarà la volta di Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, che, in collaborazione con Italian Exhibition Group, organizzerà un convegno sull’impatto della nuova legislazione europea dei Mineral Conflicts sull’industria del gioiello e sulle strategie da mettere in atto per rispondere in modo efficace alle necessità. Il seminario si terrà presso la Conference Room, Hall 8.0, dalle ore 10.30 alle ore 13.00.
Altra novità è VO Square,  spazio che diventerà luogo per convegni, talk e incontri con esperti, opinion leader internazionali.

Le tendenze saranno protagoniste come sempre di Trendvision Jewellery + Forecasting, Osservatorio indipendente di forecasting del mondo orafo gioielliero, presentato sabato 23 settembre durante un seminario dedicato, tenuto da Paola De Luca, Creative Director dell’Osservatorio & Forecaster.
Infine, giovani e creatività saranno al centro della premiazione dei vincitori tra i 22 finalisti del Concorso Internazionale Next Jeneration Jewellery Talent Contest, che per il 2017 ha lanciato il tema Gioiello e Funzione.

Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile
Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile

Las Vegas si gioca il gioiello





Las Vegas capitale del gioielli con il Jck Show e il Couture: c’è anche un pezzo di gioielleria italiana ♦

A Las Vegas è l’ora del Jck Show (5-8 giugno 2017) al Mandalay Bay Resort & Casino. È il principale evento annuale dell’industria dei gioielli di questa parte del mondo e riunisce oltre 30.000 professionisti del settore. Coinvolge aziende di gioielleria, orologi, pietre preziose, attrezzature, forniture, tecnologia, sicurezza e soluzioni di business: oltre 23.000 i rivenditori presenti e circa 9.400 negozi. Il 23% delle presenze arriva da fuori degli Stati Uniti.

Stand al Jck Show
Stand al Jck Show

VicenzaOro a Las Vegas

Tra i protagonisti c’è VicenzaOro, format di Italian Exhibition Group (società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), che ha portato nella città del Nevada famosa per i suoi casinò un centinaio di aziende italiane della gioielleria. Il Jck, infatti, è un’opportunità per l’industria della gioielleria e del lusso. Il padiglione italiano è posizionato  al piano nobile della manifestazione (Shoreline 2). Sono presenti brand dell’alta gioielleria e oreficeria conosciuti a livello internazionale tra cui: Biancaspina, Chrisos, Fani Gioielli, Falcinelli, Giorgio Visconti, Hasbani, Karizia, Leo Pizzo, Misis, Novecentonovantanove, Richline e Unoaerre, oltre ad aziende del packaging di settore. Accanto allo spazio espositivo, è previsto un palcoscenico per l’Osservatorio indipendente di forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi Trendvision Jewellery + Forecasting e del nuovo Trendbook 2018+. Da questa edizione, inoltre, Trendvision Jewellery + Forecasting organizza i buying trails, workshop destinati ai buyer con l’obiettivo di supportarli e guidarli all’acquisto nei rispettivi distretti di interesse.

VicenzaOro al Jck
VicenzaOro al Jck

Il Couture

Sempre a Las Vegas c’è anche il Couture, ospitato al Wynn Resort, altra destinazione per il mercato di gioielli e orologi di lusso. Qui sono previsti oltre 4.000 buyer top per circa 200 designer e marchi di primo piano, come Bulgari, Bell & Ross, David Yurman, Victor Velyan, Stephen Webster, Sevan Bicakci, o italiani come Qayten, Antonini, Casato, Damiani, Crivelli, Dada Arrigoni, Chantecler, Federica Rettore, Garavelli, Gavello, Gucci, Maria e Luisa, Mariani, Misani, Moraglione, Officina Bernardi, Piero Milano, Picchiotti, Pasquale Bruni, Pomellato, Ponte Vecchio, Repossi, Spallanzani, Superoro, Terra Cielo Mare, Vendorafa. Federico Graglia




Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Serata al Jck Show
Serata al Jck Show

Las Vegas, Jck Show
Las Vegas, Jck Show







Dada Arrigoni, gli anni ’80 are back

Le nuove curve dei gioielli di Dada Arrigoni, con un po’ di nostalgia degli anni Ottanta ♦

La designer bergamasca Dada Arrigoni continua la corsa iniziata nel 1985 con una spericolata esplorazione della forma curva. E anche il 2017 è iniziato percorrendo una strada piena di ellissi e linee paraboliche. Sono molte le novità presentate tra VicenzaOro e Baselworld: collezioni che conservano lo stile proprio della Maison, con oro rosa e diamanti a punteggiare le linee rotonde dei gioielli. Una delle new entry è la collezione D-Band, che è un tuffo negli anni Ottanta, con la forma della bracciale largo a coprire l’intero polso. I bracciali, oppure gli anelli, sono dunque costituiti da una fascia metallica, ma spezzata da una forma che assomiglia a una virgola, su cui sono incastonati due fila di diamanti.

Uno stile che ritorna anche nella collezione DD Line, sempre centrata sulle onde visive innescate dalle curve doppie o triple del metallo, anche in questo caso punteggiate di diamanti. La forma ricorda un po’ il segno dell’infinito, ma in tre dimensioni. Giulia Netrese

Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, Bracciale in oro rosa e diamanti
Collezione D-Band, Bracciale in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, collana in oro rosa e diamanti
DD Line, collana in oro rosa e diamanti


VicenzaOro porta a casa OroArezzo

Matrimonio tra VicenzaOro e OroArezzo: un’unica piattaforma fieristica che sarà gestita da Italian Exhibition Group ♦

Nell’Italia in cui la rivalità tra città vicine sfiora la patologia, in cui ogni campanile è un sacro suolo da difendere, in cui la difesa dei colori della squadra di calcio diventano una questione di onore, un accordo tra rivali sembra un racconto fantasy. Invece, accade. Dopo l’annuncio nel gennaio 2016 (leggi anche VicenzaOro torna e sposa OroArezzo), il matrimonio tra Vicenza e Arezzo si celebra con squilli di trompe. A officiare la cerimonia è Italian Exhibition Group (Ieg), società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che assieme ad Arezzo Fiere e Congressi ha siglato un accordo strategico che dà vita ad un’organizzazione unica per le manifestazioni del settore orafo-gioielliero. Un miracolo? Sì, anche se è una magia che si compie sulle ali di una crisi di consumi interni che ha messo in difficoltà molte aziende del settore. Insomma, un matrimonio voluto, ma anche indotto.

A seguito dell’accordo, Arezzo Fiere e Congressi potrà entrare nella compagine societaria di Italian Exhibition Group, ricevendo quale controprestazione della cessione dei marchi quote azionarie «per un valore definito secondo criteri condivisi». Quale che sia questo valore, l’accordo sembra anche propedeutico per il cammino preannunciato di Ieg verso la quotazione di Borsa, prevista per il prossimo anno.

I numeri

Vale la pena di ricordare che cosa rappresenta il settore: circa 10 mila imprese e 40 mila addetti, nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, un export di 6,5 miliardi e un saldo commerciale positivo di 4,2 miliardi. Pur nel contesto negativo della domanda globale di oro per la gioielleria, nei primi 10 mesi del 2016 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro.

Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto
Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto

Che cosa prevede l’intesa

In sostanza, Italian Exhibition Group, oltre a organizzare le tre edizioni di VicenzaOro (gennaio, settembre e in novembre a Dubai), gestirà complessivamente l’organizzazione di OroArezzo e Gold Italy già dalle prossime edizioni di maggio e ottobre 2017 nella città toscana. Nel complesso delle 5 Manifestazioni saranno ospitati circa 5.000 espositori, provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da oltre 30 Paesi, e più di 80.000 visitatori professionali, il 50% dei quali provenienti da 130 Paesi.

L’idea è dare forma a una piattaforma fieristica unica, nelle diverse specializzazioni locali. Italian Exhibition Group, recita il comunicato ufficiale, «procederà alla caratterizzazione e valorizzazione delle singole manifestazioni e del loro legame con il territorio, ma in una forte ottica di sistema. Obiettivo è potenziare il comparto, aumentando le occasioni di business per gli espositori, sia stimolando il mercato interno, sia favorendo la presenza di buyer internazionali per supportare l’accesso delle aziende ai mercati strategici della gioielleria, anche grazie al supporto del Mise e dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane)».

La cronaca racconta che all’annuncio a Roma erano schierati Ivan Scalfarotto, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Ciuoffo, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana, il top management di Ieg, a comininciare dal presidente del gruppo, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente esecutivo Matteo Marzotto, il direttore generale Corrado Facco e il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
OroArezzo 2015
OroArezzo


Pasquale Bruni fiorisce in verde

La svolta verde di Bon Ton: la collezione firmata Pasquale Bruni adotta la tonalità del crisoprasio ♦

La collezione Bon Ton di Pasquale Bruni è uno dei capisaldi della Maison di Valenza, ma anche una delle bandiere della grande gioielleria italiana. Semplice, ma raffinata, la collezione gira attorno al fiore simbolo del brand, a cinque petali, dalla superficie bombata. Questa collezione è periodicamente riproposta con varianti che aggiungono sempre un sapore diverso. L’«alta cucina» di Pasquale Bruni, a VicenzaOro ha quindi proposto una nuova linea della collezione Bon Ton, concepita sempre dalla designer Eugenia Bruni, che utilizza la delicata nuance verde del crisoprasio. «Il crisoprasio è gemma di amore vitale, vestirlo in fiore nei suoi verdi selvaggi e marini che incarnano la virtù e la sensualità di Venere: è come creare l’anima più vera della Natura», è il poetico commento della designer.  La pietra è una varietà di calcedonio che ha un colore verde-mela, ma anche sfumature più scure. Come per gli altri gioielli della collezione, la pietra centrale è contornata da un set in oro rosa con piccoli diamanti bianchi, che si ripropongono anche sulla banda degli anelli. Della collezione fanno parte anche orecchini contrarié, bracciale flex e collane sautoir. Lo stesso disegno del fiore a cinque lobi è ricamato sulla superficie interna, in modo da alleggerire il peso del gioiello. Lavinia Andorno

Collezione Bon Ton, orecchini in oro rosa, diamanti e crisoprasio
Collezione Bon Ton, orecchini in oro rosa, diamanti e crisoprasio
Collezione Bon Ton, anello moi et toi in oro rosa, diamanti e crisoprasio
Collezione Bon Ton, anello moi et toi in oro rosa, diamanti e crisoprasio
Collezione Bon Ton, anello in oro rosa, diamanti e crisoprasio chiaro
Collezione Bon Ton, anello in oro rosa, diamanti e crisoprasio chiaro
Collezione Bon Ton, anello in oro rosa, diamanti e crisoprasio verde mela
Collezione Bon Ton, anello in oro rosa, diamanti e crisoprasio verde mela
Collana sautoir in oro rosa, diamanti e crisoprasio
Collana sautoir in oro rosa, diamanti e crisoprasio


20 bracciali di Federica Rettore

20 bracciali firmati da Federica Rettore, designer milanese con passaporto per il palcoscenico internazionale ♦

Milano è riconosciuta come la capitale del design, di sicuro in Italia, e uno dei centri di eccellenza nel mondo. Federica Rettore, designer milanese, è la testimonianza che la capacità creativa nella capoluogo della Lombardia non è limitata solo ai mobili, agli oggetti d’arredo e alla moda, ma si estende alla gioielleria. È un modo diverso di interpretare il design di oggetti preziosi, lontano da quello dei poli italiani come Valenza, Vicenza, Arezzo o Torre del Greco. Federica Rettore, raffinata a partire dalla cura dell’aspetto, ha un respiro internazionale, proprio come la città che rappresenta. È un design lontano dalla tradizione del passato, rispettabile e ammirevole, ma di un tipo completamente diverso. Il suo lavoro è sintonizzato sull’atmosfera di Tribeca (New York), di Shibuia (Tokyo), della Friedrichstraße (Berlino). Non a caso racconta di aver vissuto per molti anni negli Stati Uniti. Dal 1994 la designer ha intrapreso una strada che l’ha portata fino a vincere, nel 2011, un Couture per il design a Las Vegas. Nel mezzo, per tre anni ha gestito anche il team di progettazione dei gioielli per Gucci.

Già, ma qual è lo stile di Federica Rettore? Lei definisce i suoi gioielli come piccole sculture. Ma è una descrizione riduttiva: sono gioielli alla ricerca di una sorpresa. Come navi che solcano rotte ignote e improvvisamente vedono affiorare un’isola, i gioielli di Federica Rettore prendono strade diverse, lontane dalla classica musica di oro, diamanti & c. Alla fine l’isola la trovano ed è diversa da quello che ci si poteva immaginare. Gli ultimi lavori di Federica Rettore sono stati esposti a VicenzaOro, nell’area che ha accolto 12 selezionati designer. In questa pagina pubblichiamo i bracciali: una sola tipologia che si declina in tanti modi diversi, legati però dallo stesso filo. Le immagini sono copyright Federica Rettore. Giulia Netrese

