Vicenzaoro

La naturale asimmetria di Brusi

I gioielli della piccola Maison milanese Brusi, fondata nel 1930
Brusi fa parte delle tante storie della gioielleria italiana. Un racconto che è cominciato a Milano nel 1920, quando Pietro Codari, un giovane orefice, ha iniziato la sua attività e ha aperto un laboratorio. La storia è continuata: nel 1970 il figlio Paolo ha ereditato laboratorio e professione. L’azienda con il tempo si è ingrandita e ha affinato la propria vocazione. Oggi Paola, Andrea e Simone, i tre figli di Paolo Codari, lavorano nell’azienda di famiglia e sono responsabili della gestione creativa, finanziaria e commerciale di Brusi.

Anello in oro con tanzanite e corona di diamanti
Anello in oro con tanzanite e corona di diamanti

L’azienda, situata in una zona storica della città, tra il Cimitero Monumentale di Milano e il quartiere cinese, propone pezzi di buona qualità, a base di oro, diamanti e pietre preziose. Anelli con pavé di diamanti champagne e pietre preziose come la tanzanite sono i cavalli di battaglia. Sempre con lo stile della «quasi simmetria». Cioè quella differenza dalla perfetta specularità geometrica che si trova spesso in natura. L’obiettivo è presentare gioielli in sintonia con la natura, proprio grazie a questa naturale asimmetria. Concetto sottile, ma interessante.

Anelli con smeraldi e zaffiri
Anelli con smeraldi e zaffiri blu
Anelli con diamanti champagne
Anelli con diamanti champagne
Orecchini in oro, apatite, madreperla, diamanti brown
Orecchini in oro, apatite, madreperla, diamanti brown
Orecchini in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini in oro e zaffiri blu
Orecchini in oro e zaffiri blu
Orecchini in oro e rubini
Orecchini in oro e rubini
Anello in oro bianco e tanzanite
Anello in oro bianco e tanzanite

Vicenzaoro festeggia i 70 anni

Vicenzaoro compie 70 anni. È il salone orafo più longevo al mondo e a gennaio si prepara a festeggiare il compleanno. La fiera del gioiello, che recentemente ha allargato l’orizzonte al mondo dell’orologeria, apre le iscrizioni e inizia il conto alla rovescia: si terrà dal 19 al 23 gennaio a Vicenza. L’evento B2B organizzato da Italian Exhibition Groupsi svolgerà ancora una volta in contemporanea con il salone delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria T.Gold, e con VO Vintage giunto alla quinta edizione: spazio aperto al pubblico di collezionisti e appassionati di orologi e gioielli vintage (19-22 gennaio).

Vicenzaoro logo
Vicenzaoro logo. Copyright: gioiellis.com

Anche se la data è speciale, sarà rispettata la formula espositiva su misura per i buyer provenienti da tutti i continenti, dato che Vicenzaoro è tra i primi tre eventi al mondo dedicati a gioielli e orologi, a cui si aggiungono componenti, semilavorati, diamanti, pietre preziose e di colore, packaging e servizi come il visual merchandising, orologeria contemporanea con distribuzione.
Visitatore a Vicenzaoro
Visitatore a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Per l’occasione gli organizzatori hanno messo a disposizione soluzioni di viaggio e ospitalità come i luxury hub (hotel convenzionati nelle città venete vicine a Vicenza collegate alla fiera con navette gratuite). Al business matching è dedicata la piattaforma online The Jewellery Golden Cloud (anche in App) che intreccia le agende di espositori e operatori ancor prima che inizi la fiera. Arricchita dal catalogo completo degli espositori, la pianta interattiva dei padiglioni, streaming dei talk con traduzione simultanea, e funzionalità utili per parcheggiare, spostarsi in città e godere della ricchezza storica, artistica, culturale ed enogastronomica di Vicenza e del Veneto.

Foto ricordo a Vicenzaoro
Foto ricordo a Vicenzaoro september. Copyright: gioiellis.com

In aumento le presenze a Vicenzaoro September

I carati di Vicenzaoro September aumentano. L’evento organizzato da Italian Exhibition Group ha registrato per l’edizione 2023 +6% di visitatori totali, con il 50% di componente estera. È aumentato anche il numero dei Paesi di provenienza: 132 con numerose new entry. Secondo il resoconto di Ieg, il cui presidente, Lorenzo Cagnoni, è scomparso pochi giorni prima dell’avvio di Vicenzaoro, i Paesi dell’Unione europea hanno rappresentato il 52% dei visitatori, mentre Asia e Medio Oriente il 17%, le Americhe l’11%, Africa 4% e Oceania 1%. Forte presenza dei grandi mercati europei con in testa Spagna (7%), Germania (4,8%) e Francia (4,2%). Gli Stati Uniti sono il quarto Paese più rappresentato e guida la classifica dei buyer extra Ue, tutti giunti in fiera per il business con i 1.200 brand espositori di questa edizione.

Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Per gli amanti della statistica, sono risultati in aumento gli arrivi da Svizzera (+46%) Belgio (+25%), Uae (23%), Turchia (+6%). Questa edizione vede numerose new entry tra le nazionalità che hanno frequentato i padiglioni del quartiere fieristico di Vicenza. Entrano in classifica per il continente africano: Mozambico, Ghana, Mauritius, Benin, Zambia e Burkina Faso, Costa d’Avorio, Kenya. E tra i più distanti, le new entry di Isole Vergini, Mongolia, Nuova Zelanda e Vanuatu. Vicenzaoro ha visto crescere, dal 2017 a oggi, la visitazione estera del 34%. Sembra consolidata anche la presenza dell’orologeria a Vicenzaoro. Con la community b2b di Time e l’evento VO’Clock Privè , aperto al pubblico b2c, sono state una sessantina le realtà presenti dell’industry delle lancette. Appuntamento a gennaio.

Vicenzaoro September 2023
Vicenzaoro September 2023
Vicenzaoro September 2023, espositori
Vicenzaoro September 2023, espositori

Diventare professionisti del gioiello

Volete lavorare nel mondo dei gioielli e dell’oreficeria? Italian Exhibition Group, società che organizza Vicenzaoro, presenta l’evento dedicato alla gioielleria anche come un’occasione per la formazione professionale.

Professioni d’oro
In tema di promozione della cultura orafa tra i giovani, proseguono le iniziative di Confindustria Federorafi avviate lo scorso anno in collaborazione con Skuola.net e con il supporto di Italian Exhibition Group e Vicenzaoro. Proprio a ridosso della manifestazione, infatti, è stato lanciato il secondo Vlog dedicato alle testimonianze delle nuove generazioni all’interno di aziende manifatturiere del settore. Il video realizzato a Vicenzaoro è solo una delle azioni portate avanti dall’associazione di categoria su questo tema: è dei mesi scorsi la mappatura nazionale delle scuole con indirizzo orafo, come pure la possibilità di incrociare i curriculum vitae di aspiranti operatori del gioiello con la domanda di professionalità delle aziende del settore.

