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VicenzaOro, i magnifici otto della Design Room

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Chi c’è nella Design Room di VicenzaOro: debutta Alessio Boschi, trasloca Garavelli e… ♦︎

Nel conto alla rovescia in vista di VicenzaOro September, organizzato da Italian Exhibition Group e in programma a Vicenza dal 22 al 26 settembre 2018, si delinea con maggiore precisione l’ambito di una delle sezioni più attese, The Design Room. Introdotta un paio di edizioni fa, l’area è riservata a firme particolarmente significative del design del gioiello. Nella edizione di settembre 2018 l’area vede qualche conferma e parecchie novità. Innanzitutto cambia il numero di designer che espongono: dai 12 della prima edizione, a gennaio 2017, agli 11 della edizione dello scorso gennaio, agli otto di settembre 2018. Tra gli aficionados della Design Room, per questa edizione si contano Qayten, innovativa boutique bolognese che suscita sempre molto interesse, Alessa Jewellery,  brand nato dall’amore tra i designer Yuvraj Pahuja e Alessandra Robles, e la italo-brasiliana Bia Tambelli. Un esordio d’eccezione è quello dell’estroso Alessio Boschi, designer italiano di profilo mondiale, che finora è stato presente solo a Baselworld. Altre novità sono rappresentate dal marchio Cedille, creato da Carmen Aoun nel 2015, dalle collezioni esotiche di Inspiration Jewels e dalla semplicità di Syna. Trasloca nella Design Room, invece, il marchio storico Garavelli. In realtà si tratta di uno spostamento di pochi metri, perché la Maison piemontese era in precedenza collocata nell’area Icon di VicenzaOro, al cui interno si trova l’area Design Room. Non a caso lo scorso anno Garavelli ha vinto un prestigioso Design Award al Couture di Las Vegas.





Alessio Boschi
Alessio Boschi

Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Garavelli, bracciale in oro diamanti
Garavelli, bracciale in oro diamanti

Bia Tambelli, orecchini con acquamarine
Bia Tambelli, orecchini con acquamarine







Addio Jck, VicenzaOro va al Couture Show





VicenzaOro trasloca a Las Vegas: lascia Jck e stringe un accordo per il Couture Show ♦︎

Ciao ciao Jck. VicenzaOro ha programmato un trasloco a Las Vegas. Poche centinaia di metri, ma per le aziende italiane che in questi anni sono approdate al Jck Las Vegas, tradizionale fiera dedicata al gioiello organizzata nella capitale del Nevada, si tratta di un cambiamento radicale. Italian Exhibition Group, società fieristica che organizza VicenzaOro, ha infatti deciso di spostare il baricentro sul Couture Show, fiera concorrente, organizzata sempre a Las Vegas nello stesso periodo. Il Couture Show è considerato più esclusivo ed è l’evento a cui partecipano designer e Maison di alto livello. Ieg ha così stretto un accordo con Emerald Expositions, l’organizzatore del prestigioso show annuale, che prevede anche un ambito concorso a premi. Ieg, tra l’altro, ha acquisito da poco il 51% di Fb international, società specializzata negli allestimenti fieristici nel Nord America.

Emerald Expositions, inoltre, dal 2019 nello stesso periodo del Couture organizzerà anche il nuovo show Premier di Las Vegas, durante la Las Vegas Market Week, coinvolgendo affermati produttori di gioielleria e orologi al Las Vegas Convention Center insieme al Las Vegas Antique Jewellery & Watch Show e Agta Gemfair Las Vegas. È bene ricordare che le imprese italiane del gioiello hanno esportato nel 2017 oltre 1 miliardo 170 milioni di euro, con una crescita del valore del 15,8% rispetto al 2016.

«La partnership con un organizzatore fieristico del calibro di Emerald Expositions ci rende orgogliosi e conferma fattivamente il progetto di potenziare la nostra presenza nel segmento del gioiello a livello internazionale e, in particolare, negli Stati Uniti, mercato primario per l’export del Made in Italy», è il commento di Marco Carniello, direttore della divisione Jewellery&Fashion di Ieg.





La consegna del Couture Design Awards per la categoria Best in Haute Couture (da Instagram)
La consegna del Couture Design Awards per la categoria Best in Haute Couture (da Instagram)

Las Vegas, Jck Show
Las Vegas, Jck Show
Marco Carniello
Marco Carniello
Wynn, Las Vegas, dove si svolge il Couture Show
Wynn, Las Vegas, dove si svolge il Couture Show

Uno dei booth di VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January







VicenzaOro si allarga

Italian Exhibition Group presenta il progetto che dà più spazio al polo fieristico che ospita VicenzaOro ♦︎

Un piano strategico per far brillare di più VicenzaOro. Italian Exhibition Group ha presentato un progetto di riqualificazione del quartiere fieristico vicentino, centrato in particolare sulla manifestazione di riferimento per il settore della gioielleria. Non è un intervento di poco conto: l’investimento è di 35 milioni di euro e prevede la riqualificazione radicale del padiglione 2. Il progetto c’è già e sarà realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio GMP Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo. La superficie del padiglione sarà di 26 mila metri quadri. Sarà costruito su due livelli, contro i cinque attuali, e sarà dotato di tecnologie funzionali e sostenibili.

L’intervento deciso da Ieg, società che il prossimo anno dovrebbe affrontare la quotazione in Borsa (andamento dei mercati permettendo), parte dall’investimento che, nel 2015, è stato compiuto sul padiglione 7. È stato un intervento che ha permesso a VicenzaOro di ridisegnare la mappa degli espositori in community omogenee, e di mettere a punto il format The Boutique Show. Dopo qualche mugugno iniziale da parte di qualche espositore che si è dovuto spostare dall’abituale posizione, la nuova formula è stata unanimemente considerata un’evoluzione positiva. Nelle ultime edizioni Vicenza ha così raggiunto un’occupazione altissima, pari a oltre il 98%, mentre la richiesta di spazi da parte degli espositori continua a crescere.

Molte delle community merceologiche, spiegano a Ieg, da quella dei brand di alta gamma al mondo della produzione di qualità, fino alle gemme e al gioiello fashion e di design, mostrano grandi potenzialità di crescita. Con l’intervento deciso VicenzaOro dovrebbe offrire  a loro più spazio.

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Il progetto di allargamento della Fiera di Vicenza
Il progetto di allargamento della Fiera di Vicenza
La situazione attuale della Fiera di Vicenza
La situazione attuale della Fiera di Vicenza
VicenzaOro January
VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January

Con Ieg un executive per VicenzaOro





Un uomo forte al comando di Ieg: al nuovo amministratore delegato Ugo Ravanelli le deleghe operative ♦︎

VicenzaOro o, meglio, Italian Exhibition Group, società che tra l’altro organizza la fiera del gioiello nella città veneta e OroArezzo, ha un nuovo manager operativo. Allo storico presidente Lorenzo Cagnoni (79 anni) e al vice presidente esecutivo Matteo Marzotto (51 anni) si aggiunge Ugo Ravanelli, 64 anni, finora consigliere di amministrazione indipendente e presidente del Comitato Controllo e Rischi di Marr, società di distribuzione e food quotata al Segmento Star di Borsa Italiana (in passato ne è stato anche amministratore delegato e presidente).