cuff (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 8,60; 9kt rose gold gr. 12,00; 925 silver gr. 32,00; rose cut white diamond ct.0,23; Makassar ebony wood. Prezzo: 5.600 euro
Cuff (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 8,60; 9kt rose gold gr. 12,00; 925 silver gr. 32,00; rose cut white
diamond ct.0,23; Makassar ebony wood. Prezzo: 5.600 euro
Cuff (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 9,00; 9kt rose gold gr. 12,20; 925 silver gr. 30,00; brilliant cut diamond ct. 0,10; Wenge wood. Prezzo: 5.650 euro
Cuff (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 9,00; 9kt rose gold gr. 12,20; 925 silver gr. 30,00; brilliant cut
diamond ct. 0,10; Wenge wood. Prezzo: 5.650 euro
Alba bracelet (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 7,00; 9kt rose gold gr. 7,30; 925 silver gr. 18,10; brilliant cut diamond ct. 0,06; rose cut white diamond ct, 0,03; aquamarine ct. 0,39; Makassar wood. Prezzo: 5.100 euro
Alba bracelet (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 7,00; 9kt rose gold gr. 7,30; 925 silver gr. 18,10; brilliant cut diamond ct. 0,06; rose cut white diamond ct, 0,03; aquamarine ct. 0,39; Makassar wood. Prezzo: 5.100 euro
Riccio combo charms bracelet; 18kt rose gold gr. 38,50; silver gr. 2,90; gun barrel stainless steel; rose cut diamond ct. 1,51; brilliant cut diamond ct. 0,19. Prezzo: 11.550 euro
Riccio combo charms bracelet; 18kt rose gold gr. 38,50; silver gr. 2,90; gun barrel stainless steel; rose cut diamond ct. 1,51; brilliant cut diamond ct. 0,19. Prezzo: 11.550 euro
Cuff (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 9,80; 9kt rose gold gr. 11,90; 925 silver gr. 33,50; multicolor sapphire ct. 2,41; rose cut white diamond ct. 0,0,07; Makassar ebony wood. Prezzo: 8.400 euro
Cuff (9kt gold hinges); 18kt rose gold gr. 9,80; 9kt rose gold gr. 11,90; 925 silver gr. 33,50; multicolor sapphire ct. 2,41; rose cut white diamond ct. 0,0,07; Makassar ebony wood. Prezzo: 8.400 euro
Riccio bracelet; 18kt rose gold gr. 11,00. Prezzo: 3.000 euro
Riccio bracelet; 18kt rose gold gr. 11,00. Prezzo: 3.000 euro
Nodo d’Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 10,00. Prezzo: 2.450 euro
Nodo d’Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 10,00. Prezzo: 2.450 euro
Riccio bracelet; 18kt rose gold gr. 29,00. Prezzo: 6.750 euro
Riccio bracelet; 18kt rose gold gr. 29,00. Prezzo: 6.750 euro
Riccio combo charm bracelet; 18kt rose gold gr. 16,15; baroque pearl ct. 11,73; brilliant cut diamond ct. 0,16; flat cut emerald ct. 4,03. Prezzo: 5.600 euro
Riccio combo charm bracelet; 18kt rose gold gr. 16,15; baroque pearl ct. 11,73; brilliant cut diamond ct. 0,16; flat cut emerald ct. 4,03. Prezzo: 5.600 euro
Bracelet; 18kt rose gold gr. 6,95; wenge wood. Prezzo: 3.350 euro
Bracelet; 18kt rose gold gr. 6,95; wenge wood. Prezzo: 3.350 euro
Bracelet; 18kt rose gold gr. 15,85; brilliant cut diamond ct. 0,11; elements in ebony and maple wood. Prezzo: 4.950 euro
Bracelet; 18kt rose gold gr. 15,85; brilliant cut diamond ct. 0,11; elements in ebony and maple wood. Prezzo: 4.950 euro
Alba Panther bracelet; 18kt rose gold gr. 15,60; stainless steel pins; brilliant cut diamond ct. 0,06; milky aquamarine ct. 408,00. Prezzo: 17.500 euro
Alba Panther bracelet; 18kt rose gold gr. 15,60; stainless steel pins; brilliant cut diamond ct. 0,06; milky aquamarine ct. 408,00. Prezzo: 17.500 euro
Alba Panther bracelet; 18kt rose gold gr. 17,50; stainless steel pins; brilliant cut diamond ct. 0,06; labradorite. Prezzo: 10.550 euro
Alba Panther bracelet; 18kt rose gold gr. 17,50; stainless steel pins; brilliant cut diamond ct. 0,06; labradorite. Prezzo: 10.550 euro
Nodo d'Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 6,30; malachite. Prezzo: 2.750 euro
Nodo d’Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 6,30; malachite. Prezzo: 2.750 euro
Bracelet; 18kt rose gold gr. 5,60; rhyolite. Prezzo: 3.900 euro
Bracelet; 18kt rose gold gr. 5,60; rhyolite. Prezzo: 3.900 euro
Nodo d'Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 20,45; Dragon Blood jasper. Prezzo: 6.600 euro
Nodo d’Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 20,45; Dragon Blood jasper. Prezzo: 6.600 euro
Nodo d'Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 20,30; aquamarine. Prezzo: 10.150 euro
Nodo d’Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 20,30; aquamarine. Prezzo: 10.150 euro
Mini Panthére bracelet; 18kt rose gold gr. 11,00; striped white Zebu Horn. Prezzo: 5.550 euro
Mini Panthére bracelet; 18kt rose gold gr. 11,00; striped white Zebu Horn. Prezzo: 5.550 euro
Mini Panthére bracelet; 18kt rose gold gr. 11,45; brilliant cut diamond ct. 0,17; black Zebu Horn. Prezzo: 6.650 euro
Mini Panthére bracelet; 18kt rose gold gr. 11,45; brilliant cut diamond ct. 0,17; black Zebu Horn. Prezzo: 6.650 euro
Nodo d'Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 20,35; labradorite. Prezzo: 7.000 euro
Nodo d’Amore bracelet; 18kt rose gold gr. 20,35; labradorite. Prezzo: 7.000 euro


De Simone, corallo e oltre





Gli specialisti del corallo di De Simone propongono una nuova collezione che è la somma della loro abilità orafa: Krim ♦

Sono definiti specialisti del corallo, ma la definizione sta stretta. Di sicuro il brand De Simone significa anche corallo. Ma la Maison partenopea vanta una produzione di gioielli che abbraccia tutta la abilità orafa, capace di miscelare gli ingredienti classici dei menu della gioielleria, oro e pietre preziose. A VicenzaOro De Simone ha presentato una nuova linea di gioielli, Krim. Collane, orecchini e anelli utilizzano, ovviamente, il corallo, ma con un gioco di nuance e contrasti assieme alle pietre preziose: smeraldi, zaffiri colorati, crisoprasio e brillanti, sono utilizzati per composizioni capaci di stare in equilibrio tra tonalità vivaci e colori pastello. Non è una sorpresa. De Simone è un’azienda che vanta una tradizione di oltre un secolo e mezzo: è nata a Torre del Greco (Napoli) nel 1855. E nel tempo si è affermata come una delle Maison con maggiore classe nella produzione di gioielli con coralli, perle, cammei, pietre dure, oro e platino. Ha anche da tempo uno standing internazionale: nel 1910 ha aperto un ufficio a New York, nel 1920 a Londra, anche se ha mantenuto la base a Torre del Greco. Questa collezione la conferma un brand di livello internazionale. Alessia Mongrando

Collezione Krim. Orecchini in corallo pelle d'angelo, zaffiri rosa e brillanti,
Collezione Krim. Orecchini in corallo pelle d’angelo, zaffiri rosa e brillanti,
Orecchini in corallo pelle d'angelo, zaffiri, smeraldi e brillanti
De Simone, orecchini in corallo pelle d’angelo, zaffiri, smeraldi e brillanti
Orecchini in corallo pelle d'angelo, zaffiri rosa e brillanti
Orecchini in corallo pelle d’angelo, zaffiri rosa e brillanti
Collezione Krim, orecchini in corallo rosso del Mediterraneo, crisoprasio e brillanti
Collezione Krim, orecchini in corallo rosso del Mediterraneo, crisoprasio e brillanti
Anello in corallo rosso del Mediterraneo, crisoprasio e brillanti. Collezione Krim
Anello in corallo rosso del Mediterraneo, crisoprasio e brillanti. Collezione Krim