Studenti a caccia di tendenze
Anche in questa edizione di Vicenzaoro torna Inspiration Boards, il progetto formativo nato in collaborazione con Laura Inghirami, opinion leader del gioiello, founder & creative director di Donna Jewel, per supportare le nuove generazioni. Vicenzaoro ospiterà gli studenti del corso di Design del Gioiello di Ied, Istituto Europeo di Design di Torino, che andranno a caccia di trend tra i padiglioni, intervistando alcuni protagonisti del salone e fotografando i gioielli più di tendenza. Le immagini e le interviste saranno poi pubblicate sul profilo Instagram @vo.inspiration e sul sito di Vicenzaoro.

Studenti nel laboratorio di oreficeria Design del gioiello contemporaneo, a Venezia
Studenti nel laboratorio di oreficeria Design del gioiello contemporaneo, a Venezia

Scuole di formazione
A Vicenzaoro si parlerà anche delle mutate esigenze formative del settore orafo-gioielliero in un talk in cui saranno protagonisti il comparto orafo vicentino e le scuole professionali del territorio: sabato 9 novembre Andrea Tomat, presidente ITS Cosmo Fashion Academy, e Roberto Peripoli, direttore Scuola d’Arte e Mestieri CPV – Centro Produttività Veneto, discuteranno del tema insieme a Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità della Regione Veneto.
Analisi gemmologica a Vicenzaoro
Analisi gemmologica a Vicenzaoro

Designer under 30
L’attenzione ai nuovi talenti continua anche dopo la fiera. Debutterà online dal 2 al 7 ottobre 2023 la Digital Jewelry Week (DJW), il progetto digitale dedicato agli aspiranti orafi under 30 e realizzato da Dario Rjeili in collaborazione con Threedium e con il supporto di Vicenzaoro. Si tratta di uno spazio virtuale per giovani designer che vogliono promuovere le proprie abilità alla fine del percorso di formazione in campo orafo. Lo scorso maggio la DGW ha lanciato un contest aperto a 30 orafi under 30 che si sfidano nella progettazione di un gioiello originale. Il vincitore sarà svelato a Vicenzaoro January 2024, in base al punteggio ottenuto dalle votazioni del pubblico raccolte online e della giuria di esperti presenti e potrà vedere realizzato il suo progetto: in palio la partecipazione, questa volta anche fisica, in fiera.
Vicenzaoro January
Vicenzaoro January 2023

A lezione da Vicenzaoro

Conto alla rovescia per Vicenzaoro September (8-a2) e VO’Clock Privé (8-10). L’evento, come sempre, oltre alla presentazione delle nuove collezioni riserva anche spazio ai momenti di formazione per i professionisti del settore orafo-gioielliero. Ecco una sintesi degli appuntamenti più interessanti.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Mercato della gioielleria
L’analisi dell’andamento del mercato, tra Made in Italy e piazze internazionali, aprirà gli eventi di Vicenzaoro venerdì 8 settembre alle 11.30, con la presentazione dei dati di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Club degli Orafi Italia. Lunedì 11 settembre focus su export e posizionamento competitivo delle imprese del distretto orafo vicentino di Confartigianato Imprese Vicenza, con la responsabile Sistema Oreficeria e Gioielleria Sara Ferretti, e Vladi Riva, responsabile International Department.
VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis,com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis,com

Diamanti naturali o di laboratorio?
A Vicenzaoro si farà il punto sulle corrette strategie di marketing per il mercato dei diamanti, e in particolare su uno dei temi più dibattuti nel settore, la differenza tra diamante naturale e lab-grown. Ne parlerà domenica 10 settembre il Gem Talk a cura di Igi (Istituto Gemmologico Italiano), fornendo al pubblico strumenti e indicazioni per operare in modo responsabile. Interventi di Luigi Cosma, presidente Borsa Diamanti d’Italia, Thierry Silber, founder & CEO Madestones, e Daniel Nyfeler, managing director Gubelin Gem Lab Ltd, moderati da Loredana Prosperi , direttore Igi Milano.
Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro
Talk sui diamanti a Vicenzaoro

Lotta i falsi
Nella giornata di domenica 10, in collaborazione con Cibjo – Confederazione mondiale della gioielleria, Sara Yood, Deputy General Counsel, Jewelers Vigilance Committee, dedicherà un seminario alla tutela della proprietà intellettuale come asset fondamentale nell’industria della gioielleria e dell’oreficeria. Moderato da Lisa Koenigsberg, Initiatives in Arts and Culture, l’appuntamento è intitolato Defending what’s yours: IP in the jewelry and watch industry e illustrerà le opzioni legali in caso di furto o violazione di diritti d’autore, brevetti e marchi, sul fronte del design come su quello del marketing.
Il Talk «The State of the Art»
Il Talk «The State of the Art»

Il mestiere di gioielliere
Empatia, ascolto, intelligenza emotiva, ma anche creatività e capacità narrativa sono fondamentali per chi, nel punto vendita, tesse il dialogo con i clienti finali. A raccontare la prospettiva dei retailer, sabato 9 settembre, ospite di Assogemme per il talk L’umanità come vantaggio competitivo: il ruolo strategico delle gioiellerie indipendenti, Carlo Bartorelli, presidente e amministratore unico di Bartorelli 1882, uno dei più antichi e importanti gruppi di gioiellerie in Italia che gestisce, oltre ai punti vendita multimarca Bartorelli sul territorio italiano, anche le boutique monomarca Bulgari e Hublot a Forte dei Marmi e le nuovissime aperture Jaeger-LeCoultre e Iwc entro la fine 2023. Una riflessione che prosegue anche domenica, con il Retail Talk di Federpreziosi Confcommercio incentrato su motivazione, valori e soft skills come armi strategiche per il gioielliere. Tra gli ospiti Francesco Moser, pluripremiato campione di ciclismo.
Gioielleria Rocca a Bologna, ingresso
Gioielleria Rocca a Bologna, ingresso

A Vicenzaoro torna il tempo degli orologi

Si avvicina l’ora di Vicenzaoro. Che non è più solo un grande evento dedicato alla gioielleria, ma ha iniziato a ospitare anche i segnatempo, gli orologi. Allo spazio aperto al pubblico e dedicato agli appassionati del genere, VO’Clock Privé, si è aggiunto quello riservato agli operatori e ospitato all’interno dei padiglioni della fiera: Time. Il nome dell’area riservata agli orologi non lascia spazio ai dubbi e quest’anno, alla seconda prova sul campo, ospita oltre 40 brand espositori. Anche Time dura quanto Vicenzaoro (8-12 settembre).

