Sotheby

Maggi Simpkins creativa di natura

Il suo anello è stato il top lot a Brilliant & Black, l’asta di Sotheby’s dedicata esclusivamente a designer neri, anche se per la verità Maggi Simpkins ha tratti somatici che potrebbero farla scambiare per una donna mediterranea. Ma non è questo il suo tratto distintivo. La designer, nata a Portland, in Oregon, ha seguito una strada diversa da quella della maggior parte dei suoi colleghi nel mondo dei gioielli. Non ha, infatti, una formazione tradizionale in belle arti o in gioielleria. Niente classico diploma al Gia, insomma, ma tanta ispirazione. Anche grazie all’atmosfera respirata in famiglia, con genitori creativi di professione.

Anello con un diamante rosa di 2,43 carati circondato da rubini
Anello con un diamante rosa di 2,43 carati circondato da rubini

Maggi Simpkins, insomma, ha affinato nel tempo il suo processo creativo per i suoi gioielli, ma che la designer trasferisce anche all’abbigliamento o a un design d’interni. Vive e crea i suoi gioielli, su ordinazione, pezzi unici, dal suo studio a Los Angeles. Nonostante non abbia seguito una scuola di design, quando aveva 20 anni e aveva appena lasciato il college, ha disegnato una linea di gioielli di moda per un marchio privato. I disegni sono stati acquistati da BCBG e Nordstrom. Esperienze nel mondo dei gioielli che sono continuate con altre collaborazioni per aziende del settore. Fino a quando ha iniziato a ricevere abbastanza richieste da singoli privati e nel 2015 si è messa in proprio.

Anello Peakock con un diamante taglio smeraldo, zaffiri e smeraldi
Anello Peakock con un diamante taglio smeraldo, zaffiri e smeraldi

Crea soprattutto anelli, non convenzionali, con grandi pietre circondate da altre gemme colorate, con uno stile originale. Naturalmente sceglie materiali secondo il principio etico e sostenibile. Una delle ultime creazioni riguarda un paio di auricolari Bose Ultra Open Earbuds personalizzati con oro 14 carati e diamanti per l’artista emergente Kenzie Ziegler.

Anello con diamante fancy yellow di 5,12 carati, assieme a diamanti bianchi e zaffiri
Anello con diamante fancy yellow di 5,12 carati, assieme a diamanti bianchi e zaffiri
Anello per matrimonio, pezzo unico, con diamante e turchese
Anello per matrimonio, pezzo unico, con diamante e turchese
Maggi Simpkins
Maggi Simpkins
Anello con diamante taglio pera e zaffiri
Anello con diamante taglio pera e zaffiri

Tutto sul granato, pietra di gennaio

Il granato è una delle pietre più utilizzate in gioielleria. Ma sapete riconoscerlo? Ecco quello che dovete sapere sul granato, pietra del mese di gennaio, che in realtà riunisce tante tipologie diverse ♦

Si fa presto a dire granato. In realtà questa pietra è classificata in modi diversi e confusa con altre pietre dello stesso colore. Un vizio antico: in passato l’unico criterio per descrivere una pietra era, in modo generico, il colore. Così tutte le gemme rosse erano riconosciute come rubini, dal latino rubeus che significa rosso, appunto. Non stupisce, quindi, che per 700 anni la pietra centrale della corona d’Inghilterra, di 170 carati, sia stata chiamata «il rubino del Principe Nero», pur essendo un magnifico spinello, pietra che non è un granato, ma ci assomiglia. Anche alcune varietà di granato in passato sono state erroneamente categorizzate come rubini. La faccenda però si complica ulteriormente perché non solo ha altre colorazioni come viola, marrone, arancio, giallo e verde, ma spesso è venduta con il nome commerciale e non quello scientifico. Insomma, la natura abbonda pietre preziose colorate eppure non è sempre stato facile catalogarle. Come distinguerle e quali scegliere? Ecco una guida.

Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto
Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto

 Rhodolite

È una varietà di granato. Dal punto di vista geologico, la pietra è composta per il 55% di piropo e per il 37% di almandino. Il granato si differenzia dal rubino non solo per la sua composizione, ma anche per come si comporta sotto la luce: da un rubino naturale emergerà un doppio arcobaleno con varie tonalità di rosso e di blu, mentre la rhodolite risulta ancora più brillante e viva, e mostrerà un solo arcobaleno con il verde e il giallo. Attenzione: la rhodolite può essere sintetizzata in laboratorio, ma è una delle poche pietre a non essere mai trattata artificialmente. Il suo nome deriva dal greco rhodo (rosa) e lithos (pietra) e fu coniato da George Frederick Kunz per la sua somiglianza con il colore del fiore del rododendro di montagna.

Colore: rispetto agli altri granati rossi è leggermente più chiaro e per questo è confuso con il rubino, ma presenta delle sfumature viola e porpora. Non a caso le colorazioni più ricercate sono rosso-porpora e Lampone scoperta nel 1987, dalla tonalità del frutto.

Dove si trova: è stata scoperta in Carolina del Nord, ma i maggiori giacimenti si trovano in Sri Lanka, Tanzania, dove nella regione di Kangala è stata individuata la varietà Lampone e nella valle Umba quella viola pallido, Zimbabwe e Brasile. Dalla regione indiana di Orissa e solo da qui provengono le pietre color uva, simile all’ametista.

Anello con rodolite e zaffiri blu
Anello con rodolite e zaffiri blu

 Granato almandino

La presenza di metalli come manganese e calcio conferisce al granato tantissime colorazioni, ma quando la componente di almandino è predominate, l’aspetto è rosso scuro, talvolta tendente al marrone. Ed è questa la varietà più conosciuta, anche con il nome di granato del Mozambico, dal nome dal paese dell’Africa orientale da cui proviene. Citata nella mitologia greca, elogiata nella tradizione ebraica e musulmana e usata dai vichinghi per gli ornamenti funerari, è piuttosto dura e con un alto indice di rifrazione. A volte prende il nome di Granato orientale.

Dove si trova: Mozambico, India e Brasile.

Naomi Sarna, anello con granato almandino intagliato
Naomi Sarna, anello con granato almandino intagliato

 Spessartite

Il nome deriva da Spessart, località bavarese dove fu scoperta la metà dell’Ottocento. Inizialmente poco usata in gioielleria perché molto rara, dopo il rinvenimento di un altro giacimento in Namibia, la sua diffusione è cresciuta moltissimo, anche perché è la varietà di granato che ha il più alto indice di rifrazione dopo il diamante. Caratteristica che la rende una delle gemme più versatili.

Vhernier, spessartite al centro del collier Orange Velvet
Vhernier, spessartite al centro del collier Orange Velvet

Colore: dal manganese deriva il suo caratteristico colore arancio primario mentre la presenza di ferro dona le sfumature rosse e vira verso l’arancio rosso, arancio dorato, arancio giallino o rosso cupo. Il Granato mandarino è la varietà più pregiata di Spessartina, scoperta a Kunene, in Namibia.

Dove si trova: se la miniera di Spessart è ormai esaurita, la Namibia continua a essere il punto di riferimento insieme alla Nigeria, mentre altri giacimenti sono in Australia, Brasile, Kenya, Madagascar, Mozambico, Pakistan, Sri Lanka, Tanzania e Zambia.

Tsavorite

È il nome commerciale del Granato Grossularia Verde, coniato nel 1974 dal geologo britannico Campbell R. Bridges e da Henry B. Platt, due consulenti di Tiffany, in onore dello Tsavo National Park in Kenya, luogo del ritrovamento.

Colore: deve il suo colore alla presenza del vanadio e in piccola parte del cromo, gli stessi elementi che conferiscono allo smeraldo i suoi colori. Se una maggiore quantità di vanadio ne accentua il verde della Tsavorite, una sfumatura giallognola invece indica la presenza di ferro. Il verde va dal vivido e chiaro al profondo e vellutato e, come tutti i granati, ha un’ottima brillantezza, grazie all’alto indice di rifrazione. Rispetto allo smeraldo però ha meno inclusioni e può essere anche senza difetti a occhio nudo.

Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti
Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti

Dove si trova: più raro dello smeraldo ha due principali siti di estrazione, la miniera Scorpion vicina al Tsavo National Park in Kenya e le colline Merelani nella regione di Arusha in Tanziana. E un piccolo giacimento nella provincia di Tuléar in Madagascar.

Granato Demantoide

Varietà del Granato Andradite, scoperta negli Urali nel 1849, ha una brillantezza eccezionale e il suo nome è stato mutuato dal tedesco Demant perché simile al diamante come sfavillio. Passione del gioielliere Carl Fabergé, che appena poteva lo inseriva nelle sue creazione e contribuì alla sua fama leggendaria, era ambito da molti anche dal capo gemmologo di Tiffany, George Frederick Kunz, che si spinse fino in Russia con l’obiettivo di acquistare tutti gli esemplari sul mercato. La rivoluzione sovietica ne bloccò le mire e la commercializzazione, ma molti anni più tardi, nel 1991, grazie alla riprese delle attività mineriarie negli Urali e alla scoperta di altri giacimenti in Namibia, tornò alla ribalta.

Una varietà verde della andradite, minerale che è uno delle più preziose varietà del granato Demantoide
Una varietà verde della andradite, minerale che è uno delle più preziose tipologie del granato Demantoide

Colore: a seconda della quantità di cromo e ferro, varia dal verde intenso al giallastro a giallo verde o verde oliva. In pratica, maggiore è la presenza di ferro più gialla è la pietra. E sebbene verde foresta sia il tono di riferimento, nel caso del Demantoide ciò che davvero conta è il fuoco, ossia la varietà e l’intensità del gioco di colori quando riflette la luce.

Dove si trova: dagli Urali provengono esemplari di color verde intenso con una peculiarità, le inclusioni coda di cavallo, che le rendono speciali, mentre le pietre delle Namibia sono più chiare e senza inclusioni.

Anello con granato mandarino e zaffiri rosa
Anello con granato mandarino e zaffiri rosa
Bracciale in oro bianco, diamanti e granato
Bracciale in oro bianco, diamanti e granato
Pendente Demeter con granato mandarino e diamanti
Pendente Demeter con granato mandarino e diamanti
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello con tsavorite al centro, opale di fuoco, ametista, apatite, zaffiro
Anello con tsavorite al centro, opale di fuoco, ametista, apatite, zaffiro
Anello con spessartite abochon di 32 carati, diamanti, zaffiri rosa, topazio imperiale, acquamarina, labradorite, andalusite
Anello con spessartite cabochon di 32 carati, diamanti, zaffiri rosa, topazio imperiale, acquamarina, labradorite, andalusite

Un Rolex da 2,5 milioni fa il record da Sotheby’s

Un Rolex da quasi 2,5 milioni di dollari. È quanto ha speso un anonimo collezionista per un Rolex Daytona. L’orologio è stato battuto da Sotheby’s a Ginevra durante l’asta di Important Watches Sale. Il segnatempo record, lotto 119, è un modello JPS (John Player Special, 1969), referenza 6241 la cui stima iniziale era di circa la metà del prezzo finale, partendo da una base di 400.000 franchi svizzeri. Per aggiudicarselo, l’acquirente ha battuto in una lunga battaglia a colpi di rilanci altri sei offerenti. La cifra di vendita rappresenta un nuovo record mondiale per qualsiasi modello Daytona JPS, il terzo Daytona Paul Newman in oro più prezioso in tutte le referenze, il quarto Paul Newman più prezioso in qualsiasi referenza e metallo, e il quinto Daytona a carica manuale più prezioso mai venduto all’asta.

Rolex Daytona John Player Special, fondello
Rolex Daytona John Player Special, fondello

Di questo modello di orologio Rolex ha prodotto (si stima) circa 3000 referenza 6241 e solo 300 con casse in oro giallo 18 carati. Tra questi, solo una piccola parte era dotata del raro quadrante John Player Special. Questi orologi erano per lo più dotati di quadranti neri con filiali dorate o quadranti dorati con filiali nere. Il Rolex venduto non presenta alcuna iscrizione sul fondello e si ritiene che sia rimasto intatto negli ultimi cinquant’anni, è stato messo in vendita ora per la prima volta dalla famiglia del proprietario originario.

Rolex Daytona John Player Special venduto per 2,238,000 di franchi svizzeri
Rolex Daytona John Player Special venduto per 2,238,000 di franchi svizzeri
Pedro Reiser batte il Rolex Daytona a Ginevra
Pedro Reiser batte il Rolex Daytona a Ginevra
Rolex Daytona John Player Special
Rolex Daytona John Player Special

Bulgari Laguna Blu, diamante record da Sotheby’s

Laguna Blu è il titolo di un film del 1980 che ha segnato l’esordio di Brooke Shields. Una quarantina di anni dopo lo stesso nome torna in primo piano: ma questa volta Laguna Blu è il nome del più grande diamante blu in un gioiello Bulgari, da 11,16 carati, messo all’asta da Sotheby’s. Secondo la casa d’Aste, che sarà presentato in anteprima mondiale al Met Gala a New York il 1° maggio, prima di essere esposto e venduto alla Sotheby’s Geneva Luxury Week dal 12 maggio. Prezzo stimato: oltre 25 milioni di dollari. La gemma è stata creata nel 1970 e da allora è rimasta nella stessa collezione, in Europa. È la prima volta che viene messo in vendita.

Laguna Blu è il nome del più grande diamante blu in un gioiello Bulgari
Laguna Blu è il nome del più grande diamante blu in un gioiello Bulgari

Il Bulgari Laguna Blu è un gioiello straordinario sotto ogni aspetto. A 11,16 carati, questo diamante blu a forma di pera non modificato ha ricevuto il voto più alto per un diamante blu dal Gemological Institute of America, riconoscendo il suo colore e la sua tonalità ipnotizzanti. Questa vera meraviglia della natura è stata selezionata da Bulgari, la prestigiosa Maison romana di gioielli, oltre cinquant’anni fa, per creare un anello per un collezionista privato esigente, che da allora lo conserva. Il diamante Bulgari Laguna Blu è destinato a diventare l’oggetto del sogno di ogni collezionista e siamo lieti che sarà presentato per la prima volta al sempre attesissimo tappeto rosso del Met Gala.
Olivier Wagner, responsabile della gioielleria, Sotheby’s Ginevra

Con il diamante blu Sotheby’s completa una trilogia di annunci di vendita di gemme colorate uniche e straordinarie dopo la recente presentazione del Eternal Pink (stima superiore a 35 milioni), il diamante rosa violaceo più prezioso mai apparso all’asta, e l’Estrella de Fura 55.22 (stima superiore a 30 milioni), il più grande rubino mai arrivato sul mercato, che saranno i protagonisti dell’asta Magnificent Jewels di Sotheby’s a New York l’8 giugno.

Uno dei plus della gemma riguarda il peso di 11,16 carati, eccezionale dato che i diamanti blu sono tra i più rari. Il colore blu è frutto della presenza dell’oligoelemento boro all’interno della struttura di carbonio del diamante durante la sua formazione in profondità nel nucleo terrestre. I diamanti blu oltre i 5 carati sono rari, quelli oltre i 10 carati ancora più rari. Qualsiasi diamante blu qualificato come Fancy Vivid, la tonalità più brillante che un diamante può mostrare, oltre 10 carati è davvero estremamente raro: meno di dieci diamanti Fancy Vivid Blue oltre 10 carati sono stati messi all’asta in qualsiasi parte del mondo negli ultimi decenni, quattro dei venduti da Sotheby’s.