VicenzaOro più internazionale

VicenzaOro sempre più internazionale. E a settembre show dei designer greci ♦

È arrivato il momento dei consuntivi. Smontati gli stand, VicenzaOro ha fatto i conti con i numeri della edizione invernale di quella che è una delle fiere di riferimento per il settore della gioielleria. Risultato: tenuta nonostante la crisi, soprattutto grazie alle presenze dall’estero. «Nonostante il 2016 sia stato un anno particolarmente complesso per il settore dell’oreficeria e gioielleria, avendo fatto registrare nei primi nove mesi un calo complessivo del 27% di consumo di oro per la produzione di preziosi, VicenzaOro January ha saputo dare nuovo slancio al mercato che, a fronte di una proposta molto articolata di nuove collezioni, ha risposto con una presenza della domanda internazionale molto soddisfacente», recita il comunicato finale. «I sei giorni di manifestazione hanno infatti registrato l’ingresso di oltre 18.500 buyer, generando complessivamente oltre 33.000 presenze». Un po’ meno quindi rispetto allo scorso anno (nel 2016 ci sono stati 35.000 ingressi, con 19.381 buyer), ma si può parlare di una sostanziale conferma.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017

Gli organizzatori, nella nuova veste di Italian Exhibition Group, società frutto dell’unione tra Fiera Vicenza e Fiera Rimini, non nascondono «una contrazione significativa delle presenze italiane rispetto alle altre edizioni del 2016», ma allo stesso tempo sottolineano che «sono aumentate le presenze di buyer esteri, provenienti anche da quelle economie che nel corso del 2016 avevano registrato meno vigore negli acquisti. Il numero complessivo di operatori esteri ha di gran lunga superato le presenze nazionali». In particolare, la Cina, la Russia e le ex Repubbliche Sovietiche, i Paesi del Golfo, hanno evidenziato buone performance, con in più la presenza iraniana, sdoganata dal clima internazionale (per ora) più disteso. Bene anche Usa e alcuni Paesi dell’America Latina. Per quanto riguarda l’Unione Europea, secondo l’analisi degli organizzatori si conferma una selezione verso l’alto delle scelte d’acquisto che privilegiano collezioni ricercate e innovative. Buoni risultati anche con alcuni dei Paesi più dinamici dell’area del Sud Est Asiatico, tra cui la Thailandia.

L'ingresso a VicenzaOro
L’ingresso a VicenzaOro

Risultato a due facce

È positivo o negativo il bilancio? Per la Fiera positivo, perché ha fatto fronte a una situazione di mercato difficile. Per la gioielleria italiana non troppo roseo, dato che gli acquisti italiani sono fermi. Concetto ribadito dal direttore generale di Italian Exhibition Group, Corrado Facco: «È un bilancio molto buono su tutti i fronti, per certi versi quasi inaspettato, viste le contrazioni della domanda globale di oro per la gioielleria che hanno connotato il 2016, in particolare in alcuni tra i principali Paesi di riferimento. A questa edizione abbiamo invece registrato un’ottima presenza di buyer stranieri e, in generale, un sentiment decisamente positivo dei nostri clienti, che hanno presentato collezioni d’eccellenza, ricche di innovazione e design».

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

La novità di settembre

Di sicuro ha giovato all’atmosfera l’area dedicata a 12 designer internazionali (ne abbiamo parlato qui). «VicenzaOro si sta dimostrando un vero e proprio player mondiale dell’oreficeria e della gioielleria, un brand dallo standard di elevata qualità anche grazie al format The Boutique Show e ai nuovi contenuti d’interesse globale inseriti, dalla The Design Room al tema della Corporate Social Responsibility. La nascita di Ieg, con le sue economie di scala, non può che rafforzare il gruppo con importanti ricadute positive sui suoi prodotti fieristici, tra i quali anche VicenzaOro», è il commento del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto.

A proposito di designer e di novità internazionali. Gioiellis.com è lieta di anticipare che l’edizione di settembre di VicenzaOro ospiterà una nutrita rappresentanza di designer della Grecia, uno dei Paesi che sembra la culla di una nuova generazione di grandi designer, come testimonia il premio Palladio assegnato a Nikolas Koulis. La Fiera ospiterà infatti la rassegna A Jewel made in Greece. Un altro passo verso una maggiore internazionalizzazione.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG


A VicenzaOro vince il design

La Design Room a VicenzaOro January: 12 autori d’eccezione per i gioielli di domani ♦

Una delle novità migliori della edizione di VicenzaOro January è stata l’introduzione della Design Room. Mentre nella gioielleria tradizionale c’è chi perde colpi e chi non si ripresenta all’appuntamento fieristico (per esempio, marchi storici come Chimento o Verdi Gioielli), ci sono nuovi protagonisti che si affacciano, con successo, al mondo della gioielleria. Spesso, però, non hanno una struttura organizzativa consolidata alle spalle su cui fare affidamento. VicenzaOro ha così pensato a un’area tutta loro con spazi organizzati in modo semplice e riconoscibile, a un prezzo abbordabile. L’iniziativa è ottima. Per i visitatori, che hanno potuto avvicinare designer che altrimenti avrebbero seguito da lontano, e per i designer che sono atterrati nel crogiolo vicentino sentendosi a proprio agio, visto che l’omogeneità della Design Room (come è stato chiamato lo spazio all’interno del padiglione Icon), ha reso più interessante il confronto. Sono stati 12 i designer internazionali, giovani ma ormai affermati (uno di loro, Nikos Koulis, ha anche vinto uno dei Palladio awards), che sono stati invitati:  Netali Nissim, Federica Rettore e Qayten (Italia), Rodney Rayner, Sarah Ho e Zara Simon (Gran Bretagna), Nikos Koulis (Grecia), Magerit (Spagna), Daniela Villegas e Sutra (Usa), Fernando Jorge (Brasile), Elie Top (Francia). Esperimento, si spera, da ripetere. Giulia Netrese

Zara Simon, All Seeing Eye Ring
Zara Simon, All Seeing Eye Ring
Zara Simon
Zara Simon
Orecchini di Netali Nissim
Orecchini di Netali Nissim
Netali Nissim
Netali Nissim
Collana di Sarah Ho
Collana di Sarah Ho
Sarah Ho
Sarah Ho
Lady Rabbit, di Magerit
Lady Rabbit, di Magerit
Daniel Calvo, designer di Magerit
Daniel Calvo, designer di Magerit
Anelli Laguna di Rodney Rainer
Anelli Laguna di Rodney Rainer
Rodney Rayner
Rodney Rayner
Collana Venice di Qayten
Collana Venice di Qayten
Maddalena Allegretti, di Qayten
Maddalena Allegretti, di Qayten
Federica Rettore, a fianco Boulder opal ring
Federica Rettore, a fianco Boulder opal ring
Best in Bridal: Nikos Koulis, anello Oui Collections con un diamante centrale taglio ovale, montatura in smalto nero e due smeraldi laterali taglio ovale
Best in Bridal: Nikos Koulis, anello Oui Collections con un diamante centrale taglio ovale, montatura in smalto nero e due smeraldi laterali taglio ovale
Nikos Koulis
Nikos Koulis
Fernando Jorge, Stream, anello in oro giallo con calcedonio rosa e diamanti champagne
Fernando Jorge, Stream, anello in oro giallo con calcedonio rosa e diamanti champagne
Fernando Jorge
Fernando Jorge
Elie Top, anello Scaphandre, Elie Top
Elie Top, anello Scaphandre, Elie Top
Elie Top
Elie Top
Sutra: anello con saffiri blu e diamanti su oro bianco
Sutra: anello con saffiri blu e diamanti su oro bianco
Arpita Navlakha, designer di Sutra
Arpita Navlakha, designer di Sutra
Daniela Villegas, anello Eutychia, oro giallo 18 carati e zaffiri multicolore
Daniela Villegas, anello Eutychia, oro giallo 18 carati e zaffiri multicolore
Daniela Villegas
Daniela Villegas


Palladio a Koulis, Mennella e Antonini

Ai premi Palladio vincono le creatività di Nikos Koulis, Faraone Mennella e di Antonini.