Orologi a marchio Gagà
Orologi a marchio Gagà

È prevista la presenza di brand Made in Italy e internazionali come Locman e U-Boat, Mühle-Glashütte, Junghans, Herbelin, ma anche di brand emergenti e micro-brand italiani. Tra questo gruppo è prevista una selezione firmata da Watches of Italy, che torna ancora più ricca, Venezianico, Out of Order e Fathers. Per la Francia il brand Herbelin e per la Svizzera Bomberg. In più, produttori private label e accessori come Wolf. Per il pubblico di appassionati con Vicenzaoro January tornerà invece VO Vintage, dedicato all’orologeria e alla gioielleria vintage.
Vetrina Maurice Lacroix
Vetrina Maurice Lacroix

Booth Locman
Booth Locman

U-Boat, watches
U-Boat, watches

A Vicenzaoro brilla l’hi-tech

Il lato tecnologico della gioielleria è sempre più importante per chi produce, ma anche per chi acquista anelli, collane e orecchini. E sarà anche uno dei focus di Vicenzaoro September (8-12), il classico appuntamento organizzato da Italian Exhibition Group. Gli organizzatori annunciano momenti di informazione e riflessione su realtà aumentata, stampa 3D, esperienze retail phygital che coinvolgono creazione e alla lavorazione, logistica e distribuzione. Per affrontare il tema sono previsti talk, seminari e aree dedicate all’innovazione. Alla base c’è lo studio di Bain Lusso e tecnologia: l’inizio di una nuova era commissionato da Comité Colbert, un’associazione che riunisce 93 maisons del lusso francesi. Secondo la società di consulenza, nei prossimi tre anni le aziende del lusso impiegheranno mediamente tre tipi di tecnologie emergenti in più rispetto a quelle già utilizzate.

Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com

Secondo il programma dell’evento di Vicenza, soluzioni delle startup e Pmi si troveranno nell’area Startup & Carats, progetto organizzato in collaborazione con Agenzia Ice per la promozione all’estero delle imprese italiane. In questo ambito debutta Livemote, startup di Arezzo con capogruppo a Roma che sviluppa software per l’assistenza tecnica sui macchinari tramite realtà aumentata e per la modellazione 3D a partire da supporti fotografici. New entry a Vicenza anche la padovana Particular Materials con una nuova tecnologia per la tracciabilità della filiera e l’anticontraffazione che, attraverso l’utilizzo di nanoparticelle invisibili a occhio nudo integrate nel prodotto o materiale, ne garantisce l’autenticità mediante l’uso di analizzatori portatili a raggi X.
StartUp&Carats 2022
StartUp&Carats 2022

La bolognese Change2, invece, attraverso realtà aumentata e configurazione 3D, rileva misure di anelli e bracciali inquadrandoli con lo smartphone. E il software dell’aretina Alo Solutions serve a realizzare servizi fotografici di prodotto o video professionali direttamente da smartphone. Art&sofT, digital agency di Valenza, porta in fiera i suoi software gestionali multilingua dedicati esclusivamente al settore dei preziosi, integrati con servizi di business intelligence per sincronizzare dati di negozio fisico ed e-commerce. Nell’area dedicata alle startup anche Officina Orafa, calabrese e con una nuova sede a Roma, che presenta la sua chiusura brevettata per collane e bracciali modulari e intercambiabili, e la milanese Fortitudo Finance con un servizio di finanza agevolata rivolto alle aziende orafe per ottenere contributi a fondo perduto legati all’innovazione.
The Jewellery TrendBook 2022
The Jewellery TrendBook 2022

La tecnologia, e in particolare l’effetto dell’intelligenza artificiale, sarà presente anche al centro dell’evento AI – Art Intelligence di Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente di Ieg sul mondo del gioiello, che sabato 9 settembre presenta The Jewellery Trendbook 2025+, pubblicazione sui fenomeni sociali emergenti e l’evoluzione dei consumi nei prossimi 18 mesi. L’evento vedrà la presenza di relatori internazionali: Nadine Kanso, Creative Director, designer e fondatrice del marchio di gioielli Bil Arabi, dalle forme intricate e ispirate alla calligrafia araba; Stefano Russo, Creative Director e designer che dal 2008 si occupa del design di Louis Vuitton per l’eyewear; Sienna O’Rourke, artista A.I. e creatrice di Planet Fantastique, universo digitale dall’estetica futuristica e al contempo retrò, a tinte pastello; Lalla e Davide Busatti, cofondatori e creative director della maison di alta gioielleria Busatti 1947. A seguire, la presentazione di The Jewellery TrendBook 2025+ a cura di Paola De Luca, co-founder e Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, con un overview sulle tendenze del prossimo futuro della gioielleria.
Spilla in titanio stampata 3D, con diamanti e berillo
Spilla in titanio stampata 3D, con diamanti e berillo

Sempre hi-tech al cento del seminario The coming revolution: artificial intelligence and its impact on the jewellery industry organizzato in collaborazione con Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria. Domenica 10 settembre sul palco del Teatro Palladio si alterneranno diversi speaker tra i quali David Block, Ceo di Sarine Technologies, società che sviluppa, produce e vende tecnologie per l’industria dei diamanti, Sara Yood, Deputy General Counsel del Jewelers Vigilance Committee, Paola De Luca, co-founder e Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, moderati da David Brough, editor e co-founder del magazine inglese Jewellery Outlook.
Uffici di Ieg a Vicenzaoro
Italian Exhibition Group, Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Gli otto colori dell’oro di Annamaria Cammilli

Annamaria Cammilli è l’unica Maison a proporre gioielli in oro con otto diverse tonalità.

C’è chi punta tutto sull’oro bianco, magari accompagnato da un piccolo diamante. C’è chi amplia la scelta ai tre classici colori del metallo: giallo, rosa e bianco. Ma solo una Maison si è allargata oltre questi confini e ha ampliato la palette di colori dell’oro. Con quattro? Macché. Cinque? Neppure. Annamaria Cammilli si era spinta fino a sette colori dell’oro. Ma poi il brand di Firenze ha ulteriormente allargato la tavolozza dei colori con il Brown Chocolate. I colori dell’oro per cui il brand è famoso, insomma, sono diventati otto.

Orecchini della collezione Velvet in oro Natural Beige
Orecchini della collezione Velvet in oro Natural Beige

L’oro cambia colore in esclusive sfumature che sono il risultato di fusioni di leghe speciali. Ma tutti i colori sono rigorosamente 18 oro carati.

Anello della collezione Aqua in oro 18Kt Giallo Lemon Bamboo e Giallo Sunrise (al centro) con diamanti
Anello della collezione Aqua in oro 18Kt Giallo Lemon Bamboo e Giallo Sunrise (al centro) con diamanti

Gli otto colori dell’oro proposti da Annamaria Cammilli sono: Giallo Lemon Bamboo, Giallo Sunrise, Bianco Ice, Rosa Champagne, Brown Chocolate, Nero Lava, Arancio Apricot, Natural Beige.