Scambio di deleghe

La nota diffusa dalla società descrive la novità al vertice con le decisioni prese dal nuovo consiglio di amministrazione «avendo quale riferimento le indicazioni sull’assetto della governance emerse dall’Assemblea. Tra queste la raccomandazione, indicata anche dal Comitato per la Corporate Governance e derivante dalla best practice internazionale, di evitare la concentrazione di cariche in una sola persona ed in particolare di prevedere la separazione dei ruoli di presidente e di amministratore delegato. Conseguentemente il cda ha assegnato le deleghe e nominato Lorenzo Cagnoni quale presidente della società e Matteo Marzotto quale vice presidente; ha inoltre assegnato le deleghe per la gestione ordinaria e straordinaria di Ieg a Ugo Ravanelli, nominandolo quindi amministratore delegato». Sarà Ravanelli, quindi, l’uomo forte di Ieg («gestione ordinaria e straordinaria»), società impegnata in una marcia di avvicinamento alla Borsa, dove conta di quotarsi nel 2019. Un percorso che Ravanelli conosce, visto che ha già portato alla quotazione Marr.

Il nuovo vertice

L’assemblea del gruppo fieristico ha anche parzialmente rinnovato il consiglio di amministrazione, che ora è composto da Barbara Bonfiglioli (confermata), Lorenzo Cagnoni (confermato), Michela Cavalieri (new entry, 51 anni, assessore alle Risorse Economiche del Comune di Vicenza), Daniela Della Rosa (confermata), Maurizio Renzo Ermeti (confermato), Lucio Gobbi (confermato), Catia Guerrini (confermata), Matteo Marzotto (confermato), Ugo Ravanelli (new entry, nuovo ad), Simona Sandrini (confermata).

Infine, l’assemblea ha approvato il biancio 2017 di Ieg: fatturato consolidato a 130,7 milioni di euro (124,8 milioni quello 2016), Ebitda a 23,2 milioni, utile netto consolidato a 9,1 milioni di euro (6,6 milioni lo scorso anno).




Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017
VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018







Con VicenzaOro in cento a Las Vegas





Una spedizione di cento aziende italiane del gioiello per Jck Las Vegas assieme con la piattaforma VicenzaOro ♦︎

Alessi Domenico, Asolo Gold, Colpo & Zilio, Dasan Group – Jessica Jewels, Fratelli Chini, Giorgio Visconti, Gold Art, Hasbani Gioielli, Karizia, Lenti & Villasco, Richline Italy. E new entry come Ab Aeterno Watches, C.A. Oro, Dago Jewels Milano, Lancaster Italia, Osigem Forever Unique, Pippo Perez, Qualità Aretina, Roma 1947 – Better Silver, Strumento Marino. Sono alcuni dei brand italiani che stanno per volare in Nevada assieme a Italian Exhibition Group per partecipare a Jck Las Vegas (1-4 giugno). Ieg è l’azienda che organizza anche VicenzaOro e OroArezzo: negli Usa porterà un centinaio di aziende italiane nell’area riservata del Mandalay Bay Convention Center. Il format di VicenzaOro sarà arricchito con una serie di appuntamenti per gli operatori del settore. Obiettivo: promuovere i valori della gioielleria e dell’oreficeria Italiana in uno dei principali mercati per il consumo della gioielleria Made in Italy, che nei primi nove mesi del 2017 ha fatto registrare una crescita del 16% per la gioielleria preziosa (dati del Dipartimento Business Strategy di Italian Exhibition Group).

Al Jck Las Vegas il padiglione firmato VicenzaOro sarà situato strategicamente all’ingresso del piano nobile della manifestazione (Shoreline 2) e attiguo all’area Plumb Club, in cui espongono produttori leader della gioielleria, diamanti e orologeria. Non mancherà l’Osservatorio di Forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi di VicenzaOro, Trendvision Jewellery + Forecasting, tema cardine dei trend session esclusivi, della durata di una ventina di minuti, che coinvolgeranno per tutto l’arco della manifestazione giornalisti, blogger e buyer americani.




Padiglione Italia al Jck
Padiglione Italia al Jck
Italian-jewelry-Trends-Show
Italian jewelry Trends Show al Jck
I booth di VicenzaOro a Las Vegas
I booth di VicenzaOro a Las Vegas
Italian jewelry Trends Show nell'area di VicenzaOro a Las Vegas
Italian jewelry Trends Show nell’area di VicenzaOro a Las Vegas

Italian jewelry Trends Show by Trendvision Jewellery+Forecasting, evento a Las Vegas del 2016
Italian jewelry Trends Show by Trendvision Jewellery+Forecasting, evento a Las Vegas del 2016







Alessa, amore a prima vista

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Alessa Jewelry, brand nato dall’amore tra i designer Yuvraj Pahuja e Alessandra Robles. Con uno stile moderno e forte ♦︎

C’è chi ama la gioielleria. E chi ama i gioiellieri. O, forse, tutte e due le cose assieme. Come nel caso di Alessa, marchio di gioielleria che curiosamente è diviso tra Dubai e Guatemala. Oltre che una Maison di gioielli, infatti, Alessa è una storia d’amore. Come nei film, la giovane coppia formata da Yuvraj Pahuja e Alessandra Robles si è incontrata durante i corsi al Gemological Institute of America. All’amore per le gemme si è unita così la passione reciproca. Nel 2009 i due hanno deciso di unire il loro percorso di vita con la professione ed è nata Alessa Jewelry. Lo stile delle collezioni è moderno, a tratti spigoloso, con un disegno dal tratto marcato. Il brand, per questo, è stato invitato nella Design Room di VicenzaOro January.