Li chiamano gli Oscar del gioiello. Definizione di facile comprensione, ma inappropriata. Non fosse altro perché l’Italia ha una tradizione nella gioielleria che non ha nulla da invidiare a quella di altri Paesi. Inoltre, tra i premi Palladio e quelli riservati ai big del cinema ce ne corre parecchio, anche come storia e cultura. Premesso questo, ecco i vincitori dell’edizione 2017 (la quinta) dei premi Palladio, assegnati a Vicenza al mondo della gioielleria. Che poi, come ha commentato tra gli stand di VicenzaOro un designer che preferisce restare anonimo, sia equo mettere insieme in concorso dei giganti come Cartier e Boucheron, che hanno grandi capitali da investire con le piccole aziende italiane, è un altro discorso.

I vincitori di questa V edizione, suddivisi in base alla categoria, sono:
The best italian jewellery designer: Faraone Mennella.
The best international jewellery designer: Nikos Koulis.
The best italian jewellery brand collection: Antonini milano per la collezione Siracusa.
The best international jewellery brand collection: Boucheron per la collezione Animaux de collection.
The best jewellery flagship store: Nirav Modi per lo store di New York.
The best jewellery communication campaign: Cartier per la campagna Diamonds.
Jewellery corporate social responsibility award: chopard per l’impegno nel progetto con eco-age.
The best jewellery communication: new media a Nervous System
The lifetime achievement award: Franco Cologni, presidente Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Nella serata che ha decretato i vincitori, e contemporaneamente ha dato il via a VicenzaOro January, c’era il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente  Matteo Marzotto, e il direttore generale, Corrado Facco. La Giuria è stata composta da Franco Cologni, presidente di Giuria e Presidente Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte (curiosamente lo stesso che ha ricevuto il premio alla carriera), Clare Phillips, curatrice del dipartimento di Scultura del Victoria & Albert Museum di Londra, Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum di Milano.

Nikos Koulis alla premiazione dei Palladio Awards
Nikos Koulis alla premiazione dei Palladio Awards
Orecchini e collana di Nikos Koulis
Orecchini e collana di Nikos Koulis
Corrado Facco legge i nomi dei vincitori dei Palladio Awards
Corrado Facco legge i nomi dei vincitori dei Palladio Awards
Sergio Antonini alla premiazione dei Palladio Awards
Sergio Antonini alla premiazione dei Palladio Awards
Collezione Siracusa, oro giallo e diamanti
Collezione Siracusa, oro giallo e diamanti
Roberto Faraone Mennella
Roberto Faraone Mennella
Collana Ice Princess di Faraone Mennella
Collana Ice Princess di Faraone Mennella
Pegasus, anello in oro bianco con ametista ovale 1,5 carati, 29 zaffiri viola, 71 zaffiri blu, 200 diamanti e 29 ametiste tondi, 2 zaffiri blu cabochon
Boucheron, Pegasus, anello in oro bianco con ametista ovale 1,5 carati, 29 zaffiri viola, 71 zaffiri blu, 200 diamanti e 29 ametiste tondi, 2 zaffiri blu cabochon


Un sigillo per VicenzaOro

Alla nuova edizione del Museo del Gioiello in occasione di VicenzaOro si aggiunge una mostra dedicata ai sigilli.

Con VicenzaOro January 2017 si è aperta una nuova fase anche al Museo del Gioiello. La raccolta ospitata nella storica Basilica del Palladio, a Vicenza, si rinnova infatti ogni due anni. La nuova edizione inaugurata a dicembre (ne abbiamo parlato qui), che si concluderà a fine 2018, è stata selezionata da dieci nuovi curatori internazionali e continua a fornire un percorso inedito della complessità semantica del gioiello in tutte le sue accezioni legate al tempo, alla cultura, al gusto, in sintesi alla storia dell’uomo, secondo punti di vista molto eterogenei. Ma in occasione di VicenzaOro January, il Museo ha inaugurato anche un’area dedicata alle esposizioni temporanee, con la nuova Mostra Sigilli: Segni e Identità. È un percorso dedicata al mondo dei sigilli e ai loro significati evocativi, curata da Anna Fornari, orafa e artista. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 7 maggio.

Lo spazio museale all’interno della Basilica Palladiana, il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello, è gestito da Italian Exhibition Group (nuova società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza) in partnership con il Comune di Vicenza. Al piano superiore il Museo conserva il percorso di nove sale espositive tematiche: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone, Futuro. L’allestimento innovativo è stato progettato dalla designer Patricia Urquiola. Lo spazio di oltre 410 metri quadrati, curato e diretto da Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del settore in Italia, presenta nella seconda edizione una nuova selezione di circa 400 gioielli, selezionati in base alla sensibilità dei nuovi curatori di livello internazionale coinvolti: Glenn Adamson, direttore del Museum of Arts and Design di New York; Nicolas Bos, presidente & ceo di Van Cleef & Arpels; Helen Drutt English critica dell’arte e collezionista, Cristina Del Mare antropologa, Alessandra Possamai storica dell’arte, Stefano Piaggi, direttore dell’Archivio Anna Piaggi; Marco Romanelli, architetto e designer, Paola Venturelli, alla storica dell’arte e autrice, Odo Fioravanti, designer.

Il percorso inizia con la sala Simbolo, curata da Adamson. Segue, nella sala Magia, la selezione di Maria Cristina del Mare, che propone gioielli magici che attraversano il tempo e le culture. Bottoni, fibbie, chatelaine, fibule, fermagli per capelli, gemelli, spille, spilloni e pomander sono i gioielli che popolano la sala della Funzione curata da Alessandra Possamai. La sala della Bellezza è un omaggio alla natura, interpretato da Nicolas Bos. Helen Drutt English ha selezionato i gioielli per la sala Arte, che ospita creazioni di artisti americani. Un tributo del tutto italiano è presente nella sala Moda, dedicata ad Anna Piaggi, fashion editor, celebre in tutto il mondo per essere stata musa ispiratrice di numerosi stilisti, e curata da Stefano Piaggi. Il percorso continua con la sala Design, curata da Alba Cappellieri e dall’architetto Marco Romanelli, che racconta il legame che dal dopoguerra a oggi i progettisti italiani hanno avuto con il gioiello, con la sala Icone, che contiene i preziosi iconici selezionati da Paola Venturelli. Infine, la sala del Futuro, in cui Odo Fioravanti presenta gli scenari dei prossimi anni attraverso materiali e tecnologie innovative.