Anello della collezione Premiere in oro Bianco Ice 18Kt con diamanti
Anello della collezione Premiere in oro Bianco Ice 18Kt con diamanti

Le sfumature introdotte negli anni da Annamaria Cammilli vanno dal giallo sunrise al rosa champagne, fino ad arrivare al nero, passando per il bianco e il beige natural. Anche i nuovi gioielli nella sfumatura cioccolato utilizzano la classica finitura della superficie dell’oro satinata, uno dei segni distintivi della Maison. La speciale lavorazione in cui il brand è  famoso si trova, inoltre, nelle nuove collezioni, di cui parleremo in altri articoli su gioiellis.com. M.B.

Anello della collezione Premiere in oro Rosa Champagne con diamanti
Anello della collezione Premiere in oro Rosa Champagne con diamanti
Anello della collezione Serie Uno in oro Brown Chocolate con diamante
Anello della collezione Serie Uno in oro Brown Chocolate con diamante
Anello della serie Regina in oro Giallo Lemon Bamboo 18Kt con Brillanti
Anello della serie Regina in oro Giallo Lemon Bamboo 18Kt con Brillanti
Orecchini della collezione Premiere in oro Nero Lava con diamanti
Orecchini della collezione Premiere in oro Nero Lava con diamanti
Orecchini della collezione Velvet in oro Arancio Apricot
Orecchini della collezione Velvet in oro Arancio Apricot

I bijoux Zag tra due emisferi

Radici in Cina, stile parigino, business in Australia: Michelle Zhang, assieme al fratello Hervé, nel 2009 ha lanciato il marchio di bijoux Zag. Cresciuta nel cuore di Parigi, la designer propone un mix di tutti i luoghi e le culture che attraversano la vita della famiglia con bijoux realizzati in acciaio inossidabile chirurgico (316 L) e placcati con oro per renderli ipoallergenici, privi di nichel e resistenti all’ossidazione. La placcatura dell’oro è ottenuta per ionizzazione, con una tecnica che consiste nel fissare il metallo prezioso mediante spruzzatura su un gioiello posto sotto vuoto. L’acciaio è tagliato e inciso al laser con una tecnica che consente di realizzare tutti i tipi di forme e incisioni su anelli, bracciali, ciondoli e orecchini.

Anello con agata e cubic zirconia
Anello con agata e cubic zirconia

Oltre a utilizzare metallo composto da una lega che incorpora più del 10,5% di cromo, per aumentare la resistenza all’ossidazione e alla ruggine, i bijoux sono spesso realizzati anche con pietre semipreziose tagliate nei laboratori dell’azienda in Cina. Il marchio di bijoux, che vende online e in boutique di Europa e Australia, è approdato anche a fiere internazionali come Vicenzaoro.

Anello con madreperla
Anello con madreperla
Collana con malachite
Collana con malachite
Orecchini con malachite
Orecchini con malachite
Orecchini con occhio di tigre
Orecchini con occhio di tigre
Orecchini con quarzo rosa
Orecchini con quarzo rosa

Vicenzaoro è sold-out

Nuove anticipazioni di quello che sarà Vicenzaoro September (8-12): è tutto esaurito e sono stati occupati dagli espositori anche le sale convegni. L’evento dedicato alla gioielleria organizzato da Italian Exhibition Group ospiterà oltre 1.200 brand espositori da 34 Paesi nel quartiere fieristico di Vicenza riunisce l’intera filiera dell’oro e del gioiello. Germania, Turchia, Cina, India e Tailandia sono i Paesi più rappresentati dai brand espositori provenienti dall’estero, che coprono circa il 40% dell’area. Il Made in Italy sarà rappresentato come sempre da tutti i principali distretti (Arezzo, Vicenza, Valenza e Campania). Sono 400 i buyer esteri attesi anche grazie al supporto di ministero degli Esteri e Ice (agenzia pubblica per l’export). Gli operatori, precisa Ieg, arrivano in particolare da Usa, Emirati Arabi Uniti, Israele, Cina e Paesi Asean (Association of Southeast Asian Nations).

Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com

Per un settore, quello della gioielleria, che corre (in Italia nel primo trimestre 2023 segna un fatturato in crescita dell’11,3%) anche Vicenzaoro ne beneficia: lo spazio espositivo è sold-out, con diverse aziende in lista d’attesa, in particolare per la community Icon dedicata alla gioielleria di alta gamma. Per questo Ieg ha messo a disposizione tutti gli spazi disponibili, comprese le sale convegni al padiglione 7.1 al primo piano del quartiere fieristico, creando uno spazio riservato.

Uffici di Ieg a Vicenzaoro
Ieg, Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Bracciale con diamanti per 24 carati e smeraldi per 47 carati. Copyright: gioiellis.com
Bracelet with diamonds for 24 carats and emeralds for 47 carats. Copyright: gioiellis.com

Il tempo degli orologi con VO’Clock Privé

Assieme a Vicenzaoro (8-12 settembre) torna il tempo degli orologi. L’idea di abbinare alla grande fiera della gioielleria anche uno spazio per i segnatempo è stata confermata da Ieg, la società che organizza l’evento. Torna quindi VO’Clock Privé (8-10 settembre), dedicato alla cultura orologiera. A differenza di Vicenzaoro, VO’Clock Privé è aperto a tutto il pubblico, esperti e collezionisti. Come nelle edizioni precedenti, gli espositori si troveranno nel foyer al primo piano del quartiere fieristico. L’appuntamento si alterna al format VO Vintage, declinato sull’orologio d’epoca. All’interno di Vicenzaoro, è confermata inoltre Time, area dedicata all’orologeria, ma riservata (come il resto di Vicenzaoro) agli operatori.

Orologi a VO’Clock Privé
Orologi a VO’Clock Privé. Copyright: gioiellis.com

L’edizione di settembre di VO’Clock Privé si offre come piattaforma di condivisione e apprendimento nel mondo delle lancette, attraverso il confronto e lo scambio tra amatori, esperti e professionisti del settore. Oltre agli espositori, sono previsti gli interventi di Tudor in conversazione con Ander Ugarte, Head of Design della casa, i talk di Zenith e Hublot, appuntamenti con opinion leader, collezionisti e personalità dell’orologeria come Beppe Ambrosini e Bruno Bergamaschi (Giorgione). In agenda c’è anche l’evento L’orologeria italiana e il suo futuro condotto da Ugo Pancani, formatore della FHH ginevrina, con Sandro Fratini, Auro Montanari, Marco Mantovani. Sessioni tecniche di Watch Clinic di Zenith sotto la guida di orologiai esperti serviranno a svelare i segreti dell’alta orologeria.

Ingresso al foyer
Ingresso al foyer. Copyright: gioiellis.com

Il programma educational propone strumenti e preparazione per comprendere i segreti e le sfaccettature dell’orologeria. Fra gli appuntamenti più attesi spiccano i corsi ufficiali dell’autorevole Fondation de la Haute Horlogerie di Ginevra, fra questi il Watch Essential Course, aperto ad appassionati di ogni livello che desiderino una base di conoscenze solida e completa, utile anche per intraprendere una carriera nell’alta orologeria, e un nuovo corso di approfondimento su una delle più affascinanti complicazioni: i Tourbillon.