Bulgari ha montato il Bulgari Laguna Blu in un anello elegante ed essenziale, esponendo tutte le sfaccettature della pietra al loro miglior punto di osservazione, dimostrando la capacità del gioielliere di massimizzare la bellezza intrinseca di un diamante eccezionale. Il gioiello è rimasto nella stessa famiglia sin dalla sua acquisizione negli anni Settanta. È stato visto da pochi. Nei cinquant’anni trascorsi dalla sfaccettatura del Laguna Blu, la tecnologia del taglio del diamante è progredita per valorizzare ulteriormente i diamanti colorati sfaccettandoli come tagli brillanti modificati per aumentare la saturazione percepita del colore. Quindi, questo 1970 diamante potrebbe essere ancora più brillante.

La gemma è stata creata nel 1970 e da allora è rimasta nella stessa collezione, in Europa
La gemma è stata creata nel 1970 e da allora è rimasta nella stessa collezione, in Europa

Oltre al Bulgari Laguna Blu lo stesso committente mette in vendita altri due diamanti bianchi firmati Bulgari, dello stesso periodo dei primi anni Settanta: un diamante a forma di pera del peso di 12,08 carati (stima 600.000-700.000 dollari), e un diamante taglio a gradino del peso di 18,78 carati (stima 900.000-1.400.000). In vendita anche una quarta pietra firmata Pederzani, un diamante bianco a forma di pera del peso di 8,33 carati (stima 350.000-500.000).

Al momento il prezzo record di vendita da Sotheby’s di un diamante blu riguarda il De Beers Blue, un diamante Fancy Vivid Blue con taglio a gradini 15,10, il più grande del suo genere mai apparso all’asta, venduto nell’aprile 2022, Sotheby’s di Hong Kong per 57,5 milioni di dollari.

Il più raro rubino del mondo in asta da Sotheby’s

Uno dei più rari e pregiati rubini di sempre sta per essere messo all’asta da Sotheby’s. Si tratta della gemma estratta nel settembre 2022 dalla miniera di rubini di Fura Gems, a Montepeuz (Mozambico). Il rubino ha ricevuto il nome di Estrela de Fura (stella di Fura in portoghese) e pesava appena estratta 101 carati. È un rubino da record: non solo estremamente raro per qualità e colore, ma anche il più grande, gem quality, mai scoperto e il più prezioso mai battuto a un’asta. Sarà messo in vendita da Sotheby’s durante l’asta di Magnificent Jewels a New York l’8 giugno.

Il rubino Estrela de Fura di 55,22 carati
Il rubino Estrela de Fura di 55,22 carati

Il rubino ha una stima superiore ai 30 milioni di dollari. La pietra grezza è stata trasformata da un gruppo di artigiani in una magnifica pietra cushion cut del peso di 55,22 carati, si appresta a riscrivere la storia sorpassando il Sunrise Ruby, rubino di 25,59 carati di origine birmana, venduto per 30,3 milioni di dollari (oltre 1.185mila dollari per carato) da Sotheby’s a Ginevra nel 2015 e che detiene tuttora il record mondiale d’asta per un rubino. Il tour mondiale di Estrela de Fura, partito da Hong Kong il 5 aprile, girerà in queste settimane il mondo per approdare a Ginevra (unica tappa europea) a maggio, prima di diventare il protagonista indiscusso dell’asta di New York.

Sunrise Ruby, rubino montato su anello con diamanti firmato Cartier. Venduto per oltre 30 milioni di euro
Sunrise Ruby, rubino montato su anello con diamanti firmato Cartier. Venduto per oltre 30 milioni di euro

Da Sotheby’s una collezione con gioielli di Andrew Grima




Una nuova asta online di gioielleria è programmata per il 9 febbraio da Sotheby’s. L’asta comprende 276 pezzi, in gran parte realizzati da celebri Maison, come Cartier, Van cleef & Arpels, Boucheron, Tiffany. Ma la vendita presenta anche un’inedita occasione per chi ama il design anni Sessanta e Settanta. In catalogo, infatti, sono presenti anche una decina di gioielli firmati Andrew Grima. È una collezione di un unico proprietario che ora è messa in vendita e che presenta gioielli del designer italo-britannico.

Rhodonite ear clips 1971
Orecchini in oro e rodonite, 1971

Grima, nato a Roma, ha sviluppato la sua attività a Londra ed è considerato un rivoluzionario della gioielleria. Probabilmente anche perché la formazione è stata lontana da oro e diamanti: Grima ha studiato ingegneria meccanica a Londra e ha fatto parte dei Royal Engineers durante la Seconda guerra mondiale. Una strana coincidenza lo ha portato poi a occuparsi di contabilità nell’azienda di gioielleria del padre della moglie e, da lì, al reparto design. La fantasia e le innovative soluzioni nella realizzazione dei gioielli lo hanno reso famoso e apprezzato dalla royal family, così come da celebrity dell’epoca. È stato considerato il capostipite della gioielleria moderna, non più ancorata allo stile tradizionale. Un percorso che è testimoniato dai gioielli in vendita, pezzi che restano straordinariamente all’avanguardia anche a distanza di mezzo secolo.

Andrew Grima
Andrew Grima
Orecchini in oro con perle e diamanti, 1997
Orecchini in oro con perle e diamanti, 1997
Anello con acquamarina e zaffiri
Anello con acquamarina e zaffiri, 1960
Anello con smeraldo e diamanti, 1968
Anello con smeraldo e diamanti, 1968
Spilla in oro con diamanti e perla, 1986
Spilla in oro con diamanti e perla, 1986
Spilla in oro e diamanti, 1960
Spilla in oro e diamanti, 1960







Kim Kardashian acquista la croce indossata da Diana




Sembra una notizia fatta apposta per scaldare i cuori di chi segue i social: l’Attallah Cross, indossata dalla principessa Diana, è stato venduto per 197.453 dollari a Kim Kardashian. La celebrity americana, attraverso un suo rappresentante, ha superato l’offerta di altri quattro acquirenti durante la vendita Royal and Noble di Sotheby’s. Il prezzo del gioiello rappresenta più del doppio della sua stima pre-asta. La croce, come abbiamo già raccontato qui, era di proprietà dell’ex amministratore delegato del gruppo Asprey & Garrard , Naim Attallah.

Kim Kardashian
Kim Kardashian

La croce Attallah è contraddistinta da dettagli floreali ed stata creata negli anni Venti dai gioiellieri di corte Garrard. La croce è stata acquistata negli anni Ottanta da Naim Attallah e grazie alla sua amicizia con la principessa Diana, è stato in grado di prestargliela più volte nel corso di diversi anni. La principessa Diana ha indossato il gioiello più volte, come testimonia la foto dell’ottobre 1987, in occasione di un gala di beneficenza a sostegno di Birthright, un ente di beneficenza che lavora per la tutela dei diritti umani durante la gravidanza e il parto. Dopo la sua morte il gioiello non è mai stato più vista in pubblico.
La principessa Diana indossa la croce Attallah
La principessa Diana indossa la croce Attallah

Il ciondolo a forma di croce è un pezzo audace e colorato con ametiste a taglio quadrato e accentuato da diamanti a taglio circolare. La croce ha un peso totale del diamante di circa 5,25 carati e misura circa 136 x 95 mm. La principessa Diana aveva una relazione di lunga data con Garrard, avendo scelto da loro il suo anello di fidanzamento nel 1981.