Museo del Gioiello
Orari di apertura
Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato, domenica e festivi dalle 11.00 alle 19.00
Ticket 6 euro intero, 4 euro ridotto

Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Corona della Madonna del Monte Berico, 1900. Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Alfredo Ravasco, trousse a maquillage, pendente, 1925. Oro bianco, malachite, onice, smalti, perle, brillanti. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Archivio Anna Piaggi. Fabio Ferrari, LaPresse
Archivio Anna Piaggi. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse


 

Nicolas Luchsinger, Retail Director di Van Cleef & Arples International. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Nicolas Luchsinger, Retail Director di Van Cleef & Arples International. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Helen W. Drutt. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Helen W. Drutt. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
L'ingresso del Museo del Gioiello, Vicenza. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
L’ingresso del Museo del Gioiello, Vicenza. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Achille Variati, sindaco di Vicenza, Matteo Marzotto, vice presidente Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, Presidente Italian Exhibition Group. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Achille Variati, sindaco di Vicenza, Matteo Marzotto, vice presidente Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, Presidente Italian Exhibition Group. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Alba Cappelieri
Alba Cappelieri
Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta
Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta
Spilla di Van Cleef & Arpels
Spilla di Van Cleef & Arpels, 1947
Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883
Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940


 
 


 

Al via VicenzaOro

VicenzaOro prende il via con una raffica di eventi, conferenze (e un po’ di mondanità).

Con la serata di venerdì 20 gennaio al via la nuova edizione di VicenzaOro January (ne abbiamo già parlato qui). Nell’evento di opening inaugurale è prevista la ormai classica premiazione degli Andrea Palladio International Jewellery Awards, gli Oscar del Gioiello promossi da Ieg (Italian Exhibition Group, il nuovo gruppo fieristico che è nato dalla fusione di Fiera Vicenza con Fiera Rimini). I premi sono assegnati da una giuria internazionale per celebrare le eccellenze internazionali del gioiello in diverse categorie: Csr, creatività, progetto, produzione, distribuzione, retail, comunicazione, new media. Il Jewellery Corporate Social Responsibility Award verrà assegnato alla migliore azienda o personalità̀ che ha improntato i propri successi alla responsabilità̀ sociale d’impresa, nel rispetto dei diritti umani e degli aspetti etici, sociali e ambientali nel mondo della gioielleria e dei preziosi. Dopo gli ultimi applausi, invece, inizierà l’attività della fiera dedicata al gioiello, che attraversa un momento delicato a livello mondiale. Non mancheranno le novità e, ovviamente, ci saremo anche noi di Gioiellis.com a raccontarle.


Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG

Intanto, ecco il programma degli eventi dell’intera VicenzaOro January.

VENERDÌ 20 GENNAIO

VICENZAORO January 2017

Press Meeting e Saluti Istituzionali in diretta streaming

h. 11.00 – 12.00

Hall 8 – Conference Room – Sala 8.0.6

a cura di Italian Exhibition Group S.p.A.

a seguire Taglio del Nastro

TRENDVISION Jewellery + Forecasting

CONSUMER PROFILES UPDATE 2017-18

h. 14.30 – 15.30

Hall 8 – Conference Room – Sala 8.0.6

a cura di TRENDVISION Jewellery + Forecasting, condotto da Paola De Luca

traduzione simultanea inglese

VICENZAORO January OPENING

THE RESPONSIBLE GOLD

Evento privato su invito

h. 19.00 – 19.30

Cocktail

Hall 8.1

h. 19.30 – 20.00

Talk Istituzionale

h. 20.00 – 20.30

Cerimonia di Premiazione

Andrea Palladio International Jewellery Awards 2016

Palladio Theatre

h. 20.30 – 21.30

Concerto

Palladio Theatre

a cura di Italian Exhibition Group S.p.A.

SABATO 21 GENNAIO

TRENDVISION Jewellery + Forecasting presents

Buying trails: Icons & Essentials

h. 9.15 – 9.45

Hall 8 – Conference Room – Sala 8.0.6

a cura di TRENDVISION Jewellery + Forecasting, condotto da Paola De Luca

non è prevista traduzione. Si terrà in inglese

PRESS BREAKFAST SWAROVSKI GEMSTONES

Presentazione delle novità 2017-2018 Swarovski Gemstones

h. 10.00 – 12.00

Hall 3 – Booth 163

a cura di Swarovski Gemstones in collaborazione con Italian Exhibition Group S.p.A.

PRESS TOUR

THE DESIGN ROOM

Visita guidata dell’area dedicata ai top designer internazionali del gioiello e degli accessori

h. 14.00 – 16.00

Hall 7

a cura di Italian Exhibition Group S.p.A.

ANTONINI EVENT

VISITA AL MUSEO DEL GIOIELLO

h. 19.00 – 20.00

Museo del Gioiello

Basilica Palladiana – Piazza dei Signori, Vicenza

a seguire cocktail curato dal Bar Borsa

h. 20.00 – 21.00

a cura di Italian Exhibition Group S.p.A.

DOMENICA 22 GENNAIO

JEWELRY TECHNOLOGY FORUM. 13° SIMPOSIO TECNOLOGICO

IL MONDO ORAFO TRA TECNOLOGIA E INNOVAZIONE

Seminario Tecnico

h. 10.00 – 17.00

Hall 8 – Conference Room – Sala 8.0.6

a cura di Italian Exhibition Group S.p.A. e Legor Group

previsti coffee break e lunch a buffet riservati

traduzione simultanea inglese

DIFENDERE L’INTEGRITA’ DELLA FILIERA DEL GIOIELLO

Convegno

h. 10.00 – 12.00

Hall 7.1 – Sala GIOTTO.b

a cura di CIBJO in collaborazione con Italian Exhibition Group S.p.A.

non è prevista traduzione. Si terrà in inglese

LUNEDÌ 23 GENNAIO

TRENDVISION Jewellery + Forecasting presents

Buying trails: Icons & Essentials

h. 9.15 – 9.45

Hall 8 – Conference Room – Sala 8.0.6

a cura di TRENDVISION Jewellery + Forecasting, condotto da Paola De Luca

non è prevista traduzione. Si terrà in inglese

VERSO UN LINGUAGGIO GEMMOLOGICO RESPONSABILE. TERMINOLOGIA,

CERTIFICAZIONI, NORMATIVE

Presentazione Progetto e Codice Etico di Condotta

h. 15.00 – 16.00

Hall 8 – Conference Room – Sala 8.0.6

a cura di Assogemme in collaborazione con Italian Exhibition Group S.p.A.

non è prevista traduzione. Si terrà in inglese

Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Anello di Roberto Coin
Anello di Roberto Coin
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
Stand a VicenzaOro January 2016
Stand a VicenzaOro January 2016
Le varianti della collezione Puzzle di Mattioli
Le varianti della collezione Puzzle di Mattioli


 

VicenzaOro, ecco le novità

Nonostante il freddo (o, forse, a maggior ragione) VicenzaOro scalda i motori in vista dell’appuntamento previsto tra il 20 e il 25 gennaio. Quest’anno la novità principale sta dietro le quinte, e cioè il passaggio di consegne a livello societario: ora Fiera Vicenza, storia organizzatrice della manifestazione, è confluita in Italian Exhibition Group assieme a Fiera di Rimini, che detiene la maggioranza della società. VicenzOro January resta comunque creatura vicentina, anche perché direttore generale di Italian Exhibition Group è Corrado Facco, che in precedenza ricopriva lo stesso ruolo in terra veneta. A 60 anni di distanza, l’appuntamento di Vicenza è ormai istituzionale, anche se negli ultimi due anni il rinnovamento promosso da Matteo Marzotto, ora vice presidente di Ieg, ha tolto la patina del rito che si ripete, con la divisione degli espositori in sei aree omogenee. Al centro, però, resta il business delle aziende e le novità presentate al pubblico.