L’attività dei due designer non è improvvisata: la famiglia di Pahuja è nel settore della gioielleria da cinque generazioni e Yuvraj ha gestito l’attività di famiglia a Dubai prima di co-fondare Alessa Jewelry. Alessandra Robles è cresciuta in Guatemala, a contatto con la cultura e le arti del suo Paese. Oro bianco o rosa, con diamanti e pietre preziose sono gli elementi base della ricetta di Alessa, accanto all’affiatamento della coppia. Giulia Netrese




Orecchini a freccia in oro bianco con diamanti bianchi e neri
Orecchini a freccia in oro bianco con diamanti bianchi e neri
Bracciale Amara collection, bracciale Arrow
Bracciale Amara collection, bracciale Arrow
Orecchini a freccia in oro bianco con diamanti bianchi
Orecchini a freccia in oro bianco con diamanti bianchi. Prezzo: 7495 dollari
Collana Arrow, con diamanti bianchi e neri
Collana Arrow, con diamanti bianchi e neri
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Orecchini a freccia in oro rosa e diamanti bianchi
Orecchini a freccia in oro rosa e diamanti bianchi
Orecchini Flowers con diamanti
Orecchini Flowers con diamanti
Orecchini Diamondaze in oro rosa, diamanti e dipinti a mano
Orecchini Diamondaze in oro rosa, diamanti e dipinti a mano

Star ring in oro bianco e diamanti
Star ring in oro bianco e diamanti







Bia Tambelli nei simboli di Portal

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La collezione Portal di Bia Tambelli, giovane designer italo-brasiliana che va a caccia di simboli ♦︎

A VicenzaOro, nella Design Room, riservata alle firme emergenti della gioielleria, c’era anche Bia Tambelli (leggi anche: Bia Tambelli, sorprendente Brasile). Oltre alla sua collezione Arpia, la giovane designer ha mostrato i gioielli della linea Portal. Anche in questo caso la creatrice abbina il senso estetico con il sesto senso. Cioè lega la forma di anelli, bracciali e orecchini a significati trascendenti, spirituali, simbolici. Le linee geometriche dei gioielli, spiega, simboleggiano la vita materiale, dietro cui spesso si cela il nostro vero io. I diamanti neri sono incastonati al contrario per rappresentare le difficoltà che incontriamo sulla nostra strada. I diamanti bianchi, invece, incarnano la nostra intuizione e il fiore di loto simboleggia purezza e conoscenza. Al centro, infatti, è montato un rubino a taglio cabochon, che sta a simboleggiare il cuore. Chissà se chi indossa un gioiello della collezione Portal si ricorda di tutte queste simbologie evocate da Bia Tambelli. Nel caso se ne dimenticasse, poco male: i gioielli sono interessanti anche senza conoscerne il significato. Lavinia Andorno





Anello Lotus
Anello Lotus

Anello Trillion
Anello Trillion
Bracciale Lotus, sezione
Bracciale Lotus, sezione
Bia Tambelli, bracciale Lotus
Bia Tambelli, bracciale Lotus
Bia Tambelli, bracciale Path
Bia Tambelli, bracciale Path
Collezione Portal, choker
Collezione Portal, choker
Collezione Portal, orecchini
Collezione Portal, orecchini
Piercing in oro bianco, diamanti neri, rubino
Piercing in oro bianco, diamanti neri, rubino

Collana e pendente
Collana e pendente







Pesavento con Pixel e Geo



Pixel e Geo, novità di Pesavento presentate a VicenzaOro ♦︎

Dopo aver solennemente celebrato, nel 2017, i 25 anni di attività, è il momento di proporre qualcosa di nuovo. Così Pesavento, uno dei marchi simbolo della gioielleria italiana, è tornata a VicenzaOro January con pezzi presentati da Chiara Carli e Marino Pesavento. Novità, ma sempre nel segno della tradizione della Maison vicentina, che gioca molto su una speciale lavorazione dell’argento, un metallo duttile e prezioso che si può declinare non solo in differenti forme, ma anche in diverse sfumature, per esempio può diventare rosa, oppure grigio con il connubio di rutenio o rodio. La collezione Pixel, per esmepio, torna con una nuova texture. Pixel nasce dall’idea dei «puntini» che compongono le immagini sugli schermi di computer o smartphone e hanno una forma squadrata, che in questa rinnovata collezione si snellisce. Altra novità è Geo, collezione che allude alla forza e alla poesia della terra, quindi della natura. È composta da elementi con la finitura sabbiata e un disegno piuttosto moderno. Giulia
Netrese





Anello della collezione Pixel Square in argento rosa
Anello della collezione Pixel Square in argento rosa

Bracciale e anello Dna Verve in argento rodiato, con brillanti
Bracciale e anello Dna Verve in argento rodiato, con brillanti
Bracciale e anello Dna Verve in argento rosa, perla, brillante
Bracciale e anello Dna Verve in argento rosa, perla, brillante
Bracciale Dna Verve in argento rosa e Polvere di sogni
Bracciale Dna Verve in argento rosa e Polvere di sogni

Anelli della collezione Geo in argento rosa, rodio e rutenio
Anelli della collezione Geo in argento rosa, rodio e rutenio







I numeri di VicenzaOro January



In aumento i buyer e le presenze all’edizione 2018 di VicenzaOro January ♦︎

Giù il sipario di VicenzaOro January. Com’è andata? I numeri ufficiali di Italian Exhibition Group, che organizza l’evento, sono rosa. Nei sei giorni di fiera, che Ieg preferisce definire piattaforma, rispetto allo scorso anno si sono visti più buyer (+10% rispetto all’edizione di gennaio 2017), provenienti da 130 Paesi. Nel complesso le presenze sono state oltre 36.000 (lo scorso anno erano state 33.000), nonostante le defezioni di qualche Maison storica, compensate però da new entry.

In particolare, per i 1500 brand, il 40% proveniente da 35 Paesi, è risultata in crescita l’Europa continentale: la Germania con +22% delle presenze, +14% per il Regno Unito, +20% Grecia. Salgono in misura rilevante anche altri mercati europei e contigui, come Turchia +34%, Russia +15%, Ucraina +13%. Cala, invece, la Spagna.

Secondo l comunicato conclusivo, per quanto riguarda la distribuzione è da segnalare la ripartenza dell’Italia, con una crescita di buyer del 10%, che sembra annunciare una ripresa del mercato dopo un biennio sottotono. Nonostante questo, VicenzaOro ha registrato il sorpasso del numero di buyer esteri presenti rispetto a quelli italiani.

Altri numeri relativi alle visite: «gli operatori provenienti dagli Usa sono aumentati in questa edizione del 24%, quelli del Giappone del 31%, della Cina del 29% e degli Emirati Arabi Uniti del 9% (nonostante le recenti difficoltà fatte registrare per l’introduzione della nuova tassa VAT). Una considerazione a sé merita l’incremento registrato dall’India +51%. Il Paese asiatico, che è responsabile nel 2017 della forte ripresa internazionale della domanda di oro per la lavorazione del gioiello, manifesta un grande interesse soprattutto per le tecnologie produttive presenti a T.Gold», precisa il comunicato di Ieg.

Merito anche, una volta tanto, dell’iniziativa del governo italiano, dato che stati ospitati 500 buyer selezionati dai principali mercati a spese dell’Ice, che si sono aggiunti agli oltre 1500 operatori gestiti direttamente da Ieg.

Prossimo appuntamento: Hong Kong (1-5 marzo), dove VicenzaOro o, meglio, la piattaforma di Ieg dedicata alla gioielleria e all’industria dei gioielli sarà presente con T.Gold Iinternational + Mets.





VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018

Foto ricordo per i buyer
Foto ricordo per i buyer
Ingresso di VicenzaOro
Ingresso di VicenzaOro
Uno dei booth di VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018







I 9 vincitori dei Palladio Awards

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A VicenzaOro consegnati i nove Palladio Awards, i premi legati al mondo della gioielleria. Ecco i vincitori ♦︎

Sono definiti gli Oscar del gioiello, ma forse non hanno più necessità di prendere a modello il red carpet cinematografico. I premi a designer, maison e gioiellieri che da cinque anni sono consegnati in occasione di VicenzaOro sono ormai diventati una tradizione a sé. Al Palladio Theater della Fiera di Vicenza, dunque, in apertura di VicenzaOro sono stati premiati i nove vincitori degli Andrea Palladio International Jewellery Awards, che abbracciano progettazione, produzione, retail, comunicazione, della Corporate Social Responsibility e della carriera. Quest’anno la giuria era composta da da Silvana Annicchiarico, direttore Triennale Design Museum, Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello Politecnico di Milano, e Clare Phillips, Curatrice al Victoria and Albert Museum di Londra.

Andrea Palladio International Jewellery Awards January 2018
Andrea Palladio International Jewellery Awards January 2018

Ecco il risultato e la motivazione dei premi:

Best Italian Jewellery Designer: Massimiliano Bonoli

I gioielli di Massimiliano Bonoli si distinguono per la vocazione alla sperimentazione e all’innovazione tanto nei materiali con cui sono realizzati, quanto nelle tecnologie e nelle intersezioni disciplinari. Viene premiata la sua abilità nel guardare ai futuri dell’alta gioielleria.

Armadillo, disegnato da Massimiliano Bonoli per Mattia Cielo
Armadillo, disegnato da Massimiliano Bonoli per Mattia Cielo

Best International Jewellery Designer: Luz Camino

I gioielli di Luz Camino rappresentano l’incontro tra l’armonia delle forme naturali e l’eleganza contemporanea. Natura e bellezza sono interpretati ai massimi livelli.

Orecchini di Luz Camino
Orecchini di Luz Camino a forma di baccello di ebano con turchese, tsavoriti, diamanti in argento e oro

The Best Italian Jewellery Collection: Palmiero

La collezione Underwater World Collection è un omaggio alla perfezione estetica della natura e a quella tecnica della manifattura. Questa collezione prende vita e movimento grazie all’eccellente manifattura orafa e allo studio dei volumi.

Palmiero, collezione Underwater World Collection
Palmiero, anello della Underwater World Collection

The Best International Jewellery Collection: Chanel

La collezione Flying Cloud ha il merito di tradurre in materia preziosa i ricordi della giovane Coco Chanel. Zaffiri, diamanti e metalli preziosi rimandano ai suoi viaggi in Costa Azzurra, alle divise dei marinai, alle crociere sul Flying Cloud, lo yacht appartenuto a Hugh Grosvenor da cui la collezione prende il nome.

CHanel, Flying Cloud collection
Chanel, Flying Cloud collection

The Best Jewellery Communication Campaign: Cartier

How far would you go for love? è una celebrazione dell’amore in piccoli episodi, che rimanda, con qualità e narrativa cinematografica, ad un romanticismo appassionato, coinvolgente come i preziosi Cartier.

Cartier, campagna How far would you go for love?
Cartier, campagna How far would you go for love?

The Best Jewelry Flagship Store: Tiffany, Milano

La nuova location di Tiffany celebra l’eleganza del brand in un palazzo storico di Milano che affaccia su piazza del Duomo. Vetrine scintillanti, custodi di collezioni iconiche e straordinarie opere d’arte contemporanea, mirano a valorizzare le creazioni firmate Tiffany&Co.

Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano
Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano

 Lifetime Achievement Award: Elsa Peretti

Il premio alla carriera va a una designer visionaria, che ha anticipato i cambiamenti non solo formali ma anche sociali e li ha tradotti in gioielli che hanno definito nuove identità femminili, coraggiose, eleganti e indipendenti.

Elsa Peretti in un abito Halston e con il suo bracciale rigido Bone, 1971
Elsa Peretti in un abito Halston e con il suo bracciale rigido Bone, 1971



Jewellery Corporate Social Responsibility: SeeMe

Un premio alla tenacia di Caterina Occhio per il suo instancabile sostegno alle donne vittime di aggressioni in Tunisia e in Turchia attraverso un simbolo semplice quanto potente: il cuore, per combattere ogni forma di violenza e restituire dignità, speranza e futuro alle donne.

Anello con cuore di SeeMe
Anello con cuore di SeeMe

The Best Communication New Media: VC&A

La creatività di Van Cleef & Arpels viene enfatizzata in un viaggio onirico, L’Arche de Noé racontée par Van Cleef & Arpels – Multisensory Jewellery experience by Robert Wilson – Paris, Hong Kong, New York. Un’esperienza sensoriale che congiunge la migliore tradizione orafa con i nuovi linguaggi della contemporaneità.

Collezione Arche de Noé di Van Cleef & Arpels, pappagalli
Collezione Arche de Noé di Van Cleef & Arpels, pappagalli







Al via VicenzaOro January 2018



VicenzaOro January ufficialmente aperta con uno sguardo al futuro ♦︎

Apertura con sguardo all’orizzonte per VicenzaOro January 2018. Come da programma, la grande fiera dedicata alla gioielleria ha debuttato con Visio.Next, evento a più voci sul futuro della filiera.

La rappresentanza istituzionale è stata affidata, come lo scorso anno, al sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto. «Uno dei meriti di questo governo è stato quello di prendere a cura il segmento del lusso. Questo perché siamo convinti e lo diciamo con forza che anche questa è la manifattura italiana», ha scandito il membro dell’esecutivo. «Siamo bravi a fare macchine, ma siamo i numeri uno anche nel creare gioielli e vestiti. I nostri prodotti di alta artigianalità Made in Italy sono molto apprezzati all’estero e compongono una fetta importante della voce dell’Export italiano. Per questo abbiamo moltiplicato gli investimenti e con il piano straordinario per il Made in Italy siamo stati capaci di dare una spinta importante alla produzione ma soprattutto alle esportazioni. Rimini e Vicenza, assieme ad Arezzo, nel comparto della gioielleria hanno ben capito che l’unione fa la forza e a loro deve andare il nostro plauso più convinto per quello che hanno saputo fare in questi anni».

I partecipanti a Visio.Next
I partecipanti a Visio.Next

Dopo l’introduzione del presidente di Italian Exhibition Group, società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, Lorenzo Cagnoni, il direttore generale di Ieg, Corrado Facco, ha messo a fuoco il tema dell’evento: cogliere le novità della multicanalità distributiva, della valorizzazione dei brand, della tracciabilità e sostenibilità. Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Company, responsabile per Moda Lusso, ha ricordato come il mercato sia molto ampio e in continua crescita, con diversi segmenti che toccano il mondo dell’intangibile e dell’esperienzialità. Moderati da Alan Friedmann, sono intervenuti Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente Esecutivo Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading, Andrea Panconesi, fondatore e presidente di LuisaViaRoma.