La croce, oltre alle ametiste, ha circa 5,25 carati di diamanti
La croce, oltre alle ametiste, ha circa 5,25 carati di diamanti

L'Attallah Cross
L’Attallah Cross







La croce di Diana in vendita da Sotheby’s




In vendita un gioiello posseduto e indossato dalla principessa Diana. A metterlo all’asta è Sotheby’s. Il gioiello sarà battuto durante l’asta annuale Royal and Noble (6-18 gennaio) della casa d’aste, che presenta una collezione eclettica di oggetti eccezionali e cimeli di provenienza aristocratica. Non solo gioielli, sono in vendita mobili, ceramiche, oggetti decorativi e altro. Ma sarà guidato il gioiello appartenuto alla principessa ad attirare l’attenzione. Si tratta della croce Attallah, di proprietà dell’ex amministratore delegato del gruppo di Asprey & Garrard, il defunto Naim Attallah.

La croce indossata da Diana
La croce indossata da Diana. Courtesy of Sotheby’s

Secondo Ramsay Attallah, figlio di Naim e attuale proprietario della croce, la principessa Diana era amica di famiglia: l’ex moglie di re Carlo andava spesso a trovarlo nello storico negozio Garrard di Regent Street, dove si trovava il suo ufficio, e ha chiesto in prestito il ciondolo in diverse occasioni. La croce, che ha un disegno rinascimentale, è realizzata in oro, argento, ametista e diamanti ed è stata indossata da Diana in diverse occasioni, come testimoniano le fotografie che la ritraggono. Per esempio, a un ballo di beneficenza in favore di Birthright, l’ente per la salute delle donne di cui era diventata patrona nel 1984, in cui la croce era attaccata a una lunga collana di perle.
La croce, che ha un disegno rinascimentale, è realizzata in oro, argento, ametista e diamanti
La croce, che ha un disegno rinascimentale, è realizzata in oro, argento, ametista e diamanti. Courtesy of Sotheby’s

I gioielli posseduti o indossati dalla defunta principessa Diana arrivano molto raramente sul mercato, in particolare un pezzo come la croce di Attallah, che è così colorata, audace e distintiva. In una certa misura, questo insolito ciondolo è il simbolo della crescente sicurezza di sé della Principessa nelle sue scelte sartoriali e di gioielli, in quel particolare momento della sua vita. Siamo fiduciosi che questo gioiello unico degli anni ’20 di Garrard, con una provenienza così eccezionale e indossato solo dalla Principessa in persona, attirerà l’attenzione di un’ampia varietà di offerenti, inclusi collezionisti di gioielli reali e nobili, nonché fan di la principessa desiderosa di condividere parte della sua storia.
Kristian Spofforth, Head of Jewellery, Sotheby’s London

La principessa Diana indossa la croce Attallah
La principessa Diana indossa la croce Attallah. Courtesy of Sotheby’s







Come partecipare a un’asta online




Sapete partecipare a un’asta di gioielli online? Ecco che cosa bisogna sapere per fare acquisti a un’asta online ♦

Ci sono diamanti venduti all’asta a cifre stratosferiche. Ma sono eccezioni: in realtà alle aste di gioielli ci sono anche pezzi relativamente abbordabili, ottimi gioielli, anche di grandi marche nell’ordine di qualche migliaio di euro o dollari. Certo, la maggior parte delle grandi aste si svolge a Londra, Ginevra o New York, per non parlare di Hong Kong. Ma proprio per questo molte case di vendite all’incanto ora propongono anche aste online, come fanno, per esempio Christie’s o Sotheby’s, con pezzi molto interessanti, oppure in Italia Bolaffi oppure Faraone Casa d’Aste per citarne due. Per esempio, si trovano in vendita gioielli Art Deco, pezzi moderni e vintage, ma anche di grandi Maison come David Webb, Bulgari, Chanel, Van Cleef & Arpels… E spesso i prezzi sono interessanti.

L'asta Maharajas & Mughal Magnificence organizzata da Christie’s a New York
L’asta Maharajas & Mughal Magnificence organizzata da Christie’s a New York

Ma come si fa a partecipare a un’asta? Ecco le regole

Prima di tutto, bisogna registrarsi sul sito su cui si svolge l’asta. Otterrete un nome utente e una password. Tutto semplice, basta compilare il form sul sito. Dopo aver provveduto a ottenere un account, bisogna iscriversi all’asta.

Prima di fare un’offerta dal vostro computer o tablet, leggete bene le condizioni di vendita, per non avere sorprese. Ogni offerta che si fa, infatti, ha il valore di un contratto vincolante per l’acquisto alle condizioni di vendita predeterminate.

Attenzione: non è possibile annullare l’offerta una volta che è stata presentata. È possibile, tuttavia, modificare l’offerta massima.

Rossella Novarini, direttrice de Il Ponte Casa d'Aste, durante la battitura del top dell'asta di Gioielli del 26 e 27 maggio 2022, il diamante a goccia di 16,44 carati venduto a 12 milioni di euro. Courtesy Il Ponte Casa d'Aste
Rossella Novarini, direttrice de Il Ponte Casa d’Aste, durante la battitura del top dell’asta di Gioielli del 26 e 27 maggio 2022,
il diamante a goccia di 16,44 carati venduto a 12 milioni di euro. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Sul sito dell’asta si trovano le immagini, le descrizioni e il valore stimato dei pezzi in vendita. C’è un minimo e un massimo, che però può essere superato se molti potenziali acquirenti rilanciano la propria offerta. Si può presentare una offerta iniziale oppure un’offerta massima. Se sono state presentate due offerte massime equivalenti, prevarrà la prima in ordine di tempo.

È possibile decidere in quale valuta partecipare: basta cliccare su una piccola tendina in corrispondenza del simbolo o della sigla della moneta e scegliere, di solito euro o dollari, ma se si svolge a Ginevra o Cina, anche franchi svizzeri o dollaro di Hong Kong.

Le offerte possono essere presentate in qualsiasi momento nel corso dell’asta online: non occorre quindi, seguire i tempi di un banditore .

Quando l’asta si è chiusa vi arriva una email che notifica se la vostra offerta è stata  vincente.

Prezzo: in un’asta, anche quelle online, bisogna tenere conto di tanti fattori oltre al prezzo di aggiudicazione. Per esempio, dovete sommare anche il premio al compratore (è un costo aggiuntivo percentuale sul prezzo di aggiudicazione). Inoltre, vanno aggiunte le imposte (Iva o equivalente, tassa di importazione, dazi doganali ed eventuali tasse di sdoganamento locali applicabili per il proprio Paese), le spese di spedizione, la copertura assicurativa per eventuali danni o perdita (1% del prezzo di acquisto). Il premio del compratore è di solito il 25% del prezzo di aggiudicazione di ciascun lotto fino a 100.000 dollari. Il pagamento deve essere effettuato online con carta di credito e sarà nella valuta del luogo di vendita.
Adesso siete pronti, buona asta.

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta
L'asta di Sotheby's a Hong Kong
Asta di Sotheby’s a Hong Kong

Gioielli all'asta da Sotheby's
Gioielli all’asta da Sotheby’s







Sotheby’s vende a Moussaief uno zaffiro record




Nella Sotheby’s Luxury Week, serie di vendite all’asta iniziata nel novembre 2020, tra Ginevra, Hong-Kong e New York era compresa la vendita di Magnificent Jewels. Risultato: 98,4% di tutti i lotti venduti al di sopra delle stime minime, e oltre il 56% al di sopra delle stime massime. Il numero complessivo di offerenti è aumentato di oltre l’80% rispetto alla stessa vendita dell’anno scorso e di oltre il 126% rispetto alla stessa vendita dell’anno scorso, ma anche le offerte telefoniche e in camera sono state più forti rispetto allo scorso anno. Inoltre, il numero di nuovi partecipanti è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno per la vendita equivalente. Altro dato interessante: forte aumento dei partecipanti di età inferiore ai 40 anni, più del doppio del numero di coloro che hanno preso parte alla vendita equivalente nel 2021.