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto

«Negli ultimi anni VicenzaOro ha saputo evolversi e posizionarsi tra i primi Trade Show internazionali dedicati al settore jewellery», spiega Facco. «Una trasformazione attuata attraverso la configurazione di un format unico al mondo, capace di integrare il ruolo di performante piattaforma di business della manifestazione con quello di autorevole think tank della gioielleria, fornendo contenuti e informazioni di qualità sulle tendenze e le dinamiche del mercato. Con l’edizione di gennaio 2017, questo percorso apre la nuova importante pagina di VicenzaOro firmata Italian Exhibition Group. La nuova società eredita lo straordinario lavoro svolto da Fiera di Vicenza con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente lo Show, migliorare l’offerta dei servizi e rafforzare la presenza di operatori internazionali, generando valore per tutti i protagonisti della filiera». Sono attesi 1.500 brand provenienti da 36 Paesi e oltre 500 buyer.





VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016

Il programma

Questa edizione di VicenzaOro è stata dedicata al tema del Responsible Gold: tracciabilità̀, commercio etico, tutela dell’ambiente, salvaguardia del diritto-dovere al lavoro, difesa della salute. Per questo la fiera ospiterà nella serata di Opening, il 20 gennaio, la premiazione degli Andrea Palladio International Jewellery Awards, gli Oscar del Gioiello promossi da Ieg e assegnati da una giuria internazionale di prestigio per celebrare le eccellenze internazionali del gioiello in diverse categorie: Csr, creatività, progetto, produzione, distribuzione, retail, comunicazione, new media. Il Jewellery Corporate Social Responsibility Award verrà assegnato alla migliore azienda o personalità̀ che ha improntato i propri successi alla responsabilità̀ sociale d’impresa, nel rispetto dei diritti umani e degli aspetti etici, sociali e ambientali nel mondo della gioielleria e dei preziosi.

Appuntamenti responsabili

In programma altri due importanti appuntamenti organizzati da Ieg e dedicati alla responsabilità d’impresa: domenica 22 gennaio (11.00 – 12.00) si terrà un Convegno in collaborazione con Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, sul tema della Corporate Social Responsibility nelle aziende e lunedì 23 gennaio (15.00-16.00) si parlerà di tracciabilità durante la conferenza del Comitato Etico di Assogemme con il supporto di note aziende del lusso, per prime impegnate in progetti di sostenibilità.

L'ingresso a VicenzaOro January 2016
L’ingresso a VicenzaOro January 2016

Innovazione

Il tema dell’Innovazione sarà rappresentato prima di tutto da T-Gold, il Salone internazionale ospitato nel distretto Evolution e dedicato alle tecnologie avanzate, concepite per aumentare la qualità dei processi di progettazione e realizzazione del gioiello. Inoltre, altre due iniziative arricchiscono il programma: 13esima edizione del Convegno Jewellery Technology Forum il 22 Gennaio 2017 (10.00 – 17.00), nato dalla collaborazione tra Italian Exhibition Group e Legor group S.p.a. e dedicato alle nuove tecnologie e alle ultime tendenze del settore orafo, e l’area Small Equipment & Tools (S.E.T. – Pad. 2.2), che ospiterà una selezione di aziende produttrici di stampanti 3D, software e piccola attrezzatura sia per il mondo della manifattura orafa che delle gioiellerie.

Tendenze

Saranno protagoniste durante tutta la Manifestazione grazie alla presenza del team dell’Osservatorio indipendente di forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi Trendvision Jewellery + Forecasting e del nuovo Trendbook 2018+, la pubblicazione di riferimento per il mondo orafo – gioielliero.

Come di consueto il seminario (in programma venerdì 20 gennaio) condotto da Paola De Luca, Forecaster & Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, guiderà la platea nell’aggiornamento dei profili dei consumatori, delle direzioni di stile, di prodotto e dei forecast sulle tendenze per l’anno 2017-2018.

Inoltre, al fine di supportare al massimo i buyer presenti a VOJ guidandoli all’acquisto nei rispettivi distretti di interesse, Trendvision Jewellery + Forecasting propone quest’anno una novità assoluta: accanto al Seminario generale, avranno luogo dei workshop della durata di 30’ i Buying trails Icons & Essentials.

Saranno dei veri e propri percorsi di acquisto: Icons è dedicato al prodotto finito, rappresentato principalmente dai Distretti di Icon e Look e che si rivolge al mondo del retail, mentre Eessentials vuole valorizzare l’artigianalità e le competenze manifatturiere del prodotto semilavorato e della componentistica, caratteristico degli espositori dei Distretti di Creation ed Essence e che si rivolge al mondo dei  wholesaler e dei designers.





VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016

Design

Anche l’aspetto della Produzione verrà valorizzato attraverso un nuovo straordinario progetto dedicato alla creatività internazionale: The Design Room, l’esclusiva area all’interno del distretto Icon dove una selezione di designer indipendenti internazionali esporrà le proprie esclusive collezioni che combinano materiali preziosi e lavorazioni sofisticate in pezzi di design unici, con una forte componente di ricerca e innovazione. Rodney Rayner, Federica Rettore, Netali Nissim, Magerit, Sarah Ho, Nikos Koulis, Daniela Villegas, Zara Simon, Qayten, Fernando Jorge, Elie Top e Sutra saranno i protagonisti dell’area, situata presso il Padiglione 7.

Orologi

Continua il progetto Now Not Ordinary Watches, lanciato per la prima volta lo scorso settembre dedicato al mondo degli Independent Watch Brands. Il format, che ha riscontrato apprezzamenti dalla stampa, visitatori e buyer sarà presente a gennaio con Now Next: un’area dedicata alle anticipazioni di prodotto degli espositori che saranno presenti alla prossima edizione di Now durante VO September 2017 (23-27 Settembre).

Distribuzione

Sabato 21 gennaio (11.00 – 12.30) il Convegno organizzato dal Club degli Orafi in collaborazione con Federorafi e Federpreziosi traccerà un quadro dell’andamento del settore dal 2008 al 2015 e proporrà alcune iniziative di sviluppo. Domenica 22 e lunedì 23 gennaio (tra le 12:00 e le 15:00) un ciclo di talk da 30 minuti a cura di Federpreziosi approfondirà il tema della Gioielleria 4.0: due giornate dedicate all’evoluzione della gioielleria ed a specifici aspetti del processo di digitalizzazione del mondo retail, dalla comunicazione online alla sinergie online e offline, dal nuovo consumatore alle nuove professionalità.

VicenzaOro January 2015
VicenzaOro January 2015

Storytelling

La seconda nuova Edizione del Museo del Gioiello, per il biennio 2017 – 2018 è stata inaugurata lo scorso 16 dicembre.  Il Museo del Gioiello di Vicenza è il primo in Italia e uno dei pochi al mondo, dedicato esclusivamente al gioiello, collocato all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza – edificio storico del XVI secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1994,  Le informazioni sul Museo del Gioiello sono disponibili sul sito www.museodelgioiello.it che si presenta in una veste del tutto rinnovata e ancora più multimediale capace di introdurre fin da subito l’utente nell’atmosfera evocativa dello spazio museale riproducendone il format e le sue sale.