La parola è passata, quindi, al business, cuore della fiera che ospita oltre 1500 brand. Sarà tra i booth di VicenzaOro che la ripresa del settore sarà sottoposta alla prova sul campo.





VicenzaOro January
VicenzaOro January

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017







Torna VicenzaOro



Torna VicenzaOro tra lusso e tecnologia (con un po’ di mondanità) ♦︎

Ritorna VicenzaOro (19-24 gennaio). Ieg, il gruppo che organizza la manifestazione fieristica, lo definisce «il più grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria». E, in effetti, se si considera anche la concomitante TGold, i numeri ci sono. Più che fiera, infatti, parola ormai che ha un sapore un po’ vecchio, VicenzaOro preferisce etichettarsi come business hub, una piattaforma dove concludere affari, al servizio delle 4500 aziende coinvolte, di cui il 35% estere, con 96mila visitatori attesi da oltre 130 Paesi e 3800 top buyer ospitati anche grazie all’aiuto del governo, cioè con il contributo determinante del ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ice. VicenzaOro, in sintesi, ospita oltre 1500 brand, di cui l’80% già presenti nelle edizioni precedenti, su oltre 25mila metri quadri, con un’incidenza dei brand del segmento alto di gamma a + 10%.

E la prova che VicenzaOro si sia trasformata in un format è la sua replica in altri mercati, come Dubai. Infatti, oggi la fiera nata a Vicenza organizza cinque saloni nel mondo ed è presente a dieci appuntamenti internazionali. Nel 2018, per esempio, oltre Vicenza sarà a Hong Kong, Arezzo, Las Vegas, Dubai, Mumbai.

Ma VicenzaOro è anche gioielleria di tutti i generi, alta, media, bassa, di moda, di componentistica. Oltre, appunto, a T.Gold, salone dedicato agli operatori del settore della produzione di gioielli, in cui l’Italia eccelle. Infatti, T.Gold gode di ottima salute: quest’anno cresce di oltre il 20% il numero degli espositori grazie all’ingresso di nomi importanti del settore come la britannica Durston e la tedesca Hemerle+Meule. In totale sono presenti oltre 160 aziende espositrici, da 16 Paesi del mondo, in particolare da Italia, Germania, Stati Uniti.  Tra i motivi di interesse c’è la crescita  del segmento della stampa 3D e le relative soluzioni.

I premi al gioiello

Con l’apertura di VicenzaOro tornano anche per la quinta edizione gli Andrea Palladio International Jewellery Awards, con la consegna dei premi alle eccellenze del lusso e top player della gioielleria mondiale che si sono distinte per la creatività, il progetto, la produzione, la distribuzione, il retail, la comunicazione, i new media, il premio alla carriera e la Corporate Social Responsibility. Quest’ultimo si inserisce nel filone della gioielleria sostenibile, a cui VicenzaOro ha anche deciso di dedicare un appuntamento assieme a Cibjo (lunedì 22), la Confederazione mondiale della gioielleria.

A decretare i vincitori, alla presenza del presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, del vice presidente, Matteo Marzotto, e del direttore generale, Corrado Facco, sarà una giuria composta da Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Clare Phillips, curatrice del dipartimento di Scultura, Artigianato del ferro, vetri e ceramiche del Victoria & Albert Museum di Londra, Alba Cappellieri, professore Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum.

Appuntamenti

Meno mondano, ma più di sostanza, l’appuntamento di venerdì 19 con Visio.Next, summit dedicato al futuro del lusso e della gioielleria con il giornalista Alan Friedmann, Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Company per Moda Lusso, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente esecutivo di Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading, Andrea Panconesi, fondatore e presidente di LuisaViaRoma.

Sabato, invece, è previsto l’appuntamento con il profilo del consumatore per il 2018-19 sotto la lente di Trendvision Jewellery + Forecasting. Tutti i giorni, infine, i Digital Talks, workshop tematici sull’innovazione digitale in collaborazione con Federpreziosi.





VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017

indossato pasquale bruni 1
Modella nel booth di Pasquale Bruni
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini di Nikos Koulis
Orecchini di Nikos Koulis

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto







Il 2017 anno d’oro per i gioielli italiani



Alla vigilia di VicenzaOro l’Osservatorio di Ieg su oro e gioielli fotografa la situazione: aumentano le vendite. E tra Valenza, Arezzo e Vicenza vince… ♦︎

Conto alla rovescia per VicenzaOro January (19-24 gennaio). Mentre il classico modello fiera è in piena fase di trasformazione, come dimostra anche la strada originale intrapresa da Fiera Vicenza, le incertezze sono ancora molte. Quale sarà, davvero, l’esito di VicenzaOro? Le attese, sono positive, anche perché dopo qualche anno difficile per il mondo della gioielleria, a causa della crisi economica, i dati incoraggianti su consumi e trend di spesa possono far sorridere anche le aziende della filiera orafa.

I dati diffusi dall’Osservatorio sul settore orafo-gioielliero di Italian Exhibition Group (il gruppo che organizza VicenzaOro), indicano per i primi nove mesi del 2017 un incremento di produzione e fatturato. L’indice medio di fatturato totale del settore, precisa l’analisi dell’Osservatorio, è aumentata del 6,2% nei tre trimestri dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2016, del 2% a livello nazionale e con una punta dell’8,2% per quanto riguarda le vendite all’estero. Ancora meglio: per la produzione l’indice medio è aumentata del 13% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre
Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre

 Vola l’export

In valore assoluto le esportazioni di oro e gioielli made in Italy a settembre 2017 erano a quota 5,2 miliardi di euro (5,176 miliardi di euro) pari a +13% in valore, considerando un prezzo medio dell’oro sostanzialmente simile a quello del 2016. Questo exploit si spiega con la ripartenza dei consumi in India, Russia e Usa. Gli ultimi due, in particolare, sono molto importanti per la gioielleria Made in Italy, che si inserisce in questo scenario con tassi interessanti, soprattutto per quanto riguarda il mercato statunitense. In Usa l’andamento della domanda di gioielli e bijoux made in Italy nei primi nove mesi del 2017 è salito del 21% in valore. Bene anche l’Europa, in controtendenza rispetto all’andamento globale. In Francia l’export di gioielli e oreficeria italiana è salita nei primi nove mesi del 44%, del 14% Germania e del 22% in Spagna. In Russia i gioielli italiani segnalano fatturati in aumento di oltre il 12%.

L’Osservatorio ha anche quantificato il differente business tra i poli della gioielleria. Alessandria (Valenza) nei primi nove mesi del 2017 ha registrato un valore del fatturato a 1,5 miliardi di euro, Arezzo un export a 1,4 miliardi, mentre Vicenza e dintorni è a circa 1 miliardo di euro.