Zaffiro rosa con taglio cuscino di 20,58 carati
Zaffiro rosa con taglio cuscino di 20,58 carati

Premesso questo, l’asta di gioielli a Ginevra segna anche il prezzo record per carato per uno zaffiro rosa (90.622 per carato) di origine birmana taglio a cuscino e del peso di 20,58 carati. È stato venduto ad Alisa Moussaieff, mente e forza trainante della omonima Maison di gioielleria, per 1,8 milioni di dollari, triplicando la stima massima. Prezzo record per carato anche per uno zaffiro blu di origine birmana (137.525 dollari per carato) incastonato su un anello con diamanti del peso di 20,16 carati, tra spalle di diamanti firmato Cartier venduto per 2,8 milioni ad Assil, società di commercio gemme di New York.
Zaffiro di 20,16 carati e diamanti su anello firmato Cartier
Zaffiro di 20,16 carati e diamanti su anello firmato Cartier

Un altro gioiello molto apprezzato, record per i pezzi di Jean Schlumberger, è stato uno zaffiro rosa di origine Ceylon su spilla con diamanti della collezione di Fiona Thyssen Bornemisza. La gemma a cuscino a cuscino del peso di 92,01 carati ha una cornice di rami intrecciati circondata da piccoli zaffiri blu a forma pera e diamanti. Realizzato da Schlumberger negli anni Cinquanta, la spilla è stata venduta per 1,7 milioni di dollari.
Spilla di Jean Schlumberger con uno zaffiro rosa di  92 carati, diamanti e zaffiri blu
Spilla di Jean Schlumberger con uno zaffiro rosa di 92 carati, diamanti e zaffiri blu

Complessivamente, la quinta serie di aste della settimana del lusso di Ginevra di Sotheby’s ha raggiunto i 69,3 milioni di dollari, compresa la vendita all’asta di orologi per 14,2 milioni di dollari. Una curiosità: le vendite comprendevano anche il telaio della Ferrari F2003-GA di Michael Schumacher, una delle auto sportive più importanti di tutti i tempi, venduta a 14,8 milioni di dollari, il che la rende l’auto di Formula 1 dell’era moderna più preziosa mai venduta.

Anello con diamante vivid yellow di 37,50 carati, The Mouwad Empress
Anello con diamante vivid yellow di 37,50 carati, The Mouwad Empress
Anello con zaffiro di 12,73 carati e diamanti
Anello con zaffiro di 12,73 carati e diamanti
Coppia di diamanti ovali di 20.03 e 20.19 carati venduti per 4,2 milioni di dollari
Coppia di diamanti ovali di 20.03 e 20.19 carati venduti per 4,2 milioni di dollari

Anello di Cartier con diamante di 33,13 carati D Colour, VVS1 Clarity, potential Type IIA, venduto per 2,8 milioni di dollari
Anello di Cartier con diamante di 33,13 carati D Colour, VVS1 Clarity, potential Type IIA, venduto per 2,8 milioni di dollari







Record di Sotheby’s per l’asta a Milano




Ha raggiunto i 5,5 milioni di euro, il totale più alto di sempre per una vendita online di gioielli a Milano (stima 2,2-3,4 milioni di euro), l’asta online organizzata da Sotheby’s. Un risultato molto positivo, raggiunto anche grazie alla qualità dei lotti presenti nel catalogo. Il risultato è stato il 91% delle offerte che ha trovato acquirenti, con quasi tre quarti dei lotti che hanno raggiunto prezzi superiori alle loro stime.

Anello con diamanti e zaffiro birmano non trattato
Anello con diamanti e zaffiro birmano non trattato

In particolare, il top lot è risultato un anello con zaffiro e diamanti battuto a 352.800 euro contro una stima di 50-80.000. Un collier di diamanti rivière del 1938 ha spuntato 302,400, circa quattro volte la stima. Un anello con smeraldo e diamanti ha raggiunto i 252,000 euro, a metà della forchetta di offerta, una spilla con rubini e diamanti della storica Maison Illario di Valenza è arrivata a oltre 163 mila euro, così come un bracciale di Jacques Timey impreziosito da rari rubini e diamanti della Birmania.

Collier con diamanti rivière
Collier con diamanti rivière
Spilla con rubini e diamanti Illario
Spilla con rubini e diamanti Illario

Anello con smeraldo colombiano e diamanti
Anello con smeraldo colombiano e diamanti

Bracciale di Jacques Timey con diamanti e rubini birmani
Bracciale di Jacques Timey con diamanti e rubini birmani







Un canarino dorato da 303 carati




Sotheby’s ha messo il turbo. La grande casa d’aste continua a presentare pietre eccezionali. Questa volta la novità arriva da Dubai, dove Sotheby’s ha mostrato uno dei più grandi diamanti, chiamato The Golden Canary, il canarino d’oro. Si tratta di un “mostro” da 303,10 carati, ed è il più grande diamante impeccabile o internamente impeccabile mai classificato dal Gia. Insomma, una pietra eccezionale anche se il prezzo rimarrà probabilmente inferiore a quelli di diamanti rosa o blu. Le stime per The Golden Canary indicano circa 15 milioni di dollari. La pietra sarà messa all’asta da Sotheby’s New York a dicembre. Curiosamente, sarà offerto senza riserva con rilanci a partire da un solo dollaro.

The Golden Canary, diamante di 303.10 carati Fancy Deep Brownish Yellow, Courtesy: Sotheby's
The Golden Canary, diamante di 303.10 carati Fancy Deep Brownish Yellow, Courtesy: Sotheby’s

Abbiamo avuto un anno eccezionale in cui abbiamo presentato straordinari diamanti colorati alle nostre aste di gioielli globali, poiché la domanda e l’appetito per queste rarità continuano a crescere. Solo due settimane dopo la vendita da record della Williamson Pink Star per 57,7 milioni di dollari, siamo onorati di offrire il più grande diamante lucidato esistente ad apparire all’asta. Immerso nella storia, The Golden Canary è uno dei diamanti più squisiti mai scoperti, non solo per le sue dimensioni e l’intensità del colore, ma per la sua straordinaria bellezza che sicuramente affascinerà i collezionisti di tutto il mondo. Sotheby’s ha il privilegio di aiutare a scrivere il prossimo capitolo di questa gemma incomparabile e rinata.
Quig Bruning, Head of Jewelry per Sotheby’s America’s

Quig Bruning, Head of Jewelry per Sotheby's America's
Quig Bruning, Head of Jewelry per Sotheby’s America’s

The Golden Canary resta comunque una pietra eccezionale: è stata classificata come Fancy Deep Brownish-Yellow Diamond. La gemma ha anche una storia da raccontare. È stato tagliato da un gigantesco diamante grezzo di 407 carati con una forma a scudo. The Golden Canary di conseguenza è stato tagliato a forma di pera. Il diamante sarà presentato in un tour mondiale. Dopo Dubail, sarò a Taipei, Ginevra e Hong Kong.

Il diamante è staro ricavato da una pietra grezza di 407 carati
Il diamante è staro ricavato da una pietra grezza di 407 carati. Courtesy: Sotheby’s

The Golden Canary. Courtesy: Sotheby's
The Golden Canary. Courtesy: Sotheby’s







Gioielli online da Sotheby’s Milano





Gioielli online d’autore da Sotheby’s, in contemporanea con la Milano Jewellery Week. L’asta di Sotheby’s, per il piacere dei collezionisti, è centrata su gioielli di alta gamma. Per esempio, il catalogo comprende un anello di smeraldi colombiani e diamanti (stima 200.000-300.000 euro). Sempre in smeraldi e diamanti è una collana Piccini con pendente (stima 30.000-50.000 euro).