Design al femminile a Vicenza

Gioielli e moderno design tutto al femminile: a Vicenza 10 designer reinterpretano il metallo.

Gioielli e design: il matrimonio si celebra attraverso Bloft, progetto itinerante concepito e diretto da Gumdesign «che si configura quale rappresentazione scenica di uno spazio abitativo attraverso l’esposizione e la combinazione di oggetti che dialogano tra loro in un incrocio di esperienze, emozioni e racconti di vita». Insomma, design, avanguardia, evoluzione. Gumdesign è una creazione di Laura Fiaschi, designer e architetto di Carrara, e Gabriele Pardi, della vicina Viareggio.

Dalla Toscana al Veneto: A/dornment Curating Contemporary Art Jewelry, team di designer con base nella provincia di Venezia, annuncia la partecipazione alla tappa vicentina di Bloft. La mostra avrà luogo anche in concomitanza di VicenzaOro January (20-25 gennaio). Bloft, invece, è in programma a Vicenza dal 14 gennaio al 5 febbraio a Palazzo Valmarana Braga, a pochi passi dalla Basilica Palladiana. In occasione della quarta tappa di BLoft, e vista la concomitanza con VicenzaOro, A/dornment ha effettuato una selezione di artiste che lavorano nel campo del gioiello contemporaneo e che rompono gli schemi estetici, tecnici e di ricerca attraverso l’uso di tecniche dell’oreficeria contemporanea.

Chi partecipa

Tutte designer donne, insomma, ognuna portavoce di un’interpretazione personale e originale dei metalli e del disegno della materia sul corpo: Susanna Baldacci e Stenia Scarselli creano piccole sculture, narrazioni corali e poetiche, attraverso il gioco compositivo di argento, oro, smalti e pigmenti. Izabella Petrut ama contaminare la preziosità di metalli e pietre con materie plastiche, povere e decadenti, creando un immaginario dark assolutamente personale. La collezione di piccoli anelli zen di Clara del Papa cita la composizione floreale abitativa, in una divertente e ironica fioritura per le mani. Andra Lupu tira e stira l’argento coniando, nell’elaborazione di una tecnica nuova, uno stile concettuale e metafisico esaltando la bellezza dello ‘strappo’. Il design delle creazioni di Giulia Savino e Nicole Schuster evoca e s’ispira alle città ed elementi urbani, elaborati e concepiti spazialmente nella prima mentre raccolti in piccoli dettagli nella seconda. La stilizzazione e l’essenzialità delle forme, nell’epurazione estrema, caratterizzano invece le linee e i volumi delle creazioni di Zeta Tsermou, delicata come il segno di una matita nello spazio.

Laura Forte e Letizia Maggio presentano in quest’occasione due collezioni inedite. Laura ripropone, in chiave scura, un suo codice espressivo fatto di forme pulite, geometriche, leonardiane, per divina proporzione e armonia. Letizia presenta una collezione di anelli realizzati in argento ossidato. Un piccolo alfabeto di segni e simboli che invita ad aprirsi una nuova visione dell’eleganza e della preziosità, in grado di sfidarne i più diffusi luoghi comuni.

Info

La mostra aprirà il 14 gennaio alle ore 17.00. L’inaugurazione di A/dornment è per il 21 gennaio alle 17.00.

A/dornment – Susanna Baldacci, Clara Del Papa, Laura Forte, Andra Lupu, Letizia Maggio, Izabella Petrut, Giulia Savino, Stenia Scarselli, Nicole Schuster, Zeta Tsermou

BLoft – 0.0 Flat Floor, De+art, Diecidecimi, Gumdesign, Ivdesign, Bruno Larini, LP Design, Evgenia Elkind, Hybrid&Icon, Millim Studio, Giovanni Minelli, Roberto Monte, Offiseria, Daniele Paoletti, Karmen Saat, Gianmaria Sforza.

Anello di Letizia Maggio
Anello di Letizia Maggio
Anello di Nicole Schuster
Anello di Nicole Schuster
Anello di Izabella Petrut
Anello di Izabella Petrut
Stenia Scarselli, Albero nero
Stenia Scarselli, Albero nero
Zeta Tsermou, anello Emergence
Zeta Tsermou, anello Emergence
Susanna Baldacci, stele collana in argento, resina e pigmenti
Susanna Baldacci, stele collana in argento, resina e pigmenti

Ecco su che cosa punta VicenzaOro 2017

Anticipazioni su quello che sarà VicenzaOro January 2017 nella versione di Italian Exhibition Group: il tema conduttore è quello della sostenibilità.




Oro sì, ma responsabile verso chi lo estrae e verso l’ambiente. Il concetto costituisce il filo conduttore di VicenzaOro January 2017. D’altra parte, The Responsible Gold, il tema della manifestazione, è già stato affrontato nelle passate edizioni, per la promozione della Corporate Social Responsibility nel mondo orafo gioielliero. Con questa filosofia politically correct Italian Exhibition Group la società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, ha iniziato a scaldare i motori in vista della nuova edizione della manifestazione, che ha per claim la Boutique internazionale del Gioiello. VicenzaOro è in programma a Vicenza dal 20 al 25 gennaio 2017 e, come da prassi, accoglierà prodotti, le nuove collezioni e le innovazioni di più di 1.500 brand provenienti da 36 Paesi.

Macchina collaudata

La Manifestazione, nata oltre 60 anni fa, rafforza quest’anno il ruolo di IEG come top player e il suo impegno nella promozione della responsabilità̀ sociale d’impresa nel comparto orafo gioielliero, grazie a un calendario ricco di eventi, convegni e numerose novità dedicati al tema, che coinvolgeranno i visitatori attesi, tra buyer, giornalisti, opinion leader e trend setter, in arrivo da più di 120 paesi.

«Negli ultimi anni VicenzaOro ha saputo evolversi e posizionarsi tra i primi Trade Show internazionali dedicati al settore jewellery», è il commento di Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group. «Una trasformazione attuata attraverso la configurazione di un format unico al mondo, capace di integrare il ruolo di performante piattaforma di business della Manifestazione con quello di autorevole think tank della gioielleria, fornendo contenuti e informazioni di qualità sulle tendenze e le dinamiche del mercato. Con l’edizione di gennaio 2017, questo percorso apre la nuova importante pagina di VicenzaOro firmata Italian Exhibition Group. La nuova società eredita lo straordinario lavoro svolto da Fiera di Vicenza con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente lo Show, migliorare l’offerta dei servizi e rafforzare la presenza di operatori internazionali, generando valore per tutti i protagonisti della filiera».

Tutti i frutti più uno

Come nelle ultime quattro edizioni, la fiera è divisa in sei format: Icon, Look, Creation, Expression, Essence ed Evolution, cioè aree che riuniscono aziende dello stesso ambito. A queste si aggiunge il progetto Now, Not Ordinary Watches, lanciato per la prima volta lo scorso settembre a VicenzaOro September e dedicato al mondo degli Independent Watch Brands. A gennaio sarà la volta di Now Next: area dedicata alle anticipazioni di prodotto degli espositori che saranno presenti alla prossima edizione di Now durante VO September 2017 (23-27 settembre).

L'ingresso a VicenzaOro January 2016
L’ingresso a VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
Corrado Facco
Corrado Facco