Garavelli, progettazione Cad
Garavelli, progettazione Cad

Garavelli, prime fasi di lavorazione
Garavelli, prime fasi di lavorazione
Garavelli, lavorazione di un orecchino
Garavelli, lavorazione di un orecchino
Garavelli, gioiello terminato
Garavelli, gioiello terminato
L'ingresso a VicenzaOro January 2017
L’ingresso a VicenzaOro January 2017







Bia Tambelli, sorprendente Brasile

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Dal Brasile una nuova designer di tendenza nel mondo della gioielleria: Bia Tambelli ♦︎

I luoghi comuni descrivono il Brasile come patria del carnevale, del calcio, della samba. Eppure c’è un altro aspetto del Brasile che è meno noto, perlomeno al grande pubblico: il design di gioielli. La grande disponibilità di pietre di colore, dagli smeraldi alle tormaline, e la fantasia dei giovani gioiellieri in città come San Paulo o Rio de Janeiro, hanno allargato la proposta di innovazioni. Un esempio è Bia Tambelli, 30 anni, approdata alla Design Room di VicenzaOro, sezione della fiera riservata gli autori di tendenza. Insomma, è una novità, anche se è una firma in ascesa nella gioielleria. Non a caso è cresciuta nel Minas Gerais, area del Brasile dove si trovano numerose miniere di pietre (in particolare la tormalina), mentre si è formata come designer nella moderna San Paulo, dove ha studiato arte. Il suo marchio di gioielli è recente. Anzi, recentissimo: nel 2017 ha fondato brand di alta gioielleria, Bia Tambelli Creations. Nelle note che accompagnano la sua presentazione, all’obiettivo di creare gioielli unisce anche traguardi concettuali non comuni: vuole, infatti, «contribuire alla crescita spirituale dell’individuo attraverso l’energia e la forza che le pietre, inserite in architetture di linee e simboli carichi di significato, irradiano».

Per il momento i gioielli sono made to order, in attesa di una distribuzione più ampia. Prezzi, tradotti in euro: da circa 1.400 per i pezzi più piccoli (come il piercing della collezione Portal) ai 40.000 euro circa per i pezzi più importanti (come il choker della linea Arpia, un tipo di aquila). Margherita Donato




Collezione Arpia, anello per falange
Collezione Arpia, anello per falange
Collezione Arpia, anello Fly
Collezione Arpia, anello Fly

Collezione Arpia, anello Focus

Collezione Arpia, bracciale
Collezione Arpia, bracciale
Choker della collezione Arpia
Choker della collezione Arpia
Orecchini in oro con acquamarine
Orecchini in oro con acquamarine
Bia Tambelli, orecchini con acquamarine
Bia Tambelli, orecchini con acquamarine
Collezione Arpia, piercing
Collezione Arpia, piercing
Bia Tambelli
Bia Tambelli






VicenzaOro Design Room, chi c’è e chi non c’è

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Chi c’è, chi non c’è e chi è da scoprire tra gli 11 designer invitati a VicenzaOro January nella Design Room ♦︎

Aida Bergsen, Akillis, Fernando Jorge, Bia Tambelli, Alissa jewelry, BebPop, Kellyxia Fine Jewelry, Magerit, Noor Jewelry, Netali Nissim, Qayten, Federica Rettore. Sono 11 i creatori invitati nel distretto The Design Room alla prossima VicenzaOro January 2018. L’area riservata alle piccole Maison create da designer giovani, emergenti e, possibilmente, con qualche cosa in più da dire. Rispetto allo scorso anno, quando è stata introdotta questa area espositiva, ci sono alcune conferme, come Federica Rettore, Netali Nissim, Magerit, Qayten e Fernando Jorge. Le novità, invece, iniziano con Aida Bergsen, che nonostante il nome nordico ha sede a Istanbul ed è una designer-scultrice. Akillis è una Maison di Parigi creata da Caroline Gaspard, che si descrive come «une aventurière, audacieuse et determinée». C’è poi Bia Tambelli, emergente designer brasiliana. Kellyxia, invece, è una azienda cinese, con sede a Shanghai, anch’essa per ora ignorata da Google. Infine, Noor Jewelry è il brand di Noor Fares, designer libanese cresciuta a Parigi e trasferita a Londra, già molto quotata. Insomma, nella Design Room sono previsti brand già ben affermati, come Fernando Jorge, Magerit, Qayten o Federica Rettore assieme a nomi che sono letteralmente da scoprire. Forse per aumentare la curiosità. Lavinia Andorno




Noor Fares, anello Flower of Life, pietra luna, oro giallo, pietre di colore e diamanti
Noor Fares, anello Flower of Life, pietra luna, oro giallo, pietre di colore e diamanti
Noor Fares
Noor Fares
Anello in oro di Fernando Jorge
Anello in oro di Fernando Jorge
Fernando Jorge
Fernando Jorge
Akillis, bracciale Puzzle, in oro bianco e diamanti
Akillis, bracciale Puzzle, in oro bianco e diamanti
Caroline Gaspard
Caroline Gaspard
VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017






VicenzaOro strappa gioiellieri a Baselworld



VicenzaOro attira più brand del lusso (+10%) e ne strappa nove a Baselworld. Ecco il programma del prossimo evento ♦︎

Non c’è nessuna guerra tra VicenzaOro e Baselworld. Le due grandi fiere europee dedicate alla gioielleria (quella svizzera in gran parte alla orologeria) marciano divise. Nessuna guerra, ma sana competizione sì. Ed ecco perché tra gli organizzatori trapela informalmente soddisfazione per la migrazione di nove (per ora) brand dalla manifestazione di Basilea a quella di Vicenza, che si terrà dal 19 al 24 gennaio 2018. Il travaso di brand non è comunicato ufficialmente né è commentato. Ma è un dato di fatto.

Leggi anche: Baselworld dimezza gli espositori 

Ufficiale, invece, è il programma del prossimo evento dedicato alla gioielleria e l’ambiziosa agenda che il team di Italian Exhibition Group (di cui fa parte Fiera Vicenza) ha programmato per il 2018. Il primo appuntamento è come sempre, quello di VicenzaOro. Seguiranno OroArezzo, dallo scorso anno organizzato da Ieg, le presenze a Las Vegas, Mumbai (soprattutto per i macchinari) e Dubai. Ne parleremo a suo tempo.

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

VicenzaOro January 2018. Il primo dei due appuntamenti (il secondo si terrà dal 22 al 26 settembre) è sold out, ha annunciato il direttore generale del gruppo, Corrado Facco. Che, però, ha aggiunto (unica sintonia con Baselworld) che l’obiettivo è la qualità, la selezione dei brand. Insomma, niente gigantismo, ma brand picking. Lo testimonia anche il fatto che l’edizione 2018 occuperà uno spicchio di superficie in meno rispetto al 2017: cioè 25.000 metri quadrati contro i 29.000 dello scorso anno. Poca cosa, tutto sommato. E, d’altra parte il mondo è sempre più online, con i consumi che si spostano sul piatto della bilancia in cui si trovano i millennials. Insomma, va così. È anche per questo che il vice presidente esecutivo di Ieg, Matteo Marzotto, sottolinea che bisogna avere una visione più ampia, non confinata in una nicchia di mercato. E bisogna inquadrare il mondo della gioielleria in quello del fashion. Non a caso VicenzaOro September coinciderà con la fashion week milanese, per mettere in atto una delle tante sinergie promosse dal management di Ieg, con il supporto non marginale dell’Ice (come ha confermato il presidente Michele Scannavini) e del governo italiano.