Anello con smeraldo colombiano e diamanti
Anello con smeraldo colombiano e diamanti

Tra i lotti in vendita spicca anche un bracciale di Jacques Timey impreziosito da rari rubini e diamanti della Birmania (stima: 50.000-80.000 euro). Da segnalare anche due anelli con diamanti e zaffiri non trattati di provenienza Burma e Ceylon in una tonalità di blu rarissima, un anello con diamante e zaffiro birmano (60.000-100.000 euro) e un anello con diamante e zaffiro Celyon (30.000-50.000 euro). L’asta chiude mercoledì 19 ottobre. Esposizione da Soheby’s, a Milano, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

Anello con diamanti e zaffiro birmano non trattato
Anello con diamanti e zaffiro birmano non trattato
Anello con zaffiro di Ceylon e diamanti
Anello con zaffiro di Ceylon e diamanti
Bracciale di Jacques Timey con diamanti e rubini birmani
Bracciale di Jacques Timey con diamanti e rubini birmani

Collana con diamanti e smeraldo Piccini
Collana con diamanti e smeraldo Piccini







La sfida dei diamanti blu





Sfide a colori per gli appassionati di diamanti (e gli investitori). Dopo i diamanti rosa da record, si preannuncia una nuova asta centrata però su una diversa sfumatura, il blu. Questa volta è Sotheby’s a presentare un gruppo di otto diamanti fancy blue, che sono stati valutati complessivamente oltre 70 milioni di dollari. I diamanti saranno i protagonisti di diverse aste di Magnificent Jewels, quest’inverno e la prossima primavera. Il nome conferito a queste gemme, The De Beers Exceptional Blue Collection, ne indica la provenienza: l’azienda specializzata nelle pietre “amiche delle donne”.

Benoit Repellin, responsabile dell'asta Magnificent Jewels di Sotheby's a Ginevra
Benoit Repellin, responsabile dell’asta Magnificent Jewels di Sotheby’s a Ginevra

Gli otto diamanti hanno diverse forme e pesi: ne fanno parte un diamante taglio brillante ovale da 1,22 carati, uno taglio a gradino da 11,29 carati, per un peso totale di 32,09 carati tra loro. Tre diamanti saranno offerti quest’anno: un fancy blue da 5,53 carati all’asta in programma a Ginevra il 9 novembre, un diamante da 3,24 carati e uno da 2,08 carati a New York il 7 dicembre. De Beers e Diacore hanno pagato un totale di 40,36 milioni di dollari per cinque diamanti blu grezzi della miniera di Cullinan del peso di 85,62 carati a novembre 2020. In quasi due anni, Diacore ha tagliato e lucidato le cinque pietre grezze per creare gli otto diamanti blu della collezione che Sotheby’s presenta ora.
La valutazione dei diamanti di questo tipo è abbastanza difficile. Basti pensare che quello da 11,29 ha una stima compresa tra 28 e 50 milioni di dollari.

La miniera di diamanti Cullinan
La miniera di diamanti Cullinan

The De Beers Exceptional Blue Collection
The De Beers Exceptional Blue Collection







La sfida dei diamanti rosa: Williamson Pink Star venduto per 57 milioni




Un diamante rosa batte tutti i record. Il campione è il Williamson Pink Star, diamante rosa vivid fancy da 11,15 carati. La pietra è stata venduta a Hong Kong da Sotheby’s per oltre 57 milioni, superando le stime di prevendita, che si erano prudentemente fermate a 21 milioni di dollari. Ad acquistare il prezioso diamante non è stato, però, un magnate cinese, ma un miliardario dalla Florida. Come è tradizione, il nuovo proprietario ha cambiato nome alla gemma, che ora si chiama The Rosenberg Williamson Pink Star.

Il diamante rosa Williamson Pink Star
Il diamante rosa Williamson Pink Star

Il diamante è stato estratto dalla miniera di Williamson, in Tanzania, e poi tagliato da Diacore. È stato anche il secondo diamante vivid pink più grande mai apparso all’asta, dopo, il CTF Pink Star, che pesa 59,6 carati ed è stato acquistato nel 2017 dal gruppo di Hong Kong Chow Tai Fook per 71,2 milioni: è la gemma più costosa mai venduto all’asta. Subito dopo, però, c’è il Williamson Pink Star, con un prezzo per carato di circa 5,2 milioni, il doppio del precedente record di 2,7 milioni per carato del Winston Pink da 18,96 carati venduto da Christie’s nel 2018.

Il diamante grezzo di 32 carati da cui è stato ricavato The Williamson Pink Star
Il diamante grezzo di 32 carati da cui è stato ricavato The Williamson Pink Star

Quanto durerà il nuovo record? Il prossimo 8 novembre, a Ginevra, Christie’s venderà un altro diamante fancy  a forma di pera da 18,18 carati, che si chiama The Fortune Pink: le stime pre-vendita indicano un valore tra 25 milioni e 35 milioni di dollari. La gara è in corso.

Il diamante The Fortune Pink, 18,18 carati
Il diamante The Fortune Pink, 18,18 carati







Il rarissimo diamante verde di Jennifer Lopez

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I diamanti verdi sono rarissimi e molto costosi. Perché hanno un segreto ♦︎

I diamanti colorati infiammano da molti anni le aste di Sotheby’s e Christie’s. Mentre un tempo i diamanti incolori, comunemente chiamati bianchi, erano le gemme più costose, ora sono i colori quelli che vengono pagati di più. I colori più apprezzati sono il giallo, il rosa e il blu. Più rari sono i diamanti rossi. Ma esistono anche diamanti di un altro colore, ancora più raro: sono quelli verdi. Rarissimi. Una delle poche donne ad avere un diamante verde nel cassetto (ma forse in cassaforte) è Jennifer Lopez, che lo ha ricevuto in regalo, montato su un anello.

L'anello con diamante verde di Jennifer Lopez
L’anello con diamante verde di Jennifer Lopez
L'anello con diamante verde ricevuto da Jennifer Lopez
L’anello con diamante verde ricevuto da Jennifer Lopez

Perché sono verdi. Il colore verde è estremamente raro nei diamanti anche perché si ritiene anche sia dovuto alla esposizione della pietra a materiali radioattivi. Ma niente paura: si possono indossare senza problemi. I diamanti verdi contenevano, millenni fa, piccole quantità di materiale come l’uranio o il torio. Ma con il tempo la radioattività è decaduta, cioè è cessata. In ogni caso queste radiazioni sono penetrate nel vicino cristallo di diamante e ne hanno modificato il colore.

Anello con un raro diamante verde e diamanti bianchi
Anello in platino con un raro diamante verde e diamanti bianchi

Verde artificiale. Visto che i diamanti verdi sono il frutto delle radiazioni, perché non ripetere in laboratorio il processo? È, infatti, quello che fanno alcuni laboratori per produrre un colore verde nei diamanti. Le pietre sono lucidate e poi colpite con un fascio di elettroni a bassa energia. Con questo stesso sistema si producono diamanti gialli. Un altro metodo consiste nell’applicare un sottile strato di silice sulla superficie dei diamanti. Ma, attenzione: il rivestimento è molto sottile e può essere perso con la normale usura.

Aurora Green, venduto da Christie's per 16,8 milioni di dollari, record d'asta mondiale
Aurora Green, venduto da Christie’s per 16,8 milioni di dollari, record d’asta mondiale

Il più grande. Il diamante chiamato Verde di Dresda è quello più grande del mondo (40,72 carati) con questa tonalità. È conservato all’interno del castello di Dresda. L’anello che vedete in queste immagini, invece, è stato venduto per 1,8 milioni di dollari nella primavera del 2014. La sua valutazione è anche dovuta al fatto che il gioiello è firmato dal mitico designer Jar. Il diamante colorato calcareo montato sull’anello pesa 2.49 carati ed è incastonato su platino, circondato da diamanti incolori. Interessante anche ricordare la storia di questa pietra: una volta apparteneva a contessa Eliza Branicka Krasińska ed era montato sul suo anello di fidanzamento con il poeta romantico conte Zygmunt Krasinski, in Polonia. I due si sposarono nel 1843 e rimasero insieme fino alla morte del conte nel 1859.