Expertise su un orologio a VO Vintage
Expertise su un orologio a VO Vintage

Presente la prestigiosa Académie Horlogère des Créateurs Indépendants (Ahci) con una selezione di otto maestri orologiai: Andersen Genève, Ludovic Ballouard, Sinclair Harding, Vincent Calabrese, Stefan Kudoke, Matthias Naeschke, Meccaniche Orologi Milano e l’applicant Marc&Darnò. Alta orologeria, inoltre, con le meraviglie meccaniche e artistiche di Luca Soprana, Romeo Ferraris e di A.Favre & Fils e di brand emergenti dall’alto contenuto creativo come Kross Studio.

Orologi a Vo Vintage
Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com

Le opportunità per gli appassionati di incontrare e di provare, le più interessanti proposte dell’orologeria si moltiplicano con la partecipazione di molti altri brand, fra i quali Norqain, Speake Marin e Frederique Constant. L’offerta si completa di ulteriori modelli di segnatempo presentati dai concessionari top ufficiali delle grandi marche con gli esemplari più ricercati dal pubblico e dagli intenditori.

Orologi nell'area Time di Vicenzaoro
Orologi nell’area Time di Vicenzaoro

In Italia, il mercato orologiero vale 2 miliardi di euro (2022), in crescita del 9% sul 2021 . Secondo i dati di Assorologi e GfK, gli orologi acquistati dal consumatore italiano sono diminuiti in quantità del 5,6% rispetto al 2021, mentre sono cresciuti a valore del 3,9%. Il canale orologerie, indipendentemente dalla nazionalità dell’acquirente, registra un mercato da 4,3 milioni di pezzi (in calo del 5,8% sul 2021) per un valore di 1,3 miliardi di euro (+6,5%).
Lavoro su orologi d'epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Lavoro su pezzi d’epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com

Digitale, perle e trend a Vicenzaoro September

A volte il contorno risulta saporito quanto il principale alimento nel piatto. Questo è, almeno, l’intento degli avvenimenti che arricchiscono l’esperienza dei visitatori di Vicenzaoro. Anche la prossima edizione di settembre (8-12) avrà un contorno di eventi di formazione o di piacevole intrattenimento. Per questa ragione Ieg, la società che organizza Vicenzaoro, anticipa gli argomenti che saranno trattati durante conferenze, workshop o presentazioni. I focus annunciati riguardano le nuove tecnologie per l’industria orafo-gioielliera, la realtà virtuale, e il fenomeno Nft, non si sa quanto apprezzato da chi i gioielli li produce davvero, app e visori 3D. Più in generale, l’impatto del digitale su progettazione, tracciabilità, logistica, customer experience.

Vicenzaoro, visitors. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro, visitors. Copyright: gioiellis.com

A rimorchio di questa tendenza, sarà presentato il nuovo Trendbook 2025+ di Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di Ieg diretto da Paola De Luca. Club degli Orafi e direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo aggiorneranno, invece, lo scenario sul settore orafo italiano tra Made in Italy e i mercati internazionali. Un settore che continua un diffuso rafforzamento sui principali mercati internazionali di sbocco e che, nel primo trimestre del 2023, ha realizzato esportazioni per oltre 2 miliardi di euro secondo il Centro Studi Intesa Sanpaolo.
Operatori a Vicenzaoro January
Operatori a Vicenzaoro January

In programma anche un appuntamento con Cibjo (sigla di World Jewellery Confederation, in francese Confédération Internationale de la Bijouterie, Joaillerie, Orfèvrerie des Diamants, Perles et Pierres), con un seminario sulla tutela della proprietà intellettuale per gioielli e orologi con l’esperienza di organizzazioni attive nella lotta alla contraffazione. In collaborazione con Igi, Istituto Gemmologico Italiano, torneranno i Gem Talk, incontri di formazione per gli operatori. Con il contributo di Jpea (Japan Pearl Exporters’ Association) e la cooperazione di Japan External Trade Organization, ci sarà un focus sul mercato delle perle e, in particolare, delle giapponesi Akoya, le più popolari per l’elevata lucentezza, con il contributo di Cibjo Pearl Commission e Mikimoto. Previsti, inoltre, un approfondimento sul diamante nel mercato dei gioielli, naturale e lab grown, un seminario sul mondo del corallo e i Retail Talk che Federpreziosi Confcommercio rivolgerà ai dettaglianti.

Collana di Vittorio Fiorentino con corallo e diamanti indossata a Vicenzaoro
Collana di Vittorio Fiorentino con corallo e diamanti indossata a Vicenzaoro

A Vicenzaoro conferme e debutti

Ritorni, conferme, debuttanti: Italian Exhibition Group, società che organizza Vicenzaoro, anticipa i nomi di alcuni dei partecipanti alla prossima fiera (8-12 settembre). Ci sono, naturalmente, le conferme di grandi marchi italiani e internazionali, come Damiani, Roberto Coin, Crivelli, Fope, Annamaria Cammilli. Altri nomi italiani che hanno prenotato un posto a Vicenzaoro sono Roberto De Meglio, Palmiero, Gismondi 1754, Leo Pizzo, Mirco Visconti, Davite & Delucchi, Giorgio Visconti, World Diamond Group. Dall’estero le conferme di Schreiner Fine Jewellery, Yoko London, Dámaso Martinez, Autore, Stenzhorn, Akillis.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Accanto alle conferme, ecco le novità: torna la storica maison spagnola Carrera y Carrera, dalla Germania Jörg Heinz, oltre al brand italiano Staurino e Vendorafa (marchio di recente acquistato da Gismondi 1754, dal Canada i gioielli di Birks. Torna a Vicenza il brand francese Djula, acquisito nel 2020 dal gruppo cinese Fosun, con i suoi gioielli ispirati al glam rock e apprezzati dalle cantanti Rihanna, Beyoncé e Ariana Grande.
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

Torna anche la Design Room. Torna il britannico Stephen Webster, debutta la storica Busatti Milano, prestigiosa, Miseno Jewelry, e si ripresentano Alessio Boschi, il giovane designer cileno José María Goñi, Netali Nissim, Morphée Joaillerie e Marina B. Altri brand votati al design sono Salima Thakker, di origini indiane e belga, la gioielleria Leonori, l’ateniese Lefteris Margaritis, Mousson Atelier, Antonini Milano, Dreamboule.

Alexander Sokolov, co founder di Mousson Atelier. Copyright-gioiellis.com
Alexander Sokolov, co founder di Mousson Atelier. Copyright-gioiellis.com

Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro annuncia il sold out

Vicenzaoro preview. Ieg, la società che organizza la più importante fiera dedicata alla gioielleria (e ora anche agli orologi), anticipa le novità della prossima edizione (8-12 settembre). A proposito di orologeria, per esempio, è confermata la community Time, area b2b per il segnatempo contemporaneo. Time punta su marchi indipendenti e micro-brand che vogliono ampliare la loro presenza nelle vetrine delle gioiellerie. Si estende poi alla filiera dei segnatempo con alcuni dei produttori di componenti e accessori, dal packaging ai cinturini e ai produttori private label. Un altro spazio per gli orologi, nel foyer al primo piano della fiera di Vicenza, è invece aperto al pubblico con VO’Clock Privé (8-10 settembre), dedicato ad appassionati e collezionisti.