Da sinistra: Alba Cappellieri (docente al Politecnico di Milano e direttrice del Museo del Gioiello di Vicenza), Matteo Marzotto (vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group, Michele Scannavini (presidente Ice), Ivana Ciabatti (presidente Confindustria Federorafi), Gaetano Cavalieri (presidente di Cibjo) e Corrado Facco, direttore generale Ieg
Da sinistra: Alba Cappellieri (docente al Politecnico di Milano e direttrice del Museo del Gioiello di Vicenza), Matteo Marzotto (vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group, Michele Scannavini (presidente Ice), Ivana Ciabatti (presidente Confindustria Federorafi), Gaetano Cavalieri (presidente di Cibjo) e Corrado Facco, direttore generale Ieg

Torniamo a gennaio: la fiera a Vicenza ospiterà oltre 1500 brand, di cui l’80% è già cliente. Dato che è lo stesso numero di marchi della scorsa edizione, se ne deduce che c’è stato un ricambio del 20%, un quinto. Non è poco. Ma con due importanti novità: la prima è che i brand legati al mondo del lusso aumentano del 10%. La seconda è che a gennaio l’aspetto tecnologico-industriale diventa sempre più consistente.

Aree & segnaletica. Come negli anni scorsi la disposizione degli stand sarà divisa in aree omogenee, contraddistinte da un colore. Al momento, le presenze indicano Icon (brand affermati, lusso) al 25%, Look (piccola gioielleria, tendenza fashion) al 17%, mentre la parte del leone la fa Creation (aziende private label) con il 40% e, infine, Essence (gemme, materiali) al 18%.

L'ingresso a VicenzaOro January 2017
L’ingresso a VicenzaOro January 2017

Industria preziosa. A VicenzaOro si affianca TGold, manifestazione parallela e attigua a VicenzaOro, dedicata al mondo delle macchine per la lavorazione dei gioielli. Anche questa è andata sold out e, ha anticipato Marzotto, sarà necessario aggiungere una tensostruttura per ospitare le aziende a TGold: sono 161 (+20%) da 16 Paesi con Germania, Usa e Italia che rappresentano le eccellenze del settore.

Visioni. Se le piccole botteghe di gioiellieria chiudono, se i grandi brand si disperano perché non riescono più a raggiungere i giovani, se i giornali vedono un inesorabile calo delle copie (e, quindi, anche la pubblicità su carta conta sempre meno), occorre guardare avanti. Quale sarà il futuro? Promette di svelarlo Visio.Next, appuntamento di apertura organizzato da VicenzaOro su multicanalità della distribuzione. Tradotto: riflessioni sul perché gli acquisti si fanno sempre più online, anche quelli di gioielli. Parteciperanno Claudia D’Arpizio, direttore di Bain&Company, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente esecutivo Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading. Spoiler: il trend proseguirà.

Infine, VicenzaOro non rinuncerà agli Andrea Palladio Awards né all’ormai tradizionale appuntamento con TrendVision.




Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016







Giovanni Ferraris raddoppia con Anastasia



Gli anelli trasformabili della collezione Anastasia di Giovanni Ferraris ♦︎

Anastasia, una delle figlie dell’ultimo zar di Russia, che si diceva fosse scampata misteriosamente alla morte. Ma è anche un nome di origine greca che ha il significato di resurrezione. Scegliete voi quale di queste figure può aver ispirato la collezione Anastasia di Giovanni Ferraris. La Maison di Valenza, reduce dal successo al Couture di Las Vegas (ne abbiamo parlato qui) ha riproposto a VicenzaOro questa serie di anelli cocktail di grande impatto. Vistosi, sontuosi, finemente lavorati, esclusivi nella scelta delle grandi pietre sfaccettate come quarzo citrino, la tormalina, il topazio, che si sposano con l’oro della montatura e i diamanti. Belli? Non solo. Gli anelli Anastasia sono anche ingegnosi e, come la misteriosa principessa russa, celano un segreto. O, meglio, nascondono un meccanismo che consente loro di raddoppiare. Il gambo, infatti (come vedete nel video) si può indossare su un singolo dito, oppure si può aprire per essere infilato su due dita contemporaneamente. Alessia Mongrando






Anello in oro bianco, diamanti, zaffiri blu, tanzanite
Anello in oro bianco, diamanti, zaffiri blu, tanzanite

Anello in oro rosa, diamanti, zaffiri verdi, ametista verde
Anello in oro rosa, diamanti, zaffiri verdi, ametista verde
Giovanni Ferraris, collezione Anastasia. Anello in oro rosa, diamanti champagne, ametista verde. A sinistra, oro rosa, diamanti champagne, citrino
Giovanni Ferraris, collezione Anastasia. Anello in oro rosa, diamanti champagne, ametista verde. A sinistra, oro rosa, diamanti champagne, citrino
A sinistra, anello in oro rosa, diamanti neri, ametista verde. A destra, oro rosa, diamanti, topazio azzurro
A sinistra, anello in oro rosa, diamanti neri, ametista verde. A destra, oro rosa, diamanti, topazio azzurro

Giovanni Ferraris, collezione Anastasia. Anello in oro rosa, rubini, diamanti
Giovanni Ferraris, collezione Anastasia. Anello in oro rosa, rubini, diamanti







Dada Arrigoni sale sul Duomo

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Dada Arrigoni guarda al futuro senza dimenticare il passato con la collezione Duomo ♦︎

C’è chi innova con proposte bizzarre e c’è chi, invece, ci riesce senza dimenticare la storia. La propria, ma anche quella del proprio Paese. Dada Arrigoni, designer italiana tra le più creative, ha scelto la seconda strada: novità non fa rima con astrusità. Ed ecco, quindi, qualcosa di veramente originale, ma allo stesso tempo legato alla tradizione: la collezione Duomo. Anticipata a VicenzaOro September, la collezione Duomo nasce dalla collaborazione con l’artista iraniana Mahnaz Seyed Ekhtiary, nella progettazione di una collana-corsetto realizzata con pelle, oro bianco e diamanti per il Concorso di Design della Regione di Lombardia. A quel punto di partenza si sono aggiunti collane, anelli, bracciali e orecchini che richiamano le forme delle bifore della cattedrale di Milano.

«Lavorare con Mahnaz è stato un vero piacere, conoscere il suo modo di pensare, il suo lavoro come artista e designer, vedere il cammino che segue per una nuova creazione. Mi ha dato il desiderio di andare oltre e di creare più di una collana, per esplorare altre idee e così è nata questa collezione», spiega Dada Arrigoni.