Il Verde di Dresda, custodito nel castello della città
Il Verde di Dresda, custodito nel castello della città
Un raro diamante verde contornato da bianchi e fancy pink
Un raro diamante verde contornato da bianchi e fancy pink
Diamante verde montato su anello firmato Jar. Venduto per 1,8 milioni di dollari nel 2014
Diamante verde montato su anello firmato Jar. Venduto per 1,8 milioni di dollari nel 2014
Adaline, anello con diamante verde
Adaline, anello con diamante verde
 Eliza Branicka Krasińska
Eliza Branicka Krasińska
La scala delle tonalità dei diamanti verdi
La scala delle tonalità dei diamanti verdi






Alta gioielleria di 25 designer neri da Sotheby’s




Gioiellieri e designer con la pelle più scura di altri. A loro Sotheby’s propone un nuovo appuntamento: Brilliant & Black: The Age of Enlightenment. La vendita organizzata a Londra (22 settembre 2 ottobre) segue quella organizzata a New York lo scorso anno. La curatrice della mostra è la stessa, Melanie Grant: ha selezionato gioielli di designer neri dagli anni Cinquanta a oggi. In tutto 70 pezzi di 25 diversi creatori. Erano già presenti a New York Melanie Eddy, Lola Fenhirst, Harwell Godfrey, Sheryl Jones, Vania Leles, Angie Marei, Satta Matturi, Johnny Nelson, Jariet Oloye-Oduto, Jacqueline Rabun, Catherine Sarr, Maggi Simpkins, Karen Smith, Diecimila cose, Lorraine West, Thelma West e Castro, che è deceduto improvvisamente nel luglio scorso.

Vanleles, anello con rubellite taglio pera, con rubini e diamanti
Vanleles, anello con rubellite taglio pera, con rubini e diamanti

A loro si aggiungono Disa Allsopp, Latoya Boyd, Shola Branson, Ndidi Eubia, Gina Love, Pascale Marthine Tayou, Roxanne Rajcommar-Hadden e Sewit Sium.  La mostra coincide con il Black History Month nel Regno Unito. Tutti hanno realizzato almeno un gioiello nuovo in occasione della mostra. I gioielli sono di alta gamma. E anche se designer come Satta Matturi utilizzano motivi e icone di origine africana, la maggior parte dei gioielli proposti sono del tutto indistinguibili da quelli di altri designer non neri. Sono semplicemente belli.

Angie Marei, anello con perla di Tahiti e tsavoriti
Angie Marei, anello con perla di Tahiti e tsavoriti
Maggi Simpkins, anello Peacock con diamante taglio  smeraldo, circondato da zaffiri, smeraldi e diamanti verdazzurri
Maggi Simpkins, anello Peacock con diamante taglio smeraldo, circondato da zaffiri, smeraldi e diamanti verdazzurri
Mateo, orecchini con perle e diamanti
Mateo, orecchini in oro con perle coltivate e diamanti
Matturi, orecchini con sei diamanti taglio triangolare e 150 taglio brillante, onice
Matturi, orecchini con sei diamanti taglio triangolare e 150 taglio brillante, onice
Sheryl Jones, collana con 34 peridoti taglio Asscher, zaffiri rosa, rubini, tormaline, kunzite e diamanti
Sheryl Jones, collana con 34 peridoti taglio Asscher, zaffiri rosa, rubini, tormaline, kunzite e diamanti

Shola Branson, anello con zaffiri
Shola Branson, anello con zaffiri







In vendita da Sotheby’s un diamante rosa record




Un diamante rosa di 11 carati è una gemma molto rara. Per questo l’asta di Sotheby’s che si terrà a Hong Kong il 5 ottobre è un evento speciale anche sotto il profilo del prezzo: il diamante, che è stato chiamato Williamson Pink Star, è valutato per oltre 20 milioni di dollari. Sarà venduto alla’asta a lotto singolo. Williamson Pink Star è il risultato, dopo il taglio, di un diamante che in origine era una pietra grezza di 32 carati rinvenuta nella miniera di Williamson a Mwadui, in Tanzania. È una miniera che ha già fornito diamanti con questa rara colorazione.

Williamson Pink Star, diamante rosa di 11 carati
Williamson Pink Star, diamante rosa di 11 carati

Diacore ha acquistato il diamante per 13,8 milioni di dollari, circa 427.000 per carato, dall’azienda minerario Petra Diamonds nel dicembre 2021. Il diamante è stato successivamente tagliato a forma di cuscino e montato su un anello in oro 18 carati, affiancato da diamanti taglio trapezio e rosa taglio brillante. . La gemma è di qualità impeccabile e, secondo Sotheby’s, è il secondo diamante rosa vivido fantasia più grande mai apparso in un’asta, dopo il CTF Pink Star da 59,60 carati, acquistato dalla cinese Chow Tai Fook per 71,2 milioni di dollari nell’aprile 2017.

Williamson Pink Star è montato su un anello diamanti taglio trapezio e rosa taglio brillante
Williamson Pink Star è montato su un anello diamanti taglio trapezio e rosa taglio brillante
Il diamante rosa Williamson Pink Star
Il diamante rosa Williamson Pink Star

Il diamante grezzo di 32 carati da cui è stato ricavato The Williamson Pink Star
Il diamante grezzo di 32 carati da cui è stato ricavato The Williamson Pink Star







Quanto valgono i diamanti colorati?




I diamanti fancy, cioè quelli colorati, sono sempre più richiesti. Ma quanto valgono, davvero, i diamanti colorati? ♦

Una volta l’aspetto più importante era la purezza. I diamanti dovevano essere assolutamente trasparenti e incolori, oltre che privi di impurità. Non a caso il valore dei diamanti era, ed è ancora, determinato dalle «quattro C» (Color, Clarity, Cut, e Carat). Se non sapete di che cosa stiamo parlando leggete qui. Insomma, peso e taglio, ma soprattutto assenza di inclusioni o colorazioni. In pochi anni è tutto cambiato. Ora gran parte dei diamanti top venduti alle aste sono colorati, o fancy, cioè fantasia come sono chiamati dagli esperti. Molti anni fa molti di questi diamanti sarebbero stati definiti impuri, perché gli unici diamanti considerati davvero preziosi erano quelli incolori.

Il diamante Spirit of the Rose
Il diamante Spirit of the Rose

Oggi, invece, i diamanti colorati sono portati alle stelle, anche se non tutti hanno lo stesso valore. Tempo fa un diamante arancione da 14,82 carati è stato battuto all’asta per oltre 26 milioni e Sotheby’s ha venduto il Pink Star, un diamante rosa da 59,60 carati, per 83 milioni dollari. Oltre all’exploit delle aste, anche nella gioielleria sono apparsi una valanga di diamanti brown, neri, grigi e così via. Ma questi ultimi hanno un valore nettamente inferiore a quelli blu, rosa, gialli o rossi (i più rari di tutti). Per estrema sintesi: non tutti i diamanti colorati hanno lo stesso valore. Quelli gialli, rosa, blu e rossi valgono di più di quelli marroni, neri o grigi.

Diamante tulipano fancy yellow
Vak, diamante tulipano fancy yellow

Il colore dei diamanti è determinato da minerali, per esempio il ferro, che si ossidano e danno una tonalità insolita al diamante. Insomma, sono meno puri di quelli incolori. Ma sono più rari. Senza altre sostanze di mezzo, il diamante è perfettamente trasparente. Determinare il valore di un diamante colorato è molto complesso. Come ha spiegato tempo fa al quotidiano francese Les Echos Dominique Dufermont, trader e insegnante alla scuola di Van Cleef & Arpels, per valutare un diamante colorato si devono tener conto diversi criteri, tra cui ovviamente il peso e l’intensità del suo colore, oltre al taglio, che deve essere perfetto. «Un diamante rosa può essere valutato anche 50 volte di più di uno bianco». L’esperto fa l’esempio di un diamante giallo vivo passato nel giro di due anni da una valutazione di 30.000 euro a 70.000. Anche il diamante brown, che fino a pochi anni fa valeva poco, oggi è spesso nobilitato come color cognac e può raggiungere i 2.000 euro per carato se di buona qualità.