Vicenzaoro January
Vicenzaoro January 2023

L’edizione di settembre di Vicenzaoro, in ogni caso, parte con le migliori premesse, visto che Ieg annuncia il sold out su tutta l’area espositiva, anche se non è precisato il numero di aziende presenti. Come sempre l’area espositiva sarà suddivisa tra imprese omogenee nelle diverse attività della filiera, con le community Icon, Creation, Essence, Look, Expression ed Evolution.
Anche la prossima edizione di Vicenzaoro sarà un osservatorio delle ultime tendenze di stile e design con la nuova edizione della guida The Jewellery Trendbook dell’osservatorio indipendente di Ieg sul mondo del gioiello. Previsti anche una serie di appuntamenti formativi di contorno.
Visitatori a Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com

Infine, pro memoria per chi conosce poco Vicenzaoro: si trova in una zona d’Italia ricca di cultura e attrattive e non lontana da Venezia. Per chi pernotta ci sono i Luxury Hub – hotel VO Approved, convenzionati e collegati alla fiera, alle navette verso gli aeroporti, ai desk per prenotare agevolmente trasferimenti, ristoranti e alberghi.
Visite a Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September 2022 visitors. Copyright: gioiellis.com

Bracciale con diamanti per 24 carati e smeraldi per 47 carati. Copyright: gioiellis.com
Bracelet with diamonds for 24 carats and emeralds for 47 carats. Copyright: gioiellis.com

Orologi a Vo Vintage
Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com

L’antica e moderna arte dell’incisione vive con Cameo Italiano


Una vita con in mano un cesello. Il risultato è eccezionale: si chiama Cameo Italiano. L’azienda, che ora ha base al Centro Orafo di Marcianise (Caserta) è il frutto del lavoro della famiglia Di Luca. La storia è iniziata nel 1957, con Michele Di Luca. Appresa l’arte dell’intaglio, il maestro orafo ha deciso di continuare la tradizione che ha fatto di Torre del Greco, Napoli e dintorni la capitale mondiale del Cameo.

Orecchini della collezione Raffaello in argenta e conchiglia sardonica intagliata
Orecchini della collezione Raffaello in argenta e conchiglia sardonica intagliata

Un’arte che è stata subito apprezzata anche all’estero, tanto che il gioielliere ha ricevuto una medaglia d’oro per avere contribuito allo sviluppo economico della regione. La tradizione del cameo è stata continuata dai figli Gino, Anna, Pina e Marinella, che nel 1980 hanno trasformato l’azienda con un profondo rinnovamento organizzativo, ma senza intaccare l’aspetto artigianale della lavorazione, che è realizzata ancora a mano. Il Gino, inoltre, va il merito di aver lanciato nel 2012 il brand riconosciuto in tutto il mondo, Cameo Italiano. Un’eccellenza dell’oreficeria che ha rinnovato la tradizione senza cancellare la sua peculiarità, come testimoniano anche i gioielli presentati e l’apprezzamento di un’attrice come Cate Blanchett.

Pendente della collezione Raffaello in argento e conchiglia sardonica intagliata
Pendente della collezione Raffaello in argento e conchiglia sardonica intagliata
Orologio Partenope  con cameo putto inciso a mano su conchiglia sardonica. Cassa e cinturino in acciaio
Orologio Partenope con cameo putto inciso a mano su conchiglia sardonica. Cassa e cinturino in acciaio
Orecchini della collezione Raffaello
Orecchini della collezione Raffaello
Orecchini Fleur in conchiglia intagliata e argento
Orecchini Fleur in conchiglia intagliata e argento

Anello della collezione Raffaello in argento e  con cameo putto da conchiglia sardonia intagliata
Anello della collezione Raffaello in argento e con cameo putto da conchiglia sardonia intagliata

Cate Blanchett con un orecchino di Cameo Italiano
Cate Blanchett con un orecchino di Cameo Italiano

Vicenzaoro January ha fatto centro




Il bilancio di Vicenzaoro January riflette i numeri relativi al business della gioielleria: sono d’oro. La società organizzatrice dell’evento, Italian Exhibition Group, la definisce l’edizione dei record. Di fatto Vicenzaoro e il settore della gioielleria si sono messi alle spalle la crisi causata dal covid. Anche da un punto di vista estetico: sono ricomparsi gli allestimenti delle edizioni standard, più ampi e accoglienti. Quanto al riverbero della guerra in Ucraina, forse è ancora presto per conteggiarne il peso. Vicenzaoro tornerà a fine estate (8-12 settembre) tra l’altro, in un ambiente fieristico rinnovato da una ristrutturazione appena iniziata.

Operatori a Vicenzaoro January
Operatori a Vicenzaoro January

Ma veniamo ai numeri ufficiali: 1.300 brand espositori e 400 buyer esteri. Rispetto a un anno fa i buyer esteri sono raddoppiati (+105%). Più in generale, l’affluenza è stata record (+11,5%) rispetto a gennaio 2020. E questo, fa notare Ieg, nonostante la durata di Vicenzaoro 2023 sia stata più breve di un giorno. I visitatori dall’estero sono il 60% del totale e sono arriovati da 136 Paesi del mondo. In particolare, da Europa (54,5%) il Medio Oriente (9,5%), Asia (9%), Turchia (9%), Nord America (7,2%), Africa (5,4%) e America Latina (4,7%). Tra i Paesi più rappresentati ci sono Stati Uniti, Turchia, Grecia, Germania, Spagna, Uk, Francia, Emirati Arabi, Israele, Arabia Saudita, India, Giappone e Tailandia. Da notare però l’assenza di Russia d Cina, perlomeno dal consuntivo ufficiale.
Visitatori a Vicenzaoro
Visitatori a Vicenzaoro

Tra le novità di Vicenzaoro, inoltre, c’è di sicuro l’ingresso consistente del mondo della orologeria contemporanea e alla sua filiera con la piattaforma Time, accanto a quello parto al pubblico di Vo Vintage, per orologeria e gioielleria d’epoca aperto.

Vicenzaoro January
Vicenzaoro January
Lo spazio di U-Boat nell'area Time
Lo spazio di U-Boat nell’area Time

Visitatrici a Vicenzaoro January
Visitatrici a Vicenzaoro January







Gioielli d’oro stampati in 3D, il concorso di Progold e Chaumet




L’oreficeria e l’industria della gioielleria italiana sono già proiettati verso il futuro. Accanto alle tradizionali lavorazioni artigianali avanzano nuovi modi di produrre, che utilizzano le tecnologie più avanzate, come testimonia la storia di Progold. L’azienda di Trissino (Vicenza) è in grado di realizzare gioielli in oro 18 carati, titanio e platino in 3D. I gioielli sono progettati con programmi software e Progold si incarica di stampare il gioiello. Semplice, a patto che il designer possegga le competenze necessarie. Per incentivare la diffusione di queste conoscenze l’azienda organizza da anni un design contest. L’edizione 2023 ha visto anche la collaborazione con Chaumet e Platinum Guild International.