La collana Duomo di Dada Arrigoni
La collana Duomo di Dada Arrigoni
Particolare del pendente
Particolare del pendente
La collezione Duomo presentata a VicenzaOro
La collezione Duomo presentata a VicenzaOro
Il gioiello-corsetto in oro, diamanti e cuoio
Il gioiello-corsetto in oro, diamanti e cuoio
Mahnaz Seyed Ekhtiary (a sinistra) con Dada Arrigoni (immagine da Facebook)
Mahnaz Seyed Ekhtiary (a sinistra) con Dada Arrigoni (immagine da Facebook)








I gioielli etici di Eden Diodati



Eden Diodati: gioielleria etica che aiuta le donne del Ruanda ♦︎

Il tema conduttore di VicenzaOro September è stata la sostenibilità e la correttezza etica del mondo del gioiello. L’0ro impiegato dai gioiellieri deve essere puro non solo da un punto di vista minerale, ma anche morale. Ecco perché aziende come quella Eden Diodati occupano un posto speciale. Jennifer Ewah, è una designer di origine britannico-nigeriana. È avvocato, ha studiato all’università di Oxford, ma ha seguito anche la sua vocazione al Central Saint Martins di Londra e al London College of Fashion. Dimenticata la toga e i tribunali, ha scoperto la sua passione per i gioielli. Ma anche per gli aspetti etici, i diritti e le speranze di chi è socialmente emarginato. Jennifer ha quindi deciso di lanciare un marchio di gioielli sostenibili: lusso, ma eticamente corretto. Il nome del marchio ha due origini: Eden si riferisce al paradiso, mentre Diodati è il nome di un teologo e italiano-svizzero (1576-1649), lucchese in esilio che ha tradotto la Bibbia per i luterani.

Ma ciò che è più importante è l’attività dell’azienda, che offre lavoro a donne orfane e vedove a Kigali, capitale del Ruanda. La cooperativa che è stata fondata da due sorelle per questa attività fornisce lavoro a oltre 5.000 donne sopravvissute ai genocidi. Molte di loro malate di Hiv/Aids dopo aver sperimentato la violenza durante il conflitto degli anni Novanta.

Da un umile inizio sotto un albero, in un villaggio remoto, le suore hanno insegnato a circa 20 donne come tessere perline o migliorare le loro capacità. In Italia, i componenti metallici sono fabbricati e finiti prima di abbinarli con gli elementi in rilievo dorati del Ruanda. I gioielli sono ora venduti anche online. Lavinia Andorn





Collana Talismano. Prezzo: 460 sterline
Collana Talismano. Prezzo: 460 sterline

Bracciale Delta Rain. Prezzo: 460 sterline
Bracciale Delta Rain. Prezzo: 460 sterline
Choker Eze Torque. Prezzo: 730 sterline
Choker Eze Torque. Prezzo: 730 sterline
Eden Diodati, Bracciale Kalifa e orecchini Edo Pendulum
Eden Diodati, Bracciale Kalifa e orecchini Edo Pendulum
Orecchini Neo Warrior, rifiniti con placcatura in oro 24 carati e decorati con cristalli Swarovski. Prezzo: 330 sterline
Orecchini Neo Warrior, rifiniti con placcatura in oro 24 carati e decorati con cristalli Swarovski. Prezzo: 330 sterline

placcatura oro da 24kg la collana Iman è una collana squisita ed elegante artigianale e decorata con cristalli AB Swarovski 740 st

Orecchini Tiwa, placcatura in oro 24 carati e decorati con cristalli Swarovski. Prezzo: 330 sterline
Orecchini Tiwa, placcatura in oro 24 carati e decorati con cristalli Swarovski. Prezzo: 330 sterline
Orecchini Tiwa, placcatura in oro 24 carati e decorati con cristalli Swarovski. Prezzo: 525 sterline
Orecchini Tiwa, placcatura in oro 24 carati e decorati con cristalli Swarovski. Prezzo: 525 sterline

 







Settembre d’oro per VicenzaOro



VicenzaOro torna ai fasti del 2007: incremento di visitatori e buyer ♦︎

Che la crisi dell’economia, e di conseguenza del settore orafo, sia terminata? Il bilancio di VicenzaOro sembra lasciarsi alle spalle gli interrogativi della vigilia. E, sì, sembra che sia andato tutto bene, anzi, più che bene. I numeri comunicati da Ieg, gruppo organizzatore della rassegna sono, forse, superiori alle aspettative: è stato raggiunto il migliore risultato dal 2007. VicenzaOro September ha visto sfilare tra padiglioni e stand 23mila visitatori (+20%), tra cui 14mila sono stati i buyer (+22,7% rispetto all’edizione al settembre 2016). Stabili i brand presenti, 1.300, da 36 Paesi. Merito anche degli investimenti dell’Ice (l’istituto statale per l’export), che ha ospitato a sue spese 500 buyer selezionati dai principali mercati, e 800 gold gestiti direttamente da Ieg. Insomma, la formula di Italian Exhibition Group funziona, e il supporto governativo aiuta.

«Vicenzaoro rappresenta pienamente l’innovativa visione di Ieg. È il nostro prodotto a maggior tasso d’internazionalità, promotore di una filiera di eccellenza ed in grado di far sedere allo stesso tavolo tutti i protagonisti del comparto in una fruttuosa ottica di sistema. Un evento ambasciatore della migliore gioielleria mondiale», ha commentato il vicepresidente di Ieg, Matteo Marzotto. E Corrado Facco, direttore generale della nuova realtà fieristica, che ha in programma la quotazione in Borsa nel prossimo autunno, ha sottolineato come la ripresa avvenga nonostante a livello geopolitico rimangano zone del mondo in tensione.

L’aspetto meno positivo è che l’incremento è dovuto soprattutto dall’estero, più che dall’Italia. Insomma, il mercato interno dei gioielli resta meno vivace. Invece, i buyer più attivi sono stati quelli provenienti dall’Europa, in particolare da Germania, Regno Unito, Francia, Belgio e Spagna, ma anche dall’Europa centro-orientale. Positivi anche Turchia e l’Iran, in stallo gli operatori del Medio Oriente, in modesto incremento America, Cina e Russia.





Laura Bicego e una prova gioielli nell'area di Nanis. ©Gioiellis.com
Laura Bicego e una prova gioielli nell’area di Nanis. ©Gioiellis.com

Vetrina di Casato a VicenzaOro
Vetrina di Casato a VicenzaOro. ©Gioiellis.com

VicenzaOro September, lo stand di Pasquale Bruni ©Gioiellis.com
VicenzaOro September, lo stand di Pasquale Bruni ©Gioiellis.com

VicenzaOro September ©Gioiellis.com
VicenzaOro September ©Gioiellis.com
Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)
Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)
VicenzaOro September
VicenzaOro September







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