Anello in bronzo, oro bianco e diamante brown
Anello in bronzo, oro bianco e diamante brown by Hemmerle

Al contrario dei diamanti incolori, che devono essere più trasparenti possibile, quelli fancy acquistano più valore se il loro colore è intenso. Insomma, la sfumatura di un diamante bianco, che per esempio tende al grigio o al giallo pallido, ne diminuisce il prezzo. Un diamante fancy, invece, più è colorato e più ha un prezzo alto. Anche se non mancano le eccezioni: come nei diamanti incolori, il diamante fancy è valutato anche per la purezza e la trasparenza.

Diamante blu da 12,11 carati, taglio marquise, montato su anello
Diamante blu da 12,11 carati, taglio marquise, montato su anello

In effetti, però, i diamanti puri e con colori decisi sono rari: arrivano, infatti, in gran parte dalla miniera di Argyle, in Australia. Qui è stato trovato perfino un diamante rosso, considerato un miracolo: è di 1,56 carati ed è stato venduto a oltre 2 milioni di dollari, cifra che equivale a 6 milioni per 1 grammo (1 carato equivale a 0,2 grammi). I grandi diamanti colorati sono utilizzati dai gioiellieri al top: blu, come un anello di Harry Winston, giallo come quelli montati da Dior, oppure rosa utilizzati da Bulgari e De Beers. Anche Tiffany ha puntato sui diamanti colorati. Il boom dei fancy è dovuto anche alla domanda in aumento dei Paesi emergenti, dall’India alla Cina. Per ora il fascino di queste pietre non accenna a diminuire. E durerà ancora a lungo.

Diverse sfumature di diamanti
Diverse sfumature di diamanti
DiamantiBrownnaturali
Diamanti naturali nelle sfumature champagne e cognac
Anello con un diamante fancy vivid purple da 5 carati, taglio radiant, composto da 70 faccette
Anello con un diamante fancy vivid purple da 5 carati, taglio radiant, composto da 70 faccette

Anello con un raro diamante verde e diamanti bianchi
Anello in platino con un raro diamante verde e diamanti bianchi







Juno Diamond diventa Claire G per 13 milioni di dollari

È stato venduto a New York da Sotheby’s, per 13 milioni di dollari, Juno Diamond, pietra a forma di pera di colore D da 101,41 carati internamente impeccabile. Il risultato colloca la pietra tra i prezzi più alti mai raggiunti per un diamante di colore D, Flawless o Internally Flawless di oltre 100 carati all’asta. Il diamante è stato acquistato telefonicamente da un collezionista privato in Asia. Come spesso accade, l’acquirente ha cambiato nome alla gemma, che ora si chiama Claire G Diamond, come dedica alla moglie, suscitando probabilmente non poca invidia.

Il Claire G Diamond è stato il lotto protagonista della vendita di Magnificent Jewels, che ha raggiunto un totale di 52 milioni di dollari. Insieme alla vendita di Fine Jewels di questa settimana, le aste di gioielli mondiali di Sotheby’s hanno superato i 230 milioni di dollari, con un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Il Juno Diamond
Il Juno Diamond, ora ribattezzato Claire G Diamond. Courtesy Sotheby’s

Siamo entusiasti di vedere questo diamante eccezionale raggiungere un risultato così forte, la conferma che c’è una domanda continua da parte dei collezionisti ai massimi livelli del mercato. Questo diamante ha affascinato i clienti di tutto il mondo durante i nostri lunghi viaggi questa primavera, ma è stato un privilegio particolare offrirlo presso la nostra sede centrale globale, dove ora si colloca tra i primi cinque gioielli venduti nella sala vendite di Sotheby’s a New York. Compreso il risultato di oggi, solo cinque diamanti perfetti a forma di pera del peso di oltre 100 carati sono stati venduti all’asta, di cui quattro Sotheby’s.
Quig Bruning, Head of Jewels, Sotheby’s Americas

Il diamante forma di pera di colore D da 101,41 carati internamente impeccabile.
Il diamante forma di pera di colore D da 101,41 carati internamente impeccabile. Courtesy Sotheby’s

Il Claire G Diamond ha ottenuto gradazioni superlative sia nel colore (D Color – il grado più alto per un diamante bianco) che nella purezza (Internally Flawless). Come con i famosi diamanti Cullinan I e Koh-i-noor, che fanno parte dei gioielli della corona britannica, la pietra fa parte del raro sottogruppo che comprende meno del 2% di tutti i diamanti gemma, noto come tipo IIa. I diamanti di questa categoria sono i più puri chimicamente, conferendo loro un’eccezionale trasparenza ottica.

Un Fancy Grey-Violet da 3,46 carati e Fancy Intense Pink da 4,08 carati
Un Fancy Grey-Violet da 3,46 carati e Fancy Intense Pink da 4,08 carati. Courtesy Sotheby’s

Quando curiamo le nostre vendite di Magnificent Jewels, siamo continuamente alla ricerca non solo di design straordinari e senza tempo, ma anche di gioielli e pietre preziose del momento che segnalano aree di crescita del mercato. In particolare, è stato emozionante assistere all’aumento dell’interesse dei nostri clienti per le pietre oltre il canone standard di diamanti, zaffiri, rubini e smeraldi, e vedere l’evoluzione nel loro apprezzamento per le pietre campione, come la tormalina Paraiba e la collana con ciondolo di diamanti venduta per l’incredibile cifra di 1,2 milioni di dollari. Abbiamo anche ottenuto risultati eccezionali per i gioielli firmati dalle iconiche maison, tra cui una spilla Mystery-Set Ruby Holly Leaf di Van Cleef & Arpels, che è stata venduta per quasi 1 milione.
Catharine Becket, responsabile della vendita di Sotheby’s Magnificent Jewels a New York

Anello con rubino birmano da 8,80 carati e diamanti
Anello con rubino birmano da 8,80 carati e diamanti. Courtesy Sotheby’s

La vendita comprendeva diamanti colorati e splendidi zaffiri di proprietà di George C. Thomas Jr., che hanno raggiunto un totale di 7 milioni. Il gruppo era guidato da due squisiti diamanti colorati taglio antico: un Fancy Intense Pink da 4,08 carati, venduto per 3,8 milioni (stima 1,2-1,8 milioni), e un Fancy Grey-Violet da 3,46 carati, che ha raggiunto 2 milioni (stima 500-700.000).

Un magnifico anello con diamanti di tipo IIA taglio smeraldo, colore D, del peso di 26,06 carati di Kwiat, ha fruttato 2,3 milioni (stima $ 2/3 milioni). Tre offerenti hanno spinto un importante anello di diamanti e rubino birmano da 8,80 carati a 1,6 milioni (stima 1,3-2 milioni).  Una collana con ciondolo in tormalina Paraiba brasiliana eccezionalmente rara e diamante, del peso di 10,31 carati, è salita a 1,2 milioni (stima 500-700.000). I collezionisti hanno gareggiato per una collana Boreal con diamanti di Van Cleef & Arpels, venduta per 1,2 milioni (stima 1-1,5 milioni) e una collana con zaffiro e diamanti di Harry Winston, che ha realizzato 1 milione (stima 800.000-1,2 milioni).

Collana con ciondolo in tormalina Paraiba brasiliana eccezionalmente rara
Collana con ciondolo in tormalina Paraiba brasiliana eccezionalmente rara Courtesy Sotheby’s

Collana Boreal con diamanti di Van Cleef & Arpels. Courtesy SOtheby's
Collana Boreal con diamanti di Van Cleef & Arpels. Courtesy Sotheby’s







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