Anello di Erardo Ruy Heerera Garcìa, della Escuela Joyerìa de Córdoba
Anello di Erardo Ruy Heerera Garcìa, della Escuela Joyerìa de Córdoba

L’obiettivo del nuovo concorso è reinterpretare un’icona del marchio Chaumet attraverso l’uso della stampa 3D. In gara erano gli studenti di Ied, Escuela Joyerìa de Còrdoba, Escuela Técnica de Joyerìa del Atlantico, Centro de Estudios Joyeros de Madrid (Spagna), GIC – Gemmological Institute China University of Geosciences (Cina). A vincere sono stati rispettivamente Naomi Cappabianca dello IED – Istituto Europeo di Design di Torino (giuria tecnica) ed Erardo Ruy Herrera García della Escuela Joyerìa de Córdoba (giuria pubblica).

I gioielli in concorso
I gioielli in concorso

La vincitrice Naomi Cappabianca insieme a Pauline Martin, Product Manager Chaumet
La vincitrice Naomi Cappabianca insieme a Pauline Martin, Product Manager Chaumet

Anello di Naomi Cappabianca, dello IED Istituto Europeo di Design di Torino
Anello di Naomi Cappabianca, dello IED Istituto Europeo di Design di Torino







Vicenzaoro January parte e fa il pieno




Torna Vicenzaoro, la più grande fiera dedicata ai gioielli italiana ed europea. Passata la depressione del periodo covid, il settore orafo è tornato pimpante. Lo testimoniano i padiglioni e gli spazi tutti occupati, con oltre 1.300 brand, espositori che arrivano da 36 Paesi. Insomma, un successo annunciato per gli organizzatori di Italian Exhibition Group? Le somme si tirano alla fine, ma le premesse, nonostante la plumbea nube che staziona sull’Ucraina e sulla Russia, sembrano esserci.

Anello di Roberto Coin
Anello di Roberto Coin

Vicenzaoro dura cinque giorni, fino a martedì 24 gennaio, affiancato da T.Gold, manifestazione internazionale dedicata alle tecnologie del gioiello e, dal 20 al 23 gennaio, dalla quarta edizione di Vo Vintage, aperto al pubblico e dedicato a orologi e gioielli vintage. Non solo: i padiglioni ospitano una fitta serie di eventi, che abbiamo elencato qui. https://gioiellis.com/it/il-programma-di-vicenzaoro-january
Uffici di Ieg a Vicenzaoro
Uffici di Ieg a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Altri numeri su Vicenzaoro: il 40% proviene da 36 Paesi esteri, mentre sono 400 i buyer ospitati, provenienti da oltre 60 Paesi, grazie al supporto della rete degli uffici Ice (ente governativo per l’export) nel mondo. In effetti l’Italia esporta un sacco di gioielli e semi lavorati, anche se la statistica segnala un rallentamento nel terzo trimestre del 2022. Il cumulato dei primi nove mesi del 2022 del settore orafo registra una crescita in valore del 27,2% su gennaio-settembre 2021, a poco più di 7 miliardi di euro. È un incremento pari a +41,4% rispetto ai 5,07 miliardi di euro esportati nei primi nove mesi 2019. Ma, forse come avvisaglia della incombente recessione, la crescita nel terzo trimestre del 2022 è rallentata: dopo gli aumenti superiori al 30% in valore del primo e del secondo trimestre, da luglio a settembre l’export ha registrato +14,6% secondo le stime del Centro Studi di Confindustria Moda su dati Istat per Federorafi).

Business a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Business a Vicenzaoro, marzo 2022. Copyright: gioiellis.com

Maxilogo all'ingresso di Vicenzaoro
Maxilogo all’ingresso di Vicenzaoro







Anno d’oro per il settore orafo





Qual è lo stato di salute del settore orafo in Italia? Da tre anni il Club degli Orafi, associazione che riunisce alcune delle grandi aziende del settore, lo chiede alla principale banca italiana, Intesa San Paolo. Il risultato è una Inchiesta congiunturale che sembra ormai un appuntamento necessario per chi lavora nel mondo della gioielleria.
La nuova edizione della ricerca, presentata nell’ambito di Vicenzaoro January, indica un diffuso ottimismo degli operatori. Il bilancio che riguarda il 2022 in ogni classe dimensionale di imprese registra per circa il 70% di chi ha risposto al sondaggio un aumento del fatturato. Anche se i dati definitivi per il 2022 sono ancora provvisori, la ricerca di Banca Intesa conferma la variazione dell’indice Istat (l’ente statistico pubblico italiano), che si attesta nel periodo gennaio-ottobre a +25%, meglio dei settori della filiera della moda e del manifatturiero.

Settore orafo, commercio con l'estero
Settore orafo, commercio con l’estero

Ottimismo confermato dalla produzione industriale del settore orafo, con una crescita tendenziale nel periodo gennaio-novembre sia rispetto al 2021 (+15%), che nel confronto. con il 2019 diventa +28%. Dopo i due anni difficili del covid, insomma, e a dispetto della crisi geopolitica che coinvolge Ucraina e Russia, l’export non si è fermato: nei primi nove mesi dello scorso anno c’è stata crescita sia in valore (+30%), sia in quantità (+11%), con un pieno superamento dei valori pre-crisi pandemica (+40%).
Fatturato del settore orafo
Fatturato del settore orafo

L’Italia si colloca come sesto Paese esportatore di gioielleria e semi lavorati, con una quota di mercato in crescita, in particolare negli Stati Uniti, dove è riuscita a consolidare il proprio posizionamento (quota di mercato del 12,5% a novembre 2022).
E il 2023? L’indagine indica attese di rallentamento e di maggior prudenza generalizzate: per le imprese di maggiori dimensioni, però, il sentiment resta positivo sia per il mercato interno (56% dei rispondenti), sia per il mercato estero (61%). Ovviamente tutti sperano che l’invasione russa termini e con essa la guerra.
Quotazione dell'oro
Quotazione dell’oro

L’analisi dei dati relativi al 2022 mostra come l’andamento positivo registrato nei mesi scorsi non fosse temporaneo e in risposta al calo del 2020, quanto piuttosto un segnale di straordinaria crescita strutturale del settore orafo italiano. Le aziende sono riuscite ad affrontare in modo diretto la gran parte delle criticità che nei mesi scorsi destavano maggiore preoccupazione, quali la situazione geopolitica, gli incrementi dei costi energetici e le difficoltà legate alle materie prime. La fine delle restrizioni agli spostamenti con la conseguente ripresa delle Fiere e del turismo hanno dato ulteriore slancio sia in termini di ulteriore rafforzamento dell’export, sia per quanto riguarda la ripresa del retail. Permane, rafforzandosi, il tema ormai indifferibile del reperimento delle risorse umane, diventato prioritario per la quasi totalità delle imprese, soprattutto di quelle di grandi dimensioni.
Giorgio Villa, Presidente del Club degli Orafi Italia

Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Ma per le aziende italiane la partita si gioca soprattutto nel confronto con gli altri operatori nazionali o europei, mentre le difficoltà maggiori sono rappresentate dal reperimento di manodopera, indicato da un rispondente su due (si sale all’87% dei casi per le imprese di produzione) e che, per effetto di un progressivo ridimensionamento delle problematiche legate alla gestione delle materie prime e degli approvvigionamenti, si colloca al primo posto.
Lavorazione di gioielli nel laboratorio di Pedemonte Group
Lavorazione di gioielli nel laboratorio di Pedemonte Group

Il settore orafo italiano ha confermato anche nel 2022 un’elevata competitività maturata soprattutto nei mercati internazionali con una crescita dell’export del 30% in valore e dell’11% in quantità, con un pieno superamento dei valori pre crisi. Spicca in particolare il contributo del mercato statunitense, sostenuto anche dal cambio favorevole, tornato al primo posto tra le destinazioni dell’oreficeria italiana che ha progressivamente rafforzato il proprio posizionamento tanto da rappresentare a novembre 2022 il 12,5% del totale importazioni americane. Complessivamente, il settore ha dato prova nell’ultimo biennio di grande capacità di resilienza e di competitività, frutto di un lungo percorso di selezione e riqualificazione dell’offerta che ha portato l’Italia a diventare il principale hub produttivo per la gioielleria di alta gamma. Sarà fondamentale, dato anche il contesto più incerto che si prospetta, continuare nel percorso di rafforzamento dell’offerta grazie a investimenti volti all’efficientamento dei processi produttivi e al sostegno del saper fare necessario allo sviluppo del settore.
Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

Una fase di lavorazione dei gioielli Crieri
Una fase di lavorazione dei gioielli Crieri

Lavorazione dell'anello Bohemian Dream
Lavorazione dell’anello Bohemian Dream di Sicis







Il programma di Vo Vintage




Il cronometro si è già messo in moto per il conto alla rovescia. E proprio i segnatempo sono i protagonisti di Vo Vintage, l’appuntamento introdotto tre anni fa da Ieg come esperimento e che si è rivelato un valido contributo a Vicenzaoro. Così dal 20 al 23 gennaio Vo Vintage va in scena per la quarta edizione, un giorno in più rispetto alle precedenti. L’evento è programmato sempre nel foyer al primo piano della fiera e si rivolge agli appassionati di orologi, a collezionisti e trader. A differenza di Vicenzaoro, infatti, in questo caso l’ingresso è aperto al pubblico e non solo agli operatori.

Orologi a Vo Vintage
Orologi a Vo Vintage

A Vo Vintage saranno presenti 35 brand e dealer, tra cui Vintage Watches di Stefano Mazzariol, Tempus di Elvio Piva, Goldfingers di Roberto Verde e Vintage Watches and Cars di Andrea Foffi, che torna a Vicenza anche in qualità di collezionista con la seconda parte della mostra Magister Speedmaster Exhibition (la prima a Vicenzaoro September 2022) dedicata ai più celebri modelli di orologi Omega della sua raccolta privata. A rappresentare la gioielleria vintage ci sono, inoltre, Art Deco’ Bijoux, Montegrandi Gioielli, Micol, Gioielleria Faelutti e I Santi Medici. Presente anche con una selezione di dieci espositori l’associazione Watch Passion, che raccoglie e promuove i migliori commercianti di orologeria.
Vo Vintage gennaio 2022. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage gennaio 2022. Copyright: gioiellis.com

Sabato 21 gennaio
L’evento dedicato agli orologi (ma anche alla gioielleria vintage), ha in agenda una serie di incontri. Sabato 21 gennaio Jacopo Spangaro, organizzatore dell’asta-evento The One e titolare dell’Orologeria Spangaro di Udine, Antonio Follari e Giancarlo Befera, collezionisti e soci de L’Orologio Club, moderati da Dody Giussani, parleranno di Quali caratteristiche deve possedere un collezionista. Gli ultimi trend del mercato internazionale d’alta gamma saranno affrontati da Stefano Mazzariol, founder e Ceo Vintage Watches, Elvio Piva, founder e Ceo Tempus Padova, e Roberto Verde, presidente associazione Watch Passion, in un incontro moderato da Michele Mengoli e Jacopo Giudici, rispettivamente direttore e founder ed editore di Watch Insanity. Sempre sabato 21 gennaio è programmato il talk con interventi di Franco Armentano, founder di DHM, Fabio Bertini, responsabile di F.lli Pisa di Milano e Michele Corvo, owner di Corvo & C e GMT Italia.
Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com

Sabato 21 gennaio, nel talk Collecting out of the box a cura di Andrea Casalegno, watch lover, consulente e firma di IamCasa su Instagram, discuterà con tre giovani influencer di come è cambiato il modo di collezionare e del crescente ruolo dei social network: Alessandro Fanciulli, collezionista e cacciatore di pezzi di pregio, Joël Laplace, collezionista e assistente di direzione allo Zenith Heritage Department, e Lorenzo Maillard, collezionista e content specialist di Watches and Culture, il cultural hub di FHH.
Visitatori a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com

Domenica 22 gennaio
Bruno Bergamaschi (aka Giorgione), tra gli esperti di orologeria più riconosciuti in Italia, founder di Watchouse e ambassador di Vicenzaoro per la passione e la cultura dell’orologeria, sarà invece tra i protagonisti dell’incontro di domenica 22 gennaio sul tema Difendere la passione da contraffazione e furto, assieme a Mario Peserico, presidente Assorologi, e Lorenzo Lucchinelli, founder di Ipsum – Identity for luxury goods.
Con Italian Watch Spotter spazio alle collezioni degli anni Novanta e Duemila e ai design contemporanei che rievocano il vintage. Per la formazione tecnica, domenica 22 gennaio torna l’apprezzato corso tenuto dal professor Ugo Pancani, della ginevrina FHH – Fondation de la Haute Horlogerie e membro della GPHG Academy. Domenica 22 gennaio sarà la volta di Vintage Game Changers, con un’altra voce chiave che ha cambiato le regole del gioco nell’ambito del collezionismo: Jasper Lijfering, owner e CEO di Amsterdam Vintage Watches, tra le più prestigiose boutique dell’orologeria vintage di lusso, con un’offerta online di pezzi di alta gamma per collezionisti di tutto il mondo.

Al piano superiore Vo Vintage, sotto VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Al piano superiore Vo Vintage, sotto VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







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